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Mia Martini sull'omosessualità


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davydenkovic90

Sto leggendo l'autobiografia di Loredana Bertè (grandi letture xD ) e leggevo della sua gioventù trascorsa sempre in compagnia della sorella Mia Martini e Renato Zero in giro per concerti, locali e case discografiche...

Tempo fa mi sono imbattuto in un video (quello sotto, a partire da 1:48) dove Mia Martini parla di omosessualità e mi sono molto stupito. Il video è del 1990, l'anno in cui sono nato. Si parla sì di molti anni fa, ma non di un tempo così tanto lontano dai nostri giorni: sono gli anni in cui i nostri genitori (parlo a chi è nato all'incirca in quegli anni) erano giovani... quindi sicuramente ripercussioni di quel tipo di pensiero si hanno ancora oggi nelle generazioni di 40enni-50enni-60enni. Anche se è passato del tempo e molti si saranno adeguati ai tempi, comunque provengono da questo retroterra. 

Non capisco neanche come la Martini potesse avere un'opinione del genere dopo tutte le esperienze, l'amicizia con Renato eccetera...  va be' che era il 1990, però mi sembra strano.

E mi chiedo anche come Renato Zero abbia vissuto la situazione... 

Che pensate?

(Segue video)

Per compensare posto anche un video di Renato pieno di significati:

Edited by davydenkovic90
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https://www.gay-forum.it/topic/32102-mia-martini-sullomosessualit%C3%A0/
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mah..

non conoscevo sta clip (grazie x averla postata);

certo, oggi se fosse viva non penso direbbe più le stesse cose,

cmq all'epoca quella della figura paterna carente/mancante era una teoria molto à la page (sai le volte che me la sono sentita dire da piskello?).

 

poi s'è pure un po' incartata nell'elucubrazione,

ma vabbè, non era nota per la lucidità intellettuale...

era uno di quei periodi in cui la psicanalisi andava di moda

e tutti se ne servivano per sparare a zero sull'omosessualità.

 

non so quasi se sia meglio l'approccio pseudoscientifico di certe persone o il pietismo cattolico

Edited by Olimpo

Nel 1990 era una società completamente diversa da adesso, di diritti LGBT non se ne parlava e, non dimentichiamo, eravamo nel pieno dell'emergenza dell'Aids. Comunque non so che senso abbia aprire un dibattito su una persona morta da vent'anni, non possiamo sapere cosa penserebbe adesso fosse ancora in vita  :boh:  

 

Certo che un quarto di secolo fa la televisione era molto più aperta e diretta rispetto ad oggi!

Ho sempre visto Mia Martini come una donna di grande sensibilità (per lo meno è ciò che ho sempre pensato ascoltando le sue canzoni ed è ciò che mi trasmetteva la sua capacità interpretativa), e mi piace pensare che l'opinione (che per altro conoscevo) sul tema dell'omosessualità, fosse dettata dall'ignoranza che imperava in quel periodo. E mi piace, ancora una volta, pensare che da donna sensibile quale io penso fosse, attualmente la penserebbe diversamente, dal momento che c'è una ben più considerevole informazione sul tema (anche se, come tutti sappiamo, ancora non è sufficiente). Tuttavia non lo sapremo mai.

ma figliUoli non è che Renato Zero sia meno omofobo della Mia, anzi... ora non mi va neanche di ripescare alcune sue relativamente recenti dichiarazioni... quindi i due condividono il medesimo pensiero

Edited by conrad65

Sì, Renato Zero ha un pensiero tutto suo, ed è abbastanza omofobo (mi chiedo come faccia...). Ma non comporta che se Mia Martini fosse viva la penserebbe esattamente come lui. È morta quasi 21 anni fa, e direi che di acqua sotto i ponti ne è passata.

davydenkovic90
É il video che hai pubblicato in uno dei tuoi primissimi post sul forum, non mi ricordo bene che ne avevamo detto, peró se non sbaglio anche renata zero é lesbica...questo é il paese e 26 anni fa era peggio.

Il topic era stato chiuso subito da un moderatore perché "mi ero limitato a postare il video e chiedere agli altri cosa ne pensassero senza dire la mia opinione":

 

Sono passati tanti anni, è vero, ma comunque non così tanti da poter dire che appartiene a un passato morto e sepolto, visto che, come dicevo, chi in quegli anni aveva 20-30-40 anni oggi è ancora qua su questa terra e ne ha 40-50-60... 

