Hinzelmann Posted February 27, 2017 Share Posted February 27, 2017 con l accollo alla Roma della trasformazione della Roma Lido in metro con adeguamento del segnalamento ferroviario in modo da rendere possibile alte frequenze Roma si sarebbe trovata una nuova linea di metro Ma questo rimarrà ed è ciò su cui puntare Non un prolungamento della linea B che è al di là del Tevere e sarebbe collegata allo stadio da una passarella pedonale con costi ed oneri di servizio a carico dell'ATAC per 365 gg annui quando servirebbe solo per la partita...mettendo a rischio peraltro la circolazione dei non tifosi etc Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Iron84 Posted February 27, 2017 Share Posted February 27, 2017 Ma questo rimarrà ed è ciò su cui puntare Non un prolungamento della linea B che è al di là del Tevere e sarebbe collegata allo stadio da una passarella pedonale con costi ed oneri di servizio a carico dell'ATAC per 365 gg annui quando servirebbe solo per la partita...mettendo a rischio peraltro la circolazione dei non tifosi etc si parlava di generico adeguamento della stazione di tor di valle se non sbaglio Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted February 27, 2017 Share Posted February 27, 2017 Io dico che mentre la roma Lido può essere realisticamente gestita non a rimessa se trasformata con poca spesa in una metro di superficie, l'idea di prolungare la metro B che è al di là del fiume e collegarla allo stadio con un ponte pedonale ( come se fossimo a Stoccolma ) sarebbe un servizio a rimessa totale 5gg su 7gg a carico di un ATAC già al limite del fallimento Ammesso poi che i tifosi della Roma pagassero la corsa per andare allo Stadio ( visto che a Roma non pagano i passeggeri ordinari ) e non devastassero la suddetta linea... Ovviamente il costruttore non gestirà il servizio, perchè non è un gestore di servizi, può pagare per la stazione può pagare per rafforzare la logistica ed i binari, eventualmente dare un contributo per dei nuovi treni etc Quanto di tutto ciò è andato perso e quanto mantenuto nel dettaglio non lo so e forse bisognerà vedere la nuova delibera per verificarlo, ma è chiaro che nella vecchia delibera si prevedeva un potenziamento infrastrutturale non certo che la Roma calcio gestisse la Roma Lido Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted February 27, 2017 Share Posted February 27, 2017 Io ho dato la mia opinione, se io fossi Romano sarei felice per la salvezza della linea B della metropolitana, da questa "Veltronata" di Marino Ho dei dubbi semmai sul discorso accesso in automobile, ma non conosco il traffico romano a sufficienza Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Rotwang Posted February 27, 2017 Author Share Posted February 27, 2017 Mentre Roma decade e i fascisti parlano di palme a Milano: https://it.businessinsider.com/londra-cambia-pelle-e-milano-prepara-il-distretto-finanziario/?ref=fbpr Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
OLEG Posted February 27, 2017 Share Posted February 27, 2017 POsto immaginandomi rot che bagna le mutandine mentre legge. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted February 27, 2017 Share Posted February 27, 2017 Se vi eccitate alla notizia che del personale italiano trasferito a Londra rientra in Italia...avete dei problemi grossi Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Demò Posted February 27, 2017 Share Posted February 27, 2017 Spostano a Milano il personale italiano di Londra mentre il governo inglese spinge per cacciare gli stranieri e far assumere i nazionali? Che vittoria... