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Fingersi amici/e per evitare l'omofobia


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Addirittura una vita di merda? Mi sembra un'esagerazione, dopotutto semplicemente si finge un pò.

 

Ho usato un termine un po' forte ma per me sarebbe esattamente questo. 

Non riuscirei a guardarmi allo specchio la mattina se sapessi di dover nascondere la mia relazione sentimentale - la mia identità, il mio essere - in nome della paura di qualcosa di più grande e potente di me al quale soccombo senza lottare.

Vedere e leggere di persone, nel mondo, che combattono per avere diritti e per darli anche a me, mentre io striscio come un topo di oscurità in oscurità, troppo debole per affermare semplicemente la mia esistenza nel mondo, mentre altri la affermano, la loro esistenza; perfino merde come i fascisti escono alla luce del sole, loro che davvero dovrebbero cessare di esistere almeno da mezzo secolo, perché si trovano dal lato sbagliato della storia. 

Non ci riuscirei, davvero. Non avrei più la minima stima di me stesso, e darei implicitamente ragione a chi mi odia, invece di sfidare il loro odio e farglielo risalire su per il culo mostrare con l'esempio che non sono io a non dover esistere, ma loro. 

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E io non ho la targa AMICO quando esco con un amico maschio. Il problema di dichiararsi amici, fidanzati, compagni o amanti si verifica quando si viene a contatto con una persona che si conosce.

 

Essere dichiarati non vuol dire andare in giro da sconosciuti urlando "questo è il mio fidanzatoooo" [emoji38]

Semplicemente?

Un ragazzo che semplicemente fingesse di essere qualcos'altro non penso che meriterebbe di uscire con me.

E che diavolo.

Semplicemente, sì.

Se purtroppo ci sono persone idiote che hanno delle "paura" irrazionali e che odiano senza un perchè la colpa non è mia, ma devo agire di conseguenza.

 

E pensare che io avevo vietato a mio padre di chiamare "il tuo amico" il mio ragazzo... [emoji38] Amico di chi? Se non vuoi dire "il tuo ragazzo" chiamalo per nome, visto che ne ha uno :D

 

Comunque credo sia una domanda paradossale, la tua.

 

Una persona che vuole nascondere il proprio ragazzo facendolo passare per un amico, è sicuramente una persona non dichiarata e un po' repressa. In quanto tale, avrà - in pubblico - un atteggiamento estremamente "controllato" per paura di sembrare gay, e sarà ancora più controllato con un ragazzo a fianco. Non credo gli venga in mente di presentarlo agli amici o ai genitori, giusto per il gusto di mettersi nei guai. Si vive la sua (probabilmente breve) relazione nella propria stanzetta e non ci sono problemi ;)

Se invece una persona è serena/dichiarata, almeno con qualche amico, probabilmente farà conoscere questo "amico/fidanzato" a qualcuno, e i sospetti verranno anche al più ottuso maschio medio eterosessuale: "oh, ma è il tuo tipo?".

Io non sono represso, ho semplicemente paura. Ma è davvero necessario presentare il ragazzo ai genitori o agli amici (che non ho)? Non si vive bene anche evitandolo?

Comunque la tua ultima frase... certo, anche un eterosessuale chiederebbe "oh, ma è il tuo tipo?" e se rispondi di sì prende una mazza e ti picchia.

 

 

Si vede benissimo che sei chiuso di mentalità.

Arti marziali non è fare a botte. Non è picchiare qualcuno per difendersi. Non è "solo" difendersi. 

E' uno sport che aumenta l'autostima.

Tu fai arti marziali per fare qualcosa per te: diventi più agile, più reattivo, studi meglio le persone, interpreti meglio le persone dalla semplice postura. 

 

ma poi io mi chiedo.. ma tu pensi di vivere e non uscire mai dal tuo "paesino" per tutta la vita? 

Pensi davvero di trovare un ragazzo solo nel tuo paesino? 

