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Parlo da solo. Embe'?


curiosity

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Buona giornata a tutti,

Vi scrivo da sotto l'ombrellone, o per meglio dire da sopra il lettino (sono uno a cui piace stare al sole, e voi?).

Quello di cui vorrei discutere si può ben comprendere dal titolo. Lo faccio fin da bambino, parlare tra me e me quando sono solo in casa o chiuso in bagno. Ed è per questo che odio quando sento dire: "solo i pazzi parlano da soli". Ma che cazzata! mi viene da dire ogni volta. Per lo meno, so che ci sono delle patologie psicologiche che portano il malato a parlare da solo, però non si tratta solo di un categorico sintomo, ma di un ostinato luogo comune. Parlare da solo mi ha aiutato in molte occasioni, mi aiuta a pensare e analizzare varie cose che mi vengono in mente, e probabilmente mi ha anche aiutato a riconoscere il mio orientamento. E voi? Mai capitato di fare dei "monologhi" quando gli altri non vi possono sentire?

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mia mamma parlava da sola e mio marito lo fa. io invece preferisco fare dialoghi con altre persone per schiarirmi le idee anche se in pratica è un parlare da solo con altri in quanto alla fine conta quel che dico io e non quel che dicono gli altri per schiarirmi le idee. purtroppo funziona solo con gli umani mentre se parlo coi cani non mi schiarisco le idee.

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E voi? Mai capitato di fare dei "monologhi" quando gli altri non vi possono sentire?

Avoja!

e il guaio è che mi è capitato pure quando gli altri mi sentono..

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Tutto ciò che esprimiamo verbalmente è già stato formulato dalla nostra mente in modo privo di parole . Se io dico qualcosa a me stesso, infatti, sto solo dicendo cose precostruite dalla mia coscienza, che sa già dove andare a parare con il discorso .

 

Quindi se parliamo di funzionalità, parlare da soli è inutile . Potrebbe servire per dare conferma a se stessi, sentendo una voce -la nostra- che pronuncia i pensieri, ma è solo un semplice fatto emotivo .

 

Gli stessi pensieri, quando ci ritroviamo a parlare mentalmente a noi stessi, sono preformulati . Non si creano in diretta, semmai si crea la loro verbalizzazione nella grammatica a noi nota, ma potremmo farne a meno se riuscissimo a farci bastare il pensiero figurativo, privo di parole, che è il linguaggio del nostro io più profondo .

 

Esempio: se noi pensiamo "devo fare la spesa oggi" in realtà abbiamo già formulato quell'intenzione, senza bisogno di parole . Ma siamo talmente legati al nostro modo di comunicare che verbalizziamo anche nella mente, il che alla fine è uno spreco di risorse .

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Capricorno57

 

 

sono uno a cui piace stare al sole

si e no, fatto sta che a tintarella faccio concorrenza ai pescatori ben sapendo che non fa granchè bene alla pelle.

 

Parlo da solo un po', in casa per puntualizzarmi concetti o cose da fare, in auto per commentare l'altrui guida o incoraggiare il turbo..

 

E' ora del martini a stomaco vuoto. 

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Capricorno57

Comunque, gentile @@curiosity, colgo l'occasione per salutarTi e darTi il benvenuto sul Forum.

Visto il nick, consiglio vivamente la divertente lettura estiva di "cronache marziane" di Ray Bradbury, quello di fahrenheith451. 

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Ringrazio tutti per aver risposto numerosi e in particolare @Capricorno57; mi segnerò il titolo che hai consigliato, ma non prometto di leggerlo presto poichè ho già una considerevole pila di libri che mi attendono sul comodino. :) Sarà il tuo modo forbito di scrivere, ma devo ammettere che spero di potermi confrontare con te in altre occasioni. 

Comunque, vedo che questa mia abitudine non è affatto rara e allora continuo a chiedermi perché viene così spesso considerata un aspetto della vita dei "matti", mentre magari gli stessi che lo dicono ("solo i matti parlano da soli") lo fanno comunque, di nascosto. Secondo me, e non penso di essere l'unico a dirlo, è un buon modo per conversare letteralmente con sé stessi, e questo presenta diversi vantaggi, tra cui la facilitazione nella riflessione, aspetto importante della vita che ultimamente sembra sempre più trascurato nella frenesia della vita quotidiana. Non dite?

