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La chiesa e gli omosessuali


gu1197

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è ormai opinione alquanto diffusa quella secondo la quale l'omosessualità costituisca peccato, ma è assai sbagliata quanto anacronistica come opinione.

Innanzitutto SE vi è un dio, non credo che ami di più gli etero, prima di tutto, perché i gay non fanno del male a nessuno e secondo poi, perché la bontà insita nella divinità non gli permetterebbe una tanto ingiusta discriminazione.

Pertanto il peccato che costituisce l'essere gay è una invenzione alquanto insensata e poco coerente della chiesa, che punisce i gay forse per il solo motivo che minano alla procreazione e per il banale, quanto estremamente futile motivo costituito dal fatto che il sesso viene inteso come fine a sé stesso ovvero senza scopo di procreare.

Perché allora la gente, prima crede in un dio buono, misericordioso e amorevole, se poi quest'ultimo incita all'omofobia?

Perché i prelati condannano i gay la mattina e il pomeriggio adescano e fanno sesso con i minori anche sotto l'età del consenso? Sono confuso...inoltre i tempi in cui l'omosessualità costituiva reato contro il buon costume sono finiti da parecchio, e tra le altre cose, l'Italia in materia penale non ha mai seriamente punito, neanche sotto Mussolini, l'omosessualità privata.

Quindi, a tutti i gay che credono di peccare, non è affatto vero, i gay cristiani non hanno nulla meno dei cristiani etero.

P.S.

Oggi mi sento molto filosofo hahahahahah :rtfm:

 

Voi che ne pensate? Fila come discorso? è troppo epicureo? 

 

Ci tengo a sottolineare che non è mia intenzione offendere la chiesa, la religione, la divinità, i prelati e altri, la mia è solo una riflessione a carattere di soliloquio.

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Il meccanismo che ha portato la Chiesa alla posizione che continua a tenere sugli omosessuali è frutto di un percorso che inizia con la nascita stessa del cristianesimo, del clima politico e sociale in cui la Chiesa si trova a nascere e decide di "cavalcare".

Ci sono quindi ragioni molto più storiche e politiche che religiose in senso stretto.

 

Sarebbe un lungo discorso da fare, se vuoi puoi farti un'idea leggendo un bellissimo libro appena uscito "Tutta un'altra storia" di Giovanni Dall'Orto, "l'omosessualità dall'antichità al dopoguerra".

Edited by Viola77
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filare, il discorso fila.

il problema è che non devi convincere noi, ma tutti quelli che sto discorso non lo vogliono sentire manco morti (e cmq, se glielo fai, c'è il concreto rischio che alla fine il morto sei tu..)

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Il meccanismo che ha portato la Chiesa alla posizione che continua a tenere sugli omosessuali è frutto di un percorso che inizia con la nascita stessa del cristianesimo, del clima politico e sociale in cui la Chiesa si trova a nascere e decide di "cavalcare".

Ci sono quindi ragioni molto più storiche e politiche che religiose in senso stretto.

 

Sarebbe un lungo discorso da fare, se vuoi puoi farti un'idea leggendo un bellissimo libro appena uscito "Tutta un'altra storia" di Giovanni Dall'Orto, "l'omosessualità dall'antichità al dopoguerra".

 

Grazie per il coniglio ;) una lettura interessante che credo di iniziare... per quanto riguarda le ragioni storiche sono d'accordo, ma resta sempre il fatto che la chiesa, sia quella del 1 d.C. che quella del 2015 d.C. è qualcosa di umano, ed essendo tale non può dire, in certe circostanze, cosa costituisca peccato e cosa no, perché per quanto il pontefice sia vicino alla divinità è comunque umano, e per questo imperfetto, e non può farsi carico della parola di Dio essendo questa perfetta. 

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filare, il discorso fila.

il problema è che non devi convincere noi, ma tutti quelli che sto discorso non lo vogliono sentire manco morti (e cmq, se glielo fai, c'è il concreto rischio che alla fine il morto sei tu..)

HAHAHAHAHA se facessi questo discorso a qualche prete conservatore correrei un serio rischio  :laugh:  :afraid:

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Grazie per il coniglio ;) una lettura interessante che credo di iniziare... per quanto riguarda le ragioni storiche sono d'accordo, ma resta sempre il fatto che la chiesa, sia quella del 1 d.C. che quella del 2015 d.C. è qualcosa di umano, ed essendo tale non può dire, in certe circostanze, cosa costituisca peccato e cosa no, perché per quanto il pontefice sia vicino alla divinità è comunque umano, e per questo imperfetto, e non può farsi carico della parola di Dio essendo questa perfetta. 

