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I don't like the drugs (but the drugs like me)


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Scusate la citazione molto 90's.

 

Ispirato dal post sull'alcol apro quest'altro.

 

Che rapporto avete con le sostanze stupefacenti? Siete per la loro liberalizzazione/regolamentazione?

 

Mi rendo conto che il termine "droghe" comprenda moltissimi tipi di sostanze diverse, e soprattutto che persone diverse abbiano motivi diversi per prenderle.

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Rifiuto con convinzione l'uso di ogni tipo di sostanza stupefacente.

 

In quei momenti voglio essere completamente lucido e non mezzo inebetito.

 

Inoltre considerate che:

 

1) Rovinano la salute.

 

2) Abbassano le difese immunitarie rendendo più vulnerabili alle MST.

 

3) Costano soldi

 

 

Vi basta?

 

 

Lasciate perdere quella roba è tutta merda (e uso appositamente questo termine volgare per evidenziare il mio pensiero).

Ho pensato tante volte di aprire una discussione sulla droga, non ci sono mai riuscito probabilmente per la paura di andare incontro alle conclusioni banali a cui spesso queste discussioni portano, come per esempio il crearsi del classico schema divisivo tra salutisti che apportano argomentazioni pseudoscientifiche e millantano dati di chissaquale santone e "tossicheh" che si trovano purtroppo costrette a rispondere con tesi tipo "ci sono robbe che fanno malissimo e sono legali, come sigarette e alcool".

Un altro schieramento che vorrei che non si ricreasse è quello sulla formazione del prezzo e lotta alle mafie, anche questo approccio rischia di essere un po' consunto, frasi tipo "combattiamo la mafia liberalizzando la droga" non si possono più sentire.

Io so che la realtà corre più veloce del diritto e in questo momento i fatti sono avanti anni luce rispetto le legislazioni, le droghe sono una realtà e sono una realtà estremamente comune, adesso, posto che stiamo parlando di un fenomeno altamente eterogeneo concentriamoci un attimo su quelle chimiche.

Andrei più che altro a indagare sulle ragioni che spingono a perdersi una notte, e una mattinata (quando fai after), ricordandovi che entrare in un club o in un rave party affollato con gente sudata e sgomitante non è bello per nessuno (un altra risposta preventiva per i simpaticoni della scuola di pensiero "divertiamoci solo con la musica").

Il divertimento si fa sempre più tecnico e specifico, puoi scegliere di empatizzare e amare il mondo, puoi scegliere di scoparti il mondo empatizzando sessualmente con tutto il club, puoi scegliere di vedere cose mai viste, bellissime o bruttissime (a seconda di come ti prende, spesso prende bene) come puoi scegliere di annullarti.

Il mercato è ben segmentato, e ogni esigenza e soddisfatta, a costo di essere ripetitivo io penso e spero che dovremmo parlare prima di tutto del bisogno, bisogno che si inserisce in un contesto sociale che prende due direzioni, simmetriche e opposte, una irregimentata e l'altra anarchica.

Tengo molto a cuore quest'argomento e spero tanto che non sia sembrata una supercazzola, probabilmente riesco a comprendermi solo io da solo.

Comunque, per farla breve, sono estremamente liberale e fortemente simpatizzante.

Edited by cuddlemaniac

Penso che sia stupido parlare in generale di droghe come se fossero tutte uguali, penso sia fallimentare il proibizionismo; penso che il metodo più efficace per combattere l'abuso di sostanze stupefacenti sia distinguerlo dall'uso facendo corretta informazione.

Rifiuto con convinzione l'uso di ogni tipo di sostanza stupefacente.

 

In quei momenti voglio essere completamente lucido e non mezzo inebetito.

 

Inoltre considerate che:

 

1) Rovinano la salute.

 

2) Abbassano le difese immunitarie rendendo più vulnerabili alle MST.

 

3) Costano soldi

 

 

Vi basta?

 

 

Lasciate perdere quella roba è tutta merda (e uso appositamente questo termine volgare per evidenziare il mio pensiero).

