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[BISEX] Bisessualità, cos'è e come comportarsi


nicola89b

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@@AndrejMolov89,

e che ne pensi di questa definizione che ho dato poco fa?

 

 

In realtà l'orientamento sessuale è una cosa predefinita nel momento in cui nasciamo. Sono quindi le esperienze, le persone che si incontrano e la nostra curiosità a causare un mutamento della consapevolezza di se
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A me non interessa nulla sapere se i geni e il dna e quelle cose lí mi hanno fatto nascere con l'attrazione per le bionde, gli occhi azzurri, la barbetta, un seno non esagerato, i ragazzi con gli addominali quanto basta,,,

Oppure se questi gusti mi sono venuti col tempo, con le esperienze e con non so cosa,,

 

Fatto sta che mi sta bene cosi, perché alla fine eliminando i problemi di discriminazioni, restano solamente gusti.

 

Poi non sto a giudicare o classificare i bisessuali. Io giudico solo in base alle parole e alle azioni.

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AndrejMolov89

@@AndrejMolov89,

e che ne pensi di questa definizione che ho dato poco fa?

Che non sono completamente d'accordo. Però ammetto di non avere una contro risposta e ci devo riflettere ^_^

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Capricorno57

In passato sono stato felicemente sposato 5 anni con una donna, tuttora noto qualche tipa carina, ma preferisco relazionarmi con uomini, coi quali ho avuto almeno 4 storie importanti, l'ultima delle quali dura da 23 anni. 

 

Bisessualità cos'è: buso xe buso e casso no gha oci

Come comportarsi: con l'equilibrio indotto dalla conoscenza di sè e dall'autostima. 

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Nel caso ci fosse un evoluzione temporale, in quel caso, lo considererei "elastico" deformabile entro un certo limite

 

Questa teoria la trovo estremamente affascinante (oltre che ragionevole) visto che in natura cose "rigide" non esistono, è auspicabile che un minimo di elasticità sia presente anche nell'orientamento. E' una congettura ma può essere uno spunto interessante.

fluidità sessuale

Ma possiamo spiegare meglio cosa è la fluidità sessuale? Io la sento nominare spesso ma non ne sto capendo molto.

 

 

he non sono completamente d'accordo. Però ammetto di non avere una contro risposta e ci devo riflettere

Quindi non sono l'unico ad evere il pensiero distorto su questa cosa? Il problema secondo me sta nel fatto che gli omosex e i bisex sperimentano 2 situazioni che dal mio punto di vista, nonostante sempre di omosessualità si parla, veramente diverse.

 

Provo a fare io una congettura

Contestualizziamo il problema in un contesto sociale non omofobo. Nella maggior parte dei casi, in adolescenza, ci rendiamo conto se ci eccitano di piu i maschietti o le femminuccie. Questo è quello che chiameremo "orientamento primario" o di preferenza (di preferenza perchè il contesto sociale è non omofobo e nessuno impone l'orientamento primario). Fino a questo step siamo tutti uguali. Quello che manca ai monosex è il secondo step, quello di "orientamento secondario". Non avendo molti di loro idea di come questo avvenga (ovvero io parlando per me ho avuto la sensazione di cambiamento e di maturazione dopo aver provato cose che inizialmente nemmeno consideravo potessero piacermi ) si può tornare alle 2 correnti di pensiero precedenti e dire: ci si nasce e ci si scopre? ci si può diventare? E se la risposta è nel mezzo? Ovviamente se non si ha una predisposizione e quindi una "potenzialità" non lo si può sicuramente "diventare" e quindi trasformare questo in una "capacità". Per questo inizialmente ho parlato di evoluzione di orientamento. Ma attenzione, questo non è riferito all'orientamento primario, ma secondario. Io l'ho dato forse per scontato quando ho scritto inizialmente, ma mi rendo conto ora che per chi bisex non è, non è scontato per niente.

 

 

 

La sessualità è influenzata nel corso della vita da tanti fattori, ma gli studi scientifici (sia degli psicologi che dei biologi più importanti al mondo) convergono tutti sul fatto che l'omosessualità abbia una componente genetica.

Appunto mi sono reso conto ora di aver scritto un concetto simile :)

Edited by nicola89b
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iuliuscaesar

Io penso ragionevolmente che ci siano tanti tipi di sessualità quanti siamo su questo pianeta e che possiamo solamente parlare di "prevalenza di orientamento". Penso anche che l'orientamento si debba dividere in sentimentale e sessuale e che non necessariamente questi due debbano coincidere e se coincidono non è detto che tutti sentano gli stessi desideri.

Ho sentito qui e altrove cose incredibili, come ad esempio "se provi attrazione dei ragazzi DEVE piacerti il sesso gay e se non ti piace sei OMOFOBICO". Questa cosa si che sa veramente di medievale. Tutto sacrificato sull'altare dell'omofobia interiorizzata.

