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Sventato attentato jihadista alla regina Elisabetta II


Rotwang

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Un ordigno esplosivo (simile a quello usato dai fratelli ceceni musulmani alla maratona di Boston nel 2013) avrebbe dovuto uccidere Elisabetta II del Regno Unito il 15 agosto, per le celebrazioni della fine della Seconda guerra mondiale nel Pacifico, nel quartier generale delle guardie della monarca da dove inizia la cerimonia. Un piano messo a punto in Siria dai vertici dello Stato Islamico e l'eventuale successo dell'attentato avrebbe consegnato il maggiore successo jihadista dopo quello di al-Qaeda. Le unità speciali di Scotland Yard di SO14 a protezione della famiglia reale e di SO1 a protezione del primo ministro e il Mi5 (il controspionaggio britannico) hanno sventato l'operazione, scrive il Daily Mail. L'obiettivo oltre alla regina sarebbero stati anche il figlio ed erede al trono Carlo di Galles e il capo di governo David Cameron. Il principe William si sarebbe salvato non essendo prevista la sua partecipazione, che a quel punto sarebbe divenuto il nuovo sovrano.

Edited by Rotwang
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La Regina ( nota curiosa, il titolo ufficiale è proprio Regina ma lo pronunciano Regiaina) è stata minacciata già più volte dall'Isis e non potrebbe essere altrimenti dato che il popolo inglese semplicemente la venera, non hanno mai dimenticato come durante il continuo bombardamento di Londra lei stette col suo popolo soccorrendo i feriti, altro che i sovrani italiani. 

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non hanno mai dimenticato come durante il continuo bombardamento di Londra lei stette col suo popolo soccorrendo i feriti, altro che i sovrani italiani.

 

Quella era la madre, anch'essa di nome Elisabetta, regina consorte di Giorgio VI, morta nel 2002, che volle rimanere a Londra ad onta del pericolo per i continui bombardamenti tedeschi, mentre le due figlie, Elisabetta e Margaret, fuono mandate in campagna.

A chi consigliava di mandarle in Canadà, Elisabetta madre diede la celebre risposta:

"Le mie figlie non possono andarsene senza me, io non me ne vado senza il re e il re non se ne andrà in ogni caso".

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Quella era la madre, anch'essa di nome Elisabetta, regina consorte di Giorgio VI, morta nel 2002, che volle rimanere a Londra ad onta del pericolo per i continui bombardamenti tedeschi, mentre le due figlie, Elisabetta e Margaret, fuono mandate in campagna.

A chi consigliava di mandarle in Canadà, Elisabetta madre diede la celebre risposta:

"Le mie figlie non possono andarsene senza me, io non me ne vado senza il re e il re non se ne andrà in ogni caso".

Mmm alzo le mani magari ricordo io male...grazie per la correzione in diretta ;)

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Più che di Savoia in generale bisognerebbe parlare di Vittorio Emanuele III in particolare:

è noto infatti che il figlio Umberto sarebbe voluto restare a Roma ed organizzare la resistenza ai Tedeschi che ormai erano nemici.

Il padre tuttavia non volle sentire ragioni e gli comandò di accodarsi alla fuga.

 

Comunque un confronto con la posizione del re inglese che rimase a Londra non sarebbe equo perché l'Inghilterra era ben lontana dall'essere invasa dai Tedeschi nonostante i loro rovinosi bombardamenti di Londra, mentre in Italia i Tedeschi già erano presenti in forze come ex alleati da poco nemici.

In quelle condizioni la fuga del re e del governo quindi poteva avere un senso sia politico (preservare i capi dell'organismo statuale) sia militare (disporsi in posizioni più difendibili e congiungersi con i nuovi alleati già presenti sul territorio italiano in Sicilia).

L'errore disastroso fu quello di darsi ad una fuga non strategicamente ordinata, ma disordinatamente precipitosa, lasciando per di più funzionari civili e militari senza ordini né istruzioni soprattutto riguardo al contrasto contro i Tedeschi.

 

Del resto non dimentichiamo che altri re europei si comportarono variamente (i reali olandesi e norvegesi fuggirono in Inghilterra, mentre quelli danesi e  belgi rimasero in patria, il re belga attirandosi, guarda un po'!, le critiche di molti proprio per essere rimasto).

Insomma fuggire o restare potevano essere opzioni entrambe ragionevoli per il re d'Italia ed il suo governo, ma fuggire in quel modo disastroso, no.

Edited by Mario1944
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