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Elezioni presidenziali negli USA del 2016


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Non e' il fatto se e' un sistema privato o pubblico che rende un sistema buono o non buono.

 

Alla fine quel che conta sono:

- le prestazioni che si ricevono

- chi paga la fattura se i cittadini o lo stato col bilancio statale

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Ritengo migliore il pubblico perché offre un servizio uguale a tutti, senza distinzione di ceto e reddito.

In un sistema privato, più paghi più sei garantito e dunque la salute non è considerata un diritto universale garantito sempre e comunque a prescindere da tutto.

Edited by Uncanny

Ragazzi, possiamo essere pessimisti su tante cose, ma sul matrimonio gay non credo che sia il caso. sovvertire una sentenza della Corte Suprema non è impossibile, ma richiede, oltre ad almeno un decesso di uno dei giudici, una FORTE volontà politica. Trump ha dichiarato di non avere questa volontà, se non c'è manco il presidente a spingere su questa decisione mi pare veramente fantascienza che qualcuno riesca a portare a termine l'impresa. Poi, oh, facciamo sempre le corna...

Il sistema sanitario svizzero funziona cosi':

 

Ogni domiciliato in svizzera e' obbligato a stipulare un'assicurazione malattia (ci sono tante assicurazioni che danno tutte le stesse prestazioni definite nella legge anche se hanno prezzi leggermente diversi).

 

Queste assicurazioni coprono le,cure per qualsiasi malattia in pratica, cure dentiarie escluse. Il problema e' che si e' obbligati ad avere tutti un'assicurazione cara, ma,ci sono anche aiuti statali per chi ha pochi soldi.

Credo però che l'attacco frontale del Partito Repubblicano

ad Obamacare si incentri proprio sull'obbligatorietà, vista

come una riduzione di libertà

 

In primo luogo l'obbligo assicurativo a carico del cittadino

sanzionato con multa

 

In secondo luogo un contributo a carico delle aziende, ma

solo a partire dai 50 dipendenti in su

 

Questo significa che se io guadagno 30.000 dollari ed esco

quindi dai limiti di operatività di Medicaid ( cioè il programma

statale a favore dei poveri creato da Lyndon Johnson ed esteso

da Obama ai redditi fino a 29.000 dollari ) sono obbligato ad assicurarmi

a pena di multe, ma il mio datore di lavoro contribuisce parzialmente e solo

in pochi casi ( vero è che esistono incentivi, defiscalizzazioni etc. validi per

tutti, ma ad esempio un giovane potrebbe preferire scegliere di non assicurarsi

per investire in una attività o per restituire i soldi del college etc )

 

Questo aspetto della riforma è ostico per gli Americani, che percepiscono ogni

obbligo a carico dei cittadini in scelte private, come una sorta di ingerenza statale

Il sistema sanitario italiano...l'ideale???LOL! In teoria il sistema solo pubblico è giusto, ma in pratica tocca pagare ticket, sperare di non beccare dottori svogliati e incompetenti, aspettare ore al pronto soccorso, dover comunque rivolgersi a dei privati per effettuare certe prove mediche e altro. Ora, tra il sistema americano e quello italiano, preferisco quello pubblico, ma ci sono soluzioni di mezzo e gestione del pubblico migliori.

In Spagna c'è il pubblico e il privato, entrambi con motivazioni di co-esistenza. Il pubblico è davvero pubblico, dipendendo dal reddito, paghi comunque una miseria per i farmaci, non paghi ticket, fai le prove specialistiche in 1-2settimane max (collaborando anche con cliniche od ospedali), non devi rivolgerti mai a privati, al pronto soccorso non perdi mezza giornata, ecc. Insomma, almeno dalle mie parti, il pubblico funziona bene.

Il privato con le assicurazioni funziona altrettanto bene ed è a volte più pratico e sbrigativo. È comune avere una polizza sanitaria, sia perché costa poco e sia perché molte aziende lo danno come plus. Io ad esempio per ora l'ho con l'azienda e dopo un momento di apparente inutilità, ho visto che mi ha fatto risparmiare molto tempo a volte.

Il principale vantaggio è che puoi andare dagli specialisti senza dover andar prima dal medico di famiglia e al pronto soccorso puoi sbrigarti in 10minuti. Insomma, io lo utilizzo per togliermi dubbi in poco tempo ed evitare trafile inutili.

Per cose più gravi o eventuali problemi di salute articolati e/o cronici utilizzerei comunque il servizio pubblico. Sia perché il medico di famiglia è utile per coordinarti e sia perché gli ospedali pubblici sono nettamente migliori e gli specialisti nettamente più preparati (e alcuni pure delle vere referenze sul campo).

