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Perchè Ferzan Ozpetek ci danneggia.


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Non ho mai amato Ferzan Ozpetek, l'unico film che ho lontanamente apprezzato è "il bagno turco".

Ok, diciamo che lo odio, che penso sia il male assoluto, che credo che proponga un modello buonista della vita dell'omosessuale, smielata, vintage, legata a sentimenti troppi semplici, una fabbrica di insicurezze e omofobia interiorizzata.

Il bello con l'hiv, la culona che ti odia perchè sei gay, la culona che ti ama perchè sei gay, il dolore di una separazione, la paura delle malattie, le frociare pazze ma cattoliche, la paura del CO.

Non riesco a trovare altre parole per descrivere quanto non lo sopporti e quanto una comunicazione del genere "finto progressista" ci faccia danno.

 

Ozpetek è da boicottare.

Edited by cuddlemaniac
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https://www.gay-forum.it/topic/32337-perch%C3%A8-ferzan-ozpetek-ci-danneggia/
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Uhm...ci sono film più o meno belli di Ozpetek, forse a volte scade nel buonismo, ma non credo che sia lui a danneggiarci. A lungo - per esempio quelle poche volte che la fiction italiana (orenda) trattava il tema, o in certi film - l'omosessualità è stata raffigurata in forma tragica, non una condizione negativa magari per non smentire una visione politically correct, ma comunque si finiva spesso in tragedia, in dramma o in irresolutezza, troppo spesso. Io sinceramente non so se è meglio questo: cioè, accade ANCHE questo, ma a lungo l'omosessualità è stata vista da una lente deformante di tragicità.

 

Fine pippone, au revoir.

davydenkovic90

Ehm, scusa, perché conosci qualche altro scrittore/regista/autore ITALIANO che non descriva l'omosessualità mediante:

 

un modello buonista della vita dell'omosessuale, smielata, vintage, legata a sentimenti troppi semplici, una fabbrica di insicurezze e omofobia interiorizzata. Il bello con l'hiv, la culona che ti odia perchè sei gay, la culona che ti ama perchè sei gay, il dolore di una separazione, la paura delle malattie, le frociare pazze ma cattoliche, la paura del CO.

Se alla fine della storia il gay muore o soffre, poi, ancora meglio: si vendono più copie/il film ha più successo.

Un film non influenza una realtà, secondo me, ma la fotografa.

La realtà dei "cliché omosessuali" delle varie generazioni è stata descritta spesso, sia in Italia che all'estero. Non ci vedo niente per cui boicottare, non credo che un film possa influenzare molto l'opinione pubblica facendo disinformazione o dando un'immagine distorta dell'omosessualità.

Mi danno più fastidio (ma neanche troppo) quelli come Checco Zalone o i soliti idioti che si permettono di fare satira sull'omosessualità, senza minimamente considerare il fatto che gli omosessuali siano socialmente discriminati. Fanno talmente il giro dall'altra parte, da rispuntare dall'altro lato ed essere equiparabili agli omofobi più beceri da stadio.

Ehm, scusa, perché conosci qualche altro scrittore/regista/autore ITALIANO che non descriva l'omosessualità mediante:

 

Se alla fine della storia il gay muore o soffre, poi, ancora meglio: si vendono più copie/il film ha più successo.

Un film non influenza una realtà, secondo me, ma la fotografa.

La realtà dei "cliché omosessuali" delle varie generazioni è stata descritta spesso, sia in Italia che all'estero. Non ci vedo niente per cui boicottare, non credo che un film possa influenzare molto l'opinione pubblica facendo disinformazione o dando un'immagine distorta dell'omosessualità.

Mi danno più fastidio (ma neanche troppo) quelli come Checco Zalone o i soliti idioti che si permettono di fare satira sull'omosessualità, senza minimamente considerare il fatto che gli omosessuali siano socialmente discriminati. Fanno talmente il giro dall'altra parte, da rispuntare dall'altro lato ed essere equiparabili agli omofobi più beceri da stadio.

Stiquatsi, gran parte della cinematografia è "pura idologia" (citando zizek), noi tutti siamo esseri ideologici, mi spieghi perchè qualcuno che parla a milioni di persone non dovrebbe farlo con l'obiettivo di "plasmare" le menti? è normale che sia robbba di parte quello che vediamo in tv e al cinema, pensavo che questo punto fosse ampiamente superato.

