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Poliamore: la monogamia ha fallito?


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Beh certo le fobie potrebbero essere la pietra tombale

della community italiana del poliamore XD

 

Io intendevo solo dire che può capitare nella vita di partecipare

a serate assolutamente inutili nel senso utilitaristico del termineLol

 

Comunque questo imprinting lesbico-femminile, tale per cui il

poliamore dovrebbe concretizzarsi  in due relazioni di coppia

parallele perchè altrimenti il sesso fuori dalla coppia sarebbe

un mero "sfogo" sessuale, faccio fatica a seguirlo

 

Culturalmente mi pare si replichi un giudizio morale sul sesso

ed una dequotazione del sesso

 

Sarà che io appartengo ad una generazione di gay in cui essere

puttane e troie era considerato un valore aggiunto, la strada per

poter realizzare la felicità gaya

 

Quindi o si è puttane ( coppia aperta ) o si è troie ( la passione

non finisce mai, perchè si porta nella coppa la perversione ) o si

è entrambe le cose, sia puttane che troie

 

Per cui il mio approccio al sesso è abbastanza diverso da questa

idea "mite" della condivisione, delle due routine etc

il poliamore dovrebbe concretizzarsi in due relazioni di coppia parallele

 

Se posso aggiungere la mia impressione, potrebbe anche darsi che si tratti di un tentativo istituzionalizzato di sfuggire dal senso di colpa del non essere più innamorati di qualcuno e del volerlo tenere comunque legato a sé in qualche modo. In pratica, un "restiamo solo amici con benefici + facciamo la spesa insieme all'ikea".

 

Corrisponde comunque ad una logica utilitaristica della coppia: "ho investito tempo ed energie nello stare con te, ti riciclo così il mio investimento non è a fondo perduto ma intanto faccio altro".

 

Però è solo una mia impressione dettata dall'ignoranza, aspetto volentieri delucidazioni che mi smentiscano.

Edited by Sampei

@Sampei, a me non è sembrato questo.

I poliamorosi che partono come coppia di solito cercano un terzo

(con poco successo, se cercano un'altra donna);

non sono coppie già strutturate che vogliono altre relazioni per non lasciarsi.

 

Il più delle volte mi sembrano donne single che non vogliono smettere di flirtare,

di uscire e di fare sesso con terze e quarte persone:

quindi si tratta di relazioni con una progettualità piuttosto bassa.

Nei casi più fortunati questa situazione evolve in una struttura matriarcale

con una donna e due maschi etero che convivono e si danno i turni per il suo letto.

La situazione con due maschi bisex è -stranamente - meno stabile.

 

Oppure maschi che hanno un'amante e ne vorrebbero un'altra

che non li obbligasse a lasciare quella precedente

(anche perché quella precedente non intende lasciare il marito).

Sembrano un po' i discorsi della ragazza cliché tradita:"i maschi sono tutti stronzi e i tradiscono".

 

La monogamia avrà fallito per te, il mondo è pieno di vecchietti che si danno la mano.

Edited by Ilromantico

Non sono d'accordo con te.
Per me se ami veramente l'idea di andare con un'altro non ti passa nemmeno per l'anticamera del cervello, se invece vuoi andare con altri allora evidentemente tanto innamorato non sei. Che senso avrebbe portare avanti una relazione pur sapendo che il tuo lui va a letto con altri, che condivide momenti di passione con altri, che bacia altri, che poi magari a questi altri dice "Ti amo" e cose così? Per me non avrebbe alcun senso,se la passione sessuale è finita e proprio non ce la si fa a vivere senza sesso ci si lascia, semplice, almeno secondo il mio punto di vista. Se insieme stavamo bene magari potremmo diventare semplici amici, tanto se non c'è il sesso, se non ci sono i baci, se non ci sono i momenti di passione... beh, si è semplici amici.
Ammetto però che preferirei uno che dice apertamente "Mi sono stufato e voglio aprire la coppia, te sei d'accordo?" (proposta che ,personalmente, rifiuterei) piuttosto che uno che tradisce, quest'ultima cosa la trovo molto squallida.

