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Cervello maschile e cervello femminile? Forse non esistono.


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NorwegianWood

Vi propongo un articolo piuttosto tecnico in alcuni passaggi, che offre però spunti interessanti. In pratica, secondo questo studio, esisterebbero sì delle componenti maschili e femminili nel cervello di ciascuno di noi. Sarebbero molto rari, invece, i cervelli in cui tutte le componenti sono maschili o femminili.

 

 

Oltre le differenze di genere: il cervello umano è un mosaico

Se si considerano forma e dimensioni anatomiche delle diverse regioni cerebrali, si osservano caratteristiche più prettamente maschili e altre più femminili, ma in realtà ciascuno di noi possiede un certo numero di entrambe. E' quanto emerge dall'analisi di scansioni di risonanza magnetica di 1400 cervelli umani che, smentendo l'idea che esistano un "cervello femminile" e un "cervello maschile", propone un modello "a mosaico", in cui coesistono tratti diversi.

 

Il cervello delle donne e quello degli uomini sono diversi? A questa domanda si può rispondere solo in senso statistico: esistono caratteristiche che sono più diffuse nel sesso maschile e altre che sono più diffuse in quello femminile, mentre altre ancora sono presenti indifferentemente in entrambi i sessi. Ciascuno di noi, in sostanza, ha un cervello che è un mosaico di caratteristiche maschili e femminili, secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista "Proceedings of the National Academy of Sciences" da Daphna Joel, dell'Università di Tel Aviv, e colleghi di una collaborazione internazionale.

 

Fin dall'antichità, si è cercato di individuare una differenza biologica tra il corpo umano maschile e quello femminile che andasse oltre oltre l'apparato riproduttivo. La questione non ha avuto una soluzione fino ai giorni nostri, in particolare per quel che riguarda la struttura del cervello.

 

Il problema dev'essere anzitutto definito in termini metodologici: secondo Joel e colleghi, per dimostrare l'esistenza di un “cervello maschile” e un “cervello femminile” occorrerebbe documentare sia la presenza di un forte dimorfismo sessuale, cioè la scarsa sovrapposizione tra caratteristiche maschili e femminili, sia la prevalenza di un'elevata “coerenza interna”, cioè l'elevata probabilità che un cervello abbia caratteristiche solo maschi o solo femminili.

 

Joel e colleghi studiano da anni il problema, e in passato hanno scoperto che la sovrapposizione dei tratti cerebrali presenti nei due sessi è notevole, smentendo l'ipotesi di un forte dimorfismo sessuale. A completamento di questi risultati, hanno ora analizzato le scansioni di risonanza magnetica di più di 1400 cervelli provenienti da quattro diversi database, identificando in primo luogo le regioni cerebrali che mostravano le più ampie differenze tra i due sessi.

 

Per ogni cervello, hanno poi determinato se forma e dimensioni anatomiche di ciascuna regione fossero più femminili o più maschili. L'analisi statistica dei risultati ha mostrato che, a seconda di quale database veniva usato, una percentuale variabile tra il 23 e il 53 per cento dei cervelli aveva almeno una regione con caratteristiche maschili e una regione con caratteristiche femminili. Per contro, la percentuale di cervelli con tutte le regioni dotate di caratteristiche maschili oppure femminili era compreso tra lo 0 per cento e l'8 per cento, indicando che la coerenza interna per questo tipo di parametri è molto scarsa.

 

I risultanti quindi indicano che la maggior parte dei cervelli sono un mosaico eterogeneo di caratteristiche femminili, maschili e intermedie, in piena corrispondenza con quanto emerso dagli studi sulle differenze di genere dei tratti psicologici e comportamentali.

 

A ulteriore conferma di questa corrispondenza, Joel e colleghi hanno analizzato alcuni database di caratteristiche comportamentali, tratti di personalità, attitudini e interessi, come il Maryland Adolescent Development In Context Study (MADICS) e il National Longitudinal study of Adolescent Health (ADD Health), relativi a più di 5500 soggetti.

 

Anche in questo caso i casi di coerenza interna sono estremamente rari. Complessivamente, dunque, lo studio di Joel e colleghi dimostra che, nonostante l'esistenza di differenze di genere nel cervello, non è possibile sostenere l'esistenza di due categorie distinte identificabili come “cervello maschile” e “cervello femminile”.