Quello che dico col mio messaggio è che la "parrocchia" di ozpetek non è la mia.

 

P.S Ozpetek è turco

Edited by cuddlemaniac
davydenkovic90

 

 

Stiquatsi, gran parte della cinematografia è "pura idologia" (citando zizek), noi tutti siamo esseri ideologici, mi spieghi perchè qualcuno che parla a milioni di persone non dovrebbe farlo con l'obiettivo di "plasmare" le menti? è normale che sia robbba di parte quello che vediamo in tv e al cinema, pensavo che questo punto fosse ampiamente superato. Quello che dico col mio messaggio è che la "parrocchia" di ozpetek non è la mia

Non è la tua (come non è la mia) perché sono passati 15 anni da "le fate ignoranti", e perché sei nato negli anni '90 o giù di lì.

Un gay degli anni 60 la pensa in un modo diverso da te e si rivede in quei film e in quei clichè.

Ozpetek non mi pare chissà quale faro di ideologia omofoba, sicuramente dà un messaggio, ma non mi sembra che voglia plasmare le menti in quel senso che credi tu. Descrive i cliché della comunità gay del secolo scorso, non tanto diversamente da altri film e telefilm della stessa specie. Anche "queer as folks" è un concentrato di luoghi comuni che niente hanno a che vedere con la vita di molti omosessuali. Ma descrive una realtà, un fatto, un fenomeno sociale, e neanche troppo male. Un film non va preso "alla lettera", va interpretato e inserito nel contesto. Se guardo una scena de "le fate ignoranti" oggi, per esempio, vedo la trasformazione sociale che è avvenuta, il passaggio da un'epoca oscurantista degli anni Settanta dove gli omosessuali avevano 2 o 3 vite parallele, si volevano/dovevano nascondere,  a un'epoca come quella attuale dove invece tutti escono allo scoperto e chiedono diritti, formano famiglie, crescono bambini. 

Non riesco a capire dov'è che Ozpetek dia un'immagine distorta o sbagliata oppure anche offensiva, omofoba che giustifichi un boicottaggio. Se ci fai qualche esempio specifico sarebbe interessante ;)

Io sono andato a rivedermi questa scena. 

davydenkovic90

 

 

è normale che sia robbba di parte quello che vediamo in tv e al cinema, pensavo che questo punto fosse ampiamente superato. Quello che dico col mio messaggio è che la "parrocchia" di ozpetek non è la mia.

Forse, buon cuddle, intendi dire che la tua parrocchia non è sufficientemente rappresentata?

Su questo ti do ampiamente ragione, in Italia c'è ancora pochissima cultura gay rispetto agli altri paesi e che dovrà passare ancora un po' di acqua sotto i ponti per allontanarci ancor più da quei luoghi comuni di cui parlavi all'inizio.

Non credo che Ozpetek sia il male assoluto. Il problema è che tolto Ozpetek non credo che ci siano schiere di registi italiani che raccontino il mondo omosessuale. Sono però d'accordo che la sua voce sia univoca e pressoché troppo vecchia e tradizionale...a volte un po distante da una effettiva rappresentazione della realtà

Per il puro gusto di scombinare un po' le vostre supposizioni, soprattutto le associazioni pro o contro Ozpetek et amici sulla base di un discorso generazionale, intervengo giusto per dire che io, nato poco prima del crollo del muro di Berlino, adoro assolutamente Ozpetek e non potrei mai farne a meno.

I suoi film, la realtà che raccontano, i personaggi, le vicende - è quanto di più lontano ci possa essere dalla mia esperienza di vita. Eppure, nonostante questo (o proprio per questo?) io amo Ozpetek, e tutti i suoi film e i suoi libri. Come per tutti quegli autori (e libri, film, artisti, opere, etc) che a prescindere da analogie o differenze, sintonie o abissi generazionali, ci toccano, chissà perché, dentro, io l'ho fatto mio. Come ho fatto mio pure Tondelli, per dire. E anche qui, un abisso ci separa. Eppure.

Il vero problema di Opzteck è  che è un regista mediocre che scimmiotta Almodovar e non è nemmeno lontanamente paragonabile a lui, film come Mine Vaganti, Saturno Contro o Le Fate ignoranti sono dei filmacci, poi che aiutino o meno la causa e gay sarebbe il meno.

