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Mi piacciono gli uomini, ma "non sono gay"?


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Ciao,

sono nuovo, e questo post un po' particolare farà quindi (in parte) anche da presentazione...

 

ho 26 anni, e apparte qualche episodio raro e puramente fisico, non ho mai avuto una relazione sentimentale; da piccolo ero attratto dall'altro sesso, non sentivo tendenze omosessuali, almeno fino ai 13-14 anni. In pratica, non ho mai mostrato segni di essere 'effeminato', quelle piccole cose tipo preferire giocattoli per bambine, o atteggiamenti poco maschili. Un po' impacciato con le ragazze - come quasi tutti i pre-adolescenti più o meno :) - tardavo ad avere la prima 'ragazza', per quanto comunque fossi attratto dalle compagne di classe, e amiche. Ho sempre avuto già da quell'età molte amiche, rapporti importanti che coltivo tutt'ora, e moltissimi amici che lo sono ancora, insomma tut'altro che un emarginato\outsider o che dir si voglia.

 

Ad ogni modo, tra i 13-14 anni ho cominciato ad essere un po' attratto da alcuni amici, specie il mio migliore amico, dando inizio ad un amore (da parte mia, solametne) che è convissuto con l'amiciza per qualcosa come dieci anni...so che non è una cosa rara, ma mi ha segnato davvero molto, visto anche che l'amicizia era da entrambe le parti davvero forte (ora tutto si è tranquillizzato, con lui). Abbiamo qualche anno fa avuto modo di affrontare la cosa, ma questa è un'altra storia.... per ora voglio solo dire di come il mio lato emotivo sia stato per parecchi anni totalmente preso da questo amore-ossessione, che si affiancava ad un progressivo disinteresse per le ragazze. Insomma stravedevo per lui, e mi chiudevo verso l'eterosessualità, aspetto che ora non vive proprio più,non sono assolutamente attratto dall'altro sesso.

 

Tutto ciò come potete immaginare mi ha sempre causato grande frustrazione ed infelicità, e non sono mai stato in grado di uscire da questa situazione, anche dopo che (3 anni fa circa) è finita la mia ossessione passionale verso il mio amico, con cui ora ho un rapporto perfettamente normale. Ora posso dirmi innamorato di un altro ragazzo, guarda caso ancora eterosessuale 100%, con cui coltivo un'amicizia profondissima e totale, ma che da parte mia vede sempre quest'attrazione. E' come (mia diagnosi) se quando apprpfondisco l'amicizia con un ragazzo (parlo di amicizie davvero viscerali, diciamo), questa vada sempre a sconfinare nel passionale (in entrmabi i casi sono ragazzi bellissimi, ma non sono sicuro sia rilevante..forse ha a volte enfatizzato la cosa, al limite).

 

Mi pare che mi stia dilungando un po' troppo, vado al dunque: mi sembra di non poter vivere la mia ormai definitiva omosessualità, proprio perchè mi innamoro (perhcè di amore si tratta, in entrambi i casi) di ragazzi etero, senza speranza di viverla diversamente. Ora vivo in un grande città, e sono a contatto con diversi gay amici comuni, e non riesco a vederli come persone da cui potrei essere attratto. Non mi piacciono gli atteggiamenti 'effeminati', anche se in certi casi molto lievi!, mi dà quasi fastidio che alcuni di loro si appassionino della cultura drag, o che debbano 'per forza' ascoltare Madonna....spero di spiegarmi! Non sono assoutamente intollerante o altro, mi pare sia chiaro :) solo che sono cose che invece che attirarmi mi respingono, le vedo come dei clichè, forse anche perchè sono quei soliti luoghi comuni che spesso dividono gli etero dagli omosessuali, mi spiego? Quelle cose che (probabilmente passioni totalmente spontanee per chi le vive, eh) fanno etichettare come 'gay'.

 

Da qui il titolo del post, mi sento semplicemente un ragazzo attratto dai ragazzi, più che un gay nel senso 'culturale' del termine...sono l'unico? che ne pensate? sono sicuramente convinto che tante problematiche derivino dal fatto che finora non  ho mai esaudito i miei 'bisogni' emotivi, anzi sono stato frustrato da queste amicizie-amori non corrisposti...ne sono coscio purtroppo

 

Link to comment
https://www.gay-forum.it/topic/31558-mi-piacciono-gli-uomini-ma-non-sono-gay/
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Sei omosessuale, ovvero attratto da persone dello stesso sesso. Gay è un sinonimo di omosessuale, comunque.