 

NorwegianWood

Credo sia il primo tentativo serio e sistematico di capire se esistono un cervello completamente maschile e uno completamente femminile. La risposta pare sia no. Una pietra miliare, forse, che mi auguro porti a nuovi studi e conferme. Prima la scienza dava per scontato che maschio e femmina pensino in modo differente e che i loro stessi cervelli siano differenti. Al momento ho una domanda che mi frulla nella testa, però: nello studio, quali elementi sono stati classificati come maschili e quali come femminili? Purtroppo non ho accesso all'articolo completo in lingua inglese...

 

P.S.: Io, per me, sono convinto che "maschio" e "femmina" siano categorie inventate, che fan comodo e stanno altrettanto strette. Ma questo non è un approccio scientifico. ;)

Edited by NorwegianWood

sono convinto che "maschio" e "femmina" siano categorie inventate, che fan comodo e stanno altrettanto strette. Ma questo non è un approccio scientifico. ;)

 

Beh questo non è vero, sono nomi di differenziazioni esistenti e palesi, altrimenti saremmo tutti maschi o femmine o avremmo un altro nome.

Infatti lo studio afferma che "maschile" e "femminile"

sono concetti assolutamente scientifici e reali

e solo successivamente afferma che pochi maschi e poche femmine

hanno cervelli unicamente composti da elementi di un solo tipo.

 

Solo che voi costruzionisti avete già deciso che "maschile" e "femminile" non esistono

e quindi leggete quello che vi pare in tutte gli articoli che trovate :)

IlSuonatoreJones

Sì, l'articolo offre interessanti spunti. Fino a che punto possiamo definirci "maschi" o "femmine"? 

A essere interessante è proprio il fatto che la questione sia analizzata con un approccio scientifico: cioè la scienza si affianca all'antropologia.

Quindi, ogni individuo ha le proprie peculiarità cerebrali, al di là del fatto che esse siano tipicamente maschili o femminili. L'idea di questa "fluida individualità" è molto bella.

NorwegianWood

Infatti lo studio afferma che "maschile" e "femminile"

sono concetti assolutamente scientifici e reali

e solo successivamente afferma che pochi maschi e poche femmine

hanno cervelli unicamente composti da elementi di un solo tipo.

 

Solo che voi costruzionisti avete già deciso che "maschile" e "femminile" non esistono

e quindi leggete quello che vi pare in tutte gli articoli che trovate :)

Sulla prima parte concordo. Del resto, esistono organi genitali maschili e femminili (persino per le piante). Quindi "maschio" e "femmina" esistono.

 

Io, però, mi riferisco al pensiero, quindi a qualcosa di astratto. E qualcosa di astratto è, per forza di cose, un modello mentale. Non sono affatto convinto che elementi come "sensibilità", "tenerezza" e così via siano da classificare come femminili, e che, dunque, un maschio abbia un lato femminile se è "sensibile" e "tenero". Per me sensibilità e tenerezza sono lati del carattere. Solo che ci fa comodo classificare le cose, per comprenderle meglio. A è diverso da B. A lo chiamo Maschio, B lo chiamo Femmina. Gli elementi di un tipo li metto dentro A, quelli opposti dentro B. A qualcuno viene mai in mente che la nostra personalità è fatta di contraddizioni e non è "A o B", ma magari "A e B", con tutte le sfumature intermedie? Uno studio come questo, secondo me, potrebbe finalmente portare a una visione diversa, anche se - me ne rendo conto - parte da presupposti tradizionali: elementi maschili ed elementi femminili (intesi come elementi astratti, non anatomici).

 

P.S.: Non mi definirei un costruzionista. La penso come i costruzionisti, in larga parte, ma spesso i costruzionisti sono convinti di aver inventato un nuovo modo di vedere le cose, quando in realtà stanno solo riprendendo il mito della caverna di Platone, che la parola costruzionista (col suo equivalente greco) non la conosceva e mai si sarebbe definito tale. Platone era sé stesso. Punto. 

I ricercatori però non ne hanno fatto un questione qualitativa o culturale

Hanno preso dei cervelli e hanno guardato le differenze fisiologiche:

"lobi frontali più o meno convoluti", "ipotalami più o meno sviluppati"

e non "tendenza alla shopping" o "passione per il calcio".

