Sampei Posted November 13, 2016 Share Posted November 13, 2016 la tendenza statunitense a favore della vendita libera di armi? Ossignore quindi è questo quello che hai/avete capito?!? ma no! Ho definito italianite la coglionaggine di un tizio che dimostra di non essere particolarmente brillante nell'interpretare un fatto di cronaca nelle sue articolazioni causa-effetto, mettendole praticamente alla cazzo, secondo ciò che gli dice la vicina di casa paranoide o cosa urla trumpy in tv. Era un'allusione a quell'analfabetismo funzionale, così gradevolmente diffuso un po' ovunque, di chi non riesce a contestualizzare un fatto, scegliendo di attribuirne cause ed effetti con lo stesso processo con cui si scelgono i ciuoccolatini da un delizioso canestro di pâtisserie. Questa era la battutina che ha scatenato la nazifuria dei nostri patrioti. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Uncanny Posted November 13, 2016 Share Posted November 13, 2016 (edited) Uncanny ti hanno mai detto che citare quella testata equivale a citare la versione rieditata per sciampiste del Mein Kampf?Può darsi, ma rimane uno dei giornali che leggo con più interesse (anche se per me il migliore rimane il Post). E interesse non significa che sia necessariamente d'accordo con quanto detto, anzi, nella maggioranza dei casi è il contrario. Poi vabbè, sulle preghiere di Langone possiamo anche stendere un velo pietoso. In ogni caso si possono trarre spunti di riflessione anche da punti di vista opposti ai nostri e, volendo seguire il tuo paragone, se ne possono trarre anche dal Mein Kampf. :^) Riguardo i due sposini che hanno votato Trump, condivido sul fatto che siano "analfabeti funzionali" nel senso che non sanno contestualizzare e ragionare in un'ottica sensata di causa-effetto, ma è anche vero che la sinistra sia negli USA che in Europa per una questione di politicamente corretto non vuole chiamare il terrorismo per quello che è e caratterizzarlo per quello che è, cioè terrorismo islamico e dunque legato ad una precisa religione, l'islam, per paura di fare un torto alla comunità musulmana. Viene detto che l'islam non ha nulla a che vedere con esso e che i terroristi non sono veri musulmani, ma la verità è che c'è un problema interno all'islam e a dirlo non sono io ma il vicepresidente della Conferenza degli imam di Francia. Per la gioia di Sampei citerò nuovamente la Famigerata Testata. "L’estremismo affonda le radici nelle ambiguità dell’islam”. Parola di imam. Hocine Druiche parla all’Assemblea nazionale francese “La comparsa di migliaia di jihadisti e il discredito dell’islam tradizionale a vantaggio di un nuovo islam combattente emerso dopo il caso Merah – e soprattutto dopo lo scoppio della guerra in Siria – pongono i musulmani francesi davanti alla prova decisiva, li chiama a rispondere in modo chiaro ad alcune domande importanti. Tra la Francia e i jihadisti, chi scegliete? Dinanzi a questa anarchia dell’islam, riconoscete l’esistenza della crisi musulmana (nelle strutture e nei discorsi degli imam)? Quali impegni saranno adottati per regolamentare le tendenze violente all’interno della comunità musulmana? Siete disposti a distinguere tra l’islam e l’ideologia dell’islam politico che cerca il conflitto e l’odio anziché la pace? Accettate un islam libero e indipendente francese contro la visione dell’islam politico straniero?”. A porre questi interrogativi davanti all’Assemblea nazionale francese, la scorsa settimana, è stato Hocine Druiche, vicepresidente della Conferenza degli imam di Francia, l’organismo che rappresenta – all’interno della frastagliata e disunita comunità musulmana francese – la voce che da tempo si batte contro la radicalizzazione sempre più evidente e pericolosa nelle banlieue e nella società locale. Al punto da finire nel mirino dell’importante e potente Consiglio del culto musulmano, riconosciuto dallo stato e comprendente la grande maggioranza dei predicatori islamici attivi nel paese. Perché, si domanda Druiche, “non si accetta un addestramento repubblicano degli imam così da evitare conflitti con la laicità, i valori della Repubblica e le tradizioni della società francese?”