 

Certo, non sto negando la mia sessualità, anzi! Sul fatto del sinonimo non sono sicuro, è un po' questo uno dei punti del mio post, c'è chi ritiene che gay abbia un'accezione diversa da 'omosessuale' in senso stretto, comunque sono cavilli. Il titolo del post è un po' provocatorio, ecco

Certo, non sto negando la mia sessualità, anzi! Sul fatto del sinonimo non sono sicuro, è un po' questo uno dei punti del mio post, c'è chi ritiene che gay abbia un'accezione diversa da 'omosessuale' in senso stretto, comunque sono cavilli. Il titolo del post è un po' provocatorio, ecco

 

gay

agg. e s.m. e f. inv.

 

Omosessuale, maschio o femmina

|| Relativo agli omosessuali e all'omosessualità

|| Gay pride, la fierezza dell’omosessuale, che non intende più nascondere o vergognarsi si esserlo

 

Dal dizionario Hoepli.

il senso di frustrazione è comune nei gay.. per quanto mi riguarda l'unico consiglio che sento di darti è di abbassare le aspettative e smetterla di innamorarti di etero. So che ti sembra effettivamente impossibile, perché come si possono comandare i sentimenti? ti chiederai, ma nella vita bisogna anche saper scendere a patti con la realtà, accettare il fatto che siamo una minoranza, e comportarci senza farci tanti complessi di colpa e vergognarci di quel che siamo. 

L'amore è possibile fra due uomini, anche se forse è più esposto ad una precarietà che lo porta ad oscillare sempre; una precarietà legata a fattori meramente culturali, non biologici, nel senso che se la società accettasse l'omosessualità e non la stigmatizzasse molte persone si lascerebbero andare ai loro sentimenti.

il senso di frustrazione è comune nei gay.. per quanto mi riguarda l'unico consiglio che sento di darti è di abbassare le aspettative e smetterla di innamorarti di etero. So che ti sembra effettivamente impossibile, perché come si possono comandare i sentimenti? ti chiederai, ma nella vita bisogna anche saper scendere a patti con la realtà, accettare il fatto che siamo una minoranza, e comportarci senza farci tanti complessi di colpa e vergognarci di quel che siamo. 

L'amore è possibile fra due uomini, anche se forse è più esposto ad una precarietà che lo porta ad oscillare sempre; una precarietà legata a fattori meramente culturali, non biologici, nel senso che se la società accettasse l'omosessualità e non la stigmatizzasse molte persone si lascerebbero andare ai loro sentimenti.

 

Personalmente non sento sensi di colpa o vergogna, sono sicuro di me diciamo, per quanto certo non sia troppo aperto nel parlare della mia sessualità. Sono d'accordissimo sull'ultimo capoverso: i limiti imposti dalla società, soprattutto le etichette (a volte fomentate da film, serie, etc.), i clichè di cui parlavo...senza di essi tutti affronterebbero più serenamente i rapporti, senza distinguere 'gay', 'etero' e via dicendo... per questo probabilmente sento 'fastidiosi' i comportamenti tipicamente gay di cui parlavo, non certo per intolleranza. Proprio perchè diventano come dei 'sintomi' dell'essere gay, nel senso culturale del termine, ripeto. (grazie dei consigli :) )

Quello che racconti, gran parte di noi lo ha vissuto per intero, in modalità simili, solo in tempi generalmente più ristretti e in età fondamentalmente giovane. Quel che ti ha bloccato, tra le varie cose, è stato il tuo autosabotarti e rifugiarti volontariamente in una non-relazione per 10 anni. Uscirne adesso significa affrontare tutti i problemi derivati in un solo colpo insieme a - fidati che non c'è scampo - una adolescenza gay attardata.

 

Il tuo titolo è provocatorio, sì, richiama un difussissimo luogo comune, ed esprime molto chiaramente qual è il tuo blocco mentale: la rottura tra la sfera del desiderio e quella dell'identità. O per meglio dire, sei nella fase del "riconoscimento" (riconosci le tue pulsioni sessuali e i tuoi desideri come omosessuali), ma devi andare oltre, verso la fase della "accettazione", accettando quindi che quel che desideri definisce (insieme a mille altre cose) ciò che sei. Cioè gay.