Eh no.. il Papa quando parla ex cathedra è infallibile. https://it.wikipedia.org/wiki/Infallibilit%C3%A0_papale

 

Poi Gesù degli omosessuali non parla, se non nel versetto di Matteo sugli eunuchi che finisce con "chi può accettarlo lo accetti", quindi la Chiesa ha formato una sua proprio idea, mutuandola dal pensiero comune nel momento storico in cui la Chiesa stessa nasce e di diffonde.

Poi in realtà considerando l'omosessualità vigente all'epoca, dove gli schiavi venivano usati come partner passivi (dato che l'omosessualità "accettata" era solo quella attiva. Oddio anche qui ci sarebbe da fare un sacco di precisazioni, per essere coincisa finisco per non essere precisa, mi scuso) il porsi contro l'omosessualità della Chiesa era più per proteggere gli schiavi da uno sfruttamento sessuale che altro.

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Putroppo la Chiesa la si condanna quando usa toni duri contro gli omosessuali ma non si può condannare per ritenere l'omosessualità un peccato perchè lo è, e non è un peccato del cattolicesimo e un peccato del cristianesimo e probabilmente di tutte le tre grandi religioni monoteiste.

Questo è un fatto, cercare mediazioni è a mio avviso impossibile, la dottrina non accetta compromessi e gli elementi di misoginia e omofobia sono e resteranno elementi caratterizzanti della morale cattolica, il punto è allontanarsi da essa e costruire una propria spiritualità che sappia prescindere dal contributo umano.

Non è facile ma è un problema che un credente non può non porsi.

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Eh no.. il Papa quando parla ex cathedra è infallibile. https://it.wikipedia.org/wiki/Infallibilit%C3%A0_papale

 

Poi Gesù degli omosessuali non parla, se non nel versetto di Matteo sugli eunuchi che finisce con "chi può accettarlo lo accetti", quindi la Chiesa ha formato una sua proprio idea, mutuandola dal pensiero comune nel momento storico in cui la Chiesa stessa nasce e di diffonde.

Poi in realtà considerando l'omosessualità vigente all'epoca, dove gli schiavi venivano usati come partner passivi (dato che l'omosessualità "accettata" era solo quella attiva. Oddio anche qui ci sarebbe da fare un sacco di precisazioni, per essere coincisa finisco per non essere precisa, mi scuso) il porsi contro l'omosessualità della Chiesa era più per proteggere gli schiavi da uno sfruttamento sessuale che altro.

 

Il problema è che il papa è umano, e tutto ciò che è umano è fallibile inquinato tale, per quanto il dogmatismo possa ovviare a questo problema, tale dogmatismo resta sempre e comunque un affronto alla persona, non solo perché costringe noi uomini a non pensare e a non essere curiosi, ma è anch'esso frutto della chiesa.

Io credo che il rapporto tra uomo e dio debba essere diretto, poiché la chiesa è tanto umana quanto me.

Nietsche diceva che la chiesa è esattamente ciò contro cui Gesù predicò e contro cui insegnò ai suoi discepoli a combattere, ora, per quanto Nietzsche sia stato crudo e rude, direi che forse un fondo di verità in ciò che dice ci sta.

E proprio il fatto che Gesù non parla e non condanna gli omosessuali (Nello Ius romano, per esempio, se un senatore era accusato di aver fatto un fellatio a qualcuno, poteva essere licenziato, mentre se era attivo non accadeva assolutamente nulla), la dimostrazione di quanto Egli sia stato in qualche modo strumentalizzato dalla Chiesa non solo per fomentare l'omfobia, ma per le crociate e per altre azioni indecenti compiute dagli uomini nel nome di Dio.

Non fraintendetemi, io sono a favore della religione e credo fermamente nell'esistenza di gesù nonché nella sua infinita bontà, ma la chiesa mi sa tanto di organizzazione politica più che religiosa, papa compreso (Papa Bergoglio però ha tutta la mia stima e tutto il mio appoggio, lui è l'esempio di essere umano).

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Non potete prendere la parte rassicurante che vi piace di una religione e dire che la parte che non vi piace é fasulla, una religione é inseparabile dalla sua dottrina.

