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Essere gay , mondo gaio


gattosc71

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Leggendo qui su questo forum mi rendo conto che moltissini hanno avuto o hanno problemi di depressione o legati ad essa . Ma come mai la depressione e' cosi diffusa nel mondo gaio ? Mi sono chiesto . E la risposta penso sia legata , come spesso si scrive , all accetazione della propria omosessualita' e al rapporto con la societa ! Ma il sesso e' cosi discriminante verso se stessi ? Cioe' non dovrebbe essere solo una parte della vita , sembra quasi di capire che sia una sorta di autoaffermazione . Cioe' sono cosi e il mondo e' cola . Io non la vedo cosi , si il sesso e' importante ma che sia etero o gaio non implica rivalse verso me stesso o il mondo . Logicamente ora mi chiedo per voi cosa significa essere gay perche' io non lo capisco piu' , non mi racapezzo piu in nessun modo mi rendo conto di essere estraneo di non capire . Saro' in demenza senile anticipata mahhhh

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Solo statistiche alla mano potremmo notare un'eguale o differente incidenza di depressione in persone etero-, bi- o omosessuali. Oltretutto, sarebbe forse più utile un distinguo in base alle età.

Senza i dati, ho paura che le elucubrazioni lascerebbero il tempo che hanno trovato.

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Le ragioni possono essere molteplici, e vanno dalla mancata accettazione della propria omosessualità alla (paura della) discriminazione da parte di chi ci sta intorno. In una società chiusa e omofoba, che ci etichetta come persone diverse, fuori dalla norma, è frequente che scaturisca nell'omosessuale un senso di colpa, di indegnità e di vergogna quasi, sentimenti che lo portano inevitabilmente alla chiusura e al rifiuto di se stesso.

La conseguenza diretta è appunto la depressione

Tu hai parlato di sesso, ma la questione è un po' più complicata di così... Essere gay non significa solo portarsi a letto gente del nostro stesso sesso, essere gay significa fare i conti con una realtà non sempre benigna e favorevole nei nostri confronti.

 

Comunque (come già è stato detto) che io sappia non possediamo abbastanza dati per poter sostenere con certezza che gli omosessuali sono più inclini alla depressione rispetto agli etero, cosa che personalmente ritengo abbastanza plausibile, visto lo stress a cui molti di noi sono sottoposti.

Edited by epsilon
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C'è una correlazione, ma non vale per tutti i gay. Gli etero invece cominciano a deprimersi dai 40anni in su (la famosa crisi di mezza età. C'è da dire che certi gay ne sopportano di cotte e di crude, quindi più che essere congenita, la depressione è l'inevitabile orribile conseguenza.

A mio personale parere poi certi ambienti e/o locali gay non fanno altro che peggiorare la depressione. Io ad esempio se ricordo il Stone Wall di NY, rabbrividisco ancora alla sensazione di squallore, ghetto e tristezza che provai a stare in quel localaccio xD.

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mi trovo d'accordo con quanto scritto da epsilon..aggiungo... una cosa, che non so se sia condivisibile o meno ; non sono un esperto del mondo gay, ho avuto solo qualche piccola esperienza.

 

- Ai gay capita spesso di innamorarsi di etero, fin da bambini, ma non possono dire il loro amore, e se lo confessano, chiaramente ricevono un rifiuto quando non una reazione di derisione collettiva, alla notizia che un bambino maschio possa essere attratto da un altro maschio. (questo genera nel bambino, come già detto da epsilon, un senso di colpa e di indegnità e una tendenza a controllare i propri stati affettivi).

- Ai gay giovani sono precluse esperienze come ''discoteche, serenate in pubblico, camminate mano nella mano, foto su instagram con il fidanzato nudi sul letto'', tipicamente eterosessuali. Non che sia determinante per la salute psichica conformarsi a ciò che fanno gli altri, ma per un adolescente, questo unito a tantissime altre problematiche, può diventare fonte di stress e di isolamento  e generare un senso di rabbia verso la propria condizione. Comunque gli esempi che ho portato sono meramente indicativi, ci sarebbero tante altre cose da dire sui ''diritti negati ai gay adolescenti''.

- Per evitare di ricevere una stigmatizzazione, molti uomini (per fortuna oggi di meno) ricorrono a matrimoni di copertura con donne, e poi vanno a letto con altri all'insaputa della moglie. Questo genera l'impossibilità di una ''relazione'' genuina nel mondo gay, perché l'autenticità e la genuinità di un rapporto sono costantemente minacciate dalla necessità di nascondere i propri sentimenti al pubblico, quando non di fingere chi non si è.

