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[BISEX] Bicurioso non biaffettivo, ma che fare?


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iuliuscaesar

In realtà non so che altro aggiungere, ho detto tutto...

Forse l'unica cosa che posso dire è che ho un carattere inquieto, forse per questo non digerisco questa non corrispondenza tra attrazione e piacere.

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Sto continuando a seguire questo thread in silenzio, e vedo che sei stato aperto al confronto e che questo confronto qualche frutto lo sta portando :) ti ho diciamo "preso in simpatia" perché qualche spunto del tuo vissuto ricorda il me del passato, e sì, chiaramente sei inquieto nella tua tranquillità sostanziale.. Cioè campi sereno, prosegui con le tue conoscenze con le ragazze, ma sotto traccia resta una certa insoddisfazione per il non saper venire a capo della tua attrazione verso i maschietti..

 

Secondo me buona parte di questi crucci dipendono dal fatto che (correggimi se sbaglio) sei una persona che ha bisogno di avere tutto sotto controllo e per la quale tutto deve avere una spiegazione. I contributi dei forumisti sono stati validi, secondo me.

 

Non ricordo se hai mai parlato dell'ambiente in cui stai. Genitori, amici, colleghi di lavoro.. Che idee hanno rispetto all'omosessualità? Sei cresciuto in un contesto chiuso o aperto al tema? Concordo con gli altri sul fatto che delle sole esperienze di sesso "meccanico" non potranno mai aiutarti a far luce sulla possibilità per te di vivere un'affettività con un ragazzo. Ti ci vorrebbe una botta di culo, una bella sbandata per qualcuno che ti faccia sentire innamorato :)

 

E con le ragazze, che tipo sei? Sei affettuoso? Mostri i tuoi sentimenti? Hai avuto delle relazioni lunghe? Forse anche qui ricordo male, ma hai sempre parlato di tante tante ragazze che ti sei chiavato con passione, ma dal punto di vista affettivo non ricordo nessuna parola spesa.

iuliuscaesar

Sto continuando a seguire questo thread in silenzio, e vedo che sei stato aperto al confronto e che questo confronto qualche frutto lo sta portando :) ti ho diciamo "preso in simpatia" perché qualche spunto del tuo vissuto ricorda il me del passato, e sì, chiaramente sei inquieto nella tua tranquillità sostanziale.. Cioè campi sereno, prosegui con le tue conoscenze con le ragazze, ma sotto traccia resta una certa insoddisfazione per il non saper venire a capo della tua attrazione verso i maschietti..

 

Secondo me buona parte di questi crucci dipendono dal fatto che (correggimi se sbaglio) sei una persona che ha bisogno di avere tutto sotto controllo e per la quale tutto deve avere una spiegazione. I contributi dei forumisti sono stati validi, secondo me.

 

Non ricordo se hai mai parlato dell'ambiente in cui stai. Genitori, amici, colleghi di lavoro.. Che idee hanno rispetto all'omosessualità? Sei cresciuto in un contesto chiuso o aperto al tema? Concordo con gli altri sul fatto che delle sole esperienze di sesso "meccanico" non potranno mai aiutarti a far luce sulla possibilità per te di vivere un'affettività con un ragazzo. Ti ci vorrebbe una botta di culo, una bella sbandata per qualcuno che ti faccia sentire innamorato :)

 

E con le ragazze, che tipo sei? Sei affettuoso? Mostri i tuoi sentimenti? Hai avuto delle relazioni lunghe? Forse anche qui ricordo male, ma hai sempre parlato di tante tante ragazze che ti sei chiavato con passione, ma dal punto di vista affettivo non ricordo nessuna parola spesa.

Grazie seriale, sono contento che ti sei appassionato alla mia vicenda ;) lo so, non sono un caso qualunque, perché ad esempio di storie di ragazzi che si reprimono e non vivono la loro vera sessualità ce ne sono tante, ma come vedi non è il mio caso. Probabilmente alcuni utenti fanno fatica a non assimilarmi ad un represso, questo perché ti assicuro che è veramente difficile parlare di quello che sento davvero. Non sento una vera omosessualità in me, altrimenti la vivrei felicemente (perché dovrebbe essere il contrario?) dato che sono un ragazzo abituato a prendere ciò che vuole anche lottando se serve. Quindi sono pronto alle sfide per avere ciò che desidero.

