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come deve essere una dieta sana?


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Io, in barba ai gaglioffi della dieta mediterranea e a quel sornione baffone del dott. Calabrese sempiterno ospite del salotto di Bruno Vespa, non mangio pane, pasta,  patate, panificati, dolci e zucchero da tavola, tranne l'eccezione di un pasto libero il sabato sera e/o la domenica a pranzo .

 

Colazione con tazza di latte e orzo. Verdura ad ogni pasto, carne o pesce o formaggio idem facendo attenzione a non mangiare carni in entrambi i pasti .

 

Pranzo di oggi? insalata di lattuga condita con un cucchiaio di formaggio morbido alle olive (no olio no sale), prosciutto, un pezzo di pecorino romano, un cucchiaio di sugo per pasta (che mi mangio così, quando ho voglia, al modo in cui altri si accompagnano con una salsa) .

 

Stasera probabilmente uova e verdura cotta, credo peperoni .

 

Frutta: nota dolente . Se la mangio dopo il pasto, da anni mi vengono fortissimi attacchi di nausea, che non augurerei a nessuno . Ripiego quindi con una spremuta d'arancia nel pomeriggio quando posso, o dei mirtilli freschi che invece tollero senza problemi .

La dieta mediterranea, salvo particolari intolleranze o restrizioni selettive, secondo me è la migliore.

Mantenuta con equilibrio, e senza eccedere nei condimenti, resta la dieta più ricca diversificata in termini di apporto nutrizionale.

 

Io mangio tutto, ad eccezione di fritti e salse lipidiche che consumo molto saltuariamente.

La pasta, mediamente, la mangio 3-4 volte a settimana: come per altri cibi contenenti prevalentemente carboidrati, sarebbe meglio che venisse consumata a pranzo.

 

Carne e pesce sarebbero, di conseguenza, da preferire per cena alternandoli a piacimento indirizzando la preferenza, se possibile, verso il pesce.

 

Mangio poca frutta, onestamente, ma quando capita la inserisco o a metà mattina, o a metà pomeriggio. Dopo cena sarebbe sconsigliato, in quanto l'apporto di fruttosio comporterebbe un facile eccesso di calorie che in fascia serale è controproducente.

 

La verdura è sempre indicata, solitamente l'abbino al pasto serale cercando di limitare al minimo i condimenti. 

Bisogna prestare molta attenzione al sale: è facile eccedere, e l'abuso comporta diverse conseguenze negative a livello sistemico.

 

L'astensione dal consumo di pane e pasta può essere benefico in quanto l'assenza di glutine, anche nei soggetti non celiaci, è positiva. 

Puoi alternare il consumo di pasta normale col riso, o con la pasta di riso, notevolmente migliore.

Edited by Laen

Io, recentemente, ho cambiato di poco ma di molto il mio modo di mangiare.

Ho eliminato le farine raffinate utilizzando quasi esclusivamente quella integrale o quella di ceci e mangio più frutta e verdura (possibilmente cruda) di quanto non facessi prima. Tolti zucchero e latte, dimenticavo.

E ho perso quasi quindici chili in tre mesi, cosa che mi rende alquanto lieto :D

Edited by LocoEmotivo

 

 

L'astensione dal consumo di pane e pasta può essere benefico in quanto l'assenza di glutine, anche nei soggetti non celiaci, è positiva. 

 

Infatti io ho trovato un beneficio grandissimo ( non li ho tolti per capriccio, s'intenda) . Prima digerivo male, restavo pesante dopo ogni pasto . Ora, sono passati 50 minuti dal pranzo e sono sazio ma leggero, sveglio e pronto a riprendere il lavoro . 

Per me la regola è semplice, mangio cose meno processate possibili, bevo molta acqua e faccio pasti non troppo distanziati per evitare di affaticare lo stomaco.

 

Leggo l'etichetta e se ci sono mille mila ingredienti anche per la cosa più basilare allora passo oltre. Evito poi i prodotti bianchi raffinati industrialmente come pasta, farina, sale e zucchero oltre a grassi inutili come fritti, latticini e insaccati. Un pranzo/cena a settimana chiudo un occhio.

 

Io non mangio carne ma sono d'accordo con il mio nutrizionista che disse che una dieta bilanciata sarebbe quella dove si mangia pesce tre volte a settimana, carne (bianca) una e il resto verdure.

davydenkovic90

dipende dallo stile di vita. Io da circa 5 anni ho l'hobby della corsa e gioco a tennis, se vedeste quanto mangio dopo, vi spaventereste. Ma non ingrasso perché, appunto, oltre alle 2400 calorie circa che uno consuma al giorno (credo) ne consumo almeno altre 800-1500 correndo (di solito quando vado a correre faccio almeno 10km).  Per il resto faccio una vita abbastanza sedentaria da studente.

