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Omofobia nei film


raul91

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Prima stavo guardando un film su Italia 1 e ho sentito che c'erano spesso delle frasi omofobe, tipo un coach che diceva ai bambini "c'è qualche finocchio qui?" e poi "non voglio ciuccia piselli in questo posto".. il film si chiama suda e cresci, c'è ancora se mettete Italia 1 

Non è il primo film in cui sento dire frasi del genere, ma è legale?

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ciao anch'io stavo guardando Pain e gain, o come lo si vuole chiamare, non è bello sentire delle frasi del genere, le trovo parecchio offensive. per quanto riguarda i film, non c'entra se è legale o meno, devono rispecchiare i personaggi (in questo caso si tratta di una storia vera), anche le droghe non dovrebbero essere mostrate altrimenti.

 

quindi niente di illegale, le trovo offensive ma non ci puoi far nulla.

 

non è il primo e non sarà nemmeno l'ultimo.

 

P.S. comunque Paul (daweyne johnson), in una scena precedente, dentro il magazzino pieno di sex toy ha parlato di "roba da omosessuali"

Edited by AAL
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davydenkovic90

Trovo molto più omofobo e nefasto un telefilm come Sex and the city che dipinge l'amico gay come lo sfigatello sempre appresso alle menate che si fa la protagonista che, sotto sotto, di lui se ne sbatte alla grande. E credo che ci sia un'intera generazione di sceme depresse e illuse che l'abbia preso a modello. E oltre a comprarsi borse da 800 euro - pur essendo disoccupate - si vanno anche a cercare l'amico gay-cagnolino da passeggio. [avete mai sentito l'orrenda frase "i gay sono i migliori amici delle donne" ? Mi vengono i brividi quando la sento]

Ad ogni modo, non credo si possano muovere accuse omofobe contro il personaggio di un film: se un regista vuole raffigurare quel tipo di personaggio e in quel modo, deve poterlo fare senza censure. Non credo che il film veicoli idee omofobe.

Edited by davydenkovic90
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In Italia non esiste neanche una legge contro l'omofobia

in generale ed inoltre censurano semmai i film a tema gay

che sono considerati "per un pubblico adulto"

 

Quindi siamo mille miglia lontani dalla realtà: si censura

l'omosessualità e non l'omofobia

 

Ad ogni modo la censura funziona in modo "soft" sia attraverso

il divieto ai minori di 18 anni ( che ipso facto implica il divieto di

trasmissione in TV e quindi demolisce le prospettive di recupero

dei denari investiti a causa del crollo del mercato cinematografico )

sia attraverso il divieto ai minori di 14 anni ( che consente la trasmissione

solo in fascia protetta dopo le 22,30 e con tagli delle scene scabrose )

 

Una censura di questo tipo lascia l'illusione al pubblico che l'espressione 

artistica sia "libera" ma di fatto condiziona i produttori e li spinge a forme

di autocensura

 

Queer as folk, caro Zafkiel non è mai passato su una TV italiana in chiaro

e non certo perchè contenga riferimenti omofobi, quanto per il fatto che viene

mostrata la vita di una comunità gay.

 

La7 ne ha comprato i diritti anni fa e non lo ha _MAI_ trasmesso

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Queer as folk, caro Zafkiel non è mai passato su una TV italiana in chiaro

e non certo perchè contenga riferimenti omofobi, quanto per il fatto che viene
mostrata la vita di una comunità gay.
 

 

Gentilissimo e bellissimo Hinzelmann, purtroppo mi affido troppo allo streaming e cosi poco alla tv nazionale che me so dimenticato di ciò LoL

grazie per avermi fatto capire, però il corredo è ugualmente presente :P 

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Io direi per tua fortuna, non purtroppo

 

Il problema è che lo streaming esclude tutti gli

etero over 40 ed in molti casi anche under 40

nel senso che un etero scarica altro e non li vede

 

Lo streaming non è una "pubblica rappresentazione"

 

Questo per non parlare di tutti quei gay over 25

che o perchè di origini extracomunitarie o di umili

origini non hanno avuto disponibile una connessione

internet fino ad età avanzate 

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Il problema non sono tanto le espressioni omofobiche contestualizzate quanto quelle gratuite che esistevano a profusione nei film fino agli anni '90, in particolare un certo sottogenere della c.d. commedia italiota

