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Perchè Ferzan Ozpetek ci danneggia.


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E' un film realizzato con €980 - novecentottanta euro....

 

Praticamente forse potevo trovare o investirci più soldi

pure io in una produzione "cinematografica"

 

Appunto, con pochi soldi si può fare qualcosa di valido poi il film va valutato tenendo conto dei suoi limiti mi sembra ovvio.

Non penso di aver confuso i piani schematizzo, dicevi che la mediocrità di Opztek o come si scrive, sia un discorso soggettivo e io ho semplicemente cercato di portare delle motivazioni.

Sulla questione dell'impegno era anche riferito al discorso che dobbiamo essere fan di questo regista perchè sposa la nostra causa, un pò come la sinistra ha fatto con l'insopportabile e mediocrissimo Nanni Moretti.

 

Contesto questa visione del cinema e contesto l'impostazione, il mio primo intervento era proprio diverso, dicevo "non mi frega nulla il suo contributo alla causa mi interessa solo che è un regista mediocre".

Questa visione ci pone a dare maggiore risalto più a quello che un film vuole dire che a come è fatto e strutturato, cosa per me sbagliatissima.

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Sulla questione dell'impegno era anche riferito al discorso che dobbiamo essere fan di questo regista perchè sposa la nostra causa, un pò come la sinistra ha fatto con l'insopportabile e mediocrissimo Nanni Moretti.

 

La sosterrai nei confronti di altri...io mo sono limitato a dire

a chi ha scritto : è un regista "vecchio" non contemporaneo

che citare Almodovar è contraddittorio

 

Almodovar è del 1949 mentre Ozpetek è del 1959 ed il

suo primo film è del 1999, data alla quale Almodovar aveva

già fatto 15 film ( certo dopo ne ha fatti altri 6...ma è chiaro

che i 10 anni anagrafici diventano 21 cinematograficamente

avendo debuttato Almodovar nel 1978 )

E' un film realizzato con €980 - novecentottanta euro....

Hinz, il budget è importante,

ma non determinante, se hai le idee chiare su quel che vuoi fare! E ce ne sono di bei film italiani fatti praticamente senza una lira: dall'Ovosodo di Virzì di 20 anni fa allo Short skin di Chiarini dell'anno scorso (toh.. un livornese e un pisano; a farlo apposta non ci riuscivo ad accomunarli!).

Un altro pianeta, con tutto l'affetto per chi ci ha lavorato, sinceramente non aveva nè capo nè coda.

 

 

 

Noto che state parlando di tutto meno che di Ozpetek

non mi pare.. avevo chiesto se qualcuno potesse citare film gay-themed (italiani e anche no) che potessero essere VALIDI parametri sì da poter definire "male assoluto" quelli di Ferzan.

Ancora attendo risposta...

Edited by freedog

Tra l'altro io mi lamenterei molto di più delle rappresentazioni medie del gay stereotipato nei film trash italiani dagli anni '70 a oggi, non di un regista che ha sdoganato un tema trasponendoli nei drammi del quotidiano (magari con qualche stereotipo d'accordo). Ci sono numerosi film italiani che trattano l'omosessualità normalmente e la gente non li conosce perché sono Diego Fusaro o Hinzelmann.

l'insopportabile e mediocrissimo Nanni Moretti.

Nessuno tocchi Aprile. O Ecce bombo!

 

l'Ovosodo di Virzì di 20 anni fa

Delizioso. L'ho rivisto proprio ieri, ed è ancora delizioso.

 

Di Ozpetek ho visto solo La finestra di fronte, ed ha attirato la mia attenzione solo perché é stato girato a casa di mia nonna (letteralmente). Tolto questo dettaglio, tolto tutto l'interesse verso questa pellicola e questo regista.

 

 

Un altro pianeta, con tutto l'affetto per chi ci ha lavorato, sinceramente non aveva nè capo nè coda

 

Non sono io che l'ho elogiato...solo che 980

euro è veramente una cifra limite

 

Sempre per rimanere nell'ottica del citatemi dei

film diversi per capire di che si parla, non mi pare

un paragone efficace ( poi se uno ha visto solo un

altro pianeta...e Ozpetek è il Male è "un altro discorso" )

 

Ad esempio Locoemotivo conosce tutta la cinematografia

da vero iscritto al PD ( da Nanni Moretti a Virzì ) ma di Ozpetek

ha visto poco....mi pare il caso di provvedere

 

Non è certo colpa mia se guardano solo i porno e leggono pure i

Saggi dei filosofi sbagliati XD

eh no!

ironuccio caro, di confusione stamattina ne hai fatta, e assai!!

per cui, mò me devi fà fa la maestrina dalla penna rossa e metteme a elencà le più grosse (chè a fattele notà tutte farei capodanno..)