Internazionale

 

Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump ha confermato in un’intervista al programma 60 Minutes della CBS che vuole costruire un muro al confine con il Messico, lungo 3.200 chilometri, finanziato al 100 per cento dal Messico, per bloccare l’ingresso dei migranti irregolari e per combattere il narcotraffico. Il nuovo presidente ha anche ribadito che saranno espulsi tre milioni di immigrati irregolari che hanno precedenti penali. Si stima che 11 milioni di persone vivano e lavorino negli Stati Uniti senza permesso di soggiorno. Ma a che punto è la costruzione del muro? Cosa vuole fare Donald Trump? E cosa dicono i messicani della possibilità di finanziare la costruzione del muro?

 

A che punto è il muro. La costruzione di una barriera di separazione tra gli Stati Uniti e il Messico è cominciata intorno alla metà degli anni Novanta. Oggi, il confine tra i due paesi, lungo 3.200 chilometri, è intervallato da una serie discontinua di recinzioni. La barriera non è una struttura unica, ma costituita da una serie di muri che attraversano aree urbane e aree disabitate al confine. Tra le aree urbane separate dal muro ci sono San Diego (California) ed El Paso (Texas). La recinzione passa principalmente in New Mexico, Arizona e California e ci sono lavori in corso in Texas per un totale di circa mille chilometri di recinzioni. Inoltre il confine tra i due paesi è stato via via militarizzato, con la costruzione di una “barriera virtuale”, costituita da un sistema di sensori, telecamere e droni monitorati dalla polizia di frontiera.

 

Nel 2010 la polizia di frontiera ha raggiunto la cifra record di 20mila agenti. Secondo il Guardian, il 28,8 per cento è costituito da reduci delle guerre in Iraq e in Afghanistan. Nel 2012 il governo degli Stati Uniti ha speso 18 miliardi di dollari per la polizia di frontiera, più di quanto ha speso per tutti gli altri settori della polizia tra cui l’FBI (8 miliardi di dollari), la Drug Enforcement Administration (2,88 miliardi di dollari), i servizi segreti (1 miliardo di dollari). L’Homeland Security Research, una società di analisi, stima che il settore entro il 2020 varrà 107,3 miliardi di dollari.

 

Dal 2010 al 2015, la polizia di frontiera ha sparato e ha ucciso 33 persone che provavano ad attraversare la frontiera. Inoltre sono state raccolte decine di denunce di abusi e di deportazioni illegali di migranti messicani. Tuttavia l’immigrazione e il narcotraffico non si sono fermati, le rotte migratorie si sono spostate e sono controllate sempre di più dai narcotrafficanti. Alcuni migranti camminano per più di 50 chilometri nel deserto dell’Arizona. Dal 1990 la polizia di frontiera ha recuperato seimila corpi di migranti morti durante la traversata.

 

La proposta di Donald Trump. Il presidente eletto Donald Trump ha confermato la volontà di costruire un muro più esteso e fortificato lungo il confine tra Messico e Stati Uniti e si è impegnato a far pagare il progetto al Messico. Trump ha detto in campagna elettorale che sarà “un vero e proprio muro. Non un muro giocattolo come ora”. In un libro del 2015 Trump aveva citato come esempio quello che separa Israele dalla Palestina.

 

Se il progetto di Trump andasse in porto si dovrebbero costruire altri duemila chilometri di muro su diversi tipi di terreno, per un costo stimato tra i 10 e i 12 miliardi di dollari. Ma tutti gli analisti concordano sul fatto che l’operazione sarebbe molto più costosa. Ali F. Rhuzkan, un ingegnere di New York, ha stimato in un articolo per National Memo che il muro voluto da Trump richiederebbe circa 9.599 milioni di litri cubi di calcestruzzo, il triplo rispetto alla diga di Hoover. Secondo gli analisti, la recinzione che è stata già costruita è costata sette miliardi di dollari, e in questo caso non si trattava di un vero e proprio muro come quello annunciato da Trump.

 

I costi sono destinati ad aumentare anche perché Trump vorrebbe costruire la barriera in territori di proprietà privata e in territori che si trovano in zone remote, desertiche e montagnose. Uno studio condotto dal Washington Post ha stimato il costo intorno ai 25 miliardi di dollari.

 

Chi pagherebbe il muro. Trump insiste sul fatto che sarà il Messico a pagare la costruzione della barriera, mentre il presidente del Messico, Enrique Peña Nieto, respinge questa ipotesi. Trump ha dichiarato durante la campagna elettorale che se il Messico non pagherà il muro, bloccherà le rimesse degli immigrati messicani verso il Messico, usando una clausola del Patriot act statunitense progettato per fermare il finanziamento del terrorismo. Secondo un’analisi di Fortune sarebbe molto difficile per Trump bloccare le rimesse verso il Messico. Trump ha suggerito altre opzioni per finanziare la costruzione della barriera, tra cui l’aumento delle tasse sulle domande di visto, dazi più alti per le carte di attraversamento delle frontiere e l’applicazione di tariffe commerciali sfavorevoli al commercio con il Messico.