 

Preciso che quando ho detto "ci si lascia" mi riferivo a me e ad un ipotetico fidanzato.

  • 4 weeks later...

Per me il poliamore è semplicemente natura.

Chi vive un rapporto monogamo (senza corna) rientra in una delle due casistiche

- non incontra mai persone che gli facciano venir voglia di aver altre relazioni (e quindi non mette mai alla prova il concetto di monogamia)

- avrebbe voglia di altre relazioni ma si castra nel nome di una morale dall'origine non meglio precisata

 

Personalmente, mi definisco poliamoroso pur avendo, nella mia relazione attuale, trascorso una sola notte con un'altra persona su due anni e mezzo passati. Ma non perché mi castri in qualche modo... se mi capitasse domani di incontrare un'altra persona "giusta", gli/le salterei addosso senza remore.

davydenkovic90
mi definisco

perché quest'ansia di definirti? per facilitarne la comprensione, talvolta non vale la pena neanche definire gli oggetti matematici, figuriamoci le persone.

C'è anche una terza casistica oltre alle due che hai elencato: trovare una persona con cui sei soddisfatto in tutto, creare un equilibrio con quella persona e non aver bisogno di nient'altro, senza autocastrazioni o morali precostituite.

Poi, non ho capito l'ultima frase: tu stai con una persona da due anni e mezzo ma ti definisci poliamoroso perchè una notte l'hai tradito (o tradita, ancora non ho capito).

Mi sembra un po' strana come cosa. Intanto sei monogamo, non poliamoroso, né troia, né altro. Se stai con uno per due anni e mezzo di fila sei più monogamo di me.

Se ti capitasse una persona, poi, non ho capito cosa ci faresti.

Saltare addosso va bene, ma instaureresti un rapporto parallelo a quello che hai già? Oppure sceglieresti fra i due?

Quello che tu chiami "castrarsi" o "non guardarsi intorno" non è poi così sbagliato se pensi che l'alternativa è stare con qualcuno ma stare sempre con l'occhio puntato altrove per vedere se magari ne spunta uno migliore (cosa che fanno in tanti, e mi ci metto dentro anch'io) per poi passare anni e anni a collezionare terzi appuntamenti, preliminari, uscitine e non arrivare mai al punto di approfondire nulla perché appena saltano fuori i primi problemi o ci si scontra con la quotidianità e con le varie difficoltà che ci sono in un rapporto, invece che superarle è più semplice saltare addosso al prossimo malcapitato e chi s'è visto s'è visto.

La mia non è una critica a nessuno, sia chiaro. Ognuno fa ciò che vuole. Semplicemente non penso che sia corretto affermare che chi è monogamo lo fa perché si rinchiude in casa con il proprio partner e si autocastra. Uno è monogamo perché sta bene così.  Esattamente come chi è poliamoroso. Io sto bene col mio ragazzo e c'è chi sta bene con 4 o 5 ragazzi. 

Edited by davydenkovic90

 

 

- avrebbe voglia di altre relazioni ma si castra nel nome di una morale dall'origine non meglio precisata

 

Io la vedo in modo un po' diverso.

 

La maggior parte dei monogami trova più fastidiosa

l'idea che il suo partner faccia sesso con altri

di quanto non riterrebbe piacevole farlo a sua volta.

 

E' quindi davvero un "patto di reciproca fedeltà".

 

 

trovare una persona con cui sei soddisfatto in tutto, creare un equilibrio con quella persona e non aver bisogno di nient'altro, senza autocastrazioni o morali precostituite.

 

Io sgombrerei subito il campo da una simile pretesa.

Se aspetti il ragazzo con il quale smetterete di masturbarvi sui porno,

la tua vita rischierà di essere una lunga catena di delusioni amorose.

 

La monogamia (come il poliamore) si fonda sul rispetto reciproco

e non su un mistico vincolo di co-dipendenza sessuale.