Cioè, davvero non ti sei mai mangiato un cioccolatino?

il discorso è talmente complesso e sfaccettato che, a volerlo approfondire, ci perdiamo inevitabilmente

sotto il termine "droga" si celano svariati universi: l'uso cosiddetto "ricreativo" è solo un aspetto

le sostanze psicotrope hanno avuto un ruolo fondamentale in moltissime culture, compresa la cultura greca di cui tutti in Europa ci propagandiamo come figli (basti pensare ai misteri eleusini, cui furono iniziati i maggiori personaggi dell'antichità greco-romana, e l'iniziazione si basava anche, se non soprattutto, sull'uso di allucinogeni derivati dalla segale cornuta)

le sostenze psicotrope hanno un ruolo essenziale anche nel pantheon divino greco - romano con personaggi come Dioniso e Bacco

in tempi più recenti hanno avuto un ruolo fondamentale nella nascita di nuove correnti letterarie a partire dal XIX° secolo

nel XX° secolo l'LSD ha avuto un ruolo essenziale nell'evoluzione della psicologia e nella nascita di branche importanti di quest'ultima, non ancora completamente esplorate, come la psicologia transpersonale, e nell'introduzione di tecniche in grado di individuare e curare rapidamente i "nodi" psichici di una persona

la demonizzazione di queste sostanze è un fatto relativamente recente e può avere una sua giustificazione solo perché il loro uso non può essere generalizzato e indiscriminato, ma deve essere preparato opportunamente

non per nulla all'iniziazione dei Misteri Eleusini si arrivava dopo una lunga preparazione culturale ma anche psicologica, che permetteva di vivere l'esperienza psicotropa senza esserne letteralmente "mangiati vivi", divorati

personalmente sono atterrito dall'idea della dipendenza, è un qualcosa che mi spaventa e mi ripugna a livello profondo: non sono per la liberalizzazione ma per la legalizzazione si, e per il recupero di contesti culturali e sociali in cui l'uso di queste sostanze sia possibile, disinnescando i rischi

Edited by conrad65

In tutta onestà, non sono un granché ferrato sull'argomento perché mai me ne sono interessato. Andrei per logica, però, nel supporre che la potenziale liberalizzazione delle droghe, specialmente le pesanti, dovrebbe corrispondere ad una regolamentazione del loro commercio finalizzata a disincentivarne l'abuso e la smodata diffusione sia verso i più impreparati sia verso chi potrebbe potenzialmente rimanerne seriamente compromesso per problematiche fisiche di varia natura.

Avevo letto qualcosa circa la cannabis e mi ero già detto, me to myself, che sarebbe carino che fosse meno demonizzata per i molteplici e comprovati benefici. 

Varrebbe lo stesso per tutte le altre sostanze? mh. Correggetemi, in caso di cantonata.

KrarayanDasH999

Sono contro ogni tipo di sostanza stupefacente.

I motivi più giusti ed ovvi li ha elencati atreio.

Ma soprattutto ha rovinato la vita delle persone a cui tengo. Un mio cugino che conoscevo poco è morto di overdose.

Un altro a me più caro, e padre di tre ragazzi, è da tempo caduto nello stesso circolo.

Detto così sembra nulla, vero? È perché non avete visto gli occhi con cui ci guardava mia zia quando ci diceva che il figlio le andava periodicamente a chiedere i soldi per comprarsela. E lei non riusciva ad opporsi.

 

Legalizzazione, non legalizzazione. Non fa differenza, la gente riesce a procurarsela lo stesso.

Anche i ragazzini. Quando un mio amico e compagno di classe, venne a dirmi di essersi drogato per la prima volta avrei voluto piangere, perché gli voglio bene. A una persona a cui vuoi bene non la incoraggi se si droga "perché fa figo"

Non tiriamo in ballo vicende che non conosco per farmi sentire in torto, Almadel u.u

beh se ti senti in torto vorrà dire che perlomeno qualcosa funziona nella tua testolina ^^

 

ad ogni modo regolamentare qualcosa produce meno danno, perché ci sono più controlli... questo è valido sia per gli aborti (dove sono illegali ce ne sono di più, non vengono fatti da personale qualificato il che risulta spesso in danni permanenti alla donna che così non può più concepire, o alla sua morte) sia per le droghe.

 

una parte del danno dovuta alle droghe la si deve all'ignoranza delle persone riguardo al giusto dosaggio, e al fatto che il processo chimico con il quale è stata ricavata è scadente... cosa significa ciò ? che la droga contiene all'interno dei residui chimici tossici ottenuti da una reazione chimica sbilanciata, o otilizzando reagenti chimici non puri, ma inquinati.

 

chiediti come mai le mamme cinesi pagano e chiedono il latte in polvere di provenienza europea, invece di affidarsi a quello cinese... è ovvio che la qualità europea è migliore di quella cinese... la qualità dei produttori clandestini di droga è peggiore di quella dei laboratori cinesi... ecco da dove scaturiscono la maggior parte dei gravi danni e morti per "droga".

