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La storia del participio passato


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DoctorNievski

Potrebbe essere un medico specializzando al san raffaele: ti assicuro che lo sono praticamente tutti, senza essere nelle gerarchie ecclesiastiche. XD

E potrebbe non volerlo dire per mantenere un minimo di riserbo. Io i primi tempi in questo forum non volevo dire nemmeno in cosa mi volevo specializzare, per timore che qualche mio collega o concittadino, finisse qui per leggere e mi sgamasse, per farti capire.. XD

davydenkovic90

 

 

E potrebbe non volerlo dire per mantenere un minimo di riserbo. Io i primi tempi in questo forum non volevo dire nemmeno in cosa mi volevo specializzare, per timore che qualche mio collega o concittadino, finisse qui per leggere e mi sgamasse, per farti capire.. XD

Avrai fatto qualche passettino avanti, mi auguro.  E forse dovrebbe farlo anche lui. Era semplicemente questo che cercavo di dire negli altri messaggi.

 

Comunque se anche fosse uno specializzando del san raffaele o un professore della cattolica o che ne so io, cambierebbe poco. Far parte di un ambiente omofobo e assoggettarsi a quelle idee per motivi di convenienza non è comunque bello e io non vorrei avere a che fare con una persona che lo fa.

Quindi posso capire perché molti ragazzi lo hanno rifiutato e perché ha ricevuto risposte a tono da parte di un'associazione gay.

DoctorNievski

Capiamoci, io concordo con te. Ma povero, sembrava che più che volerlo fare ragionare lo volevate mettere alla gogna per scelte che, in fin dei conti, sono del tutto personali (condivisibili o meno).

E nelle cose, dice sempre quella saggia vecchiaccia di mia nonna, bisogna passarci per capirle.. :D

AntropophagusJoe

Scusate, ma mi permetto di spezzare una lancia a favore di AntropophagusJoe.

 

Ha aperto un topic giusto per presentarsi, e povero gli avete fatto un bel frullato di coglioni. "^^

 

Non è dichiarato, non vuole definirsi gay (problemi suoi,no ?non mi pare abbia detto che definirsi secondo un etichetta sia il male, o che lo è essere dichiarati col mondo, o peggio che i sodomiti meritano la morte per questo..)..Non ha ancora fatto coming out in famiglia, perchè vuoi o non vuoi, è una cosa che può - soprattutto all'inizio - creare tensioni..e lui non se la sente visti i casini della sua famiglia (anche qui, saranno capperi suoi?)..

 

Poi possiamo sindacare sulla forma di quanto scritto, ma non vi sembra che vi sia sfuggita un po' la cosa di mano?Anche perchè, ad esempio, non ha mai detto di essere lui stesso di CL, ma avete portato avanti na polemica sul nulla decidendo che siccome lavora in un ambiente fascistello, lo è pure lui.

 

 

 

 

Just saying..

 

 

Ah, benvenuto. :D

 

Innanzitutto grazie DoctorNievski...per l'umiltà che hai avuto nell'approcciarti al mio sfogo. GRAZIE! Sinceramente mi sono sentito solo giudicato gratuitamente fino ad ora. Grazie per la comprensione. 

Avrai fatto qualche passettino avanti, mi auguro.  E forse dovrebbe farlo anche lui. Era semplicemente questo che cercavo di dire negli altri messaggi.

 

Comunque se anche fosse uno specializzando del san raffaele o un professore della cattolica o che ne so io, cambierebbe poco. Far parte di un ambiente omofobo e assoggettarsi a quelle idee per motivi di convenienza non è comunque bello e io non vorrei avere a che fare con una persona che lo fa.

Quindi posso capire perché molti ragazzi lo hanno rifiutato e perché ha ricevuto risposte a tono da parte di un'associazione gay.

Per quanto riguarda te....non so più cosa dire. Credo tu sia una persona limitata che non capisce, non che non vuole capire, ma che non capisce. Evidentemente non ci arrivi...e io di scontrarmi con la stupidità come Don Quiscotte con i mulini a vento, no grazie! Assoggettarsi significa che accetti le idee e le fai tue proprie. Nella fattispecie, diventare omofobi perché si sta in un ambiente di quella matrice. Io non sono omofobo. Quindi il concetto di assoggettarsi è proprio cretino. Secondo: io nella mia vita voglio fare un certo tipo di lavoro, perché mi piace e credo di poter contribuire a fare qualcosa di buono. Purtroppo, il mio percorso mi impone mio malgrado, di lavorare qui almeno per ora. Poi un domani chissà. Quando partecipi a un concorso pubblico non è che stai a guardare dove ti mandano...perciò, dire che ho scelto di lavorare qui per motivi di convenienza, facendomi passare per una persona sporca, altra cazzata. L'associazione gay mi ha rifiutato senza sapere cosa faccio nella vita e, ribadisco qualora non lo avessi letto, che mi hanno rifiutato alcuni dei sui membri al di fuori della sede associativa. I ragazzi mi rifiutano per superficialità, anche perché la prima cosa di cui parliamo non è dove lavoro o l'ambiente in cui lavoro. Ho l'impressione che parli solo per dare aria alla bocca, facendo osservazioni illogiche e senza criterio. Oserei dire a tratti stupide. Ripeto, io non ho offeso nessuno. Te hai continuato a farlo e, anche a rispondere ad altri utenti, non manchi di mortificare. Io oggetto della tua frustrazione non lo voglio essere. Mai mi sarei posto in maniera così apra e critica con qualcuno come hai fatto te. Chi ti credi di essere??? Mai vista tanta arroganza.