Quindi sul discorso " quantità " non mi pronuncio.

Non sono neanche di quei pazzi che non mangiano mai schifezze e a cena fuori ordinano insalata scondita. Mi concedo spesso cose poco sane, alcolici e quant'altro.Tuttavia, se un giorno esagero, il giorno dopo magari faccio digiuno, oppure corro un'ora in più. (La corsa è un'arma molto importante per me: quando mi accorgo che sto ingrassando mi basta dedicare più tempo alla corsa e metto subito le cose a posto)

In giorni "normali", cioè quando sono a casa e mi gestisco totalmente da solo per le quantità e il tipo di cibo, cerco di mangiare pasta e verdure, più che altro. E al massimo legumi. La carne non la mangio spesso perché non mi va di cucinarla. Posso mangiare del tonno in scatola, però (un must di noi incapaci in cucina) oppure uova strapazzate o formaggio. Non mangio pane perché non mi piace.

E ho notato anche che se mangio queste cose senza neanche limitarmi sulle quantità ed evito totalmente dolci, merendine, cioccolata, alcool, non rischio di ingrassare. Sono d'accordo con la filosofia del "meglio un piatto di carbonara che una barretta kinder". 

Poi non so perché ma sono attrtto dai cibi molto semplici, anche la verdura la mangio sempre lessa e scondita... Il mio piatto forte sono zucchine e carote lesse usate come condimento per la pasta, oppure ceci o lenticchie usati nello stesso modo. Cucina stellata, lo so.

Purtroppo non vengo neanche da una famiglia dove ci sia una cultura sana nel cibo: mia madre cucinava wurstel, sofficini, pasta al tonno, pizza e quella era la cena. Avendo questo background ho imparato che per mantenermi in forma devo comunque bruciare tante calorie, e poi mi piace fare sport. Quindi contravvengo spesso alle regole di cui parlavo sopra. Ma cerco di farlo sempre fuori casa e in occasioni particolari (non compro quasi mai schifezze al supermercato).

Ah, e un'ultima cosa che spesso faccio è mangiare solamente a cena. So che è sbagliato, ma io mi trovo bene così. Se durante la giornata ad esempio studio o ho altre cose da fare, preferisco non interrompere quello che sto facendo e andare a diritto fino alle 7-8 di sera quando mi viene proprio fame e a quel punto mi preparo qualcosa. Ho sentito dire che lo fa anche la Carrà.

Comunque grazie per aver aperto il topic, è molto interessante.

Edited by davydenkovic90

Una dieta sana deve essere varia ed equilibrata per questo si chiama spesso a modello quella mediterranea. Io cerco di fare sempre 5 pasti giornalieri (colazione, merenda, pranzo, merenda, cena) per tenere il metabolismo veloce e non ingozzarmi troppo ad ogni pasto. Personalmente, e leggo molti altri, ho ridotto la pasta che prendo sempre integrale a 2\3 volte la settimana alternandola al riso. Verdura sempre sia a pranzo che cena, per il resto mangio di certo troppa carne bianca (4/5 volte) a discapito del pesce (max 3 volte) specie per una questione di soldi e facilità nella preparazione e accompagno per quanto possibile a uova, molti legumi sia in zuppe che insalate e qualche formaggio, specie se a ridotto contenuto di grassi. La frutta fuori dai pasti ma in verità è assai poca quella che mangio, di solito una spremuta e un altro frutto al giorno. Ah, non rinuncio quasi mai ai miei 30gr di frutta secca al giorno, ne vado matto.

Saramandasama

Spero questa moda ormai adottata anche dalle nonnine di maria de filippi delle noccioline e del non mangiare cose raffinate o processate( paleodieta, diata a zone)non sia fatta per la longevità. Potete mangiare healthy quanto volete, ma se respirate polveri sottili tossiche come se non ci fosse un domani non è che arriverete a 120 anni. Basta vedere gli islandesi, che rispetto a noi sudeuropei mangiano( perché costa ( 100 g di insalata 7 euro) una merda, eppure insieme a noi italiani e ai giapponesi sono quelli che campano di più. Chi vive nei pressi di fabbriche altamente inquinanti o in città alla Pechino farebbe meglio a trasferirsi se vuole campare più a lungo.

Io invece non riesco a vivere senza frutta: mele, pere, arance, banane, uva, ananas, pesche.. in base alla stagione. 
La mangio a fine pasto e anche a merenda. 

