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Sentirsi superiori rende felici?


Beppe_89

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Ciao bella gente!

 

Torno da una gita pomeridiana nelle spiagge di Camps Bay, rinomato quartiere bene della Mother City aka Cape Town... giornata demmerda... pioggerellina fastidiosa e vento umido... :D

 

ma non apro il topic per lamentarmi..bensì per iniziare una riflessione su un pensiero che ho avuto fisso durante queste settimane e soprattutto oggi alla vista delle villone che popolano la zona che ho citato. 

 

In città si avvertono poco gli enormi squilibri economici e sociali del paese... però ... le case sono circondate da alti muri, da filo spinato o elettrificato... e sono tutte sotto il servizio di sorveglianza armata... e questo fa capire quanto tutti abbiano caga di essere rapinati.

 

però oggi veramente ho visto cose che rasentano l'assurdo... il quartiere dove sono stato è prevalentemente residenziale...con molte case di villeggiatura ed è molto bello...stanno costruendo molte cose nuove, anche molto interessanti dal punto di visto stilistico.. peccato che tutta l'area sia letteralmente circondata da gabbiotti della sicurezza in cui dei vigilanti armati si danno il cambio.. e ogni angolo di strada ha le telecamere di sorveglianza nelle tre direzioni..

 

avete presente il film "The village" ?  In cui il villaggio è circondato da avamposti per evitare che le creature del bosco varchino il confine?  ecco... praticamente la stessa cosa...

 

ora... io in condizioni così non ci vivrei manco se mi pagassero... 

 

non ha senso..

 

eppure la maggiorarte delle persone mi sembra felice di vivere così... quando li vedi sfrecciare nei loro range rover sembrano contenti di essere dove sono e di vivere dove vivono... 

 

che a dare loro la forza di resistere in un contesto così "teso" sia il pensiero... "sono biondo sono alto sono magro sono bianco sono ricco"?  

 

sapere di vivere nel lusso circondati dalla miseria più nera può essere fonte di felicità?

 

sentirsi superiori agli altri rende felici?

 

a voi la parola.. io ora esco.. Long Street mi aspetta :D :D 

 

 

 

 

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Praticamente tutto il Sudamerica è così, con i quartierelli ricchi arroccati su collinette da sogno bunkerate sorvegliate e recintate.

 

Quando chiacchieravo con una mia amica brasiliana della noblesse benestantissima di Belo Horizonte, lei aveva l'abitudine di descrivere il suo quartiere come di un luogo appartato, incantato e gradevole in cui sorseggiare kaipirinha chiusi a chiave in casa mentre il resto della città era un indefinibile inferno di gentaglia il cui unico scopo - le avevano insegnato - era di rapirla, rapinarla, ammazzarla, derubarla ecc.

 

Un mio amico che lavora in Nigeria vive in un vero e proprio bunker di soli bianchi presidiati da kalashnikov ecc, e non vede mai l'esterno.

 

La disparità economica troppo marcata ha il suo prezzo anche per i ricchi.

Edited by Sampei
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La disparità economica troppo marcata ha il suo prezzo anche per i ricchi.

 

si, direi che è questo il punto, nessuno può desiderare una situazione di apartheid economica tale da comportare notevoli limitazioni alla propria libertà personale unita al costante timore di rapine, rapimenti o rivolte, purtroppo la necessità di fare branco per difendersi probabilmente incide sulla capacità di prenderne consapevolezza.

 

Ed ora veniamo al punto cruciale che mi ha spinto ad intervenire: @Beppe89, da quando è che porti la barba? Molto, ma molto, molto bene! 

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La disparità economica troppo marcata ha il suo prezzo anche per i ricchi.

Avete voluto il Capitalismo?

Bene, eccolo.

Se non distribuisci quello che accumuli, lo perderai. Lo dice il Tao, lo dice il buon senso - ed ecco che allora il riccastro demmerda spende millanta denari per difendere i suoi privilegi invece di investirne la metà nel migliorare il benessere di chi gli è intorno.

#AddavenìBaffone!

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L'esempio è troppo estremo per una domanda che vale ha più senso in contesti più equilibrati. Il povero si diverte a spettagolare sul ricco?credo sia una magrissima colazione, sulla falsariga delle zitelle di paese che parlano male della biondona rubamariti.

