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Sentirsi superiori rende felici?


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Sicuramente il bianco con la villona i soldi li ha fatti lavorando sodo..mettendo su una compagnia o quant'altro...e perché non dovrebbe poter avere la piscina in giardino come ce l'ha il notaio di verona?

 

Ne stai parlando come se non ci fosse mai stato né il colonialismo né l'apartheid.

 

La maggioranza dei Bianchi in Sud Africa è discendente di gente

che ha uccisio, stuprato, depredato, schiavizzato e infine segregato la popolazione nera.

Non è ricca perché ha studiato giurisprudenza, ma perché il suo bisnonno era un tagliagole pagato in diamanti.

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La maggioranza dei Bianchi in Sud Africa è discendente di gente che ha uccisio, stuprato, depredato, schiavizzato e infine segregato la popolazione nera. Non è ricca perché ha studiato giurisprudenza, ma perché il suo bisnonno era un tagliagole pagato in diamanti.

 

vabbè ma che c'entra? io parlo di ora! il quarantenne che ha messo su una catena di abbigliamento non ne può nulla di come hanno fatto i soldi il padre o il nonno.  

vabbè ma che c'entra? io parlo di ora! il quarantenne che ha messo su una catena di abbigliamento non ne può nulla di come hanno fatto i soldi il padre o il nonno.

Secondo me stai entrando n un campo minato con questo discorso.

Il quarantenne Che ha messo su una catena Di abbigliamento ha avuto la possibilita' Di farlo proprio perche' e' bianco, e perche' il nonno e il padre erano bianchi e grazie all'apartheid hanno creato un sistema sociale Ed economico Che taglia fuori chi non lo e'.

 

Non succede solo in Sudafrica, ma negli Stati Uniti del 2016. In Europa e' lo stesso, cambiano le dinamiche ( non conta essere bianchi, dato Che lo sono praticamente tutti). Ma chi ha accesso alla rcchezza vera, e' perche' appartiene gia' ad un gruppo sociale Ben defnito e decisamente chiuso. Certo Che se si pensa Di essere rcchi perche' si ha uno smartphone e le scarpe Di Gucci...

 

 

vabbè ma che c'entra?

 

Giusto per spiegare i motivi per cui in Sudafrica chi ha una catena di negozi ha bisogno di guardie col mitra in un quartiere speciale,

mentre in Italia può benissimo abitare in un tranquillo appartamento in centro a Roma o a Milano.

Ci sarebbe da dire altro, volendo, ovviamente bisognerebbe

essere più informati sulla situazione specifica del singolo paese

 

Per dire....quanto ricava lo stato dalle rilevantissime concessioni

minerarie, che possiamo tranquillamente considerare di proprietà

dei bianchi, e quanto poco dall'aumento dei ricavi societari sui profitti

per il noto fenomeno del dumping fiscale che affligge oggi ogni governo

( vedi alla voce : sono la FIAT e mi sposto il domicilio fiscale dove voglio )

 

Quanto questa accumulazione originaria di capitale genera attività finanziarie

deregolate, con compensi a manager- consulenti, etc altro problema nuovo, quello

della finanziarizzazione dell'economia e della moltiplicazione di rendite e compensi

( a dire il vero ignorato da tutti ) ma lì va ad impattare con attività monopolizzate dai

bianchi da sempre

 

In parole semplici è facile ipotizzare che la situazione economica delle masse nere

non sia migliorata molto negli ultimi venti anni, perchè il divario fra ricchi e poveri è

peggiorato ovunque

Giusto per spiegare i motivi per cui in Sudafrica chi ha una catena di negozi ha bisogno di guardie col mitra in un quartiere speciale, mentre in Italia può benissimo abitare in un tranquillo appartamento in centro a Roma o a Milano.

 

Se uno va a rapinare una casa è perché vuole il denaro ed i beni che ci sono all'interno e non per vendicarsi dei suoi avi che sono stati schiavizzati... non c'è un clima da rivoluzione francese grazie al cielo.

 

Quindi continuo a pensare che allo stato attuale non sia rilevante il COME i ricchi siano diventati tali.