 

Non è che le persone monogame non si scoperebbero i ragazzi carini che vedono,

semplicemente non lo fanno perché sanno che il loro partner ne soffrirebbe

e percHé sanno che loro soffrirebbero se il loro partner facesse altrettanto.

davydenkovic90
La maggior parte dei monogami trova più fastidiosa l'idea che il suo partner faccia sesso con altri di quanto non riterrebbe piacevole farlo a sua volta.   E' quindi davvero un "patto di reciproca fedeltà".

Nel mio caso non è così. Cioè, essere tradito non mi farebbe piacere ma non è la cosa principale questa. E poi se fosse una volta e fosse un tradimento giustificato, cioè tipo "è capitato, una botta e via, e arrivederci" lo accetterei senza tanti problemi e non me ne importerebbe molto. 

Non c'è nessun patto, semplicemente non ho bisogno di altro.

So che per te Almi sono una specie di sfigata maria goretti. Ho avuto anche io i miei periodi d'oro ma sono arrivato a questo punto e sto bene così.

E sono consapevole che è un equilibrio che si è creato e che potrebbe anche finire, presto o tardi. Non posso sapere come si evolverà la cosa. A volte me lo chiedo, ma è stupido. Tanto vale viversi il presente senza farsi tante pippe mentali e ciao

Edited by davydenkovic90

 

 

Non c'è nessun patto, semplicemente non ho bisogno di altro.

 

Questo atteggiamento va bene per i primi sei mesi

e al massimo riesci a farlo durare un anno e mezzo:

perché coincide con l'innamoramento.

E se in questo momento sei in questa fase

è anche inutile discuterne. :)

 

(In ogni caso io non do nessun giudizio sulla condotta sessuale degli altri

se la cosa è consensuale e non crea dei problemi all'interessato;

ma anche in questo secondo caso non do comunque giudizi non richiesti)

perché quest'ansia di definirti? per facilitarne la comprensione, talvolta non vale la pena neanche definire gli oggetti matematici, figuriamoci le persone.

C'è anche una terza casistica oltre alle due che hai elencato: trovare una persona con cui sei soddisfatto in tutto, creare un equilibrio con quella persona e non aver bisogno di nient'altro, senza autocastrazioni o morali precostituite.

Poi, non ho capito l'ultima frase: tu stai con una persona da due anni e mezzo ma ti definisci poliamoroso perchè una notte l'hai tradito (o tradita, ancora non ho capito).

Mi sembra un po' strana come cosa. Intanto sei monogamo, non poliamoroso, né troia, né altro. Se stai con uno per due anni e mezzo di fila sei più monogamo di me.

Se ti capitasse una persona, poi, non ho capito cosa ci faresti.

Saltare addosso va bene, ma instaureresti un rapporto parallelo a quello che hai già? Oppure sceglieresti fra i due?

Quello che tu chiami "castrarsi" o "non guardarsi intorno" non è poi così sbagliato se pensi che l'alternativa è stare con qualcuno ma stare sempre con l'occhio puntato altrove per vedere se magari ne spunta uno migliore (cosa che fanno in tanti, e mi ci metto dentro anch'io) per poi passare anni e anni a collezionare terzi appuntamenti, preliminari, uscitine e non arrivare mai al punto di approfondire nulla perché appena saltano fuori i primi problemi o ci si scontra con la quotidianità e con le varie difficoltà che ci sono in un rapporto, invece che superarle è più semplice saltare addosso al prossimo malcapitato e chi s'è visto s'è visto.

La mia non è una critica a nessuno, sia chiaro. Ognuno fa ciò che vuole. Semplicemente non penso che sia corretto affermare che chi è monogamo lo fa perché si rinchiude in casa con il proprio partner e si autocastra. Uno è monogamo perché sta bene così.  Esattamente come chi è poliamoroso. Io sto bene col mio ragazzo e c'è chi sta bene con 4 o 5 ragazzi. 