 

se non ricordo male anni fa era uscita la vicenda di quel medico che si procurò dei medicinali online per i suoi pazienti, ha rimediato un farmaco venduto anche in italia, ma quello comperato da lui era stato creato chissà dove a prezzo minore, risultò contaminato e portò alla morte di una sua paziente... a questo punto... è colpa del farmaco ? o del fatto che chi lo ha creato non avesse le capacità o la volontà necessaria per renderlo "a norma" ?

 

 

Il divertimento si fa sempre più tecnico e specifico, puoi scegliere di empatizzare e amare il mondo, puoi scegliere di scoparti il mondo empatizzando sessualmente con tutto il club, puoi scegliere di vedere cose mai viste, bellissime o bruttissime (a seconda di come ti prende, spesso prende bene) come puoi scegliere di annullarti. Il mercato è ben segmentato, e ogni esigenza e soddisfatta, a costo di essere ripetitivo io penso e spero che dovremmo parlare prima di tutto del bisogno, bisogno che si inserisce in un contesto sociale che prende due direzioni, simmetriche e opposte, una irregimentata e l'altra anarchica.

 

Secondo me questo è il punto fondamentale, io leggo Atreio e capisco "Sesso con metanfetamine"

e non " mi faccio un viaggio o una esperienza" come ancora la vede @Conrad65 e come è stato

forse decenni fa, ma non oggi. Oggi non è tanto una "esperienza" dell'io, ma una esperienza sociale

 

Sullo sfondo può restare la domanda : E se mi piace troppo?

 

Perchè è chiaro che al di là del rischio connesso al fatto di assumere una sostanza non controllata

che è un rischio che la gente consapevolmente assume, l'idea è quella di legare l'assunzione di una

specifica sostanza ad una specifica attività che ne risulta "implementata", il tutto è molto "circoscritto"

ma anche abbastanza inquadrato in un contesto sociale, che mi spinge ad una performance individuale

( certo vado oltre certi limiti, ma in una direzione abbastanza precisa...) che mi rende felice, mi fa sentire

potente

 

Esiste certamente un fattore di rischio associato alla produzione clandestina, che potrebbe essere rimosso

però il problema principale non mi pare oggi questo, almeno alla lettura della cronaca

KrarayanDasH999

Non mi sento in torto, mi sento aggredita.

Sai, dico, io sarei anche favorevole alla legalizzazione della droga, se almeno servisse a qualcosa. Non è come l'aborto, quello esiste per un motivo. La droga non ha...senso o.O

E non vedo neanche tutta questa necessità di convincere qualcuno che non la pensa come voi a pensarla come voi.

Il divertimento si fa sempre più tecnico e specifico, puoi scegliere di empatizzare e amare il mondo, puoi scegliere di scoparti il mondo empatizzando sessualmente con tutto il club, puoi scegliere di vedere cose mai viste, bellissime o bruttissime (a seconda di come ti prende, spesso prende bene) come puoi scegliere di annullarti.

Il mercato è ben segmentato, e ogni esigenza e soddisfatta, a costo di essere ripetitivo io penso e spero che dovremmo parlare prima di tutto del bisogno, bisogno che si inserisce in un contesto sociale che prende due direzioni, simmetriche e opposte, una irregimentata e l'altra anarchica.

forse è un problema mio, ma non sono MAI riuscito a capire perchè per divertirsi bisogna sfasciarsi di brutto (che sia con alcool, coca, pasticche o popper vari fa poca differenza in questo senso), chè alla lucidità (e pure alla pellaccia, diciamocelo) un po' tanto ci tengo.

ma forse quello strano in materia sono io..

----

Penso che sia stupido parlare in generale di droghe come se fossero tutte uguali, penso sia fallimentare il proibizionismo; penso che il metodo più efficace per combattere l'abuso di sostanze stupefacenti sia distinguerlo dall'uso facendo corretta informazione.

eh, nel paese del bakkettonismo proibizionista imperante modello Giovandardi, non si è mai riusciti a fare una corretta campagna info sul tema;

se poi penso che, con motivazioni molto simili, non si riesce a farla nemmeno sull'educazione sessuale, mi prende uno scoramento che levete!

Edited by freedog

Con la criminalizzazione o con la depenalizzazione, il consumo di droghe sembra non subire variazioni significative (insomma, le persone consumano droga indipendentemente da quello che dice la legge e la legge non ha effetti significativi sul consumo di droga).

