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L'inizio del mio viaggio gay, il mio primo coming out tra abbandono ed ossessione.


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Ho provato tante volte a scrivervi questo post, il problema è che non è facile raccontarsi perchè bisogna trovare il giusto equilibrio tra dolore e grandiosità e soprattutto bisogna evitare di sembrare un mitomane.

Sono sempre stato frocio, ma credo che tutto ebbe inizio a 11 anni, pochi giorni prima del mio compleanno finiva un percorso e ne iniziava un'altro, mio padre finiva il suo viaggio su questo terra, c'era aria di cambiamento.

Mia madre decideva di impazzire, non quella pazzia semplice di cui si addita la gente "strana", quella pazzia che ti porta a cercare nella spazzatura dei vicini e tagliarsi le braccia con i biccheri presi con il prosciutto dal salumiere.

Fortunatamente o sfortunatamente è iniziato un viaggio memorabile, di abbandono, di amore e di libertà. Dopo che lei prese le decisione di barboneggiare tanti anni insieme alla sua sorella pazza (una cartomante shoplifter con manie da santona) ho iniziato ad assaporare la libertà, è stato un percorso graduale ma gia a 13-14 anni lei non c'era più, avevo una casa tutta per me, un fratello tutto per me, una pensione, un budget e tanto tempo, tanta liberta e un vuoto da riempire. Decisi di riempire lettaralmente quel vuoto con mio fratello, lui mi riempiva sessualmente (oralmente, non analmente), non ricordo nemmeno un inizio preciso perchè anche questo su graduale, prima scherzi e ammiccamenti, porno e toccatine maliziose, pian pianino la complicità diventò "orgasmi furiosi e passione", era vero e proprio sesso.

Insomma, avevo tutto, avavo una casa, avevo un fratello, pensione, cose carine, fumetti, cannabis, la libertà di non pulire, di mangiare sandwich salame, maionese e patatine del sacchetto a pranzo, la mia alimentazione principale fu di wustel crudi.

Non mi andavano bene alcune cose, mi sentivo fragile e orgoglioso a scuola, isolato da tutti ma fiero di essere diverso, poi un giorno all'ennesima presa per il culo sulla mia effeminatezza decisi "si sono gay, adesso non rompete i coglioni", li inizio un percorso di ulteriore solitudine, bullismo e minacce di morte, e presi così anche la libertà di non andare più a scuola.

Nel frattempo mia mamma sapeva, sapeva perchè ogni tanto tornava per donare altra libertà (dare soldi) e per ricordarsi che aveva dei figli.

Non ho mai avuto un vero coming out alla mia famiglia, pian pianino, sempre progressivamente verso 17 anni mia mamma iniziò a curarsi e a tornare e a prendersi cura di noi, un giorno gli dissi semplicemente "mamma sto con un ragazzo e lo amo moltissimo", avevo 18 anni, non proprio un coming out perchè lei nel disordine e nell'assenza qualcosa aveva visto, qualcosa sapeva e faceva finta di nulla, comunque il mio fidanzamento è stato affrontato con gioia e serenità, gioia per me, serenità per lei, apparteniamo alla specie dei "cattolici-comunisti". Dopo il suo ritorno me ne sono andato io, sono andato a vivere col mio ragazzo, 5 anni d'amore, poi le corna da parte sua.

 

Dai, volevo condividere con voi la mia strana infanzia, non voglio un riflettore su di me, non voglio compassione e non voglio essere deriso, solo raccontarvelo. :)

Sei un ragazzo molto forte. Ne hai affrontate di ogni, e hai dimostrato e dimostri tuttora di avere un'energia eccezionale e una capacità di rispondere alle avversità davvero fuori dal comune. La tua forza è stata quella di reagire sempre, e di dire a te stesso e a chi ti circonda che per quanto la vita sia un ammasso di follia incomprensibile, su te stesso comandi sempre e comunque tu. Non dimenticarlo mai.

