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Sentenza della CEDU sulle unioni gay in Italia


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Dopo la storica sentenza della Cassazione di ieri sui diritti dei transessuali, ne arriva un'altra dalla Corte europea dei diritti dell'uomo sui diritti dei gay.

La Corte europea ha condannato l'Italia per violazione dell'art. 8 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo per la totale assenza di tutela legale delle coppie omosessuali.

Questo significa che l'Italia sarà giuridicamente obbligata, nel caso in cui questa sentenza non sia impugnata o non venga capovolta dalla Grande Camera, non necessariamente al riconoscimento del matrimonio gay (si è infatti negata una violazione dell'art. 12 che riguarda il diritto a sposarsi), ma a dotarsi per lo meno di una qualche forma di unione per le coppie omosessuali.

io sapevo che l'Italia è il paese piu inadempiente alle raccomandazioni e direttive UE anche nei temi che ci riguardano e che è condannata a pagare multe salate per questo ma se qui si sta parlando di obblighi giuridici ad agire, forse è cosa diversa

Edited by prefy

Ma quindi la Corte Europea obbligherà l'Italia?

 

La Corte di Strasburgo non può obbligare nessuno, può solo esortare, premere, multare ed emanare provvedimenti comunque marginali anche se di notevole influenza.

Edited by Rotwang

http://www.corriere.it/cronache/15_luglio_21/diritti-gay-strasburgo-condanna-l-italia-riconosca-unioni-civili-fb17cac6-2f81-11e5-882b-b3496f35c4c0.shtml?refresh_ce-cp

 

P.S. quello stronzo di giovanardi vorrebe negare il diritto alla reversibilità per le coppie gay, quando lo stato lo elargisce anche alle ex badanti che si fanno sposare dal vecchietto moribondo

Icoldibarin

Quali saranno gli effetti di questa condanna?

Verosimilmente direi nessuno, dato che l'Italia ha più volte preferito pagar multe anche salate piuttosto che eseguire le richieste della corte europea.

Le condanne per l'ignobile situazione carceraria ne sono un esempio.

No non é vincolante nel senso che piacerebbe a noi.
Le sentenze della cedu devono trovare attuazione come stabilito nel relativo trattato e i giudici nazionali sono tenuti a ad interpretare le norme dello stato in modo conforme alla convenzione e alla giurisprudenza della corte. Non di rado questo ha portato a pronunce di incostituzionalitá da parte della corte costituzionale di norme italiane ex articolo 117 della costituzione.

In questo caso, dovrei leggere la sentenza, ma immagino si limiti a prevedere un obbligo generale in capo allo stato italico di introdurre una forma di riconoscimento delle coppie gay motivandolo probabilmente sull'articolo 14 che vieta discriminazioni tra cittadini nel godimento dei diritti.

La corte non ha il potere di imporre l'esecuzione delle sentenze, tanto piú di imporre ad uno stato di introdurre determinate leggi.
Ma immagino che sulla base di questa sentenza potranno arrivare molte altre condanne(e risarcimenti per i ricorrenti) che di sicuro potrebbero aumentare la pressione sul legislatore.

Edited by Demò

l'articolo violato è l'8 della convenzione europea dei diritti dell'uomo(e l'articolo 14 che vieta discriminazioni, in combinato disposto con l'8):

 

"Diritto al rispetto della vita privata e familiare

1. Ogni persona ha diritto al rispetto della propria vita privata e familiare, del proprio domicilio e della propria corrispondenza.

2. Non può esservi ingerenza di una autorità pubblica nell’esercizio di tale diritto a meno che tale ingerenza sia prevista dalla legge e costituisca una misura che, in una società democratica, è necessaria alla sicurezza nazionale, alla pubblica sicurezza, al benessere economico del paese, alla difesa dell’ordine e alla prevenzione dei reati, alla protezione della salute o della morale, o alla protezione dei diritti e delle libertà altrui."

