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Poca fiducia e tanta gelosia


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Uno prima o poi dovrà vincere le proprie insicurezze, la propria gelosia e la propria diffidenza

 

O dobbiamo immaginare che - per evitarsi il problema - l'alternativa sia o il frequentare uno

"scorfano" che però non piace e per cui non si prova niente o fare solo sesso occasionale con

ragazzi belli e attraenti che potrebbero essere pericolosi?

 

 

Tuttavia voglio darti una risposta meno acida in alternativa, hai facoltà di sceglierne una: hai mai pensato che non puoi condannare una persona solo sulla base delle paure di un'altra?
Le vittime seriali non devono essere rincuorate di niente, si può giusto offrire loro qualche nuova prospettiva da cui vedere le cose, ma poi sta a loro vedere come sfangarsela. Se veramente è questo il loro obiettivo, naturalmente. Non vedo che male ci sia nel fornire qualche strumento in più a persone che si sentono in una impasse.

 

Nessuno ha condannato nessuno: ho esplicitamente scritto che questo ragazzo NON è psicologicamente in grado di reggere una frequentazione per come è venuta a strutturarsi. E NON ne è in grado INDIPENDENTEMENTE da qualsiasi considerazione sulla buona o mala fede dell'altro soggetto. Infatti, come ho già esplicitamente scritto due volte, NON è in discussione il fatto di dover indagare, analizzare, scoprire, capire, eccetera. L'unica certezza è l'impreparazione di questo ragazzo nel gestire un livello di interazione id questo genere e il fatto che le cose si stanno volgendo molto male in termini di salute e tranquillità psicologica. Sua, e chissà, forse anche dell'altro.

Quindi una storia potenzialmente bella va cassata solo per la paura di un ventenne, molto maturo. Per lo stesso motivo diremo basta a vaccini e carni rosse, oltre che ad ogni scelta ci esponga a rischi e paure

Edited by Demò
una storia potenzialmente bella va cassata solo per la paura di un ventenne

 

DAJE demò, non è una storia potenzialmente bella, è una situazione in cui sono già state chiaramente riferite una serie di sensazione estremamente negative e sostanzialmente irreversibili: gelosia, insicurezza, sfiducia, sospetto, paure, ecc.

 

Ma CERTO che va cassata una frequentazione le cui basi sono queste!

 

E' davvero vaticaneggiante l'idea di voler rendere indissolubile il nulla cosmico che lega due persone nelle circostanze finora descritte.

 

Ha perfettamente senso che una persona si accorga di non essere pronta a gestire una relazione, di qualsiasi genere. Di relazioni se ne possono avere un numero infinito, quindi una persona ha il diritto di constatare e poi dichiarare che, in un certo momento o di fronte a certe circostanze, non ha la preparazione né le forze per fare sia che un certo legame sia piacevole.

Edited by Sampei

 

 

come fai ad imparare a gestire una relazione se rinunci prima ad averla?

 

Quindi deontologicamente è sbagliato ogni singolo post scritto da ogni sigolo utente di questo forum in risposta ogni thread, perché fornire punti di vista, consigli e opinioni rischia addirittura di impedire alle persone di trovarsi in situazioni spiacevoli o di fornire loro suggerimenti su come fare in modo che siano un po' meno spiacevoli.

beh sarebbe grave se un utente del forum assumesse le proprie scelte facendo un sondaggio sulle opinioni degli altri utenti del gay forum. Almeno a me piace pensare che nessuno si basi su quel che dico.

 

Ci tengo comunque a precisare, una volta tanto, chè nè mi fidanzo con gli scorfani, nè faccio sesso con i belli. La seconda non evenienza si verifica però per cause indipendenti dalla mia volontà.

Edited by Demò

Non so regaz, potremmo accordarci su una risposta standard da dare sempre: "ciao, benvenuto, cazzi tuoi cavatela da solo".

 

Poi, fra l'altro, non capisco da dove vi salti fuori questa convinzione secondo cui un frocio brutto è dolce tenero innocuo e fedele mentre un frocio bello è una cagna. Ci dev'essere in circolazione qualche trattato del Lombroso dei gay di cui non sono a conoscenza. Se non vale il kalos kai agathos, state tranquilli che non vale nemmeno il cessos kai agathos.

