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Sullo scopo organico dell'uomo


Cooper

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caro mario, potrebbe essere anche che non possiamo conoscere lo scopo che abbiamo.

 

oppure che davvero è tutto inutile, ma a percepire fino in fondo quanto è meraviglioso direi che ne vale la pena lo stesso.

 

anzi, forse torno proprio lì all'inizio della mia presentazione: percepire il miracolo e percepirsi come specie fortunata di capirlo è la soluzione di tutti i problemi.

 

e questo è davvero l'opposto degli artifizi teologici, che vogliono dare risposte razionali.

 

la spiritualità è un sentimento forte, come la paura o la felicità: se lo si prova le infinite parole di tutte le cavillose teologie del mondo non possono spiegarlo nemmeno un po'.

 

e cavillose come quella cattolica ce ne sono state ben poche...

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  • luca63

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  • Mario1944

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caro p1olo, io non ho mai parlato di contronatura; dico che le vicende umane, sia a livello individuale che di specie, sono connotate dalla capacità immaginativa e manipolativa in modo assolutamente non comparabile a quello di tutte le altre specie viventi che ci circondano.

 

a me non sembra un dato trascurabile, visto che mai nessun vivente ha potuto modificare volontariamente l'ambiente in cui viveva, e anche se lo avesse mai fatto non aveva la capacità di prevederne le conseguenze come invece possiamo - potremmo - benissimo fare noi.

 

così sembra meno "cattolica" come riflessione?

 

NB: quando dico "noi" intendo sempre e comunque "noi esseri umani", le menate sulla presunta diversità dei froci le ho lasciate sui banchi del liceo, proprio grazie alla straordinaria potenza dell'impulso sessuale e alla grande fortuna di aver conosciuto il cattolicesimo solo DOPO la cultura greca e non solo...

Edited by luca63
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mai nessun vivente ha potuto modificare volontariamente l'ambiente in cui viveva, e anche se lo avesse mai fatto non aveva la capacità di prevederne le conseguenze come invece possiamo - potremmo - benissimo fare noi

 

Mah. Guardando da lontano, caro Luca, sinceramente non vedo molta differenza tra gli uomini e i ghiri.

Questi ultimi fanno la scorta di nocciole per il letargo dell'inverno, quando la tana è piena cercano altri imboschi, rubano le altrui nocciole e ne sono derubati...

 

Noi possiamo prevedere le conseguenze del nostro comportamento medio generale, e le prevediamo anche con buona precisione salvo falsificare i dati di quando in quando, sappiamo bene che la Terra è rotonda e limitata, ma non ce ne frega nulla in pratica.

Esattamente come i ghiri, ai quali nulla importa dei propri vicini di tana... anzi, meno ce ne sono, meglio è, entro certi limiti. 

Quando mancherà l'acqua, chi avrà la possibilità la ricaverà dall'atmosfera o dal mare; quando l'aria sarà irrespirabile, chi avrà la possibilità vivrà in una fantastica Genova ed in una meravigliosa Vercelli isolate da una cupola sintetica e risolvendo in tal modo pure le piene del Bisagno (quelle del Sesia sono già sotto controllo). 

Tutto ciò, da bravi esseri viventi super evoluti, alcuni continuando certamente a adorare i propri Dei nelle chiese dedicate, e tutti a coltivare i buoni sentimenti di amore e solidarietà raccogliendo le offerte a Natale destinate a chi, dalla cupola, ne è fuori. 

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hai appena visto Elysium dell'ottimo Blomkamp

 

io? noo. non so nemmeno di che parli, ma arriva Wiki in aiuto. 

"Elysium è un film di fantascienza del 2013 scritto e diretto da Neill Blomkamp, con protagonisti Matt Damon e Jodie Foster, ambientato in un mondo distopico"

"Per distopia (o antiutopiapseudo-utopiautopia negativa o cacotopia) s'intende la descrizione di una immaginaria società o comunità altamente indesiderabile o spaventosa"

 

Ah. Scopro ora che il moroso l'ha scaricato e se l'è visto a casa sua, "è carino ed è una bella storia" cinguetta. 

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caro mario, potrebbe essere anche che non possiamo conoscere lo scopo che abbiamo.

 

Tra non conoscerlo e non averlo c'è gran differenza infine?

 

 

 

 

oppure che davvero è tutto inutile, ma a percepire fino in fondo quanto è meraviglioso direi che ne vale la pena lo stesso.