Ma scusate, quante persone avete conosciuto nella vostra vita? 5? O migliaia e migliaia come tutti? Come fate a pensare che tutti siano gay/etero/bisex alla stessa maniera?! E come fate a pensare che una singola esperienza gay faccia di un uomo etero un bisex? E soprattutto: come fate a difendere a spada tratta certe idee totalitarie e monolitiche definendo chi non la pensa come voi un eretico dedito a ingannare la gente? Eppure il mondo non mi pare affatto semplice come lo vedete voi, non capisco perché l'orientamento debba esserlo.

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Quanto espresso nel commento sovrastante ricalca esattamente ciò che penso anch'io.

La sessualità umana, malgrado le tre suddivisioni macroscopiche universalmente note, si compone di un ampio ventaglio di sfaccettature varianti da individuo ad individuo, e non è né immediato né facile ch'esse vengano sommariamente riassunte e collocate nel contenitore rassicurante più appropriato.

Le molteplici controbattute e rettifiche sono fisiologiche, perché ognuno modificherebbe, se potesse, quanto espresso nel thread affinché si allineasse maggiormente alla propria ottica.

Edited by Laen
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Genitle Mr. Tianella, sono lieto che si sia preso la briga di rispondere a questo topic. Sarei altresì lieto se nel farlo argomentasse anche quali sono (secondo le sue opinioni) le cose scritte in modo non corretto nel topic. Purtroppo, e non me ne vogliate a male, vedo che qui si critica e basta ma non si argomenta e approfondisce. Finora ho visto solo pochissimi omosex commentare in modo da dare il loro contributo e che ringrazio. E grazie @@Laen, per la tua risposta e opinione molto preziosa. Mi piacerebbe che tutti discutessero su un determinato aspetto. Gli altri commenti dei bisex come immaginavo sono stati molto più vaghi e argomentati, mi piacerebbe anche piu partecipazione da loro. Prima di pubblicare il topic l'ho fatto leggere ad altri bisex e mi avevano chiesto assolutamente di pubblicarlo perchè era perfetto. Quindi se correggete me correggete anche il pensiero di noi altri, visto che di per di per se siamo una "definizioni approssimata", e viviamo nell'ignoranza riguardo certi argomenti in massa a quanto pare. Ringrazio chiunque abbia voglia di dare un contributo e di arricchimento al topic, comprese versioni personali, congetture varie ecc.

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un bisex attivista e dichiarato difficimente ha bisogno di questo forum

Ma infatti era per quello che chiedevo di dare un contributo, per gli altri mica per se stessi :) Neanche io ho bisogno di questo topic in teoria. Eccesso di altruismo evidentemente... Volevo dare un piccolo aiuto a chi può averne bisogno ma non imporre un pensiero...

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Per me nicola e' una discussione che andrebbe fatta solo tra bisex.

 

Altrimenti e' come se gli etero si mettono a parlare dei gay. Non ne esce nulla che serve ai gay ma solo pregiudizi.

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iuliuscaesar

Quanto espresso nel commento sovrastante ricalca esattamente ciò che penso anch'io.

La sessualità umana, malgrado le tre suddivisioni macroscopiche universalmente note, si compone di un ampio ventaglio di sfaccettature varianti da individuo ad individuo, e non è né immediato né facile ch'esse vengano sommariamente riassunte e collocate nel contenitore rassicurante più appropriato.

Le molteplici controbattute e rettifiche sono fisiologiche, perché ognuno modificherebbe, se potesse, quanto espresso nel thread affinché si allineasse maggiormente alla propria ottica.

Sono contento che approvi quanto ho scritto, mi sembra la visione più aperta possibile, che non tralascia nulla la nostra. Si è detto che il contributo dei bisex sarebbe stato fondamentale per questo topic, bene, ecco quindi il mio. Non sarò bisex nel senso comune del termine, ma siccome giustamente mi è stato fatto notare che sono qui perché non sono esclusivamente etero, è giusto che dica la mia. E la mia è questa: non generalizzare. Soprattutto non abusare con l'idea dell'omofobia interiorizzata come unico filtro possibile che giustifica una omosessualità o bisessualità diversa da quella comune. 

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E la mia è questa: non generalizzare. Soprattutto non abusare con l'idea dell'omofobia interiorizzata

 

Sei giunto sul forum reclamando aiuto e consigli circa una situazione incerta dagli oscuri connotati, esponendo una serie di comportamenti e di pensieri che sono andati incontro al ventaglio di ipotesi più compatibili circa la loro esatta natura: tra queste, l'omofobia interiorizzata è sembrata, a molti, la matrice più verosimile ma non s'è trattato né di generalizzazione né di abuso, bensì di identificazione del comportamento nel quadro più compatibile.

Fa piacere a tutti apprendere che non sia così, a me per primo, ma non risulti un granché simpatico nell'accusare di averti remato contro imputandoti per partito preso una tale nefandezza.

