Jump to content

Perchè Ferzan Ozpetek ci danneggia.


cuddlemaniac

Recommended Posts

 

 

10 gay = 10 idee di come dovrebbe essere un film a tema gay, ivi compresa l'idea che non dovrebbero esistere film a tema

solo 10 idee???

ottimista...

hai dimenticato che esistono i bipolari & i polemisti a prescindere, per caso??

Link to comment
Share on other sites

  • Replies 96
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

  • Hinzelmann

    18

  • freedog

    11

  • LocoEmotivo

    9

  • Krad77

    9

Perché non apriamo un topic su "Come vorremmo che fossero i film a tematica gay?"

Perchè è abberrante, non può esistere una fattispecie di film gay (o di qualusivoglia genere). Penso sia naturale che nella galassia cinematografica qualcosa non ci piaccia.

Link to comment
Share on other sites

A prescindere da qualsiasi discorso polemico magari in altri contesti si potranno approfondire alcuni aspetti, il punto di fondo è che la frattura sta in cosa richiedere al cinema gay io non richiedo nulla solo cinema poi che sia gay o no non mi interessa

Link to comment
Share on other sites

Stroncare Ozpetek, anche se in teoria non interessa e non si è visto

"piace", magari meno la polemica che ne scaturisce se si trova

qualcuno che solleva obiezioni, ma se non si trova avremmo una

slavina di interventi, mi pare abbastanza chiaro.

 

Identificare i film gay che piacciono è percepito invece come una

"aberrazione" una "costrizione"

 

Se fosse vero che esiste una pressione sociale-ambientale che ci

costringe a ritenere belli i film gay contro la nostra propensione ed

i nostri desideri, dovrei leggere in questo topic una serie di interventi

in cui si dice : "nessuno tocchi Le Fate ignoranti, le Mine vaganti è un

film delizioso" etc

 

Per ora ciò che leggo è che per caso @Locoemotivo si è imbattutto in

"Festa del compleanno del mio amico Harold" e gli è piaciuto

Link to comment
Share on other sites

So che il paragone è meno intellettuale e non ha nulla a che vedere con il cinema, ma credo che le serie televisive trattino meglio il tema gay. Basti pensare il paragone tra un Will&Grace e Modern Family. L'ultimo presenta la tematica gay in chiave più reale e meno stereotipata rispetto al primo. Certo, in Modern Family vige un'idealismo della realta gay abbastanza disneyano, ma almeno lí i gay sono integrati e la trama non è auto-referenziale. Si parla delle vicende delle coppie gay e non dei gay.

Link to comment
Share on other sites

mmhh..

non credo che siano realtà comparabili: ci sono troppe differenze strutturali tra serie tv e film, fin dal livello del plot!

nella serialità puoi andare a sfrucugliare tanti aspetti anche del quotidiano che un film deve dare inevitabilmente per scontati, o su cui deve per forza essere superficiale,

per non far perdere il filo di quel che si vuole raccontare (racconto-storia-episodio-biografia che sia)!

Infatti le serie tv trapiantate nei film (vedi Sex & the city) sono degli ibridi quasi mai dal buon esito,

mentre i film che diventano serie tv (perfino italiane, vedi Romanzo criminale o Gomorra) possono guadagnarci, sia in ritmo che nell'approfondimento di trame & personaggi.

 

Ma, come sempre, dipende molto dal *manico*: regia, sceneggiatura, bravura degli interpreti!

Link to comment
Share on other sites

i gay sono integrati e la trama non è auto-referenziale

 

Questo è un criterio contenutistico

 

Magari si può dire che - arrivando nella TV di casa - la serie TV

implica una società che ritiene il tema gay presentabile in "famiglia"

e quindi edulcorato o integrato ( a seconda dei punti di vista Lol )

rispetto ad una "ruvida" serie "autoreferenziale" che magari passa

solo via cavo

 

Looking andava sul canale HBO per dire...ma comunque sulla BBC

sarebbero già passate serie meno edulcorate ( London Spy ad esempio )

rispetto a Modern Family etc

 

Boh non so, mi pare conti più il "mezzo" il mass media rispetto alla "forma"

seriale o meno

 