 

e comunque anche quì chi ha la catena di abbigliamento può benissimo vivere nel centro città in un attico di un edificio residenziale... nel centro città non si avverte nulla di diverso da una comune città occidentale, l'ho già detto

Edited by Beppe_89

Beppe Almadel ti sta dicendo che L'Apartheid è finito nel 1994.

 

Questo vuol dire che quando io e te andavamo alle elementari c'era ancora la segregazione giuridica ufficiale. Se facciamo finta di essere sudafricani, i nostri genitori o fratelli maggiori hanno vissuto sulla loro pelle la segregazione giuridica e la discriminazione sistematica ed istituzionale. E' roba freschissima nelle menti delle persone, la quasi totalità dei sudafricani attuali era già ben adulta e consapevole per vivere gli anni dell'Apartheid al loro apice.

@sampei

Proprio per nulla. Tuttavia basta che si lavora possono vivere quasi tutti da re. Il punto è che molti non sanno risparmiare né comprare e vivono al di sopra delle proprie possibilità. A che pro fare un mutuo, comprare una macchina costosa o l'ultimo iphone se poi ti toglie mezzo stipendio e ti costringe a vivere da miserabile per anni? Sono scelte a mio avviso dubbiose di chi non sa gestirsi i soldi. Io ad esempio compro i vestiti solo per necessità, andrò 2 volte l'anno per rinnovare il guardaroba comprando in outlet, saldi o catene a basso prezzo. Tra il maglioncino monocolor economico e quello da 100euro che cambia? A me di sicuro non apporta nulla che il maglioncino non sia griffato, non me ne può fregar di meno...:)

Ah ok scusa sembrava che ti riferissi a qualche evento particolare che ti faceva arrabbiare ed ero curioso di capire.

 

Le differenze di prezzo fra quei vari beni di consumo che materialmente sarebbero fra loro intercambiabili, però, sono finalizzate proprio a solleticare il senso di "superiorità" che deriva dal competere con i propri pari nell'accumulo di beni di consumo. In fondo quello è l'unico fattore che giustifica concretamente il chiederti 500 euro per una camicia che ne costa normalmente 15 o 20.  Però appunto, per restare in topic, parliamo di persone che fra loro si sentono teoricamente già "pari".

Edited by Sampei
lo scopo degli assalti alla ville non sia la ritorsione ma la necessità di denaro! 

Il fatto che tu parli di "necessità" e non di "cupidigia" o simili è molto, molto indicativo.

Nonché corretto, a mio avviso.

 

 

Se uno va a rapinare una casa è perché vuole il denaro ed i beni che ci sono all'interno e non per vendicarsi dei suoi avi che sono stati schiavizzati... non c'è un clima da rivoluzione francese grazie al cielo.

 

Forse non ti è chiaro il significato dell'apartheid

 

Il Segregazionismo sudafricano per certi versi ha emulato addirittura leggi naziste

c'è stato il divieto dei matrimoni misti, per entrare in città un nero del ghetto doveva

avere un visto, i servizi differenziali non si rivolgevano ad una minoranza ma ad una

maggioranza e quindi erano e sono rimasti miserevoli

 

In realtà esiste sicuramente anche una violenza gratuita, da frustrazione, in parte sociale

ma in parte anche inoculata culturalmente...basta pensare al caso Pistorius, che certo

non aveva alcuna necessità

 

Parla con qualche gay bianco che ha dovuto fare CO ad un Sudafricano razzista....io

non credo sia stata una passeggiata

Io non recinto col filo spinato la mia villa perché mi sento superiore, ma perché sono ricchissimo in un paese poverissimo... il quale in fondo è così incredibilmente poverissimo proprio perché io sono così incredibilmente ricchissimo. E' una reazione paranoica di chi ha la coda di paglia, razionalmente giustificata dall'esigenza di proteggere il proprio privilegio infinitamente maggiore rispetto ad una marea di persone che a stento hanno di che mangiare. Fin qui ci attestiamo alla regola dei paesi del terzo mondo. Col Sudafrica facciamo un bel salto in avanti aggiungendo ai miei privilegi economici anche quelli "razziali" instillati a suon di propaganda per intere generazioni.