 

il testo della sentenza è questo:

 

http://hudoc.echr.coe.int/sites/eng/pages/search.aspx?i=001-156265

 

Leggiamo assieme

Edited by Demò

La sentenza è vincolante, nel senso che lo Stato italiano, in base al diritto della CEDU, ha ora l'obbligo giuridico a porre rimedio alla situazione che ha portato alla violazione della Convenzione. Non basta il pagamento del risarcimento per rientrare in una situazione di legalità.

Come sempre però quando si parla di diritto degli Stati, questo obbligo non è suscettibile di esecuzione forzata.

 

Chiariamo che qui non si sta parlando di multe o sanzioni, le somme dovute dallo Stato italiano nei confronti dei ricorrenti sono a titolo di risarcimento dei danni sofferti (e delle spese).

 

La sentenza comunque non è definitiva nel senso che può essere impugnata di fronte alla Grande Camera.

E la sentenza potrebbe essere impugnata dai ricorrenti o dal Governo italiano, giusto? Bene, bene, vedremo cosa farà Matteino...

Quindi non è propriamente vincolante, ma in effetti è uno strumento di pressione abbastanza forte. Buona notizia! ^^

 

E ora un altro appuntamento con "L'angolo del gossip"! Ho dato un'occhiata alla sentenza: uno dei sei tizi che hanno fatto ricorso ha chiesto di rimanere anonimo, nonostante faccia parte di una coppia stabilmente convivente che ha chiesto al proprio Comune le pubblicazioni di matrimonio... Non vi fa strano? Chissà che storia ci sarà sotto? Potrebbe esserci materiale per un romanzo!

Edited by Samwise

Attendendo precisazioni da chi ne sa più di me,

 

possiamo riassumere le motivazioni della sentenza dicendo che la corte, pur riconoscendo un margine di apprezzamento agli stati aderenti su temi "etici" come quello del riconoscimento delle coppie omosex, ritiene che dalle recenti pronunce della corte costituzionale in una con la generale accettazione da parte della popolazione italiana delle coppie gay,  consegua che il legislatore, protraendo la sua inattività nel campo del riconoscimento di un istituto a tutela delle suddette abbia esaurito il suddetto margine  di apprezzamento(cioè il legislatore deve interpretare la volontà del paese in merito alla questione, che per la corte è favorevole al riconoscimento, quindi il legislatore è "inadempiente" rispetto al suo dovere di recepirlo sul piano normativo)

 

"the Court finds that the Italian Government have overstepped their margin of appreciation and failed to fulfil their positive obligation to ensure that the applicants have available a specific legal framework providing for the recognition and protection of their same-sex unions."

 

Una opinione dissenziente da parte di tre giudici(l'inglese, il bosniaco e il georgiano) sostiene che tale dovere dello stato italiano deriva direttamente dal fatto che esso è già intervenuto, attraverso la corte costituzionale, dichiarando che le coppie dello stesso sesso debbono essere tutelate in base ad un dovere costituzionale. Questo ha comportato che per l'ordinamento italiano la questione ricada nell'ambito dell'articolo 8 sulla tutela del diritto al rispetto della vita familiare.

 

 

La questione dell'effettività è una patata bollente. L'articolo 46 prevederebbe che sia il comitato dei ministri del consiglio d'europa a prendere le misure contro lo stato che messo in mora, si rifiuti comunque di dare esecuzione. Ma fa parte del consiglio d'Europa anche la Russia, per dire.

 

Quindi l'effetto della sentenza è più sul piano dell'ordinamento interno: ogni volta che un giudice in una controversia riterrà di trovarsi di fronte ad una violazione dell'articolo 8 e 14 della convenzione per come interpretata dalla CEDU, dovrà rinviare la questione alla Corte Costituzionale.

 

Questa deciderà in base all'articolo 117(che limita il potere legislativo al rispetto degli obblighi internazionali assunti dallo stato).

 

Paradossalmente ci troviamo nella stessa situazione di prima: la corte costituzionale non può imporre al parlamento di approvare una legge. Tuttavia può dichiarare incostituzionali le norme esistenti nella parte in cui non si attengono a quanto stabilito dalla cedu. Per i giudici invece c'è l'obbligo di interpretazione conforme.

 

Nota di colore: dobbiamo ringraziare i Gay di Destra per questa sentenzaXD

Edited by Demò

perché ? 

