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Come gestite i discorsi di sesso e vita privata con i colleghi maschi e le deboli attrazioni?


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Ciao a tutti

premetto che non c’è stato nulla con nessuno dei miei colleghi di lavoro, anche se con due di loro e soprattutto con uno sento un’attrazione, anche se alla fine è debole visto che non subisco molto il suo fascino, anche perché è una persona ruvida e spinosa.

Solo che il rapporto con loro mi pesa, perché sono fissati con il sesso e le donne, ne parlano continuamente. Non mi è mai capitato di avere a che fare con due persone così fissate, mi sembrano peggio dei ragazzi di 16 anni. A me questi discorsi mi danno fastidio, uno perché parlare di sesso mi imbarazza e poi la vedo come una cosa molto privata, due perché sono poco interessato al sesso e tre perché ne parlano in maniera volgare e poi il discorso finisce sempre sulla mia vita privata e quindi la cosa diventa anche un modo per farsi i cavoli miei. Poi mi sembra che loro due parlino di sesso in maniera più frequente quando io sono li con loro, infatti cerco di evitarli e di allontanarmi quando li vedo insieme.

Loro hanno capito che io sono poco interessato al sesso  e il succo e che devo svegliarmi ed essere meno timido

Io sto cercando al massimo di nascondere la mia identità sessuale e la mia attrazione. Ma alla fine credo che sia palese a tutti che sono gay o disinteressato. Io vorrei essere più spigliato su questo argomento e rendere migliore la mia partecipazione. Anche se ho la sensazione che loro lo facciano apposta a tirarmi in mezzo a sti discorsi.

L’altro giorno uno di loro ha asserito in maniera scherzosa (ma sotto all’ironia c’è sempre qualcosa di vero) che io sono gay, ovviamente era presene anche l’altro collega. Poi in maniera molto fulminea, con una dinamica che non ho capito nemmeno io ci siamo trovati a guardare un porno etero sul cell di uno di loro. La cosa è durata meno di due min. Io non ero imbarazzato, ma più che altro infastidito. Uno di loro mi fa “tu devi guardare più in alto” perché secondo lui guardavo il pene dell’attore e poi diceva scherzosamente “com’è la situazione li sotto”. Poi negli spogliatoi io e il collega che piace a me  eravamo da soli e lui mi fa con tono malizioso “allora come va”? io sapevo benissimo che voleva mettersi a parlare del porno e ho svicolato subito. E del porno alla fine non ha parlato più nessuno. E’ stato un momento che mi ha messo addosso un estrema malinconia per tutta la giornata, più che altro perché mi sono sentito trattato come un fenomeno da baraccone e poi bho, a me la dinamica non è sembrata poi cosi a casuale è stato come se loro avessero già programmato tutto prima quasi per approcciarmi, o comunque per indagare meglio sulla mia natura sessuale,  visto che è successo tutto cosi in fretta e in modo del tutto inaspettato visto che era ora di finire il turno. Io poi viaggio in macchina con il collega più bello (quello che nello spogliatoio voleva parlare del porno) e tra me e lui non è successo mai nulla di ambiguo e imbarazzante nemmeno dopo il prono.

Voi come affrontate i discorsi di sesso, di donne e vita privata con i colleghi maschi. Credo per un gay non dichiarato sia pesante come discorso?

Grazie a tutti. 

io sono uno stagista

 

questi colleghi sono assunti a tempo indeterminato con 20 anni di servizio. Io sono inferiore a loro e anzi credo che questo mio apparire gay e/o disinteressato danneggi la mia immagine. Tutto fa brodo, non basta lavorare bene (anzi qualche piccola cazzata l'ho fatta sul lavoro), per avere delle garanzie e far colpo al fine di entrare nel organico in modo più definitivo.

 

hanno 52 anni (il collega che viaggia in macchina con me) e 49 anni. 

Edited by Pctlat91

Per quanto ti riguarda, sei di fronte ad un chiaro caso di feticismo eterosessuale per un ipotetico gay.