Non è facile sopravvivere ad un'adolescenza simile ma sei stato molto forte, in tutta sincerità non posso credere che dopo tutto quello che hai passato adesso tu sia una persona serena e felice (ma me lo auguro di cuore) e comunque il fatto di parlarne ti fa onore.

Che dire, abbandono e rapporti incestuosi spesso sono dinamiche che vanno a braccetto , non so come tu abbia poi gestito o riesca a gestire i tuoi rapporti familiari.

Non è facile sopravvivere ad un'adolescenza simile ma sei stato molto forte, in tutta sincerità non posso credere che dopo tutto quello che hai passato adesso tu sia una persona serena e felice (ma me lo auguro di cuore) e comunque il fatto di parlarne ti fa onore.

Che dire, abbandono e rapporti incestuosi spesso sono dinamiche che vanno a braccetto , non so come tu abbia poi gestito o riesca a gestire i tuoi rapporti familiari.

Non sono sereno, è come se avessi il diavolo in corpo, però mi piace immaginare che nella mia instabilità abbia raggiunto un mio personalissimo modo di essere felice.

(Riflessione: Felicità e mancanza di serenità possono andare d'accordo?)

Ora mio fratello ha una ragazza, si amano moltissimo.

La sua cronologia abbonda di porno trans e lei se lo incula con uno strap-on, ha sempre avuto fidanzate ma solo con questa è riuscito a far avverare il suo desiderio di essere inculato.

La mia famiglia è sempre un covo di pazzi, freak e personaggioni ma gli attacchi psicotici sono finiti.

Restano i danni di un infanzia dissennata.

Ti confesso che mi hai fatto quasi commuovere.. anche perchè alcuni aspetti sono quasi simili alla mia storia, credo che hai tanto da dare a questo mondo, spero che troverai la tua strada. 

Hai avuto una vita piuttosto movimentata eh!?

 

Devi essere un ragazzo con una grande forza di volontà e con un carattere bello tosto.In tutto questo caos sei riuscito a trovare un tuo equilibrio..complimenti davvero.

 

Sei riuscito a crearti delle amicizie dopo tutto questo?Suppongo non sia facile imparare a fidarsi di qualcuno.

Hmmm. Mai visto la sere tv Shameless? XD

 

Mi sorprende davvero la vitalità che il tuo racconto trasuda, spero che non si esaurisca mai.

 

Ora però voglio sapere il resto della storia (e cioè, com'è il presente).

Penso di non voler/poter esprimermi con commenti di giudizio/opinione perché nessuno ne sarebbe in grado se non chi ha provato sulla propria pelle eventi simili a quelli che hai passato tu.

Sono convinto che un'infanzia serena e una ragionevole progressione verso il raggiungimento di tutte le tappe della vita siano la base per una serena crescita e una solida età adulta.

Non vorrei che la tua adolescenza tumultuosa condizioni il tuo modo di vedere la realtà e di interfacciarti con le persone che entreranno nella tua vita.

L'unica possibilità, e mi auguro che si concretizzi, è quella di trovare un proprio equilibrio in grado di sostenere una vita quanto più serena possibile. ;)

Hmmm. Mai visto la sere tv Shameless? XD

 

Mi sorprende davvero la vitalità che il tuo racconto trasuda, spero che non si esaurisca mai.

 

Ora però voglio sapere il resto della storia (e cioè, com'è il presente).

mmm.. Lo capisco, quando mi impegno scrivo bene e ora vuoi di più, ma non si può, perderei il mio fascino se rivelassi tutto di me, sicuramente vi lascerò in futuro tante altre storielle divertenti, che andranno sempre tra dolore e spensieratezza, del resto si parlava del coming out, e come di fatto io non ne abbia mai avuto uno (almeno con i familiari).

No, non ho mai visto Shameless.

 

 

Felicità e mancanza di serenità possono andare d'accordo?

Se lo stai dicendo Tu, è certo che sì, Tu che hai vissuto situazioni abbastanza "estreme"

Evidentemente Ti piaci, hai una vita appagante e l'amarezza della vita non prende giustamente il sopravvento. 