 

Se non lo faccio è perché non sento una vera attrazione verso il sesso o l'amore coi ragazzi ma, come dici tu, sento delle attrazioni non meglio specificate che mi hanno portato ad avere alcune esperienze volontariamente.

 

Come dici tu io vorrei avere tutto sotto controllo, quindi capire che fare in ogni circostanza, quindi l'aver capito che queste attrazioni ci sono mi ha scombussolato. Il non capire cosa vogliano dire queste attrazioni mi turba, perché sostanzialmente io faccio una vita del tutto simile a quella dei miei amici etero e non capisco questo "in più" a che cosa serva. 

 

Per quanto riguarda gli ambienti in cui vivo sono ambienti tranquilli, nessuno particolarmente omofobo, al massimo si può scherzare sull'omosessualità, come avviene in gran parte del nostro Paese. Non penso che se capissi di essere bisex e facessi CO qualcuno si allontanerebbe da me.

 

Per quanto riguarda l'amore non sento di cercarlo nei ragazzi, eppure qualche chattata su Romeo l'ho fatta...ma quando si trattava di andare al dunque non me la sono sentita di uscire con un ragazzo e magari illuderlo o farlo soffrire se non sento il bisogno di una relazione affettiva con un ragazzo.

 

Per quanto riguarda le ragazze, sì, ho avuto storie durate anni, sono un tipo molto affettuoso e fedele, mostro i miei sentimenti e sono pronto a lottare fino all'ultimo quando sono innamorato di una ragazza. Anzi, sono il classico eroe del romanticismo...di quelli che ormai non esistono più...solo che le donne oggi hanno altri standard. E' difficile trovare una donna seria alla quale dare tutto quello che sono in grado di dare io. Ho avuto belle storie finite sempre per colpa delle donne...ero sempre io la parte ancora innamorata.

 

 

perché a me manca proprio la base per amare un uomo! Non sento mio un rapporto con un uomo.
ti ho già scritto che avere rapporti occasionali dopo due o tre chattate è decisamente poco per potersi dire interessati in senso emotivo ad una persona. Se volevi "dimostrarti" che non sei in grado di provare complicità sentimentale con un uomo, hai scelto guardacaso lo strumento più semplice e immediato per ottenere la risposta pilotata che cercavi.

 

Uno strumento molto più forte per rispondere alle tue domande sarebbe quello di instaurare un legame di complicità SOMMATO ad un legame sessuale con un uomo, cosa che tu ovviamente non farai mai di proposito, ma che guarda caso riemerge nel momento in cui le tue fantasie sessuali si focalizzano non sulla categoria "uomo le cui caratteristiche fisiche mi attraggono" ma sulla categoria "amico maschio".

 

Tu sembreresti, ad una prima lettura, confondere molto il piano dell'attrazione fisica con il piano dell'attrazione sentimentale, ma lo fai (non so se consciamente) apposta.

 

A questo punto la materia diventa ancora più delicata perché se non è umanamente possibile decidere di non provare pulsioni sessuali, è invece perfettamente possibile decidere di non avere contatti affettivi e sentimentali ritraendosene preventivamente.

 

Se allora tu vuoi giocarla su quel piano hai praticamente già vinto. Però non so quanto valga la pena vincere in questo ambito.

 

Se, da quello che aggiungi descrivendo il modo con cui ti relazioni alle donne, sei una persona che dà un peso preponderante alla sfera del coinvolgimento emotivo ai fini di una relazione (o anche solo ai fini dell'attrazione in quanto tale), potrai facilmente utilizzare la difficoltà oggettiva che tutti gli esseri umani hanno nello sperimentare, così poche volte nella loro vita, l'intensità di un innamoramento profondo, per orientare con scelte razionali il tuo comportamento sessuale.

 

Quello che io ti direi è di fare comunque attenzione a non abusare di questo ipercontrollo razionale perché il tuo corpo le tue sensazioni potrebbero essere disposti a tollerarlo solo fino ad un certo punto.

iuliuscaesar

Grazie Sampei, sei molto profondo in quello che dici, l'unica cosa è che tutti i processi che tu ipotizzi avvengono inconsciamente, ti assicuro...non cerco di pilotare nulla. Questo avvalora molto quello che dici, che descrive molto bene la mia sessualità intricata...

iuliuscaesar

Uno strumento molto più forte per rispondere alle tue domande sarebbe quello di instaurare un legame di complicità SOMMATO ad un legame sessuale con un uomo, cosa che tu ovviamente non farai mai di proposito, ma che guarda caso riemerge nel momento in cui le tue fantasie sessuali si focalizzano non sulla categoria "uomo le cui caratteristiche fisiche mi attraggono" ma sulla categoria "amico maschio".

