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Il giro di boa


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Ovvero, come il caos dentro non sempre genera una stella danzante.

 

Mi scuso fin da adesso se ho sbagliato la sezione, ma sono un po' impacciata e spero mi perdonerete.
Ho 40 anni e sono una donna sposata, madre di due bambini piccoli. Ho un buon lavoro, un marito affettuoso ed intelligente col quale trascorro volentieri il mio tempo, il mio circo personale di amici fedeli, una vita piena di cose da fare e nel complesso molto, molto felice. Una vita semplice ma intensa, insomma. Perché quindi non complicarsela un po'?

Io non sono etero. L'ho sempre saputo, ma mi hanno educata a reprimere la parte sbagliata di me, ed ho fino ad ora recitato il mio ruolo con stile, devo dire, fatto sta che quando mi sono sposata ci credevo davvero. E ci credo tutt'ora, dato che per mio marito nutro una forma elevatissima di amore, molto vicino a quello che provo per i miei figli.
Dal canto mio non sono nemmeno lesbica, però devo ammettere che mi piacciono anche le donne. Non tutte, solo alcune. Poche, a dire la verità.
Pur avendolo sempre saputo, soltanto adesso riesco a guardarmi con comprensione. Quello che un tempo vedevo come un fastidioso "vizietto", una cosa di cui vergognarmi, che mai con nessuno avrei osato ammettere (e che nessuno sospetta faccia parte di me), adesso è lì dietro al giro di boa dei quaranta, e mi aspettava con le braccia sui fianchi, e sembra dirmi "oh, ma ce ne hai messo, di tempo!"
 

Chissà se qua dentro c'è qualcun* come me con cui confrontarmi.

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davydenkovic90

Mi piace il tuo modo di scrivere.

Inutile dire che qui dentro non c'è nessun bisogno di recitare e reprimere quella parte "sbagliata" di te.

Hai mai avuto qualche esperienza con donne? Recente o meno recente? Spesso questi casini si risolvono sperimentando sul campo.

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No, non ne ho avute, mi sono sempre tirata indietro.
Adesso non potrei, tradirei mio marito. Ma forse mi fa più paura il tradimento verso il mio ruolo sociale.

La cosa difficile, e spero che in questo le nuove generazioni siano più brave di noi cariatidi, è riuscire ad annientarlo, il ruolo sociale.

Troppe persone hanno sofferto per l'impossibilità di vivere la propria vita a pieno.
 

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Anch'io come molti ho vissuto la mia parte omo come sbagliata, da reprimere. E' stato  un lungo cammino quello dell'accettazione per me.

 

Descrivi il tuo matrimonio come felice, con un uomo intelligente (dote sempre più rara).

Se ti confidassi con lui come pensi che la prenderebbe? In fondo tu non metti in discussione l'amore che provi per lui 

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Anch'io come molti ho vissuto la mia parte omo come sbagliata, da reprimere. E' stato  un lungo cammino quello dell'accettazione per me.

 

Descrivi il tuo matrimonio come felice, con un uomo intelligente (dote sempre più rara).

Se ti confidassi con lui come pensi che la prenderebbe? In fondo tu non metti in discussione l'amore che provi per lui 

In parte sa, gliene ho parlato da sempre, senza scendere troppo in particolari. 

Mi è capitato quest'estate di dover respingere le attenzioni di una collega di lavoro che tra le altre cose mi piaceva molto, e di quello no, non gli ho parlato.

Anche perché forse ho frainteso, o per lo meno è il problema che mi pongo sempre (anche lei ha un compagno, con due bambini dell'età dei miei).

Chissà se la gente si accorge di questo mio modo di essere.

Chissà se il corpo manda messaggi di cui non mi rendo conto.

Me lo sono sempre chiesta.

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davydenkovic90

Capisco quello che intendi. Negli ultimi anni sicuramente sta diventando sempre più facile essere gay o lesbiche, e capisco bene che in contesti arretrati o borghesi o cattolici o perbenisti sia molto difficile uscire dal seminato. E' più facile seguire le consuetudini della propria famiglia e di chi ci circonda.

Anche io nel mio piccolo ho fatto una certa fatica. Solamente all'università sono riuscito a liberarmi da un po' di sovrastrutture e a vivere serenamente la mia sessualità.

