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Attentati a Parigi


Rotwang

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Il Fatto Quotidiano

 

In piazza contro l’Isis ci vogliono andare come cittadini “francesi” e non solo come musulmani. Predicano la battaglia per la laicità, chiedono di non essere visti come colpevoli degli attentati a Parigi e hanno scritto al presidente della Repubblica perché si lavori per “una politica di coesione nazionale contro i populismi”. Il partito Unione dei democratici musulmani di Francia (UDMF) è nato nel 2012, per ora ha solo quattro consiglieri municipali nella regione parigina, ma sogna di poter ottenere più seggi alle prossime elezioni regionali. Najib Azergui, fondatore e segretario, definisce assurde le teorie che vedono in futuro l’Islam al governo (come ad esempio ha immaginato lo scrittore Houellebecq) e di fronte agli attentati del 13 novembre scorso accusa i politici di aver esasperato il clima. “Chiudere le moschee, chiedere alle donne di togliere il velo: sono solo richieste che aumentano l’odio e favoriscono la nascita degli estremismi. I musulmani sono parte della nazione e devono essere protetti dallo Stato”.

 

Serve una mobilitazione dei musulmani contro l’Isis?

Sono andato in place de la République per il minuto di silenzio in memoria delle vittime. Ma non ero là perché sono musulmano: è quasi un’offesa doverlo specificare. Sono sceso in piazza come essere umano, cittadino e padre di famiglia. Bisogna ricordare che i musulmani fanno parte della nazione, sono integrati, contribuiscono alla vita attiva. Negli attacchi del 13 novembre tutti sono stati colpiti.

 

Quale soluzione proponete?

Noi abbiamo scritto al presidente della Repubblica Hollande. Vogliamo creare un fronte repubblicano che promuova una politica di coesione nazionale: basta con le dichiarazioni di parlamentari e ministri che esasperano il clima. Dall’attentato di Charlie Hebdo cosa è cambiato? Io ricordo solo l’ex ministro Nadine Morano dire che la Francia è ‘un Paese di razza bianca’.

 

Quindi accusate i politici di aver fomentato l’estremismo?
I musulmani sono parte della nazione e devono essere protetti dallo Stato. In questi mesi è aumentato ancora di più l’odio nella società. E così nascono gli estremismi. La prima reazione di Hollande dopo gli ultimi attentati è stata quella di chiedere che fossero chiuse le moschee. Questo serve a calmare gli animi o fa crescere la rabbia? Penso che non ci siamo fatti le buone domande.

 

Parlare di integrazione e poi fare un partito per musulmani non è una contraddizione?

Il nostro partito non è confessionale. La parola “musulmano” la usiamo perché è diventata un argomento politico in Francia e noi vogliamo lottare contro i cliché. Non siamo qui per islamizzare nessuno: il nostro è un Paese laico e noi lo rispettiamo.

 

Cosa ne pensano le altre forze politiche?

Avremmo voluto che si unissero con noi in questa difesa della laicità. Ma purtroppo vediamo che i principali partiti politici, anche l’estrema sinistra, cercano di superare da destra il Front National.

 

Molti hanno visto in voi la realizzazione delle previsioni immaginarie di Houellebecq, ovvero la Francia governata dall’Islam.

E’ una teoria del complotto che abbiamo sentito da molti. E’ assurdo. Noi cerchiamo di fare un lavoro pedagogico per la nazione. La laicità non vuol dire combattere le altre religioni: è uno strumento per combattere le diseguaglianze. E’ un valore fondamentale e lo Stato ne deve essere il garante.

 

Secondo voi la laicità è in pericolo?

Sì. Tanto per fare un esempio: una persona con il velo non rappresenta una minaccia all’ordine pubblico, ma molti pensano il contrario. Assistiamo sempre di più a fenomeni di razzismo religioso e culturale, ma se vogliamo combattere il radicalismo, se vogliamo che quello che è successo il 13 novembre non succeda mai più, serve la solidarietà. Ora il Paese ha paura dei musulmani perché sono visti come colpevoli degli attentati. Ma non si può per paura dimenticare che tutti abbiamo diritto a praticare la nostra religione.

 

La vostra battaglia è solo in Francia?

Servirebbe un partito come il nostro in molti Paesi. L’Europa è minata da politiche populiste. Oserei dire che i musulmani sono come gli ebrei, la storia si ripete. Noi lavoriamo perché si possano evitare gli errori che altri hanno compiuto.

Edited by Rotwang
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titolo di Repubblica.it in questo momento "Premier Francia: Rischio attacchi chimici e batteriologici" sottotitolo "Caccia all'uomo / Soccorsi /  Teste di cuoio /  Assedio"  

 

i giornali sono parte integrante del sistema terroristico, la realtà non è più il loro campo di interesse

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Ogni tanto qualche frammento di verità gli scappa:

 

 
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(ansa)Se è guerra, lo Stato Islamico va colpito dove fa più male. Cioè nella cassa. Dunque, bombe sulla benzina dei jihadisti. Da domenica, il comando strategico Usa ha alzato il livello della campagna aerea contro il Califfato, allargando i bombardamenti dalle infrastrutture petrolifere alle autobotti che lo distribuiscono, colpite oggi dai caccia russi. Una scommessa politicamente e psicologicamente azzardata, che ha l'obiettivo di svuotare il più potente canale di finanziamento del regime di Al Baghdadi, ma che può avere conseguenze non immediatamente prevedibili sulla popolazione delle aree occupate. Il bollettino ufficiale parla di 116 camion distrutti, una cifra cospicua, anche se non decisiva per quello che è il pilastro del sistema petrolifero del Califfato

 

Premesso che non si capisce in cosa consista la "scommessa politicamente e psicologicamente azzardata"

apprendiamo che fino a Domenica il comando strategico americano e quindi l'intera campagna di bombardamento

occidentale, era in realtà una barzelletta

 

Apprendiamo anche, che a questa barzelletta è seguito l'ostracismo alla Russia, quando Putin ha deciso di fare sul serio

ed infine gli Americani si sono piegati, quando Hollande ha deciso di schierarsi militarmente a fianco della Russia

 

Ovviamente emerge anche che il petrolio Isis è venduto alla Turchia di Erdogan, al terminale petrolifero di Ceyan dove

i Turchi lo mescolano con petrolio di provenienza lecita

 

L'azzardo politico - a cui infine gli USA si sono convinti - è quello di sconfiggere veramente l'Isis senza però far vincere

gli Sciiti e Assad e cioè -suppongo- sperino che le popolazioni sunnite si sollevino contro Al Baghdadi, per schierarsi con

l'Armata sunnita "filo-occidentale" cioè The army of Conquest

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Alla radio io ho sentito che l'isis vende il suo petrolio non ai turchi ma internamente alla siria e in pratica paradossalmente lo comprano i ribelli nemici dell'isis che combattono l'isis col petrolio venduto dall'isis.