 

Se tutto è inutile, perché è meraviglioso e valente la pena?

 

 

 

 

anzi, forse torno proprio lì all'inizio della mia presentazione: percepire il miracolo e percepirsi come specie fortunata di capirlo è la soluzione di tutti i problemi.

 

Il difficile (almeno per me.....) è vederci un miracolo e veder noi come specie fortunata a capirlo (ammesso e non concesso che l'abbiamo capito, ma mi pare che anche tu ne dubiti).

 

 

 

 

la spiritualità è un sentimento forte, come la paura o la felicità: se lo si prova le infinite parole di tutte le cavillose teologie del mondo non possono spiegarlo nemmeno un po'.

 

Per me spirito è solo lo spirare d'un corpo aeriforme.....

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@capricorno

ho letto "il peso della farfalla"...

cirmolo a parte, tutta la storia potrebbe essere letta come una perfetta equivalenza capriolo-uomo.

 

ma come non visualizzare le orde di cittadini e turisti che premono dal fondovalle, nemici dell'uno e dell'altro "re"?

 

il numero fa la differenza, e si torna all'inizio: qualunque specie vivente è limitata dall'ambiente e dai predatori, e se ci sono modifiche a questo equilibrio millenario sono lente e permettono lo svolgersi di un nuovo assestamento.

 

questo non accade all'uomo, che -con cambiamenti rapidissimi - ha rimosso qualunque limite.

 

eppure è ancora succube di retaggi ancestrali, di tempi in cui la lotta uomo-ambiente era alla pari...

 

ps: continuo a non capire questa insistenza su "tutto è naturale, niente viene da fuori": ma cosa fai al mattino, cooper? affili la pietra per abbattere il primo tapiro che passa oppure ti lavi i denti con lo spazzolino elettrico? e perché non abbattere anche un po' di passanti, già che ci sei? come si fa a non comprendere che ogni umana percezione, riflessione, azione, è inevitabilmente inscritta all'interno della cultura, e di una specifica cultura? che non esistono i fatti oggettivi, ma solo le interpretazioni... io non riesco: sento fortemente tutto ciò che è al di fuori della nostra portata, ma da qui a spiegarmelo, ce ne passa!

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eppure è ancora succube di retaggi ancestrali

Certo, e lo sarà a lungo, anche se le occasioni per ricordarli saranno sempre più rare e affidate a un racconto.

Camosci e caprioli, per voi gente di mare, sono la stessa roba  :sorriso:

 

(per favore, quotami o menzionami quando mi rispondi, così non rischio di perdermi il Tuo commento)

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ma cosa fai al mattino, cooper? affili la pietra per abbattere il primo tapiro che passa oppure ti lavi i denti con lo spazzolino elettrico? e perché non abbattere anche un po' di passanti, già che ci sei?

Fai uso di sostanze psicotrope per caso?

Non trovo altra spiegazione alle tue troiate a raffica. No ma davvero.

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per mario

ti rispondo con questi versi, che in me risuonano tantissimo:

« Compi i tuoi atti (karmaṇy ), ma non occuparti del loro frutto (phaleṣu). Non avere come movente il frutto delle tue azioni, non avere attaccamento (saṅgo) nemmeno per la non-azione (akarmaṇi ). »

(Bhagavadgītā, II, 47)

 

per cooper

<here are more things in heaven and earth, Horatio, than are dreamt of in your philosophy>

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qualunque specie vivente è limitata dall'ambiente e dai predatori, e se ci sono modifiche a questo equilibrio millenario sono lente e permettono lo svolgersi di un nuovo assestamento. questo non accade all'uomo, che -con cambiamenti rapidissimi - ha rimosso qualunque limite.

 

Se ti pare.....

 

 

 

 

per mario ti rispondo con questi versi, che in me risuonano tantissimo: « Compi i tuoi atti (karmaṇy ), ma non occuparti del loro frutto (phaleṣu). Non avere come movente il frutto delle tue azioni, non avere attaccamento (saṅgo) nemmeno per la non-azione (akarmaṇi ). »

 

Come dire:

agisci da irresponsabile purché ti piaccia!

Credo che neppure le tante disprezzate bestie agiscano trascurando il frutto delle loro azioni.....