 

131388-hd.jpg

Edited by Rotwang

Finalmente qualcuno fa vedere una cartina in cui si vede

che il muro dall'Oceano Pacifico fino ad El Paso, dove il

confine è segnato dal Rio Bravo, esiste già.

 

Poi si interrompe in contiguità con una zona desertica e montuosa

per riprendere il suo corso -poi- verso il Golfo del Messico, in modo

discontinuo nel Texas

 

Gli USA spendono già 18 miliardi di dollari per 20.000 guardie di frontiera

 

PS dubito che la promessa di Trump di voler espellere 3 milioni di clandestini

condannati per reati penali, rispetto ad 11 milioni di clandestini totali, sia altro

se non l'applicazione di ciò che la legge americana già prevede ( perchè anche

in Italia in teoria alla condanna definitiva per certi reati, dopo aver scontato la

pena dovrebbe conseguire l'espulsione )

Il sistema sanitario italiano...l'ideale???LOL!

Il modello in sé secondo me è fra i migliori al mondo, poi altra questione è come questo modello venga attuato, cosa che però è attribuibile solo in minima parte al modello in sé.

Il fatto che in generale - anche per altri ambiti - in Italia il pubblico sia inefficiente e disorganizzato è dovuto appunto a chi applica il modello, cioè l'Italia.

Se si prendesse il modello italiano e lo si applicasse, chessò, in Olanda, funzionerebbe molto molto meglio.

 

 

Il fatto che in generale - anche per altri ambiti - in Italia il pubblico sia inefficiente e disorganizzato è dovuto appunto a chi applica il modello, cioè l'Italia.

 

Nella mia città l'ospedale pubblico è eccezionale

e non cambierei questo sistema sanitario con nessun altro.

(Domani farò un'operazioncina da nulla e spenderò un quarto di quanto spenderei privatamente)

Sarai fortunato, ma dipende anche da quello che si deve fare. Per me ha più logica un sistema misto che permette di non saturare il pronto soccorso né visite specialistiche ospedaliere.

Non capisco però come faccia a essere pubblico se alla fine poi ti tocca pagare lo stesso qualcosa. Io non pago nulla né al pubblico né al privato (l'assicurazione copre quasi tutto e, anche se paga l'azienda, il costo annuale è basso) quindi c'è da capire come un sistema con ticket e con procedure a volte burocratiche sia l'ideale... magari io vivevo nella zona d'Italia più sfigata d'Italia, ma certi esami dovevi farli dai privati o laboratori per non aspettare settimane. Come detto assicurazioni o pubblico hanno pregi e difetti diversi. Per cose serie, sempre il pubblico!

La Stampa


 


«Io sono pro-life e il prossimo giudice sarà contro l’aborto». Donald Trump blinda la poltrona vacante della Corte Suprema americana annunciando che nominerà un giudice di orientamento conservatore e chiaramente schierato contro l’interruzione di gravidanza. 


 


Il presidente in pectore affida alle sue prime interviste con i media nazionali l’illustrazione dei tasselli del mosaico raffigurante il suo programma di governo. E dopo aver affrontato le questioni squisitamente economiche e quelle più «calde» sull’immigrazione, giunge ora ad affrontare le questioni in tema di valori.  


 


In primis l’aborto, su cui il presidente eletto si è sempre detto contrario durante la campagna elettorale conquistando i consensi dell’elettorato più conservatore e religioso degli Stati Uniti. «The Donald» spiega sul piano tecnico cosa accadrà in caso di ribaltamento della sentenza «Roe versus Wade» che sancì nel 1973 di fatto la legalizzazione dell’interruzione di gravidanza su scala nazionale. «In quel caso - spiega durante la trasmissione 60 Minutes di Cbs - la questione dell’aborto verrà decisa Stato per Stato». Questo vuol dire che se vorranno farne ricorso, alcune donne potrebbero non farlo nel loro Stato di residenza, come puntualizza lo stesso tycoon: «Sarebbero probabilmente costrette a rivolgersi a strutture che si trovano in un altro stato». Incalzato dal conduttore che chiedeva se fosse giusto costringere una donna a dover compiere un viaggio per ricorrere a una pratica che già in sé presuppone una scelta sofferta, Trump ha risposto: «Vediamo cosa accadrà, ci sarà molto lavoro da fare al riguardo».  