Il sentirsi superiori come sinonimo di snobbismo è un'idiozia, io sono la prima persona che adora l'umiltà e le persone umili(sia di forma e/o di fatto). Ciò nonostante se uno sta in situazione più privilegiata credo sia logico che si senta più felice rispetto a chi sta peggio. Non vuol dire sempre e per forza che ciò equivalga sempre a maggiore felicità oggettiva, ma per logica semplice è così.

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Alla fine tendiamo sempre a ghettizzare le nostre frequentazioni e in genere, soprattutto in certi giri, si diventa autoreferenziali , quindi anche quando certe barricate non ci sono fisicamente, esistono e sono ben delineate nei cervelli delle persone e ne sono molto felici.

 

Conosco gente che vive orgogliosamente solo ed esclusivamente il proprio quartiere di sfigati borghesotti arricchiti

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Ed ora veniamo al punto cruciale che mi ha spinto ad intervenire: @Beppe89, da quando è che porti la barba? Molto, ma molto, molto bene! 

 

Mio caro Demò è troppo tardi per provarci :P  ahahahah scherzo

 

 

 

wow, non lo sapevo...

 

 

un conto è sapere le cose ed un conto è vederle e viverle

 

 

Comunque, che dire... l'unica cosa che posso affermare è che la situazione non migliorerà nel breve periodo.. l'immensa periferia di baracche è destinata a rimanere tale ancora per molto tempo...

è vero, si stanno facendo tante cose per rendere quell'inferno un po' più sopportabile... la settimana scorsa il comune con la collaborazione di alcune delle centinaia di ONG che operano nell'area ha inaugurato un'iniziativa per dipingere le "pareti" di lamiera delle baracche con vernice ignifuga in modo da risolvere il problema degli incendi (sono decine ogni giorno per via delle condizioni precarie di vita).. 

si tratta solo di palliativi però.. 

 

20 anni possono sembrare tanti ma non sono nulla in realtà... e lo si vede da come le scuole pubbliche siano frequentate solo dai neri mentre i figli dei bianchi vanno in quelle private, idem per le strutture sanitarie... lo si vede dai gruppi di amici che girano per la città (bianchi con bianchi e neri con neri) lo si vede dalle coppie di fidanzati (bianchi con bianchi, neri con neri) ... lo si vede nel netto divario che ancora c'è nel livello di qualifica delle professioni (i cassieri nei supermercati sono tutti neri e il direttore è bianco... i camerieri del ristorante sono neri e il padrone è bianco) ognuna delle ville che ho visto ha una domestica (nera) e un giardiniere/ lava macchina (nero) 

 

vedremo vedremo

 

comunque ai miei post rispondono sempre i VIP del forum  :)  sono commosso raga  ahahah 

 

a presto 

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sentirsi superiori agli altri rende felici?

 

credo che rende soddisfatti :aha: allo stesso modo chi si umilia e si prostra  ai piedi altrui  non lo fa per godere? :aha:

Edited by Zafkiel
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Avete voluto il Capitalismo?

Bene, eccolo.

Se non distribuisci quello che accumuli, lo perderai. Lo dice il Tao, lo dice il buon senso - ed ecco che allora il riccastro demmerda spende millanta denari per difendere i suoi privilegi invece di investirne la metà nel migliorare il benessere di chi gli è intorno.

#AddavenìBaffone!

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L'esser benestanti rende felici a prescindere dalle disparità economico-sociali del contesto adiacente . :asd:

L'ingente disponibilità finanziaria sovente sfocia in superbia e tendenza ad ostentare, ma nel contesto da te esposto più che di superbia parlerei di fisiologico divario tra ceto ricco-borghese e ceto basso, che nei PVS è normale sia enfatizzato e crei situazioni di isolamento urbanistico.

Non saprei dirti se concretamente mi sentirei a mio agio nel sapere che a pochi isolati imperi la povertà - soprattutto se commisurata alla relativa ricchezza - ma non penso sia né deplorevole né indice di superbia. 

E' giusto che si godano i loro soldi, e che diano fondo alle loro disponibilità contornandosi di agio e sfarzo... :lol:

Un elemento è certo: se anch'io abitassi in un quartiere così ricco, mi sentirei molto più tranquillo sapendolo sicuro e vigilato.