. L’islam, sottolinea, “non ha ancora dato risposte chiare e convincenti che possano rassicurare la popolazione locale”. La questione è nella risposta che si dà a questa domanda: “Siete pronti a separare l’ordine divino dall’ordine politico?”. Tutte queste “ambiguità”, ha aggiunto, forniscono “un terreno fertile per gli estremisti per reclutare più ragazzi e ragazze e avviarli a un percorso di decostruzione e odio nelle strade, nelle moschee e naturalmente attraverso le regi sociali”. Lo stato ha le sue responsabilità e deve attivarsi, ma “di certo, la soluzione alla radicalizzazione non può che venire dall’interno della comunità musulmana francese”. Druiche ha proseguito il suo intervento elencando i problemi che stanno alla base della crisi. Vi è innanzitutto “il mancato riconoscimento del problema. Di solito, gli imam, i predicatori e i leader musulmani credono che i musulmani siano completamente innocenti rispetto alla responsabilità morale e religiosa di tutti gli attacchi che hanno avuto luogo in Francia e in Europa. Dopo ogni attacco sentiamo dire che l’islam non è violenza, bensì pace e amore. Poi sentiamo dire che questi giovani non avevano niente a che fare con l’islam né con le moschee. Come se fossero cattolici, buddisti, ebrei o atei!. Terzo: si sente dire che al mondo non piace né l’islam né i musulmani. Di conseguenza, questi ‘infedeli’ vogliono rovinare l’islam (è la teoria del complotto)”. Per la maggior parte della società francese – ha osservato Hocine Druiche – queste parole rappresentano la peggiore risposta che i musulmani avrebbero potuto dare a questi attentati. Milioni di cittadini in Francia e in Europa non comprendono le posizioni dei musulmani rispetto a questi attacchi”. E’ una realtà, aggiunge Druiche, che non si può banalmente spiegare con motivazioni di carattere economico, di disagio sociale, di emarginazione: sì, sono tutti elementi che contribuiscono a favorire la causa radicalizzante – “si ripete sempre più spesso, nelle banlieue delle grandi città, che ‘noi non siamo come loro, ‘loro non sono come noi’, ‘sarà una guerra civile’, ‘cambia il nome per ottenere un posto di lavoro’”. Ma c’è dell’altro: “Alcuni hadith e alcune interpretazioni dei testi religiosi sono contraddittori”, benché il problema maggiore resti quello “d’un islam politico che vuole regolare i conti con l’occidente. Un islam che pone un discorso emozionale, mondialista e populista. Un islam che spesso ha bisogno di creare conflitti e problemi per mantenersi popolare, giustificando tutto con la teoria della cospirazione occidentale contro islam e musulmani. Questo è un discorso importato dal mondo arabo”. Le soluzioni sono solo due, aggiungeva il vicepresidente della Conferenza degli imam di Francia: “Avere il coraggio di rivedere le interpretazioni di alcuni versetti coranici e hadith che non assicurano la convivenza in una società democratica” e “uscire dalla logica del conflitto”. Sono soluzioni dal basso, che devono sorgere dalla volontà dei musulmani stessi. Se non lo faranno, chiosa l’imam, toccherà allo stato regolare la questione. Il problema, alla fine, sta tutto nel chiarire se “l’islam sarà in grado di adattarsi alla Repubblica e se potrà convivere come minoranza con una maggioranza non musulmana. Questa è la grande sfida dell’islam e dei musulmani in Francia e in occidente, oggi”. http://www.ilfoglio.it/chiesa/2016/10/19/lestremismo-affonda-le-radici-nelle-ambiguit-dellislam-parola-di-imam___1-v-149472-rubriche_c846.htm Edited November 13, 2016 by Uncanny Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marco7 Posted November 13, 2016 Share Posted November 13, 2016 Se trump segue quello che sara' il suo probabile consigliere per esteri o qualcosa di simile fara' un intervento di terra in siria e in altri paesi infestati dall'isis. Questo bisogna dargliene atto sarebbe la cosa da fare per distruggere l'isis e non fare bombardamenti all'obama o all'inglese o alla francese che non risolvono nulla ma che hanno il vantaggio di non inimicharsi gli elettori per i morti occidentali che un intervento di terra comporta. La clinton non credo avrebbe mandato i carri armati in siria. Avrebbe troppa paura di perdere le elezioni successive. Una volta spazzato via l'isis da quelle terre anche gli attentati terroristici di matrice islamica in europa spariranno. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Uncanny Posted November 13, 2016 Share Posted November 13, 2016 Trovo anche interessante quest'articolo con una lettera di una donna immigrata musulmana che ha votato Trump spiegandone il motivo. - "Perché io donna, musulmana e immigrata, ho votato Donald Trump”. La scelta di Asra in un articolo sul Washington Post “Questa è la mia confessione – e spiegazione: io, donna di 51 anni, musulmana, immigrata ‘di colore’, sono uno di quegli elettori silenziosi di Donald Trump. E non sono bigotta, razzista, sciovinista o suprematista bianca”. Comincia così una lettera pubblicata sul Washington Post da Asra Q. Nomani, ex reporter del Wall Street Journal e co-fondatrice del Muslim Reform Movement, arrivata dall’India negli Usa all’età di 4 anni nell’estate del 1969, di cui pubblichiamo i passaggi più rilevanti. Asra spiega perché da elettrice di Barack Obama ha deciso stavolta di puntare su Donald Trump, malgrado respinga con forza la visione basata su “odio/divisione/ignoranza” che viene attribuita al neo eletto presidente degli Stati Uniti. “Sostengo la posizione del Partito Democratico su aborto, matrimoni omosessuali e cambiamento climatico. Ma sono una madre single che non si può permettere l’assicurazione sanitaria prevista dall’Obamacare. Il programma del presidente “Hope Now” non mi ha aiutato. Martedì ho guidato fino in Virginia dalla mia casa natale di Morgantown, in West Virginia, dove ho visto l’America rurale e gli americani comuni, come me, faticare per arrivare a fine mese, dopo otto anni di amministrazione Obama”. Non è però solo la delusione per la situazione economica. C’è anche la delusione per la debolezza con cui Obama e i democratici hanno affrontato la questione dell’Islam radicale. “La retorica di Trump è stata oltremodo indelicata, ma secondo me è stata esagerata e demonizzata dai governi del Qatar e dell’Arabia Saudita, i loro media, come Al Jazeera, e i loro rappresentanti in Occidente, nel mirato intento di distrarre dalla questione che più preoccupa me come essere umano su questa Terra: l’estremismo islamico, quello che ha insanguinato dai corridoi del Taj Mahal Hotel di Mumbai alla sala da ballo del Pulse a Orlando. Quando a metà giugno ci fu quella tragica sparatoria al Pulse, Trump scrisse in un tweet nel suo tipico stile sottile: “Riuscirà finalmente il presidente Obama a pronunciare le parole ‘terrorismo islamico radicale’? Se non lo fa, dovrebbe immediatamente rassegnare le sue dimissioni”. Una posizione troppo morbida di cui Asra incolpa anche Hillary Clinton, ricordando alcune sue dichiarazioni del passato e una mail diffusa da Wikileaks e rivolta a John Podesta in cui Hillary scriveva che era necessario “usare tutti i nostri strumenti diplomatici e di intelligence nei confronti dei governi di Qatar e Arabia Saudita, che stanno fornendo clandestinamente aiuti finanziari e supporto logistico all’Isis e altri gruppi radicali sunniti nella regione”. “Le rivelazioni sulle multimilionarie donazioni alla Fondazione Clinton dal Qatar e dall’Arabia Saudita hanno ucciso definitivamente il mio sostegno a Hillary. Sì, voglio la parità salariale. No, dico no alle battute da spogliatoio di Donald Trump, all’idea di un muro fra Stati Uniti e Messico e al bando totale per gli islamici. Ma ho fiducia negli Stati Uniti e non intendo abboccare all’enfasi politica di chi ha demonizzato Trump e i suoi sostenitori”. Asra afferma di non avere “alcuna paura di vivere da musulmana nell’America di Trump” e di sentirsi garantita dai “pesi e contrappesi in America” e dalla “nostra gloriosa storia di giustizia sociale e diritti civili”. Quello che l’ha preoccupata maggiormente al momento del voto è stata “l’influenza di dittature teocratiche islamiche, fra cui Qatar e Arabia Saudita, nell’America della Clinton”. http://m.huffpost.com/it/entry/12911856 