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L'islamizzazione dell'Europa


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I quartieri ghetto nascono esplicitamente da una segregazione economica e culturale messa in atto da microcefali come te. Ora ti lamenti che in certe aree urbane c'è un'alta concentrazione di immigrati? Ma sai che questa cosa non mi stupisce? Abbiamo segretato con sistemi meschini le persone regolari che sono venute qua, abbiamo dato l'humus di odio per generare delle sacche chiuse all'interno dei nostri stati. Ora che qualche deficiente si fa esplodere a Parigi diamo la colpa a loro di quel che abbiamo contribuito a creare?

Amen, fratello.

 

Se gli arabi vogliono sovvertire quell'equilibrio è un loro diritto, a casa loro possono fare quello che vogliono.

[...]

Ripeto, che si facciano le loro rivoluzioni, ma tutti a casa loro

Vai! Ruspe! Demagogia! Ka$ta! Onestà!

Iobò, ma perché non provi soltanto a uscire dai soliti recinti mentali?

 

Inoltre se il modello alternativo è un europa nazionalista, capiscimi bene che preferisco morire più lentamente che morire quasi subito per un revival del nazionalismo in salsa cristiano omofoba

Amen un'altra volta.

Spero solo che il terrore misto a desiderio di tizi come il nostro @Fergus non acceleri né renda inevitabile questa deriva.

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fammi capire, loro si fanno esplodere da noi e subito dobbiamo annientarli? Se questa è la logica allora loro sarebbero autorizzati a far lo stesso con noi, visto che saranno più di vent'anni che facciamo scoppiare guerre da loro, uccidendo senza troppo scandalo, non dire che non è vero

 

Ho scritto all'inizio del messaggio che i governi occidentali hanno le loro colpe.

E allora cosa dovremmo fare noi europei, cittadini comuni?

Farci islamizzare per subire la loro vendetta?

Ripeto: a casa loro che facciano tutti gli stati che vogliono, basati sulla legge islamica o meno, ma non in Europa.

 

 

Ho scritto all'inizio del messaggio che i governi occidentali hanno le loro colpe.

 

Be', ma alla fine quali sarebbero queste colpe?:

essere intervenuti troppo come potenze coloniali o post coloniali ovvero troppo poco lasciando che si scannassero e si scannino a piacere loro e che vivessero e vivano a loro talento?

Ineffetti non si capisce mai bene che cosa si dovrebbe fare e quale sia il giusto limite dell'intervento!

 

 

 

 

Ripeto: a casa loro che facciano tutti gli stati che vogliono, basati sulla legge islamica o meno, ma non in Europa.

 

Ma il problema che ponevi non è (mi sembra) di libera accettazione nostra, ma di costrizione per sopraffazione loro, in forza del loro numero futuro.

Ineffetti non si capisce mai bene che cosa si dovrebbe fare e quale sia il giusto limite dell'intervento!

Tutta l'umanità dovrebbe bazzicare più fantascienza e tatuarsi nel cervello le parole Prima direttiva.

Ho scritto all'inizio del messaggio che i governi occidentali hanno le loro colpe.

E allora cosa dovremmo fare noi europei, cittadini comuni?

Farci islamizzare per subire la loro vendetta?

Ripeto: a casa loro che facciano tutti gli stati che vogliono, basati sulla legge islamica o meno, ma non in Europa.

Noi abbiamo messo dittatori ed oppressori nei loro governi,ora loro fanno la stessa cosa a noi, ti rendi conto che in questo caso il detto " non fare ad altri ciò che non vuoi venga fatto a te" non è stato ascoltato? Chi causa del suo mal pianga se stesso, sono stati i nostri governi a causare sta situazione.

Be', ma alla fine quali sarebbero queste colpe?:

essere intervenuti troppo come potenze coloniali o post coloniali ovvero troppo poco lasciando che si scannassero e si scannino a piacere loro e che vivessero e vivano a loro talento?

Ineffetti non si capisce mai bene che cosa si dovrebbe fare e quale sia il giusto limite dell'intervento!

 

Il mondo ideale sarebbe quello dove ognuno è padrone a casa sua, e tutti si rispettano.

Questo almeno è quello che vorrebbe la gente comune in ogni parte del mondo, la stragrande maggioranza della popolazione quindi.

Ma i potenti purtroppo hanno altri progetti, e per soldi e geopolitica vanno a rompere le scatole in casa altrui.

Dopo il colonialismo bisognava lasciare, come hai detto tu, che vivessero secondo i loro costumi, senza voler continuare a controllare in un modo o nell'altro gli stati nati dopo.