 

Più che ansia di definirmi, è l'unica definizione che c'entra con quel che sento di essere al momento. E, sia chiaro, vivo da poliamoroso da prima di conoscere il termine :)

 

Sul resto, hai interpretato male quel che ho detto. Non ho nulla contro la monogamia. La terza casistica che citi è parte della prima delle due che ho elencato, e... beh, il mio credo è che ognuno debba essere onesto con sé stesso e con il prossimo. Se senti di voler essere monogamo, sii monogamo. Se senti di esser poliamoroso, sii poliamoroso (e dillo al tuo partner PRIMA di metterlo in pratica, ovviamente)

 

E... come spesso accade, dai per scontata una cosa sbagliata. Che se hai più rapporti, tu debba necessariamente fare una classifica fra le persone che frequenti. No, non è così. Non esiste una metrica per decidere che con la persona A stai meglio che con la persona B. Anzi, succede magari che con A ti trovi meglio per aver figli ma che B sia il tuo compagno ideale di viaggio, e che sia più piacevole far gite in montagna con C.

Alcuni chiederebbero: ma hai bisogno di far sesso con tutte e tre? La risposta è che non c'è alcun bisogno, ma può esserci la voglia di farlo. E non ho ancora trovato un motivo valido per cui rinunciare a questa possibilità.

Altra assunzione errata: le persone che frequenti devono necessariamente appartenere a tre mondi separati e il tempo passato con una è tempo che non puoi passare con le altre. Se le relazioni sono mature e aperte a sufficienza, non c'è motivo per cui A non possa unirsi alla passeggiata che fai con C, o che B non possa venire a cena qualche sera. Una volta che ti liberi dal preconcetto che le relazioni son compartimenti stagni, una volta che ti liberi dalla gelosia e dalla paura dell'abbandono, tutto è possibile.

 

Ah, non ho tradito nessuno. Mi consideravo poliamoroso da prima, e avevo messo ben chiara la faccenda poco dopo il primo bacio. Se non metti le cose ben chiare in anticipo, son corna non è poliamore.

davydenkovic90

Il problema Marvino è che uno non è poliamoroso, come non è gay, come non è etero, "a priori", cioè, in teoria. Uno lo è nella pratica.

Di te non ho capito molto, cioè, ti ho letto qua e là ma non ho capito.

Non mi interessa parlare del tuo caso specifico, ma trovo che in ogni caso per poter dare una descrizione sommaria della propria sessualità, si debba prima averla concretizzata e sperimentata bene sul campo, altrimenti è una definizione che non sta in piedi. Non si può teorizzare di essere qualcosa perché quel qualcosa ci sembra che ben si confaccia al nostro gusto filosofico e alla nostra personalità.

 

 

No, non è così. Non esiste una metrica per decidere che con la persona A stai meglio che con la persona B. Anzi, succede magari che con A ti trovi meglio per aver figli ma che B sia il tuo compagno ideale di viaggio, e che sia più piacevole far gite in montagna con C.

Questo può valere anche per rapporti di sola amicizia, a maggior ragione se non ci fai sesso, non li baci, non ci vivi insieme. C'è già un nome per questo tipo di rapporti e si chiama "avere un gruppo di amici", non "poliamore". Io ho diverse amiche che bacio anche in bocca, non è che sono poliamoroso o bisessuale. Sono semplicemente gesti d'affetto consensuali.

E "poliamore" non è neanche avere un partner e concedersi scappatelle con altri (fissi o meno) per puro piacere sessuale o per fare una gita in montagna. Non è una coppia aperta, ma è avere più partner in contemporanea e dare a ognuno lo stesso spazio senza sentirsi "legati" a nessuno di questi in modo privilegiato. Talvolta questi vari partner si conoscono tra di loro e hanno relazioni anche tra loro, talvolta no, ma ovviamente sanno della presenza di altri. Tutto questo va visto nella pratica, non nella teoria.

 

 

Questo atteggiamento va bene per i primi sei mesi e al massimo riesci a farlo durare un anno e mezzo: perché coincide con l'innamoramento. E se in questo momento sei in questa fase è anche inutile discuterne. :)

Ok per ora sta durando da un bel po' (1 anno e 9 mesi, penso sia il record mondiale) Comunque te l'ho detto, mi vivo il presente e vedo come va, sarei stupido a stare lì a farmi pipponi e pensare che tanto finirà, che tutto finisce, che l'amore non esiste e cose del genere.