 

"Il giudizio è stato emesso all'unanimità nell'ambito del caso sollevato da Oliari e altri contro l'Italia. Si tratta di tre coppie omosessuali, guidate da di Enrico Oliari, presidente di Gaylib, l'associazione nazionale dei gay liberali e di centrodestra, che hanno fatto ricorso a Strasburgo contro l'impossibilità di vedersi riconoscere in patria l'unione." 

 

The Government further submitted that the Italian State had been engaged in developing legal status for same-sex unions since 1986, by means of intense debate and a variety of bills on the recognition of civil unions (also between same-sex couples). The issue had always been considered timely and relevant, and recent bills to this effect, introduced by various political parties, were in the process of undergoing parliamentary scrutiny (see paragraphs 46-47 above). Thus, while noting the widespread social and legal ferment on the issue, the Government highlighted that the matter had continued to be debated in recent times. They referred particularly to the President of the Italian Council of Ministers, who had publicly claimed to have assigned top priority to the legal recognition of same-sex unions and to the imminent discussion and examination in the Senate of Bill no. 14 on civil unions for same-sex couples, which, in terms of obligations, specifically corresponded to the institution of marriage and the rights therein, including adoption, inheritance rights, the status of a couple’s children, health care and penitentiary care, residence and working benefits. Thus, Italy was perfectly in line with the pace of maturation which would lead to a European consensus, and could not be blamed for not having yet legislated on the matter. This intense activity in the past thirty years showed an intention on the part of the State to find a solution which would meet with public approval, as well as corresponding to the needs of the protection of a part of the community. It also showed, however, that despite the attention paid to the issue by various political forces, it was difficult to reach a balance between the different sensitivities on such a delicate and deeply felt social issue. They noted that the delicate choices involved in social and legislative policy had to achieve the unanimous consent of different currents of thought and feeling, as well as religious sentiment, which were present in society. It followed that the Italian State could not be held responsible for the tortuous course towards recognition of same-sex unions.

I compagni di merende Meloni

 

L`Italia prenderà in considerazione la sentenza sulle unioni gay della Corte europea dei diritti dell`uomo il giorno in cui la Corte farà rispettare questa sua decisione anche a tutti gli altri 47 Stati membri del Consiglio d`Europa, a cominciare da Russia, Turchia, Polonia e Grecia”. È quanto dichiara il presidente di Fratelli d`Italia, Giorgia Meloni. “Fino ad allora, la decisione su cosa sia una famiglia e cosa sia un matrimonio compete solo al popolo italiano, che nonostante la campagna martellante dei media – prosegue - resta contrario ad ogni provvedimento che possa aprire le porte all`ipotesi di adozione di bambini da parte delle coppie omosessuali. Fratelli d`Italia si batterà in Parlamento per difendere la volontà degli italiani, a cominciare dall`opposizione al ddl Cirinnà”.

 

e Salvini con la sua classica sobrietà educazione ed eleganza che lo contraddistingue

 

La Corte di Strasburgo condanna l'Italia perché non riconosce le coppie gay. Non una parola sull'immigrazione, sulle tasse, sulle pensioni, sulla disoccupazione. Penso che le emergenze, per eterosessuali e omosessuali, siano queste. La Corte di Strasburgo ha rotto le palle". Lo ha scritto su Facebook il leader della Lega, aggiungendo che "non sarà un burocrate europeo a decidere il futuro nostro, e dei nostri figli". 

La meloni è una poraccia omofoba con la supponenza di stabilire  quale sia la volontà della maggioranza degli italiani ed è talmente stupida da mettere l'Italia sullo stesso piano di Russia, Turchia, Polonia, rispetto ai diritti gay, volendo sottintendere che siano loro l'esempio di civiltà cui aspirare, si limiti a parlare per se e per il suo partitino di fascisti

di salvini che ne parliamo a fa?

