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Difficoltà. Esperienze, consigli?


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Ciao a tutti, sono nuovo.

Vorrei chiedervi come sono state, se ci sono state, le vostre esperienze di coming out: famiglia, amici, etc.

A volte mi sento pronto e sicuro, altre tutta la sicurezza va in frantumi e rimando, rimando, rimando.

Ho una relazione da un anno ed è motivo di 'discussione', in momenti stressanti, (fortunatamente non spesso) questo argomento.

Vorrei vivere questa storia alla luce, come quando siamo soli a casa o quando non sento commenti fuori;

Passo metà settimana assieme a lui, come se tutto fosse facile e bello anche da urlare al mondo, nonostante gli alti e bassi; e l'altra metà di settimana in 'solitudine' come se dirlo fosse compromettente. Per cosa, non lo so.

Sento solo un blocco, un giudizio.

In fondo, le persone, criticano in ogni caso le altre persone, quindi penso che potrei riuscire ad iniziare, poi il resto verrà da sé, no? Eppure.

 

Che mi dite?

 

Grazie.

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https://www.gay-forum.it/topic/31489-difficolt%C3%A0-esperienze-consigli/
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non c'è LA regola universale valida per tutto & tutti, mi spiace per te.

ognuno di noi se l'è giocata a modo suo;

cmq conta molto il grado di vicinanza & intimità che hai coi vari interlocutori (famiglia, amici, compagni di scuola, colleghi di lavoro, vicinato, eccetera)

Grazie per la risposta.

Probabilmente mia madre farebbe finta di niente, mio padre, inizierebbe a dirne di ogni come ha sempre fatto su tutto.

Sarebbe una sfida contro di lui, una mia eventuale 'confessione' con tutto ciò che ne consegue.

Sarebbe un affronto per tutta la famiglia, in realtà.

Ti capisco benissimo, purtroppo, perché mi trovo in una situazione molto simile alla tua. I miei amici più stretti sanno di me, ma quando si parla di coming out con genitori, parenti ecc. provo un'ansia fortissima, così lascio perdere.

Posso chiederti come il tuo ragazzo vive tutto questo? Il mio, dichiarato praticamente da sempre, negli ultimi tempi sta insistendo molto perché compia il grande passo... Temo sia un po' stufo di nascondersi, e non ha torto in fondo!

La cosa migliore sarebbe partire con persone fidate, è vero. Superata la prima, dovrebbe diventare più semplice.

Io voglio, vorrei, si. Ci sono 'solo' due pensieri in conflitto che mi bloccano.

 

Epsilon: Ricordo una scena, anni fa, in cui la mia amica lo confessò a casa dei genitori, a cena. Ti lascio immaginare.

Io lo sapevo da tempo ed è successo talmente in fretta, una volta iniziato.

Si è sentita davvero sollevata, nonostante il disaccordo dei suoi.

Forse anche per noi, sarà così.

 

Il mio ragazzo a volte mi chiede se mi vergogno di lui.

Dice che in un anno non è riuscito a farmi sentire sicuro (almeno fuori casa), quindi si sente un pò un fallimento nella nostra storia.

Non e così, non è vergogna né è colpa sua se io mi sento così.

In altri momenti, invece, la vive più con rabbia, tirando fuori l'argomento durante le discussioni, quasi puntandomi il dito contro.

Abbiamo passato l'intera estate a litigare.

Come se non capisse che io mi sforzo, in realtà. E lì sono pugnalate, ma lo capisco.

 

È complesso, insomma. Le emozioni sono tante.

In realtà come dice freedog non c'è una regola universale,

L'unico consiglio che mi sento di dirti è quello di non partire con il C.O. più difficile, quello con i genitori.

Inizia con quello con persone di cui ti fidi o che non conoscono la tua famiglia.

Nella presentazione non lo hai specificato, Hai fratelli/sorelle?