Forse se la Martini fosse viva oggi non avrebbe detto le stesse cose in un'intervista, sarebbe sicuramente stata più politically correct, ma sotto sotto magari quelle idee le avrebbe covate comunque, e sono le idee che forse covano anche i nostri genitori, anche se non lo ammettono o cercano di dissimulare...

E' il genere di omofobia che più mi dà fastidio... quello nascosto e della serie "sì, ti tollero, ti accetto, o anche ti amo, ti adoro, però comunque sei gay e il tuo amore verso un uomo non vale quanto il mio"

E mi stupisce molto quando dice che il problema di fondo è la pigrizia , che è più facile stare con una persona dello stesso sesso, e cose del genere. Ma perchè, poi?

Renato Zero io non ho ancora capito se si è mai dichiarato o no.  Anche se penso che sia omosessuale.

So che è considerato omofobo da molti, ma niente di più.

E che magari la sua omofobia nasce da questo stesso modo di pensare della Martini.

Edited by davydenkovic90

 

 

Sono passati tanti anni, è vero, ma comunque non così tanti da poter dire che appartiene a un passato morto e sepolto, visto che, come dicevo, chi in quegli anni aveva 20-30-40 anni oggi è ancora qua su questa terra e ne ha 40-50-60... 

 

Anche mia madre ha 63 anni ed aveva un'idea dell'omosessualità molto stereotipata. Al giorno d'oggi con un po' di informazione ha cambiato radicalmente il suo modo di vedere. Per contro, mio padre, che di anni ne ha 70 è piuttosto omofobo, e lo è principalmente per sua ignoranza sul tema, perché nemmeno si sforza di volersi confrontare con chi la pensa diversamente da lui.

 

Quindi il discorso dell'età può incidere, ma non è scontato che chi è cresciuto in quegli anni, ora la pensi allo stesso modo di come la pensava quando era più giovane.

 

Mia Martini era una donna molto intelligente, e forse sulla scia dell'evoluzione culturale (anche sul tema dell'omosessualità), ora la penserebbe diversamente.

 

Difficile dirlo, si può parlare solo di sensazioni. 

Sì, Renato Zero ha un pensiero tutto suo, ed è abbastanza omofobo (mi chiedo come faccia...). Ma non comporta che se Mia Martini fosse viva la penserebbe esattamente come lui.

 

intendevo dire che non c'è da stupirsi del presunto contrasto tra l'amicizia con Renato Zero e il pensiero old-style cripto-omofobo di Mia Martini, in quanto Renato Zero ancora oggi quel tipo di pensiero lo ha sottoscritto... dunque c'è una sostanziale coerenza tra i due

poi quello che oggi penserebbe Mia Martini, è difficile a dirsi (ma osservando l'involuzione o non - evoluzione di Zero, abbiamo buoni argomenti per dire che anche lei avrebbe conservato quell'approccio)

Edited by conrad65
davydenkovic90

 

 

intendevo dire che non c'è da stupirsi del presunto contrasto tra l'amicizia con Renato Zero e il pensiero old-style cripto-omofobo di Mia Martini, in quanto Renato Zero ancora oggi quel tipo di pensiero lo ha sottoscritto... dunque c'è una sostanziale coerenza tra i due

certo ma magari renato ha quel pensiero, come ce l'ha mia martini, perchè provengono da un retroterra omofobo, e questo mi stupisce molto!

poi mi fa anche strano una cosa... che sia così indagata psicologicamente l'omosessualità e che invece l'eterosessualità sia considerata inoppugnabile... io molte volte penso che sarebbe interessante psicanalizzare gli eterosessuali e vedere davvero cosa c'è di vero, quanta pigrizia c'è, quante convenzioni, quanta ipocrisia, quante cazzate, quante donne fingono l'orgasmo eccetera...

 Oggi, naturalmente, Mia Martini avrebbe un'altra opinione. Ma probabilmente per ragioni di marketing.

La Martini era un donna dotata di una grande sensibilità, e a pelle l'ho sempre vista anche una donna molto tenera. Del resto il modo in cui si è concluso il suo percorso di vita credo ne testimoni questa tenera, sensibilissima fragilità interiore.

Comunque in questo video esprime una opinione, una semplice opinione, che ben lungi dall'approvarla personalmente, credo vada vista alla luce di un concetto ben più ampio e avvolgente di quella che è l'opinione in sè. Mi riferisco all' accettazione dell'altro. La cantante nel video chiaramente mostra tutt'altro che omofobia, anzi mostra piena e concreta accettazione di una cosa complessa come l'omosessualità, testimoniandolo con la cosa più semplice:l'essere amica di omosessuali, che sono spesso geniali ( dice ancora). 