A colazione prendo sempre il thé con due frollini a base di cereali.. a pranzo la pasta in bianco con un po' d'olio a crudo o il riso (ogni tanto con il pesto) e verdure come il secondo. La pasta ultimamente la prendo integrale.. altrimenti delle vellutate.. tipo zucca, cavolo cappuccio verde e/o rosso, zuppa di cavolo nero ecc. 
A cena invece ripiego sulla carne bianca con le verdure cotte.
Il pesce non lo mangio quasi mai perché ho la fobia delle lische.. passerei due ore a cercare le lische che nel frattempo è diventato freddo.. salvo gamberoni, calamari ecc. 

Le insalatone le mangio quando non fa eccessivamente freddo (altrimenti ho il rifiuto) e queste sono più o meno complete con carote grattugiate, valeriana, feta a dadini (lo so è salata.. ma basta non metterci il sale dopo) o altri formaggi, prosciutto cotto a dadini.. e un po' d'olio a crudo. 

Tendo ad evitare i fritti perché non riesco a digerirli e i dolci.. ma una volta ogni tanto ci sta uno sgarro. 

davydenkovic90
No mangio tutto quello che vedo, è una dieta?

Certo. "Dieta" è una vox media, non si parla solo di diete ipocaloriche, ma di quello che uno nella vita decide di mangiare. Dieta random inclusa, se per te funziona.

Io mangio tutti i cibi di colore blu che vedo, a prescindere. 

Edited by davydenkovic90

Certo. "Dieta" è una vox media, non si parla solo di diete ipocaloriche, ma di quello che uno nella vita decide di mangiare. Dieta random inclusa, se per te funziona.

Io mangio tutti i cibi di colore blu che vedo, a prescindere. 

 

Io mangio tutto, tranne certi formaggi e poche verdure, non la chiamo dieta!

AndrejMolov89

Dipende, io ho un rapporto particolare con la dieta. Se la faccio seriamente sento gli effetti dopo due settimane. Se non la faccio ingrasso. Il problema è che l'ultima volta che ho fatto una dieta sistematica sono arrivato a 48 kg con la convinzione di essere grasso, e da quel giorno non ho molti supporter. 

Per me una dieta sana e' composta da cibo non preconfezionato. Quel che si mangia va preparato da se e cosi' si evitano tutte le porcherie dell'industria alimentare, dai conservanti agli additivi a troppo zucchero, troppo sale, troppi grassi eccetera.

 

Per chi e' studente o lavora e' pero' spesso impossibile preparare tutto il cibo da se.

 

Se poi si ingrassa o si diminuisce dipende dal bilancio energetico soggettivo: l'energia assorbita che entra in corpo meno l'energia che il nostro corpo usa per tutto quel che facciamo.

 

Dunque per diminuire si diminuiscono le dosi e per ingrassare si aumentano.

Edited by marco7

dipende dallo stile di vita.

[...]

 Sono d'accordo con la filosofia del "meglio un piatto di carbonara che una barretta kinder". 

Potrei scolpirti un monumento per questo :D . Da amante della carbonara (con i giusti tempi e ingredienti può divenire un piatto di alta cucina), non manca mai sulla mia tavola durante la settimana (in genere una volta). Questo per dire che credo sia giusto concedersi di tanto in tanto un piccolo strappo alla regola (in termini di endorfine aiuta moltissimo, anche considerando solo il mero profilo metabolico) e che sicuramente è meglio preferire una cucina casalinga, per quanto pesante possa talvolta essere, all'artefatto dell'industria del cibo. Una dieta bilanciata (diverso da equilibrata, dove per "equilibrio" s'intende equilibrio chimico dei vari nutrienti), a prescindere dal fatto che sia mediterranea o meno, prevede giornalmente un introito piùo meno costante di carboidrati, proteine e lipidi, che si aggira rispettivamente intorno al 63%, 27% e 10%. Una dieta troppo sbilanciata in termini di eccesso proteico può alla lunga essere controproducente (all'inizio fa perdere peso perchè elimina l'acqua compartimentale, alle lunghe tuttavia non mantiene la stessa efficacia e può condurre ad acidosi metabolica e danno renale): i carboidrati sono fondamentali, così come i grassi (da preferire gli insaturi perchè abbassano i livelli di colesterolo LDL). Le fibre non digeribili sono altrettanto importanti, in particolare la cellulosa, che favorisce il transito a livello colico e ostacola il ristagno, e le malattie ad esso associate (diverticolosi, poliposi, patologie tumorali e ipoperistaltiche). Importanti i legumi, soprattutto per l'apporto in ferro e oligoelementi; non possono però sostituire in termini proteici la carne o il pesce, in quanto privi di amminoacidi essenziali (metionina, arginina, tirosina e cisteina in particolare), e poichè contengono quote insufficienti di vitamina B12 e B9 (acido folico), necessarie per non incorrere in anemie o malattie del sistema nervoso. Sarebbe buona norma preferire i carboidrati complessi a quelli semplici, consumare una buona quota di verdure crude (le cotte perdono gran parte dei loro benefici in termini di vitamine) e di frutta, e impostare il proprio regime alimentare in base all'output di fabbisogno calorico giornaliero. La dieta è uno stile di vita, e deve essere personalizzata in base alle necessità nutrizionali e metaboliche di ciascuno di noi.