 

cominciamo il papiro:

 

 

voi colpevolmente confondete il cinema con l'impegno, questa è una cosa tipicamente italiana, è anticinematografica ed infatti i nostri film non se l'incula nessuno

NOI?? tesò, non dico che si debba conosce tutti i film del Tribeca film festival di Redford o saper fare Schindler list come Spielberg (che qualche spiccetto l'ha pure incassato, tra l'altro..), ma esiste un mondo anche oltre Checco Zalone (che cmq è molto meno stupido & vuoto di come potrebbe apparire..) e i cinepanettoni (che quest'anno sono andati maluccio)

 

e pure il fatto che i nostri film non interessino passato Ventimiglia: tra Cannes, Oscar, pardi locarnesi, eccetera mi sembra che negli ultimi 15-20 anni siamo ben piazzati nei palmares dei festival. magari tu le consideri pallose, ma qsa ancora ste kermesse contano (tant'è che sto a partì x andare a quello di Berlino)

 

Opzetek è un regista mediocre non lo dico per valutazione soggettiva ma tramite elementi oggettivi, i suoi ultimi film sono oggettivamente irrilevanti, i suoi incassi non rientrano delle spese e i suoi film non varcano il confine

semplicemente, non è vero; pazienza il giudizio soggettivo sulla sua irrilevanza, ma incassa E si vende bene anche fuori (non solo in Turchia), tanto che gli hanno fatto delle monografiche a Londra, New York e non mi ricordo dove altro. Evidentemente sa confezionare bene la sua.. mercanzia!

 

 

Contesterò fino alla morte chi fa cinema per veicolare messaggi sociali perchè E' SBAGLIATO

per quanto ne so, si è sempre definito un contastorie; non mi ricordo chissà quali suoi memorabili proclami -ma nemmeno quelli da suffraggetta frocia-

 

 

I film di Opzetek non sono, infatti, abitati da PERSONE ma da PERSONAGGI, tutti sono costruiti su clichè perchè bisogna veicolare il messaggio della grande comunità solidale gay, per carità bellissimo, bellissima l'attenzione che si dà a certe storie ma lo si potrebbe fare in modo diverso senza maledizione per forza fare l'agiografia di una comunità con drammatizzazioni in cattivissima fede

Si consiglia la visione di Mine vaganti, specie quando le sfrante pazze piombano da Roma al paesello... drammaticizzime...

 

-segue sennò viene troppo lungo..-

Edited by freedog

-parte 2-

 

 

 

Difficilmente ho trovato film che sapessero raccontare il problema e lo sapessero raccontare anche sotto gli occhi di un eterosessuale non apertamente omofobo

Rimedia il dvd di Come non detto; commediola semplicemente deliziosa

 

oltre i contenuti io contesto lo stile, la malafede, la furberia del suo cinema

che non ti piacesse s'era intuito; ma pure qui, dove sono le prove OGGETTIVE delle tue teorie??

 

Se Almodovar è qualcosa relegato agli anni 80 o 90 invito a vedersi La pelle che abito che è uno dei migliori film che ho visto negli ultimi anni

con tutta la venerazione che ho per lui, il caro Pedro ormai vende il brand di se stesso, e quasi sempre si limita al compitino stilistico con Penelope Cruz o qualche altra diva (a propò di furbetti..); ne La pelle che abito s'è impegnato un po' di più rispetto, per esempio, agli Amanti occasionali; ma Tutto su mia madre (per dirne uno; a propò: ragionando coi tuoi criteri, Agrado non diventerebbe un clichè delle trans?) era di un altro pianeta!

 

PS:

Locoemotivo conosce tutta la cinematografia da vero iscritto al PD ( da Nanni Moretti a Virzì ) ma di Ozpetek ha visto poco....mi pare il caso di provvedere

Non è certo colpa mia se guardano solo i porno e leggono pure i Saggi dei filosofi sbagliati XD

se conosco brontoLoco, te la stai a rischià grossa, cì...

"iscritto al pd" è una di quelle offese da lavare col sangue...

Edited by freedog
se conosco brontoLoco, te la stai a rischià grossa, cì... "iscritto al pd" è una di quelle offese da lavare col sangue...

 

Beh....però i film che sceglie di vedere, quelli sono

ed è Nanni Moretti ad aver chiuso la campagna elettorale

di Bersani alle ultime politiche per il PD ( non io )

 

Poi Ozpetek, si vede per caso...ma a Nanni Moretti tutto

si perdona no?