 

Aggiungo a quanto detto prima che sicuramente l'emotività è una componente essenziale nei miei rapporti sessuali con le donne, ergo credo che se dovessi vivere l'omosessualità in maniera matura dovrei innamorarmi di un uomo, anche se gli esperimenti "meccanici" che ho avuto ci dicono che in fondo, bello o brutto che sia un maschio, non mi ci trovo comunque a fare sesso...

Tuttavia ormai ho una discreta età e sono sempre stato un tipo socievole. Ho fatto esperienze di tutti i tipi, non mi sono mai fatto mancare nulla, ho e ho avuto moltissimi rapporti di amicizia e di conoscenza con uomini, alcuni anche molto profondi e di complicità. Eppure, nonostante questo, sul piano sentimentale non ho mai avuto un qualche campanello d'allarme. 

Sì, è vero, c'è stata quella fissa o cotta sul piano fisico per un amico qualche anno fa e comunque anche da ragazzino mi incazzavo se il mio migliore amico mi boicottava per altri amici. Però non ho mai sentito un affetto che trascendesse l'amicizia come con le donne, gli amici erano amici e restavano amici, perché tali li sentivo. Non è che sentivo il bisogno di abbracciare intensamente qualcuno, baciarlo, vivere fianco a fianco, non sentivo la mancanza da "fidanzato". 

Quindi...boh! Credo che l'unica ipotesi plausibile è che io non sia portato per questo tipo di rapporti, vale a dire quelli sentimentali coi maschi.

Quindi, sommando il fatto che anche sul piano meccanico non sento mio il sesso coi ragazzi, direi che sarò destinato a rimanere un "omosessuale dimezzato" per il resto dei miei giorni. 

Forse come dici tu questo non riuscire a provare nessun sentimento se non amicizia verso i ragazzi mi aiuterà...o forse un giorno dall'inconscio arriverà un segnale così forte d'amore che mi farà amare anche il sesso, questo non lo so, ma per ora i dati ci dicono tutt'altro.

 

 

e magari illuderlo o farlo soffrire se non sento il bisogno di una relazione affettiva con un ragazzo.
 

Uno non "sente il bisogno" di una storia d'amore, se ovviamente è una persona equilibrata e non ha bisogno di compensare le proprie mancanze - e il non saper star bene da soli - con la presenza fissa di una persona accanto..

Semplicemente, ci si innamora, l'amore arriva :)

 

E se arriverai ad un punto del tuo percorso in cui avrai sufficiente chiarezza che non ti precluderesti a prescindere una relazione affettiva e (va da sé) sessuale con un ragazzo, allora quello sarà il momento in cui quella vocina interiore, che ti ha portato anche in questo forum pur di vederci chiaro, smetterà d'infastidirti ;) 

 

Ribadisco: dovrebbe arrivare un ciclone di pieraccioniana memoria capace di farti compiere il salto definitivo di consapevolezza. Davanti all'epifania di un sentimento di amore potente, ne prenderesti atto all'istante.

E no, non tifo necessariamente affinché tu ti innamori per forza di un ragazzo, ma perché ti possa sentire più in pace e sempre più simile a ciò che senti di essere.

iuliuscaesar

@seriale: mi sembra giusto e razionale quello che dici, non mi precludo nulla. Però ricordati sempre che è vero non mi sono mai innamorato di un ragazzo quindi non posso sapere che significa, ma noi siamo anche fatti di carne e se per svariate volte non mi sono trovato bene nell'approccio fisico non percependo come alla mia portata questo tipo di rapporto, non credere che sarebbe così facile per me passare dall'amore al sesso.

Forse la mia è un'attrazione molto più superficiale di quello che ho pensato negli ultimi anni, se no non starei qui a crucciarmi ma starei con uomini.

davydenkovic90

Tutte le cose che racconti suonano come alibi che ti crei. 

