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La fine di una storia


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Non mi sento di aggiungere molto al già detto, sul piano

personale, se non il fatto che questa paura di essere sfruttati

mi pare abbastanza diffusa

 

Il "vecchio" avrà quindi paura di essere sfruttato come un "papi"

da mungere, ma il "giovane" può aver paura di essere usato solo

in quanto oggetto sessuale ( se più bello o prestante )

 

Insomma in generale la nostra società produce un martellare contro

ogni forma di dipendenza, fumo-cibo-sesso-lavoro-rapporti affettivi

inducendo quindi l'idea che chi a vario titolo dipende da qualcosa o

da qualcuno è debole e quindi per dimostrare a se stessi di essere

forti bisogna far vedere che non si dipende da niente e siamo capaci

solo di dominio

 

Ovviamente questo non risolve niente a livello personale, ma può spiegare

e contestualizzare certi comportamenti

 

Non vedo in ciò che hai scritto qualcosa di "enorme" o "clamoroso" tale

da farmi ritenere la questione ingestibile o irrimediabile

 

Certo pare che lui ogni tanto vada a delle "prove di forza" per riaffermare

la sua indipendenza

 

 

ma il "giovane" può aver paura di essere usato solo in quanto oggetto sessuale
argh qui andiamo sul personale ahah

 

Comunque bello il discorso sulla riprovazione sociale della dipendenza.

 

Anche io penso che il problema, in sé, se non viene esaltato come scusa, non sia poi tanto grave.

 

L'ideale forse sarebbe che mitch90 trovasse anche lui il proprio metodo di prova di forza per riaffermare la propria indipendenza.

Parità nelle cose gradevoli, parità nelle cose sgradevoli.

Prove di forza eh?! Come posso affermare la mia forza se lui crea disparità? 

Cosa dovrei dimostrare? Non condivido affatto...

 

Io ho fatto coming out con parte della famiglia, lui no; io ho fiducia in lui, (avevo ormai) lui no; lui ha le possibilità economiche, io no.

Non mi viene incontro nemmeno in ambito più... intimo! Se una cosa non gli va non la fa e basta, neanche ci prova. Io mi sono sempre impegnato al max x farlo stare il meglio possibile. Lui ha sempre posto dei paletti, ha eretto dei muri, senza nemmeno preoccuparsi se potessi venirne ferito, senza neanche provare a sporgersi per vedere cosa c'è dall'altra parte, fregandosene dei miei bisogni.

 

Come posso competere con questo?

mah..

forse dovresti farti un bilancio "costi/benefici" di questa situazione per capire se valga la pena andare avanti o no.

 

non mi sento di darti consigli: è una decisione troppo delicata e puoi prenderla solo tu, qualsiasi essa sia!

L'hai lasciato perchè non lo amavi, figlio mio tutte ste menate per giustificare una cosa così semplice.

Hai fatto bene,  quando finisce l'amore se uno è sicuro deve lasciare.

Di certo non l'hai fatto per le chiavi di casa ma a chi vuoi darla a bere?

Edited by Iron84

Ah ma non avevo capito che fosse proprio completamente ed ineluttabilmente finita, ti vedevo più possibilista. Ehvabé dai, mi sembri piuttosto tranquillo, tutto sommato sembra sia andata relativamente bene, e sei anche  riuscito a sfuggire indenne ad una situazione che ti costringeva in un ruolo che oramai non sopportavi più.

Edited by Sampei

Caro mitch90,

 

Credo tu sia un ragazzo molto in gamba trattato a schifo da un fidanzato che, preso da chissà cosa, ha palesato quanto "stipone" è.

 

Resti il ricordo dei momenti belli, ma vai avanti perché se è così meriti altro...

Caro mitch90,

 

Credo tu sia un ragazzo molto in gamba trattato a schifo da un fidanzato che, preso da chissà cosa, ha palesato quanto "stipone" è.