Il che vuol dire mille cose. Purtroppo, come quasi tutti, hai assorbito i condizionamenti socioambientali per cui gay=effeminati. E quindi per questo rifuggi tale definizione. Mettici anche l'immortale tendenza autoghettizzante della comunità gay, e il gioco è fatto.

C'è anche un altro fattore. Se vai in cerca di gay (mettiamo, vai in un locale gay), cosa noti subito? I gay più effemminati, esuberanti, che si fanno notare. Certo che viene facile pensare che siano tutti così. Ma non sono tutti così. Solo, devi aguzzare lo sguardo. E non è facilissimo.

 

Quello che devi fare è liberarti del paradigma dell'etero, cui sei rimasto legato da una "infantile" attrazione, e prendere coraggio per cercare il vero amore nei ragazzi omosessuali, forzandoti di andare a fondo e penetrare (!) la scorza dell'apparenza più esasperata e stereotipata. Se la fortuna ti assiste potrebbe anche capitarti il gay-che-non-si-direbbe, col quale avere una giusta educazione sentimentale, ma la fortuna è selettiva... In alternativa, datti da fare, cerca di conoscere più persone possibili, più tipi diversi, guarda a fondo in ognuno, anche negli incontri più superficiali. A furia di guardarti attorno, prima o poi troverai quel qualcosa che ti farà impazzire e dimenticare tutti gli stereotipi, i tuoi blocchi e freni.

Quello che racconti, gran parte di noi lo ha vissuto per intero, in modalità simili, solo in tempi generalmente più ristretti e in età fondamentalmente giovane. Quel che ti ha bloccato, tra le varie cose, è stato il tuo autosabotarti e rifugiarti volontariamente in una non-relazione per 10 anni. Uscirne adesso significa affrontare tutti i problemi derivati in un solo colpo insieme a - fidati che non c'è scampo - una adolescenza gay attardata.

 

Il tuo titolo è provocatorio, sì, richiama un difussissimo luogo comune, ed esprime molto chiaramente qual è il tuo blocco mentale: la rottura tra la sfera del desiderio e quella dell'identità. O per meglio dire, sei nella fase del "riconoscimento" (riconosci le tue pulsioni sessuali e i tuoi desideri come omosessuali), ma devi andare oltre, verso la fase della "accettazione", accettando quindi che quel che desideri definisce (insieme a mille altre cose) ciò che sei. Cioè gay.

Il che vuol dire mille cose. Purtroppo, come quasi tutti, hai assorbito i condizionamenti socioambientali per cui gay=effeminati. E quindi per questo rifuggi tale definizione. Mettici anche l'immortale tendenza autoghettizzante della comunità gay, e il gioco è fatto.

C'è anche un altro fattore. Se vai in cerca di gay (mettiamo, vai in un locale gay), cosa noti subito? I gay più effemminati, esuberanti, che si fanno notare. Certo che viene facile pensare che siano tutti così. Ma non sono tutti così. Solo, devi aguzzare lo sguardo. E non è facilissimo.

 

Quello che devi fare è liberarti del paradigma dell'etero, cui sei rimasto legato da una "infantile" attrazione, e prendere coraggio per cercare il vero amore nei ragazzi omosessuali, forzandoti di andare a fondo e penetrare (!) la scorza dell'apparenza più esasperata e stereotipata. Se la fortuna ti assiste potrebbe anche capitarti il gay-che-non-si-direbbe, col quale avere una giusta educazione sentimentale, ma la fortuna è selettiva... In alternativa, datti da fare, cerca di conoscere più persone possibili, più tipi diversi, guarda a fondo in ognuno, anche negli incontri più superficiali. A furia di guardarti attorno, prima o poi troverai quel qualcosa che ti farà impazzire e dimenticare tutti gli stereotipi, i tuoi blocchi e freni.

 

Bravo, non ho usato l'espressione 'auto-sabotaggio' forse perchè me ne sono dimenticato, ma è sempre nella mia testa e in un'ottica 'psicologica' mi rendo conto che è un fenomeno che può descrivermi benissimo. Complice il fatto che quelle di cui parlo sono *anche* amicizie vere ed importanti, bidirezionali, non sono mai riuscito, specie quando DOVEVO farlo, a rompere questi rapporti 'tossici'.