 

Se distruggi la catena di vendita del petrolio isis indebolisci l'isis ma indebolisci pure chi lo combatte sul terreno.

 

Sempre che il tutto sia vero.

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Non dubito che tu lo abbia sentito, cercano di mascherare la verità per come possono

perchè fare il contrario significherebbe dover denunciare il ruolo essenziale della Turchia

in questa vicenda, cosa che gli USA non vogliono

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titolo di Repubblica.it in questo momento "Premier Francia: Rischio attacchi chimici e batteriologici" sottotitolo "Caccia all'uomo / Soccorsi /  Teste di cuoio /  Assedio"  

 

i giornali sono parte integrante del sistema terroristico, la realtà non è più il loro campo di interesse

ti aggiungo solo che solo oggi siamo a 3 allarmi bomba sulla metro a roma, con conseguente interruzione del servizio fino a cessato allarme.

è impensabile andare avanti co sta psicosi!!!

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ti aggiungo solo che solo oggi siamo a 3 allarmi bomba sulla metro a roma, con conseguente interruzione del servizio fino a cessato allarme.

è impensabile andare avanti co sta psicosi!!!

Sì, adesso dicono che sono le bombe. Ogni scusa è buona per sospendere il servizio. :D

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ti dico solo che uno degli allarmi bomba (con annessa interruzione servizio della metro c) era per un "borsone sospetto" a torre gaia!!

roba che avrà dimenticato qualche barbone.

 

Ma ti pare che dei terroristi sanguinari fanno l'eclatante attentato a... torre Gaia?

e su, un minimo sindacale di cervello!!!!!!!!

Edited by freedog
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ti dico solo che uno degli allarmi bomba (con annessa interruzione servizio della metro c) era per un "borsone sospetto" a torre gaia!!

roba che avrà dimenticato qualche barbone.

 

Ma ti pare che dei terroristi sanguinari fanno l'eclatante attentato a... torre Gaia?

e su, un minimo sindacale di cervello!!!!!!!!

Non conosco Roma ma da come ne parli, questa fermata deve essere poco frequentata.

Qual'è il clima che si respira a Roma? E in metropolitana?

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Scrivo la mia senza aver la pretesa di dire la cosa giusta ...

A me piace la Marsigliese, ma quando l'ascolto caricata di tutta questa solennità, mi mette sempre un po' d'apprensione addosso. Innanzi tutto, ho letto in qualche post incensare la posizione dura e pura senza ipocrisia pacifiste che avrebbero i francesi ...
 

attentato-parigi-l-isis-minaccia-ancora_


Si parla tanto di bestemmie e blasfemia, ma insozzare un simbolo laico come quello antimilitarista della pace con la Torre Eiffel grida allo stupro! Non sia altro perché la Francia è una potenza nucleare convinta ed è stata quella che ha rilanciato gli esperimenti atomici post guerra fredda ... e da lì in poi la sua politica estera di pacifista non ha mai avuto neanche il vago sentore di un fine cristiano ...

E poi c'è la storia dell'ultimo decennio. La Francia non ha certo il senso d'inferiorità incancrenito di noi italiani e nello scacchiere mondiale si è messa in competizione con Usa, Russia e Cina e via discorrendo. Ha mosso le sue pedine sul Risico geopolitico facendo leva sul proprio esercito in campo e lo ha fatto anche bene! La mia non vuole essere una posizione anti francese e in Mali se non ci fossero loro, ora ci ritroveremmo con un altro califfato da combattere. Tuttavia, un po' di coerenza ci vuole e quest'obbrobrio serigrafico che ricorda fin troppo la bandiera nera dell'Isis non ha nulla di pacifista e offende tutti quelli che ci credono veramente nell'antimilitarismo ... si facessero disegnare un simbolo nuovo da quel grande esempio del pacifismo laico francese di Charlie ...

Sul dettaglio dell'attacco terroristico ---> anche questa volta ho letto spesso di un presunto salto di qualità. Certo è che sto salto di qualità non l'ha fatto il sistema di sicurezza interno della Francia. Dopo quelle brutte cose viste solo a gennaio di quest'anno e ascoltato gli stessi proclami di misure eccezionali --> Dopo neanche un anno sono arrivati a tanto così da fargli saltare per aria il presidente (!).

C'è la spocchia tutta carolingia che assume tratti grotteschi nel non ammettere mai le cappellate --> l'attacco allo stadio dove si svolgeva la partita Francia-Germania --> e giù con il fior fiore dell'intellighenzia transalpina e filo transalpina a cercare un qualche messaggio occulto. Era una partita del menga dove hanno dovuto regalare i biglietti e tirare dentro cani e porci per riempire gli spalti --> tant'è che i porci si sono presentati con delle cinture non proprio di Louis Vuitton (che scandalo!). Più di un incontro sportivo era un gala diplomatico e forse per questo preso un tantinello troppo sotto gamba ---> Chi vuoi che si sprechi per un avvenimento di second'ordine? Mica è la Champions League o la finale dei campionati di rugby ... in tal caso le misure di sicurezza e intelligenze sappiamo come bonificano una zona e filtrano i tifosi.

L'obiettivo era farsi esplodere proprio davanti al presidente ... no, non credo che ci sperassero di arrivarci tanto vicino, ma sarebbe stato lo stesso uno schiaffo alla grand erre francese ... come poi di fatto è stato percepito lo stesso e questo che brucia di più. Però io rimango dell'opinione che questi tanto decantati super addestrati terroristi sono solo dei poveri provincialotti. Ancora non si è capito perché il tizio si sia fatto saltare in aria ai tornelli mandando a pallino il piano ---> paura? panico? banale errore d'innesco? Ad oggi non pare chiaro se qualcuno lo avesse espressamente fermato e avrebbe ben potuto raggiungere gli spalti.

Sì, lo so che la vulgata giornalistica sostiene che non fosse quello il reale obiettivo, ma non lo era neanche il Bataclan ... secondo gli esperti andavano alla ndo coio coio ...

Mi fa sorridere leggere ---> E' un nuovo tipo di terrorismo che non ha più nel mirino dei simboli, ma colpisce dritto alla quotidianità delle persone.