 

Resti il ricordo dei momenti belli, ma vai avanti perché se è così meriti altro...

Scusa, cosa intendi per "stipone"? ahahahahah XD

Secondo me, un'analisi in cui sbagli è quella relativa alla coerenza del tuo tipo basandosi sui suoi discorsi iniziali. Direi che ha poco senso.

Se si inizia a favoleggiare così (dannatamente) presto, mi sembra evidente, che si trattava di propositi riconducibili ad una sua idea di affermazione/soddisfazione personale nella quale tu "c'eri ma non c'eri".... nel senso che vedeva in te lo strumento che gli avrebbe permesso di realizzarsi sotto certi punti di vista, in un'ottica assolutamente unilaterale e non di certo incentrata in una visione del "noi".

Suvvia.... aveva anche già deciso (LUI) il nome dei vostri figli.... Emblematico direi.... La sceneggiatura era già pronta, serviva solo un attore per metterla in pratica, e tu avevi probabilmente le carte  giuste per poterlo essere, ma più di questo non poteva aver già visto in te.

E tu SOLO dopo due pagine in cui ti lamenti che non vuole

che vivi a casa sua per ipotesi le più strampalate, fai cadere

così...come se fosse una osservazione del tutto incidentale ed

irrilevante che non è dichiarato con nessuno?

 

Ma guarda, che nessun velato da che mondo è mondo è disponibile

ad una convivenza o a consentire ad un estraneo di stare a casa propria

in sua assenza

 

E' già tanto - tantissimo - che ti consenta di avere le chiavi per poterle

usare quando lui c'è, ma non esiste possa esserci un di più se non fa

CO

 

E' chiaro che alla paura di essere sfruttato, si aggiunge ben altra paura

quella di essere forzato a fare CO o peggio a subire un outing

 

Capisco che avendo fatto tu un CO solo parziale, magari non ti senti di

valorizzare questo elemento, perchè sai di essere pure tu in difetto e con

un work in progress...ma resta un criterio fondamentale per poter parlare

di coppia che convive etc

 

O comunque per poterne parlare in concreto e con aderenza ad un senso

di realtà

 

 

 

Prove di forza eh?! Come posso affermare la mia forza se lui crea disparità? Cosa dovrei dimostrare? Non condivido affatto...

 

Se lo hai mollato direi che alla prova di forza ci sei già andato

e hai pure imposto una rottura...quindi non vedo come tu possa

contestare, hai dimostrato di poter fare a meno di lui

 

Se invece volevi spostarlo dalle sue posizioni e farti rincorrere

e questo non è successo, la prova di forza l'hai persa

Secondo me, un'analisi in cui sbagli è quella relativa alla coerenza del tuo tipo basandosi sui suoi discorsi iniziali. Direi che ha poco senso.

Se si inizia a favoleggiare così (dannatamente) presto, mi sembra evidente, che si trattava di propositi riconducibili ad una sua idea di affermazione/soddisfazione personale nella quale tu "c'eri ma non c'eri".... nel senso che vedeva in te lo strumento che gli avrebbe permesso di realizzarsi sotto certi punti di vista, in un'ottica assolutamente unilaterale e non di certo incentrata in una visione del "noi".

Suvvia.... aveva anche già deciso (LUI) il nome dei vostri figli.... Emblematico direi.... La sceneggiatura era già pronta, serviva solo un attore per metterla in pratica, e tu avevi probabilmente le carte  giuste per poterlo essere, ma più di questo non poteva aver già visto in te.

Teoria interessante.. sono d'accordo anch'io sul fatto che lui si è costruito un mondo interiore, che ha riversato su di me, la persona che amava, e credeva davvero in quello ke favoleggiava. Il problema sorge quando a un'insistenza così grande sul futuro e su quello ke vorrebbe realizzare non corrisponde una realtà concreta, fatta di NOI e di piccoli gesti che potrebbero darmi qualche certezza in più che quello che favoleggia potrebbe davvero diventare realtà.

