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TUTTI IN PIAZZA PER L'UGUAGLIANZA il 23 gennaio 2016


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pixettì, ti vedo bello incazzoso su sta storia!

mi fa piacere che anche tu stai diventando una bella suffragetta impegnata per la Causa frocia!!!

Si parla di diritti, non posso far finta di nulla. :P

 

E che cazzo. Che discriminazione.

Ormai Facebook è d'obbligo.

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Ragazzi non se qualcuno lo ha già segnalato ma in Campania ci saranno due eventi:

Il primo a Napoli in cui saranno presenti Arcigay, ArciLesbica, Agedo, Famiglie Arcobaleno, Mit, pagina Facebook dell'evento:

 

https://www.facebook.com/events/1547271932264278/

 

Il secondo a Caserta, organizzato dal collettivo LGBT casertano RAIN, pagina Facebook:

https://www.facebook.com/events/441594139344298/


 

Ragazzi non se qualcuno lo ha già segnalato ma in Campania ci saranno due eventi:

 

Il primo a Napoli in cui saranno presenti Arcigay, ArciLesbica, Agedo, Famiglie Arcobaleno, Mit, pagina Facebook dell'evento:

 

https://www.facebook.com/events/1547271932264278/

 

Il secondo a Caserta, organizzato dal collettivo LGBT casertano RAIN, pagina Facebook:

 

https://www.facebook.com/events/441594139344298/

 

 

Mi aspetto anche Salerno. :)

Mi aspetto anche Salerno. :)

se ci sarà anche lì, prendete Akira per le orecchie e portatelo di peso in piazza!!!!

----

questo intanto è il bollettino aggiornato delle manifestazioni a Roma:

  • sabato 23 gennaio presidio al Pantheon dalle ore 15:00 (che sostituisce quello precedentemente previsto in largo Goldoni). L'iniziativa nella Capitale è organizzata da Arcigay, Arcilesbica, Agedo, Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, Famiglie Arcobaleno e Gay Center.
  • il 26 gennaio, giorno di inizio della discussione della legge sulle unioni civili in Senato, dalle ore 16.00 l'appuntamento è a Piazza delle Cinque Lune.

Le associazioni promotrici invitano tutti e tutte e le altre organizzazioni e associazioni per i diritti umani e civili lgbt e non solo, ad aderire e partecipare ad entrambi gli eventi

Edited by freedog

se ci sarà anche lì, prendete Akira per le orecchie e portatelo di peso in piazza!!!!

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questo intanto è il bollettino aggiornato delle manifestazioni a Roma:

 

  • sabato 23 gennaio presidio al Pantheon dalle ore 15:00 (che sostituisce quello precedentemente previsto in largo Goldoni). L'iniziativa nella Capitale è organizzata da Arcigay, Arcilesbica, Agedo, Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, Famiglie Arcobaleno e Gay Center.
  • il 26 gennaio, giorno di inizio della discussione della legge sulle unioni civili in Senato, dalle ore 16.00 l'appuntamento è a Piazza delle Cinque Lune.
Le associazioni promotrici invitano tutti e tutte e le altre organizzazioni e associazioni per i diritti umani e civili lgbt e non solo, ad aderire e partecipare ad entrambi gli eventi

Ci andrai il 26?

Edited by Pix

E che cazzo. Che discriminazione.

Già il fatto che si producano solo pagine facebook per eventi del genere è indice del livello di discriminazione cui siamo giunti, anche fra le persone che dovrebbero essere, almeno in teoria, aperte alla diversità.

Già il fatto che si producano solo pagine facebook per eventi del genere è indice del livello di discriminazione cui siamo giunti, anche fra le persone che dovrebbero essere, almeno in teoria, aperte alla diversità.

Veramente le Primavere arabe e gli Indignados sono nati su Facebook, qual è il problema? Inoltre basta navigare e si scoprono fonti da altri siti esterni, si tratta di averne la voglia.

Secondo te ha senso andarci la mattina del 27? Il giorno prima inizia troppo tardi.

eh, bella domanda..

non so se andrà avanti a oltranza fino all'auspicata approvazione o sarà solo il 26 pomeriggio.