Un altro indizio è che spesso ti rifai a questa schizofrenia tra "corpo" e "anima", tra "spirito" e "materia". Il sesso e i sentimenti sono un tutt'uno. Se fai sesso in una dark room con uno sconosciuto non lo stai facendo con il corpo, lo stai facendo in primis con la testa, che è la fonte di tutto.

Secondo me (ammesso che tu sia stato sincero, e non ci metterei la mano sul fuoco) sei bisessuale. Sei attratto da ragazze e hai avuto storie con ragazze che ti hanno soddisfatto pienamente, e al contempo sei attratto dai maschi. Non hai mai vissuto una storia con un ragazzo perché probabilmente la tua morale crocifigge questa idea e di conseguenza non ti è mai capitato. Frequenti persone e ambienti stile amici del calcetto, cioè ambienti in cui l'omosessualità è meglio tenerla nascosta. L'unica cosa che vuoi veramente è reprimere in te questa attrazione sessuale e sentirti uguale a tutti gli altri tuoi amici etero con il loro stile di vita etero. E non dover avere torbide attrazioni nascoste.

Io ti consiglio, invece, di godertela. Ti piacciono i ragazzi? Benissimo, goditeli. Fatti seghe su Austin Wilde come se non ci fosse un domani. E non star qua a ripetere le filastrocche del "se fossi gay, starei con un uomo e sarei felice, ma non lo sonoh!!!"

Bacini.

Ok, vorrei però che riflettessi sul fatto che, nonostante tu abbia fatto esperienze di tipo sessuali, e nonostante affermi che non ti sono poi così tanto piaciute, ecco nonostante tutto questo la tua "superficiale" attrazione rimane lì. Nemmeno tanto scalfita dalla pratica :-)

 

 

Tutte le cose che racconti suonano come alibi che ti crei. Un altro indizio è che spesso ti rifai a questa schizofrenia tra "corpo" e "anima", tra "spirito" e "materia". Il sesso e i sentimenti sono un tutt'uno. Se fai sesso in una dark room con uno sconosciuto non lo stai facendo con il corpo, lo stai facendo in primis con la testa, che è la fonte di tutto.

Stradaccordo... So che il nostro amico julius è un ingegnere. Essendo io stesso un ingegnere so come ragionano gli altri ingegneri (e fortunatamente sono tutto l'opposto, potrei sembrare uno che ha studiato psicologia in confronto). Gli ingegneri hanno l'estremo vizio di razionalizzare il tutto, e spesso tutto questo razionalizzare porta ad avere coscienza di se in modo molto sbagliato e superficiale.

 

Ricordo un esame di psicologia della mia ex (si mi sono dovuto sentire ripetere quasi tutti gli esami di psicologia purtroppo, o meno male). Si parlava proprio di come fosse strutturata la psicologia umana: ci sono principalmente tre parti (chiamate istanze intrapsichiche):

  • io (chiamato ego in latino)
  • super-io (super ego)
  • es

Il Super-io è costituito da un insieme eterogeneo di modelli comportamentali, oltre che di divieti e comandi, e rappresenta un ipotetico ideale verso cui il soggetto tende con il suo comportamento. «È una sorta di censore che giudica gli atti e i desideri dell'uomo». Si origina dalla interiorizzazione dei codici di comportamento, divieti, ingiunzioni, schemi di valore  (bene/male; giusto/sbagliato; buono/cattivo; gradevole/sgradevole) che il bambino attua all'interno del rapporto con la coppia dei genitori.

 

L'Es è la sfera caratterizzata dalla completa estraneità all'Io: è il luogo dei contenuti psichici rimossi - cioè scartati dalla coscienza tramite il processo di rimozione - territorio delle pulsioni contrastanti e della continua pressione rivolta incessantemente al soddisfacimento del piacere e dei bisogni egoistici. Nell'Es non vigono le leggi della logica, non esistono giudizi di valore, non funzionano i meccanismi della memoria a tal punto che i contenuti di tale sfera non risultano modificati nel tempo. L'Es viene, così, identificato nell' inconscio e i cui contenuti - seppure latenti - sono determinanti per l'attività psichica dell'uomo.