 

Sono anche d'accordo con te quando parli di un'adolescenza emotiva omosessuale da cui devo ancora uscire. Di buono c'è che ho una visione che mi sento di definire ottimista, non pongo limiti al futuro: quando dico che non mi sento attratto dai gay, come hai ben capito parlo di appunto quei ragazzi effeminati, esuberanti eccetera... sono convinto che esistano omosessuali 'sobri' (haha) o maschili, non vedo tutto nero nè penso che non incontrerò mai qualcuno con cui possa uscire da quest'adolescenza non superata... per fortuna :)

andrebbe compiuta una distinzione , tuttavia, fra la femminilità intesa come sensibilità , compostezza, eleganza, riflessività, maggiore scrupolosità nelle maniere, e la femminilità intesa come ostentazione di atteggiamenti da prima donna.

perché son due cose nettamente diverse.

troverai comunque che la femminilità si può manifestare in tanti modi negli uomini gay, e immagino che preferirai il primo modo.

ma non potrai evitare di incorrere anche nel secondo caso di gay, che esistono e te ne devi fare una ragione.

Beh io vorrei concentrarmi sul fatto che tu pensi, o hai pensato, che essere gay sia automaticamente uguale a essere effeminati, vestirsi di rosa e gridare con voce stridula alle canzoni di Madonna. Beh per cone la vedo io, come nel mondo etro, anche nel nostro trovi un poudi tutto. Tu hai avuto la fortuna/sfortuna di incontrare alcune persone effeminate ma ti assicuro che andando avanti nella vita troverai persone gay molto maschili sia nell'aspetto che nei modi....

Tranquillo, i froci non sono solo quelli delle drag e che ascoltano madonna, ci sono altri stereotipi molto divertenti che magari fanno a caso tuo, comunque perdonami i miei modi brutali ma per iniziare dovresti ammettere che sei gay, non esistono persone gay a cui non piacciono gli uomini, dopo farai meno capricci.

Tranquillo, i froci non sono solo quelli delle drag e che ascoltano madonna, ci sono altri stereotipi molto divertenti che magari fanno a caso tuo, comunque perdonami i miei modi brutali ma per iniziare dovresti ammettere che sei gay, non esistono persone gay a cui non piacciono gli uomini, dopo farai meno capricci.

 

Rispondo quotando te ma mi riferisco un po' a tutti, mi sono forse spiegato male: non nego assolutamente di essere gay, ossia quel tipo di ragazzo a cui piacciono i ragazzi, ci mancherebbe! Negavo solo di essere 'gay' nell'accezione di ragazzo che risponde a tutti quegli stereotipi di cui stiamo parlando ;)

la provocazione è stata presa un po' troppo sul serio forse haha, non sono assolutamente di quelli che negano di essere gay nel senso stretto del termine, ho sempre cercato di essere molto onesto con me stesso.

Rispondo anche a cangrande insomma, non faccio l'associazione gay -> effeminato, ma notavo che non mi sento parte dei gay 'effeminati', ripeto senza voler essere intolleranti o altro...assurdo anche specificarlo, ma insomma a volte non è facile capire i toni quando ci si esprime per iscritto

 

Concordo poi con Olimpo, sui diversi tipi di femminilità: sicuramente ho un marcato lato femminile, se vogliamo chiamarlo così, per quanto riguarda sensibilità, empatica eccetera...che dovrebbero essere caretteristiche comuni di qualunque ragazzo-ragazza con cui è piacevole avere a che fare direi

Beh ora dopo una serie di messaggi credo abbiamo capito un po' più le tue idee... aggiungo che ti ho fatto solo una constatazione, se vuoi molto banale in se, del fatto che esistano più generi di persone. Lo so, era tanto banale quanto stupida, ma è quella che è uscita per prima dopo aver letto il tuo primo post! :D

 

E già che il post fa anche da presentazione ti devo ancora dare il mil benvenuto nel gruppo ;)

Edited by cangrande

Beh ora dopo una serie di messaggi credo abbiamo capito un po' più le tue idee... aggiungo che ti ho fatto solo una constatazione, se vuoi molto banale in se, del fatto che esistano più generi di persone. Lo so, era tanto banale quanto stupida, ma è quella che è uscita per prima dopo aver letto il tuo primo post! :D

 

E già che il post fa anche da presentazione ti devo ancora dare il mil benvenuto nel gruppo ;)

 

sì non era facile farmi capire da subito, scrivendo sono riuscito anche a mettere un po' in ordine le idee...comunque non avevo assolutamente 'preso male' il tuo intervento eh, e nemmeno nessun altro

grazie del benvenuto!

forse anche perchè sono quei soliti luoghi comuni che spesso dividono gli etero dagli omosessuali, mi spiego?