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Non è pensabile eliminare l'omofobia dalla produzione

cinematografica del XX secolo, ne è troppo pervasa e

la TV inevitabilmente la riproduce e ritrasmette a ciclo

continuo

 

E d'altronde nel 2009 una canzone obiettivamente

omofoba è arrivata seconda a Sanremo, nonostante

proteste, interrogazioni, esposti di ogni genere

 

Quindi non solo l'omofobia è andata in onda, con tanto

di RAI che ha detto agli Italiani che tale non era, ma ha pure

rischiato di essere premiata dagli Italiani

 

Quel che noi chiediamo è che almeno non ci si limiti a questo

ma si propongano delle alternative al pubblico, il ché peraltro

non viene fatto

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premessa: sarò MOLTO ripetitivo, chè ste cose le ho stradette sul forum.

Cmq,

In Italia non esiste neanche una legge contro l'omofobia

in generale ed inoltre censurano semmai i film a tema gay

che sono considerati "per un pubblico adulto"

 

Quindi siamo mille miglia lontani dalla realtà: si censura

l'omosessualità e non l'omofobia

 

Ad ogni modo la censura funziona in modo "soft" sia attraverso

il divieto ai minori di 18 anni ( che ipso facto implica il divieto di

trasmissione in TV e quindi demolisce le prospettive di recupero

dei denari investiti a causa del crollo del mercato cinematografico )

sia attraverso il divieto ai minori di 14 anni ( che consente la trasmissione

solo in fascia protetta dopo le 22,30 e con tagli delle scene scabrose )

 

Una censura di questo tipo lascia l'illusione al pubblico che l'espressione 

artistica sia "libera" ma di fatto condiziona i produttori e li spinge a forme

di autocensura

sai, MAGARI ci fosse una norma scritta che censuri storie & amori rikkionici! Almeno potremmo combatterla e sarebbe un *nemico* visibile!!

Qui, ripeto, vige la pavidità più totale: produttori, distributori & programmatori evitano di avere a che fare con tematiche LGBT per non avere rogne coi preti & coi vari Moige de sta cippa; sanno benissimo quanto ci rimettono ad attuare sta policy, ma a cambiarla non ci pensano proprio!

 

Il problema non sono tanto le espressioni omofobiche contestualizzate quanto quelle gratuite che esistevano a profusione nei film fino agli anni '90, in particolare un certo sottogenere della c.d. commedia italiota

Beh, ma anche le parodie super-scheccanti da avanspettacolo cmq sono parte della storia del cinema, e come tali -almeno io- li considero, pur non rimpiangendoli affatto.

E cmq nei decenni scorsi ci sono state anche commedie brillanti che hanno saputo ritrarre bei personaggi gay (uno su tutti: Massimo Ranieri ne La patata bollente). Ci sarebbe da discutere sui motivi per cui praticamente nessuno scrive (o dirige) nuove storie simili, ma ritorneremo al discorso fatto qui sopra

 

Quindi non solo l'omofobia è andata in onda, con tanto

di RAI che ha detto agli Italiani che tale non era, ma ha pure

rischiato di essere premiata dagli Italiani

 

Quel che noi chiediamo è che almeno non ci si limiti a questo

ma si propongano delle alternative al pubblico, il ché peraltro

non viene fatto

ti ricordi che cosa NON ha potuto fare la Rai a Brockback Mountains quando l'ha trasmesso??

hanno tagliato le scene non solo di sesso (che poi ce n'è solo una), ma TUTTE quelle con "dolci baci e languide carezze" o in cui parlavano d'amore.

Risultato? non ci si capiva una beata mazza e diventava una visione surreale.

Però i preti non hanno avuto nulla da ridire...

Edited by freedog
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Quando leggo discussioni come queste mi sembra di essere finito in universo parallelo. Davvero avete scoperto ieri che i film sono pieni di omofobia? Non siete mai stati al cinema in vita vostra?

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E cmq nei decenni scorsi ci sono state anche commedie brillanti che hanno saputo ritrarre bei personaggi gay (uno su tutti: Massimo Ranieri ne La patata bollente). Ci sarebbe da discutere sui motivi per cui praticamente nessuno scrive (o dirige) nuove storie simili, ma ritorneremo al discorso fatto qui sopra

 era vagamente stereotipato e comunque non ricordo nulla di eccezionale di quel personaggio ma è un film che ho visto moltissimi anni fa

ma ti piaceva anche "Il vizietto"?

