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Maternità surrogata e multe.


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http://www.repubblica.it/cronaca/2015/10/15/news/multa_da_un_milione_di_euro_per_aver_avuto_bimbo_con_utero_in_affitto-125117549/?ref=HREC1-16

Iniziamo già a vedere le conseguenze del clima di isteria collettiva che in Italia stiamo avendo sull'argomento grazie a Manif pour Tous, Adinolfi, etc. ?

 

L'odiosissima legge 40 a proposito della gestazione per altri prevede che:

"Chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro."
 

Come vedete però non dice nulla riguardo a chi fa ricorso alla GPA all'estero. Tant'è che proprio in occasione della legge sulle Unioni Civili, Eugenia Roccella e altri esponenti del NCD hanno proposto di far approvare una sanzione penale per le coppie che fanno ricorso alla pratica anche in quei paesi stranieri che la consentono.

Tuttavia, secondo l'avvocato della coppia, questa norma si applica sempre ai medici e mai ai genitori.

Ci sono stati, se non ricordo male, già dei casi in passato in cui c'era stato l'intervento dei tribunali, tipo quello della coppia di Colletorto che aveva fatto ricorso alla GPA ma senza che nessuno dei due genitori fornisse i gameti (e quindi il bambino non aveva alcun tipo di rapporto biologico con loro). In quel caso il bambino fu tolto ai genitori, ma poi ci fu l'intervento della Corte europea dei diritti fondamentali che condannò l'Italia al risarcimento dei due genitori per violazione del'Articolo 8 della CEDU (diritto al rispetto della vita privata e familiare), senza che però il bambino fosse restituito alla coppia.

Questo caso certamente rappresenta un fatto inedito visto e considerato che il bambino è almeno biologicamente figlio del padre.

Fino ad ora le autorità si erano limitate al massimo a non trascrivere nei registri di Stato l'atto di nascita del bambino nato all'estero con tale pratica, ora (anche in assenza di una legge che punisca penalmente i genitori che fanno ricorso alla GPA all'estero) è ipotizzabile un cambiamento della giurisprudenza in tal senso?


Infine, noto che leggendo i commenti alla notizia, nel 90 % le persone sono schierate con la coppia. Mi chiedo cosa sarebbe successo se la coppia in questione fosse stata omosessuale...

Edited by Orfeo87
Link to comment
https://www.gay-forum.it/topic/31519-maternit%C3%A0-surrogata-e-multe/
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qui viene fuori la mia infinita ignoranza: ma davvero è possibile punire una condotta prevista dalla legge italiana come reato, se è stata commessa in un paese che non la criminalizza?  So della doppia incriminazione richiesta per l'estradizione, però se una coppia ricorre alla maternità surrogata in Canada, conformemente alle leggi di quel paese, (non so quanto sia possibile ma vuole essere esempio), non è assurdo che la legge italiana pretenda di punirli o togliere loro il bambino?

Rana, acqua. 

 

Mi piace questo tuo nuovo modo di esprimerti: tu sfoghi la tua depressione da omosessuale infelice radicalmente privo di forza morale e carattere e noi non ci incazziamo.

 

Continua così.

Edited by Demò

Art.7 codice penale

 

È punito secondo la legge italiana il cittadino o lo straniero che commette in territorio estero  taluno dei seguenti reati:

1) delitti contro la personalità dello Stato italiano;
2) delitti di contraffazione del sigillo dello Stato e di uso di tale sigillo contraffatto [467];
3) delitti di falsità in monete aventi corso legale nel territorio dello Stato, o in valori di bollo o in carte di pubblico credito italiano [453-461464-466];
4) delitti commessi da pubblici ufficiali a servizio dello Stato, abusando dei poteri o violando i doveri inerenti alle loro funzioni [314 ss.];
5) ogni altro reato per il quale speciali disposizioni di legge convenzioni internazionali stabiliscono l'applicabilità della legge penale italiana.