Saramandasama

No, ma una comunità gay, come quella italiana, inutile, in quanto non esistente, nevroticamente isterica,nelle sue rappresentazioni più reali, ( vedete gli ultimi tweet), pensa che sia Ozpetek a danneggiare l' immagine del frocio medio italiano. Sì...

 

 

Faccio questo esempio per dire che quando dico che Opzetek è un regista mediocre non lo dico per valutazione soggettiva ma tramite elementi oggettivi, i suoi ultimi film sono oggettivamente irrilevanti, i suoi incassi non rientrano delle spese e i suoi film non varcano il confine nonostante non sia proprio Gennarino Esposito da Vallaricca che fa cinema amatoriale e gli addetti ai lavori non mi sembra che si straccino le vesti per lui, quindi non lo annovererei tra i grandi registi in circolazione. Se i vari Tornatore, Sorrentino e Garrone sono acclamati ed Opzetek dimenticato un motivo ci sarà no? Alla fine di questo regista ne parliamo solamente noi gay ed anche perchè si è ritanato in un recinto che gli garantisce un minimo di visibilità (appena la fa fuori dal vaso tipo Cuore Sacro o Magnifica presenza è semplicemente ignorato) Contesterò fino alla morte chi fa cinema per veicolare messaggi sociali perchè E' SBAGLIATO, perchè se vuoi sposare la causa gay lo puoi fare in mille altri modi non è necessario dedicare il tuo cinema a rappresentare una realtà perchè poi, come spesso accade, l'occhio del reale è qualcosa che manca e rischia di cadere nella macchietta. I film di Opzetek non sono, infatti, abitati da PERSONE ma da PERSONAGGI, tutti sono costruiti su clichè perchè bisogna veicolare il messaggio della grande comunità solidale gay, per carità bellissimo, bellissima l'attenzione che si dà a certe storie ma lo si potrebbe fare in modo diverso senza maledizione per forza fare l'agiografia di una comunità con drammatizzazioni in cattivissima fede (come descrivere se no il personaggio di Garko nelle fate Ignoranti?)   Inoltre non è che ci sia niente di male di raccontare storie ad uso e consumo della comunità ma almeno renderle avvincenti sapendo toccare corde e linguaggi comuni. Faccio un esempio, il problema del coming out è una cosa tipicamente omosessuale, un etero un problema simile non sa nemmeno cos'è al massimo lo può trovare come buffo o grottesco. Difficilmente ho trovato film che sapessero raccontare il problema e lo sapessero raccontare anche sotto gli occhi di un eterosessuale non apertamente omofobo. Se si vuole sposare una causa, a volte, si può fare molto anche con sottotrame in film diversi, anche in un thriller o in un fantasy, solo che per noi italiani se non si è didascalici non va bene, non c'è impegno, non c'è serietà. Per non dilungarmi Opzetek rappresenta sempre mondi drammatici ma positivi perchè deve dare una certa immagine della comunità

Non voglio insistere sui toni di freedog ma qui di oggettivo vedo veramente poco, e quello che c'è non è corretto.
Nel 2014 cioè nemmeno due anni fa esce al cinema Allacciate le cinture che se vogliamo è un tipico esempio di film alla Ozpetek in quanto corale, tra i vari personaggi ce ne sono anche di gay ma non si parla solo di gay (e comunque se ne parla molto meno che ne Le fate ignoranti). 
Incassa 4.521.000 euro ed è 42esimo nella classifica dei film più visti dell'anno, quindi per dire incassa più del film di Clooney Monuments men (quarantanovesimo) di quello di Woody Allen premiato anche agli oscar Blue Jasmine (cinquantunesimo) di un bell'horror amato dai critici L'evocazione e anche del bel fumettone di Tom Cruise Edge of tomorrow (rispettivamente cinquantacinquesimo e cinquantottesimo).
Secondo te i suoi film non varcano il confine eppure oltre a ciò che ti ha già scritto Freedog, ti segnalo che Netflix ha comprato Mine vaganti per esportarlo in alcuni paesi, Canada Brasile Austria Germania...
Di questo regista non parliamo solo noi gay basta leggersi un po' di critiche, riprendo l'ultimo uscito e ti passo questo link http://www.stracinema.com/2014/03/rassegna-stampa-allacciate-le-cinture.html troverai un po' di recensioni da quotidiani ma anche da blog, ce ne sono anche di negative ma nessuno dice che faccia film da gay per i gay.
Tu puoi anche contestare fino alla morte i registi che vogliono "veicolare messaggi sociali" ma i registi non smetteranno certo di farlo per questo, e ti dico anche che in diversi continuano a farlo riportando un discreto successo, penso a un Ken Loach, a un film come Magdalene o l'italiano Si può fare di Manfredonia, lo stesso Pride dell'anno scorso non possiamo dire che non portasse un messaggio sociale, in questo caso anche relativo alla causa glbt... e ti posso anche portare l'esempio del Garrone già da te precedentemente citato che con il suo Gomorra non è certo esente dall'impegno sociale.
Per quel che riguarda poi per esempio il coming out, un film abbastanza recente e che ha avuto un buon riscontro è stato Come non detto... sì certo carino e tutto quanto, ma che io ho trovato strapieno di buonismi e "carinerie"; ancora più indietro di Ozpetek sotto questo punto di vista, seconda la mia modesta opinione. Ed è anche un film che è rimasto isolato nel panorama, che magari è pure debitore del lavoro del buon Ferzan, perché poi andare ad analizzare Outing fidanzati per sbaglio oppure Ci vediamo a casa non credo ci convenga più di tanto. Mi esimo anche dal discorso dei thriller e del fantasy perché andremmo verso un discorso un po' complesso e ci vorrebbe un'analisi della situazione italiana molto salda.