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted February 27, 2017 Share Posted February 27, 2017 In primo luogo la Borsa Italiana è privatizzata dal 1997 e fusa con quella di Londra dal 2007 Tanto per chiarire Poi, nonostante la Brexit la Borsa di Londra si è fusa con quella di Francoforte tuttavia: A metterla in forse è la condizione posta dalla Commissione europea alla London Stock Exchange (Lse) di cedere la quota in Mts, la piattaforma di Borsa italiana per la contrattazione dei titoli di Stato europei, per permettere il perfezionamento dell’accordo con Deutsche Boerse. Una richiesta che il gruppo britannico (che controlla anche la piazza finanziaria di Milano) non sarebbe appunto intenzionata a soddisfare In precedenza Lse e Db avevano proposto in alternativa la cessione di Lch Sa, la controllata francese di London Clearing House (Lch) del quale il gruppo britannico possiede la maggioranza, ma per l’antitrust europeo non sarebbe stato sufficiente. L'idea di privarsi di Mts (del quale detengono il 60% circa attraverso Borsa italiana) non piace però ai londinesi (...) La questione Mts pesa però come un macigno sull’intera vicenda, anche per il ruolo di rilievo che il mercato all’ingrosso con sede a Milano riveste per gli stessi titoli di Stato italiani. «È un’attività di importanza sistemica in Italia a causa del suo ruolo significativo nello scambio dei titoli governativi italiani», rilevano da Lse, aggiungendo anche che «sebbene non siano in sé il principale contributore ai ricavi di Lse, le attività italiane rappresentano una porzione significativa del fatturato e della redditività del gruppo». Un’eventuale cessione di Mts, fa ancora notare il consiglio di Lse, richiederebbe in particolare il via libera da parte delle autorità di controllo italiane e comporterebbe anche un processo parallelo di approvazioni da pare di authority di altre giurisdizioni incluse quelle britanniche, statunitensi, di Francia e Belgio. Un motivo ulteriore per cui, anche se la stessa Lse si impegnasse a liberarsi delle attività del mercato all’ingrosso dei titoli di Stato, difficilmente secondo quanto pensa lo stesso gruppo britannico sulla base dei colloqui tenuti con le authority italiane si potrebbe giungere all’esito richiesto dalla Commissione Ue In poche parole la Germania pone come condizione alla fusione della Borsa di Londra con quella di Francoforte l'abbandono del mercato dei titoli di stato italiani Io mi preoccuperei di cosa significa questo... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
OLEG Posted February 27, 2017 Share Posted February 27, 2017 Io ho dato la mia opinione, se io fossi Romano sarei felice per la salvezza della linea B della metropolitana, da questa "Veltronata" di Marino Ho dei dubbi semmai sul discorso accesso in automobile, ma non conosco il traffico romano a sufficienza Conosco poco Roma ma le tifoserie ospiti arrivano in aereo o treno in città poi con i mezzi locali vanno allo stadio. In sostanza le linee metro vengono usate ugualmente. Poi come detto anche dal buon Iron a San Siro c'è la fermata della metro dal 2015 e non è che ogni domenica viene devastata. Certo ci sono degli accorgimenti sulla conformazione della fermata, ad esempio il famoso "tritacarne" all'ingresso che serve a fare controlli maggiori e a regolare il deflusso delle tifoserie però è giusto governare le tifoserie non subirle. Comunque sono d'accordo con la Littizzetto : 200 mila euro per le palme a Milano, spalmati a 70 mila euro l'anno, sono troppo pochi. Almeno qualche milioncino in più potevano chiederlo. Ho ragione poi a dire che i milanesi si svendono tanto. Su quella benedetta aiuola c'è stata una gara d'appalto aperta alla concorrenza con possibilità di rialzo (oltre che di progetto estetico). Onestamente non ho elementi economici per capire quanto posso costare uno spazio pubblicitario a Milano e non sono in grado di stabilire se è tanto o poco. Spero che la Litizzetto abbia fatto una mini ricerca di mercato e non sia stata l'ennesima a parlare di ste benedette palme perché l'argomento tira. Anche perché la strumentalizzazione che ne è stata fatta (non da lei ovviamente) è veramente assurda. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Rotwang Posted February 27, 2017 Author Share Posted February 27, 2017 All'italiano medio non va mai bene nulla, sempre a lamentarsi... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted February 27, 2017 Share Posted February 27, 2017 Grazie ai banani hanno decuplicato il ritorno di immagine avessero messo dei gerani non ne avrebbe parlato nessuno e sarebbe stato anche caro, volendo Però il merito è loro che hanno messo delle piante che facessero discutere Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