Dovete fare una scelta, o tutto, o niente o una religiositá vostra e separata.

Il problema dei cattolici gay é che devono sopportare fin troppi compromessi, sia come gay che come cattolici e quando finiscono per dire "dio é amore non mi condanna" realizzano una separazione dalla chiesa che restando personale e segreta finisce per non concretizzarsi.

Edited by Demò
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Putroppo la Chiesa la si condanna quando usa toni duri contro gli omosessuali ma non si può condannare per ritenere l'omosessualità un peccato perchè lo è, e non è un peccato del cattolicesimo e un peccato del cristianesimo e probabilmente di tutte le tre grandi religioni monoteiste.

Questo è un fatto, cercare mediazioni è a mio avviso impossibile, la dottrina non accetta compromessi e gli elementi di misoginia e omofobia sono e resteranno elementi caratterizzanti della morale cattolica, il punto è allontanarsi da essa e costruire una propria spiritualità che sappia prescindere dal contributo umano.

Non è facile ma è un problema che un credente non può non porsi.

 

Io non ho mai creduto nella chiesa, non solo perché sono Gay, ma anche perché è una istituzione sbagliata, fondata ormai sul capitalismo (mentre dovrebbe essere fondata sulla fede), è come una Banca.

Ma la cosa bella è che ognuno di noi può avere un buon rapporto con Dio senza dover necessariamente passare per la chiesa, perché è Dio e non il Papa la divinità.

Il peccato in questione deriva da una convinzione umana, ma essendo Dio una divinità infinitamente buona, non credo che approvi la discriminazione messa in atto dalla chiesa contro i gay, non solo perché tale odio non può assolutamente essere giustificato dal libero arbitrio (il motivo per cui pecchiamo), ma anche perché un buon cristiano non deve mai odiare. 

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Non potete prendere la parte rassicurante che vi piace di una religione e dire che la parte che non vi piacece é fasulla, una religione é inseparabile dalla sua dottrina.

Dovete fare una scelta, o tutto, o niente o una religiositá vostra e separata.

Il problema dei cattolici gay é che devono sopportare fin troppi compromessi, sia come gay che come cattolici e quando finiscono per dire "dio é amore non mi condanna" realizzano una separazione dalla chiesa che restando personale e segreta finisce per non concretizzarsi.

 

Capisco perfettamente, ma le motivazioni e le argomentazioni sono dalla nostra parte, ovvero il fatto che l'omosessualità non può essere ricondotta al libero arbitrio.

Per quanto uno scisma dalla chiesa possa sembrare necessario, io credo che non lo sia, da Ateo sto tentando (e non è semplice) di riavvicinarmi alla fede, nonostante sia gay, nonostante io non sia un fan della chiesa come organizzazione, credo comunque in un rapporto personale con Dio.

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Scusa come fai a sepere che Dio é buono?Mettiamo che esista un'entità creatrice increata onnipotente eterna etc, come fa ad essere buona? La bontá e la cattiveria sono concetti umani dai contorni sfumati. Se una divinitá perfetta e infinita si interessasse alla vita di quei microscopici creaturini tonti che sarebbero gli uomini a suo confronto, vorrebbe dire che siamo i suoi giocattoli. Inoltre se una divinitá é onnipotente e determina con la sua volontà ogni cosa, noi non abbiamo spazio alcuno di libertá, quindi se Dio ci giudica il suo tribunale é un teatrino infame in cui la condanna e l'assoluzione sono precostituite e noi vieppiú siamo i suoi giocattoli.

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Io non ho mai creduto nella chiesa, non solo perché sono Gay, ma anche perché è una istituzione sbagliata, fondata ormai sul capitalismo (mentre dovrebbe essere fondata sulla fede), è come una Banca.

Ma la cosa bella è che ognuno di noi può avere un buon rapporto con Dio senza dover necessariamente passare per la chiesa, perché è Dio e non il Papa la divinità.

Il peccato in questione deriva da una convinzione umana, ma essendo Dio una divinità infinitamente buona, non credo che approvi la discriminazione messa in atto dalla chiesa contro i gay, non solo perché tale odio non può assolutamente essere giustificato dal libero arbitrio (il motivo per cui pecchiamo), ma anche perché un buon cristiano non deve mai odiare. 

 

Intendiamoci si può credere in tutto e se tu credessi che il tuo barattolo di pelati Cirio sia all'origine dell'universo statisticamente non avresti minori argomentazioni nel sostenere le tue idee di quelle del Papa con Dio, Gesù e compagnia cantante.