Il vero problema di Opzteck è che è un regista mediocre che scimmiotta Almodovar e non è nemmeno lontanamente paragonabile a lui, film come Mine Vaganti, Saturno Contro o Le Fate ignoranti sono dei filmacci, poi che aiutino o meno la causa e gay sarebbe il meno.

Ma sei pazzo? Sono dei gran bei film ma lo spagnolo è totalmente diverso dal turco.

 

 

lungo - per esempio quelle poche volte che la fiction italiana (orenda) trattava il tema, o in certi film - l'omosessualità è stata raffigurata in forma tragica, non una condizione negativa magari per non smentire una visione politically correct, ma comunque si finiva spesso in tragedia, in dramma o in irresolutezza, troppo spesso.
Citare i titoli please. Commesse è partito nel 99 sono quindi 17 anni... qui abbiamo utenti che manco erano nati.

A me piace molto Ozpetek credo sia un grande regista ^^ ed è bravissimo a dirigere gente che è negata a recitare: Garko, Bova, Angiolini, Arca e in misura minore anche Scamarcio.

ma no, descrive semplicemente una comunità gay un po' datata ma che comunque è esistita. oggi se rifacesse "le fate ignoranti" probabilmente dovrebbe metterci in mezzo grindr, il romeno e l'islamico. 

 

e poi basta con l'idea che un omosessuale famoso debba a tutti i costi rappresentarci - le celebrità (e i loro lavori) parlano solo per sé stesse. 

IlSuonatoreJones

Mi danno più fastidio (ma neanche troppo) quelli come Checco Zalone o i soliti idioti che si permettono di fare satira sull'omosessualità, senza minimamente considerare il fatto che gli omosessuali siano socialmente discriminati. Fanno talmente il giro dall'altra parte, da rispuntare dall'altro lato ed essere equiparabili agli omofobi più beceri da stadio.

Quotone.

 

Di Ozpetek vidi soltanto Le fate ignoranti. Al di là di alcune banalizzazioni evidenti, lo apprezzai molto: un film semplice e delicato, bello.

davydenkovic90
, nato poco prima del crollo del muro di Berlino, adoro assolutamente Ozpetek e non potrei mai farne a meno. I suoi film, la realtà che raccontano, i personaggi, le vicende - è quanto di più lontano ci possa essere dalla mia esperienza di vita. Eppure, nonostante questo (o proprio per questo?) io amo Ozpetek,

Questo non c'entra, non stiamo parlando di gusti individuali ma del seguito che un regista o un film possono avere. E' chiaro che, in un dato momento storico e in un dato contesto, dell'omosessualità si parlava così. Ai tempi di via col vento si parlava dell'eterosessualità in quel dato modo, ai tempi di pretty woman in un altro ancora... Perchè la gran parte delle persone davano seguito a quel tipo di linguaggi e di storie. Un film tipo "pretty woman" parafrasato in versione gay, per esempio, nel 2001 in italia non sarebbe mai uscito, perché non avrebbe avuto nessun seguito e non avrebbe attratto l'interesse di nessuno, anzi, magari avrebbe infastidito qualcuno o non sarebbe sembrato interessante perché non porta temi nei quali la collettività (né gay né etero) si rispecchia. 

Anche a me Ozpetek piace. E non perché lo trovo pro-gay o perché mi ci rivedo o vorrei essere come i suoi personaggi, ma perché ci trovo dei contenuti veri e degli spunti di riflessione interessanti. Alcuni perché sono ancora attuali, altri perché sono superati e danno modo di riflettere su come stavano le cose negli anni 70-80-90 per un omosessuale in Italia.

Che poi, anche senza per forza volerne trarre una "morale" o una visione del mondo, è interessante e coinvolgente l'idea di una donna che scopre la vita parallela del marito dopo la sua morte, e inizia a viverla al suo posto. In questo, forse, è simile ad alcuni film di almodovar. Ma non certo nel modo di trattare il tema dell'omosessualità.

Edited by davydenkovic90

Il vero problema di Opzteck è  che è un regista mediocre che scimmiotta Almodovar e non è nemmeno lontanamente paragonabile a lui, film come Mine Vaganti, Saturno Contro o Le Fate ignoranti sono dei filmacci, poi che aiutino o meno la causa e gay sarebbe il meno.

