Rotwang Posted November 7, 2015 Share Posted November 7, 2015 (edited) Tratto da un articolo di Wu Ming 1 Pier Paolo Pasolini (1922-1975) e Paul-Michel Foucault (1926-1984) erano quasi coetanei. Furono battezzati entrambi con due nomi, uno dei quali era "Paolo". Nacquero e crebbero in provincia, sospesi tra città e campagna: Foucault tra Poitiers e la fattoria dei nonni a Vendeuvre-du-Poitou; Pasolini tra Bologna e Casarsa. Ebbero un rapporto forte con le rispettive madri (che sarebbero loro sopravvissute) e di quasi estraneità coi padri. Vissero l'occupazione nazista del proprio paese, e nelle loro educazioni ebbe un ruolo importante la Resistenza. L'occupazione e la guerra partigiana incisero più tragicamente sulla vita di Pasolini, che perse il fratello Guido, ma anche Foucault ne fu influenzato tramite la sua passione filosofica: due insegnanti di filosofia del suo liceo a Poitiers furono uccisi dai tedeschi in quanto membri della Resistenza. Usò dunque come pseudonimo "Louis Appert", omaggio ai partigiani, dato che costui fu membro del Comité de Libération della città. Più o meno alla stessa età, Pasolini e Foucault si iscrissero ai partiti comunisti: il primo nel 1947, il secondo nel 1950. Ne uscirono due anni più tardi e in malo modo: Pasolini fu espulso dal Partito Comunista Italiano nel 1949 per lo scandalo di Ramuscello (emerse il suo "vizio"), Foucault se ne andò dal Partito Comunista Francese nel 1952 in polemica col suo sentito antisemitismo. Nonostante la diversa natura dei due partiti (quello francese stalinista e quello italiano meno rigido e legato all'eredità gramsciana), Pasolini poté ristabilire un rapporto e un confronto, mentre la rottura di Foucault fu assoluta. I due si stabilirono poi nelle rispettive capitali: Pasolini a Roma, Foucault a Parigi. Si immersero in marxismo e psicanalisi. Vissero la militanza a sinistra da intellettuali e in modi diversi polemizzarono con la nuova sinistra sessantottina. Viaggiarono in Africa e negli Stati Uniti, si interessarono all'arte underground e alla controcultura statunitense. Fin da giovanissimi si scoprirono omosessuali. Furono aggrediti fisicamente durante o dopo spedizioni sessuali notturne: Pasolini fu aggredito a Roma diverse volte, fino alla fatidica serata all'Idroscalo; Foucault fu picchiato a Tunisi (probabilmente da elementi borghesi della polizia politica). All'affermarsi di movimenti di liberazione omosessuale, Pasolini e Foucault ammisero di rimpiangere la dimensione del segreto e della doppiezza. Morirono entrambi in circostanze legate alla loro ricerca del sesso: Pasolini massacrato all'Idroscalo di Ostia dopo aver rimorchiato Pelosi; Foucault stroncato dall'AIDS probabilmente contratto nelle saune gay di San Francisco. Siete d'accordo? Chi preferite tra i due? Edited November 7, 2015 by Rotwang Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
LocoEmotivo Posted November 7, 2015 Share Posted November 7, 2015 Impressionante. E curioso. Bravo Rot a postare sempre 'ste cose sfiziose. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Demò Posted November 7, 2015 Share Posted November 7, 2015 smettila di giocare all'hipster Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marco7 Posted November 7, 2015 Share Posted November 7, 2015 Foucauld perche' sarebbe famoso ? Che fece in vita per campare o nell'arte o letteratura ? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Olimpo Posted November 8, 2015 Share Posted November 8, 2015 (edited) non sapevo che foucaul fosse omosessuale. cmq sia, preferisco lui a pasolini .. anche se non ti so dire il perché.... forse perché focault ha analizzato temi per me davvero interessanti...come la storia della follia oppure la sessualità... in forma di saggi.. Edited November 8, 2015 by Olimpo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
OLEG Posted November 9, 2015 Share Posted November 9, 2015 Interessante parallelo, nemmeno io sapevo che Foucault fosse gay. Foucault non è di facile lettura ma interessantissimo, lo sforzo di comprensione ne vale la pena. Io preferisco Foucault. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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