Detto ciò un vero percorso spirituale sano parte, a mio avviso, da un principio fondamentale che è la negazione di tutte le relgioni, non è necessario convincere gli altri per rendere più "plausibile" la tua ipotesi. Se pensi che la pelata Cirio abbia dato origine all'universo, anche se riusciresti a convincere di ciò miliardi di persone il suo livello di plausibilità non cambia.

 

Perchè dico questo? Perchè ti stai ponendo in maniera religiosa su una tematica che tu dici di stare approcciando da ateo. Cioè vorresti credere nel cristianesimo abbandonando il cattolicesimo? Si può fare, non credi nella Chiesa allora non sei cattolico, non crederai nei santi e in alcune nostre festività ma questo non cambia il nocciolo del discorso. La base della dottrina cristiana è nella Bibbia che è una selezione arbitraria di testi antichi e questa selezione è di contenuto omofobo ci sta poco da fare, quindi il punto è sempre lo stesso.

 

Poi l'odio è un discorso ma pensi che ti troveresti meglio in una comunità che considera i tuoi comportamenti peccaminosi, che nega l'esistenza dei tuoi sentimenti per un uomo, che considera disdicevole il tuo modo di vivere? Magari te lo può dire puntando il dito o con la pacca bonaria sulla spalla ma sinceramente pensi che questo cambierebbe qualcosa?

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Scusa come fai a sepere che Dio é buono?Mettiamo che esista un'entità creatrice increata onnipotente eterna etc, come fa ad essere buona? La bontá e la cattiveria sono concetti umani dai contorni sfumati. Se una divinitá perfetta e infinita si interessasse alla vita di quei microscopici creaturini tonti che sarebbero gli uomini a suo confronto, vorrebbe dire che siamo i suoi giocattoli. Inoltre se una divinitá é onnipotente e determina con la sua volontà ogni cosa, noi non abbiamo spazio alcuno di libertá, quindi se Dio ci giudica il suo tribunale é un teatrino infame in cui la condanna e l'assoluzione sono precostituite e noi vieppiú siamo i suoi giocattoli.

 

A questo proposito vorrei risponderti con il paradosso di Epicuro.

 

  • Dio vuole impedire il male, ma non può? (Dio non risulterebbe onnipotente, e ciò non è possibile).
  • Dio può evitare il male, ma non vuole? (Dio risulterebbe cattivo, e ciò non è possibile).
  • Dio non può e non vuole evitare il male? (Dio risulterebbe cattivo e impotente, e ciò non è possibile).

Dio può e vuole; ma poiché il male esiste allora Dio esiste ma non si interessa dell'uomo.

(per comodità ho fatto copia e incolla da Wikipediahttps://it.wikipedia.org/wiki/Paradosso_di_Epicuro)

 

Tale paradosso dimostra l'inesistenza di Dio, ed è proprio questo ciò che mi rende così difficoltoso riavvicinarmi alla fede.

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Questo è un discorso davvero molto e troppo complesso perché sfocia nella contraddizioni della Chiesa stessa. Nella Bibbia l'omosessualità viene condannata questo è poco ma sicuro, ma all'epoca c'erano dei precisi motivi sociali e culturali. La Chiesa come istituzione basa la sua dottrina sulla Bibbia e quindi in parte è coerente la sua posizione contraria, tuttavia non si rende conto di come i tempi siano cambiati e che la società stessa se pur lentamente sta cambiando opinione. La questione che più mi irrita è l'ingerenza che esercita sullo Stato, come sta accadendo adesso in tema di unioni civili, siamo uno stato laicale, la chiesa può esprimere la sua opinione ma non interferire, e poi perché avrebbe più diritto di altre confessioni, mica in italia ci sono solo cristiani cattolici, non vedo perché una coppia gay buddista non possa unirsi civilmente perché il Vaticano dice così, e il discorso si estende agli atei e agnostici ancora di più. Come dissi in un altro post, se Dio c'è e ci giudicherà guarderà alle nostre azioni in vita, all'amore che abbiamo dato e lasciato dietro di noi dato che è l'unica forza che sopravvive alla morte. In tutto questo io ti parlo da ragazzo gay e credente e non mi sento in contraddizione con niente. 