@Ghost77, forse è davvero "inutile" come tu dici, ma io non generalizzerei così. Nel senso che, oltre a far riflettere, parlare da solo mi ha anche aiutato a mettere ordine alle mie idee. Spesso mi capitava e mi capita tutt'ora di avere idee contrastanti, come se nella mia testa ci sia un continuo dibattito, e parlare mi aiuta a far prevalerne... alcune, cosa che mi risulterebbe pressoché impossibile pensando e basta.

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Capricorno57

 

 

conversare letteralmente con sé stessi

beh, farsi delle domande e darsi delle risposte a voce mi pare già tanto, neh 

 

Io mi limito a sottolinearmi brevi concetti: ad esempio, mentre scrivevo "mi pare già tanto" , mi sono sentito dirlo

Caspita, ho detto anche "mi sono sentito dirlo"

Minchia, ho detto anche caspita.

Basta martini

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Anche io parlo spesso da solo, è come se formulare un pensiero non fosse abbastanza e quindi ho bisogno di esprimerlo anche a parole.

E sì, a volte mi hanno beccato XD

Edited by SimonTH
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Anche io... ma mi capita quando devo formulare un discorso, di solito, e non c'è nessuno in giro.
Se invece devo prepararmi una frase da dire a una persona che è vicino a me, lo penso.
Altrimenti, come detto sopra, Parlare&Camminare da solo is the way :D

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Io parlo solo con persone interessanti, il che mi autoesclude.. XD

 

Mia madre parla sempre da sola. Io lo trovo strano... Almeno non parlate in terza persona..

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Visto che in molti citano i propri familiari, allora lo farò anch'io. Forse l'abitudine di parlare tra me e me l'ho acquisita fin da quando, da bambino, sentivo mia nonna che lo faceva (anche in mia presenza). Lei lo fa per qualsiasi cosa, quando fa i conti, quando ragiona, ma sopratutto quando deve tenersi a mente qualcosa: si ripete un episodio in continuazione, ma va spesso a finire che lo distorce e lo cambia, ricordandolo addirittura in maniera diversa! A me è capitato alcune volte di imprimermi un pensiero così a fondo da quasi confonderlo per ricordo, ma non l'ho mai scambiato per un ricordo vero e proprio (e voi?). Sta di fatto che se qualcuno arriva al punto di mia nonna, be', che si preoccupi...

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A me capita di litigare da solo e mi do sempre torto vince sempre il mio interlocutore (immaginario) . Ad un passo dal 6 piano del san paolo mahhhh !!!!

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io parlo da solo tutto il tempo, soprattutto quando devo ragionare su di un problema, in psicologia si chiama "ragionamento/apprendimento auditivo"

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Icoldibarin

No ma ti dò ragione: inutile ai fini pratici, ma non a quelli psicologici.

Eppure anche i fini psicologici son pratici.

Formulare e pronunciare una frase aiuta a stabilizzare un pensiluvio, a mettere in moto alcuni meccanismi mnemonoci che non si attiverebbero diversamente, a sapere come si palesa una frase che dovremo pronunciare. Tutte cose in definitiva molto pratiche.

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[...] in psicologia si chiama "ragionamento/apprendimento auditivo"

Mi fai venire in mente quando studio, poiché tendo sempre a leggere e ripetere ad alta voce per imprimermi gli argomenti e mi è sufficiente farlo una volta per ottenere dei buoni risultati. Il meccanismo è sempre quello, no?

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esattamente :)
in sostanza la popolazione è divisa tra "apprenditori" auditivi, visivi e cinestetici, in base al senso più utilizzato nella memoria e nei processi mentali in genere.

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Capricorno57

In ufficio è abbastanza normale che gli impiegati "parlino da soli" nell'atto di mettere giù una lettera importante, o fare conti complicati; in questo vedo anche una specie di coinvolgimento dei colleghi vicini, una implicita richiesta di approvazione del procedimento; e a volte funziona, arrivano commenti consigli e correzioni. 

Parlo ovviamente della mia realtà lavorativa di un team di impiegati affiatati oltre che amici. 

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