 

dovremmo chiedere a PuroSpirito, chè forse ne sa qsa di più!

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‪#‎SVEGLIATITALIA‬ è lo slogan condiviso da tutte le piazza che si stanno organizzando per il 23 gennaio. Portate orologi, vecchie sveglie o i vostri cellulari e li faremo suonare tutti insieme nelle piazze. Cercate la piazza più vicino a voi a questo link: https://www.facebook.com/groups/940963905941244/?fref=ts *

 

*da post di Daniele Sorrentino (https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10208306462597406&set=gm.943486645688970&type=3&theater)

 

 

qual è il problema?

Che chi non è su Facabook non può vederle o interagirci, mi pare abbastanza semplice.

Le libertà digitali saranno uno dei grandi temi di questo secolo, mi fa specie che ci sia scarsa attenzione proprio dai movimenti che si battono per dare uguaglianza a tutte le persone. Meglio parlarne in un topic apposito però.

Che chi non è su Facabook non può vederle o interagirci, mi pare abbastanza semplice.

Le libertà digitali saranno uno dei grandi temi di questo secolo, mi fa specie che ci sia scarsa attenzione proprio dai movimenti che si battono per dare uguaglianza a tutte le persone. Meglio parlarne in un topic apposito però.

Parlare tanto per parlare.

 

http://www.gay.it/news/manifestazione-unioni-civili-23-gennaio-piazze-uguaglianza

Non ho capito il punto, Pix.

Gay.it è un sito di notizie a tematica LGBT, sarebbe grave se un'iniziativa del genere non venisse menzionata tneanche dalle testate di settore.

Ad ogni modo, leggendo in quel sito sembrerebbe che le manifestazioni siano votate a chiedere uguaglianza dei diritti e non l'approvazione della Cirinnà, l'unico riferimento è un generico invito al parlamento a legiferare per sanare le discriminazioni.

Francamente mi sono perso, cosa stiamo chiedendo il 23?

Francamente mi sono perso, cosa stiamo chiedendo il 23?

Libertà e diritti, tra gli altri obiettivi anche il ddl Cirinnà, nonostante il fine ultimo sia il matrimonio egualitario perché finalmente avremo la prima forma di riconoscimento.

Ecco che compaiono i gay/bisex nemici della causa, i disfattisti e quelli che snobbano le manifestazioni.

applausi convinti

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da: Archivio > la Repubblica.it > 2015 > 10 > 09 > LE ARMI SPUNTATE CONTRO ...
LE ARMI SPUNTATE CONTRO LE UNIONI CIVILI
IL RICORSO all'utero in affitto è l'aspetto più controverso e più carico di problemi morali, sociali ed anche legali delle possibilità offerte dalle tecniche di riproduzione assistita. Interroga non tanto sulle capacità genitoriali dei committenti aspiranti genitori, quanto sui rapporti di potere in cui avviene (difficile che una donna senza problemi economici e con buone opportunità di vita presti il proprio corpo e tempo a produrre figli per altri) e sulla possibile mercificazione dei bambini. È proibito nella maggioranza dei Paesi dell'Unione europea, inclusi quelli che riconoscono il matrimonio tra persone dello stesso sesso. È consentito invece in altri Paesi, tra i quali alcuni dell'Est europeo, negli Stati Uniti, in Canada, in Australia, sia alle coppie — dello stesso sesso o di sesso diverso — sia ai singoli.
È quindi considerato una questione separata dal riconoscimento delle unioni civili o del matrimonio per le persone omosessuali. Fare, come sta succedendo in Italia, della condanna all'utero in affitto l'arma principale per opporsi al riconoscimento delle unioni civili è quindi un pretesto per opporsi non solo a qualsiasi riconoscimento della capacità e responsabilità genitoriale delle persone omosessuali, comunque si trovino ad avere figli, ma anche della loro dignità di coppia tout court .

 

segue su http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2015/10/09/le-armi-spuntate-contro-le-unioni-civili36.html

Non ho capito il punto, Pix.