Ma un giorno che dovrai lavorare per campare.. che farai? Ci andrai al nord? Ci andrai all'estero? 

Non ci sarà sempre mammina ad accudirti ogni volta.. le dovrai pur tirar fuori le tue palline per uscire dal tuo guscio e vivere il mondo, con gioie, sorprese e dolori che questo riserva a tutti.  

Sì, io ho intenzione di vivere nel mio paesino, non ho intenzione nè di andare all'estero nè al Nord.

Il ragazzo non lo cerco nel mio paesino ma lo cercherò in qualche città vicina, quando avrò voglia di iniziare la ricerca. Non vedo perchè dovrei trasferirmi, non è obbligatorio farlo per trovare un lavoro.

 

Ho usato un termine un po' forte ma per me sarebbe esattamente questo. 

Non riuscirei a guardarmi allo specchio la mattina se sapessi di dover nascondere la mia relazione sentimentale - la mia identità, il mio essere - in nome della paura di qualcosa di più grande e potente di me al quale soccombo senza lottare.

Vedere e leggere di persone, nel mondo, che combattono per avere diritti e per darli anche a me, mentre io striscio come un topo di oscurità in oscurità, troppo debole per affermare semplicemente la mia esistenza nel mondo, mentre altri la affermano, la loro esistenza; perfino merde come i fascisti escono alla luce del sole, loro che davvero dovrebbero cessare di esistere almeno da mezzo secolo, perché si trovano dal lato sbagliato della storia. 

Non ci riuscirei, davvero. Non avrei più la minima stima di me stesso, e darei implicitamente ragione a chi mi odia, invece di sfidare il loro odio e farglielo risalire su per il culo mostrare con l'esempio che non sono io a non dover esistere, ma loro. 

Riconfermo : hai davvero tanto coraggio, complimenti.

Io preferisco rimanere nel buoi per la troppa paura, certo non sono io quello che ha torto, ma il coraggio di affrontarli io non ce l'ho... sì, sono un codardo, ma non posso farci nulla.

E io non ho la targa AMICO quando esco con un amico maschio. Il problema di dichiararsi amici, fidanzati, compagni o amanti si verifica quando si viene a contatto con una persona che si conosce.

 

Essere dichiarati non vuol dire andare in giro da sconosciuti urlando "questo è il mio fidanzatoooo" [emoji38]

Be si  e vero  qui concordo in totale   di solito frequento locali dedicati   a  "noi"   .


E io non ho la targa AMICO quando esco con un amico maschio. Il problema di dichiararsi amici, fidanzati, compagni o amanti si verifica quando si viene a contatto con una persona che si conosce.

 

Essere dichiarati non vuol dire andare in giro da sconosciuti urlando "questo è il mio fidanzatoooo" [emoji38]

Certo, ma potrai anche capire che in un paesino se uno ti chiedo " questo è un tuo amico?" e tu rispondi "no, è il mio fidanzato" quello ti guarda con disprezzo e ,se sei fortunato, se ne va togliendoti il saluto. Se sei sfortunato ti picchia.

 



Che strano, io sono ancora vivo invece. :D
Tu vivi al Nord ,se ben ricordo, io vivo al Sud.
Due Mondi completamenti diversi.

Certo, ma potrai anche capire che in un paesino se uno ti chiedo " questo è un tuo amico?" e tu rispondi "no, è il mio fidanzato" quello ti guarda con disprezzo e ,se sei fortunato, se ne va togliendoti il saluto. Se sei sfortunato ti picchia.

Io abito in un paesino   ma  quando posso  mi trasferisco ma  non centra  il razzismo altre  ragioni   ; si e vero dove abito io nessuno sa che sono gay  .

Ammesso e non concesso che sia questo il problema, perché allora non sogni e speri di vivere al Nord, paradiso sociale in cui potresti vivere liberamente la tua sessualità senza essere ucciso ripetutamente da omofobi violenti?