Non è mai troppo tardi, comunque. Un'amica di mio padre si è messa con una donna, in età molto avanzata e - credo - dopo un matrimonio fallito. Adesso per tutti è del tutto normale che lei porti la sua compagna alle cene che organizzano...

Io non sono favorevole agli psicologi e penso che i problemi si risolvano "sul campo" e non a chiacchiere... però tu sei con le mani legate su molti fronti, forse ti farebbe bene fare due sedute con uno psicologo per riuscire a indagare meglio questa tua attrazione verso le donne e il rapporto con tuo marito.

Edited by davydenkovic90
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Gentile bruja, ben trovata. Ecco il macigno di cui parlavi in presentazione.

Fui felicemente sposato dall'85 all'89 con una ragazza che mi piaceva, amavo e stimavo. La relazione si spense per noia reciproca, non trovammo le motivazioni sufficienti per evitare la separazione ed il divorzio, formalità espletate tranquillamente e consensualmente non essendoci disprezzo reciproco nè figli. 

Prima del matrimonio ebbi una relazione di 4 anni con un ragazzo, e finito il matrimonio decisi di salire su quello che pareva l'ultimo treno, dedicando le mie energie nel trovare un compagno; ebbi fortuna. 

 

Se, al posto della noia, il matrimonio fosse proseguito con la condivisione di entrambi, suppongo che avrei vissuto lo stesso tranquillamente, al massimo con qualche pensierino extra, ma, conoscendomi, me ne sarei fatto una ragione portando rispetto a quello che avevo promesso a mia moglie , e a quello che lei aveva promesso a me. 

In fondo, nella vita, non si può avere tutto tutto e, a volte, accontentarsi non rappresenta una "seconda scelta" ma significa proprio essere coscientemente contenti dello status quo. Ed il Tuo, gentile Signora, non mi pare malvagio. 

ll tuo contesto merita la Tua attenzione e dedizione, senza scomodare il concetto (laico sia ben chiaro) di missione verso un marito e i figli. 

Fossi in Te (ma è facile parlare sulla pelle degli altri) lascerei perdere il fantasma con le mani sui fianchi, a meno che Tuo marito approvi e acconsenta a avventure alternative. 

 

Insomma, stai serena...  un abbraccio.

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Gentile bruja, ben trovata. Ecco il macigno di cui parlavi in presentazione.

Fui felicemente sposato dall'85 all'89 con una ragazza che mi piaceva, amavo e stimavo. La relazione si spense per noia reciproca, non trovammo le motivazioni sufficienti per evitare la separazione ed il divorzio, formalità espletate tranquillamente e consensualmente non essendoci disprezzo reciproco nè figli. 

Prima del matrimonio ebbi una relazione di 4 anni con un ragazzo, e finito il matrimonio decisi di salire su quello che pareva l'ultimo treno, dedicando le mie energie nel trovare un compagno; ebbi fortuna. 

 

Se, al posto della noia, il matrimonio fosse proseguito con la condivisione di entrambi, suppongo che avrei vissuto lo stesso tranquillamente, al massimo con qualche pensierino extra, ma, conoscendomi, me ne sarei fatto una ragione portando rispetto a quello che avevo promesso a mia moglie , e a quello che lei aveva promesso a me. 

In fondo, nella vita, non si può avere tutto tutto e, a volte, accontentarsi non rappresenta una "seconda scelta" ma significa proprio essere coscientemente contenti dello status quo. Ed il Tuo, gentile Signora, non mi pare malvagio. 

ll tuo contesto merita la Tua attenzione e dedizione, senza scomodare il concetto (laico sia ben chiaro) di missione verso un marito e i figli. 

Fossi in Te (ma è facile parlare sulla pelle degli altri) lascerei perdere il fantasma con le mani sui fianchi, a meno che Tuo marito approvi e acconsenta a avventure alternative. 

 

Insomma, stai serena...  un abbraccio.

Ahahah, vero. E' un privilegio, quello di poter essere felici. La mia tuttavia è una felicità con un quadratino mancante, come quella tavoletta di cioccolata di cui fanno pubblicità in televisione. 

E quel quadratino mancante chiama a gran voce, non è facile girare la testa altrove.

Io non sono una che crede agli amori "assoluti", e la storia dell'imperdonabilità del tradimento mi ha sempre convinta poco.

Non avrei problemi in una coppia poliamorosa. 

