Jump to content

Il mio ragazzo ha un brutto vizio


Recommended Posts

  • Replies 86
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

  • Hinzelmann

    14

  • Iron84

    10

  • Almadel

    9

  • Icoldibarin

    6

Assolutamente no. Io con gente che prende merd@ non ci voglio avere a che fare e ne prendo le distanze nel modo più assoluto

 

@Hinzelmann dice una cosa che condivido. Fab. 

Per capire come ci comporteremmo in certe situazioni

dovremmo viverle di persona.

 

Fai bene a stigmatizzare l'uso degli stupefacenti ma

non essere così assoluto, nel modo più assoluto... :-)

 

 

Io se scopro che uno pippa ci taglio i ponti anche se fosse un amico. Figuriamoci il fidanzato.

Nella buona e nella cattiva buona sorte...

Che ti devo dire, speriamo che tu abbia una vita piena d'oro o un fidanzato che la pensa diversamente da te.

Io se scopro che uno pippa ci taglio i ponti anche se fosse un amico. Figuriamoci il fidanzato. 

 

E ricorda che chi va con lo zoppo impara a zoppicare

 

Pensa che nel periodo medie-superiori snobbavo tutti gli amici che fumavano sigarette, poi le cose sono andate diversamente.

Fai bene a scrivere così, anch'io lo scriverei se non stessi insieme ad un ragazzo..anzi uomo che pippa, comunque non è una cosa esagerata eh! lo fa 2 volte a settimana, però mi dà fastidio lo stesso.

Penso che se ti innamori di qualcuno sei disposto anche a farti mettere i piedi in testa pur di non dargli contro. 

Assolutamente no. Io con gente che prende merd@ non ci voglio avere a che fare e ne prendo le distanze nel modo più assoluto

 

Io trovo un pò inquietanti certe prese di posizione, in sincerità se scoprissi che il mio ragazzo facesse uso di droghe pesanti più che arrabbiarmi mi preoccuperei tantissimo.

Di che ne dica @Almadel penso che qualsiasi dipendenza sia alla base di un profondo malessere e non è con una o due "pippate" che si diventa praticamente dei tossici.

Certo, nel caso di specie, è una cosa che si trascina da tanti anni quindi potrebbe anche essere che entrato per gioco in adolescenza in questo tunnel non sia riuscito più ad uscirne ma in generale, alla base di questi eccessi ci sono problemi talmente profondi che mi spaventerebbero e non poco.

E' difficilissimo smettere di fumare sigarette (io ne so qualcosa), figurarsi smettere di usare quella roba.

 

Intanto bisogna vedere se lui vuole smettere: se così non fosse non puoi farci nulla, devi accettarlo così com'è.

 

Se invece lui è seramente intenzionato a smettere puoi solo stargli vicino e pressarlo il più possibile perchè cerchi un supporto adeguato (medici, comunità.....), non credo che da solo possa farcela.

Edited by atreio

minkia... io ero uno che snobbava chi fumava alle medie e al liceo... ma poi non ho avuto problemi a frequentare gente che si drogava (e a provare)... 

 

credo che il motivo del mio comportamento sia dovuto al fatto che non vedevo i gay come esseri umani a cui piace il cazzo, ma come l'ultima e l'unica speranza a me rimasta... se lo facevano loro, allora andava bene :P

insomma quando per un solo momento ti accorgi che c'è gente che non ti da del mostro, dello squilibrato, del pervertito solo perché ti piacciono i cazzi allora tutto passa in secondo piano...

 

adesso come adesso ho deciso di non frequentare chi fuma... (per il resto delle droghe la cosa non mi tange gran ché) ma per il fumo sì, mi fa tossire... in passato non sapevo che avrei potuto scegliere nella mia vita se frequentare fumatori oppure no... ricordo che nella mia famiglia tutti fumavano, e me toccava solo soffrire e andare di corsa a chiudermi  in camera da letto, a volte aprire la portafinestra peggiorava addirittura le cose.

Fai bene a scrivere così, anch'io lo scriverei se non stessi insieme ad un ragazzo..anzi uomo che pippa, comunque non è una cosa esagerata eh! lo fa 2 volte a settimana, però mi dà fastidio lo stesso.

