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Essere gay nel Sud Italia è difficile


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Ancora oggi, c’è chi decide di spostarsi dal paese in cui è nato solamente perché esausto da anni di umiliazioni e prepotenze scontate solo perché omosessuale.
Ma anche qui al Nord l’omosessualità è vista con disprezzo, esattamente come al sud d’Italia.
La differenza sta che qui tutti si fanno gli affari propri. Ci sono meno pettegolezzi e meno dicerie… mentre, al Sud, tutti conoscono tutti e parlano-sparlano di tutti.
Nel meridione, il 32,3% ritiene immorale essere gay, per il 28,3% è una malattia e il 29,7% pensa che siano addirittura una minaccia alla famiglia.
Se il 43,6% delle persone intervistate in Italia bocciano senza scrupoli il matrimonio gay, al sud questo dato sale fino al 66%.
Ma avvolte fuggire diventa una necessità, l'unico modo per vivere davvero, l'unico modo per stare in pace con se stessi, e ricominciare a vivere senza la paura di essere additati e umiliati da parenti serpenti o da una società regressa.
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Edited by lorismexego

Chi ti ha dato i dati ? Dovresti citare delle fonti prima di pubblicare percentuali e quant'altro

È quanto emerge dal Rapporto Popolazione omosessuale nella società italiana presentato dall’Istat nel 2013 a Montecitorio in occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia, che ha intervistato un campione di 7725 famiglie italiane distribuite in 600 comuni italiani.

Al Sud però , c'è da dire, che l'arcigay funziona meglio.

Dall'omicidio di Giarre, negli anni '80,  è nato l'arcigay, che ha cercato di sanare in qualche modo il fenomeno della dispersione degli omosessuali, di riunirli, di dare loro una mano.

D'altra parte, accanto a questa maggiore organizzazione (perlomeno in Sicilia) , si verificano anche più frequentemente episodi di omofobia sociale e di discriminazione (ma questo discorso vale tanto per i paesini del sud tanto per quelli del Nord).

Brescia ad esempio, la definirei la capitale dell'omofobia (anche ''storicamente'' parlando), ma perlomeno può fare affidamento ad un ' associazione che tutela i diritti degli omosessuali in modo molto migliore di quanto succede ad esempio in Trentino o in Friuli Venezia Giulia.

Insomma il discorso è complicato.

Ma mi pare che ci fossimo tornati più volte in questo forum , e avessimo cercato di sfatare il mito della differenza fra un Nord tollerante e un Sud discriminante, differenza che si poggia più che altro essa stessa su un pregiudizio verso i meridionali, e quindi è spesso concepita dai settentrionali.

diceva una canzone (a tratti gay) che la fuga non è carenza di coraggio ma un secondo in più di vita, ma credo che bisogna guardare ad essa  con molta autostima, fottesega e decisione perchè è vero che puoi scappare dal sud (ad esempio io da napoli) ma andrei a finire in un'altra regione che potrebbe riservarmi la stessa sorte se non fortifico il carattere. Di buono in tutto ciò è distaccarsi dai parenti :aha:

Io paradossalmente non ho mai avuto problemi di nessun genere qua a Napoli, escludendo una signora che riteneva che l'omosessualità fosse stata generata da un complotto mondiale, realizzato con il riempimento di ormoni nei polli. :D

Credo sia una questione di realtà locali: la grande città è nota essere generalmente più emancipata del piccolo paese.

Mi è capitato anche di considerare il concetto di famiglia in questa mia idea: conosco storie di genitori che amano i figli al punto da non considerare rilevante la loro scelta sessuale, prescindendo dalle idee proprie e degli altri, dalla religione e da altri fattori. Correggetemi se sbaglio, ma ho notato che al Nord esiste un'empatia familiare diversa, meno intensa di quella che percepisco qui al sud, nella realtà che vivo tutti i giorni.

Non nascondo che il modo simbiotico in cui la religione è vissuta qui può giocare un ruolo a sfavore dell'essere gay, così come affermato nel titolo del topic. Ritengo però che serva coraggio, qua così come in ogni parte d'Italia per sconfiggere l'indecente pregiudizio e l'odio che spesso, purtroppo, hanno causato tanta sofferenza.