Buongiorno esperti dell'antiterrorismo! Vi siete fatti male cadendo dal pero? Secondo me avete quanto meno battuto la testa ... Il terrorismo si chiama così non perché soffre di una sorta di iconoclastia simbolista, ve! Oppure i terroristi odiano i mezzi pubblici che a solo nominarglieli gli saltano per aria le balle ... e non parliamo delle scie chimiche! E' per quel motivo che il loro target preferito sono gli aerei, che non lo sapete?

A mio opinabilissimo avviso, l'obiettivo era fare una carneficina allo stadio davanti al presidente e alle telecamere ... questo sì che è in linea con il terrorismo dell'ISIS. Ma più di qualcosa è andata male, del resto Abdelhamid Abaaoud guiderà pure bene i pick up per scorticare vivi i militari di Assad, ma come capo di una cellula terroristica è proprio sfigato. Da quando lo hanno segnalato sul territorio europeo sarà riuscito a far saltare in aria solo qualche pollaio che non ci è dato sapere, perché per il resto quello che gli è riuscito meglio è l'attentato sul treno Amsterdam-Parigi di questa estate, dove il suo impavido jihadista ha avuto la sfortuna d'imbattersi con chi gliele ha suonate di brutto.

Chissà se non sia per la faccia da coglione di Abdelhamid che "l'infallibile" Intelligence di Manuel Valls a maggio decise d'ignorare l'informativa americana, supportata da varie fonti anche arabe, che "la mente del male" era stato inviato in Europa per organizzare attentati contro la Francia ... beh, va riconosciuto che di fantasia ne aveva, ma per il resto basta vedere il pastrocchio che n'è venuto a Parigi con i suoi uomini abbandonati a se stessi mentre cercano di coordinarsi sparando sulla gente seduta nei locali ... secondo me, quando si sono trovati davanti al Bataclan avranno creduto che fosse Allah ad averceli condotti ... avendone sentito parlare nei proclami degli obiettivi da colpire.

Diciamo che il mio complottismo è un anticomplottismo, quello cui abbiamo assistito è un devastante esempio di violenza delirante in mano a omuncoli di poco conto, poveri disgraziati probabilmente imbottiti più di anfetamine che di tritolo e dall'altra parte? Il nulla. Sì, ok ... di rimando hanno colpito tutti i target e la cellula terroristica è stata neutralizzata ... ma suppongo anche che i galli si siano decisi ad abbassare la cresta e ascoltare qualche buon consiglio per qualche dritta.

Di tutto quello che ho ascoltato, a parer mio, c'è di vero la triste novità dell'attacco suicida che in effetti costituisce un salto di qualità perché con tutta sta tecnologia bellica sbandierata, il kamikaze rimane ancora oggi la bomba più intelligente sul mercato. Non solo, ma semina vero terrore perché ti spinge a identificare le persone per razza, religione e qualsiasi altro indizio che possa tutelarti da morte certa. Una vera arma di disordine di massa e passatemela ... i norvegesi che pure abbiamo visto dagli arresti in Italia essere nel mirino dei terroristi, li combatte meritandosi appieno quel simbolo di pace stuprato dai francesi.

Lo so che non è carino sciolinare i difetti dei nostri cari cugini ... ok, allora diciamo qualcosa anche sui difetti italiani ---> ma che ve ne pare della soluzione in 15 giorni proposta da Salvini? Una marcia di ruspe con le bandiere crociate, Dio prete! Oppure chi ha detto: bisogna combattere senza entrare in conflitto? Sa un po' di convergenze parallele, vero? Ora poi va di moda il parallelo con il terrorismo degli anni di piombo, anche un prelato francese se n'è uscito dicendo che pagano lo scotto di aver esportato il comunismo in Algeria --> figurarsi se Renzi si lasciava sfuggire l'occasione di parlare male dei comunisti!

In ogni modo, noi siamo filo sciiti ... almeno guardando la TV di stato, con il suo Presidente che vola a intervistare Assad e lui che si fa intervistare da Monica Maggioni ... secondo me l'ha raccomandata Lucia Goracci che a Teheran la portano in palmo di mano ... la ricordo mentre spara una cazzata sulla consorella Mogherini, rea a Vienna di aver risposto male ai suoi amici di merende ... per fortuna che le cose poi sono andate bene e ovviamente lei ha intervistato il principale in visita in Europa.

Sui militari, invece, non transigo ... sono all'altezza del loro compito ... il guaio dei nostri paladini è che non hanno mai un compito chiaro! Chi li governa è troppo intelligente e quindi cambia idea con la stessa facilità con cui cambia casacca in parlamento. E poi ... qualcuno rimprovera di non leggere i libri di storia ... ecco ... le nostre guerre sono imbarazzanti ... ma non per i crimini che pure non mancano ... ma robe di una ... non so manco definire come --> i risorgimentali romani che non insorgono perché quella sera pioveva (cronaca di un corrispondete tedesco) e lasciano Garibaldi a Mentana --> il Generale Cadorna che si para le chiappe cercando di addossare ai poveri soldati italiani abbandonati a se stessi che perirono in quella Caporetto con l'ignominia di essere morti da vigliacchi ---> E l'onta di aver completato l'unità d'Italia con un tradimento di campo, sottolineato dagli austriaci che ci consegnano le terre per mano di Napoleone III ... e l'elenco è lungo, lunghissimo di sozzerie che colpiscono nell'onore ... del resto siamo il solo paese che commemora le mattanze dei propri uomini in campo e non le vittorie. Uomini valorosi al comando di pezzi di merda ... beh, le cose non sono cambiate poi molto, no?

Sulla obsolescenza dei nostri mezzi militari e gli F35 ---> Tutto vero, ma il problema degli F35 è che non funzionano. Ogni volta che provano a farli volare ne spunta una nuova e molti hanno capito che sono un fallimento ingegneristico ... tant'è che seppure volassero domani stesso, tale è il ritardo delle consegne e collaudi vari, che si rischia diventino ferri vecchi prima di entrare in servizio. D'altro canto, abbiamo quel gioiello che è l'eurofighter typhoon che c'invidiano tutti ... ma costano più di tutti gli F35, ma di cui non si lamenta nessuno .. insomma, boh.

Sull'urgenza io mi preoccuperei di più per la marina che mi hanno spiegato, le nostre navi hanno lo stesso scafo che nelle Falkland avevano le navi inglesi e che si aprivano come cocuzze ... ebbene, i nostri marinai sono operativi su degli sminatori così e poi --> vogliamo parlare delle portaerei? Mussolini sosteneva che non ne avessimo bisogno perché l'Italia era una portaerei naturale ... da allora siamo riusciti a mettere insieme solo la Garibaldi ... solo che è troppo piccola e sarebbe più giusto chiamarla porta elicotteri anche se con gli aerei a decollo verticale ... bah, per un paese che sa costruire le navi da crociera più grandi del mondo e un settore cantieristico che langue, un investimento in tal senso forse sarebbe la cosa più giusta da fare.

