gattosc71 Posted October 17, 2015 Posted October 17, 2015 Io non ci ho capito una mazza causa la mia ignoranza sicuramente . Pero' voi super acculturati , e qui sono volutamente cattivo , state facendo un discorso che non porta a nulla se non a dire chi e' piu' intelligente . Ma che vi credete che una """"'''teoria"""""" sia la chiave per vedere il mondo ... Ma fatemi il piacere l uomo.e' quello che e' punto , non.voler vedere che non esiste una teoria del tutto e' ottusita o meglio tutti tirano acqua al proprio mulino . Quote
Demò Posted October 17, 2015 Posted October 17, 2015 Felicissima sera, a tutte sti signure 'ncruvattate e a chesta cummitiva accussí allèra, d'uommene scicche e femmene pittate. Quote
Almadel Posted October 17, 2015 Posted October 17, 2015 "Queer" però in origine era il nome che la De Lauretiis dava alla possibilità di incrociare le teorie gay con quelle lesbiche, che erano andate su binari diversi. Più tardi è stato usato per sottolineare l'importanza della "intersezionalità" ovvero parlare di LGBT anche in considerazione della loro classe ed etnia. E in riferimento a questo - nel linguaggio popolare - viene usato dai militanti LGBT e friends che fanno riferimento ai centri sociali e all'antagonismo politico di sinistra per indicare sé stessi. La questione sul construzionismo contro l'innatismo è - diciamo così - una questione un po' a margine nel dibattito. Più critico è semmai il rifiuto queer per l'identitarismo gay el'assimliazionismo (matrimonio egualitario) Se non fosse che i cattolici sono costretti a sostenere che l'omosessualità è una scelta, perché vogliono sperare di far cambiare questa scelta ai loro fedeli... mentre la queer theory sostiene sostanzialmente che la società preme per reprimere i naturali comportamenti non omosessuali... ecco è questo il punto fondamentale che divide la qt da Giovanardi. A dire il vero l'ultima volta che ho sentito la parola "scelta" era in bocca a una militante femminista queer :) (docente di gender studies in USA, mica noccioline) La teoria queer non dice che la società preme per reprimere l'omosessualità: - se fosse solo questo sarebbe di una banalità sconcertante - afferma invece che tutte le differenze di genere o di orientamento siano il frutto di queste pressioni della società. Quando si fa loro notare che la cosa è un po' eccessiva ritrattano dicendo che forse non proprio tutte tutte le differenze... ma per l'idea che ci sia una componente innata e una culturale non servono nuove teorie: è la semplice posizione del buonsenso. Questo è il risultato del grande successo commerciale di Gender Trouble di Judith Butler che ha avuto successo proprio perché era quello che ci volevano leggere i queer. (Per fortuna ora la filosofa si occuperà di antispecismo e di diritti degli animali...) Quote
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