OLEG Posted February 27, 2017 Share Posted February 27, 2017 Mha il fatto che il comune di Milano sia così senza soldi da svendere la aiuole in Piazza Duomo al costo di una appartament per far cassa mi preoccupa Ovviamente il Comune di Milano è senza soldi, come tutti i comuni italiani dopo i tagli agli enti locali del governo Monti e del governo Letta. Però non capisco perché di fronte ad una sponsorizzazione (prassi comune e consolidata da anni) di un'aiuola tu parli di svendita. Pensa che il capolinea della m5 è "San Siro stadio - Mediaset Premium" anche quello sarebbe una svendita? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
conrad65 Posted February 27, 2017 Share Posted February 27, 2017 All'italiano medio non va mai bene nulla, sempre a lamentarsi... il tipico lamento dell'italiano medio Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted February 27, 2017 Share Posted February 27, 2017 Mediaset paga annualmente dei soldi per mantenere il nome del capolinea o ha pagato le spese della stazione ? La Stazione San Siro Mediaset Premium vale 180.000 euro l'anno contratto annuale rinnovabile Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
OLEG Posted February 27, 2017 Share Posted February 27, 2017 Se è vero che Starbucks's dovrà pagare 200 mila euro a rate di 70 mila euro l'anno circa, mi sembrano pochini Mediaset paga annualmente dei soldi per mantenere il nome del capolinea o ha pagato le spese della stazione ? Quanto paga annualmente Mediaset ? Piazza Duomo, e il Duomo, poi non sono una stazione della metropolitana ma dei monumenti. Usate i grattacieli per fare pubblicità. Non mi piacerebbe se una fabbrica di orecchiette, anche locale gestisse i giardini del castello della mia città e ci mettesse delle piante della pianura padana per far parlare del marchio ( essendoci il mare magari sarebbe un salto di qualità mettere le palme e non finiremmo sui giornali ) Quando il Comune ha scelto il progetto starbuck's ha imposto una serie di modifiche tra le quali il dimezzamento del numero di banani. Se alla giunta non fosse piaciuta la proposta avrebbe potuto tranquillamente modificarla e sostituire i banani con carpini e noccioli. Non lo ha fatto evidentemente perché trovava cool l'idea di avere una lussureggiante aiuolo tropicaleggiante in piazza Duomo. Quello che intendo dire è che: non è che il povero Comune di Milano si è dovuto beccare i banani per tirar su qualche soldi, ma che alla Giunta/commissione è piaciuto il progetto. Per questo non condividevo il termine svendere. Il prezzo è più basso rispetto a quello pagato da Mediaset a San Siro per il semplice fatto che Starbuck metterà 4 cartellini all'interno dell'aiuola per farsi pubblicità mentre il nome Mediaset Premium è riportato su tutte le cartine della metro presenti sui treni e le stazioni compresa quella di P.zza Duomo (in sostanza ovunque in città). Che poi l'Italia dei dissesti idrogeologici, dei condoni, degli abusi edilizi, delle buche nelle strade, degli ambulanti abusivi di merce tarocca nelle principali piazze turistiche italiane (compresa Duomo a Milano) si scandalizza per due palme e ne parla per settimane e regala una visibilità immensa allo sponsor è un altro paio di maniche. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Rotwang Posted February 27, 2017 Author Share Posted February 27, 2017 il tipico lamento dell'italiano medio No Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