Sul divieto di trascrizione dell'atto di nascita, oramai esiste una giurisprudenza

europea che stabilisce la preminenza dell'esigenza di non pregiudicare il diritto

del minore alla "vita familiare" su qualsivoglia logica punitiva dello stato membro

 

Ovviamente questo principio potrebbe essere aggirato sostenendo per l'appunto

che una coppia omosessuale non costituisce famiglia, costringendo quindi ad un

eventuale secondo round europeo, che precisi che invece è "famiglia" nonostante

sia definita ad esempio "formazione sociale specifica"

 

La via principale e diretta alla punizione del genitore, l'alterazione di stato è stata

dichiarata incostituzionale dalla nostra Consulta nel 2012, da qui l'esigenza di trovare

altri canali punitivi e tra questi la richiesta già dichiarata-depositata in Parlamento di

emendare la legge sulle unioni civili, configurando proprio un reato universalistico

relativo a chi decida di fruire del cd utero in affitto

La certezza del diritto non c'è

 

Un discorso è la filiazione ( giudice civile ) altro discorso è il reato ( giudice

penale ) altro ancora il destino del figlio ( giudice minorile ) sono tre come

minimo le giurisdizioni coinvolte - potenzialmente - da queste vicende e regolarmente

nessuna delle tre giurisdizioni omette mai di pronunciarsi, volendo sempre dire la sua Lol

 

Soprattutto i Tribunali dei Minori, che si ritengono istituzionalmente

vocati alla difesa dei diritti del minore ( nel caso di cui sopra fu ipotizzato

il reato di abbandono di minore per non veridicità dell'atto di nascita con

un certo volo pindarico...) e presidiati da magistrati donne e spesso cattoliche

 

Ad esempio se io vado in Ucraina mi avvalgo di tecniche ivi lecite e poi traggo

in inganno l'autorità consolare italiana cercando di farmi passare per genitore

naturale in modo da non incorrere in rogne...non si può dire - strictu sensu - che

io mi sia comportato in modo corretto dal punto di vista legale

 

Ma si può concludere che in ogni caso si tratti di reato minore improcedibile

perchè commesso all'estero ( false dichiarazioni a pubblico ufficiale ) e poichè

si applica le lex loci alla filiazione, l'atto di nascita dovrebbe essere trascrivibile

e quindi neanche potrebbe ipotizzarsi un abbandono di minore etc

 

Nel caso in cui il minore fu affidato ai servizi sociali era proprio falso l'atto di nascita,

perchè violava la stessa legge ucraina che non consente l'estraneità genetica di entrambi

i genitori

 

Certo la giurisprudenza può cambiare, non è fonte del diritto come nei paesi di common law

niente può escludere contrasti fra giudicati, ripensamenti, oscillazioni

 

Quindi potrebbe esserci un cambiamento di giurisprudenza ( anche se in contrasto

con lo spirito della CEDU e della giurisprudenza europea )

 

Oppure anche....si parlò pure del fatto che la legge contro l'omofobia avrebbe potuto

potenzialmente legittimare in parte il razzismo e l'antisemitismo

 

Quindi non si può neanche escludere un emendamento nella legge sulle unioni civili

che potrebbe anche legittimare un ripensamento giurisprudenziale complessivo

Non ho ben capito quale sarebbe il punto dell'articolo di Mancuso.

Se intende dire che la questione GPA dovrebbe essere tenuta il più possibile lontana dai dibattiti sulle unioni civili e la stepchild adoption, sono d'accordo.

Ieri a Matrix hanno praticamente dedicato la puntata alla GPA - quando invece si doveva parlare della legge sulle unioni civili in generale - con tanto di intervista alla direttrice di una clinica statunitense che se ne occupa, facendo sembrare:

A) Il ddl sulle unioni civili un ddl sulla GPA praticamente.

B ) Che tutti i gay ambiscano ad accedere a tale pratica.

Poi se si vuole parlare di GPA in TV lo si faccia pure, ci mancherebbe, ma possibilmente in una puntata dedicata a quello.

Quindi forse Mancuso voleva invitare le coppie che hanno avuto figli in questo modo ad evitare di esporsi troppo in TV, specialmente in questo periodo, per evitare di fare un miscuglio di troppe cose e far passare al pubblico l'idea che il ddl Cirinnà sia intimamente connesso con la GPA, che certo non trova il favore del popolo italiano, tanto più se usufruita da gay, dando così il fianco ai vari Salvini, Meloni, Adinolfi, etc...

E trovo che abbia anche ragione sul fatto che nel dibattito le lesbiche sono praticamente ignorate.

L'unica cosa che non capisco dell'articolo è il suo giudizio sulla GPA, che poteva benissimo essere escluso a questo punto, se ho ben inteso quale voleva essere il messaggio.

Edited by Uncanny

A proposito di Mancuso riporto l'intervento su Fb di Andrea Maccarone:

Credo che un dibattito pubblico possa essere limpido e chiaro solo quando gli interlocutori sono essi stessi limpidi e chiari.

