Erik87 Posted November 23, 2015 Share Posted November 23, 2015 Vorrei condividere con voi queste poche righe che scrissi qualche mese fa, e che, paradossalmente, rispecchiano quel che provo da qualche settimana a questa parte .. hai visto mai che non sia il solo .. - Ci fai l'abitudine. Ci fai l'abitudine a molte cose. Alle parole dette e ridette, ripetute nel tempo, e nel tempo riascoltate, come righe di un copione che conosci già a memoria. Ci fai l'abitudine alle circostanze che sembrano differenti solo all'inizio , mentre dopo realizzi che sono solo scene già viste, dinamiche già affrontate e circostanze già vissute. L'indifferenza , la mancata riconoscenza, le pene gratuite, e le giornate grigie: tutte parti di uno scenario rivisto e mandato in onda in prima serata come fosse una novità. Finisci per fare l'abitudine anche a questo. Le infinite volte in cui ti riprometti "è l'ultima volta", ma chissà perchè, non fai che mentire a te stesso. Le giornate silenziose, i momenti in cui lunghi pensieri occupano il posto riservato di diritto alla verità. La verità che non ti viene sempre concessa, ma celata dietro l'ipocrisia, all'egoismo di chi non crede più in nulla, e scarica la sua rabbia contro chi non ha colpe. Ti abitui al fatto che non tutto quello che vedi è come appare; che spesso è solo una splendida immagine di copertina che distoglie l'attenzione da una trama assai scadente."Non me l'aspettavo" (ma lo sapevi) "Non credevo che .." (ma ne eri cosciente) "Non ci credo ancora" (ma avevi già capito) , "Non capisco" ( .. mentre sapevi già tutto). Ci fai l'abitudine anche alle menzogne che racconti a te stesso. La gente vuota, la superficialità , le cose dette a metà e le volte in cui prenderesti a pugni un muro di cemento per la rabbia di chi ha dato tanto e non ha ricevuto niente. Ti abitui ad essere te stesso, anche se, irrazionalmente, vorresti essere diverso; più freddo magari, e senza alcun minimo risentimento. Ti abitui al fatto che non sarà mai così. La pioggia che cade lenta, il cielo che non lascia spazio al sole. L'odore di terra bagnata che sostituisce quello della salsedine. Il silenzio privo di ogni espressione di vita, e la mancanza di un mare verso il quale perdere lo sguardo e gettar via tutta questa merda ricominciando da capo .. NO .. !Mi accendo una sigaretta .. sto zitto, e chiudo gli occhi. Perché a tutto questo non esiste abitudine. - Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/31788-labitudine/ Share on other sites More sharing options...
NorwegianWood Posted November 24, 2015 Share Posted November 24, 2015 Erik87, siediti un attimo tranquillo e ascolta un fesso come me, d'accordo? Molto di quello che ci succede, in realtà, avviene nella nostra testa. Lo filtriamo e lo leggiamo in base ai nostri ricordi, alle nostre esperienze, a come ci siamo sentiti (bene ma più spesso male) in certe situazioni. E senza accorgercene riviviamo tutto quando qualcosa di nuovo ci accade. Sono le nostre paure, Erik, quei fantasmi e quei conflitti irrisolti dentro di noi a impedirci di vivere la nostra vita liberandoci del passato. Il passato dovrebbe servire a insegnarci qualcosa, non a segarci le gambe e frantumarci il cuore. Spesso invece gli lasciamo fare proprio questo. Il mio consiglio è questo. Credi in ciò che fai, dai a te stesso e agli altri una possibilità, cerca le differenze e non le disastrose somiglianze rispetto a ciò che hai già vissuto, mettiti in gioco. Ma soprattutto, parla. E ascolta. Magari le cose sono molto meno vecchie e tristi di quel che ti sembra. Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/31788-labitudine/#findComment-897341 Share on other sites More sharing options...
Laen Posted November 24, 2015 Share Posted November 24, 2015 Penso che manterrò il mio commento su una linea generalista, vista l'ignoranza circa il contesto entro cui hai formulato queste riflessioni. Da quel che traspare, si nota una grande emotività che, inevitabilmente, si ripercuote sul tuo comportamento sia nei confronti di te stesso sia in quelli della persona a cui alludi. La soluzione per una vita, se non serena quantomeno onesta e coerente, sta nel comportarsi come l'istinto e la pancia ci consigliano. Per quanto la ragione sia sempre la soluzione politically correct, una vita fatta di sola ragione è una vita a metà. Fai ciò che senti, indipendentemente dalle conseguenze - salvo, ovviamente, scadere nell'illegalità o nel danno fisico/penale altrui - perché nessuno garantirà per noi il benessere e la serenità che soltanto noi stessi possiamo rincorrere. Un abbraccio! Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/31788-labitudine/#findComment-897380 Share on other sites More sharing options...
BrooksBrothers Posted November 26, 2015 Share Posted November 26, 2015 Ho apprezzato molto quanto hai scritto... forse perché anche a me capita spesso ciò che descrivi con quelle garbate parole e sinuosi accenti che conferiscono all'immagine mentale una chiara e trasparente visione scenica e prospettica, un mondo reale ed affatto onirico. Se dovessi associare il tuo testo ad un suono penserei immediatamente alle onde del mare al tramonto che si infrangono contro gli scogli, sotto una leggera e fresca pioggia autunnale... pensaci! Tu invece che suono utilizzeresti come sottofondo per queste leggiadre parole? A presto ragazzo! Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/31788-labitudine/#findComment-897803 Share on other sites More sharing options...
enternos Posted November 27, 2015 Share Posted November 27, 2015 Le tue parole sono molto belle, non le commento nel merito, ma mi limito a dire che le persone sensibili, e mi inserisco tra queste, devono accettare e vivere i momenti di profonda tristezza, malinconia o rabbia, perché devono alla loro sensibilità la speranza di potere, un giorno, accarezzare il cielo. E questa quotidiana speranza si concretizza nel tenere gli occhi levati verso l'alto, per cercare nella vita, a volte dolorosa, qualcosa che la illumini; odio la piattezza di coloro che fanno l'abitudine a tutto. Vedere le cose in maniera poetica, come si sembra tu faccia, è molto bello: mi viene in mente un aneddoto, riguardante il cantante brasiliano Joao Gilberto, il quale, rinchiuso per un breve periodo in manicomio, disse "Guarda il vento, fa cadere i capelli agli alberi", al che lo psicologo disse "Ma Joao, guarda che gli alberi non hanno i capelli" e Joao rispose: "... e c'è gente che non ha poesia". Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/31788-labitudine/#findComment-897999 Share on other sites More sharing options...
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