freedog Posted February 27, 2017 Share Posted February 27, 2017 (edited) Il punto è che la linea lilla è una metro mentre la Roma Lido una ferrovia bingo! non possono trasformarla in metro perchè le stazioni stanno a più di 1 km di distanza tra loro (dovendo coprire un tracciato che piccolo non è); da anni è stranoto che per farla diventare una metro, oltre a tutta una rete di centraline elettriche che ora non c'è, dovrebbero mettere altre fermate, anche in mezzo al nulla, perchè sennò può restare solo una "linea ferroviaria". E la grande zozzata che vi ci stanno facendo da decenni è adattarci i vagoni riciclati delle metro, col risultato che un sacco di gente (tra cui diversi colleghi; ecco perchè conosco bene sta storia) d'estate rischiano colpi di calore mostruosi, chè lì dentro si BOLLE! Cmq sempre a propò de sto stadio, http://www.uominiebusiness.it/default.aspx?c=635&a=25023&tag=26-02-2017-Virginianelpallone#.WLKUZmNwJY0.twitter Edited February 27, 2017 by freedog Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted February 27, 2017 Share Posted February 27, 2017 non possono trasformarla in metro perchè le stazioni stanno a più di 1 km di distanza tra loro Il problema non è quello, la metropolitana deve avere una cadenza di 5 minuti fra un treno ed un altro, il numero delle fermate dipende, mica puoi fermare nel nulla tanto per fare numero Sarebbe come fare attaversare un fiume su una passerella pedonale... Ma per assicurare una cadenza ogni 5 minuti devi avere un organico di macchinisti ed un numero di convogli in efficienza "da metropolitana" e non da treno regionale Il problema è che ATAC che ha la gestione della ferrovia regionale non è in grado di assicurare la manutenzione dei convogli e non ha le risorse per integrare gli organici macchinisti, per cui rischi di avere una bella stazione dei binari e sistemi di scambio sistemati, ma il servizio resta scadente Tutto ciò però è irrisolvibile nel senso che gli spiccioli in più dati a Marino non avrebbero affatto assicurato una buona gestione di ATAC Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
freedog Posted February 27, 2017 Share Posted February 27, 2017 (edited) Il problema non è quello, la metropolitana deve avere una cadenza di 5 minuti fra un treno ed un altro, il numero delle fermate dipende, mica puoi fermare nel nulla tanto per fare numero http://odisseaquotidiana.blogspot.it/2017/02/lo-stadio-della-roma-sara-utile-alla.html -si consiglia la lettura anche dei commenti- Edited February 27, 2017 by freedog Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted February 27, 2017 Share Posted February 27, 2017 Bell'articolo ma è favorevole alla mia tesi, no a mirabolanti biforcazioni della metro B, no a fantascientifiche passerelle pedonali sul Tevere Sì - semmai - al rafforzamento del servizio tramite aumento dei convogli ed alla messa in efficienza della linea ( cosa che peraltro non compete ad ATAC ma alla Regione Lazio ) principale Faccio peraltro constatare che la MetroB è lunga 23 Km quindi una volta allungata non sarebbe dissimile ai 28 Km della Roma Lido e conta attualmente 26 fermate cioè 1 a Km... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted February 27, 2017 Share Posted February 27, 2017 L'importante credo sia la frequenza Soprattutto alla luce del fatto che il gestore è sempre ATAC cioè non è neanche da dire, in un caso è ATAC ma nell'altro un ente migliore o peggiore Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Rotwang Posted February 27, 2017 Author Share Posted February 27, 2017 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
freedog Posted February 27, 2017 Share Posted February 27, 2017 (edited) non so cosa serva per dire cosa è metropolitana e cosa non è metropolitana http://odisseaquotidiana.blogspot.it/2014/10/metrofordummies-il-futuro-ha-inizio.html se la distanza media tra ogni stazione -o fermata- metro deve essere tra i 600 e i 1000 m, lì c'hai distanze tipo tra Ostia Antica ed Acilia di 6 km circa Edited February 27, 2017 by freedog Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted February 27, 2017 Share Posted February 27, 2017 La Roma Lido è lunga 28 Km e avrebbe 17 stazioni quindi 1 ogni chilometro e settecento metri 4 stazioni sono state chiuse perchè mancando i treni si cerca di ridurre l'attesa La Metro B è lunga 23 Km senza il prolungamento ed ha 26 stazioni una ogni 904 metri Ma senza il prolungamento stadio, perchè con il prolungamento stadio ovviamente il rapporto sale oltre 1,2 Km Differenza PRATICAMENTE NESSUNA Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