Però una grossa differenza c'è: gli effetti negativi sulla salute dei consumatori di droghe sono molto più diffusi e molto più pensanti quando le droghe sono illegali rispetto a quando sono legali (grazie a maggiori controlli sulle sostanze, alla possibilità di rivolgersi a specialisti in caso di problemi senza conseguenze penali, ecc...).

A me basta questo per essere a favore della depenalizzazione.

@@cuddlemaniac,  Sono assolutamente d'accordo con te.
 

Sono favorevole alla legalizzazione delle sostanze stupefacenti leggere e pesanti, in quanto l'utilizzo personale non comporta alcun danno a terzi (a meno che non venga commesso un reato dopo aver assunto droghe, ed in quel caso si paga il reato.). Se dovessero rendere illegale tutto ciò che risulta dannoso alla propria saluta, state freschi. Poi non mi sembra che si sia mai abbassato il consumo di droghe in quanto illegali, anzi. Lo stesso discorso lo si può fare con la prostituzione; non potrà mai esistere una società senza droghe, ma si potrebbe permettere alla società di contrastare la malavita che campa sullo spaccio di droga, legalizzandola appunto così come la prostituzione. Però in Italia basta che qualcosa sia illegale è allo stesso tempo immorale, lasciando perdere che è un qualcosa che ne usurfruiscono in molti, compresi quelli che la mattina si svegliano e additano gli altri.
Stesso discorso lo si faceva per l'aborto; il fatto che sia legale, non costringe nessuno a farne uso. Si parla tanto di libertà dell'individuo, ma appena si mette un piedi al di fuori del proprio orticello si grida allo scandalo. Quelli che non sono d'accordo alla legalizzazione delle droghe, sono allo stesso livello di chi non vuole e unioni civili, gli aborti, i divorzi, la laicità, ecc ecc... perchè una propria visione della vita non deve essere imposta a nessuno. La lbertà è avere il potere di scegliere e decidere!

 

 

Ma soprattutto ha rovinato la vita delle persone a cui tengo. Un mio cugino che conoscevo poco è morto di overdose. Un altro a me più caro, e padre di tre ragazzi, è da tempo caduto nello stesso circolo.

In genere le persone favorevoli alla legalizzazione non sono favorevoli anche alle morti per overdose.

Di solito invece è il contrario. La legalizzazione è uno strumento per rendere le droghe più conosciute e meno magiche, conseguentemente meno pericolose.

 

 

il consumo di droghe in Italia nel 2015 sta ai Misteri Eleusini come il consumo di pane in Italia nel 2015 sta all'Eucarestia.

 

 

 

" mi faccio un viaggio o una esperienza" come ancora la vede @Conrad65 e come è stato forse decenni fa, ma non oggi. Oggi non è tanto una "esperienza" dell'io, ma una esperienza sociale
 

 

chiarisco: per quanto sia evidente che io sono favorevole al ripristino integrale dell'Oracolo di Delfi e dei Misteri Eleusini :D, quello che volevo dire è che gli stupefacenti hanno di loro un effetto più o meno devastante, ma tuttavia nell'antichità erano considerati un'esperienza importante nella vita delle persone, a patto di assumerli in un contesto regolato e normato

il "viaggio" dei Misteri Eleusini era sia esperienza dell'io, sia esperienza sociale: esperienza dell'io che permetteva di accedere a un livello ineffabile di comprensione della realtà, poi "socialmente" condiviso con gli altri iniziati

oggi, in questi aspetti così come in molti altri, si è completamente persa la bussola: quello che fu un uso regolamentato e "religioso" delle droghe è divenuto consumo privato, sottoposto unicamente all'arbitrio del singolo, che diviene subito preda della dipendenza proprio perché è stata cancellata la cornice entro cui l'esperienza non solo acquista un senso più alto, ma viene depotenziata nei suoi aspetti nefasti e pericolosi

questo tipo di atteggiamento è tipico della nostra società e ha investito tutti gli aspetti della vita: dall'uso della sessualità come droga, della musica come droga, perfino del cibo come droga...

tutte le forme bulimiche e incontrollate, come ad esempio le forme di possesso sconfinanti nel collezionismo, o le pratiche sportive per scolpire il corpo più che per allenarlo e plasmarlo ad assolvere con abilità a una funzione, sono figlie di questo approccio moderno apparentemente libertario ma in realtà succube delle pulsioni che suscita, dunque in ultima analisi si tratta di un approccio schiavizzante nei confronti del mezzo

KrarayanDasH999

In genere le persone favorevoli alla legalizzazione non sono favorevoli anche alle morti per overdose.