Gay.it è un sito di notizie a tematica LGBT, sarebbe grave se un'iniziativa del genere non venisse menzionata tneanche dalle testate di settore.

Ad ogni modo, leggendo in quel sito sembrerebbe che le manifestazioni siano votate a chiedere uguaglianza dei diritti e non l'approvazione della Cirinnà, l'unico riferimento è un generico invito al parlamento a legiferare per sanare le discriminazioni.

Francamente mi sono perso, cosa stiamo chiedendo il 23?

Ti lamenti che la manifestazione è preclusa a chi non è iscritto a Facebook ma evidentemente gli altri siti ne parlano. Gay.it è il massimo portale lgbt e ne parla.

Questo è il comunicato congiunto delle principali associazioni LGBT nazionali sulle manifestazioni del 23:

 

http://www.arcigay.it/comunicati/unioni-civili-associazioni-lgbt-compatte-tante-piazze-per-raccontare-luguaglianza/

 

Apprezzo i riferimenti all'uguaglianza e alla completa dignità, e il fatto che non ci sia un'esaltazione del ddl Cirinnà, ma una più generica richiesta di diritti. C'è però un grande assente, il matrimonio ugualitario, mai nominato. E' troppo chiedere alle associazioni di essere espliciti sulle richieste, visto che ci si sta prodigando a giustificare queste manifestazioni dicendo che comunque il fine ultimo è il matrimonio? E' troppo chiedere di essere chiari nel dire che questa legge segnerebbe un passo avanti perché concederebbe alle coppie same sex e ai loro figli diritti importanti di cui ora non godono, ma allo stesso tempo ribadire che per noi è insufficiente e discriminatoria, e che saremo soddisfatti solo quando otterremo il matrimonio ugualitario? Leggendo questo comunicato, molto generico e pieno di belle parole, non si capisce chiaramente cosa il movimento LGBT chieda davvero. E temo sia un'ambiguità voluta e pericolosa.

Questo è il comunicato congiunto delle principali associazioni LGBT nazionali sulle manifestazioni del 23:

 

http://www.arcigay.it/comunicati/unioni-civili-associazioni-lgbt-compatte-tante-piazze-per-raccontare-luguaglianza/

 

Apprezzo i riferimenti all'uguaglianza e alla completa dignità, e il fatto che non ci sia un'esaltazione del ddl Cirinnà, ma una più generica richiesta di diritti. C'è però un grande assente, il matrimonio ugualitario, mai nominato. E' troppo chiedere alle associazioni di essere espliciti sulle richieste, visto che ci si sta prodigando a giustificare queste manifestazioni dicendo che comunque il fine ultimo è il matrimonio? E' troppo chiedere di essere chiari nel dire che questa legge segnerebbe un passo avanti perché concederebbe alle coppie same sex e ai loro figli diritti importanti di cui ora non godono, ma allo stesso tempo ribadire che per noi è insufficiente e discriminatoria, e che saremo soddisfatti solo quando otterremo il matrimonio ugualitario? Leggendo questo comunicato, molto generico e pieno di belle parole, non si capisce chiaramente cosa il movimento LGBT chieda davvero. E temo sia un'ambiguità voluta e pericolosa.

Ma cosa dovrebbe volere il movimento lgbt tre giorni prima della discussione del ddl Cirinnà? A che pro manifestare ora per il matrimonio se le unioni civili sono in pericolo? Non vi va mai bene niente!

@pix, personalmente, fosse per me, in linea di principio preferei aspettare i matrimonio altri tot anni piuttosto che avere ora una legge discriminatoria, lesiva della diginità e del diritto di piena uguaglianza delle persone LGBT, e che mette nero su bianco il mio status di cittadino di serie B. Se mi auguro che questa legge venga approvata è solo perché ci sono coppie che aspettano da anni uno straccio di diritto e quindi, dal punto di vista pratico, le unioni civili rappresenterebbero un grosso passo in avanti. Detto questo, nel mio post precedente non stavo certo sostenendo che si dovesse manifestare per chiedere il matrimonio egualitario invece di questa legge, stavo solo ricordando che l'obiettivo di tutte le associazioni LGBT non è più da molto tempo quello delle unioni civili, ma è quello del matrimonio, sarebbe quindi opportuno ricordare anche al legislatore che, ok questa legge (senza mediazioni al ribasso), ma poi il percorso deve proseguire.