 

 

EDIT

 

Se una persona sconosciuta mi ferma per strada e mi chiede "lui è un tuo amico?" probabilmente gli chiedo di darmi il numero del suo psichiatra.

Se invece la domanda arriva da un mio amico o conoscente con cui sono dichiarato, rispondo senza problemi.

 

Se la domanda arriva da una persona cje conosco ma con la quale non sono dichiarato, probabilmente farei finta di niente e gli direi "lui è Tizio" ahaha


Io abito in un paesino ma quando posso mi trasferisco ma non centra il razzismo altre ragioni ; si e vero dove abito io nessuno sa che sono gay .
Io invece ho intenzione di rimanere nel mio paesino nonostante tutto. Comunque da altre parti c'è meno omofobia ,tipo a Salerno, ma c'è sempre un pò ovunque.

 



Ammesso e non concesso che sia questo il problema, perché allora non sogni e speri di vivere al Nord, paradiso sociale in cui potresti vivere liberamente la tua sessualità senza essere ucciso ripetutamente da omofobi violenti?
Perchè non voglio trasferirmi al Nord, preferisco rimanere dove sono ora, non è un mio sogno trasferirmi.

Akira, ottimo. E non ti giudico per questo. Ma se una persona ha un PROBLEMA, ha una SOLUZIONE e si ostina a piangersi addosso, di cosa stiamo parlando? Se non vuoi risolvere il problema, almeno non lamentartene ;)


Azz, e anche da te c'è tanta omofobia?
Si alle stelle ; una volta hanno picchiato a sangue una lesbica che non faceva scandalo e era molto discreta e educata poverina se ne scappata via nessuno sa dove sia mi spiace mi sarebbe piaciuta come amica ; al mattino qualche volta al bar durante un caffè parlavamo un poco era una ragazza d' oro e discreta appassionata di pesca .

 



Akira, ottimo. E non ti giudico per questo. Ma se una persona ha un PROBLEMA, ha una SOLUZIONE e si ostina a piangersi addosso, di cosa stiamo parlando? Se non vuoi risolvere il problema, almeno non lamentartene ;)
Be dai prima o poi lo risolve tempo al tempo diceva mio nonno che il tempo e galantuomo .

Ho limonato con un tipo nel centro storico di Potenza (Basilicata, città più nera del nero) e sono ancora vivo :D

In compenso un paio di volte mi hanno dato noia a Firenze. Comunque sempre vivo sono.

Capisco la paura, ci sta, ma non farla diventare una mania di persecuzione o da qui a qualche anno non uscirai più di casa.

Ho limonato con un tipo nel centro storico di Potenza (Basilicata, città più nera del nero) e sono ancora vivo :D

In compenso un paio di volte mi hanno dato noia a Firenze. Comunque sempre vivo sono.

Capisco la paura, ci sta, ma non farla diventare una mania di persecuzione o da qui a qualche anno non uscirai più di casa.

Be per  amore di verità io e il mio ragazzo in pubblico non ci siamo mai baciati .

Akira, la questione è facile.
In questo e negli altri tuoi post.
Sei. Un. Bambino.
Non un adolescente. Non un quasi adulto.
Sei. Un. Bambino.
Non occuparti di cose più grandi di te, perché in tasca non hai nemmeno un briciolo di quella verità che distribuisci a destra e a manca.
Restatenene rintanato nel tuo paesino e nella tua mentalità da paesino mentre io mi bacio in pubblico con i miei ragazzi. Quando deciderai che è ora di crescere, allora forse ti approccerai diversamente a questo forum e a quello che ti viene detto.

 



Be per amore di verità io e il mio ragazzo in pubblico non ci siamo mai baciati .
Andre', ma tu hai quarant'anni. Il tuo background socio-culturale non è quello di uno nato negli anni '90: essere omosessuali quando tu avevi quindici anni non è come esserlo ora che li ha lui.