Non potevi descrivere in maniera più semplice quello che penso di lui, io sono il "topic starter" e dovevo usare un po' più di parole, forse basterebbe ricordare l'utilizzo di cani come Accorsi, Angiolini, Garko, la depressa dei film di Verdone, forse non vanno razionalizzati e andrebbe ricordato come fai tu che in fondo sono solo filmacci. Molto meglio Bigas Luna, almeno sa di essere palesamente trash, il nostro Ozpetek invece si atteggia a grande artista.

Io sono d'accordo con @krad77,mi piace molto Ozpetek,il mondo che rappresenta è per certi aspetti ancora attuale.Certo alcuni film non sono particolarmente riusciti,Cuore sacro e magnifica presenza su tutti.Ma Le fate ignoranti,il bagno turco e soprattutto La finestra di fronte sono a mio parere ottimi film.Poi non credo proprio che scimmiotti Almodovar,sono molto diversi.Di certo non danneggia la causa gay!

Se si dice "Ozpetek è superato" bisognerebbe dare un esempio di film ritenuto

più "contemporaneo"

 

Italiano, se ne esistono

 

Straniero, se non ne esistono di Italiani

 

Questo aiuterebbe a capire, perchè il riferimento ad Almodovar, che è più "vecchio"

di Ozpetek ed i cui titoli più importanti datano '80-'90, o il riferimento al Bagno Turco

che è degli anni '90 ed è il primo film del regista, contraddicono cronologicamente l'assunto

"generazionale"

 

Più facile dire...è un registaccio che ha fatto film "brutti" o "mediocri" perchè è un apprezzamento

largamente soggettivo, quindi non necessita di spiegazioni, ma un po' scarno per stare nella sezione

"spunti e riflessioni"

 

PS

 

Citare Zizek in un forum gay è molto impegnativo, non si sta citando un Diego Fusaro qualunque

ma si sta pur sempre citando un marxista intelligente, per il quale l'omosessualità è un "falso problema"

della contemporaneità, in quanto gli omosessuali non sono una classe e rappresenterebbero un tentativo

di "vittimizzare" la classi medio-alte al contrario delle vere vittime etc.

 

Criticare Ozpetek, attraverso questa lente ideologica, rischia di portare a "stroncare" ogni film a tema gay

la cultura gay e a farlo in nome di Marx e Lacan ( non esattamente delle novità ) e a legittimare una rappresentazione

dell'omosessualità solo nei termini in cui sia "veramente progressista" cioè giustificata da altro

 

Il ché rischia di riportarci indietro a Visconti e Pasolini e non a portarci verso la novità

  1. Ferzan "vecchio, datato, superato"?? Mah.. anche se è così vanesio che NON dirà MAI la sua età, è ancora un contemporaneo (vi piaccia o meno il dettaglio), e cmq a sto punto mi chiedo chi consideriate "attuale, contemporaneo & ganzo" nel descrivere la comunità e/o la vita gaya italica -che lui conosce & bazzica da 40 anni-: le web serie tipo Coming? Spero di no, visto che trattasi di qsa di assolutamente inguardabile!
  2. certamente ha le sue piccole manie, tipo le tavolate che non possono mancare in -quasi- tutti i suoi film; ma non mi sembrano peccati mortali!
  3. come capita a tutti, alcuni suoi film sono riusciti bene, altri meno; Cuore Sacro e Magnifica presenza, secondo me, sono i suoi peggiori; mentre ho adorato la finestra di fronte, che considero il suo film migliore, e Le fate ignoranti, imprescindibile per capire cosa fosse la comunità gaya romana a cavallo del Duemila
  4.  
 Citare Zizek in un forum gay è molto impegnativo, non si sta citando un Diego Fusaro qualunque ma si sta pur sempre citando un marxista intelligente, per il quale l'omosessualità è un "falso problema" della contemporaneità, in quanto gli omosessuali non sono una classe e rappresenterebbero un tentativo di "vittimizzare" la classi medio-alte al contrario delle vere vittime etc. Criticare Ozpetek, attraverso questa lente ideologica, rischia di portare a "stroncare" ogni film a tema gay la cultura gay e a farlo in nome di Marx e Lacan ( non esattamente delle novità ) e a legittimare una rappresentazione dell'omosessualità solo nei termini in cui sia "veramente progressista" cioè giustificata da altro Il ché rischia di riportarci indietro a Visconti e Pasolini e non a portarci verso la novità

condivido & sottoscrivo: anche perchè l'alternativa è tornare alla madame Royale di 50 anni fa; e *forse* da allora qualche piccolo progresso c'è stato perfino in italia...