 

E' molto probabile che loro scherzino e basta su di te, ma tu ti senti colto sul vivo perché sei veramente gay. gli etero si accusano a vicenda di essere gay in continuazione, ossessivamente, senza pensarlo veramente. Fin qui, basta stare al gioco e rispondere a tono.

 

Il problema peggiore è la ricerca di complicità. Qui devi, o fingere in maniera spudorata, ma è faticosissimo e alienante. In alternativa fai coming out dicendo esplicitamente, senza mezzi termini IO SONO OMOSESSUALE e reagendo con la dovuta malizia ed autoironia agli scherzi ed alle provocazioni altrui.

 

Purtroppo comunque l'esito dipende molto dal grado di evoluzione cerebrale dei maschi eterosessuali che ti circondano: di solito è sempre e comunque molto basso.

 

Esso dipende molto dall'ambiente di provenienza degli stessi, dalla città in cui lavori, dal tipo di lavoro che fate.

 

Se pensi che l'ambiente sia troppo ostile per un coming out, ci sono comunque alcuni semplici escamotage per raffreddare i rapporti "forzatamente confidenziali" che gli eterosessuali maschi tendono ad imbastire per sentirsi protetti nel branco.

Edited by Sampei

Beh qui si tratta più o meno di mobbing, di bullismo.

Non credo a loro importi se sei gay o meno, probabilmente cercano solo di metterti sotto perché sei introverso e sembri facile da tormentare.

Di solito a parlare molto di sesso e donne in termini volgari sono proprio gli esemplari di etero che meno fanno sesso e meno piacciono alle donne.

Le cose cambierebbero se tu iniziassi a farti rispettare, magari dicendo pure che sei gay.

 

Che lavoro fai?

Domanda.. Ma che razza di coleghi hai??

 

 

Ho pensato la stessa cosa... da me al lavoro so malapena se alcuni colleghi sono sposati o meno, solo pochi hanno presentato moglie e figli, e comunque non si parla assolutamente di argomenti scabrosi...anni fa beccarono un consulente a vedere porno in ufficio, e lo mandarono via.

Io al tuo posto ne parlerei subito con il capo, perchè trattasi di mobbing.

Edited by ben81

Io al tuo posto ne parlerei subito con il capo, perchè trattasi di mobbing.

ecco, io questo -considerando che sarebbe la parola di uno stagista contro quella di due che stanno lì da anni se non decenni- lo eviterei.

Nè mi pare salutare un CO, chè rischieresti seri problemi di mobbing/bullismi vari.

 

credo che la cosa migliore sia dirgli a bruttissimo muso qsa tipo "sto qui per lavorare, non per predere tempo coi pornazzi come voi, fatela finita!!" e invitarli poco cortesemente a farsi i qazzi loro.

Se ti fai vedere timidino o debole, sei finito e lì dentro rischi l'inferno

Tanto gli stagisti, per un malcostume tutto italiano, sono già considerati risorse usa e getta, quindi al peggio a fine stage non lo riconfermeranno, come accade nel 90% dei casi.

 

Comunque anche il rispondere a tono a quella gente è un'ottima opzione.

Edited by ben81

hanno 52 anni (il collega che viaggia in macchina con me) e 49 anni. 

Tutto ciò è ridicolo.

 

Ti consiglierei di rendere chiaro, anche verbalmente, che ti stanno importunando. Il fatto che tu ti sia messo a guardare il porno che ti hanno proposto nel frangente di cui parli non aiuta sotto questo punto di vista perché a loro sarà sicuramente arrivato il messaggio opposto rispetto a quello che vuoi far passare.

Prima vedi di fare in modo che loro capiscano chiaramente che ti stanno dando fastidio, poi eventualmente si può cominciare a parlare di mobbing e quindi a portare la faccenda all'attenzione di un superiore.