Non è che non mi va mai bene niente, mi va bene quello che è giusto e quello che non è lesivo dei miei diritti e della mia dignità. Spero sia ancora un mio diritto richiedere che i miei diritti siano riconosciuti pienamente e non in parte.

Posto sul tema questo interessantissimo articolo di Antonio Rotelli, di Rete Lenford (avvocatura per i diritti LGBT): http://www.retelenford.it/871-che-cosa-si-perde-con-le-unioni-civili.html

 

Vista la lunghezza, ne copio un estratto particolarmente significativo:

 

"l tempo che si impiega a discutere del Disegno di Legge sulle Unioni civili – pur costituendo un dovere da parte di chi lo avversa come me – è la prova inconfutabile della mancanza di linearità di tale intervento normativo. Si dirà che è un esito inevitabile di ogni riforma legislativa. Ma al di là della discutibilità di tale obiezione, ricordo a me stesso che tra due strade per la soluzione di un problema la logica impone di scegliere sempre la strada che presenta meno difficoltà di attuazione. Nel nostro caso, l’estensione del matrimonio alle coppie formate da persone dello stesso sesso. Una tale riforma per via legislativa, infatti, consentirebbe automaticamente l’estensione di tutte le tutele, minuziosamente previste nel nostro sistema giuridico, a una coppia formata da persone dello stesso sesso.

L’opzione per il matrimonio egualitario risponde prima ancora che alla necessità sociale del rispetto per la dignità delle famiglie formate da persone dello stesso sesso, a una ragione strettamente giuridica: le unioni civili non sono oggettivamente in grado di coprire tutta l’area di tutela che il matrimonio concede alla famiglia. Il che da un lato è verificabile in un’ottica comparata, giacché in tutti i Paesi in cui ci sono stati interventi simili si è necessariamente ricorso all’intervento della magistratura per fronteggiare le irragionevoli discriminazioni che le coppie dello stesso sesso subivano rispetto a quelle coniugate di sesso diverso. Dall’altro lato, testimonia nei fatti che la separazione degli istituti (unione civile da un lato e matrimonio dall’altra) è funzionale a collocare le famiglie formate da persone dello stesso sesso giuridicamente (e quindi socialmente) in una posizione di inferiorità."

[perdonate il parziale OT, eviterò di tornare sull'argomento in questo topic, anche perché credo di aver espresso in modo chiaro ed esauriente il mio pensiero]

@pix, personalmente, fosse per me, in linea di principio preferei aspettare i matrimonio altri tot anni piuttosto che avere ora una legge discriminatoria, lesiva della diginità e del diritto di piena uguaglianza delle persone LGBT, e che mette nero su bianco il mio status di cittadino di serie B. Se mi auguro che questa legge venga approvata è solo perché ci sono coppie che aspettano da anni uno straccio di diritto e quindi, dal punto di vista pratico, le unioni civili rappresenterebbero un grosso passo in avanti. Detto questo, nel mio post precedente non stavo certo sostenendo che si dovesse manifestare per chiedere il matrimonio egualitario invece di questa legge, stavo solo ricordando che l'obiettivo di tutte le associazioni LGBT non è più da molto tempo quello delle unioni civili, ma è quello del matrimonio, sarebbe quindi opportuno ricordare anche al legislatore che, ok questa legge (senza mediazioni al ribasso), ma poi il percorso deve proseguire.

Non è che non mi va mai bene niente, mi va bene quello che è giusto e quello che non è lesivo dei miei diritti e della mia dignità. Spero sia ancora un mio diritto richiedere che i miei diritti siano riconosciuti pienamente e non in parte.