Edited by Laen
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davydenkovic90
sentirsi superiori agli altri rende felici?   a voi la parola.. io ora esco.. Long Street mi aspetta

stai parlando di autocelebrare la propria condizione privilegiata in contesti in cui altri sono svantaggiati?

Cioè tipo facendo il figo che sta in sudafrica e rinfacciarlo a noi poveri frocetti italianucci che siamo qua a barcamenarci fra un'unione civile e un occhiale di gabriel garko, passando per formigoni?

 

Sul discorso del dislivello sociale, la penso esattamente come Almadel. In ogni contesto (anche in Italia) il ricco si compiace del suo prestigio e potere sociale ed economico e in questo se ne sbatte della povertà e dei problemi che lo circondano. 

Certo, la mancanza di una "classe media" è indice di degrado. in molti paesi dell'est, per esempio, è così. 

Edited by davydenkovic90
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In un'ottica marxista il Capitalismo è tutto uguale, anzi

peggio è meglio è, nel senso che ritenendo il sistema

intrinsecamente ingiusto...

 

Stiamo parlando però di società capitaliste con passato

fortemente illiberale, in Sudafrica formalmente sanzionato

dall'apartheid, in Sudamerica -di fatto- da dittature militari o

paramilitari espressione della proprietà terriera "bianca" cioè

l'elité europea post-coloniale

 

In questi contesti la borghesia costituisce una sorta di "aristocrazia

del denaro" ed è fisiologico che - avendo perso in certa misura il potere

politico, o quantomeno non potendosi esprimere più in forme di repressione

violenta legittimate dallo stato - si senta "sotto assedio"

 

Non credo però vi sia compiacimento nell'osservare la miseria dei "diversi"

perchè questo implicherebbe riconoscersi differenti, ma paragonabili

 

Io credo che il bianco si compiaccia se ha più soldi degli altri bianchi che frequenta

e debba necessariamente disprezzare o in termini più razionali ridimensionare come

incompetente-impreparata-incapace, la maggioranza dei neri o degli indios.

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proprio ieri, mentre andavo a piedi dal rigattiere con il mio zainetto a cercare tra i libri usati, mi sono imbattuto in una coppia giovane che usciva di casa: vestiti all'ultima moda, lei appena uscita dal parrucchiere, curatissima e carica di gioielli, lasciavano una scia di profumo e si dirigevano sicuri di se verso il loro splendido SUV tedesco

confesso che mi sono subito sentito enormemente superiore ed ero felice :sisi:

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stai parlando di autocelebrare la propria condizione privilegiata in contesti in cui altri sono svantaggiati? Cioè tipo facendo il figo che sta in sudafrica e rinfacciarlo a noi poveri frocetti italianucci che siamo qua a barcamenarci fra un'unione civile e un occhiale di gabriel garko, passando per formigoni?

 

ahahahahhaah touché

 

 

p.s. non mi sto informando molto ma immagino stia succedendo il delirio ! 

Edited by Beppe_89
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Io credo che il bianco si compiaccia se ha più soldi degli altri bianchi che frequenta e debba necessariamente disprezzare o in termini più razionali ridimensionare come incompetente-impreparata-incapace, la maggioranza dei neri o degli indios.

 

Assolutamente d'accordo, il disgusto ed il paternalismo vanno di pari passo nel rapporto bianco ricco vs non bianco povero.

 

L'autocompiacimento è roba da competizione fra bianco ricco e altro bianco ricco.

 

Un mio ex di colore diceva che da piccolo gli ripetevano che non avrebbe potuto combinare più di tanto nella vita, essendo intrinsecamente con la pelle troppo scura rispetto a chi lo circondava, ma comunque gli venivano riconosciute delle chances maggiori rispetto a chi aveva la pelle ancora più scura di lui, ed essendo lui "a metà" rispetto alla sfumatura di colore, doveva assistere alle cattiverie e alle battutacce quasi "tradizionali" che si dicevano i rispettivi rami della famiglia paterno e materno, avendo differenze colori di pelle molto più marcate. In quel caso oltre la battutaccia goliardica vi era un "deprezzamento automatico" delle capacità dell'altro direttamente proporzionale al grado di scurezza della pelle, secondo un meccanismo assunto come dato di fatto ineluttabile da tutti quanti. L'idea del sentirsi superiori era una conseguenza indiretta ma non legata alla "felicità" quanto piuttosto all'idea che più bianco sono, più sarò fortunato e avrò occasioni nella vita. e poi la profezia si autoavvera perché intere società tendono ancora a pensarla così, laggiù.