NorwegianWood

Hai ragione, Almadel!

 

Mi piacerebbe sapere nel dettaglio quali sono tutte le caratteristiche analizzate con la risonanza magnetica. Qualcuno ha accesso all'articolo completo?

"esisterebbero sì delle componenti maschili e femminili nel cervello di ciascuno di noi. Sarebbero molto rari, invece, i cervelli in cui tutte le componenti sono maschili o femminili."

 

Allora come si sarebbe arrivati alla definizione di un cervello maschile e di uno femminile, se essenzialmente non esistono?

 

Soltanto io vedo una contraddizione?

NorwegianWood

Credo che esista una classificazione preesistente. Nel senso che da tempo la scienza suddivide le caratteristiche anatomiche del cervello (sviluppo di particolari aree, circonvoluzioni, connessioni eccetera) in maschili e femminili. Con la differenza che prima si pensava che in ogni cervello maschile ci fossero unicamente quelle maschili e così anche per il femminile - ciò in base a studi anatomici precedenti e, a quanto pare, incompleti o superficiali stando alle ultime scoperte. Come siano arrivati a classificare tali elementi in "maschili" e "femminili", beh, questo lo ignoro (cit.).

 

La notizia è Cervello maschile e femminile? Impossibile classificarli

Scoperta israeliana: non esiste il cervello maschile

 

Si parla di estesa sovrapposizione di materia grigia bianca e di connessioni

e di verifica di coerenza interna che mostrerebbe che non esistono cervelli

con caratteristiche costanti:

 

la maggior parte dei cervelli sarebbe un puzzle di caratteristiche, alcune delle quali più comuni nelle donne,

altre più comuni negli uomini, ed altre ancora comuni in entrambi i generi.

 

Al di là del fatto che il parametro di riferimento è meramente statistico ( più comune ; meno comune )

non c'è coerenza interna questo è il risultato dello studio

 

L'idea che il dimorfismo sessuale determini un diverso sviluppo biologico del cervello, che cioè il feto

sviluppati i caratteri sessuali possa per via ormonale o endocrina "maschilizzare" il cervello, prima ancora

della nascita, è smentita

 

A prescindere che sia vero o no, sarà una notizia che dispiace i cattolici ed i fautori della "teoria del gender"

 

 

Al di là del fatto che il parametro di riferimento è meramente statistico ( più comune ; meno comune ) non c'è coerenza interna questo è il risultato dello studio

 

C'è meno coerenza interna di quanto altri studi affermano. Il fatto che i maschi abbiamo una corteccia leggermente diversa è appurato e ormai dato per scontato nella comunità scientifica.

Il risultato dello studio è : "non c'è coerenza interna"

 

Questo è quello che leggo

 

Dopodichè a me frega il giusto...troverei naturale fossero

preoccupati i cattolici che sostengono essere il gender una

invenzione politica dei gay

 

Trovo paradossale e grottesco vedere invece dei gay che si

affannano a smentire degli studi che ci danno ragione

NorwegianWood

Trovo paradossale e grottesco vedere invece dei gay che si

affannano a smentire degli studi che ci danno ragione

:fan: 

Cercavo la faccina col Joker che applaude, ma non l'ho trovata. Chapeau, Hinzelmann.

 

 

Il risultato dello studio è : "non c'è coerenza interna"

 

"Our study demonstrates that, although there are sex/gender differences in the brain, human brains do not belong to one of two distinct categories: male brain/female brain."

Il cervello femminile/maschile già esiste, ma questo studio pone l'accento sul continuum.

 

Non è una questione di gay/etero: si tratta semplicemente di leggere uno studio e valutarne i risultati senza sminuirli o ingigantirli.

Non è affatto vero

 

1) non è vero perchè qui si commenta una notizia giornalistica

    e non siamo ad un convegno o in una sede accademica

 

2) non è vero perchè questi studi sono diventati intrinsecamente

    politici dal momento che esitono gruppi che li usano politicamente

    ( gli integralisti cattolici )

 

3) non è vero che la questione gay/etero è irrilevante perchè tali gruppi

    sono omofobi e quindi li usano contro di noi ( teoria del gender )

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