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quando avete avuto il coraggio di avere la vostra prima relazione seria?


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Più che altro stiamo confrontando due tipi di gay diversi.

 

Da una parte quello che ha sempre scopato coi maschi

ma è troppo immaturo od omofobo per "vedersi fidanzato con un uomo".

Dall'altra quello che si è sempre innamorato di maschi (etero),

ma è troppo timido o complessato per "fare del sesso con un maschio".

 

Probabilmente Ciaoboy immagina che i gay siano tutti del primo tipo

e che ci voglia coraggio per avere una relazione seria;

mentre per il forumista medio la vera iniziazione è di natura sessuale.

[se per relazione seria si intende il "ehi ci fidanziamo?" "ok firma qui"]

 

Hmm quasi cinque anni fa, fra i 21 e i 22 anni. E' durata un annetto scarso, ma mi ero accorto che non ero granché consapevole per gestirla e che mi ci ero buttato in maniera superficialotta ed avventata, con tutte le remore del caso che però non erano state sufficienti a farmi adottare le migliori scelte. Ricordo che alla fine avevo voluto chiuderla io unilateralmente, ed era finita male (il tempo poi ha pazientemente ordito la sua nemesi). Comunque ne conservo alcuni bei ricordi nel cassetto.

Edited by Sampei

Io ho chiuso alcune frequentazioni di solo sesso che ero molto giovane, tra i 13 e i 14 anni, perché mi erano venute a noia e desideravo una relazione. Che però è arrivata parecchi anni dopo, non per mancanza di coraggio, ma per mancanza di un lui con cui intraprenderla.

Mai e mai la inizierò.

Ma non penso che per iniziare una relazione ci sia bisogno solo del coraggio ma ,come ti hanno detto in molti, anche della stabilità, volontà, maturità... e sì, ovviamente anche di una grande, grandissima dose di fortuna. Se non c'è quest'ultima poco puoi fare... nel senso che potrai anche essere l'uomo più maturo, stabile e serio del Mondo, ma se sei sfortunato comunque da solo rimani! XD

avevo 16 anni e lui mi ha travolto.

Un pirata della strada?

 

Sarò scemo io, o complicato, ma senza una relazione mi sento perso.

Impressionante! :fie:

 

Io ho chiuso alcune frequentazioni di solo sesso che ero molto giovane, tra i 13 e i 14 anni, perché mi erano venute a noia e desideravo una relazione.

Scusami, Kraddino, ma tu tra i 13 e i 14 anni avevi già... Cioè, aspetta... Nel senso...

...

A quanti mesi hai perso la verginità, scusami?

 

Mai e mai la inizierò.

Once again???

Edited by LocoEmotivo

 

 

Io ho chiuso alcune frequentazioni di solo sesso che ero molto giovane, tra i 13 e i 14 anni

 

Lo so, è un dramma.

Fare le quattro di mattina in dark room gonfi di vodka lemon

e poi il giorno dopo ti tartassano con la tabellina del sette.

AndrejMolov89

Sempre cercata, senza disdegnare il sesso. Non ho mai idealizzato nulla, a me interessa capire se posso stare bene con una persona, non voglio mettermi con un idea platonica. Attualmente la mia prima relazione seria che sta tutt'ora continuando l'ho avuta a 23 anni. Perché di base ci vuole culo, e soprattutto per me che sono brutto come la morte. 

Molto tardi, a 28 anni.... Il resto tutte cottarelle o avventure (poche). Non sono tipo da sesso mordi e fuggi, c'ho provato con i bellocci di turno che mi sono capitati sotto tiro ma sinceramente ho provato più piacere a farmi una sega da solo con un porno... Per cui ho smesso. Se uno non mi prende di testa oltre che di aspetto (che poi le due cose non sono cosi tanto slegate...) non mi va di farci sesso. Nel caso contrario divento ninfomane ahahah

In tutta onestà faccio fatica a comprendere come un 13-14nne

possa già essere annoiato del sesso per il sesso, anche perchè

io a quella età non sono andato oltre la masturbazione reciproca

quindi avevo ancora tutto da provare e scoprire sul sesso, quello

che io ho capito è che desideravo "di più" degli altri, cioè degli etero.

 

E poi ho capito chiaramente che per fare di più dovevo cercare persone

come me, vuoi perchè non avevo il coraggio di rischiare, vuoi perchè mi

si faceva anche capire che c'erano dei limiti oltre i quali non si andava ;

Poi -e questo mi dava amarezza - loro non mi guardavano come io guardavo

loro, non mi sentivo desiderato o bello etc

 

Detto questo, mi pare di capire che @Ciaoboy sia incappato in un etero curioso

o in un tipo problematico ad età decisamente più avanzata, 18 anni, anche se la

dinamica è pre-adolescenziale e forse spera che gli diciamo che questo ragazzo

avrà il coraggio di volere una relazione seria in tempi brevi.

Non fate tanto gli spiritosi... i ragazzi che abitavano nella mia via erano belli furbetti e facevamo roba, non penso sia capitato solo a me.

