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Quanto hanno pesato le dichiarazioni di Papà Francesco sul referendum del matrimonio omosessuale in Slovenia?


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Poco prima del referendum, papa Francesco ha esortato il popolo sloveno a votare "in difesa della famiglia", quanto pensate possa avere inciso sul risultato finale? La Slovenia, se non erro, aveva già approvato le unioni civili nel 2005, e da lì aveva conosciuto una maggiore accettazione della sua comunità lgbt( raggiungendo ultimamente parametri simili a quelli italiani). Se a questo si aggiungono gli eventi dell'anno appena trascorso( referendum irlandese e matrimonio egualitario negli USA) mi sembra strano che il fronte dei "si" abbia raggiunto solo il 37% dei voti, con una vittoria secca dei "no".

 

P.S. Il papa, a mio parere, aveva già fortemente influenzato l'affluenza in piazza San Giovanni il 20 giugno, non si spiegherebbero altrimenti tutte quelle persone.

Edited by bubble1

Non conosco abbastanza la situazione slovena per esprimere un giudizio ponderato. Probabilmente l'esortazione del Papa non ha fatto altro che spingere ad andare a votare "no" la parte più cattolica della popolazione. Ma il vero dato importante è quello dell'astensione. La maggioranza del popolo sloveno ha deciso di non andare a votare. E' stata l'indifferenza della maggioranza a decidere sui diritti di una minoranza. Questo è uno dei motivi per cui la via referendaria sui diritti non andrebbe mai percorsa.

In Italia avete seri problemi col Papa. Ne siete ossessionati!!! La cosa più sconvolgente è, che come si evince da questo forum, i gay italiani siano ancora influenzati dalla religione.

 

In ogni caso, per quanto riguarda la Slovenia, credo che il fallimento sia dovuto alla realtà sociale e alla natura ingiusta di un referendum di una maggioranza che decide su una minoranza.

 

 

Il papa, a mio parere, aveva già fortemente influenzato l'affluenza in piazza San Giovanni il 20 giugno, non si spiegherebbero altrimenti tutte quelle persone.

In realtà molte delle organizzazioni che hanno voluto il "family day" del 20 giugno appartengono ad ua corrente tendenzialmente avversa al nuovo papa che, secondo loro, è troppo poco attento a certe tematiche (divorzio, omosessualità, aborto embrioni e compagnia bella) tanto più che ci sono state anche delle prese di distanza (seppure sempre con il tono mai netto tipico dei professionisti del bigottismo quali sono solitamente gli alti prelati, di qualsiasi avviso e corrente...). Io sono sempre convinto che sia un problema di conservatorismo più che di statement dei religiosi. Il punto è che questo Papa è molto più "accattivante" dei precedenti. Questo a prescindere poi da qualsiasi giudizio sulla persona e sul pontificato. È chiaro ce questa maggiore "appetibilità" facilmente può servire essere usta e sfruttata per sostenere determinate posizioni

Io direi che i Cattolici in Slovenia pesino meno che in Croazia

Polonia ed Ungheria, paesi in cui l'identità cattolica per ragioni

storiche è in parte un elemento dell'identità nazionale

 

Meno, non significa zero

 

Il Partito democratico sloveno, l'attuale opposizione di centrodestra

aderisce al PPE, poi esiste un partito cristiano che prende molti

voti alle elezioni europee, perchè è un partito europeista ed alle

elezioni europee non vota nessuno, mentre alle politiche è un partito

del 4-5% ( come un tempo da noi il CCD-UDC )

 

A questi si affiancherebbe un terzo partito di ispirazione cristiana, il partito

popolare sloveno, che è un partito cristiano dei contadini e che alle ultime

elezioni ha preso il 3,95% e non è entrato in Parlamento, ma in precedenti

elezioni raccoglieva un altro 4-5% ( prende anch'esso di più alle Europee )

 

Nel complesso quindi esistono due partiti di chiara ispirazione cristiana che

rappresentano in genere più del10% dell'elettorato ed un partito conservatore

che aderisce  al PPE che rappresenta fra il 20% ed il 30%

 

Direi che l'influenza dei partiti cristiani sia scesa dagli anni '90 e recentemente

a causa dell'affermazione di un partito dei pensionati che aderisce al gruppo

liberale europeo e si definisce di centro ( ma non so cosa pensino i pensionati

sloveni dei diritti gay Lol )

 

 

Io direi che i Cattolici in Slovenia pesino meno che in Croazia Polonia ed Ungheria, paesi in cui l'identità cattolica per ragioni storiche è in parte un elemento dell'identità nazionale

 

Infatti nei 3 paesi che hai citato il matrimonio gay è addirittura proibito dalla Costituzione

Beh sì, forse non ho sottolineato a sufficienza il fatto che l'elettorato

cattolico sloveno, che conta sempre meno alle elezioni politiche, è

però molto "fedele" alle urne e questo in consultazioni elettorali a

bassa affluenza può avere un peso ( dal 9,5% alle politiche quando votò il

50% al 16,6% alle Europee  del 2014 quando votò solo il 25% degli aventi

diritto )

 

Inoltre sarebbe da sottolineare il fatto che in Slovenia l'astensionismo

fisiologico è molto alto ( troppo ) se consideriamo che alle recenti politiche

ha votato solo un elettore su due

Mi sembra di avere capito che è andato a votare un terzo delle persone.

 

A mio modesto avviso si sono astenuti i 2/3 della popolazione perchè a costoro dell'argomento non interessa un fico secco.

 

Il rimanente terzo è stato:

 

 

per un terzo favorevole alle coppie gay: a spanne un 10% della popolazione che indicativamente è la percentuale media di gay-bisex,

 

per due terzi contrario alle coppie gay: a spanne circa il 20% della popolazione formata in linea di massima dalla parte più retrograda e destrorsa del paese.

 

 

Indubbiamente l'appello del papa ha sicuramente incentivato i cattolici più convinti ad andare alle urne, ma credo che i danni più grossi li abbia fatti l'indifferenza della maggior parte delle persone che se ne sono stati a casa.

Possiamo pur sempre dire che gli è interessato di più del Parlamento

Europeo, se è vero che alle elezioni europee del 2014 ha partecipato

al voto solo il 25% degli aventi diritto

 

E forse, a ben guardare, il fastidio per l'Europa potrebbe non essere

irrilevante rispetto al risultato di un referendum su una legge che di fatto

è stata molto spinta dall'Unione Europea e dall'ALDE ( il gruppo liberale

europeo ) in ispecie.

 

E' un campanello d'allarme - si può ipotizzare - rispetto a chi troppo confida

sull'input europeo favorevole ai diritti civili LGBT, che è e rimane uno stimolo

positivo per i paesi più arretrati e provinciali, ma può ingenerare anche reazioni

di fastidio o insofferenza.

 

D'altronde la reazione nei confronti del problema profughi è stata molto più

fortemente anti-europea

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