Non trovo neanche tanto auspicabile fare come tanti che appena arriva la prima difficoltà o il primo confronto con qualche problema concreto, fanno prima a chiudere tutto e passare velocemente al prossimo. Non si può avere la perfezione in un rapporto come in nessun'altra cosa: ci sono i momenti "no" e vanno accettati e superati, e bisogna trovare sempre nuovo entusiasmo e ci vuole un certo impegno. Tutte cose non certo utopiche, se trovi qualcuno con cui stai bene. Poi quando questo entusiasmo finirà (tutto finisce, per carità) si vedrà come fare.

 

Comunque l'idea del "non possesso" della filosofia del poliamore mi piace molto. Io ho sempre pensato che l'essere umano non è una cosa e non ho mai sopportato né rapporti di dipendenza né i rapporti con dinamiche strane e contorte dove uno dei due comanda e l'altro esegue, o altre cose orribili che si vedono in giro (le mie amche etero coi propri fidanzati sono un bestiario niente male, talvolta raccapricciante). 

Edited by davydenkovic90
Non è una coppia aperta, ma è avere più partner in contemporanea e dare a ognuno lo stesso spazio senza sentirsi "legati" a nessuno di questi in modo privilegiato

 

A dire il vero non credo che questa tua interpretazione del poliamore, sia obbligata

cioè i poliamoristi non mi sembra che mettano dei paletti del genere

 

Forse - quel che si può dire - è che da gay, non abbiamo bisogno del poliamore per

contrattare un tipo di relazione che preveda che possa capitare 1 scappatella in 2 anni

e mezzo di relazione

 

Il margine di tolleranza della monogamia gay è da sempre più elastico di quello etero

perchè l'intesa e la complicità affettiva e sentimentale è un bene abbastanza raro da trovare

e realizzare, da farlo pregiudicare da una scappatella sessuale, che è invece alla portata

di tutti ( o quasi ) e a cui da sempre si dà meno importanza degli etero

 

Va detto però che il poliamore fornisce un quadro di riferimento non gay, ma valido per

tutti

Di solito nel poliamore etero c'è un "partner primario"

che è quello con il quale si convive e si hanno figli.

Non è una coppia aperta perché gli altri non sono partner solo sessuali.

 

Il poliamore non gerarchico si chiama "anarchia relazionale".

Il problema Marvino è che uno non è poliamoroso, come non è gay, come non è etero, "a priori", cioè, in teoria. Uno lo è nella pratica.

 

Il poliamore è una pratica relazionale, non un orientamento sessuale. E sì: si è gay ed etero a priori, prima della pratica, sai innatismo sessuale ;)

davydenkovic90
A dire il vero non credo che questa tua interpretazione del poliamore, sia obbligata cioè i poliamoristi non mi sembra che mettano dei paletti del genere  

I poliamoristi non metteranno paletti, ma a quel punto non si chiamerà poliamore, ma coppia aperta.

E' come il discorso "mi piacciono i maschi e ci farei sesso dalla mattina alla sera, però sono etero"

 

 

Il poliamore è una pratica relazionale, non un orientamento sessuale. E sì: si è gay ed etero a priori, prima della pratica, sai innatismo sessuale

Forse mi sono spiegato male quando ho detto "a priori", ma quello che intendevo dire è che non si può dire di essere qualcosa semplicemente perché "ti vedi bene" in quel modo.

Ci sono tanti gay, per esempio, che non capiscono di essere gay fino a una certa età e si immaginano etero, con moglie, famiglia, figli, perchè a livello ideologico e teorico sono stati abituati a vedersi così e sarebbero felici di un tale "destino". Salvo poi scontrarsi con la realtà e finire su gayromeo da 45enni bisex sposati max riservatezza.