Come già detto, tra Nord e Sud non ci sono differenze, quanto piuttosto tra grande/media città e realtà provinciale. Nel profondo sud di provincia aumentano le percentuali degli anti-gay, ma rimane un atteggiamento da chiacchera-da-bar, anche per quella intrinseca omertà che si estende a tutti i campi della vita, per cui piuttosto che parlar male dei gay è meglio non parlarne proprio e fingere che non esistano. Il Nord, al contrario, esprime con orgoglio il proprio schieramento. Mi pare che le fantomatiche Sentinelle in piedi affollino più la Brianza della Calabria, per dirne una.

 Mi pare che le fantomatiche Sentinelle in piedi affollino più la Brianza della Calabria, per dirne una.

 

Per ragioni culturali: dove c'è una presa di coscienza comune per richiedere diritti si forma un'altra presa di coscienza oppositrice ai primi. Dove non c'è ancora un sentire comune di un fenomeno, di una battaglia politica, di una lotta di emancipazione c'è il deserto. In Brianza c'è maggiore presa di coscienza dei diritti gay che in Calabria, perciò le Sentinelle in Piedi affollano le piazze delle città del Centro-Nord e non quelle del Sud, dove molto spesso ancora non se ne parla proprio, se non dagli ultimissimi anni.

Edited by Rotwang

Più che fra metropoli e provincia, credo che la differenza sostanziale la si trovi fra omosessuale e omosessuale. Di quell'indagine ISTAT non si è citato quello che forse è uno degli elementi più importanti che sono emersi, ovvero l'elemento "discrezione".

Credo di avere voce in capitolo essendo barese e vivendo da 4 anni a Roma. Certo non è una distinzione tra sud e nord, ma tra sud e centro, però il paragone metto a confronto una realtà grande come Roma e una più provinciale e piccola quale Bari.

 

Ho notato delle differenze comportamentali da parte delle persone omosessuali stesse. Ad esempio su grindr a Bari e dintorni le persone sono mooolto più nascoste, si vede proprio che hanno paura di esporsi o far vedere la propria faccia. Molti non mettono la propria foto profilo e quando c'è lo scambio di foto aspettano sempre che l'altra persona invii per prima per poi scomparire o mettere la foto di un'altra persona per nascondersi creando quindi identità fake.

Per quanto riguarda gli etero o presunti tali, i giovani si dividono in spocchiosi omofobi e quelli che cercano di essere open mind. Ad ogni modo c'è sempre modo di schernire il gay di turno e passi avanti io non ne vedo ancora molti......

Io vivo nelle marche ,e a volte sogno di vivere in qualche città del sud, come Roma ad esempio, se non altro per il fatto che esiste una maggiore organizzazione delle associazioni omosessuali ( qui non esistono proprio).

I giovani si nascondono sia al nord sia al sud ; è una caratteristica dell'adolescenza : vergognarsi della propria diversità. Se devo essere sincero molti settentrionali non ammetterebbero mai i propri gusti (anche bisessuali), seppur abbiano ricevuto un ' educazione più liberale, perché troppo grande sarebbe l'onta.

In Italia il problema esiste tra provincia e città più che tra nord e sud quindi non lo metterei in certi termini.
Fatico a pensare a grosse differenze sebbene l'isolamento culturale ed anche umano di alcune zone sperdute del sud è meno accentuato al nord ma comunque poca roba.

Putroppo non è una problematica geografica.

È quanto emerge dal Rapporto Popolazione omosessuale nella società italiana presentato dall’Istat nel 2013 a Montecitorio in occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia, che ha intervistato un campione di 7725 famiglie italiane distribuite in 600 comuni italiani.

 

Ecco il link completo http://docslide.it/documents/linda-laura-sabbadini-direttore-del-dipartimento-statistiche-sociali-e-ambientali-roma-17-maggio-2012-la-popolazione-omosessuale-nella-societa-italiana.html

 

in generale ne emerge un quadro (abbastanza) confortante della situazione nazionale, in particolare i più giovani, si vedo che nel sud è in generale più difficile essere gay rispetto al nord e soprattutto al centro, però sul dato del centro sono convinto che incide moltissimo Roma che, essendo l'unica metropoli italiana è inevitabilmente più aperta e "cosmopolita" (gruppuscoli di estrema destra a parte, ma sarebbe come identificare Berlino con le teste di c... del Npd). 