Ma tornando OT che è meglio ... quello che qui in Europa non si percepisce è quanto al mondo appariamo "fuori dal mondo". Per carità, non dobbiamo certo vergognarci di essere la culla della civiltà occidentale, ma sembriamo ritenerci anche più civili degli altri che ci guardano come se vivessimo arroccati in una suite di lusso a spese loro. Giusto o sbagliato questo è ... insomma, vai a far capire la sensibilità animalista a quella buona parte del mondo che vive in zone di guerra o nelle sempre più diffuse guerre a bassa intensità, che ci vedono piangere il cane antiterrorismo Diesel. Già infastidisce il fatto che un morto in Europa sembra valere di più, ma vedersi considerare meno dei cani ...

Ma ora non voglio apparire anti francese, in fondo siamo tutti europei, no? Sperando però che i francesi non si sentano sminuiti ad essere accomunati agli italiani ... non mi ricordo chi mi disse con aria compassionevole che la Francia ha sempre considerato l'Italia la sua sorellina ... al che a me stava per scappare un sonoro ma va a cagher ... e va bene, sì, lo ammetto, a me i francesi stanno sul cazzo .... non tutti, ma quelli con un soldo di comando sì, quelli tutti ...

Spesso si dimentica quando s'invoca con troppa leggerezza la guerra che in battaglia sono tutti santi, nel senso che tutti sono convinti di aver ragione e quindi avere Dio dalla propria parte, altrimenti se non deroghi la coscienza al padreterno, col cazzo che riusciresti a sgozzare la gente. La cosa più brutta della guerra è che non finisce fin quando non determinerà un netto vincitore e non importa chi sarà perché dovrà per forza essere quello che ne ha ammazzato a torto o ragione più di tutti gli altri. Per dire, la pace in Siria ora si otterrà solo quando un gruppo avrà ammazzato e ridotto all'impotenza gli altri contendenti ... la soluzione democratica proposta, quella avrebbe necessariamente bisogno di un lungo periodo di transizione in cui un altro soggetto esterno detenga lo status quo militare, di modo da tenere sotto il tacco le rivendicazioni di ognuno, rivendicazioni che gridano ferocemente vendetta per gli inauditi soprusi patiti.

La soluzione? Se questa è la terza guerra mondiale e in effetti, per molti aspetti lo sembra, bisogna puntare sul condottiero che riesce ad avere una visione d'insieme e con questa sappia individuare una possibile via d'uscita. Vi sembrerò pazzo e sì, almeno un po' scemo lo sono, ma quando ho sentito che Papa Francesco ha deciso di aprire il giubileo a Bangui, sono rimasto basito! Tendo al melodrammatico e lo so, ma io credo che sia come se Gesù Cristo decidesse di scendere all'inferno ... è da vedere se riuscirà a farlo, questo è ovvio ... ma anche solo aver individuato il bersaglio e avere il coraggio di andarlo a guardare negli occhi ... non so voi, ma io mi sono stancato di vedere la gente sotto i bombardamenti ... ci deve essere un altro modo ... un'altra soluzione possibile ...

Ah, so che ha poca attinenza con la Francia e il terrorismo, però io vorrei proprio che Save the Children fosse accusata di terrorismo mediatico per i suoi spot schifosi che lucrano su poveri bambini disgraziati per spuntare nove "euri" al mese. Quegli spot sono orribili e non hanno un minimo di riguardo per la dignità umana. Ecco, non stupiamoci se poi sta roba finisce sotto gli occhi di un nigeriano mussulmano che si fa il mazzo per dare una vita dignitosa al figlio e lo vede rappresentato come un appestato mangiato dalle mosche e logorato dalla malattia ... bisogna che i buoni samaritani si ricordino che la carità non rende migliori chi la fa e peggiori chi la riceve, o benedetto iddio, quelli prendono il forcone e te lo infilano su per il culo il tuo obolo e poi ai voglia a chiamarli demoni ... giusto per usare un francesismo per quelli come Salvini che si stupì quando gli vietarono il visto d'ingresso.

Ok, ovvio che non è per questo che esiste Isis, ma dobbiamo comunque essere abbastanza forti e coraggiosi da concedere la dignità di parlarci da pari a pari. Smetterla di sentirci migliori e in taluni casi ridiscutere alcune nostre certezze. Per chi non ci sta? Beh, la linea dura vale per tutti e invece di cambiare la costituzione, io estenderei il 41 bis anche per chi contravviene alla legge d'intrattenere affari con il terrorismo, chi gli vende armi sotto banco e offre in qualche modo supporto economico. Difficile? beh, durante la guerra fredda funzionava così con i comunisti. Il petrolio? Oramai sembra non essere più un problema come lo è stato fino al decennio scorso e si stima che possa tornare addirittura sotto la soglia dei 20 dollari ... insomma, tanto cordoglio per le vittime, ma la guerra non è mai una soluzione.

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Tu @Silverselfer ritieni possibile che l'europa diventi simile ad israele per gli atti di terrorismo che subira' in futuro ?

 

Io credo di no perche' se la situazione dovesse degenerare farebbero un intervento di terra in siria e iraq ma a pensarci bene anche israele ha fatto diversi interventi di terra nei territori occupati e non ha risolto la faccenda.

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Non conosco Roma ma da come ne parli, questa fermata deve essere poco frequentata.

Qual'è il clima che si respira a Roma? E in metropolitana?

torre gaia è estremissima periferia, e di certo è molto meno frequentata del centro; manco lo psicopazzo più folle metterebbe una bomba laggiù..

 

che aria tira stamattina? beh, c'è già stato un altro allarme bomba, con metro chiusa un'oretta e mezza all'ora di punta;

considerando poi che c'è pure un corteo in giro x il centro, stiamo al delirio puro!!!

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solite cose: puzza d'aglio, di sudore, sigarette e alito pesante

hai dimenticato l'immancabile fragranza di Eau d'ascelle...

 

cmq, sappiate che pacchi sospetti non ci sono solo a Lepanto o nella metroA, ma in tutta Roma:

si chiamano "IMMONDIZIA non raccolta dall'AMA"!