Di solito invece è il contrario. La legalizzazione è uno strumento per rendere le droghe più conosciute e meno magiche, conseguentemente meno pericolose.

Non ho specificato di essere contro la legalizzazione, solo non ne capisco il motivo, visto che la droga non...cioè, non serve a nulla, così come le sigarette.

Escludendo, va bè, certe sostanze che si dice possano essere utili in campo medico, e allora è n'altro discorso.

 

 

Non ho specificato di essere contro la legalizzazione, solo non ne capisco il motivo, visto che la droga non...cioè, non serve a nulla, così come le sigarette.

rientrando nel Pil sarebbero soldi da spendere per la collettività (seeeh come no xD) 

IlSuonatoreJones

Personalmente, sono assolutamente a favore della legalizzazione, e lo dico da persona che non si è mai fatta nemmeno una canna. Ho amici e amiche che fanno uso (anche quotidiano) di Maria: io simply non ne sento l'esigenza. 

Anzi, penso di avere una sorta di "fobia della droga". Appena tredicenne, lessi un romanzo che descriveva in dettaglio gli effetti dell'eroina, e la cosa deve avermi segnato molto (interessante il fatto che lì per lì non mi avesse minimamente scombussolato). 

In generale, comunque, non vedo nessun problema nell'uso della droga a scopo ricreativo, purché non si cada nella dipendenza e nell'abuso, come del resto per tutte le cose (sigarette, alcol e compagnia bella). 

 

Ho pensato tante volte di aprire una discussione sulla droga, non ci sono mai riuscito probabilmente per la paura di andare incontro alle conclusioni banali a cui spesso queste discussioni portano, come per esempio il crearsi del classico schema divisivo tra salutisti che apportano argomentazioni pseudoscientifiche e millantano dati di chissaquale santone e "tossicheh" che si trovano purtroppo costrette a rispondere con tesi tipo "ci sono robbe che fanno malissimo e sono legali, come sigarette e alcool".

Un altro schieramento che vorrei che non si ricreasse è quello sulla formazione del prezzo e lotta alle mafie, anche questo approccio rischia di essere un po' consunto, frasi tipo "combattiamo la mafia liberalizzando la droga" non si possono più sentire.

Io so che la realtà corre più veloce del diritto e in questo momento i fatti sono avanti anni luce rispetto le legislazioni, le droghe sono una realtà e sono una realtà estremamente comune, adesso, posto che stiamo parlando di un fenomeno altamente eterogeneo concentriamoci un attimo su quelle chimiche.

Andrei più che altro a indagare sulle ragioni che spingono a perdersi una notte, e una mattinata (quando fai after), ricordandovi che entrare in un club o in un rave party affollato con gente sudata e sgomitante non è bello per nessuno (un altra risposta preventiva per i simpaticoni della scuola di pensiero "divertiamoci solo con la musica").

Il divertimento si fa sempre più tecnico e specifico, puoi scegliere di empatizzare e amare il mondo, puoi scegliere di scoparti il mondo empatizzando sessualmente con tutto il club, puoi scegliere di vedere cose mai viste, bellissime o bruttissime (a seconda di come ti prende, spesso prende bene) come puoi scegliere di annullarti.

Il mercato è ben segmentato, e ogni esigenza e soddisfatta, a costo di essere ripetitivo io penso e spero che dovremmo parlare prima di tutto del bisogno, bisogno che si inserisce in un contesto sociale che prende due direzioni, simmetriche e opposte, una irregimentata e l'altra anarchica.

Tengo molto a cuore quest'argomento e spero tanto che non sia sembrata una supercazzola, probabilmente riesco a comprendermi solo io da solo.

Comunque, per farla breve, sono estremamente liberale e fortemente simpatizzante.

Quoto in toto: hai già detto tutto.