Penso che se ti innamori di qualcuno sei disposto anche a farti mettere i piedi in testa pur di non dargli contro.

Assecondare le persone quando non si è d'accordo credo che sia un comportamento abbastanza stupido, specie se gli si vuole bene.

Il punto è molto semplice

 

Al di là del fatto che l'opener ha scritto chiaramente che

quando si sono conosciuti NON faceva uso di cocaina perchè

aveva smesso

 

Ma in generale non è rilevante può capitare sia di conoscere

una persona che ne fa uso che una persona che ci casca dopo

i casi sono ovviamente due e diversi

 

Il punto è che la demonizzazione del Cocainomane come

brutto-sporco-cattivo funziona nella misura in cui sia un estraneo

e sia un estraneo perfettamente riconoscibile

 

Come ogni demonizzazione serve a tranquillizzarci, a noi "bravi ragazzi"

e ai nostri fidanzati tanto carini e dolci e ben inseriti nella società etc non

capiterà mai

 

Però se io apro le cronache di Firenze i bar di tendenza chiusi per spaccio

di cocaina sono frequentati da bravi ragazzi o - in alcuni casi - da professionisti

di successo, qualcosa mi pare che non torni

Gentilmente smettete di scrivere castronerie, tra chi non sa nemmeno di cosa si sta parlando e chi non ha esperienza a riguardo.

 

Nuur io ce l'ho e ti dico questo: è probabile che lui non smetterà solo perché glielo chiedi. Se lo fa potrebbe ricaderci perché di solito c'è sempre un pezzo mancante e la cocaina funziona bene in quello. Molti la usano saltuariamente e non diventano mai clienti abituali.

 

Tu informati presso le strutture adeguate, non lesinare telefonate e dettagli ai consultori. In altre parole, non essere solo in questa cosa. Buona fortuna

Io trovo un pò inquietanti certe prese di posizione, in sincerità se scoprissi che il mio ragazzo facesse uso di droghe pesanti più che arrabbiarmi mi preoccuperei tantissimo.

Di che ne dica @Almadel penso che qualsiasi dipendenza sia alla base di un profondo malessere e non è con una o due "pippate" che si diventa praticamente dei tossici.

Certo, nel caso di specie, è una cosa che si trascina da tanti anni quindi potrebbe anche essere che entrato per gioco in adolescenza in questo tunnel non sia riuscito più ad uscirne ma in generale, alla base di questi eccessi ci sono problemi talmente profondi che mi spaventerebbero e non poco.

 

Non che la cosa cambi molto, ma non capisco perché molti di voi credano

che la dipendenza da sostanze sia collegata a un disagio pre-esistente.

Io vedo la cosa in modo molto più "biochimico".

 

Conosco pochissime persone che non siano dipendenti da nulla,

- nemmeno da droghe legali come caffeina, teobromina, alcol e nicotina -

e non mi sembrano affatto "senza problemi".

 

Certo le droghe illegali hanno costi sociali ed economici anche impegnativi

capaci di peggiorare la vita a chi soffra già di disagi pregressi;

ma il più delle volte questi disagi non sono che un alibi

per spiegare agli altri come sei riuscito a cacciarti in una dipendenza.

 

 

Più che altro....siete credibili ZERO

 

Questo è vero. Idealizzate le vostre convinzioni presupponendo che vi comportereste così e cosà se qualcuno che amate facesse uso di droghe, ma non vi è mai capitato nella realtà. E c'è una differenza abissale tra l'immaginarsi-che e l'esperire-che.

 

L'unica dimensione in cui fate quello che veramente volete fare è la realtà comune a tutti noi, quella in cui i vostri fidanzati effettivamente si bucano/tirano di coca. Quello che vi immaginate nella vostra mente fino a che non lo attuate nella realtà è privo, appunto, di realtà.

 

 

 

Non che la cosa cambi molto, ma non capisco perché molti di voi credano che la dipendenza da sostanze sia collegata a un disagio pre-esistente.

Nemmeno io. La cosa più mostruosa, credo, è che l'uso di droghe non è più sempre comprensibile con le ragioni e le categorie del malessere esistenziale. C'è una bella differenza tra il bambino brasiliano che tira colla nelle favelas di Rio e il trentenne che tira di coca al Just Cavalli con una busta in una mano e nell'altra il Dom Perignon.