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beh, è l'esatto contrario, ma non mi metto certo a dare lezioni di mistica induista.

mi sembrava un modo garbato e amichevole di ribattere al tuo nichilismo - se vuoi puoi approfondire su wikipedia, vedi bhagavadgita,II 47.

e chi disprezzerebbe gli animali? tu? certo non io, che nei miei interventi ho ripetuto mille volte che "PURTROPPO non siamo come gli altri animali" e altre mille volte che "come uomini possiamo e dobbiamo essere RESPONSABILI"

 

PS: in america ho discusso ore con un musulmano convinto (ingegnere navale) che diceva che se non si crede in dio allora si è liberi di uscire e ammazzare tutti perché non se ne deve rispondere a nessuno. poco dopo sono cominciate le stragi dell'isis. lascio a tutti i religiosi il loro Dio maiuscolo, perché a me sembra nascondere paura del mistero e disprezzo dell' uomo - ma qual'è il tuo pensiero, in realtà non l'ho capito...

Edited by luca63
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e chi disprezzerebbe gli animali? tu? certo non io,

 

Parlavo in generale:

l'uomo ha la tendenza a considerarsi, spiritualmente almeno, superiore a tutti gli altri enti dell'universo, animati e no.

 

 

 

 

mi sembrava un modo garbato e amichevole di ribattere al tuo nichilismo

 

Be' non è nichilismo, ma semplice constatazione della nostra irrilevanza entro l'immensità spaziale e temporale dell'universo.

Constatazione cui si può solo opporre l'argomento che siamo creature predilette da un dio o da qualcosa del genere predestinate ad una vita futura eterna.

Purtroppo, per me l'argomento è fantasioso e comunque senza prove.....

 

 

 

 

 

qual'è il tuo pensiero, in realtà non l'ho capito..

 

In merito a che?

Edited by Mario1944
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<here are more things in heaven and earth, Horatio, than are dreamt of in your philosophy>

Ecco bravo. Quello che volevò farti capire è più o meno questo.

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ennò ciccio, non mi rigirare la frittata:

è la tua biologia organica che pretende di spiegare, come da titolo, nientemeno che lo scopo organico dell'uomo.

lasciando peraltro nell'aria una nuvola di insignificanza e svalorizzazione totale.

 

sia che pensi che tutto è organico e non c'è spazio per null'altro che impulsi chimici e trasferimenti elettronici, sia che mi lasci fuori tutto ciò che la tua scienza non può sperimentare "oggettivamente" sull' uomo - che, guarda un po', è SOGGETTO per definizione - o sull'universo - anche questo, per motivi spazio/temporali, un tantino sfuggente - in entrambi i casi è la tua "filosofia" ad escludere qualcosa.

 

mi bastava che tu concedessi una briciola di spazio al mistero, o che tu dimostrassi una parvenza di umiltà...

 

(forse il mio universo è quello della poesia: quel tizio di prima ha scritto anche

"we are such stuff as dreams are made on, and our little life is rounded with a sleep"

- vuoi prenderti anche questa? non è molto scientifica...)

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quel tizio di prima ha scritto anche "we are such stuff as dreams are made on,

 

Fu già sentenza pindarica!:

"sogno d'un'ombra è l'uomo" ("skias onar anthropos" nell'originale).

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finalmente per una volta non sentirti/vi all'attacco :-)

e dopo la vicenda valentino/marquez, aggiungo una delle mie troiate:

- alla fine i freddi razionali hanno più probabilità di vincere, ma sono gli ingenui sognatori a dare davvero senso alle cose...

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alla fine i freddi razionali hanno più probabilità di vincere, ma sono gli ingenui sognatori a dare davvero senso alle cose..

 

Ma i freddi razionali dovrebbero anche accorgersi della breve vanità d'ogni vittoria e gli ingenui sognatori danno alle cose un senso fallace......

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fallace? cioè non vero?

ma la categorizzazione vero/falso non appartiene ai sognatori, che non riescono a trovare "realtà" nemmeno nei numeri o nel colore giallo...

ma come già ti dissi, tu da che parte stai? sempre e solo ostinato e contrario?

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ma la categorizzazione vero/falso non appartiene ai sognatori, che non riescono a trovare "realtà" nemmeno nei numeri o nel colore giallo...

 

Penso che anche i sognatori ogni tanto debbano fare i conti con la cruda realtà.....

 

 

 

 

tu da che parte stai? sempre e solo ostinato e contrario?

 

Ma no:

dipende da che si tratta.

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