 

Nel tuo thread, tra l'altro, le ipotesi citate sono molteplici e io stesso, più che di omofobia interiorizzata, ho ipotizzato si trattasse di una fervida inibizione che differisce sensibilmente dal comportamento repressivo di matrice omofobica, ipotesi che per inciso ha ottenuto la tua parziale approvazione.

 

Mi scuso per l'OT.

Edited by Laen
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Più che di tanti discorsi.penso sia sufficiente dire di essere onesti con se stessi e gli altri, per non usare la parola bsx per farsi vite e storielle.parellele mantenendo "facciate e parvenze" etero, per il resto sono solo tanti bla bla

 

Inviato dal mio M502 utilizzando Tapatalk

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iuliuscaesar

@Laen: non ce l'ho con te o con qualcuno in particolare, è solo che se rileggi alcuni post in quel topic puoi notare la presunzione di alcuni forumisti. Presunzione che non può che far male al sottoscritto, già disorientato di suo. Per questo dico: non è detto che uno sia per forza omofobico o inibito se si comporta in maniera diversa dal comune, magari è solo sé stesso.

Fine OT

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Mi sembra giusto lasciar parlare i bisex ma l'orientamento sessuale non si può considerare innato, seppur a certuni sembri così facile e lineare.

Certamente esiste una componente genetica ma va presa per quello che è: una componente.

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davydenkovic90
Io penso ragionevolmente che ci siano tanti tipi di sessualità quanti siamo su questo pianeta e che possiamo solamente parlare di "prevalenza di orientamento". Penso anche che l'orientamento si debba dividere in sentimentale e sessuale e che non necessariamente questi due debbano coincidere e se coincidono non è detto che tutti sentano gli stessi desideri. Ho sentito qui e altrove cose incredibili, come ad esempio "se provi attrazione dei ragazzi DEVE piacerti il sesso gay e se non ti piace sei OMOFOBICO". Questa cosa si che sa veramente di medievale. Tutto sacrificato sull'altare dell'omofobia interiorizzata. Ma scusate, quante persone avete conosciuto nella vostra vita? 5? O migliaia e migliaia come tutti? Come fate a pensare che tutti siano gay/etero/bisex alla stessa maniera?! E come fate a pensare che una singola esperienza gay faccia di un uomo etero un bisex? E soprattutto: come fate a difendere a spada tratta certe idee totalitarie e monolitiche definendo chi non la pensa come voi un eretico dedito a ingannare la gente? Eppure il mondo non mi pare affatto semplice come lo vedete voi, non capisco perché l'orientamento debba esserlo.

La sessualità non è mai una cosa univoca né semplice, questo penso che tutti lo sappiano e lo accettino.

Siccome molti gay crescono in ambienti omofobi, all'inizio fanno molta fatica ad accettarsi e "scimmiottano" gli etero... tipo io alle medie andavo a fare il gioco della bottiglia e baciavo le ragazzine e volevo la fidanzatina perché ce l'avevano tutti, ma nella mia testa ero attratto da ben altro, soprattutto a livello sessuale. Attrazione che rimaneva però nascosta e non potevo dimostrare perché, appunto, mi trovavo in un ambiente omofobo. Poi quando sono arrivato all'università e, come dici tu, di persone non ne ho conosciute più 5 ma centinaia e tutte diverse, nel momento in cui ho incontrato il mio primo ragazzo e l'ho baciato, ho capito che potevo dare libero sfogo a quella parte di me che tenevo nascosta e che non dovevo vergognarmene. 

Credo che questa "sorte" sia comune a molti gay della mia generazione e di quelle precedenti. 

La classica situazione che si sente spesso, nei ragazzi molto giovani che ancora non hanno avuto esperienze, è : "sono attratto sessualmente dai maschi, ma sentimentalmente dalle ragazze".

io penso che l'attrazione verso qualcuno sia un tutt'uno e che sesso e sentimenti siano la stessa cosa, sono due facce della stessa medaglia.

Anche qui c'è una grave ignoranza di fondo, di stampo clericale, che ci fa distinguere tra "spirito" e "materia", tra "anima" e "corpo". 

inoltre credo che in queste situazioni l'attrazione sentimentale verso una ragazza non sia che una sovrastruttura, una parodia che abbiamo imparato a fare perché siamo stati da sempre bombardati di immagini etero fin dalla nascita. E di come, invece, non siamo mai entrati a contatto, o molto raramente, con un'immagine gay positiva. Solitamente come immagini gay ci portiamo dietro quelle razziste e denigratorie dei vari contesti che ci circondano... e quindi è più comodo indossare la maschera dell' "etero", mentire a se stessi, non accettarsi, e facilitarsi la vita.

Ecco cos'è l'omofobia interiorizzata. Che può dar vita a situazioni varie: repressione, bisessualità "per curiosità", e via dicendo.