Edited by wwspr

non è mobbing e/o bullismo

 

loro sono davvero disponibili a spiegarmi tutto degli strumenti che si usano, mentre con i colleghi (al loro pari a tutti gli effetti) sono molto gelosi delle loro conoscenze 

 

io non ho mai capito che a me certi discorsi mi danno fastidio, ma credo di averlo esternato, tant'è che uno sembra aver capito. Loro parlano di sesso anche con le donne e alcune stanno al gioco. Il punto è che poi tutto diventa un modo per fare gossip e per farmi i cazzi miei. Io ci tengo al mio privato come loro, po il lavoro è il lavoro e gli amici sono gli amici. Francamente non mi va di essere giudicato. Perchè alla fine la lotta con me stesso è già dura di per se ( perchè vorrei essere diverso e vorrei che le cose andassero diversamente a livello generale) e non mi va di ricevere giudizi ulteriori e gratuiti che rendono tutto più pesante. 

 

Sono in quella situazione in cui dire non mi va di parlare a volte rischi di essere sgarbato, poi una volta mi sono fatto sfuggire una frase ambigua del tipo "io non ho voglia", i due colleghi per fortuna non c'erano. 

 

sembro un disadattato che non riesce a procacciarsi una ragazza, sarà anche vero in parte ma non mi va che mi venga fatto pesare e loro te lo fanno pesare. Poi sinceramente a mio avviso gli anormali sono loro. Mi è già capitato di essere stagista all'università e nessuno mi ha mai chiesto nulla e il sesso era un argomento di cui si parlava pochissimo. Il problema è che qui alcuni che sono la minoranza non si fanno i cazzi suoi e a volte quei pochi sono tutti insieme 

 

c'è da dire che il sesso e le donne vengono usati per fare conversazione da parte loro, però a volte ho l'impressione che lo facciano per indagare. Quello che mi fa riflettere è che io mi sono messo ad ascoltare i loro discorsi da lontano come un gatto sornione e ho visto che il sesso non è il tema principale ed è ovvio che loro due da solo non si sarebbero messi a guardare, cioè mi sembrava fatto apposta e quasi programmato a tavolino. 

Edited by Pctlat91

sei tu che hai addolcito l'episodio o sono loro che si sono mantenuti sul soft?

non ho capito cosa vuoi dire. Il momento non è stato per nulla dolce. Io guardavo lo schermo e cercavo di non arrossire, poi uno di loro si è messo a dire che secondo lui ero più interessato al pene dell'attore che al seno della donna e due minuti prima mi aveva dato del gay. Io mi sentivo il loro pagliaccio 

Edited by Pctlat91

tutto diventa un modo per fare gossip e per farmi i cazzi miei. io ci tengo al mio privato come loro ed il lavoro è il lavoro e gli amici sono gli amici, e poi francamente non mi va di essere giudicato.

come si vede che sei ancora un novellino nel fantastico mondo del lavoro..

tesoro, guarda che cmq sarai SEMPRE giudicato dai colleghi, in qsi ufficio-officina-cantiere-scuola-chiesa tu vada a lavorare!!!

e il 98% delle volte si divertiranno a sparlare -ovviamente alle tue spalle- di TUTTI i tuoi difetti, soprattutto di quelli che non hai mai nè avuto nè pensato di avere!!

 

che fare? rassegnati; tanto appena comincerai ad esserti inserito nell'ambiente, sarà qsa che farai anche tu.

è fisiologico, e serve ad allentare lo stress

--

PS: adesso però non cominciate con le solite tiritere "ah, IO non lo faccio" / "non sono cinico come te" eccetera.

Sapete benissimo che mentireste sapendo di farlo!!

 Il fatto che tu ti sia messo a guardare il porno che ti hanno proposto nel frangente di cui parli non aiuta sotto questo punto di vista perché a loro sarà sicuramente arrivato il messaggio opposto rispetto a quello che vuoi far passare.