Io ho cercato di dire all'opener, guarda che anche io ero insicuro

alla tua età ed ho fatto così e cosà etc

 

Dopodichè - cosa tipica dei giovani - il risultato è che lui ha negato

di essere insicuro e affermato che il suo fidanzato sarebbe insicuro

più di lui, perchè "si diminuisce gli anni" ( ovvio che a 20 anni anche

per un gay è un po' troppo presto...peraltro i gay italiani credono che

fare sesso coi minorenni sia illegale, quindi lui per ora questo non lo fa Lol )

 

Abbiamo quindi un 20nne che nega le sue debolezze, è esattamente

ciò che fanno tutti i 20nni

 

E sì, ci sono storie brutte che è meglio evitare...ma anche no, ci sono storie

che magari finiranno male ma sono utili per crescere

 

Da qualche parte bisognerà pur iniziare

 

D'altronde qui non è in discussione il fatto di avere opinioni diverse sul

caso specifico è in discussione il fatto che tu Sampei scrivi a tutti - invariabilmente

- la stessa cosa: lasciatevi

 

Se c'è un problema è bene lasciarsi

 

Posso apprezzare l'originalità rispetto all'alternativa "parlatene" che è diciamo

la risposta preconfezionata più banale

 

Cazzi tuoi, cavatela da solo....però te la stai inventando tu

 

 

è in discussione il fatto che tu Sampei scrivi a tutti - invariabilmente - la stessa cosa: lasciatevi

 

Non capisco perché, viste le circostanze di volta in volta, dovrei consigliare una soluzione diversa da quella che mi pare più opportuna. Anche in questo caso mi pare la più opportuna in assoluto. Non consiglierei mai ad una persona di comportarsi in un modo che so che la farà stare male pensando "eh ma dai così ha la lezione che si merita e crescerà".

 

Lo troverei aberrante.

Il problema è che per te la soluzione più opportuna

è sempre la stessa XD

 

Evidentemente devi aver patito sofferenze "indicibili"

o sei un un animo oltremodo delicato, o oltremodo

esigente rispetto agli errori che - eventualmente - commetti

 

In entrambi i casi sarebbe opportuno sfumare...perchè non

è bene né essere troppo delicati, né troppo severi con se stessi

Ma - giustamente dirai - io non sono il tuo psicanalista Lol

 

Qualunque sia la ragione - nella fattispecie non ci interessa -

la tua risposta si adatta almeno al tuo temperamento ( anche

questo è un elemento importante...spesso si trascura che c'è

pure lui che compone la nostra personalità )

 

Però in questo topic sei arrivato addirittura a "fidati del tuo istinto"

cioè a forme di conoscenza irrazionali, il chè mi sembra un pochino

troppo

Hinzelmann dai a questo ragazzo tutte le risposte ciniche che ti pare. Io do le mie. Se ti urtano i consigli che do, evidentemente ho involontariamente toccato qualche nervo scoperto nella tua visione del mondo. Ma queste sono questioni tue che non ha senso approfondire qui.

quando ho letto "lascialo immediatamente" la mia tazza del caffè ha avuto un lieve sussulto, e per un microsecondo devo aver pensato di poter prevedere e controllare il futuro...sapevo già cosa avresti scritto prima che tu lo scrivessi

 

Poi però mi son dato del bischero da solo XD

e che mica posso esse solo io l'unica stregaccia del forum!!

evidentemente halloween ha risvegliato l'istinto da fatucchiera pure a na vecchia ciavatta come te!!!

:wizard:  :wizard:  :wizard:

Oh beh, temo fosse un po' facile come previsione

 

Comunque - mettiamola così - se uno vuole scoprire

se la "gelosia" è il proprio "demone interiore" deve pur

metterla alla prova

 

Non è necessario avere un approccio analitico, ma metterla

alla prova dei fatti per imparare a conoscersi, sì

 

Poi - ripeto - magari tra due mesi si è innamorato di uno splendido

ragazzo all'università e ha scoperto pure che gli sono state messe

delle corna, ma a quel punto se ne frega pure...tutto può accadere

nella vita e nella sera di Halloween

 

 

ed il cinico sono io XD

 

Il cinismo sta nel voler indurre una persona a stare male quando può benissimo evitarlo.

A te non interessa nulla di quello che ha detto/chiesto l'opener: lui vuole capire

 

sto male per questa storia e non so che cosa fare. L'unica cosa: se devo continuare a vivere così, tanto vale lasciar perdere.

 

Non giova nemmeno alla qualità del forum non curarsi del fatto che se qualcuno chiede consiglio, primariamente si potrebbe offrire empatia nel considerare la sua situazione e nel fornire qualche dritta veloce per stare meglio ed uscire dal disagio, evitando di voler fare ad ogni costo sfoggio d'erudizione simil-psicanalitica in qualità di professori sadici secondo cui "la medicina è amara ma lo faccio per il tuo bene".