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posizione anti francese e in Mali se non ci fossero loro, ora ci ritroveremmo con un altro califfato da combattere

 

sei stato profetico

 

http://www.corriere.it/esteri/15_novembre_20/mali-sparatoria-corso-hotel-radisson-bamako-a33a544a-8f62-11e5-bb0e-f8f4aecfe338.shtml

 

Una sparatoria è in corso all'Hotel Radisson di Bamako, nel centro della capitale [del Mali]. Gli assalitori avrebbero preso almeno 170 persone in ostaggio (140 ospiti e 30 persone dello staff), secondo quanto riferito alla NBC News da un portavoce dell'hotel. Le forze dell'ordine hanno stabilito nella zona un perimetro di sicurezza. Gli spari delle armi automatiche sono stati avvertiti all'esterno dell'albergo, che ha 190 camere, il 90% delle quali sono al momento occupate.

L'albergo è frequentato da diplomatici e uomini d'affari occidentali e potrebbe essere stato preso di mira perché tra i clienti ci sono molti francesi. Le truppe francesi sono presenti nel Paese dal gennaio del 2013, e lo stesso presidente francese, Francois Hollande, ha fatto riferimento al Mali nel discorso di ieri.

 

i ripetuti attacchi alla Francia o ad obiettivi ad essa collegati lascerebbe supporre che c'è una precisa volontà di colpire quel paese... i rischi per l'Italia non sono da minimizzare ma a mio avviso sono molto minori di quanto non si racconti in questo momento sui giornali

Edited by conrad65
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E' più emozionante se pensiamo che l'obiettivo sia l'Occidente e non la Francia:

così possiamo immaginarci coinvolti anche noi:

anche se purtroppo ci impedisce di capire la situazione.

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Il punto è che l'ideologia - pretesa islamica - copre il motivo politico ( laico nel senso del Machiavelli )

dell'azione politica

 

Questi leader arabi sono in senso molto lato dei "cesaropapisti" e noi abbiamo dimenticato che tale

espressione - nata con Costantino - per secoli si è perfettamente coniugata al "bizantinismo"

Cioè un intrigo politico di doppi o tripli giochi, che è tipico di tutti i governi mediorientali, cioè non

solo dei jihadisti, ma anche dei cd moderati

 

L'ISIS è nemica di Assad, impedisce agli sciiti di guadagnare un insperato predominio sul medio oriente

però intanto attacca i Curdi, cioè esattamente nella direzione opposta

 

Più facile è capire la Francia, nei momenti di crisi la Francia ripiega in Africa e non contando più

molto né in Europa, né in Medio Oriente...fa ciò che fece nel 1830 e nel 1870

 

Il dispiegamento francese in Africa non supera nel complesso i 10.000 uomini, potrebbero sembrare

pochi, ma se pensiamo che la Francia è il primo paese europeo per spese militari, che l'Italia si "balocca"

con navi ed aerei assolutamente inutili, la Germania guarda solo all'Est Europa etc va pur detto che sono

gli unici

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Tu @Silverselfer ritieni possibile che l'europa diventi simile ad israele per gli atti di terrorismo che subira' in futuro ? Io credo di no perche' se la situazione dovesse degenerare farebbero un intervento di terra in siria e iraq ma a pensarci bene anche israele ha fatto diversi interventi di terra nei territori occupati e non ha risolto la faccenda.

 

Tu dai per scontato che in ogni modo potremmo risolvere con un intervento di terra decisivo a nostro favore. Bisogna però tener conto che l'Europa non ha un esercito e deve ricorrere o alla NATO o alle coalizioni. La NATO comporterebbe il coinvolgimento della Turchia e quindi ci ritroveremmo a combattere per una sua supremazia nello scacchiere mediorientale. Per esempio: noi supportiamo i Curdi fornendogli armi, addestramento e non so in che misura ma anche copertura aerea, mentre la Turchia, almeno fino a ieri, faceva lo stesso con ISIS contro i Curdi. Poi abbiamo diverse posizioni anche in Iraq dove specialmente noi italiani siamo filo iraniani. 

 

Ho appena chiuso la finestra su Ballarò dove la Botteri stava sostenendo che la Francia è parte della NATO e quindi non si sta muovendo in autonomia. Che lo sostenga la Botteri non mi stupisce e che lo dica nel salotto buono dei radical chic italioti è addirittura scontato, tuttavia ci si aspetterebbe almeno un po' di onestà intellettuale dall'intellighenzia socialista ... ma Riotta è di sinistra? Bah ... In ogni modo, certo che la Francia si muove coordinandosi con i paesi NATO, ma come potrebbe perseguirne gli obiettivi se a passarglieli è la Russia di Putin? Meglio non porre di queste domande stridenti nell'ovattato mondo salottiero dell'italia renziana. 

 

Le coalizioni ---> In Europa si sono sempre realizzate quando ci siamo divisi su due fronti. Sarebbe veramente inedito vedere la penisola euroasiatica coalizzata per combattere su un fronte comune. I presupposti mi pare che non ci siano. La Francia ha chiesto di essere sostenuta dai suoi partner europei, cioè ha deciso di fare da sola e a gentilmente chiesto agli altri di non metterle i bastoni tra le ruote. Punto. 

 

Gli Stati Uniti vogliono che sia l'Italia ad occuparsi della situazione libica, ma a non volerlo sono proprio i nostri partner europei. UK ma soprattutto la Francia non ci vuole in nord Africa e si è spesa tanto solo per scantonarci via dal petrolio Libico, salvo poi chiuderci le frontiere di Ventimiglia quando l'effetto del suo disastroso operato ha prodotto l'ondata immigratoria sulle nostre coste. Tuttavia, la domanda da porci è: potremmo farci carico di un intervento in Libia?

 

Il problema è che il nostro esercito non è concepito per essere una forza di occupazione. Noi abbiamo scelto di avere delle forze armate snelle con brigate specializzate di altissimo livello ... per il resto ci affidiamo al reggimento Tuscania che sono soldati nella misura che possono esserlo dei carabinieri. Lungi da me ogni critica, sono ottimi sul campo e attualmente sono impegnati in maniera massiccia in tutte le aree calde del mondo ... tuttavia, scongiurerei un loro impiego per uno scopo "operativo".

 

L'errore che commette Renzi è di parlare di militari allo stesso modo di come concepisce le slide per i suoi proclami politici, cioè il suo scopo è metterci i piedi dentro alle questioni e poi procedere a vista.  E' un modo di fare molto pericoloso quando gli errori hanno una corrispondenza in vite umane. Siccome gli serve sciolinare dei numeri preferisce considerare i paracadutisti del Tuscania come quelli della Folgore o addirittura il nono reggimento col moschin che gli americani conoscono bene perché li addestrano loro nell'ambito NATO. Però sono numeri tarocchi anche mettendoci i lagunari della fanteria d'assalto della Serenissima. Noi abbiamo delle brigate ottime per incursioni, ma numericamente insufficienti per mantenere delle posizioni in campo.