Edited by prefy

I compagni di merende Meloni

 

L`Italia prenderà in considerazione la sentenza sulle unioni gay della Corte europea dei diritti dell`uomo il giorno in cui la Corte farà rispettare questa sua decisione anche a tutti gli altri 47 Stati membri del Consiglio d`Europa, a cominciare da Russia, Turchia, Polonia e Grecia”. È quanto dichiara il presidente di Fratelli d`Italia, Giorgia Meloni. “Fino ad allora, la decisione su cosa sia una famiglia e cosa sia un matrimonio compete solo al popolo italiano, che nonostante la campagna martellante dei media – prosegue - resta contrario ad ogni provvedimento che possa aprire le porte all`ipotesi di adozione di bambini da parte delle coppie omosessuali. Fratelli d`Italia si batterà in Parlamento per difendere la volontà degli italiani, a cominciare dall`opposizione al ddl Cirinnà”.

 

e Salvini con la sua classica sobrietà educazione ed eleganza che lo contraddistingue

 

La Corte di Strasburgo condanna l'Italia perché non riconosce le coppie gay. Non una parola sull'immigrazione, sulle tasse, sulle pensioni, sulla disoccupazione. Penso che le emergenze, per eterosessuali e omosessuali, siano queste. La Corte di Strasburgo ha rotto le palle". Lo ha scritto su Facebook il leader della Lega, aggiungendo che "non sarà un burocrate europeo a decidere il futuro nostro, e dei nostri figli". 

 

Così uno dei ricorrenti, Oliari, sulla sua pagina FB:

 

La palma per il deficiente del giorno aspetta ancora una volta a Salvini, il quale dice cose ignoranti per gente ignorante. Sulla sentenza della Cedu ha detto che "L'Ue ha rotto le palle". Peccato che la Corte europea per i diritti dell'Uomo non è un'organismo dell'Unione Europea, bensì è autonoma e con la partecipazione di 47 nazioni del Consiglio d'Europa, che è tutta un'altra cosa. Vedi un po' cosa succede a fare il parlamentare europeo e a non esserci mai...

Icoldibarin

La meloni è una poraccia omofoba con la supponenza di stabilire quale sia la volontà della maggioranza degli italiani ed è talmente stupida da mettere l'Italia sullo stesso piano di Russia, Turchia, Polonia, rispetto ai diritti gay, volendo sottintendere che siano loro l'esempio di civiltà cui aspirare, si limiti a parlare per se e per il suo partitino di fascisti

di salvini che ne parliamo a fa?

La Meloni è sicuramente omofoba però pone un interrogativo interessante, ovvero come mai il CEDU non si pronunci anche su altre situazioni ancor più gravose (a parte la Grecia nel 2013, che però da allora non pare la abbia ascoltata) come quella in Russia, dove la popolazione LGBT non solo si vede negato il diritto a costruirsi una famiglia ma anche a vivere dignitosamente la propria vita individuale?

Guarda che la Russia ha anche lei collezionato le sue condanne, vedi per esempio: https://en.wikipedia.org/wiki/Alekseyev_v._Russia

Ma di una sentenza come quella, a noi che fortunatamente non siamo messi così male in Italia, che ce ne frega? Per noi è roba scontata.

 

A me sembra abbastanza naturale che l'occasione per la Corte di pronunciarsi su una questione come quella delle unioni gay venga da un Paese dove è quella la principale questione di diritto in discussione.

 

Che poi voglio dire, stiamo parlando di una Corte che deve applicare il diritto a dei casi concreti, che devono essere portati fino a lei. È ovvio che la sentenza abbia come destinatario il Paese coinvolto. Allo stesso tempo, siccome il diritto della CEDU funziona in modo simile al diritto anglosassone, la sentenza fa precedente e l'interpretazione della Convenzione verrà applicata anche in altri casi.

La Corte d'Europa è dotata anche di altri organi, non giurisdizionali e i cui atti non sono vincolanti, che si sono già espressi sulla questione diritti gay in termini più generali.

Icoldibarin

Quindi, scusa la mia ignoranza, l'unico effetto pratico e che qualsiasi coppia che intende sposarsi potrebbe rivolgersi alla CEDU e ricevere un risarcimento per non averlo potuto fare?

 

Certo 5'000€ per il bilancio di uno stato sono ridicoli, forse la cosa diventerebbe più interessante se si facesse un'azione di classe.

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