Non si possono far passare un sogno, un'idea, una volontà, per delle realtà già concretizzatesi. Nella fattispecie quella di Marvin mi sembra una situazione davvero lontana dal poliamore e il suo dire "sono poliamoroso" corrisponde a un'idea che lui ha su come pensa di poter vivere bene le sue relazioni. Idea che potrebbe crollare, una volta concretizzatasi, a causa di imprevisti o situazioni inattese

La differenza fra il suo definirsi poliamoroso e l'essere poliamoroso è la stessa differenza che c'è tra il voler fare il domatore di leoni e l'essere un domatore di leoni... prima bisogna entrare nel circo, fare qualche prova, prendersi qualche morso, e così via... e poi uno può dire "ok, sono un domatore di leoni". Marvin non ha mai visto un leone in vita sua, o quasi. 

Tra l'altro penso che il poliamore sia una cosa tanto semplice da capire in teoria e tanto giusta su molti fronti, quanto complicata da realizzare nella pratica. Chi avrebbe il tempo materiale per gestire anche solo 3 o 4 rapporti intimi contemporaneamente? Se ti capita di innamorarti o di provare attrazione per una singola persona, sarebbe semplice "buttar giù" la gelosia e continuare con nonchalance ad avere rapporti con più persone? Non so, mi sembrano tutte situazioni che nella teoria possono sembrare anche facili e poco impegnativi, ma che nella pratica sono situazioni per le quali veramente in pochi sono tagliati. Almeno, credo.

Edited by davydenkovic90
Saramandasama

Si tratta solo di costrutti sociali a cui non si è abituati. Un un musulmano che ha sposato la prima moglie, non avrà problemi a entrare nell' ordine di idee di potersi innamorare delle sue altre future 5 mogli. Chi siamo noi per dire che non ne sarà innamorato veramente. Ché solo il nostro amore monogamico è lecito, normale e auspicabile? Per lui sarà normale innamorarsi di 5 donne, anche se al momento ne ha sposato solo una. Uno che sente di essere poliamorista, perché non dovrebbe esserlo. Perché i mezzi culturali di una mentalità monogamica non arrivano a comprendere questa modalità relazionale? Non si tratta di esserci tagliati, non è uno sport. Si tratta di modelli culturali a cui ci si ispira. Per il monoamorista la concezione culturale che c' è dietro al poliamore sarà sempre qualcosa di oscuro. Ed è semplice, non potrebbe essere altrimenti. In particolar modo per una società provinciale come quella italiana, dove il più erudito è infarcito di una morale sessuofoba evidente, anche laddove vorrebbe farsi passare per emancipato. Usare il metro dell' italiano medio per parlare di poliamore, sarebbe come per Rocco Siffredi capire le problematiche di un minidotato.

Forse mi sono spiegato male quando ho detto "a priori", ma quello che intendevo dire è che non si può dire di essere qualcosa semplicemente perché "ti vedi bene" in quel modo.

Ci sono tanti gay, per esempio, che non capiscono di essere gay fino a una certa età e si immaginano etero, con moglie, famiglia, figli, perchè a livello ideologico e teorico sono stati abituati a vedersi così e sarebbero felici di un tale "destino". Salvo poi scontrarsi con la realtà e finire su gayromeo da 45enni bisex sposati max riservatezza.

 

Io sono gay solo quando faccio sesso con gli uomini ma perché lo sono da quando ho coscienza di esistere, sono nato così. Ma va beh, tu stai confondendo una pratica relazionale come il poliamore con la sessualità umana. Non ci sono persone che "non sanno" di essere gay, lo sanno in cuor loro ma lo negano a loro stessi, se si fanno una famiglia allora sono bisessuali, è molto semplice.

davydenkovic90

 

 

Ma va beh, tu stai confondendo una pratica relazionale come il poliamore con la sessualità umana. Non ci sono persone che "non sanno" di essere gay, lo sanno in cuor loro ma lo negano a loro stessi, se si fanno una famiglia allora sono bisessuali, è molto semplice.