 

intendi dire che il guardare il film porno è stato un modo per dissimulare il mio fastidio. E' proprio questo il mio intento dissimulare ed essere più complice. Perchè alla fine non mi va di dichiararmi. E' presto e voglio farmi altre esperienze 

Voi come affrontate i discorsi di sesso, di donne e vita privata con i colleghi maschi? Credo per un gay non dichiarato sia pesante come discorso. 

 

Non ce n'è il tempo...di solito si parla di lavoro o vita familiare. Comunque fossi al posto tuo...m vediamo...sorrido e sto zitto, do ragione a chi mi da torto e viceversa ;)

oracolo

 

so esattamente che loro sparlano di me e uno è il mio tutor 52 enne di cui sopra lo fa molto e a volte mi sbatte in faccia i miei difetti e atteggiamenti miei che non gli vanno bene. 

 

Mi è capitato di essere da solo con i colleghi e di ricevere confidenze negative su altri colleghi, come mi è capitato di assistere a sparlate di gruppo

 

accetto le critiche a livello lavorativo  e caratteriali, ma non sul mio privato. 

 

ci sono alcuni tempi morti specie due alle 3 e verso le 10/11 e poi il lavoro è molto strumentale quindi mio malgrado di tempo per parlare c'è ne. 

 

anch'io sto zitto e sorrido, ma a volte vengo interpellato e qui cominciano i problemi. Io nei tempi morti mi imbosco e fuggo verso zone dove si sta lavorando o comunque dove c'è gente più discreta e con cui mi trovo bene 

Edited by Pctlat91

 

 

 Io guardavo lo schermo e cercavo di non arrossire, poi uno di loro si è messo a dire che secondo lui ero più interessato al pene dell'attore che al seno della donna e due minuti prima mi aveva dato del gay. Io mi sentivo il loro pagliaccio 

mi riferivo al linguaggio utilizzato.  Pene lo trovo troppo sofisticato in una conversazione tra conoscenti.

Io inquadrerei il problema non in un'ottica di mobbing, bossing ecc ma come mero argomento che dato il tempo quasi sempre prende.

È capitato anche a me di vivere questa cosa ma con meno problemi al riguardo. Se non ti imposti, data la tua giovane età sarai sempre etichettato come verginello da istruire o gay da compiangere e stuzzicare, però da quello che scrivi ancora non siamo arrivati a questo punto. 

 

La vera difficoltà nel tuo caso è parlare di sesso gay - messo e concesso che hai praticato - con etero che alla fine non capirebbero, e il passaggio dal non capire a offendere e "stuzzicarti" e effimero, specialmente a lavoro. 

il mio consiglio è banale ovvero lascia perdere, non fingere di assecondarli - potresti risultare patetico. Non devi dimostrare nulla a nessuno tanto nel bene o nel male ti parleranno sempre dietro o davanti. 

anch'io sto zitto e sorrido, ma a volte vengo interpellato e qui cominciano i problemi

 

Parti dall'assunto che non sei MAI obbligato a rispondere a niente di personale. Quindi quello che ti consiglio io è: rispondi con frasi maliziose ed indirettamente seccanti per ottenere il doppio effetto di sfuggire dalla conversazione e far capire che il tentativo di interpellarti è stato sgradito.

 

Per esempio:

"ehi coso vieni a vedere questo porno"

"no. non è il caso."

"ooo sarà mica che sei gay che non ti piace questa bella gnocca"

"io non ho bisogno di sfogarmi sui porno durante l'orario di lavoro. tu invece, perchè sei sempre lì a smanettare? Problemi a casa? ahah!".

 

"ehi coso parlami della tua vita privata"

"non ne vedo il motivo"

"eee quante storie sarà mica che devi nascondere qualcosa"

"non sono tuo amicone di vecchia data, sono solo un tuo collega, siamo in una azienda mica in osteria, giusto? Ti senti solo? Non hai degli amici con cui parlare? dai che fra poco si stacca e puoi andare al bar a lagnarti dei fatti tuoi! ahah".