 

La cosa che forse fate fatica a capire è l'assenza di ragioni. Assenza che può essere sia iniziale ("provo per provare") sia susseguente ("non ne posso più fare a meno"). E vi capisco perfettamente, perché all'inizio il non rinvenire una ragion d'essere per il drogato mi frustrava. Ma alla fine ho capito che era assenza, non presenza.

 

Ho conosciuto e sono amico di ragazzi meravigliosi che durante le serate giuste si calano le pasticche (md, spin). Io non ho mai provato e nemmeno voglio, perché banalmente non ne sento il bisogno. Ma non mi sognerei mai di smettere di frequentarli (ora sono obbligato, vivendo loro vuoi a Londra vuoi in Spagna, ma vabbe') per qualcosa del genere. Sulla questione droghe l'importante per me è che non ci si faccia morali a vicenda: io non ti giudico per quello che fai e tu non mi giudichi per quello che non faccio, e men che meno come io non ti dico cosa non fare tu non mi dici cosa devo fare. Per me l'importante è che si accettino sempre le conseguenze delle proprie scelte.

 

Sulla questione più in-topic: non ho mai avuto un fidanzato drogato, mancando completamente di fidanzamenti, quindi evito di dirti cosa fare. Ma coi miei amici (tutti: facenti uso di droghe e non) ho sempre cercato di parlare dei problemi che avevo con loro, quando sorgevano. Alla fine dipende sempre da quanto l'essere-drogato del tuo fidanzato danneggi te: se ti danneggia deve capirlo, e se non vorrà capire...be' la scelta è sempre tua.

No ragazzi non è così, ogni dipendenza nasconde un qualche problema che sia legata a qualche sostanza, persona o cosa e non venitemi a raccontare del fatto che capita, perchè fidatevi capita se lo vuoi far capitare.

Io tendenzialmente tra i tanti problemi che posso avere sono abbastanza risolto su questo punto e posso dire che il lavoro su se stessi è importante per non cadere in dipendenze eccessive infatti l'unica vera dipendenza che ho nasconde un mio problema.

Io sto attento a non dipendere nemmeno dal vicks sinex, solo il fatto di sapere che una sostanza mi possa dare assefuazione e dipendenza mi inquieta.

 

Io ad esempio, non so mangiare senza pane, per voi questa cosa vi potrà far sorridere, potreste dire che è una cosa eccessiva, eppure io anche nei periodi di dieta ho potuto rinunciare a tutto ma non al pane e quando ci ho provato alla fine ho dovuto miseramente alzare bandiera bianca. Per voi potrebbe sembrare una cosa eccessiva, magari comune (in realtà meno di quello che sembri) eppure non so stare senza il mio pezzetto di pane. Il mio rapporto con il cibo non è serenissimo e sto sempre attento a quello che mangio e non posso dire di essere normalissimo.

Ad ogni squilibrio anche piccolo possono corrispondere determinate dipendenze o conseguenze.

 

Io penso che una persona che faccia abitualmente uso di sostanze simili

1) Non ha rispetto di se stesso perchè procura un male ingiustificato al suo corpo e chi si fa del male si vuole del male

2)Si sottopone a stressanti ricerche di pusher vari nonchè sostiene una spesa economica non indifferente che denota anche mancanza di gestione della sua sfera economica e quindi pochezza di interessi visto che si potrebbe fare altro (a meno che non si sia ricchi).

3)L'aver bisogno di cocaina denota un senso di inadeguatezza sociale o sessuale che una persona sana e normale non avrebbe nonchè una mancanza di autoanalisi poichè al cospetto di un problema non si cerca la soluzione ma ci si butta con una sostanza che dovrebbe risolverli...in una parola: immaturità.

 

Poi sto fatto che perchè sono gay mi debba fare andare giù tutte le particolarità della gente perchè siamo tutti uguali è una cazzata buonista che non sopporto più.