Ma vorrei fare un esempio più calzante : ci sono gay chiaramente attratti da bisex , che tuttavia (e non voglio stendere una generalizzazione) preferiscono per non incappare nella ''condanna sociale'' relazioni affettive con donne, e poi , come gli uomini sposati per copertura, si danno al sesso di nascosto. Anche in questo caso abbiamo una situazione di clandestinità. Le relazioni affettive sono difficili, quando non impossibile. E l'impressione è quella di un ghetto dove tutti si conoscono, ma non abbastanza bene da potersi sostenere o empatizzare fra loro.

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Penso sia sufficiente guardarsi attorno, aprire un giornale, accendere la tv o navigare in internet per trovare la risposta  :sisi: ogni giorno danno un motivo in piu' per deprimersi o alterarsi... 

Edited by Matteo94
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Leggendo qui su questo forum mi rendo conto che moltissimi hanno avuto o hanno problemi di depressione o legati ad essa.

(...)

Logicamente ora mi chiedo per voi cosa significa essere gay perché io non lo capisco più, non mi raccapezzo più in nessun modo mi rendo conto di essere estraneo, di non capire. Saro' in demenza senile anticipata mahhhh

 

Presente :D

Non so rispondere per "il mondo gay", solo per me...sono uscito da un'adolescenza complicata da problemi di accettazione della mia omosessualità, per molto tempo ho considerato l'essere gay una sorta di fragilità in più da nascondere (da piccolo ero preso di mira dai bulletti della scuola, che mi lanciavano i sassi al grido di "tiro al frocetto"; ho abbandonato parrocchia, oratorio, etc. anche per via di questi fatti). Vivere in un piccolo paese, permeato da una mentalità piuttosto sessuofoba, ha complicato le cose. Mamma che la notte piangeva dopo il mio CO, amici che mi dicevano "sai ho raccontato di te a mia madre, tranquillo, le stai ancora più simpatico, anche se dice che se avesse lei un figlio gay si dispererebbe" e così via.

Per me è sempre stato difficile tenere tutto insieme, perché non mi sono mai del tutto ribellato all'omofobia. Verso i vent'anni credevo di essere riuscito a superare tutto quanto, mentre probabilmente stavo nascondendo molta sofferenza sotto il tappeto. Ora sono un essere umano piuttosto arido; ho ascoltato tanto, credo d'aver dato buoni consigli, penso di essermi comportato quasi sempre in modo corretto...adesso sono stanco.

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Certamente esiste un rischio più alto,

non è facile dire di quanto, c'è chi dice

il doppio o due volte e mezzo rispetto agli

etero, ma le quantificazioni in questo campo

non sono semplicissime

 

Alcune problematiche sono correlate ad omofobia

interiorizzata ( disordini alimentari, autolesionismo )

e più rilevanti durante l'adolescenza ; altre invece

sono legate agli effetti del minority stress, alla discriminazione

che si continua a subire nell'ambiente in cui si vive e ad una

serie di adattamenti e/o privazioni non del tutto superabili

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Concordo con Olimpo.

Aggiungo che credo che la società abbia molti difetti, ma in genere uno dei suoi pregi, comunque uno dei più apprezzati, è la possibilità di far parte di un "gruppo", di sentirsi parte di qualcosa. Ora: quando si è adolescenti, difficilmente si può trovare tale spirito di aggregazione in associazioni politiche, umanitarie e via dicendo. Si vuole però far parte di un gruppo, si vuole essere come gli altri. Scoprirsi gay, a causa della nostra società, porta a vedersi estranei, diversi; questo perché si cerca disperatamente l'approvazione degli altri, in un'età in cui ancora si è insicuri, a causa delle poche esperienze (non dico sentimentali o sessuali, ma in generale di vita).

Crescendo, la personalità si rafforza, e, se si pensa davvero con la propria testa, ci si interessa poco all'approvazione degli altri, si rifuggono i grandi gruppi, la massa, in cui tutti pensano uguale ma nessuno pensa davvero. In sostanza, quindi, direi che l'essere gay porti a non far parte della maggioranza, e questo può far soffrire, ma in fin dei conti esistono tante altre situazioni in cui si è isolati: l'importante è credere in se stessi, affermarsi come singoli, capire che, se si pensa da sé, può accadere di essere "diversi".