freedog Posted February 27, 2017 Share Posted February 27, 2017 4 stazioni sono state chiuse perchè mancando i treni si cerca di ridurre l'attesa non sono chiuse, ma stanno senza biglietteria nè vigilanza Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Iron84 Posted February 27, 2017 Share Posted February 27, 2017 bingo! non possono trasformarla in metro perchè le stazioni stanno a più di 1 km di distanza tra loro (dovendo coprire un tracciato che piccolo non è); da anni è stranoto che per farla diventare una metro, oltre a tutta una rete di centraline elettriche che ora non c'è, dovrebbero mettere altre fermate, anche in mezzo al nulla, perchè sennò può restare solo una "linea ferroviaria". E la grande zozzata che vi ci stanno facendo da decenni è adattarci i vagoni riciclati delle metro, col risultato che un sacco di gente (tra cui diversi colleghi; ecco perchè conosco bene sta storia) d'estate rischiano colpi di calore mostruosi, chè lì dentro si BOLLE! Cmq sempre a propò de sto stadio, http://www.uominiebusiness.it/default.aspx?c=635&a=25023&tag=26-02-2017-Virginianelpallone#.WLKUZmNwJY0.twitter Scusami Freedog ma quella che dici è una cosa insensata, mi spiego meglio, è vero che sono stati dati degli standard internazionali per distinguere una metropolitana da una ferrovia ma è anche vero che alla fine quello che conta è la frequenza e la frequenza richiede un sistema di segnalamento che permetta ai treni di viaggiare più riavvicinati e quindi con il cambiamento delle "centraline". Poi che magari formalmente non possa essere chiamata metropolitana ma anche sti grancazzi. La linea2 di Napoli è una metropolitana nelle frequenze, ha treni però classici che fanno servizio con ingresso non a raso e quindi tecnicamente non è una metro ma un servizio metropolitano.....cosa cambia? La verità è che la Roma Lido deve riuscire a sostenere frequenze alte perchè solo così può riuscire a sostenere lo spostamento di grandi masse contemporaneamente. In realtà a mio avviso il discorso di adattare i treni è giusto, mi spiego meglio, uno dei problemi italiani è usare teconologie diverse per le varie metropolitane che viaggiano sui tracciati, alcune su ferrovie a scartamento ridotto, altre standard ma senza ingresso a raso, altre con ingresso a raso ma a scartamento ridotto, altre con voltaggi differenti e via discorrendo. Questo sistema non consente ai treni di una rete di poter essere usati dall'altra, con aggravio di spese e peggioramento del servizio. Il fatto che si tenti di uniformare almeno nel materiale rotabile la Roma Lido alle metro secondo me è una cosa buona. Diversamente, ma questa è ignoranza personale, non capisco il senso di aggiungere linee senza conducente perchè vogliono materiale rotabile dedicato e non riescono a fare sistema economico nella manutenzione con le altre linee. Questo vale per la linea lilla di Milano che comunque farà sistema con la futura M4, ma soprattutto per la metro C di Roma. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
freedog Posted February 27, 2017 Share Posted February 27, 2017 (edited) Scusami Freedog ma quella che dici è una cosa insensata posso essere d'accordo sul fatto che sia insensata, eppure qui va così. cioè male (e ho linkato prove a supporto -> al limite, ad esser insensata è TUTTA la gestione del trasporto pubblico romano; ma, come capirai, ciò non dipende certo da me..) Edited February 27, 2017 by freedog Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Rotwang Posted February 27, 2017 Author Share Posted February 27, 2017 (edited) TPI "Il nuovo accordo sullo stadio è vantaggioso per la Roma e dannoso per Roma. Ma il progetto può ancora saltare". Fabio Sabatini, professore di politica economica alla Sapienza di Roma, traccia un bilancio provvisorio sull'accordo raggiunto per il nuovo stadio della Roma, aggiornato con le ultime informazioni disponibili. Secondo l’ex sindaco Ignazio Marino: “La Raggi ha approvato il progetto iniziale dei