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ma ti piaceva anche "Il vizietto"?

il primo non era male; poi, come al solito, per allungare il brodo l'hanno fatto diventà una macchietta quasi surreale

[che poi, pure lì, il titolo italiano è pessimo: l'originale - La cage aux folles- era semplicemente il nome del locale dove si esibiva Albin]

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il primo senz'altro il migliore ma macchietta surreale tutti e tre, tutto travestitismo...quindi (tanto per rimanere su Tognazzi) ti piace anche "Splendori e miserie di Madame Royale"

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quindi (tanto per rimanere su Tognazzi) ti piace anche "Splendori e miserie di Madame Royale"

regia di Vittorio Caprioli, mi pare inizio anni 70 (o fine 60? mmhh.. dovrei controllare..)

conosco conosco..

gran bel noir

 

E ritratto realistico di cosa fosse il mondo delle traveste prima dei movimenti & dell'associazionismo frocio

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Quel che noi chiediamo è che almeno non ci si limiti a questo ma si propongano delle alternative al pubblico, il ché peraltro non viene fatto

diciamo che in parte viene fatto, per quanto riguarda Sanremo c'è stata la canzone della Tatangelo che, seppur infarcita di stereotipi, aveva buone intenzioni, poi c'è stato Renzo Rubino con "Il postino"

Edited by prefy
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macchietta surreale tutti e tre, tutto travestitismo...

 

L'aspetto positivo de Il Vizietto è che viene mostrata una coppia gay

 

Oggi ovviamente è scontato ma all'epoca una coppia gay di adulti

conviventi, senza amori tragici o morte di un protagonista etc. era

una novità

 

Comunque il problema - semmai - è che la TV rimanda sempre gli

stessi due-tre film di 40 anni fa, ma questo non ci deve impedire di

contestualizzarli ( il problema è che il pubblico etero che li guarda in

TV per poterli contestualizzare dovrebbe poter fare un paragone con

altri film più moderni : noi siamo in grado di farlo, loro no )

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regia di Vittorio Caprioli, mi pare inizio anni 70 (o fine 60? mmhh.. dovrei controllare..)

conosco conosco..

gran bel noir

 

E ritratto realistico di cosa fosse il mondo delle traveste prima dei movimenti & dell'associazionismo frocio

qualcuno lo data 1969, i più 1970, in effetti penso che sia abbastanza realistico  per una parte di mondo gay dell' epoca

Edited by prefy
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L'aspetto positivo de Il Vizietto è che viene mostrata una coppia gay

vabbè, piu una una parodia di coppia etero che altro, però viene anche affrontato l'aspetto della genitorialità gay, cosa non trascurabile

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vabbè, piu una una parodia di coppia etero che altro, però viene anche affrontato l'aspetto della genitorialità gay, cosa non trascurabile

 

Si può tranquillamente parlare di luci ed ombre, però teniamo

conto che si tratta di un film del 1978 che è l'adattamento di un

testo teatrale del 1973, che a sua volta rappresenta una coppia

di gay di mezza età ( stanno insieme da 20 anni cioè dal 1953 )

 

A questo si aggiunge il fatto che è quasi l'unica cosa che la TV

italiana ha ritenuto di trasmettere nei 20 anni successivi, colpa

che di per sé non è attribuibile al film in sé

 

Cioè il film ha finito per assumere senza sua colpa il significato

di rappresentazione di tutto ciò che è vecchio e superato per un gay

perchè ovviamente è stato propinato a generazioni successive di gay

nell'incuranza del tempo passato etc

 

Ed anche gli aspetti positivi, che c'erano nel 1978, ovviamente non potevano

avere la stessa portata per un pubblico televisivo del 1998

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Quando leggo discussioni come queste mi sembra di essere finito in universo parallelo. Davvero avete scoperto ieri che i film sono pieni di omofobia? Non siete mai stati al cinema in vita vostra?

 

Sinceramente al cinema non ho mai sentito qualche scena omofoba, a parte quel finto gay macchietta sui film di massimo boldi.

