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Secondo voi siamo pronti in Italia per le unioni civili?


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Ciao ragazzi

Ultimamente si sta discutendo animatamente di arrivare finalmente ad avere le unioni civili in Italia .

Tra chi si oppone e chi è favorevole ( diciamo favorevoli perché costretti dalla Unione Europea !!!) si sta discutendo in aula questo ddl.

 

Ma la domanda che vi pongo è questa.

 

Sentendo le persone intorno a voi ( amici- familiari - vicini e via dicendo)

Le persone che incontriamo tutti i giorni e che vediamo continuamente

Sono pronte ad accettare queste coppie di fatto?

 

fatemi sapere che ne pensate

 

Bacio bacio

davydenkovic90

Ma "pronte" per fare che cosa? Mica riguarda loro questo cambiamento.

Sono quelle false questioni che da anni portano avanti gli omofobi e cattolici.

Non c'è da essere pronti o non pronti, c'è una fetta di cittadini che chiede allo Stato uguali diritti. In un paese civile si fa subito una legge e fine della storia. Come è avvenuto già negli altri paesi. Non c'è nessuno che deve essere "pronto" o "non pronto". Non è che da quel giorno tutte le case verranno dipinte di rosa fragola e voleranno unicorni in cielo.

poi non ho mai capito perchè per decidere sul riconoscimento dei diritti che riguardano i gay sia così fondamentale l'opinione di chi gay non è, come se fosse una concessione...le tasse le paghiamo tutti

 

non avevo notato che fosse la sezione errata

 

@ davydenkovic90    

abbiamo un rapporto telepatico :grin:

Edited by prefy

Indipendentemente da ciò che pensa la gente le unioni civili devono essere legalizzate...probabilmente l'Italia (come tanti altri paesi) non sarà mai completamente pronta, ma almeno con il tempo le persone impareranno a capire ed accettare tutto questo

Edited by Matteo94

So che è una discussione che si parla da anni, ma solo adesso e alla ribalta perché la Unione Europea ha bacchettato l Italia sulle leggi.

Se non ci fosse stato nulla sicuramente non staremmo qui a parlarne.

 

Per specificare il " pronto" era mentalmente.

So che il giorno dopo l uscita di questa legge non si avranno case color fragola.

 

Ma la mia domanda ( forse non mi sono espresso bene ), e che secondo dove abitate nord sud centro

Il popolo italiano , basato principalmente su chiesa macchina nuova belle fighe e bigottismo è pronto finalmente ad entrare in Europa

davydenkovic90

Ti sei espresso benissimo e l'ho già detto prima: è un falso problema quello del pronto/non pronto

Pensi che mia nonna fosse pronta all'avvento dei social network? A malapena sa usare un cellulare. Però i social ci sono e la gente li usa, che a mia nonna piaccia o non piaccia cambia poco.

Se intendi dire che molta gente non è ancora "abituata" a vedere coppie gay e a trattarle esattamente come coppie etero, la risposta è no, non è abituata. Però questo non cambia in nessun modo il fatto che questa legge sia necessaria .

Edited by davydenkovic90

Dal momento che non c'è nessuna prova scientifica che l'orientamento sessuale sia innato, ma anzi, teorie e statistiche sempre più dimostrano che non lo è, bisogna opporsi a queste unioni civili e adozioni, aprirebbero una nuova porta, centinaia e centinaia di milioni di persone accetterebbero la propria parte omosessuale/bisessuale che fino a ieri hanno nascosto e tutto questo col tempo sarà tollerato, quindi la gente si sentirebbe più libera, due uomoni o due donne non possono procreare, e visto che omosessuali e bisessuali saranno cosi in tanti negli anni a venire, vorrà dire che sicuramente ci sarà un calo/interruzione della crescita della popolazione, come ci difenderemo quando gli alieni ci attaccheranno ?, dobbiamo essere pronti alla guerra, pronti a morire, non "pronti alla vita" come quel pessimo inno modificato dall'ebetino.

I repressi, fanno bene a opporsi a tutto questo.