 


La nomina del nuovo togato dal massimo organo giudiziario degli Usa è uno degli aspetti più dibattuti nel Paese, e su cui un pronunciamento del presidente eletto arriverà - sembra - nelle primissime fasi successive al suo insediamento alla Casa Bianca previsto per il 20 gennaio. Dalla morte del giudice conservatore Antonin Scalia lo scorso febbraio, la posizione nell’Alta Corte è rimasta vacante. Barack Obama aveva nominato come successore Merrick Garland, un moderato, al quale però il Congresso a maggioranza repubblicana ha rifiutato di presentarsi in aula o di votarne la designazione. Passaggio che ha automaticamente demandato la scelta al 45° presidente americano, opzione questa che preoccupa molto le associazioni «pro-choice», ovvero a favore dell’interruzione di gravidanza, e molti cittadini di orientamento democratico o moderato.  


 


Anche perché lo stesso Trump in campagna elettorale aveva menzionato l’ipotesi di introdurre sanzioni nei confronti di donne che si sottopongono all’aborto. I suoi consiglieri hanno però chiarito che Trump si riferiva a sanzioni nei confronti di medici che praticano l’interruzione di gravidanza nonostante l’introduzione del divieto.  


 


Sempre sulla nomina del nono giudice della Corte Suprema, Trump ha assicurato che sarà a favore del Secondo emendamento, ovvero della vendita libera di armi da fuoco, mentre sui matrimoni tra persone dello stesso sesso, ha risposto: «Una questione già decisa, a me va bene, è irrilevante se le sostengo, perché “è una questione già decisa, c’è una decisione della Corte Suprema e una legge. E a me va bene». 


Credo che uno dei punti di forza del sistema sanitario spagnolo siano i CAP

cioè Centri di assistenza primaria, che filtrano le emergenze di ospedali e

pronti soccorsi e sono composti da specialisti in medicina di famiglia, che

è una specializzazione autonoma e sono dipendenti dallo stato

 

Essendo il sistema sanitario spagnolo relativamente giovane, è nato negli

anni '80, si è avuto un occhio di riguardo per la prevenzione e la medicina

di base che altri sistemi europei fondati sull'assistenza ospedaliera, non

avevano

 

Va però detto che il sistema misto spagnolo post franchista ha potuto saldarsi

con quello precedente in cui l'assistenza ospedaliera era in gran parte svolta

da associazioni Cattoliche senza scopo di lucro

 

E' quindi un privato no profit cattolico

Il Presidente uscente degli Stati Uniti Barack Obama ha deciso di utilizzare gli ultimi giorni del suo mandato per bloccare ogni sfruttamento petrolifero del Mar Glaciale Artico fino almeno al 2022.

 

La decisione, contenuta all'interno del piano trivellazioni del Ministero dell'Interno, farà facilmente arrabbiare molti nel Republican Party.

Secondo il programma del neo-Presidente Donald Trump infatti, l'America dovrebbe raggiungere la sua indipendenza energetica tramite un aumento del "fracking" e delle "trivellazioni", anche nel Mar Glaciale Artico in Alaska. Un piano che sembrerebbe rafforzato dalle voci che vedono alcuni esponenti del business petrolifero come futuri Ministri del Governo Trump.

 

Una decisione simile era già stata presa da Obama per quanto riguarda il tratto dell'Oceano Atlantico fra la Virginia e la Georgia.

Edited by Rotwang
Al contrario trump dopo la sua elezione trovo che e' diventato piu' simpatico.

 

In questo sei molto Italiota pur essendo Svizzero

 

[ lo scrivo per almadel ]

 

Io invece ho difeso Trump, quando lo si voleva

attaccare con le donnine preconizzando una qualche

ritorsione ai danni della Clinton

 

Ho detto che la campagna democratica di demonizzazione

non avrebbe funzionato ed era controproducente

 

D'altronde bastava sapere cosa avevano fatto Bill Clinton

e Bush Jr....prima di Obama ( e sono troppo vecchio per

avere una memoria storica limitata a 8 anni )

 

E spero per Hillary in un finale alla Joan Crawford che la riscatti

agli occhi della Storia

La clinton passera' alla storia solo come moglie di un presidente che ci ha pure provato.

 

Trump passera' alla storia come presidente.

 

Bisogna vietare ai parenti dei presidenti di essere pure presidente se l'america ci tiene alla democrazia.

 

 

60 milioni e passa di voti

 

E i 60 milioni (500.000 in più del biondone) di voti per Hillary? Tutti snob liberali e aristocratici? :)

La tua è una retorica malsana e pure ridicola

 

 

 

 

E spero per Hillary in un finale alla Joan Crawford che la riscatti agli occhi della Storia
 

 

questa è una delle tue uscite indecifrabili, a quanto mi dice wikipedia questa Joan è morta di cancro abbandonata da tutti, augurerei di meglio ad Hillary..

questa è una delle tue uscite indecifrabili, a quanto mi dice wikipedia questa Joan è morta di cancro abbandonata da tutti, augurerei di meglio ad Hillary..

 

Guardati anche un film su di lei che la ridicolizza per come ha trattato crudelmente i due figli adottivi: Mammina cara.

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