La bisessualità è un'altra cosa e si discosta da queste esperienze. Bisessualità significa avere, nel motore di ricerca del proprio pc, alternativamente video di Moana e Cicciolina ai mondiali (senza guardare i cazzi e basta, così sono brvo anche io) e Austin Wilde che si bomba il suo twinkino di turno.

Come descriveva bene qualcuno si tratta di avere un orientamento primario e uno secondario, e ci vuole un minimo riscontro sul piano pratico perché la bisessualità "teorica" è molto facile come definizione quanto, in molti casi, approssimativa.

Se uno ha provato a stare con uomini e con donne, se gli è piaciuto in entrambi i casi e pensa, nella propria vita, di poter indistintamente essere attratto da un uomo o da una donna, allora è bisessuale... però anche definire la propria sessualità dev'essere un fatto di onestà intellettuale e non di ipocrisia, altrimenti la definizione si può anche evitare di farla. Non è necessario etichettarsi o descriversi. Siamo persone, la sessualità è un sogno, va vissuto come uno vuole viverlo e non bisogna mai giudicare.

E' anche vero che anni di omofobia interiorizzata possono creare un bell'intrigo da cui molti di noi, ripeto, sono passati e quindi spesso qui dentro si cerca di consigliare in quel senso... ma non è detto che sia il consiglio giusto, si dà una semplice opinione e non si impone a nessuno di essere esclusivamente gay o esclusivamente etero, mi pare. Ci sono varie esperienze e tutto è giusto e tutto è sbagliato allo stesso tempo.

Edited by davydenkovic90
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il problema di tutti i moltissimi topic sulla bisessualità di questo forum è che sono argomentati da gay e lesbiche che parlano di bisex.

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Rispondere a questo topic è abbastanza complicato. Prima che Nicola pubblicasse, mi ha fatto leggere quanto scritto. Ho letto il testo chiedendomi unicamente in quali punti mi ritrovassi, e sono arrivata alla conclusione che io mi sono ritrovata in diversi punti. 

Detto questo, continuo ad essere del parere che non ci sia un giusto e non ci sia uno sbagliato. C'è vissuto e vissuto. Tizio potrebbe essersi svegliato da piccolo dicendo "so che mi piacciono sia uomini che donne", Caio potrebbe svegliarsi a 50 anni, sposato e con figli dicendo "cazzo, mi piacciono anche gli uomini", e chi, come me, potrebbe svegliarsi durante l'adolescenza pensando di essere lesbica, per poi scoprire a 19 anni che invece è bisessuale. Non so se nel caso delle femmine sia più comune questa cosa, come ha detto Almadel, ammetto di non essermi mai posta il problema.

Preferisco parlare di come l'ho vissuta personalmente, senza dettare leggi o imposizioni, perché posso davvero dire che sia così? Che la bisessualità sia quel che ho vissuto io e come l'ho vissuta io? No, non posso, e non ho nemmeno abbastanza competenza per dire se sia il modo giusto o sbagliato.

Posso raccontare di cosa ho pensato io, di come ci sono arrivata, di come l'ho affrontata, per far sì che qualcuno che passa di qua possa leggere e magari riconoscersi e non pensare di essere sbagliato.

Ho dato una letta alle risposte che sono state già date, ma non credo risponderò direttamente a quanto scritto, perché troppo complicato o perché rispondere a chi, come si dice a Roma, c'ha a capoccia dura, è inutile.

Pure il discorso si nasce gay, si nasce bisex, si diventa, non si diventa, ammetto di non avere nessuna idea precisa di quello, perché sarebbero convinzioni puramente personali, che secondo me lasciano un po' il tempo che trovano in una discussione del genere. Con questo ovviamente, non sto dicendo che trovo stupido chi qui si confronta su questo, ma che non ho intenzione di farlo io (e voi direte, giustamente, sti cazzi nun ce li metti? E fate bene!).

In ogni modo.

Io ho capito di essere bisessuale a 19 anni, ero già su questo forum, avevo già conosciuto tante persone e iniziato tante amicizie. Quando anni prima, a 16 anni, capii che mi piacevano le donne diedi per scontato che mi piacessero unicamente le donne, vuoi perché l'ho capito innamorandomi della mia prima ragazza, vuoi perché ho avuto due lunghe storie con donne di seguito quindi non ho avuto nemmeno modo di "confrontarmi" con il sesso maschile. Accettare l'idea di essere "lesbica" non fu affatto difficile, le amicizie che frequentavo in quel periodo lo accettarono senza nessun problema, anzi, aprii gli occhi a un paio di queste persone sulla loro sessualità. Quando poi, anni dopo, realizzai che mi piacevano anche i maschi invece entrai in una sorta di confusione/depressione/non accettazione.

Può sembrare una cosa ridicola pensare che si entri in crisi perché ti piacciono le persone del sesso opposto, quindi il 100% delle persone ti troverà "normale", invece per me fu un trauma totale capirlo, accettarlo e stranamente farmi accettare dalle persone che avevo intorno. 