Fermo restando che nei vari mezzi, si trova di tutto oramai

Link to comment
Share on other sites

Will and Grace fu una grande serie che rappresentò un enorme passo in avanti per l'accettazione dell'omosessualità, del resto esordisce negli USA nel 98 ma arriva in italia nel 2003, già questo è significativo, dire che fosse autoreferenziale è uno sbaglio enorme era proprio pensata per un grande pubblico. Sicuramente lo era di più Queer as folk anche se probabilmente gli autori nemmeno lo volevano, come certo non lo vogliono quelli di Looking che hanno più volte dichiarato nelle interviste di voler fare appassionare anche gli etero alle vicende dei protagonisti.
Poi certo le serie tv stanno prendendo molto piede, più che negli anni 80 per dire dove erano molto meno considerate in primis dalla critica, sicuramente ora si inseriscono personaggi gay per volontà degli autori, mi viene in mente Marc Cherry la mente dietro Desperate housewives che sto rivedendo tutto in questo periodo e che ha sicuramente voluto inserire vari personaggi gay da Andrew Bob Lee fino ad arrivare a Robin, certo ci sono stati dei produttori dietro che hanno dato l'ok perché pensavano che il pubblico fosse pronto. E del resto è innegabile che personaggi omosessuali aumentano gli sviluppi narrativi, da Le regole del delitto perfetto a HIt the floor, da Ugly Betty a Revenge.
Ma se vogliamo dire che si fa di meglio nelle serie tv rispetto al cinema, e stiamo ancora parlando di Ozpetek, sarebbe più giusto prendere in considerazione le serie tv italiane non quelle straniere.

Link to comment
Share on other sites

Prendo atto, ma dissento

Che io sia malvagio, era assodato: fa parte del fascino con cui metto in rete schiere (e schiene) di giovani fanciulli imberbi dal fiore già colto ma ancora godibile, quindi è una cosa a cui potrei non voler rinunciare.

Ma mi spieghi questa presa di posizione? Perché, essendo gay, dovrei sorbirmi la cinematografia a sfondo gay?

Link to comment
Share on other sites

 

 

Ma mi spieghi questa presa di posizione? Perché, essendo gay, dovrei sorbirmi la cinematografia a sfondo gay?

 

E' folle l'idea che io debba spiegarlo

 

Sarebbe come chiedermi perchè, secondo me è preferibile

che un italiano conosca la cultura italiana, piuttosto che ignorarla

Link to comment
Share on other sites

E' folle l'idea che io debba spiegarlo

E allora non spiegarmela: io continuerò ad essere d'accordo con Terenzio quando diceva d'interessarsi a tutto ciò che riguarda l'uomo, e non soltanto ad un suo aspetto.

Link to comment
Share on other sites

 

 

Will and Grace

Ma se vogliamo dire che si fa di meglio nelle serie tv rispetto al cinema, e stiamo ancora parlando di Ozpetek, sarebbe più giusto prendere in considerazione le serie tv italiane non quelle straniere.

Non esistono serie italiane forse adesso con Sky, il resto sono poco più che fotoromanzi filmati robaccia da Grand Hotel figuriamoci

 

 

 

Inviato dal mio SM-G903F utilizzando Tapatalk

Link to comment
Share on other sites

 

 

E allora non spiegarmela: io continuerò ad essere d'accordo con Terenzio quando diceva d'interessarsi a tutto ciò che riguarda l'uomo, e non soltanto ad un suo aspetto.

 

Io non ho mica detto che studiare la cultura italiana

implichi non studiare le altre culture?

 

Ma poichè tu - mi pare - non corri il pericolo di non vedere

film eterosessuali, non mi periterò nello spiegarti che sarebbe

sbagliato e mi limiterò a dirti che essendo tu - oltre che uomo,

frocio - faresti bene a conoscere anche questo aspetto della cultura

che ti riguarda da vicino

Link to comment
Share on other sites

Non esistono serie italiane forse adesso con Sky, il resto sono poco più che fotoromanzi filmati robaccia da Grand Hotel figuriamoci

attento a non confondere le fiction (=roba tipo don Babbeo) colle serie tv (che sì, qui le fa praticametne solo Sky, da Boris in poi!): anche solo concettualmente son due *prodotti* MOLTO diversi!!!

Edited by freedog
Link to comment
Share on other sites

faresti bene a conoscere anche questo aspetto della cultura

che ti riguarda da vicino

Ma perché mai! E' questo che continui a tautologizzare senza spiegarlo mai!

Mi spieghi perché dovrebbe interessarmi un film solo perché si parla di finocchi?

Mi spieghi perché dovrei vagliare quasi qualunque porcata a sfondo LGBT sia diffusa nell'etere, cosa che ammirevolmente fanno alcuni parrocchiani veramente patiti di cinema?

Perché dovrei prediligere questo aspetto e non un altro? Io continuo a preferire un film di fantascienza ad uno che abbia come sfondo un mio simile, se tu non mi spieghi in virtù di cosa dovrei invertire/aggiornare/aggiustare la mia scala di priorità.