 

L'origine predatoria delle mie ricchezze o comunque dei vantaggi (economici ma anche psicologici) istituzionalmente ingiusti che, nel passato recente, mi hanno consentito di accumularle facendomi partire avvantaggiato sugli altri, non sarà il vessillo di ogni crimine commesso a Kaapstadt, però non può essere ignorata o ritenuta "acqua passata" con uno schiocco di dita. Resta lì, sullo sfondo.

 

Non perché sia per forza il "movente" del singolo disperato affamato senza nulla da perdere che ti deruba, ma perché è il "fattaccio" alla base dello numero pauroso e sterminato di disperati affamati senza nulla da perdere che il sistema precedente ha generato. Generando anche me, ricchissimo, solo soletto nell'oceano di poverissimi.

 

 

Io non recinto col filo spinato la mia villa perché mi sento superiore

 

Tu recinti la tua casa, perchè non puoi più

tenere i neri in un recinto

 

Cioè io credo la prima reazione sia stata questa

 

I neri vivevano in ghetti chiusi...non aperti

 

Peraltro la polizia potendo sparare a vista su chi usciva dal ghetto

diciamo che neanche ha sviluppato una attitudine investigativa o di

protezione etc erano dei carcerieri

 

Una polizia penitenziaria

Forse non ti è chiaro il significato dell'apartheid

 

e daje

 

sì raga sì

 

so cos'è stato l'apartheid... so tutto... la settimana scorsa sono stato nel district six (quartiere completamente raso al suolo dopo che era stato deciso da un giorno all'altro che era una zona da destinare esclusivamente ai bianchi..)

 

quello che vi posso dire è che non c'è questa frustrazione e questa voglia di rivalsa che voi dite! 

Edited by Beppe_89

Tu recinti la tua casa, perchè non puoi più

tenere i neri in un recinto

Definizione che rasenta la perfezione.

Aggiungo un'altra lettura.

Non sono informatissimo sulla recente storia del Sudafrica, ma dubito che la fine dell'apartheid sia stata seguita da un'azione edipica da parte dei suoi beneficiari.

Avendo in mente il Kundera de L'insostenibile leggerezza dell'essere, ripenso ai mancati avvicendamenti ai vertici di potere nell'Italia pre- e post-8 Settembre e alla ridicola denazificazione tedesca: nessun popolo, messo di fronte al proprio errore, si è cavato gli occhi come ha fatto Edipo scopertosi incestuoso e parricida. E forse la stessa cosa vale anche per gli afrikaner.

Non mi sembra azzardato ritenere che alcuni mattoni di quei recinti sono stati messi apposta per allontanare il momento di rendere conto.

Edited by LocoEmotivo

per conto mio non è un problema gravissimo se il 10% della popolazione di un paese detiene il 50% della ricchezza.

 

un problema gravissimo è invece se una buona fetta della popolazione è povera al punto da dover vivere in condizioni misere sia come abitazioni che lavoro che fanno o che non fanno, che assistenza sanitaria e istruzione.

 

se invece un paese ha i più poveri che vivono si in ristrettezze economiche ma ugualmente in condizioni dignitose allora non si verificano fenomeni per cui i ricchi devono vivere in ghetti protetti da videosorveglianza e sicurezza privata come in uno zoo recintati per timore che gli indigenti li assalgano per rubare quello che serve a loro per sopravvivere.

Credo che in realtà in Sudafrica la concentrazione della ricchezza

sia maggiore ancora che altrove, si parla del 65% detenuto dal 10%

contro il 55% del Brasile ed il 45% degli USA

 

Ciò che è comune a tutti i paesi è la tendenza alla concentrazione della

ricchezza, rispetto ad una precedente tendenza alla sua distribuzione, nel

dopoguerra

 

Ciò che però è specifico del Sudafrica - o almeno potrebbe essere, secondo

me - è fino a che punto si può rinunciare ad una "distribuzione forzata" e quindi

per certi versi "violenta" MA legale e governata dallo Stato, senza dover temere

una violenza politico-sociale che potrebbe arrivare fino ad una guerra civile.