 

Dunque, qualche generale spieghi ai nostri politicanti che mettere gli scarponi a terra in una situazione di guerra asimmetrica, cioè senza obiettivi concreti da colpire ma con più forze in campo tutte anticonvenzionali (senza divisa), significa proprio condurre una guerra d'occupazione del territorio. In altre parole, devi presidiare e in prospettiva anche ricostruire le strutture che sono state fatte saltare da quella logica di guerra, cioè del terrore. Saremmo in grado di farlo? Non credo perché c'è bisogno di un alto numero di soldati in campo e una logistica militare che non abbiamo nel mezzi, ma non abbiamo neanche la capacità politica di sostenere nel tempo i costi finanziari e di vite umane che servono a un'operazione del genere. 

 

In finale, la guerra d'occupazione l'occidente non se la può permettere perché non è cosa per democrazie. E' questo il motivo che "l'esportazione" della democrazia non ha mai funzionato. La Somalia ci rimanga di monito proprio a noi italiani ... era una nostra ex colonia che tenevamo a modo nostro vicino agli interessi dell'Italia. L'intervento disastroso ha prodotto un focolaio d'infezione terrorista incontrollabile e in Libia i presupposti sono gli stessi ma che coinvolgono gli interessi dei nostri presunti alleati. 

 

Per andare in guerra bisogna essere disposti a morire per la patria o comunque per qualcosa che non sia se stessi ... non è roba per i giovani occidentali come voi. Il vostro motto è " Armiamoci e partite " senza tener conto che tocca proprio a voi mettervi il fucile in spalla e andare a sparare agli jihadisti. Ecco, in Israele questa cosa l'hanno chiara in mente tutti quanti perché c'è il servizio di leva obbligatorio e si rimane riservisti tutta la vita. 

 

D'Israele vorrei solo dire che nessun paese europeo saprebbe reggere la stessa pressione psicologica e continuare a rimanere una democrazia e gli ultimi fatti parigini lo provano. Dico solo questo ... 

 

 

 

Qual'è il clima che si respira a Roma? E in metropolitana?

 

Sono rientrato solo da qualche giorno e ho notato una radicale differenza da come la situazione è percepita a Roma. Negli States sono tornati in piena psicosi post 9/11 ... poi scendi a Fiumicino e d'incanto ritrovi lo stesso caos di sempre ... del resto, peggio di così è proprio difficile che vada ... anzi ... l'altro ieri sera mio nipote ha dimenticato il suo prezioso zaino dell'università in metro e manco due ore dopo che avevo telefonato agli oggetti smarriti, mi è arrivata una e mail su cui scritto di andare a ritirarlo a Conca d'Oro ... vuoi che l'antiterrorismo riesca a far funzionare qualcosa (!) 

 

 

 

i ripetuti attacchi alla Francia o ad obiettivi ad essa collegati lascerebbe supporre che c'è una precisa volontà di colpire quel paese..

 

Secondo me questi qui non sono capaci di un coordinamento in grado di esprimere una volontà univoca. Al Qaeda era una struttura gerarchica chiara e molto verticalizzata che nasceva in ambienti Sauditi con lo scopo di cacciare gli infedeli dal mondo islamico. ISIS è una sorta di chemioterapia che l'occidente ha voluto somministrare alla Siria per abbattere la dittatura militare di Assad nell'ambito delle primavere arabe. L'elemento islamico era necessario in quanto si aveva a che fare con una dittatura laica di stampo socialista. La Turchia ne ha fatto un suo reggimento in campo coprendo con l'artiglieria la sua avanzata in Iraq per strappare Mosul ai Curdi, che contrattavano con gli americani la loro capacità bellica per stabilizzare il nord Iraq in cambio del loro unico scopo di formare uno stato nazionale. Da qui la rivendicazione dell'antico califfato proprio a spazzare via ogni rivendicazione curda. 

 

Su quanto è accaduto dopo, io proprio non riesco a farmi un'idea chiara. Certo è che gli arabi lo hanno pompato di capitali credendo di avere a che fare con una struttura incapace di esprimere una sua volontà politica. Sta di fatto che si è rivelato un gorgo che ha risucchiato il peggio del terrorismo arabo e occidentale formando un golem pieno d'istinti ma nessun pensiero. Ruggisce a noi occidentali solo per tenerci distanti, ma la sua preda naturale sono gli arabi e penso che ora lo abbiano capito anche loro. Poco più del 2% delle vittime dell'ISIS sono occidentali, il rimanente è arabo.

 

Io sono più propenso a credere che sia la Francia che abbia dichiarato guerra a ISIS a seguito degli attacchi di gennaio, senza tener conto che quelli erano un rimasuglio di matrice terroristica riconducibile ad Al Qaeda en el Magreb ... o magari usavano quel pretesto per entrare nello scacchiere geopolitico mediorentale? Poco importa perché comunque questi attacchi di oggi sono la risposta di ISIS ai bombardamenti francesi particolarmente mirati bene ... il che mi fa pensare che quelli degli americani non erano altrettanto incisivi, bah ... 

 

Poi c'è la questione del Mali ... prima ho provato ad ascoltare Ballarò che teneva un'edizione speciale per spiegare quanto era accaduto ... cioè, o sono io un genio o la media culturale italiana è veramente bassa (!) Voglio sperare che sia solo per esigenza di linguaggio che dicevano cose di una banalità tale da rasentare l'idiozia. Poi ho notato che la TV del pomeriggio è entrata a piena titolo nella narrativa del giornalismo di prima serata con l'immancabile testimone oculare cui chiedere "cosa hai provato?". Io lo definisco voyeurismo dei sentimenti. 

 

In ogni modo, manco il corrispondente sapeva bene dove si trovasse il Mali. Giusto per dire, il Mali prima del colonialismo era un regno che andava dall'Atlantico al Mar Rosso ... ovviamente non era un regno come lo concepiamo noi europei con una principessa e il castello e bla bla ... era un coacervo di tribù con tante principesse e nessun castello, tenuto insieme dal confine del deserto beduino a nord e sciamando tra le inospitali foreste pluviali a sud. Lo stato che vediamo oggi ne conserva solo il nome, ma la questione è che a nord c'è Timbuktu, città tuareg, sede di biblioteche e moschee che sono patrimonio mondiale dell'UNESCO ... la faccio breve ... no è troppo complicata la questione ... insomma, guardatevi questo trailer

 

https://youtu.be/9Jd8fZMVCEE

 

 

Non è un caso che il film sia pagato dai francesi, ma è un bel film e anche se lo racconta in chiave umana, spiega bene quello che rischiava di accadere, cioè la formazione di un califfato stile ISIS. 