Pertanto di fondo c'è ben poco da sbigottirsi. Esprime un'opinione, opinabile anche a mio avviso, sulla genesi dell'omosessualità, MA, cosa fondamentale, SENZA rifiutarla.

Renato Zero io non ho ancora capito se si è mai dichiarato o no.  Anche se penso che sia omosessuale.

ma noo, dice di essere "di tutt'altra pasta"; LUI....

 

La Martini era un donna dotata di una grande sensibilità, e a pelle l'ho sempre vista anche una donna molto tenera. Del resto il modo in cui si è concluso il suo percorso di vita credo ne testimoni questa tenera, sensibilissima fragilità interiore.

con tutto il bene che posso volere alla sua voce, era famoso pure il suo caratteraccio di merda, MOLTO peggio di quello di Loredana!

ok, la leggenda che x anni non se l'è filata nessuno perchè portava jella è vera (purtroppo),

ma lei ha sempre sfanculato TUTTI dicendo peste & corna dei colleghi (nb: direttamente agli interessati..) e di chiunque le stava sul q, facendosi il vuoto spinto attorno, fino a morire drammaticamente sola

Edited by freedog

Mia Martini mi piace tantissimo, la adoro.

Personalmente la considero la più grande cantante che abbiamo avuto in Italia (Mina avrà anche una voce strepitosa ma per me non sa emozionare come faceva Mia, pura opinione personale).

Ha avuto una vita molto difficile: il carcere, problemi di salute, operazioni alle corde vocali, anni di isolamento ed ostracismo per la nota vicenda della Jella (ennesima dimostrazione della stupidità italica), ne è stata riconosciuta la grandezza solo dopo la morte e per giunta male (viene ricordata solo per le ultime canzoni mentre è stata quasi dimenticata la sua produzione più interessante ed innovativa quella degli anni 70).

 

Questa intervista mi ha fatto molto male, come suo fan e come gay, ma onestamente non mi sento di metterla in croce, diceva quello che all'epoca pensavano quasi tutti gli etero su di noi, io per anni non sono riuscito a capacitarmi di essere gay proprio perchè tutti quelli che conoscevano dicevano relativamente all'omosessualità cose ben peggiori, altro che termine gay: per carità di patria evito di scrivere come, quando ero ragazzo io, noi gay venivamo chiamati, Mia qui almeno esprimeva le sue idee in maniera comunque molto civile e moderata sforzandosi di capire, purtroppo senza riuscirci.

 

Questa intervista va inquadrata nel periodo in cui è stata fatta e rispetto ad allora le cose sono molto cambiate, lei stessa se fosse ancora viva la penserebbe credo diversamente e non direbbe più queste cazzate, certo da un'artista così grande e sensibile una maggiore apertura sul tema sarebbe stato lecito aspettarsela, va detto che Loredana o Mina in questo erano più avanti di lei.

 

Una curiosità: nel 1992 ha interpretato una canzone sull'omosessualità, si intitola "gli uomini farfalla", se avete qualche minuto ascoltatela perchè è molto bella.

Edited by atreio
KrarayanDasH999

Nonostante se ne sia andata prima che nascessi, la conosco grazie a mami, piace molto anche a me 

Su, considera che erano i primi anni 90, appunto, lo so che oggi fa ridere, ma dire di avere amici gay era già una rivoluzione all'epoca, o almeno credo, visto che non c'ero!

 

Non sembrava omofoba, solo molto disinformata, credo lo fossero un po' tutti. Oggi, con una veloce ricerca su Internet, si sarebbe rimangiata ciò che c'ha fatto un po' storcere il naso. Beh, a me piace pensarla così xP

 

Comunque sempre meglio di Modugno che..."[...] "questa esibizione di ricchionismo dappertutto mi rompe cordialmente le palle. Mi disturba questo buttare in faccia a tutti i costi che io e te siamo uguali. No, non siamo uguali.

Io non sono uguale al

frociaccio che esibisce il suo ricchionismo. La tua checchieria io la sopporto e la rispetto. Ma non devi esibirla ad oltranza e mettermi in imbarazzo."

osservando l'involuzione o non - evoluzione di Zero, abbiamo buoni argomenti per dire che anche lei avrebbe conservato quell'approccio

 

 

Con tutto rispetto non credo sia una buona argomentazione. Che Renato Zero non si sia evoluto non è un valido presupposto per immaginare che anche Mia Martini avrebbe seguito lo stesso percorso.  