 

Sul fatto che però il Sudafrica debba trovare un suo modo per distribuire la

ricchezza, in un momento storico in cui accade l'esatto contrario non avendo

potuto farlo prima, non avrei dubbi

 

L'aspetto positivo potrebbe essere il fatto che in 25 anni le elite nere hanno

iniziato ad acquisire competenze amministrative e tecniche, che in altri paesi

in cui si è decolonizzato dal mattino alla sera, non vi fu il tempo di acquisire

 

 

per conto mio non è un problema gravissimo se il 10% della popolazione di un paese detiene il 50% della ricchezza.
E' eh grazie che dici così, visto che il 90% degli svizzeri detiene il 70% del denaro del mondo.

 

 

L'aspetto positivo potrebbe essere il fatto che in 25 anni le elite nere hanno iniziato ad acquisire competenze amministrative e tecniche, che in altri paesi in cui si è decolonizzato dal mattino alla sera, non vi fu il tempo di acquisire
La parola d'ordine è imborghesimento! Creare una classe media dove non esiste mi sa che è praticamente l'unica strada capitalista per ridurre la sperequazione postcoloniale. Non credo esistano altre vie finché non si è in grado di concepire nulla di diverso dalla religione del liberismo.

 

Il problema è che l'imborghesimento europeo così prematuro e solido è avvenuto, a suo tempo, ANCHE a discapito di popoli lontani. Il meccanismo tradizionale vuole sempre che per qualcuno che sale, altri ci rimettano. Come uscire dal circolo vizioso?


Questa e' una cazzata assolutamente non vera.

Scusa volevo dire che Marco7 detiene il 90% della ricchezza della Svizzera.

In realtà non è il discorso della concentrazione ma semplicemente dell esistenza o meno di uno stato sociale. Purtroppo indipendentemente dalla questione storica sudafricana il problema è praticamente comune a tutte le economie emergenti. Il punto non è la concentrazione delle ricchezze, cosa comune anche da noi ma la mancanza di un vero stato sociale ( o comunque di come lo intendiamo noi) che rende il Gap intollerabile . A tutto questo si aggiunge, come conseguenza, la mancanza di mobilità sociale che crea frustrazione e tensione che sfocia in un apartheid economica violenta. Il benessere fittizio dei Brics nasce proprio sulla bassa fiscalita e manodopera a basso costo, un cambiamento è impebsavjle a meno che non si decida di rivoluzionare il sistema.Interessante è il caso del Venezuela che pur avendo potuto contare su decenni di stato mammone abbia visto incrementarsi il malessere sociale

 

Inviato dal mio SM-G903F utilizzando Tapatalk

 

 

Il punto non è la concentrazione delle ricchezze
eh purtroppo secondo me il punto è proprio la concentrazione delle ricchezze, perché la concentrazione del potere segue la concentrazione della ricchezza e ostacola a priori l'interventismo statale, l'assistenzialismo ecc. dal momento che non esistono gruppi di pressione diversi dalla ristrettissima élite dominante in grado di erodere almeno un pochino l'immobilismo che permette all'élite stessa di proteggersi e perpertare il proprio privilegio.

 

L'assistenzialismo statale arriva dall'alto e non ce la fa comunque (vedi il fallimento delle economie pianificate) a garantire benessere secondo i livelli attualmente ritenuti accettabili. Siamo obbligati a ragionare secondo economie di mercato, e quindi serve per forza uno dialogo-scontro fra gruppi di pressione con interessi contrapposti per poter ingenerare "lo stato sociale". In Europa a fine Settecento lo scontro nobiltà - borghesia ha permesso lo scatto in avanti, e a fine ottocento lo scontro borghesia proletariato ne ha permesso un altro. Ma appunto c'era già un nucleo di maggior distribuzione della ricchezza che aveva permesso l'evoluzione politica.