 

Ha ragione @Sampei, le aspettative ce le creiamo noi, è comodo dare colpa a qualcun'altro. Certo è che se dall'altra parte c'è una tale insistenza, è OVVIO che io mi prenda bene e, a un certo punto, mi aspetti determinate cose che (forse erroneamente) ritengo scontate.

Io, al posto suo, non credo ke avrei problemi a dirgli "hai le chiavi, fai come se fossi a casa tua". Non ho un attaccamento così maniacale alle mie cose, anzi credo ke non ci sia nulla di più bello ke condividerle con chi ami. Assumendotene tutti i rischi, ovvio.

 

 

Se lo hai mollato direi che alla prova di forza ci sei già andato e hai pure imposto una rottura...quindi non vedo come tu possa contestare, hai dimostrato di poter fare a meno di lui   Se invece volevi spostarlo dalle sue posizioni e farti rincorrere e questo non è successo, la prova di forza l'hai persa

 

Concordo con tutta la parte precedente. Il suo non fare CO ha spesso limitato il nostro rapporto, ma, essendo anch'io in parte in difetto, non l'ho mai reputata una ragione per mandare tutto a p....e; lo amavo, questa era solo una sottigliezza.

Ora, dopo due anni insieme e tanto tempo passato insieme nello stesso letto, tu non avresti dato libero accesso al tuo partner? Forse no, ma perché no?

 

Io lo avrei fatto. Non sono nella condizione per dirlo con certezza, ma non avrei avuto nessun problema, dati i nostri trascorsi. Il mio non è un lamentarmi sulla chiavi di casa; se fosse così credi che avrei aspettato DUE ANNI per chiedergli di dormire da solo a casa sua? Avrei potuto farlo, avevo le chiavi; non l'avrebbe mai scoperto. Invece sono stato corretto e gliel'ho chiesto. E lui mi ha fatto passare per il pezzente di turno che, non potendo garantirgli nulla, non "merita" aspettarsi un qualunque altro passo nella nostra storia.

Per me sono STRONZATE, discorsi materialisti che non hanno nulla a che vedere con l'amore. Come sono stronzate le "prove di forza"; io non voglio imporre niente a nessuno, sono sempre stato indipendente, e lo sarò anche senza di lui. L'amore non ha bisogno di "prove di forza" per vivere. 

 

Vuoi una persona che ti dia più certezze? Mettiti con uno della tua età, non cercarti un ventenne su Romeo, mentendogli sull'età (tra l'altro). E' troppo comodo così.

 

 

Certo è che se dall'altra parte c'è una tale insistenza, è OVVIO che io mi prenda bene e, a un certo punto, mi aspetti determinate cose che (forse erroneamente) ritengo scontate. Io, al posto suo, non credo ke avrei problemi a dirgli "hai le chiavi, fai come se fossi a casa tua". Non ho un attaccamento così maniacale alle mie cose, anzi credo ke non ci sia nulla di più bello ke condividerle con chi ami. Assumendotene tutti i rischi, ovvio.

 

Sì purtroppo è difficilissimo distinguere le cose dette così per dire e le cose dette con serietà. Bisogna allenarsi a non riporre mai affidamento automatico in quanto sentiamo dire, ma a valutare con precauzione LE CIRCOSTANZE oggettive in cui la cosa viene detta, quindi solo dopo averla ripulita da effusioni, entusiasmi, ingenuità e perfino dal suo contenuto. I comportamenti spontanei aiutano a capire, anche se possono comunque essere contraddittori, incoerenti, ambigui o schizofrenici, e quindi devono a loro volta essere corroborati da qualcosa che venga detto esplicitamente.

 

Insomma è un inferno in cui non ci si capisce una sega e capita tutto abbastanza a caso.