Le prime persone con cui feci "coming out" furono proprio alcuni amici e amiche conosciuti qui su questo forum, e furono proprio loro a prendere "male" la cosa. Pensai che fosse decisamente colpa mia, alla fine mi ero presentata a loro come una ragazza lesbica, perché a 19 anni avrei dovuto dichiararmi bisessuale? Inizia a chiedermi se ci fosse qualcosa di sbagliato in me, se mi fossi convinta che mi piacevano i ragazzi per qualche sorta di omofobia interiorizzata, se fosse perché intorno a me qualcuno silenziosamente mi inculcava la convinzione che stare con un ragazzo era la cosa giusta, mentre stare con una donna non lo era.

Sottolineo di essere nata e cresciuta in una famiglia di stampo fascista e con una famiglia "acquisita" prettamente cattolica e queste domande mi hanno girato in testa per mesi e mesi. Pensavo che la bisessualità fosse il primo passo verso la repressione totale del mio essere lesbica, eppure non avevo nessun problema a farmi piacere sia gli uomini che le donne, quindi la confusione aumentava sempre di più.

In più, le domande e le affermazioni delle persone che avevo intorno non aiutava in nessun modo. Affermazioni come "la bisessualità non esiste, ti stai reprimendo", "secondo me sei etero, ma hai pensato ti piacessero le donne perché tra femmine capita", "vabbè ormai è di moda essere bisessuale quindi lo sei solo per quello".

Mi chiedevo pure "ma perché proprio da chi dovrebbe capirmi (ragazzi e ragazze gay) ricevo le critiche più aspre?".

Ci ho messo svariati mesi (e svariati tagli di rapporti) a realizzare che ero bisessuale e basta, che la bisessualità esiste e che non ero sbagliata, né aliena. Mi piacevano le donne e gli uomini allo stesso modo e che no, non era un "ndo cojo cojo". 

Perché sottolineo che ci son stati svariati tagli di rapporti? Perché una delle cose che odio di più sono le generalizzazioni e di fare tutta l'erba un fascio. Nella mia vita ho incontrato etero che senza alcun problema hanno accettato la mia bisessualità e gay che invece di problemi me ne hanno fatti eccome. Così come ho conosciuto etero che non l'hanno accettata e gay che l'hanno fatto (parlo di "accettare",ma io lo definirei più un "fregarsene", della serie: sti cazzi di quel che sei). Ho tagliato i rapporti con chi continuava soltanto a spingermi a stare a destra o a sinistra, come se stare al centro fosse la cosa più sbagliata del mondo.

Su questo potrei ricollegarmi a quanto detto da Nicola sul "magari fossi uno dei due", io personalmente capisco questa affermazione, adesso come adesso non vorrei stare né da una parte né dall'altra, perché ho imparato a ignorare tante domande e commenti stupidi, ma è vero che dire di essere gay o etero è decisamente molto più facile. 

Io sono sposata con un uomo, e questo mi porta spesso a dover spiegare che no, non tradisco mio marito con una donna e che no, ora non sono etero. Domande che se fossi etero o gay nessuno si sognerebbe mai di pormi.

La colpa di queste domande però, di chi è? Il fatto che nella mia vita ho conosciuto lesbiche che dicono "io con una bisessuale non ci starei mai" e gay che dicono "i bisessuali non esistono, sono gay repressi", da cosa nasce? 

Nasce dal fatto che, come già è stato detto, tante persone si nascondo dietro la bisessualità, tanti gay repressi e tante ragazzine che seguono una stupida moda.

Detto sinceramente non mi risulta difficile comprendere chi pensa quelle cose, io per primo provo tanto schifo leggendo di sposati che vengono qui a cercare "ragazzi discreti" con cui andare a letto, o vedere ragazzine pomiciarsi tra di loro solo per far eccitare il pischelletto di turno.

Però mettiamola così: in ogni categoria c'è quello/a che la fa sembrare "sporca". Fermarsi unicamente a quello è sbagliato.

Ci sarà sempre il/la bisessuale che tradisce, così come ci sarà sempre quello che non lo fa. Ci sarà sempre il bisessuale represso e la bisessuale finta, come ci saranno quelli veri, realizzati e accettati.

Poi probabilmente i miei sono discorsi spiccioli, già triti e ritriti, senza né un'inizio né una fine. E' che in realtà ho poco da dire di concreto sulla questione, perché ho smesso da molto tempo di preoccuparmi di quello che dicono o pensano gli altri di cosa sia o non sia la bisessualità. Ho preferito raccontare la mia storia e il mio vissuto, come ho già detto, perché qualcuno confuso ci si possa rispecchiare e magari fare un po' di ordine in quel casino totale che è a volte la mente.