 

"ehi coso sarà mica che sei gay"

"cavoli sei davvero ossessionato dai gay, ne parli sempre. Ti sei mai chiesto il perché? Ne hai mai parlato a tua moglie? se sviluppi una ossessione ci sarà da preoccuparsi! ahah".

 

Solo solo degli esempi extreme, parametrali e rimodellali a seconda della circostanza concreta. Naturalmente va detto tutto SEMPRE COL SORRISO SULLE LABBRA. UN GRAN BEL SORRISONE AHAHAHAAAAAAA. Forzati e fai vedere bene i denti e fai partire una risatina da battuta.

 

Se la situazione non è grave, possono funzionare.

 

L'idea che volevo rendere sarebbe quella di dare sempre e comunque una risposta sgradevole e maliziosa, esattamente sullo stesso tenore dell'intervento che la ha provocata, per creare una barriera invisibile e spersonalizzante dove la gente ha dato per scontato che non ci fosse.

Edited by Sampei

In realtà ha ragione demo è un bonario mobbing lavorativo penso anche che non dovresti fartene tanto un problema ma non permettergli di prendersi troppe confidenze. Comunque anche se lo pensano a te che ti frega e se sei sicuro che lo facciano per farti venire allo scoperto dillo. Anche io sono contrario a dirlo sul posto di lavoro ma nello stesso tempo qualora dovessero averlo capito a sto punto negare aumenta la loro curiosità morbosa.

 

Inviato dal mio SM-G903F utilizzando Tapatalk

E’ solo complicità, perché il sesso e le donne sono interessi comuni a quasi tutti i maschi, è un modo per parlare e scherzare. Solo loro non parlano mai loro in maniera specifica, oppure parlano di loro ragazze di anni fa che nessuno conosce. Io a volte mi sento violato, nel senso che le confidenze non devono essere estorte. Un collega di questi, più volte mi ha chiesto info sulla mia vita privata  e io gli ho dato breve cenno e lui ha smesso, 1) perché la sua curiosità si è placata 2) ha capito che la mia vita privata è un patema che lui non ha voglia di assorbirsi. A nessuno piace parlare della propria privata e nemmeno a me, vorrei solo avere questo diritto, visto che loro non dicono mai nulla nello specifico su di loro. Poi spesso ti chiedono nome e cognome e considerando che siamo in provincia non è escluso che loro incontrino gente che conosco. Cosa che ha me non va, anche perché in quel laboratorio arrivano quasi tutte le provette contenti il sangue delle persone che conosco e l’ultima cosa che voglio e sentirli dire “l’amico/a di xxxx a questo problema” E poi loro chiedono solo per una curiosità fine a se stessa, per fare gossip a nessuno interessa realmente il tuo privato, e soprattutto dare consigli/ leccare le tue ferite e fare sostegno morale. Io non voglio questo da loro, non li reputo amici e sono abbastanza realista per dire che non saranno mai amici. Negli altri ambienti c’era più rispetto per la privacy, nessuno mi ha mai chiesto se sono fidanzato o meno. Qui è stata una delle prime domande. Se vuoi dire una cosa la si diceva altrimenti no. E poi nessuno parlava di sesso cosi insistentemente, c’è sempre una ricerca spasmodica del doppio senso. Il fermarsi quando entra un’infermiera carina e fare commenti. Mi è capitato di essere coinvolto anche in altri discorsi di politica, eccetera e su questo non ho problemi. Però sono pettogoli. Poi io non riesco ad essere ironico con loro, anche perché molte volte è un’ironia subdola per farti delle piccole critiche o viene fatta quando io sto lavorando e loro no, risultato io rischio di sbagliare.

 

E’ vero che sono timido, ma alla fine mi piace mantenere una certa freddezza. Io adesso passo dal bel ragazzo che ha il pane e non ha i denti, nel senso che tende a non dichiararsi ad una ragazza, a non prendere l’iniziativa e che vive gli amori in modo platonico. Alla fine è vero, solo che loro me lo fanno pesare.