Non ho mai visto mezzo film di questo Ozpetek, ma credo di essermi fatto un'idea dalle vostre descrizioni. Non credo che il problema sia il danneggiamento di un'immagine, quanto che sia uno dei pochissimi registi che fa film 'impegnati' a tematica gay. Se hai praticamente zero concorrenza è facile essere preso come guru di un filone cinematografica anche se poi magari i tuoi film parlano di realtà superate ed antiquate.

 

Io posso parlarvi di Almodóvar. Non che ne sia un esperto, ma qualche film mi è toccato vederlo. Questo regista credo che all'inizio è stato innovativo, poi è stato contemporaneo descrivendo bene la scena gay anni 90 di una Spagna gay libertina fatta di eccessi, dark room e melodrammi, ma anche lui ultimamente descrive una realtà gay-nostalgica che non esiste più. 

Los amantes pasajeros poteva essere un film irriverente negli anni 2000, ma si accosta molto male con la realtà gay odierna e vedendolo molti amici gay non hanno fatto altro che trovarlo grottesco. Che poi per carità, alla fine è pure lo stile del regista, ma utilizzare una comunità di persona per far humour grottesco (superato) non credo sia il massimo.

 

Credo che ultimamente a livello internazionale ci siano stati ultimamente di un cinema gay onesto e reale, ma sembra che il pubblico non sia ancora pronto o interessato ad simpatizzare con la vera realtà gay. 

ma.. ma.. ma come?? :fie: :fie:

bravo bimbo, io: pacifico, tranquillo, pacato...

Tranquillo intendevo dire che non volevo ricalcare troppo i tuoi stessi argomenti andando nella stessa direzione... ho cercato di evitare di scrivere cose che tu avessi già esternato ecco.

 

ah sì dimenticavo la fonte della classifica incassi cinematografici del 2014 http://www.mymovies.it/boxoffice/italia/2014/

Edited by Krad77

Allora lasciamo perdere il discorso mercato cinematografico che dai vostri interventi dimostrate di saperne veramente poco e intraprendere una disquisizione sugli incassi sarebbe troppo off topic. Mi citi il sito di un carissimo amico con cui ho avuto discussioni analoghe cmq dire che un regista è mediocre non significa dire che non abbia fatto mai film godibili è un discorso di insieme.

 

Quello che emerge da alcuni interventi è che siccome il livello è quello Opzetek ci va da Dio.....e io contestoquesto discorso.

 

Poi Krad ha fatto degli esempi di film bellissimi ma non di certo solo per l impegno altrimenti dovremo dire che il Gomorra di Garrone è lo stesso del discutibilissimo di Sollima.Magdalena è un film straordinario per la sua crudezza quasi sadica nel suo realismo esasperato. Quindi è nello stile e nella messa in scena ciò che conta.

 

Solo un appunto Krad certe cose può non saperle ma Freedog trovo grave che tu non conosca il mercato cinematografico e che non mi sappia fare la differenza tra vendita e distribuzione incassi e costi budget e finanziamenti pubblici. Concordo non è compito del critico fare il ragioniere ma senza certe osservazioni la critica finisce per essere quello che è.