Fine dello sproloquio, sono stato troppo sintetico? :P

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molte cose che scrivete io non le ho mai provate . Perche' alla fine io sono e non sono cioe' pensavo di identificarmi nell essere gay , ma in realta' e' solo una parte di me . Percui in non mi pongo prb di essere e percui non capivo . Non ho mai fatto co perche' non mi interessa e non capivo cosa significa fare co . Da una parte sono avvantaggiato ,ma dall altra e' peggio non riuscire a inserirsi in nessun contesto . Il mio mondo gaio e' un diversivo una parentesi sessuale , e' questo perche' poi non ci entro di piu . Come e' off limit il monto etero , non lo sopporto non mi interessa . Ho capito un po di piu' , gli altri e un po me stesso .

Edited by gattosc71
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davydenkovic90

Leggi di tanti casi di depressione qui dentro semplicemente perché si tratta di un forum, dove molti entrano per sfogarsi o perché hanno problemi e non sanno con chi parlarne.

Senza contare che molti etero al giorno d'oggi sono altrettanto depressi.

E' vero che essere gay può dare qualche noia in più: doversi dichiarare e dover gestire la cosa, fare i conti con una società cattolica e omofoba, e cavoli e mazzi. 

Io ho sempre vissuto la mia omosessualità tendenzialmente bene e mai da depresso... i problemi che ho avuto sono state ottime occasioni per crescere e imparare due o tre cose in più e quindi sono felice di averli avuti.

Ultimamente provo molta più insofferenza che in passato, verso ciò che mi circonda...  sono arrivato a non sopportare più la vista di famiglie etero, coppie con bambini e cose del genere. Penso automaticamente all'inciviltà e all'ipocrisia di un Paese che non ci riconosce e che fa finta che non esistiamo. Perché questi etero maleducati, brutti e ignoranti possono fare i loro porci comodi e io che sarei così bello e intelligente devo sentirmi inferiore a loro, stare attento a ciò che faccio con il mio fidanzato in pubblico, se volessi non potrei sposarmi né adottare bambini?

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@gattosc71 tu giustamente dici di non aver provato

le esperienze ascrivibili al minority stress e alla discriminazione

questo non significa però che non sia condizionato da problematiche

ascrivibili invece ad omofobia interiorizzata

 

In particolare oscillare fra una partecipazione al mondo gay solo

come diversivo e/o parentesi sessuale ed al contempo sentirsi

anche off limits da quello etero, sa molto di isolamento e solitudine

che non è esattamente il massimo sotto il profilo affettivo ed emotivo

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Leggi di tanti casi di depressione qui dentro semplicemente perché si tratta di un forum, dove molti entrano per sfogarsi o perché hanno problemi e non sanno con chi parlarne

 

E' un po' che di tempo che lo penso, non ho mai osato esplicitarlo, ma colgo l'occasione.  

Un po' come il Forum di 4ruote o le lettere al direttore, tanti di coloro che scrivono hanno qualche problema non risolto da urlare al mondo, da esplicitare anche al fine di trovare soluzioni e consenso, insomma concentra una percentuale di "scontenti" superiore alla media del pubblico medio.  

Chi invece è soddisfatto della sua auto e della assistenza ricevuta dall'officina, difficilmente apre un topic per dire "sono felice, è un bel mondo", salvo le ovvie eccezioni...

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Beh ma questo è ovvio, se fossero vere le percentuali

del forum la situazione sarebbe un disastro

 

Quest'anno abbiamo avuto addirittura un utente al

mese minimo potenzialmente affetto da DOC omosessuale,

cioè abbiamo attratto addirittura etero problematici ( con il

corredo femminile di fidanzate insoddisfatte e sospettose Lol )

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La mia vita sentimentale come ho gia detto e' nulla . Non riesco con le donne ne con gli.uomini ,pensavo di essere stabile un paio di mesi fa ma poi come scritto qui non lo sono per cui dovrei trovare l uomo giusto per mettermi assieme , o la donna giusta forse o forse neanche con quelli bohhhh ....

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Beh ma questo uomo giusto che non hai trovato

sei capace di immaginarlo e descriverlo?

 

Esiste a livello di desiderio, una immagine del tipo

di persona e di relazione che vorresti instaurare?

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