diceva una canzone (a tratti gay) che la fuga non è carenza di coraggio ma un secondo in più di vita, ma credo che bisogna guardare ad essa  con molta autostima, fottesega e decisione perchè è vero che puoi scappare dal sud (ad esempio io da napoli) ma andrei a finire in un'altra regione che potrebbe riservarmi la stessa sorte se non fortifico il carattere. Di buono in tutto ciò è distaccarsi dai parenti :aha:

Siamo della stessa zona :)

 

Credo che al sud ci siano maggior pregiudizi su qualsiasi tipo di diversità, qualsiasi cosa che differisce dall'essere comune. 

Ciao a tutti, parlo della mia esperienza in quel di Salerno.

I luoghi dove ci si può conoscere sono pochi, fondamentalmente c'è un gruppo solo, che organizza aperitivi e/o serate danzanti, ma c'è poco o niente.

 

Di solito tutti si nascondono e i dichiarati sono pochi. Una grossa tendenza è quella di avere la fidanzata o la moglie di copertura, salvo poi essere assidui frequentatori di app,chat o luoghi di battuage.

È difficile conoscere qualcuno per un caffè, mentre è facilissimo farci sesso (un dialogo pare più intimo di una fellatio o di una gang bang XD )

 

Infatti mi viene lo sconforto se ci penso. La gente mostra qualche segnale di apertura, ma resta abbastanza intollerante.

Diciamo che vale la regola " OK,ti accetto, ma niente mani nelle mani, no baci, queste cose fatele in privato che turbano i bambini"

Quindi è una sorta di eterna lotta alla deficienza. :P

  • 2 weeks later...

vi parlo della mia esperienza a taranto. ho 26 anni e sono dichiarato da quando ne avevo 14-15. non ho mai avuto grossissimi problemi di razzismo nella mia città, compreso nella città vecchia, che tutti temono... vi sembrerà strano ma ho avuto molti meno problemi (nessuno) a città vecchia e non a città nuova. i paesini invece sono diversi, conosco gente che è stata cacciata di casa da minorenne perchè gay, ed hanno dormito in strada, insomma situazioni di cacca...

dicevo di taranto, non ho mai avuto chissà quali problemi, un pò perchè ho "vissuto la strada" tra metallari, punkabbestia, ecc... e quindi la gente ha paura di noi a prescindere, e un pò perchè i pochi fascistelli che hanno provato a farmi fuori sono stati accolti a spranghe aperte!!! :D

ah dimenticavo di dirvi che anche mio fratello più grande di me di due anni e mezzo è gay dichiarato, è spostato (con un ragazzo ovviamente) e vive in brasile, ma non se ne è scappato da taranto per omofobia, semplicemente perchè manca il lavoro.

comunque sono dichiarato con tutti (anche sul lavoro) tranne con mio padre, ma è semplicemente per il fatto che non ho mai avuto alcun tipo di rapporto con lui ed è così ignorante che è capace che se gli dico "sono gay" penserebbe che è un nuovo lavoro. ahahahahahah

Un mio amico che abita da alcuni anni al nord dice che i ragazzi del nord hanno una mentalità ancora più chiusa dei ragazzi del sud.. Cio' non toglie che sia sud che nord stiamo combinati male <_<

 

ho abitato a bergamo per un pò, ed effettivamente la mentalità è mooooolto più chiusa di taranto. è colpa anche della lega nord che condanna ogni tipo di diversità.

La verità è che più una città è grande, con università, multietnica, ecc e più è tollerante alla diversità. Se andate nei paesini vestiti come Moira Orfei, ovviamente qualche commento strambo li si riceve :D

La verità è che più una città è grande, con università, multietnica, ecc e più è tollerante alla diversità. Se andate nei paesini vestiti come Moira Orfei, ovviamente qualche commento strambo li si riceve :D

te la immagini una taranto universitaria??? :D altro che lecce :-)

  • 4 weeks later...

si quoto , anche io penso che se la città è grande la questione del omosessualità è meno sotterranea, anzi in certe città come milano penso napoli si vive con tranquillità ma anche bologna tranquillissima , dove ce' poca gente cultura magari un po contadina, e manco un locale a tema , penso che il gay è tollerato ci mancherebbe ma è visto piu' come una mosca bianca

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