Link to comment
Share on other sites

L'aspetto "divertente" della vicenda è

che passo per essere radicale io nel dire

cose di banale buon senso...

 

 

 

Mi spieghi perché dovrei vagliare quasi qualunque porcata a sfondo LGBT sia diffusa nell'etere

 

Tu hai detto di aver visto PER CASO un film di Ozpetek perchè

girato di fronta a casa di tua nonna

 

E ti sei sentito "ganzo" nello scriverlo...

 

Io non ho mai scritto che devi vedere "qualunque porcata a sfondo LGBT"

Link to comment
Share on other sites

 

 

Mi spieghi perché dovrebbe interessarmi un film solo perché si parla di finocchi?

 

In me si è rotto qualcosa con la visione di Brokeback Mountain.

Prima cercavo con curiosità i film gay perché mostravano qualcosa

che era assente dalla rappresentazione mainstream.

Nel 1995 vedere un film a tematica gay per me era liberatorio davvero.

Dieci anni più tardi questo effetto è svanito.

Link to comment
Share on other sites

Non è neanche detto che uno debba vedere un film

a tema per l'effetto liberatorio...questo può spiegare

una "indigestione" o una "scorpacciata" iniziale di film

in un certo momento della propria vita, ma non è detto

debba neanche essere un atteggiamento permanente

 

Certo Festa per il compleanno del mio amico Harold,

difficilmente può essere "liberatorio" ( a New York lo

picchettarono negli anni '70...perchè non lo era! ) siamo

effettivamente su "un altro pianeta"

 

Detto questo, se sei gay ed escono film come Brokeback

Mountain o Milk etc...dovrebbe essere abbastanza fisiologico

andare a vederli, anche se poi non piacciono ( se ne parla, ci

vanno gli amici, leggi le discussioni su facebook (?) etc. )

 

Non dovrebbe essere necessario andarci per un "effetto liberatorio"

Link to comment
Share on other sites

davydenkovic90
In me si è rotto qualcosa con la visione di Brokeback Mountain. Prima cercavo con curiosità i film gay perché mostravano qualcosa che era assente dalla rappresentazione mainstream. Nel 1995 vedere un film a tematica gay per me era liberatorio davvero. Dieci anni più tardi questo effetto è svanito.

A me Brokeback Mountain ha messo la depressione, meno male che l'ho visto per la prima volta solo qualche mese fa e che non ho mai avuto occasione di vederlo prima, altrimenti sarebbe stato un disagio totale...

Però a me vedere storie gay fa tuttora piacere, recentemente ho apprezzato Go-go boy interrupted (una piccolissima serie molto divertente) e ricordo che la mia "scoperta" dell'omosessualità passò anche attraverso la visione di queer as folks l'estate dopo la maturità... non avendo mai vissuto esperienze omo, ma solamente anni di solitudine in un lager di liceo pieno di tamarre e figlie di papà idiote, finalmente potevo confrontarmi con qualcosa (che non fosse il porno) dove in buona parte mi rispecchiavo. Poi, all'università, dopo aver subito per anni gente che ascoltava Ligabue e Tiziano Ferro, finalmente trovo qualcuno che mi spara Lady Gaga a palla. Ho avuto sfiga coi compagni di corso, erano un po' simili a quelli del liceo. E le mie migliori amiche attuali sono più figlie dei fiori barbone che frociarole trash, ma non si può aver tutto dalla vita.

In definitiva, amo i film-serie nei quali ci siano personaggi gay "positivi". Anche "Commesse" mi piaceva. 

Oppure, ad esempio, "il ciclone" di pieraccioni.. ve lo ricordate? C'era la vicenda della sorella lesbica del protagonisa che ha la fidanzata dichiarata ma lei non si vuole dichiarare perché vive nel paesino, che poi si invaghisce di Natalia Estrada ballerina di flamenco? Quello è un personaggio molto ben riuscito e interessante, considerando poi che è un film del 1996...

Giusto per fare contrasto con Ozpetek:

https://www.youtube.com/watch?v=aqnglPiYSIY

Edited by davydenkovic90
Link to comment
Share on other sites

Tu hai detto di aver visto PER CASO un film di Ozpetek perchè

girato di fronta a casa di tua nonna

E ti sei sentito "ganzo" nello scriverlo...

