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Alfredo Cohen (un artista gay da riscoprire)


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Alfredo Cohen (1942-2014) è stato un cantautore, attore, scrittore e militante omosessuale. Fu tra i fondatori del "FUORI!" (Fronte Unito Omosessuale Rivoluzionario Italiano), la prima associazione gay italiana, nata all'inizio degli anni '70. Soprattutto fu uno dei primi (e dei pochi) in Italia a trasferire la militanza politica LGBT nel campo dello spettacolo (teatro) e della musica.

 

Per una sua biografia più completa rimando alla voce wikipink curata da Giovanni Dall'Orto: http://www.wikipink.org/index.php?title=Alfredo_Cohen

 

Segnalo qui la sua (esigua) produzione musicale: l'album "Come barchette dentro un tram" (1977) e il 45 giri "Valery/Roma" (1979).

 

L'album del '77, scritto in collaborazione con musicisti del calibro di Franco Battiato e Juri Camisasca, è notevole soprattutto per essere un caso praticamente unico in Italia di un disco interamente ed esplicitamente a tematica gay, per di più affrontata in un'ottica affermativa e orgogliosa ("Edipuccio e i briganti psicanalisti" è una presa in giro delle teorie omofobe in voga nella psicanalisi dell'epoca, "Tremilalire" un dialogo tra un cliente e un prostituto in cui si denuncia la condizione dell'omosessuale "arrestato braccato schifato evitato ucciso deriso sorpreso indifeso pestato annullato violato castrato", "Signor tenente" un racconto di quello che succedeva nelle brande tra i soldati di leva, e così via)

 

https://www.youtube.com/watch?v=IMoIecEVbJ8&index=2&list=PLh-sb0uLJM_iPuKAu85AYAf-q-4xY5xte

 

 

Un bell'articolo sull'album si trova qui: http://www.operaincerta.it/archivio/031/archindex.html

 

Ma il pezzo più famoso di Cohen (se si può usare questo termine per un personaggio purtroppo ingiustamente dimenticato) è "Valery" del '79, anch'esso scritto con Battiato. La canzone, splendida nella musica e nei testi, è dedicata ad una giovanissima transessuale (Valerie Taccarelli, oggi attivista del MIT di Bologna e storica madrina del Cassero) che, fuggita da Napoli, visse per un periodo nella casa romana di Cohen.

 

 

La musica vi suonerà familiare perché Battiato la riadattò poi (cambiando il testo di Cohen, di cui rimangono però ampie tracce) trasformandola in "Alexanderplatz", portata al successo da Milva.

 

 

@almadel, io l'ho saputo da lei stessa quando la invitammo al gruppo giovani del Tralaltro, forse non c'eri.

 

@LaReginaMab, sì è vero, non so come mai un personaggio come Cohen abbia accettato una parte così macchiettistica. Di fatto quella fu la sua ultima esperienza artistica, col "riflusso" degli anni '80 abbandonò sia il palcoscenico sia l'attivismo e si ritirò addirittura in Tunisia, dove è morto.

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