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Il problema é che voi credete sia questione di teologia, ma é solo questione di potere, ipocrisia, conservatorismo di comodo e soldi. Noi per la curia romana siamo solo un capro espiatorio, una questione di principio intorno alla quale radunare le forze per una ritirata strategica che durerà decenni

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Non potete prendere la parte rassicurante che vi piace di una religione e dire che la parte che non vi piace é fasulla, una religione é inseparabile dalla sua dottrina.

Dovete fare una scelta, o tutto, o niente o una religiositá vostra e separata.

Il problema dei cattolici gay é che devono sopportare fin troppi compromessi, sia come gay che come cattolici e quando finiscono per dire "dio é amore non mi condanna" realizzano una separazione dalla chiesa che restando personale e segreta finisce per non concretizzarsi.

In che senso compromessi? Più che altro ci si trova ad essere stressati quando ti ritrovi a vivere in ambienti familiari o sociali fortemente cattolici e che senza riflettere condannano chi è gay, ma nella vita, credo ci siano peccati ben peggiori che l'amore tra due uomini o due donne, e non mi riferisco al classico i preti sono pedofili anche perché non è sempre vero. E poi se vogliamo alla fine la religione diventa sempre un fatto personale a prescindere dagli orientamenti sessuali ognuno vive la propria religiosità in modo diverso. 

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Intendiamoci si può credere in tutto e se tu credessi che il tuo barattolo di pelati Cirio sia all'origine dell'universo statisticamente non avresti minori argomentazioni nel sostenere le tue idee di quelle del Papa con Dio, Gesù e compagnia cantante.

Detto ciò un vero percorso spirituale sano parte, a mio avviso, da un principio fondamentale che è la negazione di tutte le relgioni, non è necessario convincere gli altri per rendere più "plausibile" la tua ipotesi. Se pensi che la pelata Cirio abbia dato origine all'universo, anche se riusciresti a convincere di ciò miliardi di persone il suo livello di plausibilità non cambia.

 

Perchè dico questo? Perchè ti stai ponendo in maniera religiosa su una tematica che tu dici di stare approcciando da ateo. Cioè vorresti credere nel cristianesimo abbandonando il cattolicesimo? Si può fare, non credi nella Chiesa allora non sei cattolico, non crederai nei santi e in alcune nostre festività ma questo non cambia il nocciolo del discorso. La base della dottrina cristiana è nella Bibbia che è una selezione arbitraria di testi antichi e questa selezione è di contenuto omofobo ci sta poco da fare, quindi il punto è sempre lo stesso.

 

Poi l'odio è un discorso ma pensi che ti troveresti meglio in una comunità che considera i tuoi comportamenti peccaminosi, che nega l'esistenza dei tuoi sentimenti per un uomo, che considera disdicevole il tuo modo di vivere? Magari te lo può dire puntando il dito o con la pacca bonaria sulla spalla ma sinceramente pensi che questo cambierebbe qualcosa?

 

 

Da ateo credo che la religione divida gli uomini, fomentando odio e altri sentimenti negativi. Ma questo, appunto è il mio pensiero, ed è proprio il bello della libertà di ognuno di noi di pensare ciò che più riteniamo giusto (ottimo è stato l'esempio dei pelati Cirio ). Da ateo e da sostenitore della filosofia e di Freud credo che la religione possa essere semplicemente un bisogno umano per affrontare momenti difficili e anche la tanatofobia, ma questo può essere considerato Off topic.

Per quanto riguarda me, io non credo che sia giusto da parte di chi professa e incita alla bontà, discriminare gli omosessuali, inquinato tale fattore spesso prescinde dal libero arbitrio.

Per il resto mi trovo d'accordo con te.

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Questo è un discorso davvero molto e troppo complesso perché sfocia nella contraddizioni della Chiesa stessa. Nella Bibbia l'omosessualità viene condannata questo è poco ma sicuro, ma all'epoca c'erano dei precisi motivi sociali e culturali. La Chiesa come istituzione basa la sua dottrina sulla Bibbia e quindi in parte è coerente la sua posizione contraria, tuttavia non si rende conto di come i tempi siano cambiati e che la società stessa se pur lentamente sta cambiando opinione. La questione che più mi irrita è l'ingerenza che esercita sullo Stato, come sta accadendo adesso in tema di unioni civili, siamo uno stato laicale, la chiesa può esprimere la sua opinione ma non interferire, e poi perché avrebbe più diritto di altre confessioni, mica in italia ci sono solo cristiani cattolici, non vedo perché una coppia gay buddista non possa unirsi civilmente perché il Vaticano dice così, e il discorso si estende agli atei e agnostici ancora di più. Come dissi in un altro post, se Dio c'è e ci giudicherà guarderà alle nostre azioni in vita, all'amore che abbiamo dato e lasciato dietro di noi dato che è l'unica forza che sopravvive alla morte. In tutto questo io ti parlo da ragazzo gay e credente e non mi sento in contraddizione con niente. 