In realtà come dice freedog non c'è una regola universale,

L'unico consiglio che mi sento di dirti è quello di non partire con il C.O. più difficile, quello con i genitori.

Inizia con quello con persone di cui ti fidi o che non conoscono la tua famiglia.

Nella presentazione non lo hai specificato, Hai fratelli/sorelle?

Grazie,non mi fido di molte persone in realtà.

Si,ho una sorella molto più piccola di me. Ha otto anni.

Edited by eunectes

Comprendo bene tutto ciò che provi. Io sono stato fidanzato, 2 anni fa, con un ragazzo dichiaratissimo mentre io avevo ancora difficoltà a dirlo anche agli amici più fidati. La vita a metà tra il segreto e il pubblico è davvero estenuante e alla fine logora tutto.

tuttavia non hai alcun dovere morale di dire niente a nessuno fino a quando ti sentirai pronto. É un passo importante che devi essere tu a decidere quando e come compiere.

le regole non esistono, ti accorgerai da solo quando sarà il momento giusto.. sono il contesto e il raggiungimrnto di un buon livello di accettazione insieme a dare la spinta giusta.

Il tuo compagno ti capirà. Ciaoo

Sarebbe davvero bello se tutti i genitori la pensassero come quelli intervistati nel video! Ma purtroppo non tutti sono così aperti..

E' vero che la vita vissuta in segreto è estenuante e alla fine logora tutto, ma prima di fare coming out è meglio valutare la propria situazione e le persone che ci circondano.

Il mio unico aiuto è il mio ragazzo, solo che non è per niente facile. So che può capire, ma ci sono altre mille emozioni in mezzo.

 

Karim, concordo: è una vita logorante.

È vero che devo farlo per me e quando lo sento, quando sarò pronto,ma sapere che dall'altra parte c'è una persona che tiene a me, che vorrebbero vivere 'allo scoperto', in questo modo, è triste, come se non potessi dargli ciò che merita.

Fa abbastanza soffrire entrambi, a tal punto da piangere  e dubitare di te stesso.

Tuttavia, so di avere una persona che nonostante il carattere a volte stronzo, è simile a me e capisce.

 

Vorrei anch'io le persone fossero così aperte, ma il tutto è troppo radicato nelle menti.

Forse è solo paura di essere giudicato.

 

Oggi ho avuto tante occasioni per dirlo, ma ho sentito solo imbarazzo e disagio.

Penso ancora che una città grande e piena di persone come Milano, possa capire o quantomeno essere aperta.

Bah, io non ho ne ragazzo né fratello. Anzi, il fratello ce l'ho, di due anni più grande di me, ci vogliamo un bene dell'anima, ma confessioni non ce ne sono mai state tra di noi, quindi lui non sa nulla. Però a mia madre gliel'ho detto senza esitazione una mattina, e nonostante le 5 ore scolastiche sono stato a pensare: "Che cazzo ho fatto? So' un coglione! È un disagio totale, potrebbe anche non credermi!" Poi le cose sono andate solo che meglio. Gli amici sono un bel bonus. Io non ho amici intimi (ne vorrei davvero, piuttosto anche di avere un ragazzo), ma se ne hai ti potrebbero fare comodo. Non ricordo se hai detto la tua età, ma se sei abbastanza grande puoi sempre lasciare i tuoi da soli a riflettere uscendo un po' quando ti pare e magari farti "consolare" da questi amici, darsi mano a vicenda è la cosa più bella.

Bah, io non ho ne ragazzo né fratello. Anzi, il fratello ce l'ho, di due anni più grande di me, ci vogliamo un bene dell'anima, ma confessioni non ce ne sono mai state tra di noi, quindi lui non sa nulla. Però a mia madre gliel'ho detto senza esitazione una mattina, e nonostante le 5 ore scolastiche sono stato a pensare: "Che cazzo ho fatto? So' un coglione! È un disagio totale, potrebbe anche non credermi!" Poi le cose sono andate solo che meglio. Gli amici sono un bel bonus. Io non ho amici intimi (ne vorrei davvero, piuttosto anche di avere un ragazzo), ma se ne hai ti potrebbero fare comodo. Non ricordo se hai detto la tua età, ma se sei abbastanza grande puoi sempre lasciare i tuoi da soli a riflettere uscendo un po' quando ti pare e magari farti "consolare" da questi amici, darsi mano a vicenda è la cosa più bella.