Io credo che tra colleghi maschi a volte capiti di parlare di sesso e credo che per un gay non dichiarato a volte diventa difficile. Io in questi due giorni nei tempi morti mi imboscavo o facevo finta di fare altro. Vivo male, perché delle volte ho paura di iniziare una conversazione con loro per la paura che poi si arrivi sempre li. Poi a volte ho pochi argomenti per fare conversazione.

 

So esattamente che non è non è bullismo e che lo fanno in maniera genuina, anche se il video porno potevano evitarlo e sono convinto che loro due in quel momento non si sarebbero messi a guardarlo.

 

PS lui mi ha detto “non devi guardare li, ma qui” tradotto: guarda il seno e non in basso. 

 

Grazie a tutti per le risposte!

 

 

vorrei solo avere questo diritto
Ma tu loi hai, è solo che a loro non frega nulla e faranno di tutto per violarlo. Tecniche antistupro sono le risposte fastidiose che ti ho detto sopra, oppure la presa in giro palese (cioè inventi in maniera vistosa ciò che stai dicendo) o il rispondere in maniera fredda e a monosillabi, o il mispiacehodafare.

 

Mettile in pratica

si userò queste tecniche tra l'altro son quelle che usano loro, soprattutto l''inventare in maniera vistosa che piace anche a me

 

poi c'è da dire che uno di questi due è ruvida come persona, difficile da gestire e molte volte eccessivamente sarcastica e presuntuosa, in sintesi mi sta sul cazzo, ma tra l'altro è quello con cui coo più a che fare. Non so due minuti prima è provocatorio, cioè si vede che fa apposta a farti rimanere male. Due minuti dopo è più complice, scherzoso in maniera bonaria. In definitiva non sai se gli piaci o meno e di quanto, non lo vedo molto cristallino e sincero (come lascia credere a molti), poi c'è da dire che sul lavoro, specie in lavoro d'equipe come il mio la falsità diventa necessaria per il quieto vivere. Perchè bisogna cercare di andare d'accordo con tutti 

 

quello che capita a me capita a molti e non è cosi drammatico 

 

però alla fine il mio privato complicato vi viene fatto pesare più da loro che li conosco da 3 mesi che dai miei genitori. Il loro è spesso un parere non richiesto e tra l'altro non mi sembrano dei pozzi di saggezza, hanno sbagliato molto nella vita e danno più che altro le colpe agli altri e si trovano a 50 con molte frustazioni e una rabbia repressa per la loro vita che di fatto ha preso una piaga che ha loro non piace. Non mi sembra il caso di fare ironia e/o sarcasmo sul sesso e l'identità sessuale di una persona, da che mondo e mondo è un dogma (sconosciuto a loro, specie a uno di loro) che tu non puoi sapere come ha vissuto una persona prima di conoscerti, tra l'altro una persona che è stata costretta a conoscerti, i colleghi mica te li scegli. Mi da fastidio perché sembra che devo rendere conto a loro del mio privato, di dover giustificare e motivare il mio modo di essere a loro che alla fine non sono interessati per un cazzo a me. A loro interessa sfogarsi, loro parlano del loro privato anche attuale, ma lo fanno per sfogarsi e basta e non apprezzano e si infastidiscono se tu li tratti con la stessa valenza 

Edited by Pctlat91

 

 

A loro interessa sfogarsi
bravo hai capito l'andazzo. E' molto comune fra colleghi. Spesso non è che un tentativo terribilmente maldestro ed instabile di creare cameratismo.

Io non ho mai frequentato ambienti di lavoro così espliciti

e schietti, quindi vivo su un altro pianeta in termini antropologici

che è quello dell'omofobia in punta di forchetta

 

Credo però che essere velati in questo tipo di ambiente, in certa

misura implichi il "reggere una parte"

 

Cioè non ci si può limitare ad "omettere" ma si deve "fare l'etero"

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