Akira, ottimo. E non ti giudico per questo. Ma se una persona ha un PROBLEMA, ha una SOLUZIONE e si ostina a piangersi addosso, di cosa stiamo parlando? Se non vuoi risolvere il problema, almeno non lamentartene ;)

E per risolvere il problema dovrei trasferirmi al Nord? A me tutto sommato il Nord non piace come zona, mi piacerebbe comunque rimanere legato alle mie radici.

 

Si  alle stelle  ; una  volta  hanno picchiato a sangue   una lesbica   che  non faceva  scandalo  e  era molto discreta e educata   poverina   se ne  scappata via  nessuno sa  dove  sia mi spiace  mi sarebbe piaciuta come  amica ; al mattino qualche  volta  al bar  durante un caffè  parlavamo un poco   era una  ragazza  d' oro e discreta appassionata di pesca .

Oddio, povera piccola, mi dispiace tanto per lei.

 

Ho limonato con un tipo nel centro storico di Potenza (Basilicata, città più nera del nero) e sono ancora vivo :D

In compenso un paio di volte mi hanno dato noia a Firenze. Comunque sempre vivo sono.

Capisco la paura, ci sta, ma non farla diventare una mania di persecuzione o da qui a qualche anno non uscirai più di casa.

Beh, magari per limonare si cerca comunque un posto adatto alla cosa... un conto è baciarsi in piazza ed un'altro è baciarsi ,che ne so, in qualche via poco frequentata (?).

Ma comunque nel mio paesino non lo farei, a Salerno per esempio sì, sperando di non incontrare qualcuno che conosce mia madre.

La paura dire che è anche abbastanza motivata... comunque già adesso esco poco di casa, per altri motivi però ahah.

Andre', ma tu hai quarant'anni. Il tuo background socio-culturale non è quello di uno nato negli anni '90: essere omosessuali quando tu avevi quindici anni non è come esserlo ora che li ha lui.

Si e vero   concordo ; scusa loco non ho fatto grandi stdi back grond   e una ricerca ?

 

 

Ma se una persona ha un PROBLEMA, ha una SOLUZIONE e si ostina a piangersi addosso, di cosa stiamo parlando? Se non vuoi risolvere il problema, almeno non lamentartene

 

Questa e

 

 

 

Restatenene rintanato nel tuo paesino e nella tua mentalità da paesino mentre io mi bacio in pubblico con i miei ragazzi.

 

questa, sono grandi verità.

Sembra che tu, Akira, una soluzione non la voglia. Non hai minimamente intenzione di elasticizzarti la mente ed accogliere qualche concetto in più di quelli maturati finora che, a giudicare da tutti i blocchi che hai, non sono più sufficienti a spiegare la realtà che ti circonda.

Cresciuto nella suddetta Potenza, ho sofferto anch'io più o meno negli anni che tu stai vivendo adesso la frustrazione dell'omofobia della piccola città. Però avevo un piano, volevo andarmene e crearmi una vita altrove. Non c'erano alternative, anche perché le cose belle che sognavo di studiare a Potenza non avrei potuto studiarle, i miei coetanei credevano che l'antropologia fosse un piatto indiano.

Soffrivo per l'omofobia, ma mettevo ugualmente la matita nera per uscire. Solo una volta i miei mi hanno detto qualcosa a riguardo, nello specifico mio padre: "Dove pensi di andare conciato così? Sfumala un po', sull'occhio destro ne hai messa di più, è disomogenea". Questo per dire che anche i genitori, se gli dai una possibilità, possono sorprenderti e soprattutto aiutarti ad affrontare il mondo. Se non vogliono farlo pazienza, avrai sempre altre risorse finché vorrai trovarne intorno a te.

Però devi svegliarti, o smettere di lamentarti.