Non posso dire di avere amici intimi a tal punto. Forse perché ho sempre preferito una sola persona accanto piuttosto che avere amici.

Ho solo conoscenti.

 

Ho 21 anni e, calcolando, che vedo i miei a stento una volta a settimana, non è facile trovare 'l'occasione giusta', anche se avrebbero tempo per riflettere da soli.

Non è facile nemmeno rapportarsi con loro, forse solo mia madre lo accetterebbe.

So che, in ogni caso, arriverebbe dopo poco ad ignorare la cosa come se non fosse mai esistita.

Comunque, mi fa piacere le cose siano migliorate per te, dopo averlo detto a lei. È importante.

 

 

Non posso dire di avere amici intimi a tal punto. Forse perché ho sempre preferito una sola persona accanto piuttosto che avere amici.

Ho solo conoscenti.

Beh, forse c'è la possibilità che confidandoti a questi conoscenti qualcuno possa diventare un amico sincero... Tanto hai 21 anni: la gente a quell'età è abbastanza matura, e comunque non dovresti avere niente da perdere! In ogni caso secondo me un amico intimo sarebbe la cosa che risolverebbe meglio tutto!

Buona serata,

Voglio intanto rigraziare @Sampei per il meraviglioso video che ha postato e per il fatto che prima che lo dicesse, non sapevo nemmeno esistesse un coming-out day.

Io mi ritrovo in una specie di "fase di transizione". In poche parole, l'ho detto ormai a diversi miei amici, sia mia sorella maggiore che mia madre lo sanno, ed entrambe mi hanno letteralmente alleggerito l'animo. Con entrambe ho avuto una folle paura, che mi frenava stritolandomi il cuore. Ma è da questo che ho capito che è la paura il peggiore tra i sentimenti e l'unico modo per abbatterla è superarla. Andare avanti, ignorare ogni messaggio di allarme che invia il cervello, buttarsi in quel precipizio che sembra così oscuro. Ma, dopo la caduta, ci si sente così sollevati...

Non sono forse il più indicato a dirti tutto ciò, perché l'ostacolo più grosso, cioè mio padre, lo devo ancora superare... Ma dopo quel video, potrebbe anche darsi che lui abbia già considerato l'idea. Al che, non potrei metterci più di tanto a dirlo anche a lui.

Ma siamo di due contesti diversi: io ho solo 16 anni, vivo completamente sotto l'ala dei miei e pertanto sento una maggior necessità di vivere nella sincerità. Quindi dovrai essere tu a calibrare le tue scelte con il tuo stile di vita. Volevo però aggiungere solo una cosa... Non dire che tua madre, una volta saputo, continuerà ignorando l'accaduto. È molto più probabile che il suo affetto e il suo fare protettivo crescano con l'accaduto, e ogni tanto un po' di calore materno non fa male. ;)

Devi fare il tuo percorso ma il tuo ragazzo non ti deve pressare su questo punto soprattutto se non incide praticamente nella vostra relazione. Se vi vedete fate la vostra vita di coppia tranquillamente non ha il diritto di pretendere questa cosa.

Deve essere una tua scelta e un tuo percorso quando sarai pronto verrà da solo

 

Inviato dal mio SM-G903F utilizzando Tapatalk

Buona serata,

Voglio intanto rigraziare @Sampei per il meraviglioso video che ha postato e per il fatto che prima che lo dicesse, non sapevo nemmeno esistesse un coming-out day.