 

CONCORDO PIENAMENTE, e sono sconcertato quanto te sul fatto che la chiesa legiferi in uno stato laico, sono totalmente contrario ai patti lateranensi, ma purtroppo l'Italia è un paese anacronistico per certi versi, e la chiesa continua ad avere molto potere in Italia.

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CONCORDO PIENAMENTE, e sono sconcertato quanto te sul fatto che la chiesa legiferi in uno stato laico, sono totalmente contrario ai patti lateranensi, ma purtroppo l'Italia è un paese anacronistico per certi versi, e la chiesa continua ad avere molto potere in Italia.

La questione è che sotto molti aspetti il punto di vista della chiesa trova sponda e sostegno nel pensiero comune, a dirti il vero tra le persone più omofobe nella quali mi sono imbattuto e mi hanno dato più di una gatta da pelare anche per il semplice sospetto che io fossi gay, ci sono proprio gli atei o i presunti pensatori radicali che non i cattolici integralisti (mia madre esclusa ahahahahahah). Quindi non di per sé la chiesa può essere dura contro i gay ma questa opinione è comunque un riflesso della società italiana, dove appunto il Vaticano esercita più influenza. 

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In che senso compromessi? Più che altro ci si trova ad essere stressati quando ti ritrovi a vivere in ambienti familiari o sociali fortemente cattolici e che senza riflettere condannano chi è gay, ma nella vita, credo ci siano peccati ben peggiori che l'amore tra due uomini o due donne, e non mi riferisco al classico i preti sono pedofili anche perché non è sempre vero. E poi se vogliamo alla fine la religione diventa sempre un fatto personale a prescindere dagli orientamenti sessuali ognuno vive la propria religiosità in modo diverso.

 

Il primo compromesso é decidere che tieni il cattolicesimo ma riformuli un tema centrale che é la dottrima morale in tema di sessualità e famiglia.

Il secondo compromesso é che non lo dici a voce alta perché o non puoi vivendo in contesti familiari che citi o, semplicemente, la tua opinione non interessa a nessuno e non fa cambiare idea alla chiesa.

Il terzo compromesso é dipendente dal secondo, teoricamente vivi una religiosità tua, di fatto conti come cattolico e ti tocca frequentare ambienti omofobi fin tanto che vai in chiesa

Il quarto compromesso é il falso amore per il prossimo e il pietismo vile proprio del cattolicesimo: troverai preti disponibili che ti accolgono. Ti accolgono, come se avessero su di te un qualche diritto, come se potessero assolverti di qualcosa. Dipenderai dalla carità dei sacerdoti, chi ti caccerá, chi ti accoglierá, elemosinando accettazione da commedianti che non sanno nulla di morale e giustizia in piú dei loro fedeli.

L'ultimo compromesso sará per il tuo compagno, che al tuo funerale dovrá presentarsi come "un amico".

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Il primo compromesso é decidere che tieni il cattolicesimo ma riformuli un tema centrale che é la dottrima morale in tema di sessualità e famiglia.

Il secondo compromesso é che non lo dici a voce alta perché o non puoi vivendo in contesti familiari che citi o, semplicemente, la tua opinione non interessa a nessuno e non fa cambiare idea alla chiesa.

Il terzo compromesso é dipendente dal secondo, teoricamente vivi una religiosità tua, di fatto conti come cattolico e ti tocca frequentare ambienti omofobi fin tanto che vai in chiesa

Il quarto compromesso é il falso amore per il prossimo e il pietismo vile proprio del cattolicesimo: troverai preti disponibili che ti accolgono. Ti accolgono, come se avessero su di te un qualche diritto, come se potessero assolverti di qualcosa. Dipenderai dalla carità dei sacerdoti, chi ti caccerá, chi ti accoglierá, elemosinando accettazione da commedianti che non sanno nulla di morale e giustizia in piú dei loro fedeli.

L'ultimo compromesso sará per il tuo compagno, che al tuo funerale dovrá presentarsi come "un amico".