 

A volte mi sembri il papà di Willy Wonka.

 

Beh allora si fidanzi con uno scorfano inguardabile, perché se cerca gente bella e furba e poi si lamenta non merita la mia compassione. É anche ora di finirla con questa storia che il forum serve per rincuorare chi ci si presenta come vittima, le vittime seriali e consapevoli non mi ispirano fiducia.

 

Tuttavia voglio darti una risposta meno acida in alternativa, hai facoltà di sceglierne una: hai mai pensato che non puoi condannare una persona solo sulla base delle paure di un'altra?

un pò duro nei modi ma tutto verissimo secondo me ....

beh, sul forum mi sono già abituato ad essere spesso frainteso, per cui metto lì il mio punto di vista senza paure:

non c'è scritto da nessuna parte che una storia debba per forza durare tutta la vita o che la fedeltà sia il requisito principale per essere felici.

potrebbe anche essere una vita da incubo, tra parner che non hanno più nulla da dirsi, o il parner che credi fedele potrebbe solo essere molto bravo a nascondere.

d'altra parte, come dice(va) la mamma di aldo busi, meglio mangiare in compagnia una fetta di torta che una merda da soli...

i requisiti principali:

A- sono innamorato e sto bene con lui.

B- la relazione è intensa.

C- il bilancio vantaggi/svantaggi è positivo, per quanti possano essere gli svantaggi.

ovvio che a 20 anni si cerca l'assoluto, ma bisogna anche ricordarsi che è l'età giusta per imparare, e questo significa anche sbagliare e, forse, soffrire.

far coppia in modo sano e soddisfacente è una cosa che si impara, la fortuna non è tutto.

se quel che ti ho detto ti sembra verboso, ti dó uno spunto:

tra le mie relazioni rimpiango ancora l'intensità e la gioia che mi ha dato per quasi tre anni un parner focoso, istintivo ma aggressivo e poco sincero (mi ha trovato che era in coppia, e fatalmente ha trovato un altro mentre stava ancora con me) che alla fine del rapporto è stato bravissimo a farmi soffrire più che poteva, ma che mi costringeva a chiedermi ogni giorno: ne vale la pena? e mi rispondevo "sì".

e anche adesso, dopo 18 anni, sapendo che allora ci ho messo tantissimo per rimettermi in piedi alla fine del rapporto, mi chiedo: ne è valsa la pena? mi rispondo ancora "sì".

siamo al limite, ma solo per farti capire che non ci sono regole, solo la certezza di voler bene limitata però dal dovere di voler bene a se stessi.

far coppia in modo sano e soddisfacente è una cosa che si impara, la fortuna non è tutto..

mmhh.. più che "impararla" penso sia qsa che si debba "costruire" day by day,

cercando di non considerare MAI l'altro come qsa di scontato o acquisito.

-è una persona, non un soprammobile!!-

 

se lo facessi, quella sì che sarebbe la tomba del rapporto!!!

costruire mi rimanda ai palazzi.

la coppia è un essere vivente in continua trasformazione, soggetto a crescita, decrescita, fasi di miglioramenti e di malattia - da cui si può anche uscire irrobustiti...

vederla così mi sembra più utile: se il tuo basilico ha preso troppo sole e secca - succede- la prossima volta lo terrai più all'ombra.

riguardo all'altro "soprammobile", nella certezza di essere frainteso, mi piacerebbe porre l'accento sulla chiarezza con sé stessi; l'altro, essendo una persona, agisce e reagisce, e farà le sue scelte...

non cementiamoci a vicenda, please...

:-)

Edited by luca63

ok.

"creare" può andar meglio come verbo?

perchè se crei & riplasmi sempre la coppia mi sa che è più difficile che si "cementifichi" o "fossilizzi", no?

-insomma, ho l'impressione che stiamo dicendo la stessa cosa con parole diverse..-

 

 

ovvio che a 20 anni si cerca l'assoluto, ma bisogna anche ricordarsi che è l'età giusta per imparare, e questo significa anche sbagliare e, forse, soffrire. far coppia in modo sano e soddisfacente è una cosa che si impara, la fortuna non è tutto.