Giudicare è sbagliato e ho detto che gli stare vicino e lo aiuterei, non frequento cocainomani perchè non sono tipo da discoteche o luoghi che richiedono l'uso di coca, diciamo che se passi le serate a cena fuori, a guardare spettacoli o a giocare a Burraco trovo difficile pensare che qualcuno possa aver fatto uso di sostanze anche se vedendo come giocano alcuni il pensierino ogni tanto ce lo faccio....

Edited by Iron84

Il punto è molto semplice

 

Il punto è che la demonizzazione del Cocainomane come

brutto-sporco-cattivo funziona nella misura in cui sia un estraneo

e sia un estraneo perfettamente riconoscibile

 

Come ogni demonizzazione serve a tranquillizzarci, a noi "bravi ragazzi"

e ai nostri fidanzati tanto carini e dolci e ben inseriti nella società etc non

capiterà mai

 

 

Ma questo vale per ogni forma di demonizzazione che è alla base del moralismo, nello stesso tempo non significa accettare tutto della gente ma tollerare che ha una sfumatura di significa diverso.

 

 

non frequento cocainomani perchè non sono tipo da discoteche o luoghi che richiedono l'uso di coca, diciamo che se passi le serate a cena fuori, a guardare spettacoli o a giocare a Burraco trovo difficile pensare che qualcuno possa aver fatto uso di sostanze anche se vedendo come giocano alcuni il pensierino ogni tanto ce lo faccio....

Un sacco di gente ha iniziato all'università, perché era sotto pressa per gli esami e per studiare tutta la notte aveva bisogno di un aiutino, tante perché non riuscivano a tenere il ritmo sul posto di lavoro. 

La droga non ti si presenta mai come qualcosa che vuole rovinarti la vita, quanto come qualcosa che può darti una mano. Qua sta la fregatura.

Un sacco di gente ha iniziato all'università, perché era sotto pressa per gli esami e per studiare tutta la notte aveva bisogno di un aiutino, tante perché non riuscivano a tenere il ritmo sul posto di lavoro. 

La droga non ti si presenta mai come qualcosa che vuole rovinarti la vita, quanto come qualcosa che può darti una mano. Qua sta la fregatura.

 

Oh andiamo su drogarsi per fare un esame all'università? Si chiama non sapere gestire l'ansia perchè si hanno grandi problemi, grandissimi dicasi attacchi di panico idem quelle persone carrieriste che si sono prefigurate di conquistare il mondo e comprarsi il fuoriserie sottoponendosi a lavori massacranti.

Insomma quello che voglio dire che non si finisce per caso, un pò per superificialità, un pò per ignoranza, un pò per paura di affrontare i problemi, con gli stessi soldi ti pagheresti una seduta di psicanalisi.........ah dimenticavo la psicanalisi non serve a nulla la cocaina si.

Non lo so

 

Potrebbe coesistere sia una tendenza alla demonizzazione

che una tendenza alla vittimizzazione

 

Nel secondo caso devo immaginare un malessere pre-esistente

A quel punto posso essere "compassionevole"

 

Il malessere può esserci, beninteso....ma non sappiamo neanche

se questa persona "ha toccato il fondo" come si dice in gergo

 

Una dipendenza a ciclo continuo, non sembra esserci perchè implica

l'assunzione quotidiana, in quel caso toccare il fondo equivale a non

poter fare più nulla nella propria vita, senza assumere sostanza

 

Potrebbe esserci la cd "abbuffata", cioè nella cocaina si può "toccare il

fondo" anche con una dipendenza a fasi ( qui si suggerisce due giorni a

settimana ) qualora l'assunzione sia quantitativamente elevata ( ma in quei

casi uno non riesce a far sesso, mentre l'unica cosa che si sa è che questa

persona ha scopato mezza città...sembra pure da etero )

Io penso che una persona che faccia abitualmente uso di sostanze simili 1) Non ha rispetto di se stesso perchè procura un male ingiustificato al suo corpo e chi si fa del male si vuole del male 2)Si sottopone a stressanti ricerche di pusher vari nonchè sostiene una spesa economica non indifferente che denota anche mancanza di gestione della sua sfera economica e quindi pochezza di interessi visto che si potrebbe fare altro (a meno che non si sia ricchi). 3)L'aver bisogno di cocaina denota un senso di inadeguatezza sociale o sessuale che una persona sana e normale non avrebbe nonchè una mancanza di autoanalisi poichè al cospetto di un problema non si cerca la soluzione ma ci si butta con una sostanza che dovrebbe risolverli...in una parola: immaturità.

