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La morte.


cuddlemaniac

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cuddlemaniac

Che rapporto avete con la morte?

Io di freddezza e imbarazzo, la mia vicina di casa è caduta l'altro giorno da un dirupo, una morte dolorosa e inaspettata, in queste casi io esco in tutta la mia poca razionalità, sono diventato prigioniero di una situazione che non mi ha permesso di rientrare a casa in quanto nel cortile ci stava il marito della tipa e a me non mi andava di dire niente, non saprei proprio cosa dire, e preso dall'ansia sono scappato.

In altre situazioni mi metto a ridere o affronto i funerali con cinismo e ilarità

Potrei essere più comprensivo per le tragedie della gente dato che io ho perso mio padre il giorno prima del mio decimo compleanno, invece credo di essere diventato semplicemente un mostro.

 

Voi come vi trovate con la vecchia signora?

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[non so se è peggio sto topic o la foto profilo con don Babbeo di Demò..]

 

mah.. ognuno la esorcizza a modo suo; io per esempio sono allergico alle classiche frasette idiote che si dicono ai parenti del defunto, preferisco abbracciarli stretti per far loro sentire fisicamente che gli sono vicino.

tanto in quei momenti potrei dire solo cazzate, cosa che preferisco evitare

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Basta dire condoglianze e un abbraccio.

Io ci penso spesso, forse troppo, vivo con la costante presa di coscienza che prima o poi tutti si spengono e non faccio che pensare a quando toccherà a me, e cosa dovrò o potrò fare nel frattempo. A volte penso che qualsiasi cosa farò non cambierà nulla.

Per esorcizzarla attribuisco uno "stile" al modo con cui ognuno se ne va

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Più che la morte in sé, mi inquieta la modalità in cui morirò.

A causa del mio lavoro in 118 vedo spesso scene tragiche e ho visto morti relativamente truculente e/o agonizzanti, e terminato l'intervento, è routine per me riflettere su quanto sia successo e realizzare che nulla vieta che possa capitare anche a me, se non peggio.

Per quanto concerne il rapporto con amici e parenti di defunti, ogni frase di circostanza è ormai nota, per cui mi limito a far capire che qualora avessero bisogno, ci sarei. 

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non sono cristiano, non partecipo ai rituali...

 

si muore(punto)

 

me ne sbatto e mi faccio i cazzi miei...

 

l'unica cosa a cui posso pensare e che se morisse mia madre mi toccherebbe smazzare le faccende burocratiche... e preferirei prima riuscire a vendere 1 delle 2 case, altrimenti con la recente legge salva italia mi toccherebbe cedere un pezzo della vendita allo stato tramite tasse di successione, se non sbaglio hanno abbassato a 100.000 la franchigia, che prima stava a 1.000.000

 

-------------

 

Un’eredità “pesante”

Con la legislazione attuale fino a 1 milione di euro di beni immobili e mobili trasmessi non c’è alcuna tassa da pagare e oltre questa cifra si paga il 4%, ma se le tasse di successione dovessero essere portate al 20% e la franchigia scendere a 100.000 euro il conto per i nostri figli o eredi potrebbe essere salato (se si trasmettono beni mobili quindi facilmente liquidabili) o salatissimo (nel caso si trasmettano esclusivamente beni immobili quindi case e abitazioni).

Vediamo un esempio pratico di un padre che trasmette il proprio patrimonio ai figli. Le tasse di successione gravano sul totale del patrimonio trasferito, che si tratti di abitazioni o di investimenti finanziari.

 

Valore patrimonio trasferito (beni mobili e immobili)

Tasse di successione

(regime attuale tasse 4%

e franchigia 1 milione di euro )

Tasse di successione (ipotetico nuovo regime tasse 20%

 e franchigia 100 mila euro)

100.000 euro 0 euro 0 euro 250.000 euro 0 euro 30.000,00 euro 500.000 euro 0 euro 80.000,00 euro 1.000.000 euro 0 euro 180.000,00 euro 1.500.000 euro 20.000,00 euro 280.000,00 euro 3.000.000 euro 80.000,00 euro 580.000,00 euro 5.000.000 euro 160.000,00 euro 980.000,00 euro

 

Dall’esempio numerico si evince che in caso di aumento delle tasse di successione al 20% con franchigia di 100 mila euro, trasferendo 500 mila euro gli eredi si troveranno a pagare 80 mila euro di tasse di successione. Non proprio poco: un quinto del patrimonio del defunto va allo Stato. E si costringono gli eredi a tirare fuori 80 mila euro. Se l’eredità è composta da almeno 80 mila euro di beni non immobilizzati quindi liquidabili ci può anche stare. Ma se si trasferiscono case e abitazioni, gli eredi devono essere in grado di reperire soldi freschi per una cifra non proprio irrisoria. Che diventa man mano più alta maggiore è il valore complessivo dell’eredità trasferita e maggiore è il peso degli investimenti immobiliari rispetto a quelli mobiliari. Per investimenti mobiliari si intendono liquidità, fondi comuni di investimento, sicav, azioni e obbligazioni che a differenza degli immobili trovano un compratore sul mercato in tempi rapidi.

