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Per il futuro?


curiosity

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Buona giornata a tutti,

vorrei andare a trattare di un argomento abbastanza delicato e incerto, espresso nel titolo. Innanzi tutto, specifico che sono solo un adolescente (come ho già scritto in un altro topic) e il mio obiettivo primario è quello di raccogliere pareri di chi ha più esperienza e anni rispetto a me, ma anche chi si trova magari nella mia medesima situazione, così da poterci scambiare timori e opinioni.

Detto questo, specifico che non sto parlando di un futuro remoto, ma di quello più vicino, quello nel quale come tutti spero di avere una vita normale: stabilità economica, un compagno, se non marito, e magari un figlio. E qui introdurrei le prime domande: qualcuno si è già costruito tutto ciò? Com'è stata la sua esperienza?

Le altre domande vengono da sè, praticamente: secondo voi, l'Italia è "pronta" per fare il passo successivo sui diritti gay? Non sto parlando solo a livello politico, ma sopratutto a livello socio-culturale. Tutti pensiamo che sia un paese bigotto e arretrato sotto questi aspetti, ma ci sono speranze di cambiamento?

Conto sulle vostre esperienze e risposte,

curiosity

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LocoEmotivo

Non ho dati a sufficienza per formulare una risposta ma lodo la tua curiosità e il tuo atteggiamento... stimolante, direi. ;)

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Grazie, mi fa piacere. Mi piace molto l'idea di potermi confrontare con qualcuno come me, che magari ha anche vissuto quello che io sto vivendo. 

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  1. qualcuno si è già costruito tutto ciò?

Com'è stata la sua esperienza?

secondo voi, l'Italia è "pronta" per fare il passo successivo sui diritti gay?

Non sto parlando solo a livello politico, ma sopratutto a livello socio-culturale. Tutti pensiamo che sia un paese bigotto e arretrato sotto questi aspetti, ma ci sono speranze di cambiamento?

  1. 82 mesi di "convivenza nel turpe peccato" con la mia dolce metà mi rendono attendibile come *esperto*?

beh, visto che continua tutt'oggi, non la definirei negativa -anche se lo strozzerei un giorno sì e l'altro pure..-

distinguiamo: l'Italia *legale* (-> istituzionale) fa molte più resistenze di quella quotidiana, perchè ancora troppo sensibile alle lobby & alle direttive pretesche (vedi certi commenti alla sentenza di ieri della Corte Europea x i diritti umani)

per quante resistenze possano fare, sanno benissimo anche loro che cmq quello dei diritti & del riconoscimento giuridico E sociale delle coppie gay è un percorso irreversibile

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l'Italia è "pronta" per fare il passo successivo sui diritti gay?

Dal punto di vista politico-giuridico sì, ci vorrà ancora un po' di tempo ma direi che ce la può fare perfino l'Italia, sono cautamente ottimista. Diamole ancora qualche semestre di elaborazione del lutto riguardo la sacralità violenta e prevaricatrice dell'eterosessualità e di assaggio dei tornaconto ottenibili attirando l'elettorato omosessuale. Dal punto di vista socio-culturale anche, certo ci vorrà ancora del tempo per la banalizzazione almeno parziale del fenomeno e la "de-tabuizzazione" dell'omosessualità in pubblico, però a ben vedere in realtà la situazione in determinate zone geografiche italiane è meno problematica che in paesi in cui esiste già il matrimonio egualitario.

 

Ad ogni modo se vuoi pensare al tuo futuro pensalo in grande, e pensa anche che se il luogo in cui vivi non sarà capace di soddisfare le tue esigenze di vita, ne esistono tanti altri che possono farlo.

 

Avevo conosciuto due mamme con due bimbi piccoli che vivono a Milano. Sono sposate in Francia, qui non hanno tutela giuridica ma vivono comunque la vita normale di una coppia normale alle prese con pannolini e biberon. Tutto è possibile quando ci sono le condizioni umane giuste, indipendentemente perfino dalle condizioni giuridiche. In effetti in Italia esistono già alcune migliaia di famiglie arcobaleno, che pur non essendo protette dalla legge, sono... esistenti materialmente!

 

http://www.famigliearcobaleno.org/ChiSiamo.asp

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Aspettiamo che muoia la generazione precedente e che i gggiovani la sostituiscano  :sisi:

Prima o poi arriverà anche per l'Italia, è successo anche in passato con tutte le altre "minoranze" (chiamiamole così)

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Anche in questo caso si può parzialmente ribaltare la domanda

 

Noi siamo pronti a provocare questo cambiamento socio-culturale

per la parte che ci compete o abbiamo l'irragionevole pretesa che

la Società e gli eterosessuali italiani cambino da soli?

 

Se "avere speranza" significa "aspettare" non va bene

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Ho letto le vostre risposte e vi ringrazio per la partecipazione. Posso affermare, pensando che siamo tutti d'accordo su questo, che il cambiamento è possibile, se solo uniamo le forze e agiamo subito. Nel fatto che sperare che gli etero cambino prima sia troppo "utopistico" hai ragione, tuttavia vi vorrei porre un'altra domanda: per voi gli etero non riusciranno mai ad accettarci, anche se soprattutto nell'ultimo periodo lo vogliano "far sembrare"? Forse, è proprio per questo che sperare in un cambiamento spontaneo è improbabile, no?

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