 

l'Io è la sfera che corrisponde alla parte cosciente della personalità. La sua funzione è quella, per così dire, di mediare tra le due opposte sfere del Super-io e dell'Es. Non solo: l'Io deve stabilire un equilibrio dinamico con le spinte provenienti dal mondo esterno. Tale considerazione porta Freud ad affermare che l'Io sia «servo di tre tiranni» e, proprio per questo motivo, risulta essere fortemente debole ed instabile. Di conseguenza tale dimensione diventa la «sede propria dell'angoscia, dovuta al triplice pericolo cui il soggetto è esposto: il pericolo che incombe dal mondo esterno, dalla libido dell'Es e dal rigore del Super-io»

 

Ora se hai avuto la forza di leggere tutto ciò, e sarebbe carino che tutti lo leggessero perchè in fondo e infine tutti gli esseri umani funzionano così si capisce semplicemente che:

Il tuo Es (incoscenza) ti spinge fortemente verso gli uomini. Non ci puoi fare niente. Il perchè basta rileggerti cosa ho scritto sopra nella definizione.

Il tuo Super-Io è evidentemente costruito su codici di comportamento e pensieri totalmente opposti al tuo Es. (chiamasi parte razionale, che in te è sovrasviluppata)

Il tuo Io che è la coscienza, deve mettere in comunicazione le 2 parti sovrastanti che sono anche opposte, Il tuo Es vuole una cosa e tu con gli schemi (gabbia) mentali creati dal super-Io lo freni. In questo meccanismo non puoi trovare pace.

 

Calcola che quando vai da uno psicologo in genere, questi cercherà sempre di distruggere il Super-Io che è la sede del malessere di tutti noi. Mi sono sbattuto a scrivere questo perchè mi ero rotto un po di sentire frasi come quelle citate prima:

 "se fossi gay, starei con un uomo e sarei felice, ma non lo sono",

"l'unica ipotesi plausibile è che io non sia portato per questo tipo di rapporti, vale a dire quelli sentimentali coi maschi.",

"Forse l'unica cosa che posso dire è che ho un carattere inquieto, forse per questo non digerisco questa non corrispondenza tra attrazione e piacere."

"perché sono attratto se non mi piace farci sesso?"

 

Sei attratto perchè il tuo Es ne è attratto. Non ti piace perchè il tuo Super-Io fa schifo. Ci stai male perchè il tuo Io percepisce questa lotte interiore. Punto. Non mi fate più scrivere di psicologia xD

 

p.s. se c'è qualcuno che ha studiato psicologia e ho scritto fesserei me lo dica pure, anche se non credo...

iuliuscaesar

Cari tutti,

 

Vi ringrazio per le risposte, vedo che il mio caso sta facendo "giurisprudenza"...ovviamente siete tutti utili alla mia causa, vale a dire al tentativo di pacificazione tra Es e Super-Io come dice Nicola.

Va bene, la smetto di dire queste frasi tipo "sono attratto ma non mi piace" e accetto per buona la definizione di bisex. Proverò a trovare un ragazzo che mi piace e tenterò di nuovo la "fortuna", sperando di riuscire a farmi piacere il corpo del ragazzo...purtroppo non riesco a spiegare ciò che provo di fronte a un ragazzo nudo ma forse se vi trovaste al mio posto capireste perché parlo di incompatibilità. Ma ritenterò, mo avete convinto. Non so quando ma prima o poi lo farò. Voglio scegliere con cura il partner stavolta.

 

Ciao ;)

Ps: Nicola, nelle tue conclusioni sembravi proprio un ingegnere che si occupa di psicologia! È inutile, noi siamo molto schematici per natura.

Io mi discosto dai pareri di Sampei e soci perché secondo me hai già provato abbastanza per trarre le tue conclusioni.

D'altra parte in quest'ultimo post hai preso una decisione che non è molto lontana da quello che ti avevo suggerito io: vivi serenamente la situazione se ti capita quando ti capita. Continuo a pensare che non sia molto il caso di andarti attivamente (no pun intended) a cercare queste situazioni.

 

Nicolab, visto che lo chiedi, quello che hai scritto non è corretto (mi sorge il dubbio che ascoltare qualcuno che ripete esami non faccia mica ottenere tutta questa conoscenza completa).

Prima di tutto perché uno psicologo non è che combatta il super-io in quanto male per salvare l'es in quanto bene, questo non è un film di avventura.