 

Tra l'altro, per allargare un po' il discorso, credo che il parametro dell'età sia da circoscrivere a quel gruppo di persone che, essendo vissute in quegli anni ed avendo fatto proprio il pensiero sull'omosessualità tipico del periodo, non siano mai uscite dal proprio paesino sino ad oggi, mantenendo così una certa linea di pensiero (che, appunto, è dettata dalla disinformazione e dalla mancanza di confronto). Penso sia per questo che gran parte dei sessantenni e settantenni la pensino in modo molto distorto circa la natura degli omosessuali.

Credo, invece, che tutti coloro che attualmente hanno quell'età lì ed abbiano avuto modo di viaggiare, di confrontarsi con diversi ambienti e persone senza mettere le radici nel paesello in cui son nati ed invecchiati, siano tendenzialmente portati a pensarla diversamente da come quasi tutti la pensavano negli anni 80-90. 

Ovviamente c'è caso e caso (e anche tante eccezioni), ma se vogliamo parlare del ''generico'' io la vedo in questo modo.

 

La scusante (se tale può essere considerata) dell'età, non può essere una giustificazione inoppugnabile. 

d'accordo su Mia Martini, effettivamente non si può dire nulla di come lei sarebbe oggi: e anche la sua omofobia è relativa, nelle sue parole si legge un generico stigma sociale che però a livello personale diviene amicizia, quindi sono d'accordo a non chiamarla omofobia ma forse una certa dissociazione si, dissociazione tra privato e pubblico 

diciamo che lei ha compensato e superato con la sua elevata sensibilità, e pur sempre rimanendo a livello personale e affettivo, un pensiero "sociale" di disapprovazione che pure le apparteneva 

 

Che Renato Zero non si sia evoluto
 

per quanto riguarda Zero io più che di non evoluzione parlerei di vera involuzione: ma anche qui non direi che è "tutta" colpa sua

la parabola di Zero è stata parallela a quella delle più grandi vicende del suo tempo, di cui lui è stato specchio

in Italia c'è stato un generale arretramento verso i temi omosessuali, che si erano in parte affermati a ruota del femminismo tra il '68 e la metà degli anni '70

le tappe che sanciscono questa regressione (in ordine cronologico e simbolico) furono le stragi di stato/di destra, la morte di Pasolini, l'inizio della fase cruenta del brigatismo e infine, attorno alla metà degli anni '80, l'AIDS

sotto questi micidiali colpi il fiorellino di libertarismo che era nato nel '68 in Italia scomparve quasi del tutto, distrutto sia da destra che da sinistra

Edited by conrad65

Come già detto da tutti, il pensiero espresso da Mia Martini in quella intervista era ciò che l'opinione pubblica pensava 26 anni fa dei gay.  A mio avviso il fatto che Renato Zero (che fece carriera cantando "il triangolo no" con i suoi costumi con le piume, i mantelli ed il trucco) neghi la propria omosessualità la dice lunga sul clima di quegli anni.  Ci mostra come era difficile  l'accettazione da parte di un ragazzo gay. Ritengo che quel pensiero lo si ritrova strisciante ancora oggi. Ricordate lo scontro tra gli italiani D&G e l'inglese Elton John sui figli sintetici?

Insomma ritengo che l'Italia abbia fatto dei passi avanti enormi nella lotta all'omofobia ma c'è ancora tantissimo da fare. 

Io non difenderei tanto la sua posizione solo perché è Mia Martini, rimane comunque un pensiero retrogrado e ignorante, giustificabile perché lo dice con una certa innocenza dozzinale e superficiale tipica dei tempi andati anche da parte di vip e personaggi famosi quando non si sapeva e non si conosceva. Mi sembra comunque che fosse una brava persona e avrebbe potuto cambiare idea con una più attenta informazione sul tema.

Edited by Rotwang

...ne avevo sentito parlare e l'ho trovata!

 

Una sua intervista fatta nel 1989 alla gloriosa rivista Babilonia, qui esprime sul tema una posizione decisamente più seria

 

 

http://www.webalice.it/miamartini/articoli/PDF/babilonia.pdf

 

 

strano che dopo un anno sia così "regredita", forse le è stato imposto il "politically correct" dalla televisione, chi lo potrà mai sapere.

Nel 1990 era una società completamente diversa da adesso, di diritti LGBT non se ne parlava e, non dimentichiamo, eravamo nel pieno dell'emergenza dell'Aids. Comunque non so che senso abbia aprire un dibattito su una persona morta da vent'anni, non possiamo sapere cosa penserebbe adesso fosse ancora in vita  :boh:  

 

Certo che un quarto di secolo fa la televisione era molto più aperta e diretta rispetto ad oggi!

L'hai detto, fratello ;)

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