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"Camp" e omosessualità?


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Oggi, navigando su internet, ho scoperto un termine particolare che non conoscevo, ''Camp''..

indica un movimento culturale che indica un gusto per il kitsch in arte,  

Dagli anni '70 in poi il termine camp è stato usato con frequenza con riferimento alla cultura omosessuale

Alcuni addirittura la definiscono una ''sensibilità gay''

Mi ha fatto riflettere su alcuni miei comportamenti stravaganti che io spesso ritengo patologici e invece credo che siano da collegare alla mia sensibilità gay, in effetti le donne mi fanno morire dal ridere e ho delle fantasie/velleità teatrali, spesso nel ruolo di donna; mi piacciono in particolare le donne ''pazze'' o ''disperate'' che si ribellano con atti eroici, oppure urlano a squarciagola e prendono a borsettate i mariti.

 

"il camp può essere anche, meglio è, la sublimazione del cattivo gusto, il kitsch, la sopravvivenza attraverso la maschera, la celebrazione dell'aberrante e dell'eccentrico, un modo unico di percepire e deformare il mondo, un discorso elitario, elusivo, inarrestabile, tanto pervasivo quanto indefinibile."

"

La teatralità appartiene alla condizione omosessuale soprattutto in relazione ai ruoli: i gay non tengono in considerazione l'altro sesso come fonte di soddisfacimento sessuale, l'omosessualità è vista come un rifiuto collettivo dell'ordine morale e sociale delle cose. Lo stigma omosessuale induceva molti (accade assai meno ora, in epoca di coming out) al "passing", al "passare per eterosessuale", una sorta di metafora teatrale ovvero di gioco delle parti, il far finta di essere diversi da ciò che si è. La pratica del "passing", occasionale o continua, significava in effetti stare attenti a non passare per "pervertitori" dei canoni standardizzati e associati ai ruoli maschili e femminili per come sono definiti in una società ipocritamente presentata come tenacemente eterosessuale. L'esperienza del "passing" può anche essere alla base della sensibilità gay e portare ad una maggiore consapevolezza e a un apprezzamento del travestimento, dell'imitazione, del comportamento teatrale.
Al camp appartiene di diritto il sacro entusiasmo, il folle fanatismo per le star il cui atteggiamento è caricato di un ruolo, solitamente sessuale, esasperato. Alcune di loro sono state certamente coscienti, se non autoparodiche, dei ruoli che hanno ricopert"

 

"9. In quanto gusto per le persone, Camp risponde particolarmente a ciò che è decisamente attenuato e a ciò che è vigorosamente sottolineato. L'androgino è certo una delle grandi immagini della sensibilità Camp. Esempi: le figure svenevoli, sottili e sinuose della pittura e della poesia preraffaellite; i corpi esili, fluidi, asessuati delle stampe e dei manifesti Art Nouveau presentati in rilievo su lampade e portacenere; I'ossessionante vuoto androgino dietro la bellezza perfetta di Greta Garbo. Su questo punto, il gusto Camp tocca una delle verità più misconosciute del gusto: la forma più raffinata dell'attrazione sessuale (nonché del piacere sessuale) consiste nell'andar contro l'inclinazione del proprio sesso. Ciò che c'è di più bello negli uomini virili è qualcosa di femminile; ciò che c'è di più bello nelle donne femminili è qualcosa di maschile… Accanto al gusto per l'androgino, c'è in Camp qualcosa che sembra molto diverso ma non lo è: una predilezione per l'esagerazione delle caratteristiche sessuali e delle affettazioni della personalità. Per ragioni ovvie, i migliori esempi che si possono citare concernono i divi del cinema. La femminilità banale e vistosa di Jayne Mansfield, Gina Lollobrigida, Jane Russell, Virginia Mayo; la virilità eccessiva di Steve Reeves o Victor Mature.Le grandi virtuose del temperamento e della maniera, come Bette Davis, Barbara Stanwyck, Tallulah Bankhead, Edwige Feuillère."