Edited by freedog
condivido & sottoscrivo: anche perchè l'alternativa è tornare alla madame Royale di 50 anni fa; e *forse* da allora qualche piccolo progresso c'è stato perfino in italia...

 

Io non credo che il riferimento sia quello...cioè io sono

noto per vedere film tipo ho sposato un mostro venuto dallo

spazio degli anni '50 e trovarli "belli"....XD

 

Credo però di essere un "unicum" per il fatto di spingermi

fino a certe robe -con sottotesto gay- veramente "antiche"

 

Magari un cinema più "anticonformista" e "queer" degli anni '80-'90?

 

Mi pare più realistico

 

Se si dice "Ozpetek è superato" bisognerebbe dare un esempio di film ritenuto

più "contemporaneo"

 

Italiano, se ne esistono

 

Straniero, se non ne esistono di Italiani

 

Questo aiuterebbe a capire, perchè il riferimento ad Almodovar, che è più "vecchio"

di Ozpetek ed i cui titoli più importanti datano '80-'90, o il riferimento al Bagno Turco

che è degli anni '90 ed è il primo film del regista, contraddicono cronologicamente l'assunto

"generazionale"

 

Più facile dire...è un registaccio che ha fatto film "brutti" o "mediocri" perchè è un apprezzamento

largamente soggettivo, quindi non necessita di spiegazioni, ma un po' scarno per stare nella sezione

"spunti e riflessioni"

 

PS

 

Citare Zizek in un forum gay è molto impegnativo, non si sta citando un Diego Fusaro qualunque

ma si sta pur sempre citando un marxista intelligente, per il quale l'omosessualità è un "falso problema"

della contemporaneità, in quanto gli omosessuali non sono una classe e rappresenterebbero un tentativo

di "vittimizzare" la classi medio-alte al contrario delle vere vittime etc.

 

Criticare Ozpetek, attraverso questa lente ideologica, rischia di portare a "stroncare" ogni film a tema gay

la cultura gay e a farlo in nome di Marx e Lacan ( non esattamente delle novità ) e a legittimare una rappresentazione

dell'omosessualità solo nei termini in cui sia "veramente progressista" cioè giustificata da altro

 

Il ché rischia di riportarci indietro a Visconti e Pasolini e non a portarci verso la novità

 

In tutta franchezza voi colpevolmente confondete il cinema con l'impegno, questa è una cosa tipicamente italiana, è anticinematografica ed infatti i nostri film non se l'incula nessuno, anzi da qualche anno qualcosa si muove da quando si sta capendo che in genere più pagine di giornale un film riempie più le sale saranno vuote.

Puoi fare il centimilionesimo film sulla Shoà, saprai che aprirai dibatitti e vincerai premi ma nello stesso tempo sarai sicuro che non incasserai un tubo e il tuo film verrà dimenticato il giorno successivo perchè è argomento trito e ritrito, poi che il film sia bello o brutto non interessa a nessuno perchè andrà così.

 

Faccio questo esempio per dire che quando dico che Opzetek è un regista mediocre non lo dico per valutazione soggettiva ma tramite elementi oggettivi, i suoi ultimi film sono oggettivamente irrilevanti, i suoi incassi non rientrano delle spese e i suoi film non varcano il confine nonostante non sia proprio Gennarino Esposito da Vallaricca che fa cinema amatoriale e gli addetti ai lavori non mi sembra che si straccino le vesti per lui, quindi non lo annovererei tra i grandi registi in circolazione.

Se i vari Tornatore, Sorrentino e Garrone sono acclamati ed Opzetek dimenticato un motivo ci sarà no? Alla fine di questo regista ne parliamo solamente noi gay ed anche perchè si è ritanato in un recinto che gli garantisce un minimo di visibilità (appena la fa fuori dal vaso tipo Cuore Sacro o Magnifica presenza è semplicemente ignorato)

Contesterò fino alla morte chi fa cinema per veicolare messaggi sociali perchè E' SBAGLIATO, perchè se vuoi sposare la causa gay lo puoi fare in mille altri modi non è necessario dedicare il tuo cinema a rappresentare una realtà perchè poi, come spesso accade, l'occhio del reale è qualcosa che manca e rischia di cadere nella macchietta.