 

Sul discorso esempi di cinema gay è vero che c è poco di qualità ma ad esempio il cinema indipendente americano ha dato molto alla causa con film che direttamente o indirettamente trattavano la cosa.Poi ripeto che esista di meglio o meno per me è irrilevante ho solo fatto una costatazione che resta anche se Mine Vaganti dovesse essere eletto come il miglior film queer della storia ( vedendo il livello non lo riterrei nemmeno improbabile )

Edited by Iron84

Se si dice "Ozpetek è superato" bisognerebbe dare un esempio di film ritenuto

più "contemporaneo"

 

Italiano, se ne esistono

 

Straniero, se non ne esistono di Italiani

 

Questo aiuterebbe a capire, perchè il riferimento ad Almodovar, che è più "vecchio"

di Ozpetek ed i cui titoli più importanti datano '80-'90, o il riferimento al Bagno Turco

che è degli anni '90 ed è il primo film del regista, contraddicono cronologicamente l'assunto

"generazionale"

 

Più facile dire...è un registaccio che ha fatto film "brutti" o "mediocri" perchè è un apprezzamento

largamente soggettivo, quindi non necessita di spiegazioni, ma un po' scarno per stare nella sezione

"spunti e riflessioni"

 

PS

 

Citare Zizek in un forum gay è molto impegnativo, non si sta citando un Diego Fusaro qualunque

ma si sta pur sempre citando un marxista intelligente, per il quale l'omosessualità è un "falso problema"

della contemporaneità, in quanto gli omosessuali non sono una classe e rappresenterebbero un tentativo

di "vittimizzare" la classi medio-alte al contrario delle vere vittime etc.

 

Criticare Ozpetek, attraverso questa lente ideologica, rischia di portare a "stroncare" ogni film a tema gay

la cultura gay e a farlo in nome di Marx e Lacan ( non esattamente delle novità ) e a legittimare una rappresentazione

dell'omosessualità solo nei termini in cui sia "veramente progressista" cioè giustificata da altro

 

Il ché rischia di riportarci indietro a Visconti e Pasolini e non a portarci verso la novità

Non capisco il nesso tra "filtro ideologico dell'analisi cinematografica" e arrivare a criticare ogni film gay esistente sulla faccia della terra.

Allora lasciamo perdere il discorso mercato cinematografico che dai vostri interventi dimostrate di saperne veramente poco e intraprendere una disquisizione sugli incassi sarebbe troppo off topic. /cut/ Solo un appunto Krad certe cose può non saperle ma Freedog trovo grave che tu non conosca il mercato cinematografico e che non mi sappia fare la differenza tra vendita e distribuzione incassi e costi budget e finanziamenti pubblici. Concordo non è compito del critico fare il ragioniere ma senza certe osservazioni la critica finisce per essere quello che è.

Ma sì infatti lasciamo perdere visto che io non sono un addetto ai lavori, non so tu, nella vita mi occupo di tutt'altro e sono un semplice appassionato.

Con il mio discorso ti volevo solo far notare che gli incassi dell'ultimo film, 2014, non sono affatto trascurabili e se devo aggiungere, non credo che il budget di quel film sia stato stratosferico, inoltre per avere un'idea andrebbero credo aggiunti anche i ricavi da noleggi e vendite blu-ray e la vendita dei diritti televisivi, e che io sappia questi sono dati che non escono mai. Occhio alla preterizione che poi la posso fare anche io, ops, già fatta.

 

Poi Krad ha fatto degli esempi di film bellissimi ma non di certo solo per l impegno altrimenti dovremo dire che il Gomorra di Garrone è lo stesso del discutibilissimo di Sollima.Magdalena è un film straordinario per la sua crudezza quasi sadica nel suo realismo esasperato. Quindi è nello stile e nella messa in scena ciò che conta.

Io ho solo risposto alla tua frase

Contesterò fino alla morte chi fa cinema per veicolare messaggi sociali perchè E' SBAGLIATO

se poi ora mi vuoi dire che ti sei espresso male ok, d'altronde ribadisco che per dare un giudizio completo su un film si devono giudicare sia la forma sia il contenuto, e su questo ti avevo già risposto in modo un po' più articolato http://www.gay-forum.it/forum/index.php/topic/29032-film-italiani-gay-sesso-solo-etero/page-2#entry824109 .

Perché che io vada a vedere un film girato benissimo, che veicola messaggi nazisti di superiorità della razza bianca ed inferiorità delle donne, ed esca dicendo ma che bel film non succederà mai.

La serie tv di Gomorra immagino a te non piaccia, ma definirla discutibilissima mi sembra forzato, io non la seguo ma le recensioni sono buone, non ho letto molti attacchi anzi semmai il contrario.

 

Sul discorso esempi di cinema gay è vero che c è poco di qualità ma ad esempio il cinema indipendente americano ha dato molto alla causa con film che direttamente o indirettamente trattavano la cosa.

Guarda io di cinema gay ne guardo tanto, davvero tanto, e ti posso assicurare che oltre ai bellissimi film indipendenti escono anche tanti prodotti di basso budget che sono improponibili e indigeribili, come sotto il marchio tla o wolfe che lungi da ma criticare perché fanno anche roba buona, ma anche di bruttina. Ad ogni modo mi sembra più giusto per la discussione rimanere sui paragoni con il mercato italiano.