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Partendo da "suda e cresci", un film che ha avuto bisogno di un terzo titolo dopo "pain and gain muscoli e denaro"... io non l'ho visto ma la recensione di filmtv è abbastanza illuminante, non metto il link che sono dal telefono ma gli interessati possono cercarla senza problemi.

Non è tanto la questione di inserire l'omofobia in un film quanto il messaggio morale che la pellicola trasmette su omofobia (e di conseguenza, omosessualità).

"Boys dont cry" è un film pieno di scene transfobiche, tra l'altro tratto da una storia vera, ma non ci sono dubbi che la transfobia venga denunciata. Stesso discorso per "Prayers for Bobby"; persino il vero imbattuto film numero 1 dei gay, "Brokeback mountain", parla di omofobia.

 

Hinzel secondo me esageri a dire che di gay in tv per vent'anni si sono visti solo quelli del Vizietto. E' un film che ha avuto una sua potenza iconica ma io ricordo che le tematiche venivano inserite nelle commedie italiane, già è stato detto de "La patata bollente" ma nei film a episodi dei riferimenti ci sono stati, "Culo e camicia", "Occhio malocchio prezzemolo e finocchio".

Del resto è difficile chiedere alla commedia di farci riflettere ("La patata bollente" fu uno dei pochissimi a provarci) perché il personaggio gay si presta ad altri utilizzi narrativi. Ma in questo non è che sia diverso dalla bionda tutte curve, la quale non viene inserita nelle commedie per fornire una rappresentazione realistica, in cui ci si possa immedesimare, della bionda formosa media. Succede anche oggi. Avete visto "Scusate se esisto"? C'è almeno il tema del c.o. di un padre al figlio, ma poi c'è tutto un utilizzo dell'omosessualità in campo commedia classico (quando non stereotipato).

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Dragon Shiryu

 

 

diciamo che in parte viene fatto, per quanto riguarda Sanremo c'è stata la canzone della Tatangelo che, seppur infarcita di stereotipi, aveva buone intenzioni, poi c'è stato Renzo Rubino con "Il postino"

 

e molto tempo prima Federico Salvatore con "Sulla porta"

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e molto tempo prima Federico Salvatore con "Sulla porta"

la ricordo ma era una canzone pro gay solo nelle intenzioni, probabilmente, criticata anche da Grillini,  il testo fu parzialmente censurato e questo lo rese ancora di piu un aborto, basti ascoltare i versi infarciti di sofferenza e stereotipi piu di quelli della canzone presentata dalla Tatangelo anni dopo, d'altra parte era la prima volta che a Sanremo si parlava di omosessualità

purtroppo quando gli etero cercano di raccontare la realta gay, raramente riescono a farlo correttamente

Edited by prefy
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La Patata bollente è sicuramente l'eccezione, perchè è l'unico film

che è sia "intelligente", che effettivamente trasmesso in TV ed in

effetti piace a ( quasi ) tutti, a me certamente sì

 

Ci sarebbe poi Bionda Fragola, che però io - personalmente - ho visto

solo in videocassetta ( ma c'è un menage a trois....troppo scabroso )

 

Culo e camicia è una specie di Vizietto, con conversione del gay in etero

non l'ho citato perchè ha tutti gli stereotipi del primo, ma con una normalizzazione

eterosessuale che in genere ai gay non piace. Certamente è passato in TV, ma rispetto

alle critiche di @prefy non risponde efficacemente

 

Dopodiché io ricordo Uomini,Uomini,Uomini di C. De Sica del 1995 un film che

io all'epoca giudicai di una tristezza infinita, ma forse si può rivalutare oggi (?)

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Dopodiché io ricordo Uomini,Uomini,Uomini di C. De Sica del 1995

Una commedia di De Sica leggerina che, per l'epoca,  rappresentava già un cambio di rotta rispetto a roba del tipo "Delitto al Blue Gay" di dieci anni prima

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A me fece tristezza perchè ( mi pare di ricordare ma potrei sbagliare )

vi fosse un finale melanconico con un gay che moriva, uno che scappava

all'estero ed un altro che si "adattava" ad una relazione clandestina con uno

sposato

 

Insomma "ridere" sì, ma con la consapevolezza che sono persone sfortunate

di cui aver in qualche modo compassione

 

Magari è un mio eccesso giovanile ed è venuto il momento di rivederlo

( giace nel mio archivio...mai rivisto alla voce "il gay vittimizzato" XD )

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