 

Per quanto riguarda i discorsi materialisti, torno a dirti che anche le persone più generose del mondo possono accoltellarti senza apparente motivo da un momento all'altro, quindi non ti ossessionare su questo fatto simbolico delle chiavi, saresti stato male comunque con lui anche se avesse accolto con entusiasmo la tua richiesta.

 

 

tu non avresti dato libero accesso al tuo partner?

 

Io sì, ma il punto che mi pare sia emerso dalla discussione

è un altro

 

Tu hai dato una enorme importanza a questo discorso sull'appartamento

perchè è diventato una specie di questione simbolica, su cui si sono scaricate

una serie di altre situazioni

 

Hai scritto che lui non ti viene incontro in questioni intime ( non hai detto quali, ma

non occorre neanche dirlo basta saperlo ) che è velato e ti fa passare da "amico" e pur

favoleggiando di futuri improbabili niente ha fatto in 2 anni perchè potessero essere percepiti

come qualcosa di più concreto di un sogno, ed infine che offre  avendo più disponibilità ma poi

all'occorrenza te la fa pesare

 

Nessuna di queste questioni sarebbe stata risolta se lui ti concedeva di dormire nel

suo appartamento

 

Questo è oggettivo, mi pare

Io sì, ma il punto che mi pare sia emerso dalla discussione

è un altro

 

Tu hai dato una enorme importanza a questo discorso sull'appartamento

perchè è diventato una specie di questione simbolica, su cui si sono scaricate

una serie di altre situazioni

 

Hai scritto che lui non ti viene incontro in questioni intime ( non hai detto quali, ma

non occorre neanche dirlo basta saperlo ) che è velato e ti fa passare da "amico" e pur

favoleggiando di futuri improbabili niente ha fatto in 2 anni perchè potessero essere percepiti

come qualcosa di più concreto di un sogno, ed infine che offre  avendo più disponibilità ma poi

all'occorrenza te la fa pesare

 

Nessuna di queste questioni sarebbe stata risolta se lui ti concedeva di dormire nel

suo appartamento

 

Questo è oggettivo, mi pare

Sì, è vero. Ovviamente la questione è puramente simbolica, ma secondo me dice tanto.

Boh raga, sono giunto alla conclusione ke è un SUO limite. E se non riesce a superarlo, farà difficoltà a trovare qlcn disposto a sognare e basta.

 

O forse non ho capito niente, e il problema è solo mio. Chi lo sa. Io ho il mio pensiero, lui ha il suo. 

 

 

farà difficoltà a trovare qlcn disposto a sognare e basta.

 

Sono molti i trentenni che hanno questa impostazione. Mi ricordo di un uomo (35anni) con cui sono uscito e mi sono sentito per breve tempo, con una carriera brillante, modi di fare da scapolo sgamatello, il quale, dopo avermi sottoposto ad interrogatorio sulle mie precedenti relazioni, ha cercato di "assoldarmi" prima come compagno di viaggi romantici, poi come toyboy scopamico, poi un po' tutt'e due. Avrei dovuto avere un ruolo preciso e circostanziato sia nel tempo sia nello spazio. Non avrei potuto mostrare autonomia decisionale, anzi, quando ho dimostrato di averla, si è risentito.

 

E poi il tizio (33) con cui sono stato (mannaggia a me) parecchi mesi, anche lui era per il disimpegno più rigoroso: io gli servivo come una sorta di facciata, come un finto fidanzato da tirare fuori alla bisogna per passare i momenti di noia o per vantarsi con gli amici/colleghi del fatto di non essere da solo.

 

E poi anche un'altro tizio (32) con cui sono uscito qualche volta e stavamo inziiando a conoscerci, mi sono reso conto che voleva deliberatamente frequentarmi come "accompagnatore" per fare cose random da fidanzatini, senza che lo fossimo.

 

Ci dev'essere qualcosa che rende gli omosessuali fra i 32 e i 35 anni... delle ragazzine volubili e isteriche.

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