Quelle persone che non sanno come rispondere e a motivare la loro contrarietà, fanno bene a usare i bambini come arma.

Questa cosa non va permessa.

Io non vedo l'ora che esca questa legge.

Non vedo l'ora di concretizzare quello che io e il mio compagno abbiamo fatto in America 4 anni fa

 

Ed essere per lo stato italiano una coppia con diritti e doveri.

 

E poter vedere il mio compagno sul letto di ospedale senza sentirmi dire che non posso stare con lui perché non sono un familiare

 

Non vedo l ora che tutto questo abbia inizio

la politica dà voce ai sentimenti che la gente si vergogna ad esprimere ad alta voce, uno di questi sentimenti è il fastidio di sentir parlare di froci come se ci dovessero qualcosa che non sia una vaga accettazione perbenista, da cui le unioni

 

certo che manco le ali di gabbiano più esili scusano un'uscita simile: 

 

 

 

 

poter vedere il mio compagno sul letto di ospedale   
Non vedo l ora che tutto questo abbia inizio 
Edited by Demò

Penso che la crisi italiana sia una crisi politica e di valori prima ancora che economica. In qualche modo l'Italia si è fermata venti anni fa. Penso che all'Italia servano scosse come una legge che riconosce le coppie gay. 

Sicuramente una fetta abbastanza grande di italiani non è pronta a vedere un matrimonio gay ma non possiamo allineare il paese alla parte più retrograda di esso.

Penso che una legge sulle unioni gay serva a sdoganare l'omosessualità in modo reale nella società italiana.

Non so se gli italiani siano pronti per una legge sulle unioni gay, ma sono certo che ne abbiano bisogno.

Sentendo le persone intorno a voi ( amici- familiari - vicini e via dicendo)

Le persone che incontriamo tutti i giorni e che vediamo continuamente

Sono pronte ad accettare queste coppie di fatto?

 

 

Secondo me non siamo meno pronti della Spagna quando, nel 2005, ha approvato il matrimonio omosessuale.

Le buone leggi si approvano a prescindere e una volta divenute realtà educano anche chi non era pronto ad accettarle.

Semmai siamo molto in ritardo. FORSE in futuro otterremo quel minimo di diritti che era già superato dieci anni fa in Spagna e in altri paesi.

  • 6 months later...

Vorrei raccontarvi la discussione che ho avuto ieri con un mio amico a proposito delle unioni civili, e mi sembra che questo sia il topic più adeguato. Se non lo fosse vi chiedo di spostarlo.

Questo mio amico è un vecchio compagno di classe che ho avuto modo di rivedere dopo qualche tempo, etero e cattolico praticante.

Da qualche mese vedevo i post che condivideva su Facebook: erano in genere scettici o contrari alla legge Cirinnà, e spesso erano espressi in maniera sciocca e molto banale (esempio: "Con tutti i problemi che ci sono in Italia cosa facciamo? Le unioni gay"). Devo ammettere che mi dispiaceva un po' che avendo lui almeno un amico gay si ponesse di fronte alla vicenda senza sensibilità o giudizio critico.

Dal momento che lui è una persona dotata di intelligenza sotto molti aspetti superiore alla media, ho voluto cogliere l'occasione per capire meglio quali fossero i ragionamenti che lo hanno portato ad essere avverso a questa legge. Per inciso, a mia domanda precisa ("avresti votato si o no?") ha risposto che avrebbe votato no.

Per prima cosa gli ho chiesto se in qualche modo c'entrasse il suo credo religioso. Mi ha risposto di no, e che il motivo è la sua visione del mondo.

Mi è venuto quindi spontaneo chiedergli cosa lui pensasse degli aspetti che la legge vuole correggere, primo tra tutti il problema dell'eredità (e dell'assistenza). Lui ha risposto dicendo che non ha letto la legge, e quindi non conosce queste "clausole" [cit.]. E comunque che ritiene che sia giusto che vengano poste queste tutele.