Potrei dilungarmi su cosa siano realmente es e super-io ma non so quanto interesse ci possa essere, faccio giusto un esempio veloce, l'es è anche sede di pulsioni violente, anche omicide, vorrei proprio conoscere lo psicanalista che lavora per portarle trionfanti nell'io, nella vita reale del suo soggetto.

Inoltre questa divisione in tre è un modello proposto da Freud, per carità lui è famosissimo, però bisognerebbe aggiungere che sono davvero pochi gli psicoterapeuti che lavorano in questa direzione, e quei pochi integrano sempre con studi, modelli, teorie successive, più recenti.

Edited by Krad77

Concordo con Krad. Infatti, Iulius, ritentare scegliendo il partner (stavolta con più cura) , significherebbe imho commettere lo stesso errore con cui ti sei approcciato le volte precedenti; cioè considerando questi ragazzi come cavie di esperimenti che fai su te stesso.

Tutto troppo asettico e schematico.

 

Il mio invito resta quello di predisporti mentalmente ad una storia anche affettiva con un ragazzo, nel momento in cui dovesse succedere di trovarne uno più o meno per caso .

 

Il discorso cambia se invece ti prendono le voglie di un corpo maschile. In quel caso buon divertimento ;)

secondo me sei un bel porcellino :_D parecchio attivo, peccato non ci si possa beccare, comunque si sei deciso nel tuo modo di scrivere mi pare di capire, l'unico consiglio è che se ti piacciono anche i ragazzi non toglierti questo piacere ,sempre che tu sia singol ,mentre se sei fidanzato , prova a proporre alla o al tuo partner scambi di coppia o cose così .magari è d'accordo con te chi sà.

Potrei dilungarmi su cosa siano realmente es e super-io ma non so quanto interesse ci possa essere, faccio giusto un esempio veloce, l'es è anche sede di pulsioni violente, anche omicide, vorrei proprio conoscere lo psicanalista che lavora per portarle trionfanti nell'io, nella vita reale del suo soggetto.

 

Sinceramente non mi ricordavo che sia la sede di pulsioni violente, e mi sono documentato meglio. E' la sede delle pulsioni sia sessuali che auto-distruttive che distruttive. Ci mancherebbe che uno psicoterapeuta tenti di distruggere la parte del super-io relativa a quella dell'istinto omicida comunque. Penso che si sia capito a cosa mi riferisco. Non credo che una persona sta male perchè il suo Es vuole uccidere ma il super io gli dice che è sbagliato; in quel caso è una patologia grave (vedi serial killers).

 

Mi ricordo che ci sono diverse correnti di pensiero al riguardo, come diversi psicoterapisti che criticano il vecchio metodo (il dare la precedenza all'es a favore dell'io), mentre altri hanno come filosifia semplicemente quella di rinforzare solo l'io. Ma qui andiamo veramente OT, ed è un argomento che non è chiaro nemmeno nel campo della psicologia ancora, figuriamoci se posso discurterne io, se non con mie considerazioni personali e con i miei ricordi. Credo che per mia curiosità personale chiederò alla mia ex visto che ormai ci lavora, ma non mi sembra il caso di continuare questo discorso qui. Per il resto l'utente faccia come meglio crede, io questo topic non risponderò più.

Edited by nicola89b
iuliuscaesar

Mi sembra di aver capito che questo sia uno dei topic più lunghi di sempre XD

Comunque tutti i pareri contengono verità e ne terrò conto moltissimo, quindi vi ringrazio.

Faccio un esempio per sdrammatizzare un po': da bambino non mi piacevano la verdura e il pesce, ma col tempo ho imparato a mangiare la verdura e oggi non me la farei mai mancare. Il pesce, invece, proprio non lo mando giù. Però nessuno mi ha mai detto di andare dallo psicoterapeuta per combattere il Super-Io e tirare fuori l'amore per il pesce, semplicemente perché l'amore per il pesce non ce l'avrò mai.

La stessa cosa per gli uomini: il fatto di avere pulsioni omo non implica necessariamente che mi debba piacere andare a letto con un uomo. E di certo il fatto che non mi piace non è dovuto a limitazioni di ordine religioso o sociale. Semplicemente non mi va di succhiare peni, masturbarli o farmi penetrare e neanche di fare l'attivo. Non sento l'uomo come un partner.

Forse il threesome è la cosa migliore!

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