 

PS: una sera, in centro, con la matita nera, un prete molto noto dalle mie parti mi urlò in mezzo alla strada: "Togliti quella roba, non fare lo stupido!"
Il prete si chiamava don Mimì Sabia. Se lo cercate su Google, scoprirete che fu lui a tenere nascosto per decenni il cadavere di Elisa Claps nel sottotetto della sua chiesa. E la matita non me la sono tolta manco per il cazzo.

Akira, la questione è facile.

In questo e negli altri tuoi post.

Sei. Un. Bambino.

Non un adolescente. Non un quasi adulto.

Sei. Un. Bambino.

Non occuparti di cose più grandi di te, perché in tasca non hai nemmeno un briciolo di quella verità che distribuisci a destra e a manca.

Restatenene rintanato nel tuo paesino e nella tua mentalità da paesino mentre io mi bacio in pubblico con i miei ragazzi. Quando deciderai che è ora di crescere, allora forse ti approccerai diversamente a questo forum e a quello che ti viene detto.

A me non interessa baciare il ragazzo in pubblico, come cosa non mi piace proprio, non è un sacrificio rinunciarci. Tu fai quello che vuoi, che mi frega a me? Io voglio rimanere nel mio paesino perchè non voglio andare al Nord ,che non mi piace, e non voglio allontanarmi dalle mie radici. E' un male? Assolutamente no.

 

Andre', ma tu hai quarant'anni. Il tuo background socio-culturale non è quello di uno nato negli anni '90: essere omosessuali quando tu avevi quindici anni non è come esserlo ora che li ha lui.

E' la stessa cosa.


Questa e




questa, sono grandi verità.
Sembra che tu, Akira, una soluzione non la voglia. Non hai minimamente intenzione di elasticizzarti la mente ed accogliere qualche concetto in più di quelli maturati finora che, a giudicare da tutti i blocchi che hai, non sono più sufficienti a spiegare la realtà che ti circonda.
Cresciuto nella suddetta Potenza, ho sofferto anch'io più o meno negli anni che tu stai vivendo adesso la frustrazione dell'omofobia della piccola città. Però avevo un piano, volevo andarmene e crearmi una vita altrove. Non c'erano alternative, anche perché le cose belle che sognavo di studiare a Potenza non avrei potuto studiarle, i miei coetanei credevano che l'antropologia fosse un piatto indiano.
Soffrivo per l'omofobia, ma mettevo ugualmente la matita nera per uscire. Solo una volta i miei mi hanno detto qualcosa a riguardo, nello specifico mio padre: "Dove pensi di andare conciato così? Sfumala un po', sull'occhio destro ne hai messa di più, è disomogenea". Questo per dire che anche i genitori, se gli dai una possibilità, possono sorprenderti e soprattutto aiutarti ad affrontare il mondo. Se non vogliono farlo pazienza, avrai sempre altre risorse finché vorrai trovarne intorno a te.
Però devi svegliarti, o smettere di lamentarti.

PS: una sera, in centro, con la matita nera, un prete molto noto dalle mie parti mi urlò in mezzo alla strada: "Togliti quella roba, non fare lo stupido!"
Il prete si chiamava don Mimì Sabia. Se lo cercate su Google, scoprirete che fu lui a tenere nascosto per decenni il cadavere di Elisa Claps nel sottotetto della sua chiesa. E la matita non me la sono tolta manco per il cazzo.
Allucinante quel parroco .

 



A me non interessa baciare il ragazzo in pubblico, come cosa non mi piace proprio, non è un sacrificio rinunciarci. Tu fai quello che vuoi, che mi frega a me? Io voglio rimanere nel mio paesino perchè non voglio andare al Nord ,che non mi piace, e non voglio allontanarmi dalle mie radici. E' un male? Assolutamente no.

E' la stessa cosa.
Be il razzismo nei nostri confronti c'e che hai 15 23 40 o più anni .

Questa e

 

 

 

 

questa, sono grandi verità.

Sembra che tu, Akira, una soluzione non la voglia. Non hai minimamente intenzione di elasticizzarti la mente ed accogliere qualche concetto in più di quelli maturati finora che, a giudicare da tutti i blocchi che hai, non sono più sufficienti a spiegare la realtà che ti circonda.