costruttori che la Giunta Marino aveva bocciato perché non di interesse pubblico". Purtroppo mancano fonti ufficiali sui contenuti del nuovo accordo. In barba alle più elementari regole della trasparenza, le uniche informazioni trasmesse finora da Virginia Raggi consistono in un post telegrafico sul blog privato di Beppe Grillo e in un altro, quasi identico, su Facebook. Tuttavia i quotidiani e i blog antidegrado della capitale hanno diffuso molte informazioni – in parte dedotte dal post della sindaca, in parte acquisite mediante indiscrezioni – che possono essere utili per confrontare il vecchio e il nuovo progetto e capire chi guadagna e chi perde dai cambiamenti imposti dalla giunta grillina. A) Viabilità e trasporti pubblici Praticamente tutte le fonti concordano sul fatto che, rispetto al progetto approvato dalla Giunta Marino, il nuovo accordo, comporti: 1) La cancellazione: - Del prolungamento della metro B. - Dello svincolo della Roma-Fiumicino e della bretella di accesso ai parcheggi dello stadio con raccordo stradale alla Via del Mare. - Del ponte ciclo-pedonale sul Tevere per collegare stadio e parco fluviale con la stazione FL1 di Magliana. - Della riqualificazione della Stazione FL1 Magliana. - Di una parte dei treni messi a disposizione per la Roma-Lido. Ora saranno 2 invece di 15. I costi dell’ampliamento del servizio, stimati in 1,5 milioni soltanto per i giorni delle partite, peseranno su su ATAC. Come scrive Umberto Cao, già Professore Ordinario di Composizione Architettonica e Urbana all’Università di Camerino: “50.000 persone si troveranno ad accedere allo stadio con mezzo privato solo dalla Via del Mare e con mezzo pubblico solo dalla Roma-Lido. La Via del Mare confluisce a San Paolo con grave rischio d’ingorghi; la Roma Lido è già oggi sollecitata da un peso enorme di passeggeri”. La necessità delle opere cancellate diventerà presto evidente. A quel punto, il Comune dovrà finanziarle a spese della collettività. 2) Il rinvio: - Dell’allargamento e adeguamento della Via del Mare, che doveva essere unificata con la parallela via Ostiense. - Del doppio accesso ai parcheggi dello stadio e all’area degli uffici. - Della riqualificazione della Stazione Tor di Valle sulla Roma-Lido. Nel progetto originario, tali opere dovevano essere fornite dal proponente prima dello stadio, pena l’impossibilità di utilizzare l’impianto. Adesso potranno essere fornite in un secondo momento, dopo la realizzazione e l’uso dello stadio, non è chiaro con quali garanzie. Va sottolineato che le opere non erano solo funzionali allo stadio. Servivano a un intero quadrante della città e sarebbero state utilizzate 7 giorni su 7, non solo in corrispondenza delle partite della Roma. B ) Messa in sicurezza idrogeologica della zona di Decima La sindaca si è vantata su Facebook di averla introdotta nel progetto. Falso: era già prevista dal progetto approvato dalla giunta Marino. C) Uso di materiali innovativi e classe di risparmio energetico Anche di questo la sindaca si è vantata su Facebook. Come spiega Cao era tutto già previsto dal progetto. I proponenti non dovranno fare altro che qualche ritocco cosmetico per assecondare la propaganda della sindaca: fuffa da dare in pasto agli ingenui. D) Eliminazione di un precedente pericoloso Come ha scritto Massimiliano Tonelli (Roma fa schifo), quello dello stadio adesso sembra un tipico sviluppo immobiliare “alla romana”. Cioè la solita “speculazione edilizia”. Nella versione approvata dalla giunta Marino, invece, il progetto stabiliva un precedente per certi versi storico: che non si possono fare grandi sviluppi immobiliari senza dare alla città molte opere in cambio – specie in termini di trasporti e verde pubblico. E) A proposito, e il parco fluviale? Non è chiaro. La sindaca, su Facebook, non l’ha menzionato. Strano, poiché avrebbe potuto attribuirsene il merito per vantarsi col suo elettorato, tendenzialmente attento al tema del verde pubblico. Marino, intervistato da La7, ha affermato che il parco non si farà più. Probabilmente la previsione dell’ex sindaco è