Ad esempio Locoemotivo conosce tutta la cinematografia

da vero iscritto al PD ( da Nanni Moretti a Virzì ) ma di Ozpetek

ha visto poco....mi pare il caso di provvedere

Allora, manteniamo bassi i toni, cerchiamo di essere calmi e di non cadere nelle provocALLORA ISCRITTO AR PIDDI' CE SARAI TE, QUARCH'ANTRO DEMOCRISTIANO DE 'STO C*ZZO, TRE QUARTI DA'A PALAZZINA TUA E TU' NONNO 'N CARIOLA CO' LE MUTANNE VIOLA.

Dicevasi.

Di Moretti ho visto solo Ecce bombo!, Aprile e Habemus Papam, e di Aprile amo la nevrosi con cui guarda all'immininente paternità (il tazebao "Fate a tutte l'epirdurale!" è meraviglioso, come il pezzo sugli attori nati il periodo del figlio o le nausee e i giramenti che colgono Moretti invece della moglie... Per non parlare di quando è in macchina e dice: "Stasera ho proprio voglia di litigare!" e va a dire fastidio a Luchetti!), insomma al piacevole miscuglio tra pubblico e privato.

Come il fatto di difendere il ddl Cirinnà (tra l'altro illeggibile) non fa di me un attivista, aver visto Nanni Moretti non mi rende un piddino del c*zzo (con tutto il non-rispetto per gli iscritti veri, qualora ce ne fossero).

E poi, che colpa ne ho se Ovosodo è una delizia di commedia all'italiana, agrodolce, a tratti surreale?

Ozpetek lo lascio a voi che lo amate perché, come ho detto sopra, quell'unico film che ho visto non mi ha fatto scattare la molla dell'interesse. E perché è un regista che piace a persone (reali, quindi non del forum) per cui generalmente non provo alcun tipo di stima, e questa cosa non gli fa certo una buona pubblicità.

 

Rimedia il dvd di Come non detto; commediola semplicemente deliziosa

Quotone assolutamente inevitabile.

@cuddlemaniac Suppongo tu ti riferisca al mio post scriptum

 

Io mi limito a dire, in realtà, che Zizek tende a negare l'autonomia della cultura

e quindi della cinematografia gay perchè - essendo marxista-lacaniano blabla -

questa si legittima SE progressista

 

Questo non significa criticare ogni film, magari per dire Ultima fermata a Brooklyn o la

Caduta degli Dei potrebbero piacere

 

Significa dire però che l'omosessualità deve essere funzionale a descrivere o rappresentare

"altro", è priva di un autonomo rilievo politico

 

Questo dovrebbe consigliare una certa prudenza o diffidenza, utilizzare

certi filtri ideologici, da gay è - io dico - non impossibile ma "molto impegnativo"

 

Diciamo che il mio sarebbe un avvertimento....

 

Il problema NEL problema, o se vogliamo la premessa al problema è invece

la propensione dei gay ad essere ipercritici con ogni rappresentazione dell'omosessualità

 

Tu esordisci con "lo odio" ( espressione che non riservi a Hitchcock il cui cinema è pura

rappresentazione di omofobie, non che io odi Hitchcock...è solo per fare un esempio di come

siamo ben disposti ad accettare il primo e per questo poi ipercritici con il secondo ) @ Locoemotivo

ci dice che ha visto un film per caso, perchè girato davanti a casa della nonna @ IlRomantico neanche

mezzo ( ma una idea ce l'ha lo stesso ) @Iron84 è infastidito dall'idea stessa che l'omosessualità possa

costituire un impegno ed @Almadel - prudentemente - ritiene di dire che "non mi piace" ma non al punto di

"discuterne"

 

Tutto ciò costituisce un complesso variegato di giudizi ed approcci tutti negativi, una Babele di stroncature

ed un tiro incrociato, che certamente non è addebitabile a Zizek, ma esiste.

 

Lo stato di agitazione di @Locoemotivo sul PD ed il totale disinteresse per la cinematografia gay

costituiscono il vero problema...

davydenkovic90

 

 

Tra l'altro io mi lamenterei molto di più delle rappresentazioni medie del gay stereotipato nei film trash italiani dagli anni '70 a oggi

Io mi lamento tanto anche di Sex and the city, che ha prodotto una generazione di rincoglionite poveracce che spendono soldi di continuo, considerano i gay cagnolini da passeggio e passano l'esistenza a cercare uomini danarosi e viziati con l'autista, sentendosi così "speciali". Poveracci gli uomini etero che devono confrontarsi con certe personalità disturbate.