Cresciuto nella suddetta Potenza, ho sofferto anch'io più o meno negli anni che tu stai vivendo adesso la frustrazione dell'omofobia della piccola città. Però avevo un piano, volevo andarmene e crearmi una vita altrove. Non c'erano alternative, anche perché le cose belle che sognavo di studiare a Potenza non avrei potuto studiarle, i miei coetanei credevano che l'antropologia fosse un piatto indiano.

Soffrivo per l'omofobia, ma mettevo ugualmente la matita nera per uscire. Solo una volta i miei mi hanno detto qualcosa a riguardo, nello specifico mio padre: "Dove pensi di andare conciato così? Sfumala un po', sull'occhio destro ne hai messa di più, è disomogenea". Questo per dire che anche i genitori, se gli dai una possibilità, possono sorprenderti e soprattutto aiutarti ad affrontare il mondo. Se non vogliono farlo pazienza, avrai sempre altre risorse finché vorrai trovarne intorno a te.

Però devi svegliarti, o smettere di lamentarti.

 

PS: una sera, in centro, con la matita nera, un prete molto noto dalle mie parti mi urlò in mezzo alla strada: "Togliti quella roba, non fare lo stupido!"

Il prete si chiamava don Mimì Sabia. Se lo cercate su Google, scoprirete che fu lui a tenere nascosto per decenni il cadavere di Elisa Claps nel sottotetto della sua chiesa. E la matita non me la sono tolta manco per il cazzo.

Ma devo andarmene per forza al Nord? A  me non piace, sarei disposto ad andarmene a Salerno magari, città che amo, ma perchè dovrei andare per forza al Nord? E sì, non è che a Salerno la situazione sia migliore rispetto al mio paesino... ma almeno c'è l'ArciGay.

Che poi a me ,omofobia a parte, il posto dove vivo mi piace.

Forse dovrei diventare come te ed iniziare a fregarmene degli altri, perchè come io me ne frego di quello che fanno loro anche loro dovrebbero fregarsene di quello che faccio io. Bellissimo vedere come c'è chi critica i gay ma cose anche peggiori tipo fare sesso coi bambini o con il suo sesto figlio.

 

 

Bellissimo vedere come c'è chi critica i gay ma cose anche peggiori tipo fare sesso coi bambini

 

Mi sa che la frase t'è uscita malino... qualcuno che critica i gay ma [fa?] cose anche peggiori.

...?

Se vai a Napoli trovi già un altro mondo, non hai bisogno di andare al nord.

O Salerno ahaah.

Comunque col mio ragazzo, omofobia o meno, non avrei intenzione di andare nel mio paesino perchè non c'è un cazz-... cavolo. Quindi penso che andrei in giro con lui da altre parti e da altre parti non avrei troppe problemi... tanto se danno fastidio c'è sempre la denuncia.

 

Ed è lui stesso gay.

Non necessariamente.

Pensa che nel mio paesino sono quasi tutti omofobi... sono tutti gay quindi? :P

O Salerno ahaah.

Comunque col mio ragazzo, omofobia o meno, non avrei intenzione di andare nel mio paesino perchè non c'è un cazz-... cavolo. Quindi penso che andrei in giro con lui da altre parti e da altre parti non avrei troppe problemi... tanto se danno fastidio c'è sempre la denuncia.

 

Non necessariamente.

Pensa che nel mio paesino sono quasi tutti omofobi... sono tutti gay quindi? :P

Un amico del mio ragazzo  ha  problemi   quasi  di questo tipo  nella "caotica"  Milano  " da bere" !

scusate, io non ho capito il senso del topic e su questo forum ci sto da dieci anni.