troppo catastrofista. Per ora rimarremo nel dubbio, vista la mancanza di trasparenza dell’amministrazione grillina. Va ricordato che il progetto approvato dall’amministrazione precedente prevedeva un parco di 63 ettari (come villa Borghese) dotato di videosorveglianza, la piantagione di 9mila alberi e 11 km di piste ciclabili. F) Sostenibilità finanziaria Questo è l’aspetto meno dibattuto di entrambe le versioni del progetto, soprattutto per mancanza di informazioni. Di certo adesso l’investimento si ridimensiona notevolmente, e con esso i rischi. I proponenti sono contenti, perché di fatto, se tutto andrà come la sindaca Raggi spera, sarà approvato il progetto originario che la giunta Marino aveva bocciato in quanto poco vantaggioso per la città. Anche la Roma, in tal caso, potrebbe dirsi soddisfatta: la società avrebbe il suo stadio e spenderebbe meno per averlo. La squadra rimarrebbe competitiva per la gioia dei tifosi-elettori. Se la viabilità poi si rivelasse insostenibile, sarebbe il Comune a dover porre rimedio, a spese di tutti (tifosi della Lazio compresi). G) Perché usare il condizionale? Perché, come ha ribadito Marino, il progetto ridimensionato voluto dalla sindaca Raggi non è di pubblica utilità. Non è ancora sicuro che lo stadio si farà. Come ha detto Michele Civita, assessore alle Politiche del territorio e alla Mobilità della Regione Lazio: “L’attuale conferenza dei servizi è incardinata, come prevede la legge, sulla delibera approvata dal consiglio comunale che ha riconosciuto il pubblico interesse al progetto presentato nel 2014. Quindi, se il progetto cambia, bisognerà richiedere una nuova valutazione tecnica e un nuovo pronunciamento da parte del Consiglio comunale di Roma sul pubblico interesse”. La nuova delibera dovrà passare per il voto consiliare, dove la sindaca dovrà affrontare i dissidenti e l’opposizione. Poi, eventualmente, dovrà essere valutata dalla Conferenza dei Servizi. Sarà divertente vedere in che modo i grillini, che negavano l’interesse pubblico del progetto approvato dalla giunta Marino, giustificheranno il voto d’interesse pubblico su un’opera che, adesso, sembra mera speculazione edilizia. H) Eliminazione delle torri di Libeskind È il simbolo del ridimensionamento voluto dalla sindaca, in nome di un non meglio specificato criterio estetico per cui gli edifici alti deturpano il paesaggio e quelli bassi no. Gli edifici alti però consentono di risparmiare suolo, che può essere così dedicato a verde pubblico. Le torri di Libeskind sarebbero state tra i pochissimi edifici moderni della città e avrebbero potuto costituire un’attrazione, oltre a ospitare uffici e quant’altro. Vale la pena ricordare che lo studio Libeskind ha progettato, tra le altre cose, il World Trade Center master plan a New York, il Museo ebraico di Berlino e la London Metropolitan University. Secondo indiscrezioni riferite da Artribune (di nuovo Tonelli), tuttavia, è possibile che lo studio sia coinvolto anche nella nuova versione del progetto. Non è detto che “al posto delle torri ci saranno 18 edifici di 7 piani”, come affermato oggi da Marino. Speriamo. Edited February 27, 2017 by Rotwang Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted February 27, 2017 Share Posted February 27, 2017 posso essere d'accordo sul fatto che sia insensata, eppure qui va così. cioè male Che vada male non c'è dubbio Ma se tu mi dicessi: guardate che la Roma Lido va male perchè non essendo considerata metro è amministrata dal consorzio XY avrebbe un senso... Nella realtà è amministrata da ATAC cioè dagli stessi che amministrano la metropolitana : uguale l'ente, simile la lunghezza delle tratte e simile il numero delle fermate ( se quelle del treno fossero riaperte DA ATAC o ridotate di biglietterie ammesso che nel 2017 servano ) Poi che un ingegnere non si ponga il problema perchè si occupa di dati tecnici e non giuridico-economici o gestionali è possibile Però inevitabilmente scriverà stupidaggini Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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