Ma il problema che ponevi non è (mi sembra) di libera accettazione nostra, ma di costrizione per sopraffazione loro, in forza del loro numero futuro.

 

Certo, se continuiamo ad averceli sul suolo europeo questi fra qualche decennio ci governeranno.

Ma a casa loro possono riprodursi come e quanto vogliono, seguendo la Sharia o meno.

 

 

costrizione per sopraffazione loro, in forza del loro numero futuro

 

Attualmente Il Giornale - noto "covo di zecche dei cessi sociali"

prevede un incremento dell'1% ogni dieci anni che ci porterebbe

all'8% nel 2030

 

Ovviamente l'incremento demografico dei musulmani è alto nei paesi

a bassa scolarizzazione dove si arriva a fare anche 5 figli, cioè in Asia

mentre nei paesi ad alta scolarizzazione il tasso di fertilità si dimezza a

2,5, sempre secondo Il Giornale

 

Altri dati però sarebbero molto più tranquillizzanti ancora uno studio di Regione

Lombardia del 2011:

 

Ebbene, tale numero medio era nettamente maggiore – ma in sé tutt’altro che elevato – per le donne immigrate che non per le autoctone (1,9 contro 1,4); per le donne nordafricane si trattava di 2,1 figli; per le altre provenienze africane 2,2; per le latinoamericane 2, per le asiatiche 1,9; per le europee (non UE), 1,7.

 

Il discorso per ovvie ragioni cambierebbe se si facessero entrare in Europa

paesi islamici, come il Kossovo, l'Albania, la Macedonia e la Turchia ( nel

qual caso però sarebbe il frutto di una decisione politica del tutto consapevole )

 

Ciò che dice Fergus è quindi FALSO, per quanto lo si possa dire di una previsione

che quindi mantiene margini di dubbio, tipici di ogni previsione

 

Il problema è semmai che - pur assestandosi il vantaggio riproduttivo iniziale - sono

proprio le seconde generazioni ad essere le più pericolose in termini "criminologici"

( i motivi ho cercato di spiegarli prima...ma la giovane età dei terroristi lo conferma )

 

Non sarà quindi il numero a schiacciarci, a meno che non si vada in cerca di rogne

volendo europeizzare l'islam, cioè accogliere i paesi islamici in Europa

Certo, se continuiamo ad averceli sul suolo europeo questi fra qualche decennio ci governeranno.

 

"Suolo europeo" è un'espressione incerta:

a rigore sono Europa anche i Balcani, dove popolazioni islamiche, anche se non arabe, sono presenti dal XV secolo cioè dai tempi dell'espansione ottomana.

 

In ogni caso un governo islamico o influenzato dagli abitanti di fede islamica presenti nei Paesi europei della UE (se è questo che intendi con Europa) implicherebbe o una maggioranza di aventi diritto di voto di fede islamica o una minoranza importante, il che mi pare molto di là da venire, ammesso e non concesso che mai possa avvenire e che mai avverrà.

E' possibile invece, come dicevo nel post precedente, che la presenza, sia pure in ristrette minoranze, della fede islamica, che nell'Europa occidentale almeno è una novità, possa in qualche modo rafforzare, per reciproco sostentamento, certe dottrine che sono già presenti nella tradizione nostrana cioè cristiana, ma che vanno attenuandosi nel rigore, se non scomparendo, come appunto la peccaminosità dell'omoerotismo.

Ma potrebbe anche supporsi il processo inverso, che cioè l'attenuazione se non la scomparsa dell'omofobia cristiana in Europa influenzi anche le opinioni ed i comportamenti delle minoranze mussulmane qui presenti.

 

 

 

 

Ma a casa loro possono riprodursi come e quanto vogliono, seguendo la Sharia o meno.

 

Be' certo non dobbiamo andare noi a mettere il becco in casa loro, anche se ultimamente è stato fatto e con effetti disastrosi, vedi intervento americano in Iraq, ma è anche vero che un contenitore troppo pieno può scoppiare e gettare intorno il suo contenuto:

in genere una sovrappopolazione implica emigrazione anche senza la presenza di conflitti intestini politici o religiosi.

Insomma le cose non sono affatto semplici e la complessità dei problemi non può essere risolta semplicemente dicendo:

fuori di qui gli Islamici arabi o no, che se ne stiano a casa loro e lì facciano quello che vogliono.

Infatti, se vieni a casa mia a far esplodere bombe, non mi sta bene, ma se stai a casa tua e fai esplodere lì la bomba, puoi danneggiare anche casa mia e quindi non mi sta bene neppure questo:

il mondo ormai diviene sempre più piccolo ed interconnesso mediaticamente, economicamente, politicamente ed anche socialmente.