 

La risposta è qui. :)

 

 

 

sono l'unico?

 

Su Romeo almeno un profilo su due impone la condizione maskio x maskio (= maskio^2 ihihih).

Edited by Rotolo

 

 

sono l'unico? 

no non sei ne il primo ne l'ultimo :aha:

 

 

 

che ne pensate? 

sei gay e vuoi un ragazzo gay che non rispecchi gli stereotipi gay ma che sia eteroeducato ma gay

 

 

sono sicuramente convinto che tante problematiche derivino dal fatto che finora non  ho mai esaudito i miei 'bisogni' emotivi, anzi sono stato frustrato da queste amicizie-amori non corrisposti...ne sono coscio purtroppo

e di sto passo dubito che soddisferai i tuoi "bisogni emotivi" - anche se avrei detto "sessuali" :aha: 

guarda non trovi nullo di strano in te...essere gay non vuol dire scimmiottare le donne, anche se molti lo fanno... siamo uomini attratti da uomini... se un uomo imita una donna o si sente donna può operarsi e diventarlo, per quel che mi riguarda non potrei mai essere attratto da effemminati, nulla contro, semplicemente mi piacciono gli uomini .. Madonna sta bene dove sta :nyam: :nyam: :nyam:

giusto per inquadrare il discorso ma il vostro è un ragionamento teorico (salvo lo starter) o pratico? ma soprattutto ritenete la virilità (mascolinità altrui) come elemento fomentatale a prescindere di tutto allo stesso livello con cui il soggetto di turno deve essere attivo?

 

:aha: 

guarda non trovi nullo di strano in te...essere gay non vuol dire scimmiottare le donne, anche se molti lo fanno... siamo uomini attratti da uomini... se un uomo imita una donna o si sente donna può operarsi e diventarlo, per quel che mi riguarda non potrei mai essere attratto da effemminati, nulla contro, semplicemente mi piacciono gli uomini .. Madonna sta bene dove sta :nyam: :nyam: :nyam:

 

Grazie per la comprensione :) tra l'altro hai centrato un altro fattore, che avevo descritto perifericamente, ossia lo 'scimmiottare' la donna...è una questione sicuramente complessa, in molti casi...ma senza voler entrare in questioni per cui non ho gli strumenti per esprimermi come si deve, posso solo dire quello che riguarda me, il mio sentire: ossia che mi sento molto più lontano da un gay che 'imita' la donna, rispetto addirittura a (certi) etero...assurdo? sì, forse, ma penso sia perchè continuiamo (per forza di cose) ad esprimerci e a pensare con le etichette, le categorie mentali, con cui siamo cresciuti..

 

edit: sorry per il doppio post, non uso un forum da parecchio e mi era sfuggita la multi-citazione

Edited by matt989

@@matt989, io direi che è peggio se dici "pari requisiti". 

 

anzi.. alcuni requisiti sono alquanto comuni sui siti d'incontri. 

Fortuna che con l'esperienza si riescono a "selezionare" alcuni requisiti ;) 

 

non so se mi spiego. 

 

ehmmm no sorry purtroppo non sto capendo :)

A parte dei fondamentali gusti personali (ci sono alcune persone per cui i "lady-boy" sono un big turn off)  magari quello che ti contraddistingue e' l'essere "cacciatore" e ovviamente potrebbe essere che parte importante del tuo desiderio sia il "cacciare" la tua preda, e se un ragazzo e' troppo effeminato e mostra in modo evidente di essere gay diventa un gioco troppo facile e quindi non ti attrae.  

Pero' se ti innamori sempre di persone che tu sai sono etero sei un masochista non un cacciatore  :nyam:  :hunter:

La cosa preoccupante è che questo tuo atteggiamento

- credere siano tutti effeminati e andare dietro agli etero -

è molto comune durante l'adolescenza, ma grave a 26 anni.

 

Scrivere "maschile per maschile" (o "bello per bello") sarà pure cafone,

ma è comunque meglio che arrivare a trent'anni vergine.

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