 

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iuliuscaesar

La sessualità non è mai una cosa univoca né semplice, questo penso che tutti lo sappiano e lo accettino.

Siccome molti gay crescono in ambienti omofobi, all'inizio fanno molta fatica ad accettarsi e "scimmiottano" gli etero... tipo io alle medie andavo a fare il gioco della bottiglia e baciavo le ragazzine e volevo la fidanzatina perché ce l'avevano tutti, ma nella mia testa ero attratto da ben altro, soprattutto a livello sessuale. 

Appunto, penso che un conto è scimmiottare gli etero e un conto è sentire di voler stare con una donna, provarci e stare bene. Idem per l'omosessualità: un conto è un'attrazione, un conto è sentire di voler stare con un uomo, provarci e stare bene. E ci possono anche essere varie sfumature.

Quando poi, anni dopo, realizzai che mi piacevano anche i maschi invece entrai in una sorta di confusione/depressione/non accettazione.

Chiaramente poi, facendo esperienza, hai appurato che ti piacciono anche gli uomini e ci stai bene insieme. Quindi la tua era solo, appunto, confusione e non accettazione. Il problema è che non tutti capiscono che non si tratta sempre di problemi legati alla non accettazione verso questo o quell'orientamento, ma che ognuno a sé.

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davydenkovic90
Appunto, penso che un conto è scimmiottare gli etero e un conto è sentire di voler stare con una donna, provarci e stare bene. Idem per l'omosessualità: un conto è un'attrazione, un conto è sentire di voler stare con un uomo, provarci e stare bene. E ci possono anche essere varie sfumature.

Questo nessuno l'ha messo in dubbio. Ma bisogna fare queste cose concretamente, non come idee. Io da piccolo e da adolescente non stavo male all'idea di stare con una donna, tutt'altro. Mi sarebbe piaciuto trovarmi una bella ragazza suscitando l'invidia dei miei amichetti o per far contenti mamma e papà che mi avevano cresciuto ai sani valori cristiani della famiglia.

Ma, al momento della pippa prima di andare a nanna, pensavo al bonazzo tuffatore che avevo visto alle olimpiadi, o che ne so io a chi pensavo... Di certo non a Moana Pozzi, neanche lontanamente. 

Sono andato molto vicino a imbarcare storie etero, quando ero molto giovane. Magari sarei pure riuscito a farci sesso con una ragazza. Un po' come riesco a mangiare un carciofo o un cavoletto di bruxelles. A 16 anni il cazzo ti tira per qualunque cosa, io penso che mi sarei scopato anche un termosifone a quei tempi, quindi avrei potuto benissimo imbarcare una relazione etero con una ragazza per costrizioni esterne, ma non perché sentita da me. Esattamente come avrei potuto intraprendere una carriera universitaria diversa da quella che ho scelto. E magari sarei andato avanti per quella strada. Avrei creato una relazione platonica, forse avrei avuto il desiderio di sposarmi e fare figli... magari mi sarei ritrovato a 40 anni iscritto su Gayromeo alla ricerca di cazzi fugaci in max riservatezza, invece che a 20 per cercare semplicemente un ragazzo gay con cui relazionarmi...

Siccome sono consapevole di essere riuscito a tirarmi fuori da un bel buco, spesso mi sento di consigliare chi scrive di superare i propri pregiudizi fino in fondo, di individuare l'omofobia interiorizzata e cancellarla da sé per vivere meglio. Anche se il consiglio va preso come tale, non come una verità assoluta. E' la mia esperienza. 

Se uno è attratto sessualmente dai maschi e sentimentalmente dalle donne o viceversa, oppure è attratto da Monica Setta e da Mara Venier come da Roberto Bolle, ed è felice così, sono felicissimo anche io per lui e che si goda la vita...

 

Comunque anche io ho un'amica bisex. Una mia ex compagna di scuola che recentemente ha iniziato a frequentare gli stessi miei ambienti e con la quale mi sono ritrovato, appunto, dopo qualche anno che non ci vedevamo più.

Ai tempi del liceo lei si definiva etero e stava con un ragazzo strafigo... l'ho riincontrata per caso dopo anni e mi ha detto: "eh sai, sto con una ragazza"... io non ricordo se ho fatto una faccia perplessa, ma lei poi ha subito aggiunto "sai, però forse è solo una fase, poi cambio idea..."

E lì un po' me la sono presa, cioè, come se lei volesse lanciarmi una frecciatina e dire che "l'omosessualità è una fase". Me la son presa un po' sul personale, come se volesse dirlo anche a me.. della serie "sì tu sei gay perché ti piace essere alternativo, ma non sei veramente gay".

Invece poi ho reinterpretato la frase come - credo - una specie di scudo suo verso un mio eventuale giudizio o critica. Sicuramente ne ha subiti e ne subisce tanti, come tutti noi. E forse ha un po' assorbito questa negatività e, dopo aver fatto l'uscita plateale dichiarandosi e vedendo la reazione, ha voluto minimizzare. Come è giusto che sia, perché la sessualità resta sempre il non-tema per eccellenza, proprio perché deve essere vissuta con la massima libertà e al riparo da convenzioni sociali nefaste, etichette, fobie e quant'altro.