 

 

E potrebbe non volerlo dire per mantenere un minimo di riserbo

 

Beh agli altri si può anche scegliere di mentire o omettere di dire

ma a se stessi no, si ha il dovere di dire la verità

 

Ci vuole una certa forza e determinazione anche per poter vivere una

doppia vita...altrimenti ci si condanna ad una non-vita

davydenkovic90

 

 

dire che ho scelto di lavorare qui per motivi di convenienza, facendomi passare per una persona sporca, altra cazzata.

Non ho detto che sei una persona sporca, ho detto che sei una persona che ha fatto una scelta, e le scelte portano con sé delle conseguenze.

Se tu scegli di lavorare in un determinato ambiente dove sei costretto a rimanere nell'ombra, è naturale che tu non venga visto di buon occhio da un eventuale ragazzo o amici gay che potresti trovarti, perché questo potrebbe essere fonte di disagio per loro. Non c'è da stupirsi. Tu vuoi compassione ma anche gli altri hanno le proprie ragioni, non pensi?

Molti gay passano anni a nascondersi, anche senza tirare in ballo comunione e liberazione, magari per semplice insicurezza o per paura, o per altri mille motivi. 

Però pian piano si fanno delle esperienze, ci si apre un po' al mondo circostante, si comincia a capire che tutte queste paure sono infondate e ci si incammina verso una certa direzione che è quella di vivere la nostra sessualità e affettività in totale libertà. (che non vuol dire dichiararsi e appendere i manifesti, ma vuol dire non nascondersi più). Questo è quello a cui dovresti aspirare. Magari ti ci vorrà tempo per realizzarlo e dovrai prima cambiare ambiente per poterlo realizzare, però penso che l'obiettivo finale dovrebbe essere quello.

Non so che lavoro fai, ma penso che una persona mantenga un posto di lavoro e abbia possibilità di realizzarsi professionalmente se svolge bene il proprio lavoro, non se uno è etero, gay, bianco, nero, giallo o rosso. Quindi, a meno che non sia un lavoro proprio gomito a gomito con c&l e con la chiesa cattolica, dovresti rivalutare anche questa tua paura di essere scoperto e giudicato male in ambito lavorativo.

Scusa se ti sono sembrato offensivo, non volevo offendere o sfogarmi, semplicemente dare consigli e non limitarmi a compatirti e a dire "poverino, dai che tutto si aggiusta" come fanno i tuoi "amici". Sono molto diretto e onesto, è questo il mio modo di esprimermi.

Baci stellari.

Anche io spezzo una lancia in favore di AntropophageusJoe. Uno qui si presenta e dopo due ore di discussione viene già etichettato come represso: assurdo!!Tra l'altro lui è stato chiarissimo e molto educato nell'esprimere la propria opinione. E ti difendo io che proprio dalla scorsa estate mi posso considerare un dichiarato al 100%....

Il mio consiglio è di vivere serenamente, provando a conoscere ragazzi della tua zona; e tu sei fortunato, in Lombardia ci sono tanti ragazzi gay!!Cerca di essere selettivo sia nelle conoscenze che nelle amicizie, a maggior ragione dopo aver avuto a che fare con pseudo-amici che evidentemente non ti hanno mai capito. E cerca di passare dall'essere "rifiutato" al participio "liberato", libero di vivere la tua vita senza badare al pensiero degli altri. Ricordati che la vita è una...

Ps: se offri l'aperitivo, vengo pure io ahahaahah :D

Spiritosolitario

Sto leggendo ora il topic, non ho ancora finito, ma devo dire che siete dei veri maleducati a trattare così un povero ragazzo che non si sente compreso.

Io ti capisco e capisco i tuoi problemi, anche se magari non li condivido.

Comunque sentiti libero di parlare con noi, qui dentro ci sono molti punti di vista.

  • 2 weeks later...
AntropophagusJoe

Sto leggendo ora il topic, non ho ancora finito, ma devo dire che siete dei veri maleducati a trattare così un povero ragazzo che non si sente compreso.

Io ti capisco e capisco i tuoi problemi, anche se magari non li condivido.

Comunque sentiti libero di parlare con noi, qui dentro ci sono molti punti di vista.

Ti ringrazio del benvenuto. Mi lascia un po' di amarezza quanto hai scritto sopra: che pensi di non essere adatto alla vita in questo mondo. E' una frase molto forte...

  • 3 weeks later...
NorwegianWood

Ecco, evitiamo, per favore, i luoghi comuni sull'essere repressi, sul doversi dichiarare e via dicendo. Altrimenti diventiamo dei crociati, dimenticando che abbiamo a che fare con delle persone e che ogni persona, per arrivare a essere chi è ora, ha dovuto attraversare situazioni di cui non sappiamo nulla.

 

Per curiosità, AntropophausJoe, qual è la tua passione? Sempre se vuoi/puoi dircela. :)

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