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Innamorato del migliore amico etero (tanto per affrontare un nuovo argomento...)


Simone99

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Buongiorno a tutti...sono nuovo nel forum(mi sono iscritto a settembre) e volevo parlarvi di quanto mi è successo, che mi ha fatto sprofondare in un "esaurimento nervoso" (del quale ho ancora colpi di coda)...

Nel settembre 2013 ho iniziato il liceo classico, e al corso propedeutico (due settimane prima che iniziasse scuola) ho conosciuto Edoardo. Che ve lo dico a fare? Colpo di fulmine da subito. Mi piaceva fisicamente, ero affascinato dal suo modo di parlare... passavo le giornate a sperare di averlo in classe insieme, cosa che- malauguratamente- è successa. E da lì ho iniziato a cercare- in maniera ossessiva- la sua amicizia(premetto che ancora ero "represso" e non accettavo pienamente la mia omosessualità), mettendomi vicino a lui, invitandolo a casa. In breve, durante l'anno lui poi ha cambiato posto (ovviamente io ho avuto reazioni di gelosia che tentavo di reprimere), ma il caso ha voluto che a fine primo anno ci avvicinassimo sempre di più. Io iniziai a fare da mediatore tra lui e la sua ragazza, e non vi dico l'euforia che provavo: in un modo o nell'altro, avevo iniziato una relazione intima con lui, ci vedevamo e sentivamo praticamente tutti i giorni, tutto era colorato e bello.

Poi arrivarono i "tempi duri"...una volta che si lasciarono, io iniziai a provare una gelosia anche immotivata: il secondo anno di scuola eravamo vicini di banco e bastava che si spostasse per mezz'ora ad un altro banco per suscitare in me una gelosia incontenibile, che reprimevo , allontanandomi o uscendo dalla classe... Ogni volta che mi rispondeva in modo particolare, che magari non rispondeva a un messaggio o rispondeva in modo più brusco, mi innervosivo da morire. Quando c'erano le gite, mi innervosivo e ingelosivo se non mi stava accanto,e così via. Mi interessava solo lui e la mia relazione con lui. Questi continui alti e bassi sono arrivati a farmi crollare, anche perché un allontanamento c'era stato, iniziava infatti ad uscire più con altri e io ero solo quello che gli "era comodo" per studiare e fare i compiti : l'11 aprile mattina, me lo ricordo come fosse ieri, a causa di questi alti e bassi e di altri eventi stressanti, ho avuto un totale crollo nervoso. Attacchi d'ansia, depressione, insonnia, sbalzi d'umore che tra alti e bassi sono durati per tutta l'estate...finché un giorno, a settembre (mese in cui ho iniziato la psicoterapia, anche per l'auto-accettazione), ho capito che non potevo andare avanti così. Dopo ripetuti tentativi di riallacciare i rapporti, ho troncato ogni rapporto e difatti sono andato progressivamente migliorando...Ancora però ho delle "ricadute", che mi fanno pensare che questa sofferenza non debba passare mai...Qualcuno ci è passato? Grazie a tutti per l'attenzione...:)

Edited by Simone99
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Buongiorno a tutti...sono nuovo nel forum(mi sono iscritto a settembre) e volevo parlarvi di quanto mi è successo, che mi ha fatto sprofondare in un "esaurimento nervoso" (del quale ho ancora colpi di coda)...

Nel settembre 2013 ho iniziato il liceo classico, e al corso propedeutico (due settimane prima che iniziasse scuola) ho conosciuto Edoardo. Che ve lo dico a fare? Colpo di fulmine da subito. Mi piaceva fisicamente, ero affascinato dal suo modo di parlare... passavo le giornate a sperare di averlo in classe insieme, cosa che- malauguratamente- è successa. E da lì ho iniziato a cercare- in maniera ossessiva- la sua amicizia(premetto che ancora ero "represso" e non accettavo pienamente la mia omosessualità), mettendomi vicino a lui, invitandolo a casa. In breve, durante l'anno lui poi ha cambiato posto (ovviamente io ho avuto reazioni di gelosia che tentavo di reprimere), ma il caso ha voluto che a fine primo anno ci avvicinassimo sempre di più. Io iniziai a fare da mediatore tra lui e la sua ragazza, e non vi dico l'euforia che provavo: in un modo o nell'altro, avevo iniziato una relazione intima con lui, ci vedevamo e sentivamo praticamente tutti i giorni, tutto era colorato e bello.

Poi arrivarono i "tempi duri"...una volta che si lasciarono, io iniziai a provare una gelosia anche immotivata: il secondo anno di scuola eravamo vicini di banco e bastava che si spostasse per mezz'ora ad un altro banco per suscitare in me una gelosia incontenibile, che reprimevo , allontanandomi o uscendo dalla classe... Ogni volta che mi rispondeva in modo particolare, che magari non rispondeva a un messaggio o rispondeva in modo più brusco, mi innervosivo da morire. Quando c'erano le gite, mi innervosivo e ingelosivo se non mi stava accanto,e così via. Mi interessava solo lui e la mia relazione con lui. Questi continui alti e bassi sono arrivati a farmi crollare, anche perché un allontanamento c'era stato, iniziava infatti ad uscire più con altri e io ero solo quello che gli "era comodo" per studiare e fare i compiti : l'11 aprile mattina, me lo ricordo come fosse ieri, a causa di questi alti e bassi e di altri eventi stressanti, ho avuto un totale crollo nervoso. Attacchi d'ansia, depressione, insonnia, sbalzi d'umore che tra alti e bassi sono durati per tutta l'estate...finché un giorno, a settembre (mese in cui ho iniziato la psicoterapia, anche per l'auto-accettazione), ho capito che non potevo andare avanti così. Dopo ripetuti tentativi di riallacciare i rapporti, ho troncato ogni rapporto e difatti sono andato progressivamente migliorando...Ancora però ho delle "ricadute", che mi fanno pensare che questa sofferenza non debba passare mai...Qualcuno ci è passato? Può essere una fase dell' "autoaccettazione"?Grazie a tutti per l'attenzione...:)