Grazie per la condivisione. 

Sì in effetti la tua vita sembra un po' "correndo con le

forbici in mano"

 

La felicità non è qualcosa di tangibile è un insieme di

pensieri positivi e benevoli e certamente nel tuo modo

di raccontarti si avverte la vitalità, che potrebbe essere

l'antidoto all'irrequietudine ( ciò che la delimita ad uno

stato di irrequietezza transitoria )

 

 

ogni tanto tornava per donare altra libertà (dare soldi)

 

credo che ti abbia salvato la presenza costante di denaro, forse non tanto ma un rivolo ininterrotto, mese per mese

in assenza di quello, e in presenza di una situazione di cotal disfacimento affettivo ed esistenziale, il collasso finale sarebbe stato inevitabile

Ci credo che immaginate il "collasso".

 

L'idea che tanta incuria, mancanza di igiene, abbandono & incesto

producano un ragazzo normale tale e quale a voi vi sconvolge, no?

 

Come riuscirete a giustificare allora tutte le regole e le umiliazioni

che avete dovuto patire dai vostri genitori con la scusa che era "il vostro meglio",

se non pensando che chi non le ha patite sia un povero relitto umano?

 

La verità è che tutte le regole delle famiglie borghesi non servono a nulla.

Sono forse nocive? Bisognerebbe quindi sovvertirle e crescere selvaggi?

No, nemmeno. Neanche un'educazione libertaria ha un qualche riscontro positivo...

Qui nessuno rilascia patenti di normalità. Ognuno di noi ha le proprie storture. Però ti invito a non "normalizzare" una situazione che lo stesso ragazzo definisce non serena ed instabile. Lui stesso è consapevole dell'eccezionalità del suo percorso, tanto da chiedere nè compassione nè derisione.

Poi presumo che anche lui sia cresciuto con un'infanzia dettata da regole e da educazione. Non mi interessa gettarla sulla psicologia e sulla sociologia, ma è universalmente riconosciuto che per crescere in maniera armonica i bambini hanno bisogno dell'educazione, dell'affetto e della presenza delle figure genitoriali. I suoi genitori sono stati presenti fino ad un certo punto della sua vita. Il padre purtroppo è morto e la madre, nel momento della sua adolescenza, è andata fuori di testa. Gli sbandamenti sono cominciati lì, ma non è che fino a quel punto il ragazzo abbia vissuto nell'incuria, nella mancanza di igiene e nell'abbandono.

Avrà comunque avuto delle basi fornite dai genitori che gli hanno permesso di sbandare soltanto e non di deragliare completamente.

La presenza del denaro (concordo con conrad) gli ha permesso di non andarsi a ficcare in altri guai o situazioni che avrebbero ulteriormente complicato un quadro di vita obiettivamente già molto complesso, ma dal quale tutto sommato il ragazzo ne è venuto fuori. In quali condizioni non so, però ho come l'impressione che dentro di sè rimpianga il non aver avuto la "normalità" che per te invece non fa differenza

Sì in effetti la tua vita sembra un po' "correndo con le

forbici in mano"

 

La felicità non è qualcosa di tangibile è un insieme di

pensieri positivi e benevoli e certamente nel tuo modo

di raccontarti si avverte la vitalità, che potrebbe essere

l'antidoto all'irrequietudine ( ciò che la delimita ad uno

stato di irrequietezza transitoria )

Boom! Augustein burroughs è il mio autore preferito, ho amato tutti i suoi libri arrivati in Italia, correndo, cunilingusville e dry, mi ci rivedo molto nelle sue storie.

Qui nessuno rilascia patenti di normalità. Ognuno di noi ha le proprie storture. Però ti invito a non "normalizzare" una situazione che lo stesso ragazzo definisce non serena ed instabile. Lui stesso è consapevole dell'eccezionalità del suo percorso, tanto da chiedere nè compassione nè derisione.