Edited by Mario1944

Tra le leggi di un ipotetico stato jihadista conclamato e quelle dell' attuale Arabia Saudita, quali sarebbero le differenze? Che forse lo stato jihadista sarebbe di uno 0,001 più attento nell' applicare la sharia?

L'arabia saudita non mira ad espandersi mentre l'is vuole espandersi e conquistare il mondo.

Io resto profondamente convinto che applicando principi di laicità si possa riuscire a non tener conto di certe preoccupazioni.

Scolarizzando, come stiamo facendo, le nuove generazioni di immigrati, introducendoli alla vita comune e non assecondando le loro manie religiose si potrebbe riuscire ad introdurre anche nel loro rapporto con la fede il nostro processo di secolarizzazione.
In fin dei conti ci sono riusciti gli altri paesi e non ci credo che gli arabi siano un'eccezione.

Il vero problema francese è che per ogni magrebino perfettamente integrato ce ne sono 3 che vivono ancora nelle periferie bistrattate, l'uomo ama la mano che gli porge il cibo ma odia chi lo segrega.

 

Quindi il processo di laicità è l'antibiotico, le nuove generazioni dovranno essere educate e quindi quando un concetto simile si istituzionalizza non c'è pericolo che, anche un eventuale partito islamico a rappresentazione delle minoranze con diritto di voto, possa mettere in discussione principi introitati nella cultura pubblica.

Le istituzioni sono salve ma senza vere politiche sociali di integrazione non si arriva a nulla.

Purtroppo il vero stato illuminato non è quello che ospita forestieri a casa propria ma quello che dopo averli ospitati, conosciuti ha l'obiettivo di lasciargli le chiavi.

Bisogna anche cercare di essere "realistici" però, cogliere cioè la dimensione anche

sociale del problema

 

Io posso anche trarre giovamento dai programmi educativi e per l'integrazione nelle

scuole, se però poi uscito dalla scuola devo farmi dieci piani a piedi, perchè l'ascensore

del mio alloggio popolare non funziona, se i collegamenti pubblici si interrompono alla fine

degli orari lavorativi ( impedendomi di andare in città la sera ) se i miei genitori mi raccontano

di anni in cui avevano "speranze" per il loro futuro perchè c'era il boom economico ed esisteva

un bisogno di manodopera anche non qualificata ( mentre ora anche con un diploma il lavoro

non si trova e la scuola appare inutile ) etc

 

La realtà è che stiamo parlando di enormi ex-quartieri operai, nati in un contesto economico

fordista in cui c'era bisogno di questa manodopera, che serviva a fabbriche che ora non ci sono più

e questa gente non può essere "espulsa" per il semplice fatto che non solo i loro genitori

servivano e quindi sono entrati legalmente fino al 1980, ma i loro figli sono nati dopo in Francia e

sono Francesi. Di fatto però sono stati marginalizzati nel giro di 10 anni.

 

Nel nord europa abbiamo un problema di immigrazione industriale, che va integrata in un sistema

economico post industriale.

 

 

L'arabia saudita non mira ad espandersi mentre l'is vuole espandersi e conquistare il mondo.
 

 

A parte la propaganda, che comunque mi sembra limitata a rivendicare gli antichi territori dei primi imperi arabi ommayade od abbaside o al più di quelli dell'impero ottomano, con qualche ambizione, peraltro già ottomana, su Roma, non mi pare che l'Isis abbia in programma imperi mondiali.

Piuttosto c'è da dire che le mene dell'Arabia Saudita sono sempre andate e vanno ancora nella direzione del sovvenzionare e diffondere, in ogni luogo dove siano presenti mussulmani, la dottrina wahhabita che è considerata estremista e fanatica dagli stessi Islamici.

E' vero che la faccenda ha avuto configurazione esclusivamente religiosa e non politica, ma questo non implica che non possa essere tuttavia pericolosa, come s'è visto nel caso di Bin Laden, che era più realista del re (scilicet più wahhabita dei capi  wahhabiti).

 

 

 

 

Il vero problema francese è che per ogni magrebino perfettamente integrato ce ne sono 3 che vivono ancora nelle periferie bistrattate, l'uomo ama la mano che gli porge il cibo ma odia chi lo segrega.
 

 

Però non sembra che i bombaroli in generale o quelli francesi in particolare siano, se non esclusivamente, almeno prevalentemente periferici bistrattati e non parliamo del sopraccitato Bin Laden che era anche milionario in dollari.

Probabilmente il fanatismo e quindi il terrorismo allignano a dispetto di povertà o ricchezza.

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