E mi sembra giunto il momento di provare a sciogliere un dubbio che sinceramente mi attanaglia da un po'.
Oggi sul portalle gay.it Aurelio Mancuso entra di forza nel dibattito sull ddl‪#‎unionicivili‬, invitando le coppie di uomini con figli a fare "un passo indietro" perché il dibattito sulla GPA starebbe inquinando e rendendo difficoltoso il confronto sulla legge e, sembra di capire, lui stesso nutra dubbi su quella pratica. 
Posto che trovo questa uscita del tutto intempestiva e strumentale, non da ultimo perché, ancora una volta capovolge i criteri di responsabilità tra chi brandisce contro di noi la retorica del gender, della famiglia tradizionale e anche l'acceso alla gpa, e chi prova invece a trovare tutele per le proprie famiglie e i propri figli e a rendere riconosciuti e accolti percorsi e scelte genitoriali vissuti sulla propria pelle e non certo imposti a nessuno (tantomeno a chi come Aurelio non intende avere figli), e ammesso pure che ovviamente Aurelio è libero di dire ciò che vuole, trovo tuttavia che egli abbia il dovere politico ed etico di fare chiarezza sul suo ruolo.
Con tutta evidenza, infatti, le sue affermazioni assumono un peso assai diverso se espresse da un giornalista o un commentatore, da un attivista, o da un esponente politico, soprattutto del Partito di maggioranza che è promotore del ddl in discussione, fautore del compromesso attualmente trovato e dalle cui file cattoliche vengono anche gli attacchi alla step child adoption con argomenti assai simili a quelli proposti da Mancuso in questo pezzo.

Nell'incipit dell’articolo su gay.it Aurelio è definito "giornalista, blogger ed ex presidente di Arcigay Nazionale", lui spesso si firma come presidente di Equality Italia, associazione non lgbt ma che di diritti lgbt si occupa molto, spesso a fianco delle altre sigle del movimento. Ma, che io sappia (gradirei in caso essere smentito), è anche nel comitato nazionale di Garanzia del PD e responsabile diritti del PD Lazio.

Insomma qualcuno osa immaginarsi un segretario sindacale che è anche responsabile lavoro di un grande partito di governo? e soprattutto ve lo immaginate se in questa doppia veste si mettesse anche a dare lezioni ai suoi colleghi sindacalisti? a bacchettarne alcuni perché troppo massimalisti e poco realisti rispetto alle proposte del suo partito, o poco inclini al compromesso?

Un corto circuito inaccettabile e molto grave che, questo sì, inquina il dibattito.
Considero Aurelio politico intelligente ed accorto e proprio per questo sono convinto che sappia bene l'ambiguità che vive e faccio io un invito a lui: sciogli questa ambiguità e scegli: vuoi essere esponente di movimento o uomo di partito? Qualunque sia la tua scelta la tua credibilità, soprattutto al centro di un dibattitto così delicato e che ti ha visto sempre più allinearti alla posizione di Renzi, non potrà che giovane. Scegli e lascia gli incarichi incompatibili con la tua libera scelta. Poi possiamo tornare a parlare del resto, a unirci e a dividerci nel merito delle questioni come giusto che sia!

Grazie!

Mario Adinolfi ci spernacchia:

 

C'era una volta uno che diceva che le unioni gay sarebbero state approvate entro il 15 ottobre. E c'era Ivan Scalfarotto che interrompeva lo sciopero della fame pronto a riprenderlo se non fosse accaduto. Ma ha una poltrona da sottosegretario. E c'era Cristiana Alicata che faceva il countdown come per stappare lo spumante a capodanno e altrimenti prometteva fuoco e fiamme. Ma l'hanno nominata nel cda dell'Anas. E c'era Paola Concia che manco era renziana, ma l'hanno nominata nel cda di Firenze Fiera e pure lei di protestare contro Renzi non ha più voglia anche se la Boschi spiega che le unioni gay non si discutono manco dopo il bilancio. Avevamo paura di queste tigri di carta? Noi siamo quelli del 20 giugno in piazza San Giovanni con i bimbi sotto il diluvio. E oggi, 16 ottobre, ci ricordiamo di uno che ci disse: "Non abbiate paura".

 

In effetti risulta difficile dargli torto, siamo delle tigri di carta...

E' evidente che la discussione sulla maternità surrogata tenda a monopolizzare tutte le principali ribalte televisive

per dirottare sulla questione la contrarietà di quella maggioranza silenziosa che oggi, finalmente, sembrerebbe favorevole alle unioni civili.

 

Durante uno di questi dibattiti ho sentito dire da una "folle" che la "step child adoption" sarebbe l'unico vero diritto

rilevante della riforma, essendo tutto il resto ottenibile mediante scritture notarili o sottoscrizione di polizze assicurative.

 

Perché ci caschiamo sempre?

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