Su molte cose non posso che darti ragione, anche se alla fine io vado in chiesa e stop non ne frequento gli ambienti per esempio, ma si capisco quello che dici in tema di sessualità e famiglia. Per il quarto credo di possa fare a meno del pietismo dei preti, ma capisco benissimo cosa vuoi dire. Ma poi mi spieghi perché dovrei morire io prima del mio compagno????? 

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Ma scusate, a parte la questione omosessualità, vi pare che la chiesa nelle altre questioni sia migliore? I divorziati non possono partecipare alla comunione. Il matrimonio è un sacramento però si può annullare alla sacra Rota. Vi pare normale tutto questo?

Non ci serve un papa che ci faccia la morale. La morale è dentro di noi, quello che sentiamo che è giusto per noi. E basta. Tutto quello che riguarda la chiesa, tanto vale buttarlo alle ortiche, per quello che serve. La chiesa non assolve più alla funzione che aveva in passato. I tempi e la società sono cambiati. Ma loro, preti e gerarchia, sono rimasti al medio evo.

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Il Dio buono l'ha inventato la chiesa ergo puó inventare che questo Dio odia chi le pare.

 

É tutta una logica di controllo delle menti.

Se stai a ragionare seriamente ti accorgi presto che nulla ha senso in quel meccanismo.

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La fede e una  cosa  la chiesa e un' altra    praticamente un partito    detto questo  alcuni personaggi  della chiesa hanno manipolato la  fede  per  anni  .

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Bastano poche semplici ricerche per capire che é una religione che ha copiato da altre culture.

 

Insomma se tu decidi di avere fede in ció, sei consapevole del fatto che son tutte cazzate. Ma infondo fa comodo prendersela con Dio quando le cose vanno male ;)

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è ormai opinione alquanto diffusa quella secondo la quale l'omosessualità costituisca peccato,

Non è un'opinione diffusa ora, ma una dottrina filosofica fatta propria anticamente dalle religioni cosiddette bibliche cioè ebraica, cristiana ed islamica, benché non manchino dottrine simili in altre non bibliche.

 

 

Innanzitutto SE vi è un dio, non credo che ami di più gli etero, prima di tutto, perché i gay non fanno del male a nessuno e secondo poi, perché la bontà insita nella divinità non gli permetterebbe una tanto ingiusta discriminazione.

Tutto dipende dalla definizione del dio, dalla concezione dei suoi rapporti con il creato in generale e con l'uomo in particolare e dalle fonti ideologiche cui ci si ispira.

 

 

 

Pertanto il peccato che costituisce l'essere gay è una invenzione alquanto insensata e poco coerente della chiesa, che punisce i gay forse per il solo motivo che minano alla procreazione e per il banale, quanto estremamente futile motivo costituito dal fatto che il sesso viene inteso come fine a sé stesso ovvero senza scopo di procreare.

Non è un'invenzione della Chiesa (cristiana o cattolica) e comunque non è affatto poco coerente con i suoi principi dottrinali ed in particolare con la concezione del sesso come attività moralmente lecita solo in tanto in quanto sia potenzialmente riproduttiva.

Semmai l'incoerenza sta nella lassezza morale verso il sesso eterosessuale quando sia palesemente improduttivo di prole:

vedi la liceità indifferenziata del sesso in ambito matrimoniale anche con la donna incita od in menopausa o comunque certamente sterile (o se sia sterile l'uomo).

Infatti, se il sesso non riproduttivo, almeno potenzialmente, è peccato, dovrebbe essere peccato anche se praticato tra persone di sesso diverso.

 

 

Perché i prelati condannano i gay la mattina e il pomeriggio adescano e fanno sesso con i minori anche sotto l'età del consenso?

La dottrina è forte, ma la carne è debole..... ;-)

 

 

la chiesa, sia quella del 1 d.C. che quella del 2015 d.C. è qualcosa di umano, ed essendo tale non può dire, in certe circostanze, cosa costituisca peccato e cosa no, perché per quanto il pontefice sia vicino alla divinità è comunque umano, e per questo imperfetto, e non può farsi carico della parola di Dio essendo questa perfetta.

Ma c'è chi crede che il potenfice in particolare e la Chiesa in generale siano ispirati dallo spirito santo quando insegnano in materia di fede e di costumi.

 

 

Io credo che il rapporto tra uomo e dio debba essere diretto, poiché la chiesa è tanto umana quanto me.

Non sei ateo?