No, non hai capito, non sto confondendo le due cose. Facevo un esempio per spiegare che molte volte ci si crede qualcosa (per convinzioni interne o esterne) e invece, all'atto pratico, ci rendiamo conto di non essere quella data cosa. Può succedere con l'orientamento sessuale o con pratiche relazionali o ruoli sessuali come per altre cose.

Finché un certo "stile di vita" o "modo di condurre la propria vita (sessuale affettiva lavorativa ecc.)" non viene realizzato, non si può dire fino in fondo che è quella la nostra situazione ideale. A maggior ragione nel caso di una cosa particolare come il poliamore.

Il discorso dell'orientamento sessuale l'ho fatto per estremizzare il concetto: ci sono tante persone che si definiscono etero non perché non sanno di essere gay (in cuor loro lo sapranno senz'altro) ma perché, a livello ideologico, si sentono più affini all'eterosessualità e a tutto ciò che comprende: moglie, figli, famiglia e quant'altro.. E poi, sul piano concreto, sui 40-45 sono in pianta stabile su gayromeo.

A dire il vero non credo che questa tua interpretazione del poliamore, sia obbligata

cioè i poliamoristi non mi sembra che mettano dei paletti del genere

 

Forse - quel che si può dire - è che da gay, non abbiamo bisogno del poliamore per

contrattare un tipo di relazione che preveda che possa capitare 1 scappatella in 2 anni

e mezzo di relazione

 

Il margine di tolleranza della monogamia gay è da sempre più elastico di quello etero

perchè l'intesa e la complicità affettiva e sentimentale è un bene abbastanza raro da trovare

e realizzare, da farlo pregiudicare da una scappatella sessuale, che è invece alla portata

di tutti ( o quasi ) e a cui da sempre si dà meno importanza degli etero

 

Va detto però che il poliamore fornisce un quadro di riferimento non gay, ma valido per

tutti

Oddio, non generalizzare però. Non siamo tutti uguali, c'è anche chi non perdonerebbe nemmeno una scappatela e sinceramente io sono uno di questi.

 

 

Questo può valere anche per rapporti di sola amicizia, a maggior ragione se non ci fai sesso, non li baci, non ci vivi insieme. C'è già un nome per questo tipo di rapporti e si chiama "avere un gruppo di amici", non "poliamore". Io ho diverse amiche che bacio anche in bocca, non è che sono poliamoroso o bisessuale. Sono semplicemente gesti d'affetto consensuali. E "poliamore" non è neanche avere un partner e concedersi scappatelle con altri (fissi o meno) per puro piacere sessuale o per fare una gita in montagna. Non è una coppia aperta, ma è avere più partner in contemporanea e dare a ognuno lo stesso spazio senza sentirsi "legati" a nessuno di questi in modo privilegiato. Talvolta questi vari partner si conoscono tra di loro e hanno relazioni anche tra loro, talvolta no, ma ovviamente sanno della presenza di altri. Tutto questo va visto nella pratica, non nella teoria.

Non proprio.

Poliamore è un termine ombrello che raggruppa tutta una serie di non-monogamie. E in generale si definisce poliamoroso chi rifiuta o comunque non reputa necessaria la monogamia.

 

E non sono d'accordo che vada vista in pratica. Non è che se brami piselli ma ti trovi la ragazza per far contenta la mamma diventi magicamente etero: sei ciò che vuoi, non ciò che ti forzi a fare. Io bramo piselli e patate (o, più precisamente, bramo cervelli) e quindi mi definisco pansessuale, mi è capitato di innamorarmi di altre persone con le quali purtroppo non ci son stati sviluppi, mi è capitato di passare una notte con una terza persona, e allo stesso modo trovo normale che la mia partner abbia altre storie - perché sì, ne ha avute e non son durate una notte.

Personalmente il fatto di richiedere l'esclusività mi sembra una forzatura. Che poi questa esclusività ci sia nei fatti è un'altra storia, ma se c'è è perché le due parti la vogliono e non la richiedono a priori (come nel tuo caso) :)

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