 

"Le forze trainanti la sensibilità moderna sono infatti il rigore ebraico e l'estetismo e l'ironia omosessuali. Gli ebrei puntavano le loro speranze di integrarsi nella società moderna sulla promozione del senso morale, gli omosessuali puntano le loro sulla promozione del senso estetico. Il camp è un solvente della morale. Neutralizza lo sdegno moralistico e favorisce un piglio ludico"

 

secondo voi che relazione c'è fra le due cose?...

Edited by Olimpo
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https://www.gay-forum.it/topic/31712-camp-e-omosessualit%C3%A0/
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Conosco alcuni gay che sono incredibilmente camp, ma proprio in maniera feroce. Li trovo divertenti nelle loro recite esagerate, eccessive e provocatorie, mi incuriosisce molto il modo assurdo e ridicolizzante con cui vivono le situazioni, le persone, i fatti, e magari anche se stessi. Certe volte quasi invidio la loro incredibile capacità di esaltare e contemporaneamente ripudiare trasformismo, pacchianeria, trashaggine, ma dopo un po' non so... non si stancano mai? Mi chiedo come sia la loro personalità una volta che i riflettori si spengono.

 

Il camp di fatto me lo ha fatto scoprire un mio ex, il quale non dico che fosse camp lui stesso ma quasi... e di certo ne aveva proprio il culto, e seguiva instancabilmente queste persone sia nella vita reale sia sui social come se fossero vip da cui trarre spunto o anche solo divertimento. Un po' lo capisco, è come se il camp fosse una specie di immenso e divertente rito di esorcizzazione socio-psicologica. L'eccesso, l'appariscenza, la provocazione, l'esagerazione... sono stupendi modi per rispedire il cappio borghese al mittente.

 

Un po' di camp lo ho assaggiato anche conoscendo alcuni in associazione: non riuscendo io ad esser camp, per comunicare con me su determinati argomenti hanno dovuto a volte cambiare e passare alla modalità non-camp (non so come si definisca). E' stato strepitoso osservare il loro "switch", cioè un vero e proprio cambiamento di personalità davanti ai miei occhi, davvero spettacolare.

IlSuonatoreJones

Questione molto interessante! Rispondendo alla tua domanda, sì: penso ci sia una relazione.

La maschera, la teatralità, l'eccentricità, la parodia etc rivestono un ruolo importante, talora fondamentale nell'omosessualità. Si tratta di componenti che si ergono a manifesto della propria originalità, spesso in modo esasperato e addirittura patologico.

certo che c'è una relazione!!

lo stile camp (meglio noto anche come baracconaggine, perchè quando facciamo le pazze noi gay sappiamo essere baraccone come poch*) è stata ed è ancora uno dei modi più comuni per fare coming out di tanti ragazzi.

 

poi vabbè, c'è una parte del mondo gayo (per capirci, quelli che vorrebbero che ai Pride si andasse tutti in giacca & cravatta, senza piume & paillettes) che lo detesta e darebbe fuoco volentieri a tutte le drag.

 

porelli!!

manco sanno quanta arguzia & ironia si perdono!!!!

 

porelli!!

manco sanno quanta arguzia & ironia si perdono!!!!

beh in effetti si perdono tanto.

ammetto che certe volte l'unica cosa in grado di farmi sorridere è un po' di sana eccentricità, teatralità. Ci penso e ci ripenso a livello di fantasia e mi dico che non sarebbe una brutta idea uscire fuori per la strada e scandalizzare tutti.

Soprattutto i miei compagni etero xD

 

Ho sempre amato fare l'imitazione delle persone.

Anzi, la caricatura.

Soprattutto quando sono delle donne e sono già particolari di loro (ad esempio la mia prof di matematica)

E quando ci ripenso  mi sento proprio euforico xD... a volte vorrei avere delle ''maschere'' di queste persone e poterle indossare e fare la loro voce. non ho mai dato sfogo a queste fantasie purtroppo :(

Edited by Olimpo

Il Camp e' lEquivalente pop e folkloristico gay o queer della cultura straight Ad esempio gli Abba stanno a me come i Led Zeppelin stanno un operaio rockettaro machista di lLiverpool

cmq la disco anni 70 è molto camp, dai Village People a tutto quel che è venuto fuori dallo Studio 54 (Donna Summer & co)

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