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Uncanny Posted November 13, 2016 Share Posted November 13, 2016 (edited) Riguardo Trump e i diritti LGBT, penso si stiano facendo allarmismi esagerati. Trump alla fine è il candidato del GOP più friendly che ci sia mai stato. È stato contraddittorio e ambiguo nelle sue dichiarazioni probabilmente per accattivarsi l'elettorato evangelico, ma rimango dell'idea che l'abbia fatto solo appunto per i loro voti e basta. Si tratta pur sempre di un vecchio miliardario che vive fra l'élite della liberalissima New York e lui stesso ha un passato di voto democratico. Nel 2005 si congratulò con Elton John e marito per la loro civil partnership. Secondo me gliene frega ben poco dell'argomento e durante la sua presidenza non ci saranno grandi cambiamenti a riguardo. È stato il primo candidato del GOP a nominare la comunità LGBTQ (sì, ha anche nominato espressamente la Q, vedete che alla fine è pure più avanti di Rotwang) in un discorso di accettazione della candidatura alla convention repubblicana e dopo l'applauso della folla ha detto di essere contento che dei repubblicani applaudano con tanta passione a riguardo, perché non è qualcosa di scontato. Alla convention ha parlato Peter Thiel che nel suo discorso ha detto di essere "fieramente gay e repubblicano" e anche questo è la prima volta che accade. Verso fine ottobre Trump si è fatto fotografare sorridente ad un discorso in Colorado con in mano una bandiera arcobaleno con scritto "LGBTs for Trump". Qualsiasi altro candidato repubblicano, eccezion fatta per Kasich forse, sarebbe stato ben peggiore sulla questione, basti pensare a Cruz, Rubio o Carson. Mi preccuperei più del suo vice Pence, che è un fondamentalista religioso decisamente omofobo. Fortunatamente essendo vice ha poco potere e comunque ci sono altre figure come il già citato Peter Thiel, che è stato anche fra i maggiori finanziatori di Trump (ed essendoci molti soldi di mezzo, Trump dovrà pure restituire il favore evitando di limitare i diritti LGBT ad esempio), che possono pesare in senso contrario a lui e i vari fondamentalisti religiosi nell'amministrazione. Edited November 13, 2016 by Uncanny Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marco7 Posted November 13, 2016 Share Posted November 13, 2016 Il vice di trump sara' il vice con piu' potere di tutta la storia degli usa. Lui gestira' la transizione nei prossimi due mesi tra la vecchia e la nuova amministrazione. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sampei Posted November 14, 2016 Share Posted November 14, 2016 Sì ma gli allarmismi di Rotwang e di tanti altri sulla retrocessione degli Stati Uniti all'epoca reaganiana sono, per fortuna, almeno in parte infondati, è evidente che lo stare decisis tutela non poco l'avanzamento di qualsiasi ordinamento giuridico di Common Law da un'eventuale intromissione dell'esecutivo in senso esageratamente recessivo. I diritti acquisiti si sedimentano ed è altamente improbabile, oltreché tecnicamente difficilissimo, che si agisca su di essi. E' una cosa che uno può permettersi di dire con maggior serenità anche alla luce del disvelamento del vero e proprio bluff elettorale con cui Trump ha ammaliato il lato oscuro, rancoroso e violento degli americani. La problematicità di un "matto" al governo si concentra soprattutto nella decapitazione di tutti quei lentissimi processi finalizzati a rimediare laddove ancora il diritto/sistema non è stato capace di fare niente o quasi niente o si trova in fase di divenire e quindi la rotta può essere rapidamente cambiata, come nel caso della crisi dei migranti, nel caso dell'inquinamento globale e dell'effetto serra, nel caso delle guerre civili in Medio Oriente, nel caso del progresso alla sensibilizzazione della gente contro discriminazioni, nel caso della libera vendita di armi, nel caso della delocalizzazione industriale, nel caso dell'implosione delle tutele sul posto di lavoro, nel caso dell'aborto del progetto di assistenza sanitaria alle classi deboli ecc ecc. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted November 14, 2016 Share Posted November 14, 2016 Trump con un decimo dei finanziamenti elettorali della Clinton ha dimostrato attraverso un uso molto furbo dei social media come si possa vincere un'elezione, sparandole grosse Questa era la battutina che ha scatenato la nazifuria dei nostri patrioti. E questo vostro modo di dibattere sul forum, dimostra come la percezione dei toni qui sia diversa Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Uncanny Posted November 14, 2016 Share Posted November 14, 2016 (edited) Donald J. Trump: "Matrimonio omosessuale? La Corte ha deciso e io non ho problemi con tale decisione". Questa la posizione assunta dal Presidente eletto Donald Trump nel corso della sua intervista col programma televisivo 60 Minutes. Pur dichiarandosi personalmente contrario al matrimonio fra persone dello stesso stesso, il Presidente ha affermato di voler rispettare la decisione presa a maggioranza dalla Corte Suprema. "Non ho problemi con quanto ha deciso la Corte", ha affermato. Dichiarazione fresca fresca, come vedete ci avevo preso. Rimangono ovviamente problematici altri punti, dalla posizione sul cambiamento climatico all'aborto*, ma i diritti LGBT sono l'ultima cosa di cui preoccuparsi. *Nella stessa intervista a 60 Minutes... Donald J. Trump: "Abolire Roe Vs Wade. Donne che vogliono abortire? Vadano in altro stato". In una intervista al programma televisivo 60 Minutes il Presidente eletto Donald Trump ha ribadito la sua intenzione di nominare alla Corte Suprema un giudice con posizioni pro-life, quindi anti-abortiste. "L'obiettivo finale è l'abolizione della decisione Roe vs Wade (dove la Corte Suprema nel 1973 decretò l'aborto legale in tutto il territorio federale) e restituire potere legislativo in merito ad ogni singolo Stato. Non deve essere il governo federale a prendere decisioni in merito", ha detto Trump. Alla domanda specifica su cosa succederebbe alle donne che vogliono o devono abortire, Trump ha risposto: "se il loro Stato deciderà di non permetterlo, potranno sempre andare in un altro". Non penso però che sarà così facile farlo, anche se c'è certamente da preoccuparsi. Edited November 14, 2016 by Uncanny Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted November 14, 2016 Share Posted November 14, 2016 Alla domanda specifica su cosa succederebbe alle donne che vogliono o devono abortire, Trump ha risposto: "se il loro Stato deciderà di non permetterlo, potranno sempre andare in un altro". Che comunque è una dichiarazione molto furba di fatto sta dicendo che è una questione non federale e che ognuno potrà fare ciò che desidera Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Rotwang Posted November 14, 2016 Author Share Posted November 14, 2016 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sbuffo Posted November 14, 2016 Share Posted November 14, 2016 Trump dice di non aver problemi con la decisione sui matrimoni gay ma poi annuncia che nominerà come giudice alla corte suprema un conservatore pro-life, generalmente un giudice che ha quella impostazione conservatrice sull'aborto non credo sarà poi tanto liberale e difensore dei matrimoni gay. Senza contare che le politiche lgbt non si riducono solo al matrimonio gay. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marco7 Posted November 14, 2016 Share Posted November 14, 2016 Le decisioni passate della corte suprema americana possono essere stravolte in seguito dalla stessa corte ? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sbuffo Posted November 14, 2016 Share Posted November 14, 2016 Se le cose si vogliono fare il modo di farle c'è sempre. Teoricamente esiste il principio dello stare decisis nei sistemi di common law, cioè il principio del recedente vincolante per cui teoricamente dovresti vincolarti ad una precedente decisione, però allo stesso tempo esistono i principi dell'overruling e del distinguishing che ti consentono di fatto di bypassare il vincolo del precedente, dipende sempre se c'è la volontà di farlo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marco7 Posted November 14, 2016 Share Posted November 14, 2016 Intanto sta per arrivare l'anti-trump: http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2016/11/13/un-nero-musulmano-per-il-dopo-hillary_66f41d80-7fd1-4669-bda1-0ec0fd278e59.html Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ilromantico Posted November 14, 2016 Share Posted November 14, 2016 Come volevasi dimostrare... è burocraticamente complicato eliminare cose già approvate. Trump è un miliardario elitario, è stato sincero a dire quello che in realtà si sospettava: a lui dei gay non frega nulla, sia nel bene e sia nel male. Ciò nonostante ci sono altre questioni pro-lgbt che andranno in fumo, ma se ci sarà solo un semplice immobilismo dei diritti lgbt non sarà una tragedia per 4anni. In Spagna non ci sono avanzamenti da almeno 6 anni e si vive lo stesso. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted November 14, 2016 Share Posted November 14, 2016 Le decisioni passate della corte suprema americana possono essere stravolte in seguito dalla stessa corte ? Sì perchè al contrario dell'Inghilterra non opera lo Stare Decisis orizzontale D'altronde il procedimento emendativo federale è talmente complesso che spesso si deve adeguare un principio costituzionale allo spirito dei tempi e questo può essere più facile attraverso una sentenza che attraverso una norma di revisione costituzionale Se così non fosse non sarebbe stato possibile introdurre neanche il matrimonio gay Va però detto che il 27 Luglio scorso, la Corte Suprema -a Scalia morto- ha bocciato una legge restrittiva sull'aborto del Texas 5-3 Quindi anche in questo caso, un giudice repubblicano ha votato coi democratici E quindi non sbaglierei se dicessi che la nomina di un nuovo giudice pro life sposterebbe il pallottoliere a 5-4 e non sarebbe di per sé sufficiente Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sbuffo Posted November 14, 2016 Share Posted November 14, 2016 (edited) Il problema è che i giudici più anziani (quindi quelli più a rischio di decesso) sono proprio i 2 giudici democratici (Ruth Bader Ginsburg e Stephen Breyer rispettivamente di 83 e 78 anni) e il giudice repubblicano Anthony Kennedy (che ha 80 anni) cioè quello che sui temi etici vota sempre con i democratici. Quindi basta la scomparsa di uno di questi e gli equilibri presso la Corte Suprema vengono meno. Anche se uno guarda alle elezioni di midterm del 2018 (nella speranza di un ribaltamento della maggioranza repubblicana al Senato) la situazione non è tranquillizante, perchè andando a vedere i seggi in palio su 33 di essi 25 sono già attualmente controllati dai democratici e solo 8 sono in mano a repubblicani (e un buon numero di questi non sono di fatto nemmeno contendibili perchè sono seggi in stati come Texas e Nebraska, cioè storicamente repubblicani). Edited November 14, 2016 by Sbuffo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted November 14, 2016 Share Posted November 14, 2016 Certo tutto può essere, ma non è un problema è una possibilità Scalia ad esempio è morto a 79 anni e c'è un suo coetaneo repubblicano etc Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sbuffo Posted November 14, 2016 Share Posted November 14, 2016 Ma il suo coetaneo repubblicano è Anthony Kennedy che è proprio l'unico giudice repubblicano che sui temi etici ha votato con i democratici, poi gli altri più anziani sono democratici. Gli altri giudici repubblicani sono relativamente giovani: John G. Roberts ha 61 anni, Clarence Thomas ne ha 68, Samuel Alito ne ha 66. I più anziani sono appunto il repubblicano Anthony Kennedy di 80 anni e i due democratici Ruth Bader Ginsburg e Stephen Breyer rispettivamente di 83 e 78 anni. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marco7 Posted November 14, 2016 Share Posted November 14, 2016 I giudici dovrebbero emettere sentenza in base alla legge ed e' uno schifo che invece vanno a partito. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted November 14, 2016 Share Posted November 14, 2016 Ma il suo coetaneo repubblicano è Anthony Kennedy che è proprio l'unico giudice repubblicano che sui temi etici ha votato con i democratici, poi gli altri più anziani sono democratici. Ma non è detto che un giudice laico repubblicano sia sostituito con uno religioso, la questione è del tutto diversa Trump ha promesso ai religiosi repubblicani di sostituire Scalia con un pro life Non che avrebbe nominato solo e soltanto giudici pro life La possibilità che un presidente repubblicano nomini solo giudici religiosi esiste ed i Bush più o meno lo fecero Trump il newyorkese potrebbe farlo, ma anche no...io direi che lo potrebbe fare se gli conviene Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Uncanny Posted November 14, 2016 Share Posted November 14, 2016 (edited) Esiste anche la pratica del filibustering (un tipo di ostruzionismo parlamentare sostanzialmente) che può essere bypassata solo con 60 voti al Senato. È stata eliminata nel 2013 dai democratici per molte procedure, ma rimane per la conferma di nomine alla Corte Suprema. Potrebbe sì essere eliminata totalmente dai repubblicani visto che hanno la maggioranza in entrambe le camere, ma non è così scontato che accada perché potrebbe ritorcersi loro contro nel caso perdessero il controllo delle camere, cosa relativamente facile considerando che ogni due anni ci sono elezioni che le riguardano. https://en.m.wikipedia.org/wiki/Filibuster_in_the_United_States_Senate Comunque non è neanche detto che una nomina sia accettata acriticamente da tutto lo schieramento repubblicano. C'è una frangia di senatori, in particolari quelli che vengono da stati tradizionalmente liberal come quelli del Nord-Est, che sostengono i diritti LGBT e l'aborto. L'anno scorso una legge che avrebbe tolto i fondi federali alla Planned Parenthood - organizzazione che si occupa di salute riproduttiva e anche di interruzioni di gravidanza, spesso al centro di dibattiti molto violenti e che è vista come Satana in persona dalla destra religiosa - è stata respinta al Senato anche se controllato dai repubblicani perché una frangia di loro ha votato contro insieme ai democratici. Edited November 14, 2016 by Uncanny Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
schopy Posted November 14, 2016 Share Posted November 14, 2016 Esiste anche la pratica del filibustering (un tipo di ostruzionismo parlamentare sostanzialmente) che può essere bypassata solo con 60 voti al Senato. A tal proposito mi piace ricordare il bel caso di Wendy Davis, politica democratica texana ricordata appunto per il suo filibustering del 2013 contro il Senate Bill 5 in Texas (provvedimento restrittivo sui termini per l'interruzione di gravidanza, legge che di recente la Corte Suprema ha tacciato di incostituzionalità). Ah ecco, noto ora che Hinz l'ha citato. “Sostengo la posizione del Partito Democratico su aborto, matrimoni omosessuali e cambiamento climatico. Ma sono una madre single che non si può permettere l’assicurazione sanitaria prevista dall’Obamacare. Il programma del presidente “Hope Now” non mi ha aiutato. Martedì ho guidato fino in Virginia dalla mia casa natale di Morgantown, in West Virginia, dove ho visto l’America rurale e gli americani comuni, come me, faticare per arrivare a fine mese, dopo otto anni di amministrazione Obama”. Non colgo; ti ringrazio per la testimonianza che ci riporti Uncanny, ma se la ns. intervistata non si può permettere l'assicurazione prevista dall'Obamacare...ne segue che Trump potrà offrirle soluzioni migliori??? Se il nocciolo è che con una presidenza repubblicana possano migliorare le possibilità occupazionali per tutti...bah... La possibilità che un presidente repubblicano nomini solo giudici religiosi esiste ed i Bush più o meno lo fecero Appunto mi pare improbabile che Trump guardi proprio ai Bush come modello presidenziale. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marco7 Posted November 14, 2016 Share Posted November 14, 2016 I bush credo andavano a messa. Non credo che trump lo fa. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Uncanny Posted November 14, 2016 Share Posted November 14, 2016 (edited) A tal proposito mi piace ricordare il bel caso di Wendy Davis, politica democratica texana ricordata appunto per il suo filibustering del 2013 contro il Senate Bill 5 in Texas (provvedimento restrittivo sui termini per l'interruzione di gravidanza, legge che di recente la Corte Suprema ha tacciato di incostituzionalità). Ah ecco, noto ora che Hinz l'ha citato. Ne avevo sentito parlare. In pratica ha parlato per moltissime ore senza potersi interrompere e senza neanche potersi appoggiare a qualcosa. Non colgo; ti ringrazio per la testimonianza che ci riporti Uncanny, ma se la ns. intervistata non si può permettere l'assicurazione prevista dall'Obamacare...ne segue che Trump potrà offrirle soluzioni migliori???Non la conosco nel dettaglio, ma diciamo che è una legge molto pasticciata e problematica, anche perché fatta approvare in fretta e furia nel timore che alle successive elezioni i democratici perdessero il controllo delle camere.È una legge impopolare e secondo diversi sondaggi circa il 55% degli americani vorrebbe vederla abrogata. Molti americani sono stati costretti (pena multe) a dotarsi di una nuova copertura sanitaria perché quella precedente era considerata insufficiente, ma queste nuove si sono rivelate essere più costose e spesso non necessarie. Quindi in pratica la signora della lettera è stata costretta a procurarsi una nuova assicurazione però troppo costosa per le sue finanze. E l'Obamacare in relazione a questo ha fatto anche indirettamente aumentare i prezzi delle polizze del 25% in media rispetto ai prezzi precedenti per tutta una serie di motivi abbastanza complessi che ora non sto a spiegare (anche perché non ne sarei in grado, al massimo mi limiterei a fare copia e incolla XD). Ripeto che non ne conosco nel dettaglio il funzionamento e quindi non sono in grado di darne un giudizio complessivo, ma è sicuramente una legge che va come minimo aggiustata in molte sue parti e su questo ne convengono anche i democratici. Edited November 14, 2016 by Uncanny Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marco7 Posted November 14, 2016 Share Posted November 14, 2016 Quindi in pratica la signora della lettera è stata costretta a procurarsi una nuova assicurazione però troppo costosa per le sue finanze. La signora dunque se domani scopre di avere un cancro e' contenta di essere assicurata bene mentre finche' e' sana non e' contenta di pagare l'assicurazione. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Uncanny Posted November 14, 2016 Share Posted November 14, 2016 La signora dunque se domani scopre di avere un cancro e' contenta di essere assicurata bene mentre finche' e' sana non e' contenta di pagare l'assicurazione.No, lei un'assicurazione ce l'aveva già, ma è stata costretta a prenderne una nuova troppo costosa e che ritiene non necessaria nella copertura perché le bastava la precedente. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marco7 Posted November 14, 2016 Share Posted November 14, 2016 (edited) Si ma magari l'assicurazione precedente con copriva tutto. In italia credo che non pagate nulla per l'assicurazione sanitaria ma va sotto bilancio statale. In svizzera non e' cosi', molti faticano a pagarla ma nessuno vorrebbe abolirla. Edited November 14, 2016 by marco7 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Uncanny Posted November 14, 2016 Share Posted November 14, 2016 Si ma magari l'assicurazione precedente con copriva tutto. In italia credo che non pagate nulla per l'assicurazione sanitaria ma va sotto bilancio statale. In svizzera non e' cosi', molti faticano a pagarla ma nessuno vorrebbe abolirla. Ma neanche la nuova penso copra tutto. A seconda della persona si fa un bilancio di cosa possa essere meglio. Il cancro penso sia in ogni caso coperto, visto che è qualcosa di molto serio e che può accadere a tutti. Comunque non è che abolendo l'Obamacare si aboliscono le assicurazioni sanitarie, quelle c'erano già prima e ci sono sempre state. E c'erano già prima anche programmi per le fasce più povere tipo il Medicare. L'ideale è un sistema totalmente pubblico come quello italiano e l'Obamacare è ben lontano dall'esserlo. Non dico che vada abolito, ma certamente corretto sì e lo stesso Trump ha detto che in parte lo manterrà. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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