 

 

Nello Ius romano, per esempio, se un senatore era accusato di aver fatto un fellatio a qualcuno, poteva essere licenziato, mentre se era attivo non accadeva assolutamente nulla

A parte l'uso singolare di "licenziato" per indicare la decadenza della dignità senatoria decretata dai censori in caso d'indegnità accertata, certe notizie da dove le trai?:

non è che guardi troppi film fintamente storici e veramente pornografici? ;-)

L'indegnità morale d'un cittadino romana era causata semmai dalla passività sessuale in genere e comunque non era una "prerogativa" senatoria.

Del resto il contenuto della famosa Lex Scantinia, risalente forse al II secolo a.C., è incerto e comunque essa fu forse fatta piuttosto per proteggere cittadini romani molestati sessualmente o addirittura stuprati, che per punire chi avesse una relazione omoerotica.

 

 

Gesù non parla e non condanna gli omosessuali

Questo è vero, ma è anche vero che il suo insegnamento, quale almeno risulta presentato dai Vangeli, non sembra avere molta simpatia per i piaceri sessuali, se è vero che raccomandò di farsi eunuchi per entrare nel regno dei cieli!

 

 

Non fraintendetemi, io sono a favore della religione e credo fermamente nell'esistenza di gesù nonché nella sua infinita bontà,

(bis) Non sei ateo?

 

 

Capisco perfettamente, ma le motivazioni e le argomentazioni sono dalla nostra parte, ovvero il fatto che l'omosessualità non può essere ricondotta al libero arbitrio

A parte la questione delle origini delle pulsioni omosessuali, se pure esse fossero deliberate, in che cosa farebbero difetto le argomentazioni antiomofobiche?

 

 

sono sconcertato quanto te sul fatto che la chiesa legiferi in uno stato laico,

La Chiesa non legifera in un Stato laico:

semmai sono i politici di quello Stato (cattolici e no) che per convinzione o per convenienze elettorali legiferano in modo conforme ai desiderata della Chiesa.

 

 

Tale paradosso dimostra l'inesistenza di Dio, ed è proprio questo ciò che mi rende così difficoltoso riavvicinarmi alla fede.

E perché mai dovresti riavvicinarti alla fede?:

prescrizione medica?

 

 

ma il bello è che anche molti atei condannano l'omosessualità con le stesse argomentazioni di chiesa.spa

E allora?:

non è che la dottrina morale della Chiesa esaurisca l'universo o sia scaturita dal nulla!

 

 

Il matrimonio è un sacramento però si può annullare alla sacra Rota. Vi pare normale tutto questo?

Non vedo dove sia il problema:

un sacramento può essere apparente, ma non reale e l'annullamento è semplicementeo l'accertamento di tale inesistenza reale.

E' così anche nel diritto civile in merito a qualsiasi negozio giuridico.

 

 

É tutta una logica di controllo delle menti. Se stai a ragionare seriamente ti accorgi presto che nulla ha senso in quel meccanismo.

Al contrario!:

tutto ha senso e sta proprio in quello che dici, cioè nel controllo delle menti (e dell'anima).

La Chiesa si pone, dichiaratamente per altro, come mater et magistra dei fedeli ed ovviamente ne deve controllare le menti affinché evitino il peccato e conquistino la salvezza nella vita futura:

ha tutto un senso!

 

 

Il meccanismo che ha portato la Chiesa alla posizione che continua a tenere sugli omosessuali è frutto di un percorso che inizia con la nascita stessa del cristianesimo, del clima politico e sociale in cui la Chiesa si trova a nascere e decide di "cavalcare". Ci sono quindi ragioni molto più storiche e politiche che religiose in senso stretto.

Direi proprio il contrario:

le ragioni furono soprattutto, se non esclusivamente, ideologico religiose.

Storicamente e politicamene non c'era una particolare necessità di condannare l'omosessualità, notoriamente esaltata dalla cultura greca classica ed in età imperiale, quando si formò il Cristianesimo, abbastanza tollerata anche in ambito romano grazie alla diffusione della cultura greca (Graecia capta.....) ed all'esempio di uomini di cultura (Virgilio) o di potere (Adriano).

 

 

il porsi contro l'omosessualità della Chiesa era più per proteggere gli schiavi da uno sfruttamento sessuale che altro.

Dove trovo l'emoticon che esprime stupefatta meraviglia per tale strabiliante affermazione ?

Edited by Mario1944
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