Se andiamo a vedere bene, ci sono migliaia di film e telefilm che trattano l'omosessualità in maniera ben più deleteria e arcaica di Ozpetek.

Fortuna che ci salva lui:

 

@hinzelmann

In parte hai ragione, ma credo che più che l'essere ipercritici, il problema reale è l'eccessiva auto-referenzialità o il dramma continuo verso sé stessi o altre situazioni esasperate.

Di un film che si basa all'80% sulle paranoie e/o la vita sregolata del gay di turno non me ne frega nulla ed il motivo è più innocente di quel che pensi: la mancanza di una trama reale. Non è il solo fatto di non sentirsi identificati, che poco ha che vedere che non piaccia un film, quanto che basare la trama solo sui drammi interiori o sull'estrosità del protagonista non basta per fare un film.

Freedog trovo grave che tu non conosca il mercato cinematografico e che non mi sappia fare la differenza tra vendita e distribuzione incassi e costi budget e finanziamenti pubblici. Concordo non è compito del critico fare il ragioniere ma senza certe osservazioni la critica finisce per essere quello che è.

ironù, ti voglio bene e lo sai, ma quando t'impunti su una cantonata sei tosto pe schiodatte, eh!!!

sopravvolo sulla mia presunta -e discutibillima, visto che non so su cosa sia basato sto giudizio, oltre che sul tuo gusto x la polemica, a volte fine a se stessa- "ignoranza" del mercato [chè sennò potrei parlare qualche mezza giornata della distribuzione surreale & oligopolista, o della fine che stanno facendo i cinema non multisala (l'Alcazar a trastevere l'abbiamo dovuto chiudere non più tardi di 10 giorni fa, e non perchè incassasse poco!) eccetera],

e mi limito ad osservare che, se all'inizio avevi fatto un discorso solo & esclusivamente di citritca sui contenuti, sei poi passato ai presunti scarsi incassi (altra cosa non vera) per tirar fuori infine i finanziamenti statali (che hanno dato pure a film che manco sono usciti al cinema, o se è successo non ha visto nessuno).

 

Insomma, non stai a mette troppa carne sul fuoco, cì?

Edited by freedog
Di un film che si basa all'80% sulle paranoie e/o la vita sregolata del gay di turno non me ne frega nulla

 

Suppongo che i film a tema gay che non piacciono a te, siano

invece quelli che potrebbero piacere a @cuddlemaniac, il quale

credo - è sempre spiacevole parlare per altri - addebiti ad Ozpetek

l'esatto contrario di ciò che tu scrivi...il ché soggettivamente è del

tutto lecito: due persone, due opinioni

 

Un campione dell'autoreferenzialità - della sinistra italiana, non dei

gay - secondo molti almeno - sarebbe invece proprio Nanni Moretti

( il ché ovviamente è discutibile, ma è una discussione accreditata )

 

Ozpetek però è uno e non può essere una cosa ed il suo contrario

 

La realtà è che esistono tantissimi approcci individuali al film gay

estremamente diversificati : 10 gay = 10 idee di come dovrebbe essere

un film a tema gay, ivi compresa l'idea che non dovrebbero esistere film

a tema Lol

 

A ciò si aggiunge il fatto che l'idea personale, quale che sia, ci porta ad "odiare"

le altre 9 ( il ché non sarebbe poi così automatico, ma si vede, si percepisce )

 

Io posso preferire Scola a Moretti, senza per questo necessariamente odiare Moretti

pare che questa regola nel campo gay si rovesci...se amo Scola DEVO odiare Moretti

 

Questa situazione - per assurdo - produce giudizi severi e sommari, da parte di gente

che neanche ha visto i film di Ozpetek.... io mi limito a dire: qualcosa non va!

Saramandasama

L' odiare non sarà collegato alla nevrosi? In fondo gay insoddisfatti e nevrotici cosa diventano col tempo in Italia, se non odiatori di professione? La cosiddetta checca acida. Che poi ormai con Internet, questo fenomeno di odiare e distruggere l' altro senza alcun valido motivo si è diffuso un po' in maniera trasversale. È il fenomeno degli haters. Su youtube si può leggere molto bene questo meccanismo. Mi fai schifo, ti critico, ti sputtano, però non potrei mai fare a meno di vedere un tuo video e di criticarti. Secondo me la nevrosi che porta ad essere un hater e quella che porta ad essere una checca acida ha radici simili.