 

Era semplicemente un ragazzo geloso perchè fidanzato a distanza

 

E' chiaro che si impara a partire dalle cose semplici e più immediate

 

E la gelosia è una delle emozioni con cui fare i conti

 

La follia è pensare di mollare una persona alla prima difficoltà, alla

prima sofferenza...e addirittura ritenere che questo sia "sano"

Allora, Hinzelmann e Sampei, trovo che abbiate entrambi ragione, anche se sicuramente la scelta finale spetta a me. Io sono venuto qui solo per chiedere pareri e consigli, non certo per essere rincuorato o per sentirmi dire parole di conforto, sia chiaro. Anche se ho come l'impressione che quelli più vicini ai 35 qui siano più inclini a giustificare lui piuttosto che me (sarà che effettivamente l'età cambia il modo di vedere le cose). 

 

Certo, anch'io forse pretendo un po' troppo, o mi aspetto qualcosa di diverso che magari solo uno più giovane - o caratterialmente più simile a me - potrebbe darmi... o magari mi faccio delle idee inutili perchè tanto nessuno sarà mai come voglio. Dovrò farmene una ragione.

 

 

 

Era semplicemente un ragazzo geloso perchè fidanzato a distanza
 

 

Comunque parliamo pure al presente... ieri l'ho visto e la serata mi sembrava tutta rose e fiori, intanto penserò a come comportarmi ed eventualmente prenderò una decisione.

 

 

 

anche adesso, dopo 18 anni, sapendo che allora ci ho messo tantissimo per rimettermi in piedi alla fine del rapporto, mi chiedo: ne è valsa la pena? mi rispondo ancora "sì".

 

Leggere la tua storia mi ha rattristato un po', e mi colpisce il fatto che tu pensi ancora che ne sia valsa la pena... anche se da un lato posso capirti. Non ho esperienza in merito, quindi non posso giudicare. Forse potrò farlo solo col senno di poi.

 

Grazie comunque per le risposte, non mi aspettavo di suscitare così tanto interesse. Grazie anche ai più cinici  :onthequiet:  

E' buon senso lasciarsi. La gelosia è una sensazione estremamente negativa, che crea molti danni alla persona che la prova, e poi in un secondo momento, anche all'altra persona. E' un campanello d'allarme sul fatto che c'è qualcosa che non va nella persona che la prova.

 

Si può intervenire, e si può decidere di farlo o in uno stato di sofferenza, o in uno stato di ricostruzione della tranquillità. In quale delle due situazioni l'intervento sarà più facilmente positivo e avrà buon esito? Indovina un po'.

 

Per questo il mio consiglio, torno a sottolinearlo più nel dettaglio, è questo:

 

1) eliminare la causa SECONDARIA della gelosia, per ristabilire un minimo di autocontrollo e di obiettività ---> allontanarsi dal partner.

 

2) indagare le cause PRIMARIE sottostanti alla sensazione di gelosia, che potrebbero essere estremamente variegate, addirittura lontanissime dalla relazione in sé considerata, e riguardanti molto probabilmente la persona stessa che la prova, e il rapporto che ha con se stessa.

 

3) lavorare sulle cause primarie per attenuarle e rimuoverle.

 

 

 

Non è indispensabile sottoporsi a sofferenze inutili per un lungo periodo: una volta che si ha il quadro della situazione, si può intervenire già subito, evitando la putrefazione così sadicamente caldeggiata dai vecchi che forse a loro tempo non sono stati capaci di dire basta, si sono sottoposti a masochismi psicologici di vario genere e adesso devono autoconvincersi che andava bene in quel modo e non c'erano alternative.

Edited by Sampei

Quello che voglio dire è che le esperienze, positive o negative, sono sempre utili.

 

Ma sottoporsi gratis a esperienze negative anche dopo averne ormai individuato chiaramente i contorni è davvero da imbecilli, e può anche creare situazioni che non verranno mai metabolizzate, andando ad influire in maniera grave e definitiva sulla persona che non la ha superata.

 

Luca63 ne è un esempio interessante: non riesce a non elogiare il fatto di essere stato ripetutamente umiliato da un partner in gioventù, e adesso frigge nell'intento di umiliare il proprio partner attuale, al quale vuole forse far rivivere la situazione di incertezza e disagio che ha vissuto lui tanto tempo fa, sebbene mascherando il tutto con la dolce innocenza di chi dice "eh così va la vita".

 

 

 

Mi pare che il 35enne abbia già deciso di chiudere la storia.

 

Appunto, porca eva, è quello che sto cercando di far passare da giorni ma qui nessuno mangia la foglia.

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