Posto sul tema questo interessantissimo articolo di Antonio Rotelli, di Rete Lenford (avvocatura per i diritti LGBT): http://www.retelenford.it/871-che-cosa-si-perde-con-le-unioni-civili.html

 

Vista la lunghezza, ne copio un estratto particolarmente significativo:

 

"l tempo che si impiega a discutere del Disegno di Legge sulle Unioni civili – pur costituendo un dovere da parte di chi lo avversa come me – è la prova inconfutabile della mancanza di linearità di tale intervento normativo. Si dirà che è un esito inevitabile di ogni riforma legislativa. Ma al di là della discutibilità di tale obiezione, ricordo a me stesso che tra due strade per la soluzione di un problema la logica impone di scegliere sempre la strada che presenta meno difficoltà di attuazione. Nel nostro caso, l’estensione del matrimonio alle coppie formate da persone dello stesso sesso. Una tale riforma per via legislativa, infatti, consentirebbe automaticamente l’estensione di tutte le tutele, minuziosamente previste nel nostro sistema giuridico, a una coppia formata da persone dello stesso sesso.

L’opzione per il matrimonio egualitario risponde prima ancora che alla necessità sociale del rispetto per la dignità delle famiglie formate da persone dello stesso sesso, a una ragione strettamente giuridica: le unioni civili non sono oggettivamente in grado di coprire tutta l’area di tutela che il matrimonio concede alla famiglia. Il che da un lato è verificabile in un’ottica comparata, giacché in tutti i Paesi in cui ci sono stati interventi simili si è necessariamente ricorso all’intervento della magistratura per fronteggiare le irragionevoli discriminazioni che le coppie dello stesso sesso subivano rispetto a quelle coniugate di sesso diverso. Dall’altro lato, testimonia nei fatti che la separazione degli istituti (unione civile da un lato e matrimonio dall’altra) è funzionale a collocare le famiglie formate da persone dello stesso sesso giuridicamente (e quindi socialmente) in una posizione di inferiorità."

[perdonate il parziale OT, eviterò di tornare sull'argomento in questo topic, anche perché credo di aver espresso in modo chiaro ed esauriente il mio pensiero]

Tutto condivisibile se non fosse che le stesse unioni civili sono in pericolo e che la loro approvazione è tutto tranne che scontata!

Tutto condivisibile se non fosse che le stesse unioni civili sono in pericolo e che la loro approvazione è tutto tranne che scontata!

Appunto, questo a maggior riprova che il giochetto "Chiediamo qualcosa meno, così magari sono buoni e ce lo lasciano" non funziona da, credo, il 2006. È ora di chiedere il matrimonio e, semmai, non ostacolare il processo su un ddl imperfetto ma "costruttivo".

Vedo che il proclama generale è più generalista e non specifico sul ddl, questo mi fa ben sperare. Perciò parteciperò.

 

Ti lamenti che la manifestazione è preclusa a chi non è iscritto a Facebook ma evidentemente gli altri siti ne parlano. Gay.it è il massimo portale lgbt e ne parla.

Probabilmente ti è alieno il concetto di fonte primaria e secondaria di informazione, ad ogni modo quello che cercavo è proprio il comunicato di Arcigay che è stato segnalato.

Scusate ma navigando quasi sempre da telefono la ricerca non è molto agevole.

Appunto, questo a maggior riprova che il giochetto "Chiediamo qualcosa meno, così magari sono buoni e ce lo lasciano" non funziona da, credo, il 2006. È ora di chiedere il matrimonio e, semmai, non ostacolare il processo su un ddl imperfetto ma "costruttivo".

Vedo che il proclama generale è più generalista e non specifico sul ddl, questo mi fa ben sperare. Perciò parteciperò.

 

Probabilmente ti è alieno il concetto di fonte primaria e secondaria di informazione, ad ogni modo quello che cercavo è proprio il comunicato di Arcigay che è stato segnalato.

Scusate ma navigando quasi sempre da telefono la ricerca non è molto agevole.

Ma adesso è fantascienza chiedere il matrimonio egualitario! Nella storia della politica italiana solo i piccoli partiti di sinistra lo hanno inserito nel loro programma, non avendo seguito. Ora c'è una proposta concreta, che potrebbe passare e che nei Paesi più conservatori è stata approvata. Dobbiamo puntare su questo!

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