Nel caso in cui l’aumento delle tasse di successione dovesse divenire realtà occorre quindi fare una stima della propria ricchezza totale e assicurarsi che almeno la parte non costituita da immobili, difficilmente vendibili in tempi brevi, consenta ai propri eredi di far fronte alle tasse di successione. Occorre anche valutare tutto il proprio patrimonio alla luce di questo eventuale inasprimento delle tasse di successione: se costituito da soli beni immobili che per di più i figli non useranno interamente forse è meglio ripensare all’eredità che gli si sta lasciando. Potrebbe essere un tantino pesante.

 

L’effetto boomerang della ricchezza

Le famiglie italiane sono le più patrimonializzate a livello europeo rispetto al reddito disponibile.  E’ un punto di forza ma anche di debolezza per i cittadini, perché ogni volta che il governo deve far quadrare i conti pubblici anziché mettersi a dieta attinge alla ricchezza dei suoi abitanti. Tassando una volta gli investimenti finanziari, l’altra gli immobili, il governo persegue la sua sistematica opera di riduzione della ricchezza privata delle famiglie italiane. La misura è talmente colma che lunedì 25 agosto nell’editoriale del Sole24Ore firmato da Guido Gentili si poteva leggere una critica non tanto velata a questo modo di mettere a posto i conti pubblici con sempre nuove tasse. “La famosa austerity si scarica su famiglie e imprese e non vale per lo Stato”. Le uniche spese che lo Stato ha finora tagliato sono quelle “in conto capitale” rinunciando “di fatto a qualsiasi ruolo propulsivo”. Ovvero di stimolo all’economia.

Secondo Gentili bisogna spezzare questa spirale perversa tra “tasse” in continuo aumento a carico dei cittadini e spese dello stato che non solo non diminuiscono ma aumentano, ad eccezione di quelle che potrebbero far da volano alla ripresa economica. “La pressione fiscale  superiore di oltre 5 punti rispetto alla media europea – scrive Gentili – raggiunge il 44% in rapporto al Pil (che diventa però oltre il 53% reale se consideriamo l’economia sommersa e il 65% come tassazione complessiva per le imprese).” Mentre il cittadino e le imprese languono sotto il peso fiscale, lo stato anziché mettersi a dieta ingrassa pesando sempre di più sulle tasche dei cittadini. “La spesa pubblica – evidenzia Gentili – si avvia a chiudere il 2014 a quota 825 miliardi (di cui 535 di spese correnti), quasi un +8%  rispetto al 2013”. I cittadini possono difendersi in qualche modo da questo continuo dissanguamento fiscale per mantenere uno stato che al di là delle parole e delle buone intenzioni del nostro giovane Premier non si mette in discussione e non si riforma veramente?

Edited by nayoz
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Che allegria ragazzi!! :D

 

La morte non mi turba più di tanto,mi fa più paura l'incognita di non sapere come accadrà ma non perdo tempo a pensarci..sarà quel che sarà!

 

Il dolore dei parenti mi rattrista molto ma tutti abbiamo perso qualcuno d'importante.È la vita!

 

Ora vado a rileggermi L'antologia di Spoon River,tanto per restare in tema :)

Edited by Gilbert
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Come diceva Epicuro, la morte c'è quando non ci siamo noi e non c'è quando noi ci siamo, quindi è assurdo temere chi non incontreremo mai ;-)

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Più che la morte in sé, mi inquieta la modalità in cui morirò.

 

 

Condivido.

Il concetto di morte non mi fa paura.

Mi fa paura, invece, l'idea poter vedere la sofferenza dei miei cari.

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Anche io cinico come nayoz, a volte mi capita di pensare che quando/se morissero i miei dovrei affrontare tante faccende burocratiche e non sapendo una cippa di come funzionano ed essendo figlio unico mi sale l'ansia  :asd:

Dopo aver avuto recentemente un lutto in famiglia ho la conferma che affronto la morte con molto distacco, soprattutto quand'essa è di cause naturali, vecchiaia e malattia. Vedo la morte semplicemente come parte della vita, non c'è niente di più naturale di nascere e vivere.

Solo 2 cose mi danno noia: veder soffrire una persona sia per malattia sia per accanimento terapeutico, e il rapportarmi con i famigliari del defunto (anche se io stesso sono uno di loro) con i quali non condivido il dolore per la perdita e dover fingere per circostanza.

Se invece a morire è un cane o un personaggio di una serie tv credo che potrei piangere per mesi :'(

Edited by Chaos
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Non mi fa paura la morte, nella vita ho due sole grandi paure:

 

 

trovarmi in ristrettezze economiche per la perdita del lavoro

 

contrarre una malattia invalidante e finire paralizzato

 

 

non mi interessa neppure vivere a lungo, mi basta arrivare a 65 anni!