Per alcuni sarà difficile da capire ma quando io avevo 14 anni i miei coetanei amici o compagni di classe avevano le loro storielle da 14enni, le feste con le pomiciate o le letterine d'amore o le passeggiate mano per mano, io magari ero particolarmente intelligente da adolescente (il rincoglionimento senile è arrivato dopo, cit.) ma la differenza con qualche pompino negli scantinati o nei garage mi era evidente.

Ho preso una decisione e ci ho voluto dare un taglio, non perché non mi piacesse il sesso ma perché mi ero stancato di tutto quello che c'era intorno, e questa è la verità.

 

 

non perché non mi piacesse il sesso ma perché mi ero stancato di tutto quello che c'era intorno, e questa è la verità

 

Solo che noi non abbiamo idea di coda fosse "tutto quello che c'era intorno"

e pertanto la cosa ci sembra piuttosto buffa.

Per quel che riguarda me, io non credo che a quell'età percepissi la

segretezza come un problema, perchè consentiva di eludere una serie

di problemi che mi spaventava, al contempo però c'era questo mix di

eccitazione e amarezza, che mi fa sembrare - per la mia esperienza -

inadeguata l'espressione "annoiato"

 

Non credo sia un problema di intelligenza, forse ero meno maturo e

sicuro di me o forse ho incontrato ragazzini etero più avvertiti, oltre che

furbetti

Mi ritrovo in parte con ciò che ha scritto @Krad,anche per me vivere alcune situazioni nella segretezza era causa di disagio,non mi faceva sentire protetto.A quell'età temevo che sarebbe stato così per sempre,era molto brutta come sensazione.Avevo voglia di "normalità",e trovare molto giovane qualcuno che è stato capace di regalarmela è stata una gran botta di fortuna.

Credo di ritrovarmi completamente nelle parole di Krad77.

Per ora, anche in vista dell'esame di maturità, ho smesso di aver quel tipo di vita.

Forse è un termine grosso, perché non la definirei nemmeno vita (affettiva, sentimentale), ma solo un incontro sessuale, spogliato di qualsiasi romanticismo.

Credo che la botta più grande io l' abbia presa quando, incontratomi con un etero, ho subito un rifiuto (ha allontanato schifato il volto quand'ho cercato di baciarlo e ha lasciato solo che gli facessi un pompino).

Credo che sia stata una batosta perché io l' ho percepita (anche se so bene di essere troppo cervellotico e pretenzioso) come un ''No'' alla mia richiesta d'affetto. E' stato un po' come ricevere uno schiaffo; anche molto forte.

 

Credo che la cosa più difficile per un omosessuale non sia tanto scoprirsi omosessuale, 

ma scoprire che l'omosessualità che molti ambienti propongono è illusoria, chimerica, fittizia...

e sentirsi - paradossalmente - con un immane vuoto addosso.

Una sensazione , direi, tipica dell'omosessuale che vive in ambienti di provincia in paesini, che non estenderei dunque a chi invece può potenzialmente godere di una ''gamma'' più alta di rapporti , che non si limitino solo a quell'aspetto.

Edited by Olimpo

 

 

ha allontanato schifato il volto quand'ho cercato di baciarlo e ha lasciato solo che gli facessi un pompino

E' etero è ha lasciato che gli facessi un pompino? Beh, un tipo di larghe vedute non c'è che dire

 

 

ha allontanato schifato il volto quand'ho cercato di baciarlo e ha lasciato solo che gli facessi un pompino

 

 

 

 

E' stato un po' come ricevere uno schiaffo; anche molto forte

 

 

e tu glie l'hai anche fatto... lo schiaffo non deve essere stato così tanto forte allora 

 

 

(il rincoglionimento senile è arrivato dopo, cit.)

 

Arnold?

 

Per quanto mi riguarda, non credo di aver avuto coraggio...

Mentre sono certo di aver avuto paura...

Insomma, quando si è trattato di vivere la mia prima relazione, non è che ne avessi parlato al mondo intero

e mi sono trovato nella situazione di doverlo fare, per evitare che tutto finisse.

 

Col senno di poi credo di poter dire, sempre limitando il campo di osservazione alla mia persona,

che la parola paura meglio si sia sposata all'amore di quanto non lo abbia fatto la parola coraggio...

Credo che la botta più grande io l' abbia presa quando, incontratomi con un etero, ho subito un rifiuto (ha allontanato schifato il volto quand'ho cercato di baciarlo e ha lasciato solo che gli facessi un pompino).

Credo che sia stata una batosta perché io l' ho percepita (anche se so bene di essere troppo cervellotico e pretenzioso) come un ''No'' alla mia richiesta d'affetto. E' stato un po' come ricevere uno schiaffo; anche molto forte.

 

Poteva andare peggio, pensa se t'avesse trattato così un altro ragazzo gay :D

Scherzo eh...anche se purtroppo parlo per esperienza personale.

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