Gli ho fatto notare come questi non siano punti secondari della legge, ma che sono i suoi elementi portanti. Lui ha risposto dicendo che la sua paura è principalmente rivolta verso la possibilità della genitorialità, che lui non concepisce. Motivo: avere figli è qualcosa che la natura non consente alle coppie gay, e dunque si tratta di un bisogno morboso e che non bisogna assecondare. Con cortesia ho risposto dicendogli che secondo me ci sono tanti casi in cui i figli vengono fatti in maniera tradizionale da persone che non sono in grado di fare i genitori, e che quindi la morbosità non è caratteristica esclusiva dei gay.

Insomma, salto qualche passaggio e arrivo alla fine della conversazione, in cui lui, non so se per compiacermi o perché ne era convinto davvero, è arrivato a dire di essere a favore delle adozioni.

 

Vi ho riportato questa conversazione in quanto penso possa essere presa ad esempio di come il pensiero di chi non vive queste situazioni in prima persona possa essere molto distante da una visione chiara dalla realtà. E non è necessario che tutti siano per forza sensibili al tema e se ne preoccupino, ma nel momento in cui per ignoranza votano contro le leggi che regolano i nostri diritti io mi inquieto.

Edited by Smiler92
Capricorno57

 

 

non so se per compiacermi o perché ne era convinto davvero, è arrivato a dire di essere a favore delle adozioni

guarda, la stessa roba è capitata a me nei confronti dei "suoceri"..

La chiaccherata in tema durò una cena, al termine lei era convinta, lui forse sì.

Ciò non toglie che, nell'ipotesi del segreto dell'urna, entrambi esprimano le proprie posizioni iniziali, chi lo sa.

 

Personalmente ritengo che tutto 'sto tabù sui figli sia appena comico, solo fino a poche generazioni fa erano considerati "forza lavoro per l'agricoltura" , sfornati in numero superiore al dieci, e benedetti da dio e dagli uomini... 

Ilromantico

Diciamoci la verità, sono d'accordo con te @capricorno57 e credo che il "tabù" sia dato essenzialmente per darsi un aria di superiorità. Dubito davvero che a dare fastidio siano i 2 padri gay quanto che tra questi gay e la famigliola etero non ci sia più qualcosa in meno e questo da fastidio. Alla fine il "i gay non possono riprodursi" è l'arma finale utilizzata per tranquillizzare gli omofobi e ritenere inferiori i gay.

Credo poi possa esserci un fattore di frustazione inconsciente. Nel caso della famigliola etero con moglie frustrata/cameriera e marito milleurista i figli diventano l'unico orgoglio della propria vita e la consolazione di una vita noiosa e insipida. Una coppia gay in genere non ha ruoli, ha più possibilita economiche, piu cultura, più vita sociale...la ragione di vita non dipende dall'avere un figlio, ciò nonostante sarebbe la ciliegina sulla torta. Ecco perché alla "casalinga di voghera" darebbe fastidio, "non solo i gay si godono la vita, ma hanno pure i figli!"

 

Ps.Ovviamente ho fatto esempi generalizzati anche perché magai tra 30anni il gay medio diventerà noioso come l'etero medio...speriamo di no xD

Hinzelmann

Non è neanche da escludersi che vi sia una contrarietà generica

e di principio, e poi le persone sollecitate vadano alla ricerca di

ragioni più specifiche

 

D'altronde è così che funzionano i pregiudizi, attraverso delle

idee preconcette, non obiettive o fondate su una esatta conoscenza

del problema

 

Qualora ci troviamo di fronte ad atteggiamenti del genere in amici e

parenti preferiamo parlare di "ignoranza", piuttosto che di "pregiudizi"

perchè ci dispiace

Hai provato a chiedere al tuo amico cosa penserebbe se tu diventassi padre? Quella è la prova del nove. Tutte le persone che mi hanno fatto discorsi simili, posti davanti a questa domanda, mi hanno risposto che sanno che io e la mia ragazza saremmo brave madri, ma che noi siamo "un caso a parte". E' un problema di rappresentazione.

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