Io mi ritrovo in una specie di "fase di transizione". In poche parole, l'ho detto ormai a diversi miei amici, sia mia sorella maggiore che mia madre lo sanno, ed entrambe mi hanno letteralmente alleggerito l'animo. Con entrambe ho avuto una folle paura, che mi frenava stritolandomi il cuore. Ma è da questo che ho capito che è la paura il peggiore tra i sentimenti e l'unico modo per abbatterla è superarla. Andare avanti, ignorare ogni messaggio di allarme che invia il cervello, buttarsi in quel precipizio che sembra così oscuro. Ma, dopo la caduta, ci si sente così sollevati...

Non sono forse il più indicato a dirti tutto ciò, perché l'ostacolo più grosso, cioè mio padre, lo devo ancora superare... Ma dopo quel video, potrebbe anche darsi che lui abbia già considerato l'idea. Al che, non potrei metterci più di tanto a dirlo anche a lui.

Ma siamo di due contesti diversi: io ho solo 16 anni, vivo completamente sotto l'ala dei miei e pertanto sento una maggior necessità di vivere nella sincerità. Quindi dovrai essere tu a calibrare le tue scelte con il tuo stile di vita. Volevo però aggiungere solo una cosa... Non dire che tua madre, una volta saputo, continuerà ignorando l'accaduto. È molto più probabile che il suo affetto e il suo fare protettivo crescano con l'accaduto, e ogni tanto un po' di calore materno non fa male. ;)

Hai ragione, sicuramente ci si sente alleggeriti dopo.

Ci provo, anche se più penso a come fare/cosa dire, più ho paura.

Beh sai, dico ciò sua mia madre perché anche lei come tutti, ha dei limiti. E la conosco.

Tuttavia, spero capirà la situazione, un giorno. Un pò di calore materno non guasta, no. ☺

Mio padre, nemmeno a pensarci.

È vero che non vivendo con loro, posso anche non parlarne, ma è importante per me.

Devi fare il tuo percorso ma il tuo ragazzo non ti deve pressare su questo punto soprattutto se non incide praticamente nella vostra relazione. Se vi vedete fate la vostra vita di coppia tranquillamente non ha il diritto di pretendere questa cosa.

Deve essere una tua scelta e un tuo percorso quando sarai pronto verrà da solo

Inviato dal mio SM-G903F utilizzando Tapatalk

Non è propriamente pressare, nel senso negativo del termine.

Lui comprende, ma vorrebbe anche che io mi sentissi libero da questo peso: tutto qui.

Non è  pressione per come la vedo io, nonostante la si percepisca a volte con rabbia e tristezza. O discussioni che spesso non inziano per questo, ma per altri motivi.

La nostra vita la facciamo più o meno tranquillamente in ogni caso, ecco, dico solo che non pretende io parli, non forzatamente.

È solo il desiderio di vivere 'normalmente' una relazione.

Queste reazioni esistono quando si tiene ad una persona, secondo me.

 

Anche se ci sono sempre dei limiti e superati quelli diventa davvero pressare una persona.

 

Ad ogni modo, arriverà il momento. Anche se non so quando, né cosa dirò, né come.

  • 1 month later...

Riscrivo qui, senza aprire una nuova discussione, per aggiornare.

 

Alla fine, a distanza di quasi due mesi ce l'ho fatta. Non è stato piacevole. Non è stato come liberarsi di un peso, non con loro almeno.

Credo sia stata una delle poche volte in cui ho pianto di più, nella mia vita. E chiaramente non ha migliorato la situazione, questo.

Con il mio ragazzo le cose stanno andando molto molto meglio, rispetto a prima ed è un grosso passo avanti, secondo me.

I miei lo conoscevano già, solo non credevano ci fosse effettivamente qualcosa. Credo questo sia stato pesanti, come un motivo in più per essere sconvolti.

 

Tuttavia, continuo a sentirmi giudicato. In famiglia, non l'hanno presa benissimo. Come previsto, mia madre finge non sia mai successo mentre mio padre a stento mi guarda in faccia. Appena passa un servizio in tv del genere, non risparmia battute pesanti.