 

Tornando al discorso degli eserciti, quello francese è un esercito di occupazione e anche se oramai in Mali ci saranno rimasti un migliaio di soldati della legione straniera, sanno fare il loro mestiere e tengono in scacco il territorio. Questa credo sia la ragione dell'attentato ... che poi a chiamarlo così significa anche nobilitarlo visto i delinquenti che reclutava. 

 

La Francia in Africa sta disperatamente tentando di riconquistare le posizioni perse dal disastro politico della guerra civile Ruandese .. oi mado' sto parlando di più di venti anni fa (!) Probabile che la maggioranza di voi non fosse neanche nata (!!) ... un contributo video in pillola per capire cosa fu

 

 

 

Mitterand commise l'errore più grande della sua carriera politica credendo di anteporre gli interessi francesi alla risoluzione reale del problema. Quel milione di profughi destabilizzò l'ex Zaire che gli americani sfilarono dall'influenza francese e parliamo probabilmente dello stato più ricco di minerali

preziosi del mondo ... tipo quelli che servono ai vostri device lap top per funzionare ... senza Zaire la rivoluzione dei social non sarebbe stata possibile ... ma al costo di un inferno in terra ... vediamo se trovo qualcosa in merito ... 

 

https://youtu.be/6vcGNwtPjIw

 

Sto parlando del nord Kivu ... ecco, anche quelle miniere sono state formalmente chiuse perché ci lavorano i bambini schiavi ma anche perché ci si finanziano i terroristi che reclutano i bambini soldato ... i bambini in Africa sono una merce in abbondanza ... ma insomma, succede come con il petrolio di ISIS e le miniere a cielo aperto continuano a scavare la terra. Quindi non scandalizziamoci se poi si scopre che facendo benzina siamo proprio noi che finanziamo i macellai della jihad ... che poi è comunque vero perché l'OLP ce lo ha nello statuto il finanziamento ai terroristi ...

 

La Francia quindi combatte la sua guerra quando va a caccia dei terroristi e soprattutto opera un distinguo tra quelli buoni e cattivi, cioè quelli che addestra. Esattamente come fanno gli americani e gli inglesi. 

 

Lungi da me fare la morale di chi sostiene che ISIS e compagnia bella hanno una qualche ragione per commettere i loro crimini. Questo no ... ma non domandiamoci come mai nel mondo c'è un forte risentimento anti occidentale e da quelle parti i volti sgomenti dei parigini che si preoccupano delle vendite natalizie provocano una certa "soddisfazione" e; ahimè, procurano qualche simpatia per i terroristi. 

 

 

 

Il dispiegamento francese in Africa non supera nel complesso i 10.000 uomini, potrebbero sembrare pochi, ma se pensiamo che la Francia è il primo paese europeo per spese militari, che l'Italia si "balocca" con navi ed aerei assolutamente inutili, la Germania guarda solo all'Est Europa etc va pur detto che sono gli unici

 

Concordo, sono gli unici a intervenire a nome dell'Europa ... ma come tutti gli altri interventisti, mirano soprattutto a tutelare i propri interessi e non quelli "umanitari". Beh, in realtà nessuno fa nulla per ragioni umanitarie .. in Africa solo da quando stanno cercando di fare a meno dei caschi blu dell'ONU riescono a controllare i conflitti ... 

 

La triste verità è che la pace per avere un senso deve portare in tasca qualcosa a tutti. Solo questo è un equilibrio possibile e il terrorismo di stato, quello non lo vuole combattere nessuno. Ecco ... forse è questo il vero pericolo minacciato da ISIS --> imporsi come terrorismo di stato con tutti gli interessi annessi a una stabilità geopolitica. Non c'è che dire, Putin anche in questo caso è il solo che ci ha visto lungo ed è intervenuto con il suo terrorismo di stato, macchina bellica ben oliata che al confronto dei crimini commessi solo in Cecenia, quelli dei pischelli di ISIS sono bazzecole. 

 

Passo e chiudo ... 

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@@Silverselfer complimenti per l'analisi lucidissima e per la capacità di mettere assieme tutti i pezzi del quadro... è chiaro che hai una conoscenza in materia... appresa sul terreno? forse ne parlammo ma ora non ricordo

 

 

 

D'Israele vorrei solo dire che nessun paese europeo saprebbe reggere la stessa pressione psicologica e continuare a rimanere una democrazia e gli ultimi fatti parigini lo provano.

 

nella situazione di caos e di micro-conflitti che si sta aprendo in Europa, Israele diventa un modello da imitare: una lezione durissima, e non è detto che sapremo apprenderla

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Hollande aveva detto che non la Francia era stata attaccata per il suo impegno in Africa (ha delle operazioni militari nel Sahel), lo aveva detto dopo gli attacchi di gennaio però silverselfer ha ragione, infatti come ho scritto qualche pagina dietro il sospetto per gli attacchi dei gennaio è ricaduto su al qaeda.

Edited by Bad_Romance
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Le coalizioni ---> In Europa si sono sempre realizzate quando ci siamo divisi su due fronti. Sarebbe veramente inedito vedere la penisola euroasiatica coalizzata per combattere su un fronte comune. I presupposti mi pare che non ci siano. La Francia ha chiesto di essere sostenuta dai suoi partner europei, cioè ha deciso di fare da sola e a gentilmente chiesto agli altri di non metterle i bastoni tra le ruote. Punto. 

 

Gli Stati Uniti vogliono che sia l'Italia ad occuparsi della situazione libica, ma a non volerlo sono proprio i nostri partner europei. UK ma soprattutto la Francia non ci vuole in nord Africa e si è spesa tanto solo per scantonarci via dal petrolio Libico, salvo poi chiuderci le frontiere di Ventimiglia quando l'effetto del suo disastroso operato ha prodotto l'ondata immigratoria sulle nostre coste. Tuttavia, la domanda da porci è: potremmo farci carico di un intervento in Libia?

 

Il problema è che il nostro esercito non è concepito per essere una forza di occupazione. Noi abbiamo scelto di avere delle forze armate snelle con brigate specializzate di altissimo livello ... per il resto ci affidiamo al reggimento Tuscania che sono soldati nella misura che possono esserlo dei carabinieri. Lungi da me ogni critica, sono ottimi sul campo e attualmente sono impegnati in maniera massiccia in tutte le aree calde del mondo ... tuttavia, scongiurerei un loro impiego per uno scopo "operativo".

