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Sfogo e consiglio


perci92

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Ciao a tutti,

 

ho bisogno di sfogarmi, con i miei amici non posso farlo perciò eccomi qui. In anonimo.

 

Ho 24 anni, sono fidanzato da un anno e mezzo con un uomo di 35 anni. Un colpo di fulmine, ci siamo frequentati a distanza per circa un anno e complici vari eventi siamo andati a convivere da 3 mesi.

 

Da 5 mesi però, lui ha problemi di testosterone, con tutto ciò che ne consegue, dalle difficili erezioni al poco o nullo eccitamento e desiderio.

 

Meccanicamente non è un grosso problema, siamo versatili e mi accontento di fare più l'attivo io, il problema è che lo sento poco coinvolto. Mi manca fare l'amore come lo facevamo prima.

 

Io cerco di non farglielo pesare, faccio finta che tutto vada bene e mi accontento dei lavori.. manuali (ci siamo capiti) che mi fa per non farmi rimanere a bocca asciutta, ma è ovvio che non mi basta.

 

Lui mi dimostra tutti i giorni quanto mi ama e quanto ci tiene a me, e io lo stesso, so benissimo che il desiderio mancante non dipende da lui ma dal suo problema di salute... Ma ho paura di non farcela a resistere finchè la cura faccia effetto... resistere mentalmente, non penserei mai a tradirlo, piuttosto lo lascerei... anche se è l'ultimo dei miei pensieri.

 

Io non vorrei parlargliene direttamente altrimenti si sentirebbe più in colpa di quanto già lo sia... Cosa potrei fare? Consultare e parlarne con qualcuno di esperto (non parlo di andrologi ecc, parlo a livello psicologico)? O parlarne con lui?

 

Qualsiasi consiglio è ben accetto.

 

Grazie per chi avrà letto fino a qui :)
Edited by perci92
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La diagnosi che il problema e' causato dal testosterone l'hai fatta tu o chi l'ha fatta ?

 

Se ha veramente poco testosterone (cosa strana a 35 anni secondo me perche' anche chi ha perso un testicolo per un tumore al testicolo credo non necessita di apporti di testosterone supplementare) il medico puo' dargli del testosterone supplementare.

 

Perche' il medico non lo fa se ha questo problema medico ?

Edited by marco7
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davydenkovic90

Benvenuto nel mondo reale!

Dopo tanti anni di sex and the city, finalmente anche tu, o mio caro e gentile utente, ti sei scontrato con la cruda e triste realtà, che non è schioccare le dita e avere Austin Wilde nel proprio letto.

Le relazioni lunghe contemplano fisiologicamente crisi come la vostra e tu devi scegliere se affrontarla insieme a lui o tirartene fuori.

Che tu vada dallo psicologo mi pare esagerato: non è che tu abbia chissà quale gravissimo problema di fronte. Hai semplicemente un ragazzo con problemi fisici che ha bisogno di cure mediche... 

Fai un calcolo mettendo sulla bilancia quanto durerà la cura, quanto bene gli vuoi, quanto la tua felicità e la tua vita dipendano da lui, quanto hai voglia di uscire da questa situazione e trovarti qualcun altro per vivere una vita sessuale più regolare.

Baci.

Edited by davydenkovic90
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Da quel che scrivi avresti deciso di convivere con lui, sapendo

che esisteva questo problema ( 3 mesi / 5 mesi )

 

Certo lo sfogo ci sta...nel senso che un discorso è saperlo in

astratto altro il sopportare la frustrazione etc

 

Qui non ci sono cause che non riesci a vedere o capire, sarebbe

tutto chiaro ( anche se farmacologicamente non capisco bene

perchè si debba attendere...) quindi si tratta di gestire questa

frustrazione

 

Non focalizzarti troppo su ciò che - in questo momento - non puoi

ottenere ed il sesso può essere una esperienza piacevole lo stesso

anche se certo non sarà "esplosiva" Lol

 

Potrebbe anche essere l'occasione per sperimentare e trovare nuove

forme di complicità, lui non deve sentirsi motivato a "svuotarti" e basta

così chiaramente non può funzionare per nessuno dei due

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Ma ho paura di non farcela a resistere finchè la cura faccia effetto

 

Non riesco a comprendere questo punto . Che cosa intendi per resistere, se dici che non lo tradiresti e non ti viene in mente di lasciarlo?

 

Da quello che intendo non è tanto un problema di sesso dato che lui, da quel che scrivi, soddisfa i tuoi orgasmi, ma di tuo desiderio di essere penetrato . E' una cosa così impellente e necessaria come l'aria che respiri ? Quello che ti manda in crisi è il non poter fare il sesso che desideri o la mancanza di un essere "virile" che ti faccia da controparte?

 

Che lui, in tutto questo, si senta in colpa odora molto di relazione poco comunicativa poichè spetta all'altro partner (TU) il mettere subito le cose in chiaro dicendogli che lo aiuterai . E quando uno si sente spalleggiato, la colpa non viene . D'altronde la vostra differenza di età non è così abissale da far intendere tra di voi un rapporto "dad-son" con tutte le dinamiche di rapporto che ne conseguono, o no ?

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