 

chiarisco: per quanto sia evidente che io sono favorevole al ripristino integrale dell'Oracolo di Delfi e dei Misteri Eleusini :D, quello che volevo dire è che gli stupefacenti hanno di loro un effetto più o meno devastante, ma tuttavia nell'antichità erano considerati un'esperienza importante nella vita delle persone, a patto di assumerli in un contesto regolato e normato

il "viaggio" dei Misteri Eleusini era sia esperienza dell'io, sia esperienza sociale: esperienza dell'io che permetteva di accedere a un livello ineffabile di comprensione della realtà, poi "socialmente" condiviso con gli altri iniziati

oggi, in questi aspetti così come in molti altri, si è completamente persa la bussola: quello che fu un uso regolamentato e "religioso" delle droghe è divenuto consumo privato, sottoposto unicamente all'arbitrio del singolo, che diviene subito preda della dipendenza proprio perché è stata cancellata la cornice entro cui l'esperienza non solo acquista un senso più alto, ma viene depotenziata nei suoi aspetti nefasti e pericolosi

questo tipo di atteggiamento è tipico della nostra società e ha investito tutti gli aspetti della vita: dall'uso della sessualità come droga, della musica come droga, perfino del cibo come droga...

tutte le forme bulimiche e incontrollate, come ad esempio le forme di possesso sconfinanti nel collezionismo, o le pratiche sportive per scolpire il corpo più che per allenarlo e plasmarlo ad assolvere con abilità a una funzione, sono figlie di questo approccio moderno apparentemente libertario ma in realtà succube delle pulsioni che suscita, dunque in ultima analisi si tratta di un approccio schiavizzante nei confronti del mezzo

 

Conrad nostalgico dei Misteri Eleusini è top ahahahahha

IlSuonatoreJones

Io propongo un interessante intervento in merito alle droghe (nello specifico, in merito alla "questione Cocoricò") della supersimpatica Martina Dell'Ombra.

Enjoy.

 

https://www.facebook.com/video.php?v=502971999877343&set=vb.290021981172347&type=2&theater

L'unico vantaggio della legalizzazione è la qualità della droga, ma pur sempre di pura merda stiamo parlando. Non ne farei nemmeno una questione di malavita, mi sembra una questione accessoria al lato dei veri problemi della droga. Fortunatamente non ho sono mai stati in giri della droga, ma nell'adolescenza frequentavo un gruppetto di amici che si faceva di canne con regolarità. Droga leggera la chiamano... quel poco che ho visto mi è bastato visto che un paio di ex-amici sono arrivati ai 18 anni  soffrendo di tremolii o 'lentezza cerebrale'. Magari la cannabis non c'entrava davvero nulla ed è stata pura casualità, ma non ho interesse nel volerlo confermare.

 

Per quanto riguarda le droghe pesanti, mi stupisce che ci sia sul serio un dibattito. So di storie di amici di amici davvero tragiche. Gente che ha venduto la casa per dipendenza, gente che è morta, gente che si è distrutta la vita. Trovo davvero di cattivo gusto relativizzare sui pericoli e le tragedie delle droghe pesanti. Che poi un'esperienza sporadica o 'controllata' possa essere potenzialmente divertente o creativa potrà anche essere vero, ma non c'è garanzia di non diventarne dipendenti o di non ritrovarsi con un danno di salute irreparabile (soprattutto con le droghe sintetiche). Alla fine è una roulette russa, non mi pare ci si guadagni realmente qualcosa da giustificare il gioco.

 

Infine, paragonare le droghe al fumo o all'alcool non ha assolutamente senso. Premetto che io non comprendo assolutamente la logica del fumo (spendere soldi per una cosa che ti riempe i polmoni di fumo?LOL), ma alla fine non è una sostanza che altera il cervello o la cui dipendenza può distruggerti la vita. Ovviamente si muore di cancro ai polmoni e queste brutte robe, ma è una cosa abbastanza casuale.

 

L'alcool mi sembra l'elemento di alterazione e sballo meno nocivo. I suoi effetti più nocivi non dipendono dall'alterazione in sé, ma da dove e quando ci si altera con l'alcool. Guidare con qualche bicchiere di troppo nuoce pericolosamente alla salute di tutti, ma quei bicchieri di troppo in una festa o discoteca non credo facciano danno a nessuno. Parliamo di bicchieri di troppo e non di ubriacatura che è una cosa MOLTO più problematica. E' più difficile che l'alcool crei dipendenza per ragioni meramente pratiche, magari per tutti non sarà così, ma è una sostanza che dev'essere bevuta in grandi dosi e che non ha un sapore invitante. Credo che alla fine sia questa la vera ragione per cui l'alcool è diventato una sostanza usata in contesti di socializzazione. La coca-cola puoi berla in un sorso, ma un long drink può durarti anche un'ora...

Se non viene assunto con eccessiva costanza o con dosi eccessive, gli effetti collaterali dell'alcool sono davvero irrisori (o nulli). Un mal di testa il giorno dopo?Capirai...

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