Io sapevo che era stato girato questo film al 30 di via di Donna Olimpia (location che poi ho scoperto essere stata amata anche da Pasolini e da molti altri) e così, quando è passato in TV, l'abbiamo visto con tutta la famiglia: il fatto di conoscere il posto ci ha tra l'altro impedito di essere trascinati dalla tragedia del finale, perché... va be', sarebbe troppo OT da spiegare.

Non mi sono sentito "ganzo": semplicemente, non avendo visto altro di Ozpetek, ho dato alla discussione l'unico e limitatissimo contributo che potevo.

 

Prima cercavo con curiosità i film gay perché mostravano qualcosa

che era assente dalla rappresentazione mainstream.

Nel 1995 vedere un film a tematica gay per me era liberatorio davvero.

Okay, questa può essere una motivazione.

Non la condivido perché non appartiene alle necessità del mio sentire, però la capisco.

 

Certo Festa per il compleanno del mio amico Harold,

difficilmente può essere "liberatorio" ( a New York lo

picchettarono negli anni '70...perchè non lo era! ) siamo

effettivamente su "un altro pianeta"

 

Detto questo, se sei gay ed escono film come Brokeback

Mountain o Milk etc...dovrebbe essere abbastanza fisiologico

andare a vederli, anche se poi non piacciono ( se ne parla, ci

vanno gli amici, leggi le discussioni su facebook (?) etc. )

 

Non dovrebbe essere necessario andarci per un "effetto liberatorio"

Non ho cercato quel film perché fosse "liberatorio" (perduriamo nell'utilizzo di queste virgolette così non ci mettiamo a scannare per significati e interpretazioni dei significati): l'ho cercato perché aveva le potenzialità per essere un bel film, promessa che poi si è largamente confermata.

Ma continui a non spiegarmi PERCHE' dovrebbe essere fisiologico andarli a vedere! Almadel una sua interpretazione l'ha data, tu invece continui a dirmi cosa dovrei fare ma senza appiccicarci uno straccio di perché.

E poi, il verbo "dovere"... Cioè, io non mi sono sentito in obbligo nemmeno quando si è trattato di Star Trek, figurati per Brokeback mountain!

Edited by LocoEmotivo
Link to comment
Share on other sites

Saramandasama

Il motivo è che un gay emancipato, non vivente nelle ombre del secolo scorso, dovrebbe sentire un senso di appartenenza alla propria Gemeinschaft. Dovrebbe avere quello slancio verso la propria comunità ed interessarsi di tutti i suoi aspetti, perché rappresentano la sua identità.

Ora il fatto di ritenere normale che l' identità culturale omosessuale sia secondaria e che ce ne se possa interessare en passant, è il motivo per il quale nell' italietta in cui viviamo, risultiamo invisibili. Perché preferiamo vivere nella formalità della nostra più ampia Gesellschaft, in cui ci è permesso restare nell' angolino, se non diamo fastidio eh.

In Italia la maggioranza dei gay ha un gap di autoconsapevolezza antropologico-culturale della propria esistenza abissale. E certamente non avendo esempi positivi per progredire ci si adatta al peggio. E allora vedi 20 enni ragionare come le froce di 50 anni fa.. Dove è meglio vivere privatamente le proprie pulsioni peccaminose.

Edited by Salamandro
Link to comment
Share on other sites

Il motivo è che un gay emancipato

Bella premessa.

In pratica, voi gay emancipati quando andate al cinema salite sulle barricate mentre io, che mi sono appena scoperto velatah senza possibilità di redenzione, pago il biglietto per nascondermi dall'autoconsapevolezza antropologico-culturale?

Honolulu, arrivo! (cit.)

Link to comment
Share on other sites

in verità tu non sei nè un gay emancipato nè una velatah senza possibilità di redenzione,

ma solo un eterno, insopportabile brontolone cronico.

 

e la fregatura è che ti si vuol bene anche se sei così!

Link to comment
Share on other sites

Perchè è abberrante, non può esistere una fattispecie di film gay (o di qualusivoglia genere). Penso sia naturale che nella galassia cinematografica qualcosa non ci piaccia.

 

Quindi?

Se fossimo in un forum di fan della fantascienza

sarebbe aberrante se chiedessi come vi piacerebbe un film di science fiction?