Edited by davydenkovic90
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Che cos'è la bisessualità ?:

L'orientamento sessuale di una persona che si sente attratta fisicamente e/o sentimentalmente da un'altra persona, punto.

Essendo un orientamento sessuale che in base al soggetto tende a non essere a pari riguardo l'attrazione per entrambi i sessi è difficile ritenere chi è bisessuale e chi no, o chi lo è parzialmente, o chi lo è in base alla decisione e valutazione delle teorie di Almadel, o di Rotwang, insomma di grossa parte dei gay.

Per questo uno speleologo di nome Donald Duck che senza ombra di dubbio ha rivoluzionato la sessualità e che sicuramente è più qualificato e intelligente del Piero Angela di turno, ha ideato la cosiddetta "scala Duck".

Una scala che bene o male riesce a far rientrare ogni orientamento sessuale di ogni singolo beduino al suo interno.

Fine.

 

A chi stanno sul cazzo i bisessuali ?:

Sia ai Gay che agli Etero in quanto la bisessualità si piazza proprio al centro, e non sapendo nulla ancora oggi sull'orientamento sessuale, ma sapendo benissimo che all'uomo piace complicarsi la vita e farsi intrippare il cervello facendosi inculcare stronzate su stronzate, si presenta come l'orientamento sessuale che fa scagazzare gli altri due orientamenti sessuali in quanto ogni soggetto di fronte alla bsxmode mette in dubbio il proprio orientamento sessuale, solo che da una parte non hai diritti e ciò che fai non è socialmente accettabile, dall'altra parte c'è Berlusconi.

I gay principalmente sono quelli che odiano di più i BSX, i gay talmenti sicuri e convinti del proprio orientamento sessuale si mettono ogni volta in prima fila a gridare e sbraitare contro i bisessuali ogni volta che si apre un topic.

 

A chi stanno sul cazzo i gay?:

Principalmente agli etero in quanto in presenza di un omosessuale l'etero mette in dubbio se stesso, quindi poi si passa alla bisessualità, dunque troppe domande, troppi dubbi, troppi passaggi, troppo tempo, troppe pippe mentali, meglio la semplicità e seguire ciò che è socialmente accettabile.

L'eterosessuale medio se ne esce con frasi del tipo "Come fai ad essere sicuro di essere gay se non sei mai stato con una donna ?"

 

Per cosa lottano i gay:

L'amore è amore, non si è gay, etero, bianchi e neri ma si è essere umani, che ognuno è libero di amare chi vuole, che ognuno è libero di essere, definirsi sentirsi ciò che si vuole e blablabla.

Come lo dimostrano ? con frasi del tipo "I bisessuali per ritenersi tali devono avere esperienze durature con entrambi i sessi", praticamente la stessa e identica puttanata che dicono gli etero sui gay, identica.

In pratica le stesse armi che usano contro i gay, i gay le usano contro i Bisessuali.

Ma hey, aspetta un attimo.

Se sei etero = Godi solo a metà, e lo sai ma a mamma e papà chi cazzo glielo va a dire ? lascia stare che è meglio.

Se sei gay = "eh ma nn ai mai scpt cn un dnn" ma nonostante questo Almadel ti dirà che sei gay.

Se sei bsx = "eh no cazzo, tu ora devi avere relazioni durature sia con un uomo che con una donna" altrimenti Almadel non ti considera bsx.

Morale della favola ? qualunque sia il tuo orientamento sessuale c'è chi ti romperà il cazzo.

In pratica ogni qual volta che qualcuno scende in piazza per combattere contro l'ignoranza, in parte sta combattendo anche contro la propria, forse è questo il vero significato del frociopride ?.

 

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In ogni caso abbiamo anche degli utenti che sono Bisex piuttosto normali; ma finora non sono intervenuti.

Tipo me, che di lottare contro i muri di gomma fatti di bocche enormi di bambini di neanche 10 anni non mi va per niente. Ma lode al post!! 

 

Suggerimento: c'è sto forum perché socialmente c'è un problema che dura dal medioevo. non guardate solo "oggi", ma fatevi na beeeeeeeeeeella cultura sulla storia dell'uomo, senza partire dalla preistoria (anche se servirebbe molto lo stesso), ma partendo semplicemente dalla fine dell'Impero Romano d'Occidente. A che serve? Serve a capire la millenaria cultura repressiva.

 

Come al solito, e dio me barbalucchi per quante volta io lo ripeta ma qualcuno che ricordi l'acqua calda pare debba esserci, per capire il presente e proiettarsi verso un futuro meno improbabile, bisogna conoscere il passato, considerando tutto quello che è relativo o possibilmente relativo al problema.