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A me lasciano ancora perplesso gli esempi estremi o paradossali. Ci sono i ricchi idioti, che ostentano e fanno gli snob, ma c'è anche gente ricca che ha semplicemente più soldi e più possibilità, cosa cavolo c'è da rallegrarsi di essere più poveri? Ma davvero credete che chi è costretto a mantenere una famiglia lavorando quasi tutte le ore possa consolarsi o avere da ridere col vicino che campa di rendita? Io non mi lamento della mia vita, ma di certo se non dovessi lavorare e fossi ricco sarebbe ancora meglio. Perché raccontarsi cazzate? E se non parliamo di soldi, parliamo anche di possibilità, certo che mi sento più fortunato di vivere dove sto rispetto al gay di provincia italiano. Stronzaggine?superbia? Semplicemente riconoscenza e sincerità.

Edited by Ilromantico
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Sopratutto, noi Occidentali viviamo nell'agio rispetto alle nazioni povere, anche quando ci sentiamo poveri. Prima Di criticare I sudafricani "ricchi", pensiamo a come viviamo bene in europa, america, e nelle nazioni avanzate in Asia...

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Appunto. Comunque se c'è gente che vive peggio di noi non possiamo farcene una colpa. Sarà un po' duro, ma per quanto 'agiati' credo che tutti noi lavoriamo e non ci regala niente nessuno. A me dispiace, ad esempio, per i tanti mendicanti che incrocio in un'ora di camminata, ma non posso certo dispensare monete da 50cent a tutti per una specie di obbligo di coscienza. E comunque di solito non do monetine perché mi sembra un insulto, 2 euro se posso li do volentieri.

Credo però che il discorso non valga per i benestanti che potrebbero fare davvero tanto per i poveri senza il minimo sforzo o rinuncia. Certo anche loro poi potrebbero dire che potrebbero dare 60euro a una famiglia, ma che colpa ne hanno se sono ricchi e vogliono comprarsi lo champagne?

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Il romantico ha vinto con questa risposta.

 

Comunque beh, è una cosa a cui sai di andare incontro quando vai a vivere in un Paese sottosviluppato.

Il divario sociale è tremendo. Il 10% della classe più ricca detiene più de 50% della ricchezza.

Per una vacanza si sta bene, ma non si può vivere col timore di essere rapinati.

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il disgusto ed il paternalismo vanno di pari passo nel rapporto bianco ricco vs non bianco povero.

 

Su questo specifico aspetto diamo per già aperto-discusso e esaurito

il mio topic 2016, che dovrebbe vertere sull'omofobia paternalista che caratterizza

il presente dibattito italiano sulle unioni civili

 

Cioè il fatto che in questo momento è in corso nel nostro paese uno

scontro politico fra Omofobi Paternalisti ( i cd Laici ) e Omofobi Violenti

( i Cattolici )

 

A cui potrebbe corrispondere la divisione degli Omosessuali Italiani in

Omosessuali Vittimizzati e Omosessuali Impotenti

 

Lascio queste righe come OT in un topic in cui apparentemente possono

sembrare una divagazione ( ma non  lo è )

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quando vai a vivere in un Paese sottosviluppato. Il divario sociale è tremendo

In tal senso anche l'Italietta se la cava:

http://www.repubblica.it/economia/2015/05/21/news/ocse_ricchezza-114896949/

 

in Italia "il 20% più ricco detiene il 61,6% della ricchezza e il 20% appena al di sotto (detiene) il 20,9%. Il restante 60% si deve accontentare del 17,4% della ricchezza nazionale, con appena lo 0,4% per il 20% più povero. Anche nella fascia più ricca, inoltre, la distribuzione è nettamente squilibrata a favore del vertice. Il 5% più ricco della popolazione detiene infatti il 32,1% della ricchezza nazionale netta" 

 

Aggiungo anche dei dati che circolavano sui giornali un paio d'anni fa, dei quali mi presi appunti: in Italia:

-23.000.000 sono le famiglie, 25% formate da 1 componente, 25% da 2 componenti;
-285.000 famiglie hanno capitale mobiliare e immobiliare oltre 1 milione di € , 3% famiglie ha 1/4 del patrimonio totale;
-il patrimonio italiano mobiliare e imm. stimato ammonta a 9000 miliardi; 
-distribuzione patrimoniale: Lombardia Piemonte Veneto Emilia detengono il 68% del totale
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@sampei

Proprio per nulla. Tuttavia basta che si lavora possono vivere quasi tutti da re. Il punto è che molti non sanno risparmiare né comprare e vivono al di sopra delle proprie possibilità. A che pro fare un mutuo, comprare una macchina costosa o l'ultimo iphone se poi ti toglie mezzo stipendio e ti costringe a vivere da miserabile per anni? Sono scelte a mio avviso dubbiose di chi non sa gestirsi i soldi. Io ad esempio compro i vestiti solo per necessità, andrò 2 volte l'anno per rinnovare il guardaroba comprando in outlet, saldi o catene a basso prezzo. Tra il maglioncino monocolor economico e quello da 100euro che cambia? A me di sicuro non apporta nulla che il maglioncino non sia griffato, non me ne può fregar di meno...:)

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Comunque beh, è una cosa a cui sai di andare incontro quando vai a vivere in un Paese sottosviluppato.

 

Credo che la maggioranza dei Bianchi in Sudafrica

non siano immigrati di prima generazione.

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Per una vacanza si sta bene, ma non si può vivere col timore di essere rapinati.

 

Boh a me a parte il pc, lo smartphone e i soldi quando esco per fare la spesa non possono rubare nulla, quindi sono sereno come se fossi in Italia. L'unica differenza è che la sera non puoi rincasare da solo nè a piedi nè coi mezzi pubblici..ma ti tocca prendere il taxi o uber... ma vabbè non è un dramma.

 

 

Comunque certo, non si può vivere sentendosi in colpa perché si è ricchi e non intendevo suggerire questo quando mi sono chiesto come si faccia a vivere nel lusso a pochi passi dalla miseria...

L'unica cosa che mi perplime è l'eccesso di misure di sicurezza... capite? il fatto di mettere i gabbiotti con i vigilanti armati...è questo che mi turba...che mi fa percepire la ricchezza come un torto...come qualcosa di ingiusto... anche se magari non è così ! Sicuramente il bianco con la villona i soldi li ha fatti lavorando sodo..mettendo su una compagnia o quant'altro...e perché non dovrebbe poter avere la piscina in giardino come ce l'ha il notaio di verona? 

 

però vedere queste sbarre, questi complessi residenziali con il badge per entrare, con i controlli all'accesso per i non residenti... non so... mi da una sensazione sgradevole... come se la ricchezza fosse intrinsecamente uno sgarbo alla realtà circostante....

 

se qualcuno capisce cosa intendo batta un colpo :) 

Edited by Beppe_89
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L'unica cosa che mi perplime è l'eccesso di misure di sicurezza... capite? il fatto di mettere i gabbiotti con i vigilanti armati...è questo che mi turba...che mi fa percepire la ricchezza come un torto...come qualcosa di ingiusto... anche se magari non è così !

[...]

se qualcuno capisce cosa intendo batta un colpo :) 

Io capisco, anche se forse fraintendo :D

Lo scenario che tu descrivi è quasi segregazionista - ma al contrario, stavolta: siamo noi a doverci rinchiudere in spazi controllati e delimitati perché è l'unico modo per ottenere un'illusione di sicurezza.

Penso che sia per via dei numeri: la ricchezza e lo sfacciato benessere sono una cosa per pochi, e quindi i non ricchi sono esponenzialmente di più. Di fronte a ciò, l'unica soluzione percorribile da questo sistema economico è quello di costruirsi delle gabbie dorate entro cui potersi muovere nella relativa tranquillità dei vigilantes, delle videocamere a circuito chiuso, dei sistemi di allarme, dei complessi residenziali fisicamente isolati dal resto della città.

Sono schemi che abbiamo già visto, in passato, e che si ripresenteranno in futuro perché forniscono garanzie a chi detiene il potere (politico o economico, non fa differenza).

 

La situazione che descrivi, Beppino caro, è comunque schizofrenica (a livello sociale, è ovvio): non immagino che il Sudafrica (e più in generale il mondo) fosse realmente così.

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