 

"è facile fingersi amici?" la risposta breve è: si, che ci vuole, dici a tutti che il tuo ragazzo è un amico e che vivete insieme per dividere le spese. è semplicissimo... quando non ne sei coinvolto. infatti la risposta articolata è: quando ami davvero qualcuno, oltre la semplice frequentazione, non ti stai più a preoccupare di quello che ti succede attorno. inoltre, con gli anni, quando prendi coscienza della tua identità omosessuale, certi mezzucci cominciano a starti stretti e magari ti penti anche di averne messo in pratica qualcuno mentre eri ragazzo.

 

"l'omofobia c'è anche al nord?" l'omofobia esiste dappertutto. io nell'ultimo anno sono andato spesso in california, che credo sia la patria dei gay, e l'omofobia esiste pure lì. sono andato in canada, che è un paese di gente mite e tanto gentile, ma l'omofobia sopravvive pure ai -20 gradi. l'omofobia, il razzismo e l'invidia sussistono dove sussiste una comunità di persone all'interno della quale ci sarà sempre una che ha qualcosa da ridire sul prossimo: è matematico, o te lo fai piacere e impari a conviverci, sgomitando per ottenere il rispetto che ti si deve, oppure vai a vivere sull'eremo e sprechi la tua vita.

 

quindi, per riassumere: @@Akira23 vivi di più prima di prendere decisioni sul niente. quanti anni hai? 15? 18? 20? pure se ne hai 25, vivi un altro po'. fatti almeno una decina di onorata carriera omosessuale e poi decidi che fare della tua vita. adesso, su un forum, senza (mi sembra) aver visto molto aldilà del tuo paese magari ti sembra che tutto debba piegarsi alle regole del 2015 - non è detto, hai voglia a te le volte che mi sono dovuto ricredere su tante cose che pensavo a 18 anni io.

 

dato che il dibattito di per sé non esiste - perché l'unica cosa che potrà far cambiare idea all'utente, eventualmente, è maturare con l'età -
lascio aperto il topic unicamente perché il tema generale è interessante e può offrire spunti di riflessione ai nuovi arrivati e ai giovanissimi, però asteniamoci dal commentare ulteriormente la situazione dell'op altrimenti diventa una spirale sterile di gente che rimbalza tra "è così" e "no, non è così" e mi tocca chiudere.

Secondo voi è facile per una coppia fingersi semplici amici?

Si capisce SEMPRE. XD

Dagli sguardi e dai gesti, dall'intesa e altro.. Si capisce.

 

Poi se parli di una uscita dove per caso becchi un collega e dopo tre minuti ve ne andate, allora é ovvio che non si capisce.

 

Se invece parli di un rapporto più duraturo tipo uscite con il migliore amico, con la compagnia, con i genitori ecc allora si capisce.

Al supermercato, come dici tu, se non ci sono effusioni o paroline dolci, cosa potrebbe far capire che due sono una coppia e non solo amici?

  • si usa un carrello in due (onde evitare di prendere doppioni inutili)
  • ci si fanno domande tipo "serve da riprende la maionese/il sapone liquido/la carta igienica?"
  • si discute -e non sempre pacatamente..- su cosa comprare per la cena cogli amici di venerdì prox

 

Oh, Nomad!  :maninlove:  :maninlove:  :maninlove:

Un cenno, solo un cenno!

azzo.. la vuoi finì????

C'ERO PRIMA IO A BROCCOLALLO!!!!!

 

ma tu pensi di vivere e non uscire mai dal tuo "paesino" per tutta la vita? 

Pensi davvero di trovare un ragazzo solo nel tuo paesino? 

Ma un giorno che dovrai lavorare per campare.. che farai? Ci andrai al nord? Ci andrai all'estero? 

Non ci sarà sempre mammina ad accudirti ogni volta.. le dovrai pur tirar fuori le tue palline per uscire dal tuo guscio e vivere il mondo, con gioie, sorprese e dolori che questo riserva a tutti.  

:hail:  :hail:  :hail:  :hail:  :hail:  :hail:  :hail:  :hail:  :hail:

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