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E' un mistero, come il dolore. E' una cosa che non capisco, che mi sorprende e mi "imbarazza".

 

non mi interessa neppure vivere a lungo, mi basta arrivare a 65 anni!

Io vorrei arrivare al 2063 (però pieno, eh!): avrei "solo" ottant'anni e potrei vedere il primo contatto tra Umani e Vulcaniani!

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A me della morte fa paura due cose: il modo in cui morirò.. certo morire è brutto ed è inevitabile, ma spero di morire nel modo meno doloroso possibile! 

e il non sapere e non avere la certezza di cosa ci sarà una volta morti, a me anche solo l'idea del vuoto e del nulla più totale mette un'ansia assurda! 

Per questo cerco di vivere senza pensarci.. 

Edited by Darkwa
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Sono tutti cinici finché non si ritrovano la morte sottobraccio. 

Almeno per quanto riguarda la mia esperienza. 

 

 

Per me la morte rappresenta la totale insensatezza della vita.

Edited by Angelo1900
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A me della morte fa paura due cose: il modo in cui morirò

La mia bisnonna diceva sempre a mia madre e mia zia (le nipoti): "A nì, quanno mòro levateme la dentiera, sinnò me soffoco". E lo diceva seriamente :D

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NomadDesDent

Come Francesco d'Assisi penso alla morte come "nostra sora morte corporale": una sorella, un'alleata.

Non va temuta, dà ottimi consigli. Insegna a vivere bene il tempo che abbiamo e a non sprecarlo facendo cose che non amiamo fare.

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Che rapporto avete con la morte?

Io di freddezza e imbarazzo, la mia vicina di casa è caduta l'altro giorno da un dirupo, una morte dolorosa e inaspettata, in queste casi io esco in tutta la mia poca razionalità, sono diventato prigioniero di una situazione che non mi ha permesso di rientrare a casa in quanto nel cortile ci stava il marito della tipa e a me non mi andava di dire niente, non saprei proprio cosa dire, e preso dall'ansia sono scappato.

In altre situazioni mi metto a ridere o affronto i funerali con cinismo e ilarità

Potrei essere più comprensivo per le tragedie della gente dato che io ho perso mio padre il giorno prima del mio decimo compleanno, invece credo di essere diventato semplicemente un mostro.

 

Voi come vi trovate con la vecchia signora?

So che la morte verrà, e verrà presto, perché la vita passa molto in fretta. Potrà essere istantanea oppure una lenta perdita di coscienza. Preferirei la seconda opzione per essere consapevole di quello che sta accadendo e sperimentarlo, ma senza soffrire. Mancherà l'ossigeno al cervello e questo a tratti si spegnerà. Prima alcune funzioni, poi altre. Sarebbe la morte perfetta, per me.

Vorrei avere, nei mesi o negli anni precedenti, il tempo di riflettere sull'esistenza e sulla mia vita. Di essere triste, di ricordare.

Non so se mi piacerebbe vivere in eterno, ma sono rassegnato a morire.

 

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Capricorno57

 

 

la vita passa molto in fretta

non è vero secondo me

 

 

 

il tempo di riflettere sull'esistenza e sulla mia vita

fallo adesso, hai l'età giusta, e non è tempo perso

 

 

 

Di essere triste, di ricordare
 

non mi è mai successo di ricordare con tristezza i "bei tempi"

in un contesto di normale salute e benessere, il "bel tempo" è qui e ora, sempre secondo me...

Guai invecchiare con l'affanno delle occasioni perse, o con il mito del "quando ero giovane". 

Oggi fai le impennate con la Street Triple, domani seminerai il panico con la Mini. 

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non è vero secondo me

 

 

 

fallo adesso, hai l'età giusta, e non è tempo perso

 

 

 

 

non mi è mai successo di ricordare con tristezza i "bei tempi"

in un contesto di normale salute e benessere, il "bel tempo" è qui e ora, sempre secondo me...

Guai invecchiare con l'affanno delle occasioni perse, o con il mito del "quando ero giovane". 

Oggi fai le impennate con la Street Triple, domani seminerai il panico con la Mini. 

Invece i miei primi 37 anni e 1/2 sono passati molto in fretta. Mi sembra ieri che compivo 5 anni, o che andavo a scuola, ma erano gli anni '80 e '90 del secolo scorso. Ancora altri 37 anni, e se ci sarò ancora ne avrò 74. Passerà in fretta anche questo tempo, secondo me.

Proprio perché il bel tempo è il qui e ora, vorrei averne tanto prima di morire. Non per pensare ad occasioni perse, ma per pensare, anche al passato. Secondo me siamo quello che abbiamo fatto, più che quello che facciamo in ogni singolo istante. E se viviamo solo nell'istante presente, chi siamo?

(La foto è solo un'immagine del profilo. Ho quel modello di moto, ma non impenno :) )

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