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Qualcuno ci è passato?

si ma non al tuo livello...quando inizi a conoscere ragazzi omosessuali ti accorgi di quanto le vicende che riguardano gli etero siano  sogni o incubi :aha:

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Ciao bimbetto :P Be' ti capisco sai...io sono appena entrata in una strada che mi sta creando confusione sai? Per farla breve c'è un mio amico etero che non riesco a capire se è interessato a me o meno. Mi manda "segnali ambigui"

 

Dobbiamo lasciarle perdere queste persone ma purtroppo a volte è difficile.

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si ma non al tuo livello...quando inizi a conoscere ragazzi omosessuali ti accorgi di quanto le vicende che riguardano gli etero siano  sogni o incubi :aha:

Già...credo che non ripeterò più questo errore. E' come dover lasciar andare contemporaneamente un amico e un amore.

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Sei piccino, per cui queste cotte impossibili ti son pienamente concesse: fungono da corazza, almeno così s'auspica, per il futuro.

E' una strada a fondo cieco, e fa parte del corredo d'esperienze che quasi tutti i ragazzi gay/bisessuali sperimentano, almeno una volta.

Anche a me è sovente capitato, e anzi, fulminei invaghimenti sono ancora frequenti :asd: ma certamente, col tempo, nei confronti degli eterosessuali le fantasie si ridimensionano e si accantonano in partenza.

Non appena inizierai a conoscere ragazzi gay, le cose andranno meglio. Ciao ;)

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Sei piccino, per cui queste cotte impossibili ti son pienamente concesse: fungono da corazza, almeno così s'auspica, per il futuro.

E' una strada a fondo cieco, e fa parte del corredo d'esperienze che quasi tutti i ragazzi gay/bisessuali sperimentano, almeno una volta.

Anche a me è sovente capitato, e anzi, fulminei invaghimenti sono ancora frequenti :asd: ma certamente, col tempo, nei confronti degli eterosessuali le fantasie si ridimensionano e si accantonano in partenza.

Non appena inizierai a conoscere ragazzi gay, le cose andranno meglio. Ciao ;)

Speriamo :) Certo, la sofferenza che si attraversa è inenarrabile...ma tutto fa esperienza

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IlSuonatoreJones

Sono cose che succedono a tutti, esperienze "formative" (o, meglio, batoste) che obbligano a crescere. 

Tu però devi costringerti a voltarti dall'altra parte, e dimenticare: non perdere tempo ed energia in virtù di una causa persa in partenza.

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Io credevo di essere pazzo o con qualche disturbo di personalità, per i sentimenti così intensi che ho provato...la reazione è stata qualcosa di incontrollabile, veramente. Da un giorno all'altro mi sono visto cadere il mondo addosso. Fa "piacere "sapere che non si è i soli...

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Tanto è etero. Dimenticalo. Un gay non può amare,

al massimo qualche scopata ogni tanto. Questa è la dura

legge della giungla.

ed è partita la cazzata dell'1 e 1/4 dal binario uno...

 

Certo, la sofferenza che si attraversa è inenarrabile...ma tutto fa esperienza

tranquillo, sei un normalissimo gay, e come tutti i normalissimi gay hai una spiccata propensione al melodrammatico.

col tempo imparerai a gestirla

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ed è partita la cazzata dell'1 e 1/4 dal binario uno...

 

tranquillo, sei un normalissimo gay, e come tutti i normalissimi gay hai una spiccata propensione al melodrammatico.

col tempo imparerai a gestirla

.. Dove ti sembra normale questo comportamento?

Praticamente era ossessionato da uno che nemmeno lo considerava amico..

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  • 2 weeks later...

 

Succede a tutti, purtroppo è così e queste esperienze ti serviranno, anche io in 2° anno di liceo classico ebbi un crollo nervoso sfociato in un disturbo d'ansia ma.. a causa di una ragazza! e di altri eventi stressanti( sono gay non bisessuale vedi come è strana la vita). Ti dico solo che non puoi fare nulla, ma una cosa è certa e opportuna: impara a gestire le tue emozioni!!. E per ora, a meno che tu non sia assolutamente certo della sessualità della persona che hai davanti NON FARTI ILLUSIONI. E' il punto di partenza fondamentale, l'unico modo per poter "attutire il colpo" e andare avanti con naturalezza, e ricordati di non dare troppa importanza alle persone, pensa: perchè in futuro non posso conoscere un ragazzo che mi ricambi e che sia uguale se non meglio di quello che mi piace?. Immagino questa sia stata la tua prima vera cotta forse è per questo che ci sei rimasto così male, però tieni a mente quello che ti ho detto. Il liceo è duro, soprattutto per noi, che siamo completamente abbandonati a noi stessi e con scarse/nulle possibilità di esplorare noi stessi, ma vedi un altro paio di anni e poi sarai molto più libero. 

Edited by bubble1
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