Ma lui sì, perdinci.

Eh insomma, quel fantasmino con le mani sui fianchi continua a reclamare la mia attenzione, acciderba a lui!

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Capisco quello che intendi. Negli ultimi anni sicuramente sta diventando sempre più facile essere gay o lesbiche, e capisco bene che in contesti arretrati o borghesi o cattolici o perbenisti sia molto difficile uscire dal seminato. E' più facile seguire le consuetudini della propria famiglia e di chi ci circonda.

Anche io nel mio piccolo ho fatto una certa fatica. Solamente all'università sono riuscito a liberarmi da un po' di sovrastrutture e a vivere serenamente la mia sessualità.

Non è mai troppo tardi, comunque. Un'amica di mio padre si è messa con una donna, in età molto avanzata e - credo - dopo un matrimonio fallito. Adesso per tutti è del tutto normale che lei porti la sua compagna alle cene che organizzano...

Io non sono favorevole agli psicologi e penso che i problemi si risolvano "sul campo" e non a chiacchiere... però tu sei con le mani legate su molti fronti, forse ti farebbe bene fare due sedute con uno psicologo per riuscire a indagare meglio questa tua attrazione verso le donne e il rapporto con tuo marito.

Sì, vero. Forse dovrei parlarne con lo psicologo.

Sebbene non ne abbia nessunissima voglia (cosa che peraltro sottolinea il fatto che avrei dannatamente bisogno di parlarne con lo psicologo, sigh.).

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Benvenuta... :)

 

Mi sento di dirti che reprimere il proprio modo di essere non fa mai bene... e ciò è tratto dalla mia personale esperienza.

 

Non è mai troppo tardi per se stessi. :)

non capisco bene però come funzioni questa cosa: vado in giro a rilasciare dichiarazioni? Considerando che sono in una situazione consolidata ormai da anni e che ho due figli piccoli, e che quindi sono perfettamente inquadrata nel ruolo di madre/moglie/professionista, non so fino a che punto interessi agli altri il mio effettivo orientamento. A patto che esistano "orientamenti", perché in realtà credo che le sfumature in questo ambito sono ben oltre le 50.

Se i miei figli me lo chiedessero, glielo direi. Questo sì.

Ma con le persone che frequento abitualmente non so se riuscirei ad affrontare la cosa, temo molto il fraintendimento ed il conseguente isolamento che ne deriva.

Devo dire però di non aver MAI provato attrazione per le mie amiche. Per conoscenze meno approfondite sì, ma per le amiche mai. 

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https://www.gay-forum.it/topic/31566-il-giro-di-boa/#findComment-891450
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Benvenuta nel forum!!!

Beh...sisituazione non facile ma di certo no impossibile.

Viviti la tua vita, le tue sensazioni, le tue emozioni... se reprimi non sarai mai felice.

Non c'è bisogno né di lasciare in giro dichiarazioni né affiggere manifesti. Viviti il tuo essere a 360 gradi poi il resto vien da se...

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non capisco bene però come funzioni questa cosa: vado in giro a rilasciare dichiarazioni? Considerando che sono in una situazione consolidata ormai da anni e che ho due figli piccoli, e che quindi sono perfettamente inquadrata nel ruolo di madre/moglie/professionista, non so fino a che punto interessi agli altri il mio effettivo orientamento. A patto che esistano "orientamenti", perché in realtà credo che le sfumature in questo ambito sono ben oltre le 50.

Se i miei figli me lo chiedessero, glielo direi. Questo sì.

Ma con le persone che frequento abitualmente non so se riuscirei ad affrontare la cosa, temo molto il fraintendimento ed il conseguente isolamento che ne deriva.

Devo dire però di non aver MAI provato attrazione per le mie amiche. Per conoscenze meno approfondite sì, ma per le amiche mai. 

 

Non devi rilasciare nessuna dichiarazione, semplicemente essere te stessa e non nascondere/reprimere nulla... in primis nel rispetto di te stessa!

 

Benvenuta nel forum!!!

Beh...sisituazione non facile ma di certo no impossibile.

Viviti la tua vita, le tue sensazioni, le tue emozioni... se reprimi non sarai mai felice.

Non c'è bisogno né di lasciare in giro dichiarazioni né affiggere manifesti. Viviti il tuo essere a 360 gradi poi il resto vien da se...

 

Eh già... :)

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