 

L'errore che commette Renzi è di parlare di militari allo stesso modo di come concepisce le slide per i suoi proclami politici, cioè il suo scopo è metterci i piedi dentro alle questioni e poi procedere a vista.  E' un modo di fare molto pericoloso quando gli errori hanno una corrispondenza in vite umane. Siccome gli serve sciolinare dei numeri preferisce considerare i paracadutisti del Tuscania come quelli della Folgore o addirittura il nono reggimento col moschin che gli americani conoscono bene perché li addestrano loro nell'ambito NATO. Però sono numeri tarocchi anche mettendoci i lagunari della fanteria d'assalto della Serenissima. Noi abbiamo delle brigate ottime per incursioni, ma numericamente insufficienti per mantenere delle posizioni in campo.

 

Dunque, qualche generale spieghi ai nostri politicanti che mettere gli scarponi a terra in una situazione di guerra asimmetrica, cioè senza obiettivi concreti da colpire ma con più forze in campo tutte anticonvenzionali (senza divisa), significa proprio condurre una guerra d'occupazione del territorio. In altre parole, devi presidiare e in prospettiva anche ricostruire le strutture che sono state fatte saltare da quella logica di guerra, cioè del terrore. Saremmo in grado di farlo? Non credo perché c'è bisogno di un alto numero di soldati in campo e una logistica militare che non abbiamo nel mezzi, ma non abbiamo neanche la capacità politica di sostenere nel tempo i costi finanziari e di vite umane che servono a un'operazione del genere. 

 

In finale, la guerra d'occupazione l'occidente non se la può permettere perché non è cosa per democrazie. E' questo il motivo che "l'esportazione" della democrazia non ha mai funzionato. La Somalia ci rimanga di monito proprio a noi italiani ... era una nostra ex colonia che tenevamo a modo nostro vicino agli interessi dell'Italia. L'intervento disastroso ha prodotto un focolaio d'infezione terrorista incontrollabile e in Libia i presupposti sono gli stessi ma che coinvolgono gli interessi dei nostri presunti alleati. 

 

Per andare in guerra bisogna essere disposti a morire per la patria o comunque per qualcosa che non sia se stessi ... non è roba per i giovani occidentali come voi. Il vostro motto è " Armiamoci e partite " senza tener conto che tocca proprio a voi mettervi il fucile in spalla e andare a sparare agli jihadisti. Ecco, in Israele questa cosa l'hanno chiara in mente tutti quanti perché c'è il servizio di leva obbligatorio e si rimane riservisti tutta la vita. 

 

 

Ottima la tua analisi, che condivido in pieno ma  merita un appunto che in realtà, stesso tu, tra le righe dici più avanti.

Non è l'Italia a non avere la capacità militare di una guerra di occupazione ma semplicemente nessun paese europeo ha una capacità simile.

Non basterebbe un contingente di 10.000 soldati per andare ad occupare zone così pericolose, bisognerebbe creare una coalizione con a capo l'Italia che , piaccia ai nostri partner o meno, è l'unico paese che nell'Africa nordoccidentale mantiene una sua influenza se non altro per il fatto che le loro economie, libica, tunisina ed in parte egiziana dipendono da noi.

A questo si aggiunge un altro elemento di analisi, cioè il fatto che non c'è nessun paese che abbia la capacità politica di farlo, perchè anche con una coalizione alleata, mettendo insieme un buon esercito chi avrebbe la forza di "sopportare" il peso di perdite di vite umane? Perchè è facile andare a bombardare con gli aerei e tornare a casetta, poco costo, rischi limitati e grande rientro ma purtroppo il gioco non è più possibile.

Fino ad ora il "neocolonialismo" si costruiva su alcuni principi cardine che tenvano il paese attaccato alla "madre patria".

 

1)Mantenimento di una dipendenza economica

2)Appoggio a regimi compiacenti

3)Rifornimento di armi ed eventuali interventi limitati

Le primavere arabe hanno spazzato via tali regimi, tutto il variegato mondo degli oppositori, tutt'altro che democratici, hanno coltivato un profondo odio per le rispettive potenze coloniali o neocoloniali ed è evidente che se c'è un paese al mondo che non ha mai voluto rinunciare al suo impero quello è stato la Francia.

Adesso senza regimi compiacenti si pensava che sarebbe bastato mandare qualche aereo o giocare con i soliti metodi di intelligenze per restaurare vecchi regimi ma così non è stato.

Non è più possibile giocare sui punti 2 e 3, resta in piedi il punto uno ma in fin dei conti quali di questi paesi ha veramente sviluppato un benessere paragonabile a quello dell'occidente? Forse solo la Tunisia ed in minima parte.

 

Insomma il vero problema è come continuare le politiche neocoloniali verso queste coalizioni che hanno utilizzato lo strumento del fontamentalismo islamico per darsi un collante?

Si prova a bombardare, insomma vale il discorso che si faceva nel 2002, la lotta al terrorismo con i raid aerei ha la stessa utilità di bombardare Palermo per sconfiggere la Mafia.

Solo due paesi hanno la forza militare e politica per porre fine a questo con un'occupazione di terra e sono Usa e Russia ma nessuno dei due ha la voglia o l'interesse di farlo.

 

Quindi è rimasta solo la Francia che sta continuando in una politica nosense che porterà ancora guai, l'Italia farebbe meglio a starsene alla larga, non è una guerra all'Occidente o non solo, è una guerra al neocolonialsimo.

 

L'unica soluzione è trattare e trovare nuovi equilibri in quella zona.

Edited by Iron84
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L' Italia non sembra un obiettivo di primo livello comunque, così come la Germania, da noi non c'è (per ora) una rete estremista estesa come quella francese o belga e non siamo coinvolti come la Francia all' estero.

Edited by Bad_Romance
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Ma neanche potremmo, nel senso che la Francia ha un esercito di terra

con una capacità di proiezione di 66.000 uomini

 

L'esercito italiano ha 28.000 uomini in tutto ( comandati da 38.000 ufficiali )

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Sicuramente in Europa in una cosa quelli dell'isis hanno già vinto : sono riusciti a spaventarci a morte, basta vedere i continui allarmi ovunque, dalla metropolitana di Roma che viene fermata per paura di pacchi bomba a Bruxelles in stato d'assedio per paura di un kamikaze in fuga...

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Sicuramente in Europa in una cosa quelli dell'isis hanno già vinto : sono riusciti a spaventarci a morte, basta vedere i continui allarmi ovunque, dalla metropolitana di Roma che viene fermata per paura di pacchi bomba a Bruxelles in stato d'assedio per paura di un kamikaze in fuga...

Oggi a Napoli ci sono stati degli allarmi e in Molise un musulmano ha aggredito dei passanti.

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