Link to comment
Share on other sites

 

 

Il motivo è che un gay emancipato, non vivente nelle ombre del secolo scorso, dovrebbe sentire un senso di appartenenza alla propria Gemeinschaft. Dovrebbe avere quello slancio verso la propria comunità ed interessarsi di tutti i suoi aspetti, perché rappresentano la sua identità.
Io sono d'accordo con Salam, comunque devo dire personalmente il mio interesse per i gay themed movie non è scemato come è successo ad Alma, boh va a capire perché.
Loco mi permetti di scendere sul personale? Tu per tanti anni ti sei identificato come bisex, solo da poco tempo ti riconosci come gay se ho capito bene, credo che questo influisca. Cioè la cultura gay parla di un'identità gay che spesso i bi riconoscono come "una parte" di sé stessi (essendo l'altra parte etero), e mi sembra che in quanto tale questa cultura non abbia un appeal totale.
Ciò non toglie che un frocio del 2016 imho dovrebbe avere un'infarinatura o anche un po' di più della lgbt culture, io non dico che si debba per forza aver letto Rimbaud o visto Fassbinder, ma almeno sapere chi sono.
Link to comment
Share on other sites

Tutti possiamo cambiare e non è detto lo si debba fare in peggio...altrimenti a che

serve il futuro?

 

[ la fantascienza parla solo di un eterno passato declinato al futuro grazie a Dio è fiction,

non realtà ]

 

Sarebbe anche interessante discutere di come il nostro approccio è cambiato o non è cambiato, se

non fossimo inchiodati alle premesse del discorso

 

Festa per il compleanno del mio amico Harold, a 15 anni, non poteva "sostenermi" essendo una monumentale

rappresentazione sull'omofobia interiorizzata e l'oppressione sociale ( dopo ho capito e razionalizzato l'amarezza

che mi suscitò all'epoca ) A 20 anni magari mi piacevano film più tipo Totally fucked up, anche se capivo l'importanza

di certi film sull'AIDS e così via ( mi piace, è diverso da capisco...) Il mio approccio ad Ozpetek è già - per forza di

cose - più adulto etc etc

 

Per me sarebbe anche legittimo dire: per come sono fatto io, per come vivo la mia omosessualità, come la sento, come

la penso, ora....Ozpetek è "mer*a".

 

Premesso che non si tratta di scrivere una critica cinematografica professionale, si può dire in totale libertà.

Bisognerebbe magari tirar fuori la parte "personale" sapersi spiegare meglio

Link to comment
Share on other sites

Loco mi permetti di scendere sul personale? Tu per tanti anni ti sei identificato come bisex, solo da poco tempo ti riconosci come gay se ho capito bene, credo che questo influisca. Cioè la cultura gay parla di un'identità gay che spesso i bi riconoscono come "una parte" di sé stessi (essendo l'altra parte etero), e mi sembra che in quanto tale questa cultura non abbia un appeal totale.

Ciò non toglie che un frocio del 2016 imho dovrebbe avere un'infarinatura o anche un po' di più della lgbt culture, io non dico che si debba per forza aver letto Rimbaud o visto Fassbinder, ma almeno sapere chi sono.

Tutto ti è concesso, Kraddino.

Ho un passato diverso da quello di alcuni di voi, e questo è indubbio: nell'età in cui Hinz restava folgorato da 'sto Festa di compleanno per il caro amico Harold (che ormai è diventato il film di riferimento del topic molto più di Ozpetek, per quanto è stato citato) era il 1998, non avevo pulsioni sessuali né identità ad esse correlate e il mio approccio al mondo del cinema finiva con i classici Disney, i vari Fantozzi e poco altro.

Probabilmente, l'immagine che ho di me stesso non ha cercato confronti nelle storie di celluloide perché, quando ho cominciato ad uscire con i ragazzi, ero ormai grande, grosso e addirittura lavoratore: ero forse troppo grande per subire il fascino magnetico di pellicole che magari hanno fortemente influenzato o incuriosito altre persone in età adolescenziale (penso a Poeti dall'inferno, tanto per dire, che tantò stuzzicò due mie amiche lelle ma che a me annoiò a morte quando lo vidi pochi mesi fa).

Il mio approccio a certo cinema "di genere" (e mi si permettano le virgolette) è abbastanza autonomo e distaccato, probabilmente perché non c'è stato quell'intrecciarsi identitario-affettivo: lo guardo se mi stuzzica (come mi stuzzicò Come non detto), altrimenti scelgo altro.

 

Spero di essere stato chiaro, perché mi sto veramente rompendo le palle di spiegare 'sta cosa :D

 

PS: comunque di Rimbaud lessi qualcosa al liceo, non in quanto frocio ma in quanto poeta, e preferii di gran lunga le poesie di Catullo (che leggevo contemporaneamente), specie quelle a sfondo omosessuale. E di Fassbinder credo di aver visto solo Querelle di Brest, ovviamente dopo essermi goduto il libro.

Edited by LocoEmotivo
Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.


×
×
  • Create New...