I film di Opzetek non sono, infatti, abitati da PERSONE ma da PERSONAGGI, tutti sono costruiti su clichè perchè bisogna veicolare il messaggio della grande comunità solidale gay, per carità bellissimo, bellissima l'attenzione che si dà a certe storie ma lo si potrebbe fare in modo diverso senza maledizione per forza fare l'agiografia di una comunità con drammatizzazioni in cattivissima fede (come descrivere se no il personaggio di Garko nelle fate Ignoranti?)

 

Inoltre non è che ci sia niente di male di raccontare storie ad uso e consumo della comunità ma almeno renderle avvincenti sapendo toccare corde e linguaggi comuni. Faccio un esempio, il problema del coming out è una cosa tipicamente omosessuale, un etero un problema simile non sa nemmeno cos'è al massimo lo può trovare come buffo o grottesco. Difficilmente ho trovato film che sapessero raccontare il problema e lo sapessero raccontare anche sotto gli occhi di un eterosessuale non apertamente omofobo.

Se si vuole sposare una causa, a volte, si può fare molto anche con sottotrame in film diversi, anche in un thriller o in un fantasy, solo che per noi italiani se non si è didascalici non va bene, non c'è impegno, non c'è serietà.

Per non dilungarmi Opzetek rappresenta sempre mondi drammatici ma positivi perchè deve dare una certa immagine della comunità eppure visto che chiedevi un esempio ti cito "Un altro Pianeta" che @freedog dovrebbe conoscere.

E' un film indipendente di qualche anno fa, in questo caso apertamente a tematica gay, ma che non porta un'agiografia e non si preoccupa del perbenismo ma rappresenta la realtà del battuage della spiaggia di Capocotta a Roma. Ebbene se all'inizio la rappresentazione è volutamente squallida e provocatoria ben presto escono fuori le storie dei personaggi e soprattutto del protagonista che sono universali in cui anche la casalinga cattolica (quelle con cervello) si può rivedere.

E' un film che abbatte il pregiudizio, alla fine di quel protagonista nutri una profonda compassione in senso positivo del termine ed è quell'empatia che veicola il vero messaggio di sensibilizzazione.

 

Infine posso dirti che oltre i contenuti io contesto lo stile, la malafede, la furberia del suo cinema, poi ci sono film carini oltre "Il bagno turco" ho trovato anche "la finestra di fronte" un prodotto valido ma tutto qui.

 

Se Almodovar è qualcosa relegato agli anni 80 o 90 invito a vedersi La pelle che abito che è uno dei migliori film che ho visto negli ultimi anni, se non è un capolavoro quello!

Edited by Iron84

@Iron84, faccio fatica a rispondere ad un intervento del genere, che

al mio occhio francamente sembra più una sorta di sfogo emotivo, che

un tentativo di riflettere sulla cinematografia di Ozpetek

 

Io l'unico riferimento "impegnato" nel mio intervento l'ho messo in PS

per il semplice fatto che l'opener ha citato un filosofo Zizek, che non è

esattamente noto per essere friendly

 

E' un filosofo marxista sloveno, che è molto anti-americano e quindi se

20 anni fa poteva criticare Clinton sul dont ask-dont tell, ora critica Obama

per la sua agenda gay ( la prima cosa poteva passare perchè si limitava ad

una denuncia dell'ipocrisia americana, la seconda non può passare...perchè

diventa una denuncia delle politiche friendly di Obama )

 

In conseguenza ed in sintesi egli è diventato a causa del suo antiamericanismo

anche latamente antigay e quando lo si cita, bisogna farlo con prudenza

marò, che minestrone...

ironuccio, stai confondendo troppi piani diversi e ne viene fuori un casino.

adesso non ho tempo (causa valigie da preparare), però come ho un attimo ci torno su.

 

PS: Un altro pianeta è un film con millanta difetti, in primis i buchi terribili di sceneggiatura; era una buona idea potenziale, ma è stata realizzata malissimo

 

PPS off topic: ma solo io non sapevo che 20 giorni fa hanno sequestrato il 7° cielo x abusi edilizi??

Un altro pianeta è un film con millanta difetti, in primis i buchi terribili di sceneggiatura; era una buona idea potenziale, ma è stata realizzata malissimo

 

E' un film realizzato con €980 - novecentottanta euro....

 

Praticamente forse potevo trovare o investirci più soldi

pure io in una produzione "cinematografica"

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