..Il problema NEL problema, o se vogliamo la premessa al problema è invece

la propensione dei gay ad essere ipercritici con ogni rappresentazione dell'omosessualità

 

Tu esordisci con "lo odio" ( espressione che non riservi a Hitchcock il cui cinema è pura

rappresentazione di omofobie, non che io odi Hitchcock...è solo per fare un esempio di come

siamo ben disposti ad accettare il primo e per questo poi ipercritici con il secondo ) @ Locoemotivo

ci dice che ha visto un film per caso, perchè girato davanti a casa della nonna @ IlRomantico neanche

mezzo ( ma una idea ce l'ha lo stesso ) @Iron84 è infastidito dall'idea stessa che l'omosessualità possa

costituire un impegno ed @Almadel - prudentemente - ritiene di dire che "non mi piace" ma non al punto di

"discuterne"

Beh dai in compenso hai me che adoro i gay themed movie, ne vedo a vagonate (pochi giorni fa Eisenstein in Messico che cercavo già da un po' di tempo) e al limite tendo ad essere ipocritico ^^ certo che da solo contro quattro non riequilibro tanto la situazione vero?

Io mi lamento tanto anche di Sex and the city, che ha prodotto una generazione di rincoglionite poveracce che spendono soldi di continuo, considerano i gay cagnolini da passeggio e passano l'esistenza a cercare uomini danarosi e viziati con l'autista, sentendosi così "speciali". Poveracci gli uomini etero che devono confrontarsi con certe personalità disturbate.

Se andiamo a vedere bene, ci sono migliaia di film e telefilm che trattano l'omosessualità in maniera ben più deleteria e arcaica di Ozpetek.

Fortuna che ci salva lui:

 

 

L'ho visto dal vivo, che diva.

Lo stato di agitazione di @Locoemotivo sul PD ed il totale disinteresse per la cinematografia gay

costituiscono il vero problema...

Hinz, alle volte non capisco se scherzi o dici sul serio. In dubio, ti prego di perdonarmi se sto per rispondere seriamente ad un'affermazione che magari era soltanto una boutade.

 

Il fatto che le mutande di altri ragazzi gonfino le mie mutande non è un valido motivo per buttarmi sulla cinematografia gay.

Quello che è capitato sotto questi occhi lo ha fatto per caso o perché stuzzicato da un certo interesse. Ti parlo di pellicole classiche (tipo La corazzata Potjomkin, recuperata per via della citazione fantozziana) o assolutamente fuori da ogni mercato (penso a Dorme, inguardabile lungometraggio di esordio di quello che oggi è un regista abbastanza affermato che per tutto un complesso di cose conosco quasi a memoria), ti parlo di pellicole a sfondo LGBT oppure no: a me, l'unica cosa che interessa, è vedere un bel film. Come leggere un bel libro. Non me ne frega nulla di cosa parli, purché valga. Ho molto apprezzato Automata, nel 2015 cinematografico, e sono rimasto delusissimo da Smetto quando voglio (pure osannato): ho trovato veramente denso Humandroid e assolutamente nullo Jupiter dei Wachowski. Ma sto divagando.

Uno dei miei film preferiti in assoluto è Festa di compleanno per il caro amico Harold. Tu e altri utenti di una certa levatura lo conoscete, posso metterci le gonadi sul fuoco, ma io l'ho visto solo perché incuriosito da quello che poteva essere un bel film e non perché fosse a tematica gay: è un capolavoro perché buca assolutamente lo sfondo LGBT, perché è così dolorosamente amaro da far soffrire tutti, perché è un meraviglioso tormento che ti attanaglia se tu apprezzi le mutande di altri ragazzi (come dicevasi) oppure no.

Ugualmente, ho apprezzato Come non detto e Più buio di mezzanotte perché sono belli come film tout court, non come "film a tematica". Di conseguenza, continuerò a buttarmi su pellicole che mi possano affascinare, e continuerò a non fregarmene niente di Mine vaganti che più recensioni positive ho sentito e più mi ha fatto venir voglia di guardare dall'altra parte. Perché sono uno snob, perché decido io cosa vedere o no, perché è così punto e basta.

E spero che stessi parlando seriamente, ché altrimenti ho scritto 'sto po' po' di filippica a vuoto! :D

 

Per concludere: il PD, dai! Il suo stesso nome, Piddì, è l'acronimo di "Partito Indifendibile Dai Difetti Innominabili", su.

 

 

Uno dei miei film preferiti in assoluto è Festa di compleanno per il caro amico Harold.

 

Per l'appunto mi citi il film che più mi ha deluso nella mia vita

quando lo vidi a 15 anni XD

 

Il fatto che ti sia piaciuto mi conferma nell'idea che tu sia profondamente

malvagio ( ora scherzo...)

 

 

 

Il fatto che le mutande di altri ragazzi gonfino le mie mutande non è un valido motivo per buttarmi sulla cinematografia gay.

 

 

 

Non me ne frega nulla di cosa parli, purché valga.

 

Prendo atto, ma dissento

 

seriamente

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