 

1) il corpo sarà sempre il mio corpo, mai quello di qualcun altro. Quel che ne faccio è affar mio: posso curarlo ossessivamente, drogarlo, costruirci dei muscoli o venderlo nei peggiori bar di Caracas. Tutto ciò vale nella misura in cui sono pronto ad accettare le conseguenze delle scelte che faccio. Mi ammazzo di md e mi va a puttane il fegato? Se quello da trapiantarmi era destinato a una persona col cancro che lo aspettava da mesi, è giusto che io muoia. Il mio corpo, proprio perché è di mia responsabilità (a parte per la componente di imprevedibilità, e cioè le malattie la cui insorgenza ci è impossibile controllare) è anche il luogo delle conseguenze di ciò che scelgo. Finché i danni dell'essere-drogato permangono all'interno del mio corpo, quel che faccio non riguarda nessun altro che me. Drogarsi a casa e drogarsi in autostrada sono cose diverse. 

 

2) Bene, ma non capisco in che misura questo danneggia te: uno che si sputtana lo stipendio in coca è giudicabile come un misero coglione, ma tanto quanto quelli che se lo sputtanano in macchinette, gratta e vinci e Superenalotto. Una è una tossicodipendenza, l'altra una ludopatia. Se un drogato comincia a chiederti soldi dicendoti che ci deve pagare le bollette e poi invece ci compra la coca e non te li restituisce, allora ti sta danneggiando. Ma finché va alla deriva senza danneggiare qualcuno, quel che fa è totalmente impolitico (cioè non danneggia una comunità di uomini).

 

3) Come ho già detto, con la droga io non mi azzarderei così velocemente ad andare a cercare nelle profondità della psiche la causa. La persona che prova l'md e poi non può più farne a meno poteva farlo senza nessuna ragione profonda e difficile da comprendere: gliel'hanno offerta, ha provato, gli è piaciuto e non ha più potuto farne a meno. Che poi diventi un problema sono d'accordo, ma che, per dirla col Dr. House «la droga nasconde sempre qualcos'altro» va valutato caso per caso. Dire che tutti quelli che hanno problemi fanno uso di droghe e che la gente serena non lo fa è una generalizzazione che fa notare la scarsità di drogati che hai conosciuto finora.

 

Non amo poi riportare l'essere-drogato completamente alle profonde ragioni della disperazione umana, o al disagio esistenziale, perché fa perdere di vista che comunque drogarsi è una scelta tanto quanto non drogarsi. E per ciò stesso le conseguenze dell'essere-drogato sono ancora più pesanti e devono essere accettate in ogni caso: sono frutto di una scelta.

Edited by Amor-fati

Se per te il caffè e la cocaina sono la stessa cosa non ho altre domande vostro onore

Ovviamente la domanda è posta in maniera provocatoria, ma non troppo.

La caffeina è la droga più consumata al mondo ed ha effetti molto simili sul nostro sistema celebrale (

http://www.lescienze.it/news/2002/09/02/news/il_caffe_come_la_cocaina_-589182/).

Quello che cambia è ovviamente la dose e la modalità di assunzione.

D'altronde nessuno considerebbe dei tossicomani i boliviani solo perché masticano foglie di coca mentre sarebbe bene considerare uno spacciatore chi sintetizza caffeina pura e la rivende su internet.

L'idea che il drogato ideale sia una persona con forti problemi personali in partenza è di per sé rassicurante, in quanto traccia un confine netto fra loro e te, allontando il pensiero che tu non possa caderci perché sei una persona a posto. Tuttavia è un'idea sovente lontana dalla realtà. La mia idea, forse un po' più vicina, è che l'abuso di droga possa entrare nella vita di chi, in qualche momento di debolezza, pensa ingenuamente di poter gestire un gioco che poi diventa più grande di lui.

Create an account or sign in to comment

You need to be a member in order to leave a comment

Create an account

Sign up for a new account in our community. It's easy!

Register a new account

Sign in

Already have an account? Sign in here.

Sign In Now

×
×
  • Create New...