I soliti discorsi, le solite espressioni, i soliti giudizi.

Vivendo fuori casa loro, diventa ancora più difficile.

Continuo ad avere quel senso di oppressione, soprattutto quando incontro chi non lo sa, come parenti più lontani.

 

Sento come se avessi sbagliato a dirlo ai miei, visto che i rapporti non erano ottimi nemmeno prima.

Forse mi sento così perchè per un buon 70% l'ho fatto per il mio ragazzo, perchè è bello vivere le cose alla luce e perchè ci tengo molto, perchè sapevo avrebbe migliorato tutto. Io avrei aspettato, forse. Se fossi stato solo.

Non è questione di dirlo perche ci si sente obbligati, però mi fa davvero strano tutto questo. Non so se i miei cambieranno opinione, adesso.

 

Come vi siete sentite immediatamente dopo il c.o.?

@eunectes: innanzitutto i faccio i miei complimenti per essere riuscito a farcela con i tuoi: spero che col tempo capiscano che sei sempre tu e che vuoi loro ancora bene. ^_^

 

[..]
Ho una relazione da un anno ed è motivo di 'discussione', in momenti stressanti, (fortunatamente non spesso) questo argomento.
Vorrei vivere questa storia alla luce, come quando siamo soli a casa o quando non sento commenti fuori;
[...]
Sento solo un blocco, un giudizio.
[...]

 

Sono uscito abbastanza di recente da una relazione di tre anni, in cui ho avuto modo di provare sensazioni simili alle tue.

La differenza era che, oltre al sottoscritto non dichiarato in famiglia e gli amici stretti, lui lamentava una mia reticenza a sentirmi a mio agio in pubblico: cose come tenersi la mano mentre si cammina fianco a fianco o anche coccolarsi in un parco per me erano quasi fuori discussione, mi procuravano imbarazzo e giustamente ciò non gli andava giù.

 

Il passo che finora mi ha aiutato maggiormente è stato fare CO con mio fratello, più grande di me: gli stavo mentendo spudoratamente da anni e non lo sentivo affatto giusto, così una sera (dopo circa un anno di relazione tra me ed il mio ex) glielo confidai, non senza l'aiuto di un paio di birre. ^_^

Mi ritengo molto fortunato perché, nonostante lui sul momento sia rimasto sconvolto - pensa di conoscermi bene ma è un po' naïf sotto questo aspetto - mi ha accettato e sostenuto da subito. 

E tuttavia ancora il resto della mia famiglia non lo sa, ma per questo coming out a metà c'è un motivo ben preciso e per ora ho deciso di lasciare le cose così, concentrandomi su altro nella vita.

Inoltre l'avere anche una piccola cerchia di amici/conoscenti che sanno di me mi aiuta a viverla in modo non traumatico!

  • 2 weeks later...

Ciao. Anche io sono nuovo e ne approfitto per salutare tutti. Racconto la mia esperienza anche se ho visto che ce l'hai fatta. Io ho fatto il mio CO con tre amici e mia sorella. Il primo è stato uno di cui mi fidavo moltissimo, ma non so perché dopo che gli ho parlato si è allontanato (non credo dipenda da questo, in tutta sincerità, ma se penso che sia uno un po' represso il dubbio mi viene). Con gli altri due mi sono trovato benissimo. Loro scherzano con me sul mio orientamento ed è un loro modo per superare l'imbarazzo di parlarmi e non lasciarmi solo. Non è sempre un sollievo quindi, hai ragione, ma vale la pena parlarne con qualcuno. Poi ho fatto CO con mia sorella! Lì mi aspettavo una mezza fine del mondo e invece tutto bene! In cinque minuti abbiamo esaurito il discorso. Io in lacrime e lei che mi rassicurava dicendo "ora basta piangere, con me puoi stare tranquillo!". Però la fine del mondo arriverà forse con i miei :gamer:

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