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Reportage sull'omofobia in Nigeria


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NorwegianWood

Cercando notizie sulla situazione dei vari paesi in Africa, mi sono imbattuto in questo articolo. La Nigeria, tra l'altro, è dilaniata dal 2009 da attentati, il che, purtroppo, rende il problema dell'omofobia meno urgente da affrontare. Inoltre, è il governo stesso ad aver dichiarato illegali non solo i matrimoni omosessuali, ma persino il fatto stesso di essere gay. Si vive nell'ombra, in pratica, col rischio di perdere la vita in spedizioni punitive e linciaggi. 

 

 

 

Essere gay in Nigeria: un terribile reportage tra violenze e ricatti

 

La rete americana PBS News ha prodotto un breve documentario sulla loro situazione

 

Un servizio della rete americana PBS News mostra le terribili condizioni che affrontano gli omosessuali che vivono in Nigeria. Come riporta il giornalista Nick Schifrin, i gay nel paese africano sono soggetti a pestaggi, arresti, torture e persino alla morte a causa di leggi religiose locali, della profonda e diffusa omofobia e di leggi nazionali che rendono il matrimonio omosessuale e l’attivismo dei diritti gay illegale.

 

“La Nigeria ha reso il matrimonio omosessuale e l’attivismo per i diritti gay illegale lo scorso gennaio – dice il giornalista -. Da allora, i nigeriani omosessuali denunciano abusi ed estorsioni che sono purtroppo diventati comuni dalla polizia, da agenti privati pagati dallo stato e dalla gente comune”.

 

Schifrin approfondisce la cultura profondamente omofoba in Nigeria, che vede l’omosessualità come un “male”, parlando con i leader religiosi musulmani che condannano l’omosessualità e cristiana. Dichiara un prete cristiano: “Un gay sa che, a causa delle sue pratiche, non ha gli stessi diritti di un’altra persona”. Schifrin si è quindi recato in una parte della Nigeria dove “squadre contro il vizio” pattugliano le strade di notte con le canne di legno per trovare ed attaccare gli uomini di cui hanno il sospetto di essere gay, utilizzando la legge della Sharia per giustificare la loro violenza.

 

I gay cristiani e musulmani, che sono stati presi di mira dalla folla e la polizia hanno condiviso le loro storie con la PBS.

 

Dice con molta tranquillità un uomo intervistato: “Siccome la vostra sessualità non è visibile, basta nasconderla”. La paura di essere ripudiati dalla propria famiglia è comune tra gli uomini omosessuali in Nigeria. Un uomo ha dichiarato che suo padre preferirebbe avere nessun figlio pur di non avere un figlio gay. Un altro è stato costretto a sposare una donna: “Sto sforzandomi di essere qualcosa che io non sono”, dice.

Nel frattempo, i funzionari americani dicono di non forzare il governo sulla questione dei diritti delle persone LGBT perché temono che tali azioni potrebbero creare un pericoloso circolo vizioso e di aumentare il fervore anti-gay.

 

Nonostante le molte minacce, alcuni uomini gay in Nigeria stanno lottando per i loro diritti. Ha dichiarato un attivista: “Se io non combatto, chi lo farà?”

Edited by NorwegianWood
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https://www.gay-forum.it/topic/31868-reportage-sullomofobia-in-nigeria/
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Purtroppo sono situazioni comuni nei paesi africani, poi qualche governo negli ultimi mesi ha deciso di portare la questione gay sul terreno dell' illegalità.

Questa pagina chiarisce un po' le idee: https://en.wikipedia.org/wiki/LGBT_rights_at_the_United_Nations

Edited by Bad_Romance
NorwegianWood

Almadel ha ragione, purtroppo.

 

Tra l'altro, mi domando se gli USA non intervengono per evitare un escalation contro i gay o perché preferiscono tenersi fuori da un ginepraio.

 

Inviato dal mio GT-I9301I utilizzando Tapatalk

La seconda che hai detto!

Anche se gli USA non sono i poliziotti del mondo e non possono o devono intervenire ovunue.

Nel mondo ideale ogni Paese dovrebbe autoregolamentarsi o nel caso della Nigeria potrebbe essere aiutata dall'Unione Africana. Ma in Africa purtroppo molti Paesi sono nell'ignoranza e quindi è facile gestire la popolazione

NorwegianWood

Esatto, Cangrande. Infatti, di là dalle loro motivazioni, mi auguro che gli USA per una volta se ne stiano a casa loro, buoni e zitti. L'Unione Africana ha voce in capitolo, invece, e non solo lei. Si dovrebbe affrontare una marea di problemi, uno alla volta e alcuni anche assieme, per arrivare a una soluzione che comprenda ANCHE la situazione dei gay. Povertà, ignoranza, conflitti etnici, terrorismo, mancato accesso all'acqua, finanziamenti illeciti, corruzione, bracconaggio, rifornimenti di armi, colpi di Stato, maneggi politici, operazioni bancarie poco chiare e così via sono tutte tessere del mosaico. E pensare che Lagos è tra le città più avanzate dell'Africa, con una sua movida persino.

In realtà la situazione è molto complicata

 

Obama e gli USA sono ostili al regime nigeriano legittimamente in carica, per le ritenute

violazioni dei diritti umani, in ispecie anche sui gay ; ma questa politica viene criticata dai

repubblicani e dai conservatori, perchè favorirebbe gli integralisti islamici di Boko Haram

cioè i ribelli jihadisti del nord, che oltre a perseguitare i gay perseguitano i cristiani e le donne

 

L'obiezione principale che viene mossa ad Obama è di non decidere da che parte stare, ma se

gli USA lo facessero, realisticamente dovrebbero mettere da parte la questione gay

 

Io sul fatto che l'Unione africana sia in grado - oggi - di poter fare una politica dei diritti umani

pro-gay, avrei delle riserve, perchè mi pare che siano troppi i regimi africani omofobi

 

Però non sono molto informato

Ci vorrà molto prima che l' Africa e i paesi musulmani cambino idea sui gay, sarebbe già un traguardo se ci fossero risultati concreti nell' est europa (esclusa la Russia visto che putin ha posto la questioni gay come corruzione morale da parte occidentale).

Gli USA hanno già nominato quest' anno un inviato speciale per i diritti LGBT, la cosa importante è si continui a supportare l' avanzamento dei diritti nel mondo.

@almadel Mi fa piacere ci sia un po' di sana onestà intellettuale. Concordo è davvero sgradevole e triste.

 

Per il resto di qualcosa mi ero accorto personalmente in questi anni con gli immigrati africani(e io al momento do pan per focaccia). Non oso immaginare quanto la situazione possa essere infinitamente peggiore nei loro paesi di origine. Inoltre le cose sono ulteriormente aggravate dal fatto che sono paesi notevolmente arretrati su altri aspetti "principali". I diritti lgbt alla fine sono robe limitate alle "potenze mondiali"(ahimè)

Lavorando anche nel campo dell'immigrazione posso testimoniare che molti immigrati nigeriani sono arrivati nell'ultimo periodo dopo aver attraversato il Sahara e il Mediterraneo in cerca di un avvenire migliore perché omosessuali. Almeno così è nella mia piccola città. Hanno rischiato della vita, ma in patria avrebbero rischiato di più. Persone corrette e gentili con un livello culturale superiore a quello medio italiano. Ho grande rispetto di quelli, tra loro, che ho conosciuto e mi auguro che non si perdano nel calderone del razzismo che equipara tutti gli immigrati di colore a gente sconveniente, disonesta, sporca e buona solo a raccogliere pomodori.

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