 

Che cosa ha fatto il Giappone di fine Ottocento, trovandosi di botto faccia a faccia con questa questione? La cosa più saggia (ed evidentemente di successo, col senno di poi): "costruire" in fretta e furia una classe media sterminata.

 

Non è detto però che se anche vi fosse una classe politica in grado di compiere questo passo negli altri paesi del terzo mondo, altri fattori non bloccherebbero il processo sul nascere. Ce l'hanno fatta solo stati in condizioni particolarissime (Corea del Sud, Singapore).

Questo è una posizione estremamente liberista come se la classe media fosse figlia di un processo economico e non squisitamente politico. La mia idea di intervento statale e di stato sociale non va confusa con l assistenzialismo. Se in paesi sudamericani esistesse una rete sociale in grado di supportare chi vive nel disagio, scuole pubbliche efficienti e servizi sanitari di qualità avremo di conseguenza non solo un innalzamento sostanziale della qualità della vita della popolazione ma anche mobilità sociale. Tutto questo farebbe si che il ricco non sarebbe visto come un privilegiato ma semplicemente come qualcuno che ce l ha fatta

 

Inviato dal mio SM-G903F utilizzando Tapatalk

Mi sembra più che altro che in entrambi i casi sia dia per scontato

la proprietà dei mezzi di produzione...

 

Mugabe ha espropriato senza indennizzo, Gheddafi ha addirittura

espulso gli Italiani etc

 

In Sudafrica non si è fatto, ma neanche si è fatta una riforma agraria

alla De Gasperi o quel che volete voi

 

E' chiaro che se ci si limita a promuovere o costringere le aziende agricole

dei bianchi ad assumere in posizione dirigenziale o amministrativa qualche

dipendente negro ( credo sia questo il modello di positive actions praticate

con il Washington consensus ) difficilmente si potrà colmare il fatto che nessun

negro è proprietario di terra, per il semplice fatto che quando si è trattato di

recintarla se la son presa tutta i bianchi

 

Il modello americano, oltre ad essere capitalista e liberista ( quindi ostile ad

atti che vadano ad incidere sulla proprietà privata ) non può funzionare se si

applica ad una moltitudine di neri, che non sono il 12% di Afroamericani

 

D'altronde espropri e nazionalizzazioni possono determinare crolli di produzione

soprattutto se condotte per ragioni ideologiche e con finalità esclusivamente politiche

il ché poi determina calo delle entrate fiscali e di risorse da investire in servizi pubblici

 

 

Se in paesi sudamericani esistesse una rete sociale in grado di supportare chi vive nel disagio, scuole pubbliche efficienti e servizi sanitari di qualità avremo di conseguenza
Aspetta però, non mi hai capito: il "se esistesse una rete sociale" non esiste finché non c'è un minimo di redistribuzione sociale della ricchezza che fa sì che a livello politico si prendano iniziative di creazione della stessa rete sociale (welfare).

 

Quello che dici tu è: la presenza di uno stato sociale riduce il conflitto sociale. Ok, d'accordissimo.

 

Quello che ti dico io è: saliamo più su. Lo stato sociale - lo stato sociale capitalista - non nasce da solo.

 

PRIMA di esso deve esserci una redistribuzione almeno parziale della ricchezza in crado di creare gruppi di potere che spingano per l'atto politico di creazione del welfare. Se io sono ricchissimo non me ne frega nulla di avere un medico della mutua o il calmiere dei canoni di locazione. E se io sono poverissimo mi piacerebbe molto avere queste due cose, ma politicamente non esisto, e se provo ad alzare la testa mi schiacciano con grande facilità.

 

L'esistenza di una classe media di una certa ampiezza fluidifica la "competizione fra pari" e rende politicamente possibile ciò che prima non lo era.

 

Lo stato sociale non capitalista invece può effettivamente nascere da solo, con atto politico, ma è tutta un'altra storia: gli esempi storici ci dimostrano che in certi casi può farcela temporaneamente, ma poi segue inesorabilmente le sorti del regime accentratissimo che lo ha creato. Sparito quello, sparisce anch'esso.

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