Tanto internet, tanta adsl iperveloce, tanto spreco. Auguri a voi (quelli) che vogliono essere imboccati sino a 99 anni. 

"Italians do it better", "italians pizza mandolino mafia", ma c'è italians MAMMONI (letteralmente così dicono) che non è sessista. Democratico come l'esser stronzi che non conosce religione, nazione, sesso, orientamento sessuale, età, grado sociale. Fuck yeah.

Edited by Amodeus
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I gay principalmente sono quelli che odiano di più i BSX, i gay talmenti sicuri e convinti del proprio orientamento sessuale si mettono ogni volta in prima fila a gridare e sbraitare contro i bisessuali ogni volta che si apre un topic.

 

Credo di averlo già detto, ma ci sono due motivi ovvi

per cui ai gay stanno sul cazzo i bisessuali.

 

Il primo motivo è che la maggior parte dei gay si definivano bisex da ragazzi

e quindi si rivedono nei giovani bisex come erano alla loro età (spaventati e immaturi).

 

Il secondo motivo è che la maggior parte dei gay ha avuto a che fare

con qualche velato che li ha scaricati per rimanere con la compagna

dicendo esplicitamente che "con i maschi è solo sesso".

 

Per questo le prime cose che chiedo a un bisex

sono "Hai avuto relazioni con uomini?" e "Hai la ragazza? Sei dichiarato?"

Il motivo per cui sono diffidente rispetto a una sezione "Bisex"

è che rafforzerebbe questi miei stereotipi, visto che la maggior parte di chi si dice bisex è così.

 

E invece servirebbero delle testimonianze di qualità.

Solo che le testimonianze di qualità che mi vengono in mente

provengono tutte dall'ambiente poliamoroso e quindi impatterebbero su un altro stereotipo*,

cioè quello che un bisessuale per essere felice deve fare sesso sia con maschi che con femmine.

(*Pregiudizio però frequente fra le ragazze e fra i gay molto giovani, ma raro fra i gay con un po' di esperienza)

 

Per far svanire i pregiudizi a un gay, basta che un bisex si dimostri un po' emancipato.

Nessuno mette in dubbio la bisessualità del mio vicino di sedile nell'autobus verso la manifestazione di Roma,

perché nessun "falso bisex" si esporrebbe in prima persona col rischio di "sembrare gay"

o porterebbe la sua ragazza al Gay Pride.

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Tipo me, che di lottare contro i muri di gomma fatti di bocche enormi di bambini di neanche 10 anni non mi va per niente. Ma lode al post!! 

 

Suggerimento: c'è sto forum perché socialmente c'è un problema che dura dal medioevo. non guardate solo "oggi", ma fatevi na beeeeeeeeeeella cultura sulla storia dell'uomo, senza partire dalla preistoria (anche se servirebbe molto lo stesso), ma partendo semplicemente dalla fine dell'Impero Romano d'Occidente. A che serve? Serve a capire la millenaria cultura repressiva.

 

Come al solito, e dio me barbalucchi per quante volta io lo ripeta ma qualcuno che ricordi l'acqua calda pare debba esserci, per capire il presente e proiettarsi verso un futuro meno improbabile, bisogna conoscere il passato, considerando tutto quello che è relativo o possibilmente relativo al problema.

Tanto internet, tanta adsl iperveloce, tanto spreco. Auguri a voi (quelli) che vogliono essere imboccati sino a 99 anni. 

"Italians do it better", "italians pizza mandolino mafia", ma c'è italians MAMMONI (letteralmente così dicono) che non è sessista. Democratico come l'esser stronzi che non conosce religione, nazione, sesso, orientamento sessuale, età, grado sociale. Fuck yeah.

Finalment

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O.O...

 

...la sessualità è un qualcosa di naturale, quanto sia innata non saprei, e dilungarsi su un argomento del genere è come parlare della nascita dell'universo, puoi avere ragione o torto, ma nessuno lo saprà mai.

Io so di essere bisex perchè mi è capitato di  innamorarmi di maschi e femmine, e basta. Inutile dire che la sessualità è complicata e quindi, come tu hai puntualizzato, ognuno ha i suoi interessi. La suddivisione gay, bisex, etero, non è già di per sé bastante. Ma, non so se ho ragione o torto, arrivare a "catalogare" i gusti sessuali equivale al catalogare le gradazioni di colore, è impossibile perchè si compie uno studio infinito.

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Per tutti gli omosex che dicono che è tutta genetica e quindi innata, sfogliando ho trovato il caso di questo ragazzo

http://www.gay-forum.it/forum/index.php/topic/30661-coming-out-forzato/

che è gemello omozigote. Uno è gay l'altro è etero. Ora spiegate che la sessualità è legata alla genetica quando 2 essere identici geneticamente sono uno il contrario dell'altro a livello di orientamento. Auguri.

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