Edited by Steam

Dai @@Steam, rompi un po' gli schemi della manualistica, siamo persone, non soltanto piccoli motori biochimici ;-)

 

Con ciò non dico che non concordo del tutto con ciò che hai detto, anzi, ma ogni caso è diverso . L'approccio"pochi zuccheri" o anche niente" in alcuni casi (ciccia in sovrappiù) serve e fa perdere liquidi in eccesso che comunque dovevano essere dezavorrati e mette in azione il metabolismo senza per forza cadere nella ketosi dell'iperproteico stretto . Certo è che se diminuiamo zuccheri raffinati, pane e pasta dovremo aumentare le altre componenti, ma le proteine hanno un ottimo potere saziante soprattutto se combinate con verdure ricche di fibre (da cui assumere gli zuccheri basilari) . Non sono stati riportati casi di danno renale in pazienti sani (solo in chi è gia' malato di reni il quadro peggiora) ma sono cose che vanno tenute sotto controllo professionistico. In compenso vi sono studi sull'effetto positivo di diete di questo genere in pazienti con malattie nervose - un collega con sclerosi multipla ha trovato benefici con riduzione della sintomatologia ancora ai primi stadi .

 

Un consiglio spassionato : regola il registro, capisco che te ne intendi ma ti esprimi da addetto ai lavori, coi pazienti si parla il linguaggio comune ;)

davydenkovic90

 

 

Questo per dire che credo sia giusto concedersi di tanto in tanto un piccolo strappo alla regola (in termini di endorfine aiuta moltissimo, anche considerando solo il mero profilo metabolico) e che sicuramente è meglio preferire una cucina casalinga, per quanto pesante possa talvolta essere, all'artefatto dell'industria del cibo.

Esatto, e aggiungo anche che spesso la merendina artefatta è più "socialmente accettata" del piatto di carbonara.  Ed è pieno di anoressiche pazze che si tengono lontane dalla pasta manco fosse il demonio e poi si sfondano di cereali la mattina o di barrette  dietetiche e schifezze di questa sorta

Dai @@Steam, rompi un po' gli schemi della manualistica, siamo persone, non soltanto piccoli motori biochimici ;-)

 

Con ciò non dico che non concordo del tutto con ciò che hai detto, anzi, ma ogni caso è diverso . L'approccio"pochi zuccheri" o anche niente" in alcuni casi (ciccia in sovrappiù) serve e fa perdere liquidi in eccesso che comunque dovevano essere dezavorrati e mette in azione il metabolismo senza per forza cadere nella ketosi dell'iperproteico stretto . Certo è che se diminuiamo zuccheri raffinati, pane e pasta dovremo aumentare le altre componenti, ma le proteine hanno un ottimo potere saziante soprattutto se combinate con verdure ricche di fibre (da cui assumere gli zuccheri basilari) . Non sono stati riportati casi di danno renale in pazienti sani (solo in chi è gia' malato di reni il quadro peggiora) ma sono cose che vanno tenute sotto controllo professionistico. In compenso vi sono studi sull'effetto positivo di diete di questo genere in pazienti con malattie nervose - un collega con sclerosi multipla ha trovato benefici con riduzione della sintomatologia ancora ai primi stadi .

 

Un consiglio spassionato : regola il registro, capisco che te ne intendi ma ti esprimi da addetto ai lavori, coi pazienti si parla il linguaggio comune ;)

Sul linguaggio mi scuso XD certe volte esagero e manco me ne rendo conto :D . Comunque, non intendevo demonizzare le proteine, affatto. La mia era una critica a quei regimi dietetici in cui le proteine sono le sole, o le prevalenti, protagoniste: un sovraccarico renale in questi casi si ha comunque, e potrebbe comunque slatentizzare episodi di calcolosi, nelle persone predisposte. Nelle malattie neurologiche, confermo assolutamente quanto dici, in particolare quelle infiammatorie :) la mia tesi di laurea verterà sul sistema degli endocannabinoidi e l'influenza da parte di un regime alimentare iperlipidico nella sclerosi multipla, e ho avuto modo di leggere parecchi articoli a riguardo, molto interessanti. Sarebbe bello discuterne!

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