Poi presumo che anche lui sia cresciuto con un'infanzia dettata da regole e da educazione. Non mi interessa gettarla sulla psicologia e sulla sociologia, ma è universalmente riconosciuto che per crescere in maniera armonica i bambini hanno bisogno dell'educazione, dell'affetto e della presenza delle figure genitoriali. I suoi genitori sono stati presenti fino ad un certo punto della sua vita. Il padre purtroppo è morto e la madre, nel momento della sua adolescenza, è andata fuori di testa. Gli sbandamenti sono cominciati lì, ma non è che fino a quel punto il ragazzo abbia vissuto nell'incuria, nella mancanza di igiene e nell'abbandono.

Avrà comunque avuto delle basi fornite dai genitori che gli hanno permesso di sbandare soltanto e non di deragliare completamente.

La presenza del denaro (concordo con conrad) gli ha permesso di non andarsi a ficcare in altri guai o situazioni che avrebbero ulteriormente complicato un quadro di vita obiettivamente già molto complesso, ma dal quale tutto sommato il ragazzo ne è venuto fuori. In quali condizioni non so, però ho come l'impressione che dentro di sè rimpianga il non aver avuto la "normalità" che per te invece non fa differenza

Instabile e non serena si, eccezionale inteso come fuori dal comune anche, ma riguardo ai tuoi concetti di armonia, normalità e regole non intendo dargli molta importanza, penso solo che nonostante tutto sia stata un infanzia grandiosa, ringrazio sempre il cancro e la pazzia per avermi reso quello che sono.

Ma va benissimo infatti :) è il tuo percorso e ti ha reso nel bene e nel male quello che sei. Insistevo solo sul concetto appunto di "eccezionalità", di cui tu stesso sei consapevole, e nel tuo racconto molto intimo e personale non c'è alcuna critica sui percorsi più "ordinari" che contraddistinguono la maggior parte di noi.

 

 

Augustein burroughs è il mio autore preferito, ho amato tutti i suoi libri arrivati in Italia, correndo, cunilingusville e dry

 

Cunnilingusville, in italiano "Pensiero magico: storie vere" è secondo me il più bello

ma è un libro di racconti e a non tutti piace il genere

 

http://www.subliminalpop.com/?p=1792

 

 

Boom! Augustein burroughs è il mio autore preferito, ho amato tutti i suoi libri arrivati in Italia, correndo, cunilingusville e dry, mi ci rivedo molto nelle sue storie.

 

Lo immaginavo

 

Oltre la vitalità c'è da aggiungere che conosci anche la cultura gay

a cui molti omosessuali italiani sono irriducibilmente allergici

beh che dire, credevo di avere una storia particolare, ma tu ( e non è una fortuna) vinci 10a 0....

battute a parte...riuscire a tenersi sulla retta via in una situazione del genere è difficilissimo ... non hai avuto praticamente punti di riferimento.... però sei venuto su bene... e questo ti fa onore! complimenti

Lo immaginavo

 

Oltre la vitalità c'è da aggiungere che conosci anche la cultura gay

a cui molti omosessuali italiani sono irriducibilmente allergici

Siete buoni con me, questi commenti come il tuo sono carinissimi, ci trovo qualcosa di molto dolce nel tuo definirmi vitale.

Davvero, mi aspettavo cose del tipo: "stai zitto pirla" e invece sono felice di aver condiviso una parte di me con voi, anche se un po' di paura mi frenava.

 

P.S Dovremmo fare un club del libro frocio.

  • 2 weeks later...
IlSuonatoreJones

Come ti è già stato detto, il tuo racconto è toccante e a tratti commovente. Gli eventi che hai dovuto subire sono inevitabilmente destabilizzanti, eppure tu hai trovato il modo di superarli, o - per meglio dire - conviverci con quanta più serenità possibile. Quindi, non lasciarti bloccare dalla paura di condividere tutto quello che ti è successo. Al di là di questo, personalmente mi colpisce la tua assoluta limpidezza: la trovo quasi disarmante. Scrivi, continua a scrivere: è davvero uno sfogo unico. 

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